Winners Rally Team, si prepara al grande show all’ombra della “Madunina”

TORINO, 11 giugno – Uno dei monumenti più famosi al mondo: il Duomo di Milano. Ci sono voluti quasi sei secoli per edificarlo nella sua completezza e alla sua maestosità concorse anche Leonardo Da Vinci, che abitava proprio lì, in Piazza del Duomo e di cui ricorre quest’anno il cinquecentesimo anniversario della morte. E proprio da questa location mozzafiato sabato prossimo, 15 giugno, scatterà la terza edizione del Milano Rally Show, che vedrà al via sei equipaggi per i colori di Winners Rally Team.

Il primo equipaggio che lascerà la piazza sarà quello formato da Maurizio ed Enrico Tortone che sotto lo sguardo della “Madunina” ritrovano la Ford Fiesta WRC con la quale hanno disputato il Franciacorta Rally Show del febbraio scorso. Per i due fratelli chieresi è la prima esperienza al Milano Rally Show. A seguire scatteranno Giacomo Ogliari e Gabriele Falzone, che ritroveranno quella Citroën C3 R5 che nel novembre scorso avevano portato all’esordio nazionale allo Special Rally Circuit by Vedovati Corse. Nonostante la lunghissima carriera di Ogliari conti quasi 200 partenze nei rally, è la prima volta che il pilota di Luino (VA) si presenta al via della kermesse milanese. Sempre in Classe R5 ritorna al volante il pinerolese Luca Gulfi che ritrova Walter Nicola e la Škoda Fabia R5 con i quali ha disputato il Rally Città di Torino dello scorso anno. Ancora Classe R5 per i fratelli Roberto ed Herbert Antonucci, alla terza gara stagionale che, dopo le apparizioni invernali di Montecarlo (Twingo R1) e Franciacorta Rally Show (Peugeot 208 R2) compiono il grande salto affrontando il Milano Rally Show con la Peugeot 208 R5.

Chiude la serie degli equipaggi Winners Rally Team, fra le vetture moderne, il milanese Jordan Brocchi, affiancato da Mauro Cucchi, che per l’occasione lascia in garage la Škoda Fabia R5 con la quale disputa il CIR-WRC 2019 per la muscolosa Nissan 350 Z per dare spettacolo nella categoria R-GT grazie alla trazione posteriore della coupé giapponese. Fra le storiche si presenterà al via Riccardo Canzian, unico pilota griffato Winners Rally Team ad aver già disputato la gara lombarda, che per l’occasione rispolvera la sua Opel Kadett GT/E, usata l’ultima volta proprio in occasione del Milano Rally Show 2018. A fianco del venticinquenne pilota piacentino siederà per la prima volta Margherita Ferraris Potino, giovanissima navigatrice, già molto esperta specie nel settore delle storiche.

Il Milano Rally Show 2019 chiamerà i concorrenti all’appello per le verifiche sportive e tecniche ante gara venerdì 14 giugno dalle ore 15.30 alle 19.15 e sabato 15 giugno nel piazzale antistante lo Stadio di San Siro, dal quale le vetture si muoveranno scortati dalla Polizia Locale nel pomeriggio di sabato per la sfilata attraverso le vie di Milano fino a raggiungere Piazza Duomo dove alle 16.00 ci sarà la presentazione degli equipaggi e la partenza ufficiale del rally. A seguire si svolgeranno le prove speciali davanti allo Stadio di San Siro, ad Arese e all’autodromo di Monza, prima di tornare a San Siro per il riordino notturno. Domenica 16 giugno seconda giornata di gara con prove speciali ad Arese e San Siro, dove si svolgerà la cerimonia di arrivo a partire dalle ore 13.15. La terza edizione del Milano Rally Show si snoderà su un percorso di 244,17 km, suddiviso in nove prove speciali per un totale di 64,56 km cronometrati.

Presentato il Rally Italia Sardegna 2019 

Svelati i particolari dell’edizione 2019 della gara iridata che dal 13 al 16 giugno si svolge sull’Isola dei Quattro Mori. Novantadue equipaggi al via e 300 giornalisti accreditati da tutto il mondo. 19 Prove speciali in quattro giorni per oltre 310 Km cronometrati

Alghero, 11 giugno 2019. Si è svolta questa mattina ad Alghero alla Biblioteca del Mediterraneo la conferenza stampa di presentazione del Rally Italia Sardegna 2019, ottava prova del Campionato del Mondo Rally che vedrà in gara 92 equipaggi, tra i quali figurano 11 WRC Plus delle quattro squadre ufficiali (Citroen, Ford MSport, Hyundai e Toyota). Spicca la presenza del sei volte campione del mondo Sébastien Ogier (Citroen C3 WRC), attuale leader del mondiale, e dei suoi diretti antagonisti Thierry Neuville (Hyundai i20 WRC) e Ott Tanak (Toyota Yaris WRC). Alla presentazione hanno partecipato il direttore generale ACI Sport Marco Rogano, il presidente del Consiglio della Regione Sardegna Michele Pais, il sindaco di Alghero Mario Bruno, il presidente dell’ACI di Sassari Giulio Pes di San Vittorio e l’assessore comunale al Turismo di Alghero Gabriella Esposito.

Evidenziati i ritorni economici e mediatici che l’evento sportivo garantisce al territorio, sottolineati in particolare dal sindaco di Alghero, mentre l’assessore al Turismo del comune catalano ha posto l’accento sulla grande attenzione della manifestazione riguardo al continuo miglioramento della sostenibilità ambientale sul territorio. «Sono qui anzitutto per portare i saluti del Governatore della Sardegna Christian Solinas e dell’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa – ha poi commentato il presidente del Consiglio Regionale Michele Pais –. Da algherese poi  sono contento di essere partecipe di questo evento. Tra l’altro posso dire che la Regione Sardegna ha tutto l’interesse a supportare la manifestazione per il futuro e a continuare a supportare la location di Alghero. Ho constatato poi con piacere l’ampia diffusione su stampa e tv italiane e straniere dell’evento e l’interessante numero di giornalisti accreditati, ben 300, di cui oltre la metà stranieri». Interessante anche l’intervento del direttore generale ACI Sport Marco Rogano. «Come prima cosa – ha dichiarato – desidero portare a tutti i saluti del Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, che arriverà qui in Sardegna solo venerdì in quanto è impegnato a Parigi nel Consiglio Mondiale della FIA. Siamo molto contenti della nostra partnership con la Regione Sardegna, mentre riguardo a questa edizione è necessario sottolineare il numero record di 92 vetture in gara, e che grazie ad ACI Sport e al supporto dei campionati tricolori ci saranno al via oltre 50 piloti italiani, davvero un bel successo. Tra loro ricordo Fabio Andolfi, portacolori di ACI Team Italia, che nel WRC 2 su una Škoda Fabia R5 punta ad essere ancora grande protagonista dopo la vittoria in Corsica, inoltre l’impegno della Federazione italiana è confermato con 7 equipaggi di ACI Team Italia impegnati nel tricolore Rally Junior, attraverso il quale avranno la possibilità di lanciarsi nella serie iridata». Il Presidente dell’Automobile Club di Sassari Giulio Pes di San Vittorio ha infine ricordato come si sviluppa il percorso della gara ricavato tutto nel nord dell’isola, visti i consensi riscontrati nelle ultime edizioni.

