Al Mauto la mostra dedicata al 50° anniversario della Fiat 127 concepita da Pio Manzù

La Fiat 127 è davvero un’auto moderna per l’epoca – spaziosa dentro e piccola fuori – così come è di particolare attualità la visione sul tema della mobilità del progettista Pio Manzù prematuramente scomparso nel 1969. È questo il binomio vincente che rende l’esposizione un appuntamento imperdibile, curato dal giornalista Giosuè Boetto Cohen e da Giacomo Manzoni, figlio del designer, e realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Manzoni Arte e Design e con il contributo tecnico di Heritage, il dipartimento di Stellantis dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.

Il pubblico può ammirare sei esemplari dell’utilitaria presentata nel 1971 e insignita del titolo di “Car of the year” nel 1972: due 127 della prima serie, la Rustica, la Sport, la Top e la Panorama. Sono una piccola ma significativa selezione delle molteplici versioni prodotte fino al 1987 per un totale che supera i cinque milioni di unità. E accanto alle vetture trovano spazio disegni, modelli, prototipi e progetti che Pio Manzù realizzò durante la sua vita: dalla lampada Parentesi, realizzata insieme ad Achille Castiglioni nel 1968, alla rivoluzionaria Autonova FAM del 1964, il primo monovolume della storia moderna.

Di certo grande curiosità suscita il prototipo Fiat City Taxi su base 850, appartenente alla preziosa collezione storica di Heritage e solitamente esposta nello spazio polifunzionale Heritage HUB a Torino.