Gianmaria Aghem, l’africano

Dal diario di bordo di “quei pazzi” del Safari Challenge: alle ultime battute prima dell’arrivo a Cape Town i piemontesi Gianmaria Aghem e Rossella Conti sono secondi della Classic Cars

di Marco Mincotti

KOKWANE (Sudafrica) – La vetta di Cathedral Peack troneggia su una linea d’orizzonte nemmeno troppo lontana. È il segno che i driver del Classic Safari Challenge hanno fatto ritorno in Sudafrica, ma la pedana di Cape Town è ancora lontana; l’arrivo finale dell’estenuante corsa è fissato per questa domenica, 5 novembre, ma senza passare dalla strada più facile e diretta, ovviamente. All’ultimo contatto utile i portacolori piemontesi all’evento africano, i moncalieresi Gianmaria Aghem e Rossella Conti, in pista su Lancia Fulvia del 1972, erano a Kokwane, dove al termine di una serie di prove massacranti (circa mille chilometri passando da oltre 40 gradi centigradi a 15 scarsi, in più sotto la  pioggia, ndr), risultate deleterie soprattutto per la macchina, che ha necessitato di un pit stop al volo in un’officina in mezzo al nulla, sono risultati secondi della sezione Classic Cars. “Ma non ci facciamo illusioni – scrive Gianmaria su Whatsapp – ci aspettano test in pista in cui saremo penalizzati dalla mancanza di cavalli e dove i nostri diretti rivali avranno invece tutto a favore, quindi se non facciamo stupidaggini possiamo concretamente puntare al terzo gradino del podio, ma non sarà comunque una passeggiata”. Mentre qui in Europa la vita scorre come sempre La Fulvietta del gentleman driver dovrà allora vedersela con la Datsun 240 Z di Stephen e Samantha Hardwick e la Porsche 2.7 di Edmund Peel e Sara McDonald, tutti concorrenti made in U.K. che fino ad ora non hanno mai mollato la presa.

Al prossimo contatto sapremo come è andata. Anche perché sarà traguardo, a costo di arrivarci a pezzi come Herbie al termine della El Dorado.