LA GARA. L’edizione 2019 del Rally Italia Sardegna , ottavo appuntamento del campionato del mondo rally, è in programma dal 13 al 16 giugno ed è valida anche per il CIR (Campionato Italiano Rally), per lo Junior CIR e per il CIRT (Campionato Italiano Rally Terra). La gara è composta da tre tappe e prevede un totale di 19 prove speciali per complessivi 310,52 km cronometrati.

 

Poker d’assi Movisport al rally Italia-Sardegna “mondiale”: Andolfi, Gryazin, Hoelbling e Scandola

Quattro grandi piloti per tenere alto il vessillo del sodalizio reggiano in un respiro internazionale. Lo scorso fine settimana al rally del Taro, valido per l’IRCup, nuove performance di Gianluca Tosi che si è confermato sopra il podio assoluto del campionato.

 Reggio Emilia, 11 giugno 2019. Un vero e proprio poker di assi, quello che Movisport, proporrà questo fine settimana, al rally Italia-Sardegna, ottavo atto del mondiale rally ma anche caratterizzato dalla validità tricolore per il CIR e il CIRT.

Alla gara, vero e proprio “must” per gli appassionati italiani e non solo, Movisport sarà rappresentata da due equipaggi iscritti al mondiale rally WRC-2 ed altrettanti per il “tricolore” rally terra, in quella che sarà decisamente una trasferta da grandi firme:

 

Nikolay Gryazin- Yaroslav Fedorov e Fabio Andolfi – Simone Scattolin, entrambi con la Škoda Fabia R5 andranno alla ricerca di un posto al sole in chiave iridata, Umberto Scandola – Guido D’Amore e Luca Hoelbling – Mauro Grassi con le Hyundai i20 R5 si prenotano invece per prendere punti pesanti nella corsa riservata al Campionato Italiano Terra.

Grande attesa per il giovane russo Nikolay Gryazin, dopo la notevole performance offerta al recente rally del Portogallo, con la quale si è confermato quarto nella classifica iridata WRC-2 (a due punti dal podio) e grande attesa anche per il savonese Fabio Andolfi, pilota ufficiale di Aci Team Italia, che all’appuntamento iridato in Corsica lo scorso marzo vinse la gara WRC-2 confermando grande forza.

Due grandi motivi d’interesse, quindi che porteranno la griffe Movisport sotto i riflettori della prima scena iridata e non da meno sono anche le aspettative per Scandola e Hoelbling.

Con le loro Hyundai i20 R5 hanno voglia di proseguire al meglio la loro esperienza di quest’anno, che li vede impegnati nel tricolore terra, avviato lo scorso mese al Rally Adriatico. Scandola riparte da un quarto posto assoluto alla prima esperienza con la vettura sud-coreana e Hoelbilng da un settimo posto, anche per lui alla prima esperienza con la i20.

Compagni di squadra e veronesi entrambi, partono dunque per ingranare di nuovo la marcia giusta ed aggiungere punti pesanti per l’economia di Campionato, certamente anche per misurarsi alla pari sia con i partecipanti al Campionato Italiano che con quelli del mondiale. Ottimi punti di riferimento sui quali impostare il lavoro nel prosieguo di stagione.

L’edizione 2019 del Rally Italia Sardegna, ottava manche del campionato del mondo rally, è in programma dal 13 al 16 giugno ed è valida anche per il CIR (Campionato Italiano Rally), per lo Junior CIR e per il CIRT (Campionato Italiano Rally Terra). Il via della corsa sarà dato il 13 maggio alle ore 17 con la classica super speciale di Ittiri Arena (2 km). La prima tappa proseguirà poi la mattina di venerdì 14 giugno con un programma di 8 crono (4 ripetuti due volte), quelli di Tula (22,28 km), Castelsardo (14,69 km), Tergu-Osilo (14,14 km) e Monte Baranta (10,90 km) per un totale di 124,02 km cronometrati. Sabato 15 giugno è poi in programma la tappa più lunga dell’intera corsa composta da sei speciali per complessivi 144,98 km cronometrati con due passaggi a Coiluna-Loelle (14,97 km), Monti di Alà (28,44 km) e Monte Lerno (29,08 km). Infine domenica 16 giugno sono 42,04 i km cronometrati da percorrere suddivisi in quattro speciali, vale a dire i due passaggi a Cala Flumini (14,06 km) e nella “power stage” di Sassari-Argentiera (6,96 km), che nel secondo passaggio delle ore 12.18 andrà in onda in diretta televisiva in tutto il mondo.

Le soddisfazioni del “Taro” ispirate da Tosi-Del Barba. Lo scorso fine settimana, per la terza prova del Campionato IRCup, il 26° Rally del Taro, a Bedonia, nel parmense, i colori Movisport erano portati in gara da quattro equipaggi, “capitanati” da Gianluca Tosi e Alessandro Del Barba, con la loro Škoda Fabia R5 di Gima Autosport. La coppia reggiana, con la quinta posizione finale ha consolidato la terza posizione assoluta in campionato, conferma dell’essere uno degli equipaggi di riferimento della stagione. Ai nastri di partenza c’erano anche  Montanari-Costi su una Renault Clio Williams, finiti secondi di classe, sono poi tornati Gazzetti-Montavoci con la Peugeot 208 R2B, che hanno terminato in decima posizione di categoria  mentre la trasferta parmense ha detto male a Nicoli-Romei, costretti al ritiro. Come al ritiro è stato costretto, in Francia, al Rallye Sainte Baume di Marsiglia, Alberto Bonacini, in coppia con Serena Giuliano su una Renault Clio S1600. Hanno alzato bandiera bianca durante la settima prova speciale per una “toccata” quando erano in una notevole tredicesima posizione assoluta.

