BMT-Scuderia Biellese, voglia di regolarità alla Coppa Bettega

Delpiano_Porsche 356 (Custom)BIELLA – Nel biellese, grazie anche alle numerose manifestazioni organizzate negli ultimi anni, sta crescendo il numero degli appassionati che si dedicano alle gare di regolarità per auto storiche. Una disciplina estremamente tecnica dove lo scarto, alla frazione di secondo, tra il tempo di passaggio previsto e quello effettivo sui rilevatori “dispensa” le penalità che, alla fine, vanno a delineare la classifica. Sabato 11 e domenica febbraio a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, si è disputata la Coppa Attilio Bettega, una delle più apprezzate e difficili gare di regolarità italiane (anche per le condizioni meteo, vista la stagione) che ogni anno richiama i migliori specialisti della penisola. All’appuntamento in terra veneta non hanno voluto mancare i regolaristi lanieri che hanno difeso con onore i colori della scuderia Biella Motor Team-Scuderia Biellese.

Al termine di una gara e difficile, partita nel pomeriggio di sabato e conclusasi in piena notte, i migliori biellesi sono stati Giorgio Delpiano e Alberto Gatto che hanno ottenuto un bellissimo tredicesimo posto assoluto conquistando la vittoria nel Raggruppamento 3 con la loro Porsche 356 A. Posizione numero 47 nell’assoluta e undicesima nel Raggruppamento 5 per Cesare e Federico Brovarone che erano in gara con una Lancia Fulvia HF. Sono quarantanovesimi nell’assoluta, invece, Luigi Maria e Filippo Maria Vigna, ventiduesimi nel Raggruppamento 6 con una Innocenti Mini Cooper. Due posizioni dopo nella generale (e ventitreesimi di Raggruppamento 6) si sono piazzati Gabriele Bodo e Genny Perin Riz con un’altra Innocenti Mini Cooper. Invece Massimo Soffritti ed Alberto Galli con un’Autobianchi A112 Abarth sono stati classificati cinquantottesimi assoluti e dodicesimi di Raggruppamento 7.

Trasferta amara per gli due equipaggi biellesi al via. Sia Nicola Salin e Giovanni Germanetti (Lancia Fulvia HF) che Paolo Zegna di Monterubello, affiancato da Paolo Ciscato su un’altra Fulvia, sono stati costretti al ritiro quando si stavano difendendo in maniera egregia.