Automotoracing 2016 non sente la crisi del settimo anno

 

La manifestazione che nel 2010 si è aggiunta ai successi di Automotoretrò viaggia a gonfie vele, con grande successo di pubblico ed espositori. Dopo l’edizione 2016 un unico dubbio: dove trovare gli spazi fisici di crescita per la prossima edizione, visto che gli organizzatori hanno occupato ogni metro disponibile di Lingotto Fiere? Testo di Tommaso M. Valinotti

_MG_6129 (Custom)TORINO – Crisi del settimo anno? Nemmeno per idea. Lo spettro di non riempire tutti i 20.000 metri del Padiglione Oval di Lingotto Fiere, la parte nuova della struttura espositiva alle spalle dello storico Stabilimento FIAT, gli organizzatori di Automotoracing 2016, che si è svolto in contemporanea ad Automotoretrò dal 12 al 14 febbraio scorso, l’hanno scacciata fin dall’autunno scorso, quando le prenotazioni degli espositori hanno iniziato ad arrivare alla segreteria della B&A, la società organizzatrice. Fino a far diventare sempre più incandescente il telefono di Alberto Gianoglio, responsabile di questa sezione della kermesse torinese, che ha dovuto compiere veri giochi di prestigio per soddisfare le richieste che si susseguivano con l’avvicinarsi della manifestazione, fino a riempire ogni più piccolo angolo non solo dello spazio interno, ma anche i piazzali antistanti l’Oval e quelli che collegavano la nuova struttura con il Lingotto vero e proprio.

IMG_8183 (Custom)“Non abbiamo lasciato libero neppure un metro. Abbiamo scrupolosamente rispettato le direttive di sicurezza, ma per il resto abbiamo sfruttato tutto” commenta soddisfatto Gianoglio Junior al termine della manifestazione. E il successo non è stato solo espositivo, ma anche di spettatori, visto che l’accoppiata Automotoracing-Automotoretrò ha registrato ben 65.000 visitatori, ben sei mila in più della precedente edizione, che hanno affollato i cinque padiglioni e i piazzali fin dalla mattinata di venerdì 12 febbraio.

_MG_6478 (Custom)La crescita di Automotoracing è però molto significativa, in quanto ha visto per la prima volta affacciarsi nel suo padiglione alcune Case ufficiali (Lotus e Suzuki) e marchi storici dell’accessoristica da competizione, come OZ Racing, Sparco, P1, HRX Freem, Andreani Group, che rappresentano i leader nel settore dell’abbigliamento e della componentistica del mondo della competizione ed una azienda leader nel mondo dei cerchi come la MAK, ed ancora Mosso Camper, che in un ampio stand ha esposto la gamma carrelli della britannica Brian James che offre la possibilità di trasferire sui campi di gara le vetture da competizione in modo assolutamente sicuro e protetto. Non solo, aziende come Suzuki e Michelin (per il settore competizioni storiche) hanno scelto Automotoracing per le premiazioni dei loro campionati che sono andati ad arricchire la giornata della “Festa della Velocità” che ha visto le premiazioni del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies-Trofeo Automotoracing 2015 che ha raccolto oltre 300 iscritti ed ha visto sfilare domenica 14 febbraio sul palco della Sala Gialla di Automotoracing quasi duecento premiati. Un altro punto di forza di Automotoracing si è dimostrato il Master Città di Torino, che ha visto sfidarsi sul terreno asfaltato di gara una ventina di vetture, con il gran finale fra la Fiesta R5 di Alessandro Bosca e la Punto S2000 di Elwis Chentre, vetture e piloti ai vertici del Campionato Italiano Rally WRC.

IMG_7093 (Custom)A dare spettacolo negli spazi esterni ci ha pensato anche Graziano Rossi, ormai da tutti etichettato come il papà di Valentino, ma drifter dalla tecnica sopraffina, mentre all’interno dell’Oval si è visto, fra gli altri, Giandomenico Basso, ex campione italiano ed europeo rally che darà la caccia al titolo tricolore assoluto rally 2016 con la Fiesta R5 alimentata a GPL della BRC Gas Equipment. E proprio l’azienda di Cherasco ha ribadito la sua fedeltà ad Automotoracing essendo presente con uno stand di ampio respiro, con tanto di Motorhome per l’hospitality, oltre a presentare la sua attività agonistica 2016 e premiare i protagonisti della Green Hybrid Cup, il Trofeo indetto dalla BRC sotto l’egida di ACI Sport. Fra i personaggi che hanno visitato Automotoracing 2016 anche Michele Cinotto, premiato con il Caskao di cioccolato che va ai piloti che si sono distinti nel corso della stagione o della carriera, reduce da una spettacolare gara nella Dakar Andina di gennaio. Il canavesano, protagonista di una sfolgorante stagione ad inizio anni Ottanta con l’Audi Quattro ufficiale, ha ritrovato alle premiazioni il suo primo navigatore, Massimo Minazzi (vincitore fra i navigatori storici del Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies 2015), con cui aveva vinto la sua prima gara nel Trofeo A112 Abarth.

IMG_8073 (Custom)Ovviamente a farla da protagonista sono state le vetture. A cominciare dalla spettacolare Subaru Impreza 555 che disputò alcune gare del campionato mondiale rally del 1997 nelle mani del funambolico Colin McRae, che in quella stagione chiuse secondo assoluto ad un solo punto dal vincitore. Sempre molto ammirate le Lancia Delta HF Integrali, esposte in blocco dal club DeltaOne che ha monopolizzato l’attenzione di tutti gli appassionati della berlinetta da rally torinese, come è stata ammiratissima la replica della Porsche 911 RSR 2.8 che nei colori Martini Racing nel 1973 si aggiudicò la Targa Florio con Herbert Müller e Gijs Van Lennep, mentre nello stand di Mario D’Ambra era esposta la Grande Punto Abarth S2000 del 2006 che consentì a Giandomenico Basso di conquistare il titolo italiano ed europeo rally, senza dimenticare le piccole da rally, come le Seicento Sporting Kit che hanno consentito a Paolo Terrando e Lele Corollo di conquistare il titolo della loro categoria nel Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies 2015. Ed ancora Stratos, Peugeot 405 Mi16, Renault Clio in tutte le declinazioni, Mitsubishi Lancer e le nuovissime Fiesta R5, vero stato dell’arte del rallismo ai giorni nostri. Ed infine c’era la nuova Osella PA21JrB, che avrà il compito di avvicinare i giovani al mondo delle salite e della pista, mentre il Viola Racing presentava le sue monoposto di Formula Renault, vere fucine di campioni.

“Il successo di Automotoracing è stato certificato anche dalla presenza e soddisfazione di numerosi operatori del settore, che presentavano i loro prodotti per la componentistica e non solo da team e preparatori” asserisce Alberto Gianoglio. “Alla fine della tre giorni ripartiamo per la prossima edizione con un dubbio pesante come un macigno: sdoppiare Automotoretrò da Automotoracing? Ormai Lingotto Fiere non ha ulteriori spazi da offrirci, ma due manifestazioni separate riuscirebbero ancora a registrare presenze record di espositori e pubblico come avvenuto quest’anno?” Amletico dubbio.