Giacomo Ogliari pronto a mettere il casco per il suo Milano Rally Show

Il driver milanese gareggerà “sottocasa” in occasione della kermesse che si svolgerà durante il prossimo weekend su Citroen C3 R5.

Milano– Nel curriculum di Giacomo Ogliari, tra tutti i rally su strada, in pista e similari a cui ha preso parte, non figura ancora il Milano Rally Show, gara che lo vedrà finalmente al via durante il prossimo fine settimana di sabato 15 e domenica 16 giugno. Insieme al luinese Gabriele Falzone, Ogliari utilizzerà nuovamente la Citroen C3 R5 della GCar Sport Racing, esemplare che lo stesso driver aveva portato al debutto in anteprima nazionale lo scorso autunno.

Il Milano Rally Show, pur con soli tre anni di edizioni alle spalle, è già diventato un appuntamento di rilievo nel panorama delle corse; la sua peculiarità è che si tratta di una kermesse a sé stante differente da un tradizionale rally che si disputa su strade montane ma altrettanto diversa dalle evoluzioni pistaiole tipiche del Monza Rally Show; il transito davanti a luoghi affascinanti per arte, storia e cultura come l’area Expo, il Duomo o lo stadio di San Siro sono dei valori aggiunti per poter godere del fascino di una città metropolitana in modo totalmente inusuale ed accattivante.

La corsa si snoderà in otto prove speciali suddivise tra il piazzale Angelo Moratti presso lo stadio Meazza, la pista Il Centro di Arese e l’Autodromo Eni di Monza. Immancabile il Master Show Finale di domenica pomeriggio alle ore 15.30.

La Citroën C3 WRC affronta le strade tortuose e il caldo della Sardegna

L’appuntamento sardo, che segna l’inizio della seconda parte della stagione mondiale, vedrà Sébastien Ogier – Julien Ingrassia e Esapekka Lappi – Janne Ferm, gli equipaggi di Citroën Total World Rally Team, affrontare una delle prove più tecniche dell’anno in uno scenario idilliaco, con il Mediterraneo sullo sfondo.

  • Con sei podi in sette gare dall’inizio dell’anno, e migliori tempi realizzati in tutte le prove disputate finora a bordo della C3 WRC, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia sono una certezza. In questo Rally, che hanno vinto già tre volte (2013, 2014 e 2015), punteranno ancora una volta sulla loro competitività e sul loro talento. Nonostante la grande esperienza del team, vincitore in 5 occasioni in terra sarda, quest’anno sarà complicato per loro puntare al successo, visto che saranno i primi a partire venerdì, su strade dove il livello di aderenza migliora passaggio dopo passaggio. Tuttavia, forti del lavoro fatto nei test con tutta la squadra in condizioni di apripista, i leader del campionato daranno sicuramente il massimo per lasciare il segno, continuando a inseguire il settimo titolo mondiale consecutivo.
  • Best performer con sei migliori tempi, tra cui la Power Stage, nella loro seconda gara con una WRC nel 2017, quindi terzi nella scorsa edizione, Esapekka Lappi e Janne Ferm hanno ottenuto ottimi risultati in tutte le partecipazioni in Sardegna a bordo di una vettura della categoria regina. In questa prova, che cominciano a conoscere piuttosto bene, i piloti finlandesi di Citroën potranno contare su una posizione di partenza interessante il venerdì (noni) per prendere confidenza con la gara e tentare di concretizzare con un risultato il grande miglioramento fatto in Portogallo nel controllo della C3 WRC su terra.

  • Citroën Total World Rally Team ha affilato le armi per il Portogallo e per il Rally d’Italia, uno degli appuntamenti più tecnici della stagione, con una due giorni di test a metà maggio proprio in Sardegna, sulle vecchie speciali. Incoraggiato dai progressi evidenziati sulla C3 WRC in Portogallo, il team francese ha raddoppiato gli sforzi nella preparazione per continuare a migliorare anche nella gara italiana.

In Sardegna Ford Racing in formazione da mondiale

Nel mese di maggio FORD Racing ed il suo equipaggio di punta Simone Campedelli – Tania Canton ha avuto il tempo di metabolizzare il primo successo stagionale tricolore conquistato sulle strade Siciliane della Targa Florio, che hanno proiettato la FORD Fiesta R5 della M-Sport al comando del Campionato Italiano Rally piloti. Un trionfo che ha rafforzato la leadership nella serie tricolore dedicata ai costruttori, dove FORD era già davanti agli avversari, ed ha abbozzato un primo tentativo di fuga che si prepara a rilanciare con un’altra trainata sulle strade bianche del Rally Sardegna, l’appuntamento Italiano con il Mondiale Rally (WRC). A completare la formazione made in Italy dell’ovale blu scende in campo anche l’equipaggio Andrea Dalmazzini – Giacomo Ciucci una delle nuove leve di casa Italia, grande specialista delle gare sterrate dove è riuscito a fare sua la corona tricolore nel 2017.
Il pilota emiliano avrà a disposizione come sempre la fida FORD Fiesta R5 della GB Motors, un sodalizio tutto Modenese che in occasione del Sardegna accompagnerà Andrea Dalmazzini la sua prima sfida iridata. “In Sardegna ho corso solamente una volta, partecipazione al seguito di Rally Italia Talent, quindi al mio debutto nei rally. In Sardegna con una R5 ho corso solamente il Costa Smeralda, quindi per me questa è un’esperienza completamente nuova, ma di grandissima responsabilità visto che l’obbiettivo è portare punti alla classifica costruttori di FORD. Si tratta di una gara dove nulla è scontato, in primis per il valore e la difficoltà tecnica delle speciali, ma anche per il prestigio visto che stiamo parlando della tappa Italiana del Mondiale Rally. Ovviamente tra gli obbiettivi personali ci sono anche i punti del campionato Italiano terra, l’impegno è davvero gravoso ma so di potere contare sui preziosi consigli dello staff tecnico Pirelli.”
La doppia validità del Rally Sardegna: Campionato del Mondiale Rally e Campionato Italiano Rally è una ghiotta opportunità per i piloti nostrani per sfilare sotto i riflettori internazionali, in particolare per il nostro portabandiera Simone Campedelli che dispone di una Ford Fiesta R5 seguita direttamente dalla M-Sport impegnata con una vettura gemella nel WRC2 Pro. Tre giorni ad altissimo contenuto adrenalinico, con la gara Italiana che attribuirà punteggio doppio e quindi potrebbe dare un importante svolta alla classifica del campionato Italiano. Pur trattandosi di una gara relativamente giovane che ha rilevato il testimone mondiale dal Rally Sanremo solamente dal 2004, il palmares dell’ovale blu non ha nulla da invidiare alle sue concorrenti visto che è riuscito a fare sue tre edizioni. Due con le FORD Focus WRC di Gronholm (2007) e Latvala (2009), ed una con la FORD Fiesta WRC+ di Tanak (2017).

