Classic Safari Challenge: dal diario di bordo di Gianmaria Aghem e Rossella Conti

di Marco Mincotti

LIVINGSTONE ISLAND (ZAMBIA) – Dopo un estenuante trasferimento  per raggiungere il delta dell’Okawango, nonché un successivo spostamento alle cascate Vittoria, il Classic Safari Challenge rientra nel vivo con la ripresa delle prove cronometrate. Sono le prime battute via Whatsapp del diario di bordo che i regolaristi di Moncalieri Gianmaria Aghem e Rossella Conti ci inviano per renderci noto l’andamento della corsa africana, un autentico raid che li vede impegnati con la loro Lancia Fulvia del 1972. Mentre noi leggiamo le loro gesta quindi loro si accingono a lasciarsi alle spalle l’imponente massa d’acqua che lo Zambesi riversa nella sua stessa gola, prendendo una via che li porterà a spingere sul gas per mantenere alta la media e di conseguenza le posizioni di testa della sezione Classic Cars. Va tenuto conto che dopo l’incidente costato la vita al pilota ceco Jan Hradecky sono state annullate sei prove, ma in quelle disputate (tre, tutte lunghe centinaia di chilometri, ndr) Aghem è stato nelle prime due al di sotto del tempo imposto (totalizzando zero penalità), mentre nella successiva ha registrato una piccola défaillance, “ovvero un terzo tempo, a 14” dai leader, gli inglesi Stephen e Samantha Hardwick su Datsun 240 Z del 1971 e a 2” dalla Porsche 2.7 dei secondi, Edmund Peel e Sara McDonald, anch’essi provenienti dal Regno Unito”, racconta l’interessato. È dura allora, l’Africa non perdona e all’ultimo contatto con i driver nostrani erano già sei le vetture che avevano dato forfait: una Porsche 356 ed una 911, una Alvis del 1935, ma la lista comprende anche una Ferrari 308, una Triumph TR e ovviamente la Mercedes 230 SL del malcapitato Hradecky.

E così facendo si è giunti a circa metà degli 8.500 chilometri di questo affascinante tracciato che porta i driver ad attraversare in buona parte il sud del continente nero. L’arrivo è previsto per il 5 novembre a Cape Town.