Due Gi Sport, luci ed ombre al Valli Cuneesi

DRONERO (CN), 29 aprile – Venerdì 26 e sabato 27 aprile si è corsa la 25° edizione del Rally Valli Cuneesi dove tra gli 86 iscritti, a darsi battaglia sulle speciali nei dintorni di Dronero, c’erano anche 4 equipaggi della scuderia torinese Due Gi Sport.

Tavelli: ancora poca confidenza con la R5. Gianluca Tavelli con alle Nicolò Cottellero ha preso parte a questa gara con la Škoda Fabia R5 su cui l’equipaggio non ha avuto modo anticipatamente di poter effettuare tutti i test per trovare il giusto set up. Questo rally per loro è servito soprattutto come gara test per prendere dimestichezza con la vettura. Sulla prima speciale, la mancanza di confidenza si è sicuramente sentita, sul secondo tratto cronometrato, gli accorgimenti del pilota non hanno portato il risultato sperato, poi finalmente dalla terza prova l’equipaggio ha iniziato a trovare il giusto feeling con la R5 e il miglioramento è stato netto. In una classe combattutissima, i portacolori della Due Gi Sport si sono quindi classificati 7° di classe e 8° assoluti.

Le parole di Tavelli: “Una gara andata bene, doveva essere una gara test per prendere più confidenza con la macchina e lo è stata. Purtroppo la mancanza di tempo, soprattutto per via degli impegni lavorativi, non mi ha permesso di macinare chilometri sulla R5. Sono molto soddisfatto della Škoda, ma devo imparare ancora molto. Devo imparare a darle del tu, lei va davvero bene e molto forte, ma occorre starci su. Vedremo nelle prossime gare. Le prove per fortuna erano asciutte e molto belle e ci siamo divertiti. Va bene così”.

Lomonaco: rallentato per noie meccaniche. Andrea Lomonaco navigato da Fabio Gulmini, in trasferimento per la prima prova speciale, hanno da subito avuto noie elettroniche che, perdurando per tutta la gara, hanno attardato l’erogazione della potenza sulla loro Citroën C3 e penalizzato la loro corsa contro il cronometro. A questo inconveniente si è altresì sommata, sugli ultimi chilometri delle ultime 4 prove, anche una problematica all’idroguida che probabilmente per una concausa di eventi smetteva di funzionare, creando sicuramente un ulteriore disagio all’equipaggio.

All’ultima assistenza, grazie al team di meccanici capitanato da Maurizio Tavelli, si è trovata la causa del malfunzionamento elettronico e si è sistemata.

Ripartiti per l’ultima prova, la Citroën C2 girava al 75/80% delle sue potenzialità, permettendo così a Lomonaco di recuperare sull’avversario francese e scalare di una posizione, classificandosi così 4° in R2B e 26° assoluto. Le parole del pilota: “Finalmente siamo riusciti a salire sulla pedana d’arrivo. Dopo 6 mesi di stop, riprendere il ritmo non è stato facile e le problematiche della macchina non sono state sicuramente d’aiuto. Purtroppo sui primi due passaggi ho fatto una scelta di gomme un po’ azzardata, montando degli pneumatici duri e semiusati, sia davanti sia dietro e la macchina non stava dritta. Poi in assistenza li ho cambiati, con la stessa mescola, ma nuovi ed è andata molto meglio”. Rivedremo questo equipaggio darsi battaglia a fine luglio al rally di Alba.

Rosano: ritiro doppiamente amaro. Fabrizio Rosano e il suo copilota Luca Meitre, fino all’ultima speciale erano 3° di classe e 2° del trofeo Michelin ma purtroppo, sull’ultimo tratto cronometrato, dopo aver preso un avvallamento, si è rotto il braccetto di una ruota della Peugeot 106. Fortunatamente essendo su un rettilineo il guasto non ha avuto conseguenze, se non quella di aver dovuto consegnare la tabella.

Il pilota ha così commentato: “È stata una gara dura e impegnativa e la Valmala era molto rotta. Mi spiace per come sia andata, ci giocavamo il terzo posto di classe, di più non saremmo comunque riusciti a fare, visto che la macchina l’abbiamo finita la sera prima della corsa. Ci tenevo particolarmente a salire sulla pedana d’arrivo non tanto per il risultato ma per portare onore a un mio carissimo amico che è mancato nei giorni scorsi e il funerale è stato proprio sabato mentre correvo. Ho anche messo un adesivo sulla mia Peugeot in suo ricordo. E’ stata dura perché per me era come un fratello. Entrambi eravamo appassionati di rally anche se lui non correva. Per tanti anni, quando si facevano ancora i rally di notte, andavamo insieme a vedere le ricognizioni delle macchine stradali e tra una bottiglia di buon vino e due chiacchiere, si passava la nottata. Mi mancherà tantissimo”.

Odin: gara incredibilmente sfortunata. Eric Odin e Martina Balducchi sono partiti malissimo, infatti incredibilmente sulla prima speciale hanno bucato entrambe le due gomme posteriori della loro Citroën Saxo e, arrivati in trasferimento, ne hanno potuta cambiare solo una. Gli altri due tratti cronometrati di Valmala e Lemma, li hanno così percorsi ancora con una posteriore forata, arrivando in assistenza praticamente con la ruota distrutta. In questa occasione hanno sostituito entrambi gli pneumatici con altri due nuovi e sono ripartiti, senza demordere. A metà della Montemale però si è rotto un ingranaggio del cambio che ha bloccato la macchina in terza marcia. A questo punto, la demoralizzazione ha preso il sopravvento e l’equipaggio ha deciso così di ritirarsi. Il commento del pilota: “Credo di non aver mai vissuto un disastro così. E’ stata una gara con dell’incredibile… forare due ruote insieme su una prova non mi era mai capitato. Anche se non ci siamo da subito fatti prendere dallo sconforto, quando ci si è guastato anche il cambio, abbiamo deciso di gettare la spugna. Peccato. Speriamo di poterci rifare nella prossima gara, correrò ad Alba sempre con Martina alle note”.