Citroën C3 R5 affronta lo sterrato del Rally Italia Sardegna

16° Rally Italia Sardegna (13-16 giugno) – Presentazione

La Citroën C3 R5 di Luca Rossetti ed Eleonora Mori è pronta ad affrontare il quarto appuntamento del Campionato Italiano Rally, il primo su terra, al Rally Italia Sardegna che si disputerà dal 13 al 16 giugno, con 19 Prove Speciali per un totale di 310,52 chilometri cronometrati. Per la C3 R5 di Luca Rossetti ed Eleonora Mori si tratta di una sfida inedita perché per la prima volta si confrontano con questo tipo di fondo, reso ancora più insidioso dalla presenza di pietre e sassi che metteranno a dura prova la resistenza degli pneumatici, l’affidabilità della meccanica, la resistenza fisica e la capacità di concentrazione dei piloti, specie se farà molto caldo come nelle passate edizioni.

Citroën Italia affronta con fiducia questa nuova ed impegnativa sfida contando sulle qualità innate della sua C3 R5, quest’anno al debutto assoluto nell’Italiano Rally e che sta crescendo di gara in gara, e del suo equipaggio, oltre che sulle prestazioni degli pneumatici Pirelli, quanto mai importanti su un tracciato così massacrante, e sull’assistenza dell’équipe tecnica di Fabrizio Fabbri.

L’equipaggio. Luca Rossetti: «Con l’Italia Sardegna siamo praticamente al giro di boa del CIR con il primo appuntamento su terra, che è anche l’appuntamento più impegnativo dell’intero campionato: non a caso è la tappa italiana del Mondiale Rally. È una gara che non ho mai disputato perché sugli sterrati ho corso solo ai tempi del Costa Smeralda quando era un appuntamento del Tricolore e devo dire che in quelle occasioni mi sono sempre difeso bene. Comunque, ciò che presenta il Rally Italia Sardegna è un fondo divertente, su cui mi piace molto guidare. In preparazione di questa gara abbiamo effettuato dei test sulla terra ferma ed il comportamento della C3 R5 mi ha subito trasmesso un ottimo feeling che mi dà fiducia per il rally. Per noi sarà una sfida da affrontare con molta intelligenza, innanzitutto perché è una gara di una lunghezza a cui noi del CIR non siamo abituati e, poi, perché prima di noi passeranno le WRC che comprometteranno senz’altro la tenuta del fondo, con tutte le conseguenze del caso. Determinante sarà il comportamento degli pneumatici, ma i Pirelli ci danno la massima sicurezza di tenuta. Secondo me, quindi, sarà una gara di strategia. La nostra sarà quella di essere il più veloci possibile fin da subito».

Eleonora Mori: «Se Luca può vantare qualche esperienza sugli sterrati sardi, per me questo Rally Italia Sardegna è il primo in assoluto, per cui dire che sono emozionata è dire poco! Poi, respirerò anche l’atmosfera impagabile che si vive stando accanto ai campioni e alle vetture del Mondiale Rally. Per quanto riguarda la nostra gara, credo che sarà quanto mai indispensabile il mio lavoro a fianco di Luca per aiutarlo ad evitare le tante insidie che di sicuro troveremo lungo le Speciali dopo che il fondo sarà stato “arato” dalle WRC. La nostra C3 R5 è a posto, noi siamo preparati, tutta la squadra di Citroën Italia è motivata. Non vedo l’ora che tutto abbia inizio!».

Scalata in massa di Aeffe Sport e Comunicazione alla 52° Susa –Moncenisio

Alle soglie dell’estate, con un clima prettamente autunnale, si è corsa domenica la 52° edizione della corsa in salita più antica del mondo, la Susa Moncenisio. Alla “Regina della Montagna” (come l’ha definita Enzo Ferrari) sono stati oltre 50 gli iscritti, di cui quasi un 20% a rappresentare la scuderia torinese Aeffe Sport e Comunicazione.

1° di scuderia e 7° assoluto per Alessandro Casu, su Autobianchi A112, nonostante non avesse le gomme adatte al fondo reso viscido dalla pioggia battente, sebbene le prime due manche non siano andate particolarmente bene, ha dato il tutto per tutto nella terza, staccando un ottimo tempo che lo ha fatto balzare in avanti nella classifica assoluta, conquistando così il 7° posto. Ottimo piazzamento di classe SH14 che lo ha visto salire sul 1° gradino del podio; 3° invece nel gruppo E2SH. Il pilota è stato anche il primo della scuderia Aeffe Sport e Comunicazione, tra la soddisfazione di compagni, amici e dell’inseparabile moglie che ci ha così raccontato la giornata: “è stata una gara difficile, i ragazzi hanno paura di disfare le macchine correndo con queste condizioni metereologiche e così, alzano un po’ il piede dall’acceleratore. Tutto sommato, vedendo il parco partenti, ha fatto un buon risultato.”

Moscatelli, l’ennesima corsa sul bagnato non compromette il risultato. Gianluca Moscatelli su Gloria B5 ha condotto un’ottima gara arrivando 1° di classe SS11, 2° di gruppo E2SS e 12° assoluto. Il suo commento: “come al solito molta acqua, per tutto il giorno. Sono davvero contento del mio risultato. Speriamo ci sia bel tempo alla Bubbio- Cassinasco”.

Esposito: prima gara con trazione posteriore. Daniel Esposito ha corso per la prima volta su Fiat Prototipo con trazione posteriore. Una gara andata abbastanza bene, complice anche il meteo poco benevolo che sicuramente non ha aiutato la corsa contro il cronometro con questa tipologia di vettura. Senza prendersi troppi rischi, il pilota ha concluso 1° di classe SH11, 5° di gruppo E2SH e 25° assoluto. Il suo commento: “ho osato quello che ho potuto, non ho voluto strafare, anche per portare a casa la macchina intera. E’ andata così; speriamo di rifarci alla prossima gara, con un tempo migliore.”

