Fiat 500 Club Italia Grande ritorno dal Sol Levante
Seiro Itho, direttore del Museo giapponese dedicato alla 500, in visita al “Dante Giacosa” di Garlenda.
Un importante ritorno ieri a Garlenda: il grande appassionato di automobilismo Seiro Itoh ed il fiduciario per il Giappone del Fiat 500 Club Italia, Andrea Fortunato sono infatti stati in visita al Museo Multimediale della 500 storica “Dante Giacosa”.
Ad accoglierli, oltre alla Segreteria, anche il presidente fondatore del Fiat 500 Club Italia Domenico Romano e il conservatore del Museo Ugo Elio Giacobbe, ai quali si è poi aggiunto anche il commissario tecnico e consigliere federale ASI Carlo Giuliani. La visita è stata anche oggetto di un servizio che andrà in onda nella prossima puntata di “4PiccoleRuote2.0”. Seiro si è dichiarato molto felice ed emozionato di essere tornato in Italia e in particolare a Garlenda (che frequenta sin dalle origini del Club) dopo quasi tre anni di assenza causa Covid.
Seiro, un uomo dai molteplici interessi che spaziano dalla scienza all’arte, è venuto in contatto con la 500 storica in giovane età. L’amore per le materie umanistiche, ed in particolare per la cultura greca e il Rinascimento italiano, lo ha portato a viaggiare alla ricerca delle manifestazioni di quei concetti filosofici che tanto lo avevano affascinato, compreso il “bello ideale”.
La prima volta che vidi la Fiat 500 mi vennero in mente le parole: Simplest is beu ideal» ha raccontato in un’intervista «in quel momento ogni cosa del mondo ideale a cui ambivo sembrò concretizzarsi e mi sentii pervaso da un’indescrivibile sensazione di limpidezza». Davanti a sé aveva trovato qualcosa che, privato di tutto il superfluo, presentava solo l’indispensabile, dal quale scaturisce una bellezza unica. Una volta venuto a contatto con questa macchina, insomma, se ne innamorò e nacque in lui il desiderio di farla conoscere anche in Giappone. Decise così di importarla nel proprio Paese e le sue forme finirono subito per conquistare i compatrioti, tanto che nel giro di pochi anni ne furono esportate circa 600 esemplari. Ma non si fermò qui! Aprì addirittura un Museo dedicato alla 500 in Giappone, a Nagoya, dove si trova tutt’ora dopo essere stato per diversi anni in altre località del Sol Levante.
Ieri Seiro, presente con la compagna Misuzu, si è intrattenuto a lungo con Andrea, Ugo e Domenico, esaminando con interesse e coinvolgimento anche i progetti della nuova sede di Club e Museo. Seiro ha raccontato che il successo della moderna 500 ha portato molti giovani a voler approfondire la storia del mezzo e quindi a cercare di avere in garage la prestigiosa “nonna”. Anche Misuzu ha guidato un cinquino da neopatentata e questo testimonia il grande affetto che i giapponesi hanno per questa vettura, resa famosissima anche dal personaggio di manga e anime Lupin III.