Daniele Berger olimpico e festeggiato alla 41esima Cesana-Sestriere

Grandissima prestazione del pilota della Val Chisone che conclude quinto assoluto e primo di categoria (miglior auto di stampo rallistico) con la Škoda Fabia evo2. Dopo le due manche di prova del sabato, servite a Berger per cucirsi addosso l’assetto della Fabia, domenica colpo di reni e scalata di due posizioni della classifica assoluta fino a occupare la migliore delle posizioni possibili, visto l’elenco delle vetture presenti al via

SESTRIERE (TO), 9 luglio 2023 – Daniele Berger si è presentato al via della 41° edizione della Cesana-Sestriere avendo inconsciamente in testa il motto olimpico: “Più in alto, più veloce, più forte”, che ben si adatta alla gara delle Montagne Olimpiche.

E se il pilota di Villaretto (TO), non ha potuto eguagliare e superare in altezza il volo d’aquila dello scorso anno a Champlas du Col, causa una chicane di rallentamento e la fresatura dell’asfalto che ha spianato il dosso (fatto che non è stato apprezzato dai concorrenti, né dai fotografi, e nemmeno dagli spettatori, che si sono visti azzerare il punto più adrenalinico del tracciato) è stato velocissimo sui 10.400 metri del percorso che lo hanno portato a chiudere quinto assoluto e primo di categoria

Daniele Berger ha subito capito di poter puntare in alto fin dalle prove di sabato mattina quando ha siglato il settimo tempo assoluto con la Škoda Fabia evo2 gestita da LPS e secondo nella categoria E1/3000. Un buon risultato per scaldare i muscoli, che viene ribadito nella salita di prove successiva, limando 10”8 rispetto al tempo precedente. Ma dove Daniele Berger compie un autentico capolavoro è nella gara di domenica, l’unica salita che conta per l’albo d’oro, quando il pilota della Val Chisone sigla il tempo di 5’19”59 toglie altri 13”49, scavalcando due avversari che nelle qualifiche lo hanno sempre preceduto, chiudendo quinto assoluto e primo di Classe R/3000. Una gran bella soddisfazione.

Le prove di sabato sono servite per prendere confidenza con questa Škoda Fabia evo2, per me assolutamente nuova e con un assetto non adatto al mio stile di guida e alle caratteristiche della gara. Dopo la prima manche di prove ero però ottimista, anche se il tempo registrato non era dei migliori, perché avevo capito che si poteva migliorare e su che cosa si doveva lavorare” afferma Berger che aumenta il passo nella manche successiva, ma soprattutto è attento a cogliere quelle informazioni che servono per compiere il salto di qualità.

Domenica, invece, conta solo accelerare a fondo e Daniele Berger lo fa nel migliore dei modi, superando l’avversario in classe (che era stato più veloce di lui in entrambe le salite del sabato) in tutti e quattro i settori in cui era diviso il percorso. “Sono migliorato soprattutto nel terzo settore, quello più veloce, dove ho tolto una decina di secondi rispetto alle prove di sabato” analizza il sorridente Daniele Berger in attesa di salire sul palco per le premiazioni finali. Come tutti i campioni di razza, anche Daniele Berger porta all’estremo l’analisi dei tempi e delle prestazioni. “Ho chiuso ad appena 23/100 dal quarto assoluto” una Herbert R3, biposto corsa, vettura creata appositamente per le corse in salita, inavvicinabile in leggerezza e aerodinamica, “e a 2”14 dal terzo gradino del podio” occupato da una mostruosa, per potenza e assetto Porsche 911 RS GT3. “Ma sono soddisfatto così, in quanto la mia Škoda è la prima vettura di carattere rallistico in classifica e ho fatto una buona gara”. E magari al podio ci penserà l’anno prossimo, visto che ora è il momento di festeggiare questo splendido risultato.