Ottimo debutto sul bagnato  per Livio Ruggiero, al suo debutto come “slalomista” ha corso su Fiat 500 da lui preparata, ottenendo un eccellente piazzamento: 1° gradino del podio di classe E1 – 14, un 3° di gruppo E1 e un 28° assoluto. Davvero un ottimo risultato per un esordiente alla sua prima esperienza, tenendo anche conto dell’inclemenza del tempo che ha sicuramente incrementato le difficoltà che però non hanno scoraggiato il giovane “Aeffino” che ha affrontato con grinta e determinazione la sua corsa contro il tempo. Le sue parole: “la gara è andata bene e sono molto soddisfatto, peccato per la pioggia a cui non ero preparato. E’ stato un inizio divertente che mi ha insegnato molto a gestire la macchina sul bagnato. Ora pensiamo alla prossima!”

Tinagli ad un soffio dal 2° posto di classe. Marco Tinagli su Peugeot 309 GTI è salito sul 3° gradino del podio di classe A20 e si è posizionato 7° di gruppo A e 29° assoluto. Una classe molto combattuta la sua, dove si è dovuto confrontare per tutta gara con vetture nettamente superiori alla sua, supremazia che però si è relativamente appianata grazie alle condizioni meteo non particolarmente benevoli, che hanno nettamente ridotto le differenze. Il pilota ha così raccontato la sua Susa – Moncenisio: “è stata una gara impegnativa, tutto il giorno sotto l’acqua. E’ stato un successo portare a casa intera la macchina e non prendere i birilli. Sono stato anche 2° di classe, ma alla fine, per poco, sono scivolato di una posizione in classifica. Sono contento perché tutto sommato è andata bene.”

1° gara di slalom per Recrosio. Debutto nel mondo dello slalom per Gabriele Recrosio su Fiat 126 prototipo che approcciatosi a questa disciplina agonistica, ha ottenuto un 2° posto di classe SH11, un 6° piazzamento di gruppo E2SH e un 37° assoluto. Risultato di tutto rispetto per un “novizio”. Il pilota ha così commentato la sua esperienza: “la mia esperienza è stata molto difficile, perché correre la mia prima gara di slalom su una macchina che non ha mai corso, quindi ancora tutta da capire, non è stata una passeggiata e, come se non bastasse, non avevo neanche le gomme da bagnato. C’è da dire che non ho fatto tempi buoni ma mi sono divertito!”.

D’Acunto 3° di classe nonostante le slick

Daniele D’Acunto ha partecipato a questa edizione della “Regina delle Montagne” su Fiat 127. Una gara sul filo del rasoio, corsa con gomme lisce, che hanno ridotto notevolmente la sua prestazione. Si è così dovuto accontentare di un 3° posto in classe S2, un 10° di gruppo S e una 39° posizione assoluta. Daniele ha così commentato: “abbiamo gareggiato tutto il giorno sotto la pioggia e purtroppo per via di un birillo ho preso una penalità; peccato perché potevo arrivare secondo. Ho corso con delle slick e sull’acqua non è che vanno tanto bene… però tutto sommato, è andata.”

Strizzi, amaro ritiro. Per Palmiro Strizzi che ha corso con Smart Roadster-Kawasaki da lui interamente preparata, non è stata una grande gara poiché per via di qualche noia alla vettura e la mancanza di gomme da bagnato, ha tentato la scalata contro il cronometro ma purtroppo, dopo essersi girato, è finito con le ruote anteriori in un canale. Situazione che lo ha costretto a ritirarsi, anche per non rischiare di fare ulteriori danni alla vettura. Il suo commento: “la gara per me non è andata bene, in queste condizioni la speciale era per me davvero impraticabile e solo dopo essere uscito di strada, ho realizzato che la soluzione migliore fosse quella di abbandonare la competizione per evitare di peggiorare la situazione. Peccato.”

La rottura del cambio per Magrin non ferma la sua corsa. Sergio Magrin su Ninja 1200, nonostante la rottura del cambio, è riuscito a finire la sua corsa contro il tempo piazzandosi 3° di classe SC14, 4° di gruppo E2SC e 34°.

Hanno corso anche Claudio Gazzano su Fiat X 1/9 che si è posizionato: 2° di classe S5, 12° di gruppo S e 40° assoluto nonostante la sua vettura non fosse propriamente indicata per questo tipo di percorso. Claudio Majnero su Fiat 500 che si è posizionato: 4° di classe S2, 13° di gruppo S e 44° assoluto

Scuderia Palladio sul podio al Rally del Taro

Sossella e Falzone scacciano la malasorte e portano sul secondo gradino del podio la Ford Fiesta WRC coi colori della scuderia vicentina. Foto AmicoRally

Vicenza, 11 giugno 2019 – E finalmente il tanto agognato traguardo è arrivato: dopo tre ritiri e il palco d’arrivo che mancava dallo scorso settembre, Manuel Sossella e Gabriele Falzone hanno interrotto la serie negativa portando sul secondo gradino del podio del Rally del Taro, la Ford Fiesta WRC iscritta coi colori della Scuderia Palladio.

Rally che il pilota vicentino apprezza particolarmente, il Taro nella sua edizione 2019 è stato particolarmente difficile soprattutto per il caldo afoso oltre le mutevoli condizioni del meteo che non ha mancato di condizionare la gara con dei temporali, soprattutto nella seconda giornata di gara dopo che la prima si era chiusa al secondo posto con la disputa di due speciali.

A condizionare maggiormente la prestazione di Sossella e Falzone è stara però la difficoltà ad interpretare le nuove coperture Pirelli utilizzate sulla Ford Fiesta utilizzata dal pilota vicentino.

“Abbiamo finalmente rivisto il traguardo e questo era il primo obbiettivo che ci eravamo posti io e Gabriele prima della partenza. Siamo abbastanza soddisfatti del risultato anche se qualcosa dobbiamo recriminare a seguito della pioggia che chi ha in parte condizionato. Ho poi avuto difficoltà nel riuscire a far lavorare in modo ottimale le gomme Pirelli che per la prima volta abbiamo utilizzato su asciutto, per di più su un asfalto particolarmente abrasivo come quello delle prove speciali parmensi. Ora ci concentriamo sul Casentino di luglio e per preparare al meglio una delle gare che amo di più in assoluto, svolgeremo anche alcuni test proprio per venire a capo e trovare la soluzione efficace con le gomme.”

Maschera e Dall’Ò, entrambi vincenti al Dolomiti

GDA Communication due volte a podio grazie al terzo posto in classe S1600, del veneziano, ed al dominio incontrastato, del bellunese, tra le piccole del produzione. RallyCiack

 

Modena, 11 Giugno 2019 – Una quarta edizione del Dolomiti Rally di alto spessore per GDA Communication, conclusa con due risultati a podio su altrettante vetture iscritte al via.

Il terzo posto, in classe S1600, siglato dal rientrante Michele Maschera porta in dote una dose di forti emozioni, non tanto per il piazzamento finale, emerso dalla classifica, quanto per il tono intenso nel quale è stato vissuto dal pilota di Mira e dal compagno di abitacolo, Maurizio Palazzo, ricordando un amico venuto a mancare prematuramente: Thomas Pascoli. Alla guida di una delle Renault Clio Super 1600 dell’omonimo team il veneziano si insediava, sin dalla seconda speciale, sul gradino più basso del podio e lo manteneva sino al traguardo.

Un tuffo nel passato” – racconta Maschera – “ed è così che abbiamo vissuto questo Dolomiti Rally. Stessa auto, stesso camion dell’assistenza, stesso gazebo, stessa squadra di meccanici ma un solo grande assente che, tutt’ora, fa sentire pesantemente la sua mancanza. Grazie ancora Thomas, grazie di tutto. Sul lato puramente sportivo sapevamo di avere parecchia ruggine accumulata. Era dal Palladio che non salivo su una vettura Super 1600 e dal Maniago del 2015 che non guidavo la Renault Clio. Viste le premesse ci siamo divertiti tanto, la gara è davvero bella e ben organizzata. Prove speciali con caratteristiche molto diverse tra di loro. Personalmente mi è piaciuta molto la terza perché era la più varia. Passaggi in mezzo al paese, tratti in salita stretti, discese da panico e cambi strada. È stato davvero un bel fine settimana.”

Risultato vissuto sull’altalena emotiva anche per l’altro portacolori di GDA Communication al via, Stefano Dall’Ò, che si è preso con gli interessi una rivincita attesa per un’intera annata. Autentico dominatore in classe N2, oltre un minuto e mezzo rifilato al primo dei diretti inseguitori, ed autore della diciottesima posizione nella classifica generale, il pilota di Limana ha sfoderato una prestazione di alta classe, lasciando solamente le briciole alla concorrenza. Che fosse la giornata del pilota di casa lo si era inteso già dalle prime battute, tre speciali vinte su altrettante disputate nel primo giro ed un margine di ben 20”7 su Rizzi e 35”5 su Petozzi. Nonostante un bottino rassicurante il pilota della Peugeot 106 Rallye gruppo N, condivisa con l’inseparabile Matteo Magrin, non lasciava spazio a repliche, andando a firmare i restanti sei tratti cronometrati, completando una giornata sostanzialmente impeccabile.

Abbiamo cercato di partire belli convinti dal via” – racconta Dall’Ò – “e direi che ci siamo riusciti, iniziando a costruire un buon vantaggio sulla concorrenza. Anche se il vantaggio cominciava ad essere importante abbiamo continuato a spingere. Alzare il piede spesso porta a cali di concentrazione quindi abbiamo scelto di continuare sul nostro ritmo. Abbiamo segnato un sedicesimo ed un diciassettesimo tempo assoluto, rispettivamente sulla terza e sull’ultima prova. Siamo ovviamente molto soddisfatti del nostro risultato. Auto perfetta e assistenza al top, altra nota positiva di questo Dolomiti. Sapevamo di poter fare bene e, con questo risultato, ci presentiamo al prossimo Valli della Carnia per puntare ancora alla vittoria. Ci teniamo molto.”

Al rally R.A.A.B. un percorso modificato ma ispirato alla tradizione

Le Terme di Porretta come cuore pulsante di una gara che vedrà un nuovo disegno del tracciato, comunque ispirato dalla tradizione. Iscrizioni aperte fino al 21 giugno.

Porretta Terme (Bologna), 11 giugno 2019 – Sino a venerdì 21 giugno, sarà possibile iscriversi al 31° Rally R.A.A.B. “Moderno”, il RALLY ALTO APPENNINO BOLOGNESE, valido per la Coppa Rally di Zona e per la Michelin Rally Cup, in calendario per il 29 e 30 giugno.

Sarà un rally, rispetto all’edizione 2018, che EventStyle, l’organizzatore, ha in ampia parte rivisitato, con importanti modifiche soprattutto alla logistica ma che toccheranno anche il tracciato di gara. Ciò per proseguire a dare valore ad una gara dalla grande tradizione motoristica, tra le più avvincenti in Italia.

Il Quartier Generale dell’evento tornerà a Porretta Terme, alle terme, la partenza e l’arrivo saranno ubicate in Piazza Libertà mentre il percorso rispecchierà diversi caratteri dell’edizione 2017. Per quanto riguarda il percorso di gara, non verranno fatte correre le prove “Gaggio”, “Sparvo” e “Traserra”, ma si correrà sulle “Castel di Casio” (Km. 7,430), “Baigno” (Km. 5,600) e “Bombiana” (Km. 12,020), nomi della più viva e forte tradizione dei rallies emiliani e nazionali, molto conosciuti ed apprezzati nel tempo. Tre “piesse” da ripetere tre volte, un totale quindi di nove sfide cronometrate per una distanza competitiva di 75,150 chilometri, sui complessivi 221,920.

Un Taro formativo per Simone Rabaglia

In gara per i colori di SRacing il pilota di Tizzano Val Parma archivia l’ultima apparizione nell’International Rally Cup per tornare a vestire i panni del presidente. Actualfoto/Mario Leonelli

Tizzano Val Parma (Pr), 11 Giugno 2019 – La ventiseiesima edizione del Rally del Taro, terzo appuntamento dell’International Rally Cup 2019, ha visto un Simone Rabaglia sorridente, salire sulla pedana di arrivo, nonostante la classifica finale, dodicesimo posto di classe R5 con un importante ritardo dalla vetta, possa far pensare diversamente.

Il pilota di Tizzano Val Parma, sulle strade di casa, ha concluso sostanzialmente la propria avventura nella rinomata serie tricolore, per la stagione in corso, dirottando le proprie attenzioni verso il mondo delle due ruote tassellate.

Riposti in armadio casco, tuta e guanti il portacolori di SRacing tornerà a prendere le redini del comando per dedicarsi, assieme alla moglie Elisa, nel sostenere i propri figli: il maggiore, Christian, in crescita a vista d’occhio tra il Campionato Regionale MX Emilia Romagna ed il Campionato Italiano MiniEnduro ed il minore, Samuele, che dovrebbe debuttare ad Agosto.

Da un lato ci dispiace dover abbandonare il programma nell’IRC” – racconta Rabaglia – “perché si tratta di una serie davvero bella, con gare di altissimo spessore, ma dall’altro vogliamo seguire, nel miglior modo possibile, l’apprendistato di Christian. Ci ha sorpreso in questo avvio di stagione, tra cross ed enduro, e vogliamo concentrarci su di lui. Ad Agosto, inoltre, è previsto l’esordio di Samuele, fratello minore di Christian. Ecco perché abbiamo deciso di fermarci, dopo il Taro. Ci rivedremo sicuramente al Monte Caio, a Novembre.”

Un passo indietro e sulla pedana di partenza, Sabato pomeriggio a Borgo Val di Taro, Rabaglia si presentava all’esordio sulla Škoda Fabia R5 di HK Racing, affiancato come di consueto da Roberto Mometti, in una classe ricca di autentici leoni.

Due passaggi sulla “Folta” ed il parmense iniziava a prendere le misure ad una vettura profondamente diversa dalla Ford Fiesta WRC, utilizzata nei primi due appuntamenti dell’IRC.

Archiviata la prima frazione si ripartiva alla Domenica mattina e, come da tradizione al Taro, arrivava la pioggia, qualche vettura prima che Rabaglia si presentasse al semaforo di partenza.

Con una classifica ormai segnata, dopo cinque prove speciali, il pilota di SRacing tornava ad aumentare il passo, complice il progressivo asciugamento dell’asfalto, sino al traguardo finale.

Sapevamo che ci saremmo trovati di fronte una situazione non facile” – sottolinea Rabaglia – “ed una vettura, la Škoda Fabia R5, che, seppur bellissima, è profondamente diversa rispetto alla Fiesta WRC. Per andare forte con la Škoda devi essere sempre sulla lama del rasoio, bella di assetto e molto reattiva ma con meno motore rispetto alla WRC. Se poi scorriamo i nomi della nostra classe era ovvio che sarebbe stata dura. Aggiungiamoci che, sul primo giro di prove, ci siamo trovati con gomme da asciutto sotto la pioggia. Abbiamo giocato un paio di jolly importanti ma, al tempo stesso, abbiamo imparato tantissimo. Il progetto di crescita che abbiamo stilato con Roberto è stato rispettato, siamo contenti così. Ci siamo divertiti molto ma la WRC mi è rimasta nel cuore. Grazie ad HK Racing ed a tutti i partner che ci sostengono.”

 

Renzo Rampazzo è terzo, con rimpianto, al Dolomiti

Il portacolori di Patavium Racing, complice un dritto sulla terza speciale, vede sfumare il bel duello per la vetta della Coppa Rally ACI Sport, incamerando comunque ottimi punti. RallyCiack

Montegrotto Terme (Pd), 11 Giugno 2019 – Un terzo gradino del podio, quello ottenuto al quarto Dolomiti Rally, che lascia parecchio amaro in bocca a Renzo Rampazzo, autore di una gara solida, vissuta sul costante duello con Martinelli per il primato nella Coppa Rally ACI Sport.

Il pilota di Montegrotto Terme si è reso protagonista di una prestazione molto concreta, che gli è valsa la terza posizione di classe R3C ed un buon quindicesimo nella classifica assoluta.

L’appuntamento bellunese, tenutosi nell’Agordino tra Sabato e Domenica scorsi, ha visto il portacolori di Patavium Racing, affiancato da Manuel Menegon, partire a testa bassa.

Sulla prima prova speciale, quella di “Oltach”, il pilota della Renault Clio R3, seguita da Shade Motorsport, firmava la seconda prestazione e precedeva il diretto rivale, nella rincorsa al CRZ, seppur di 1”7.

Sulla successiva “San Tomas”, con Ghegin a prendere il largo, lo scontro diretto andava ancora a favore del patavino, prima che l’unico neo di giornata ne compromettesse l’intera lotta.

Siamo partiti per questo Dolomiti con buone aspettative” – racconta Rampazzo – “ed i fatti ci hanno confortato sulle prime speciali. Chiaramente non puntavamo a stare davanti a Ghegin, consapevoli che aveva un altro passo rispetto a noi, ma avevamo improntato la nostra gara su Martinelli, con il quale ci stiamo giocando la zona di Coppa Rally ACI Sport. Sulle prime due gli siamo stati davanti, seppur di poco, prima che un mio errore rovinasse tutto. Sulla terza abbiamo commesso un dritto, perdendo circa una ventina di secondi e la possibilità di lottare.”

Archiviata la prima tornata di speciali la classifica vedeva Rampazzo scendere al terzo posto, ritardo di 39”7 dalla leadership di Ghegin e di 18”6 da Martinelli.

Deciso a recuperare il divario creato dal proprio errore il patavino segnava il secondo parziale sulla ripetizione di “Oltach”, con un rivitalizzato avversario che, da quel momento in avanti, primeggiava costantemente nello scontro diretto.

Abbiamo spinto a fondo, in apertura del secondo giro” – sottolinea Rampazzo – “e Martinelli ha risposto al nostro attacco, battendoci sulle due successive. Con tre prove speciali al termine ed un ritardo vicino al mezzo minuto abbiamo preferito mantenere la posizione, evitando di rischiare inutilmente perché non vi era più alcun modo per tentare l’aggancio. In questo modo abbiamo comunque contenuto il danno ed al prossimo Valli della Carnia avremo un’altra battaglia con Martinelli, sperando di potercela giocare sul cronometro, senza errori di nessuno.”

Un Rally Valli della Carnia, quello in programma a metà Luglio, che sarà importante crocevia per Rampazzo, sia in chiave Coppa Rally ACI Sport che per il Trofeo Clio R3 Open.

Nel monomarca della casa francese infatti il portacolori della scuderia patavina figura in seconda posizione, in zona quattro, con un ritardo di soli 7,2 punti dal leader provvisorio Paris.

Due gioie su tre per Baldon Rally al Dolomiti

Dalle tre Peugeot 208 R2 al via, per il sodalizio di Castelgomberto, giunge il secondo posto di Fornasier, il quarto di Vanin mentre Finotti è bloccato da noie tecniche. Foto Fiorenzo Vaccari

Castelgomberto (Vi), 11 Giugno 2019 – Un Dolomiti Rally, tutto sommato, positivo per Baldon Rally che rientra dalla trasferta bellunese con due risultati utili su tre. Tre erano le Peugeot 208 R2 portate sul campo dalla compagine vicentina, le quali sono state protagoniste di alterne fortune nel corso dell’evento svoltosi, nell’Agordino, Domenica scorsa.

Palma della sfortuna attribuita di diritto ad Eros Finotti, colpito dagli stessi problemi di elettronica che ne avevano rallentato il passo, in avvio, del precedente Rally Bellunese.

Il pilota di Taglio di Po, affiancato da Nicola Doria alle note, si rendeva protagonista di un ottima partenza, secondo tempo di classe a 2”6 dallo scratch, prima di incappare in un dritto, preludio di un epilogo che, con buona probabilità, chiude anticipatamente i giochi per la Coppa Rally ACI Sport e per il Trofeo Peugeot Regional Rally Club.

Siamo profondamente rammaricati per quanto accaduto ad Eros” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “perché si è ripresentato lo stesso problema che abbiamo avuto al Bellunese. In quell’occasione lo avevamo prontamente risolto e sembrava che ci fossimo riusciti anche qui, dopo lo shakedown. Abbiamo lavorato sino a tarda notte ed il responso dei primi crono ci faceva ben sperare. Purtroppo, sulla terza speciale, il problema di elettronica è tornato a farsi vedere. A quel punto Eros ha preferito fermarsi, evitando inutili rischi e preservando la nostra vettura, pur sapendo che questa scelta avrebbe compromesso il suo percorso nella Coppa Rally ACI Sport e nel Trofeo Peugeot Regional Rally Club. Tanto di cappello per questa scelta.”

Ad indorare la pillola bellunese ci hanno ben pensato gli altri due alfieri griffati Baldon Rally.

Grande gioia, di fronte al pubblico amico, per il locale Luigino Fornasier che ha portato la trazione anteriore francese sul secondo gradino del podio, in classe R2B, al termine di una gara di alto livello, condividendo l’abitacolo con Silvia Mosena. Il pilota bellunese apriva le danze con il terzo tempo, sulla “Oltach”, ed approfittava del regalo del compagno di squadra Finotti per salire al secondo posto, conservandolo sino alla fine. Chiude ai piedi del podio, riscattando l’uscita di strada del precedente Rally del Grifo, Davide Vanin, sulla terza Peugeot 208 R2 del team vicentino.

Il pilota veneziano, affiancato da Roberto Simioni, ha saputo condurre una gara intelligente, in progressiva crescita, che lascia intravvedere importanti margini di crescita per il futuro.

Siamo al settimo cielo per Luigino” – sottolinea Baldon – “perché sappiamo bene cosa vuol dire ottenere un podio nella gara di casa. Alla sua seconda apparizione con la 208 è riuscito a tenere un ottimo ritmo, senza commettere errori, mantenendo sapientemente la posizione a podio. Ottimo il risultato di Davide perché quando torni in gara, dopo un’uscita di strada, non è mai facile. Ha saputo prendere le misure alla 208, aumentando il passo senza strafare. Ha chiuso ai piedi del podio in classe, va benissimo così. Due gioie su tre ma siamo comunque felici di questa trasferta. Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno e via, a testa bassa.”

Passo falso per Alessio Rossano Bellan al Dolomiti

Il perdurare di un problema al motore, sulla Renault Clio R3, allontana il pilota di Taglio di Po dal treno di testa, compromettendo la rincorsa alla Coppa Rally ACI Sport. Foto RallyCiack

Taglio di Po (Ro), 11 Giugno 2019 – Occasione di rilancio mancata, forse definitivamente, per Alessio Rossano Bellan che vede allontanarsi, quasi definitivamente, ogni possibilità di ben figurare nella Coppa Rally ACI Sport, di zona quattro, dopo il risultato ottenuto nel weekend.

Al quarto Dolomiti Rally, andato in scena nell’Agordino tra Sabato 8 e Domenica 9, il pilota di Taglio di Po ha combattuto, per l’intera giornata, con un cronico problema al motore della Renault Clio R3, griffata Bolza Corse, che lo ha pesantemente condizionato nel computo finale.

Il portacolori della scuderia Monselice Corse si affacciava all’appuntamento bellunese con una classifica provvisoria di CRZ non congeniale, ultimo posto in classe R3C con un ritardo di dieci punti dalla vetta, e sommando questo quinto posto la situazione diventa quasi irrecuperabile.

Martinelli, Rampazzo e Saioni, diretti rivali alla rincorsa al titolo, hanno concluso nell’ordine, dietro all’imprendibile Ghegin, ed hanno quindi allungato il passivo del tagliolese.

Il percorso ci piaceva davvero molto” – racconta Bellan – “ed eravamo determinati a recuperare lo svantaggio in campionato, forti anche del motore nuovo e del rialzo che lo staff di Bolza Corse aveva svolto sulla nostra Clio R3. Ci siamo purtroppo accorti, sin dalle prime fasi dello shakedown, che avevamo un problema nell’erogazione a bassi regimi. Nel lento non uscivamo dalle curve, eravamo fermi in ogni ripartenza. Evidentemente qualche dettaglio del motore non è a posto e questo si è tradotto in pesanti distacchi per tutta la durata della gara. Non siamo mai stati competitivi ed abbiamo incassato dei passivi notevoli. Che peccato. Con questo quinto posto possiamo dire addio, definitivamente, al nostro primo obiettivo di stagione, ovvero la Coppa Rally ACI Sport, in quarta zona. I nostri avversari ci sono stati tutti davanti. Questo piazzamento, unito al ritiro del Bellunese, è un macigno nell’economia di campionato.”

Nell’amarezza di una trasferta non girata per il verso giusto l’unica nota positiva arriva dalla sinergia creata, in abitacolo, con Michele Barison.

L’esperienza di Barison si è fatta sentire tutta” – aggiunge Bellan – “anche perché ci siamo resi conto, da subito, entrambe che non eravamo a posto di motore. Seppur forzassimo le staccate, comportamento naturale per chi viene dalla pista come me, non riuscivamo a compensare il tempo che perdevamo nelle ripartenze. Siamo comunque soddisfatti per aver lavorato bene assieme, soprattutto sull’assetto, e speriamo di poterci ripresentare più competitivi in futuro.”

Con il CRZ ormai compromesso tutti gli sforzi di Bellan saranno ora concentrati su un’altra ardua impresa ovvero il recupero nel Trofeo Clio R3 Open, zona quattro.

Il prossimo round del monomarca della casa francese andrà in scena a metà Luglio, con il Rally Valli della Carnia, ed il polesano sarà chiamato ad un nuovo, cruciale, banco di prova: la classifica provvisoria lo vede infatti al terzo posto, ritardo di 25,2 da Rampazzo e 32,4 da Paris.