La cronaca del Rally del Piemonte: Audirac apre e chiude

Il francese impone la sua legge fin dalle prime battute della gara. Prova a resistergli Matteo Giordano, che chiude per la terza volta a podio in tre edizioni, segnando il miglior tempo in tre delle sei prove speciali. Terzi i vincitori della scorsa edizione Bravi-Bertoldi, mentre Claudio Vallino ha ragione di un soffio su Michele Tassone. Spettacolare sesto posto di Ameglio-Marinotti. Concludono la gara 981 dei 108 partenti. Ritirati Ieraci-Paonna che nell’ultima prova escono di strada costringendo la direzione gara a sospendere le partenze. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Valter Toso

DOGLIANI (CN), 29 ottobre – La gara scatta domenica mattina alle ore 8.30 (mezzora prima della scorsa edizione, per sfruttare al massimo la luce solare) con le ventiquattro vetture storiche verificate a scendere per prime la pedana di Piazza Umberto I. Fra le moderne non si verificano defezioni, e tutti i 108 concorrenti iscritti e verificati si presentano al via compreso il giovane valdostano Simone Demasi, affiancato da Denise Chabloz, protagonista di una scodata nel corso dello Shake Down del sabato.

Sono quasi le dieci del mattino quando i piloti delle moderne affrontano per la prima volta la speciale di Ciglié (6,55 km) già protagonista della scorsa edizione. I francesi Cyril Audirac-Jean Paul Lazzarini (Clio S1600) si prendono il rischio di montare gomme morbide e fanno subito la differenza lasciando a 6”0 Matteo Giordano e Vilma Grosso (Clio R3C), che hanno gomme più dure. Filippo Bravi ed Enrico Bertoldi con la seconda Clio S1600 sono a 7”4, e regolano Emanuele Franco-Diego Sacco, Mitsubishi Lancer, che hanno dichiarato di voler fare una gara tranquilla come a Vesime, dopo l’uscita di strada costata loro la gara a Canelli in primavera. Michele Tassone e Luca Santi si dimostrano subito protagonisti con la loro Clio R3T della Gima di cui curano lo sviluppo. Completa la magnifica sestina il velocissimo Danilo Ameglio con Massimo Marinotto alle note, che fa volare la piccola Peugeot 106 Rallye. Claudio Vallino con Maurizio Vitali è settimo, preso in contropiede da un assetto della sua Renault Clio R3C preparato per un asfalto meno scivoloso, fondo che ha sorpreso gran parte dei concorrenti, visto che è in condizioni peggiori rispetto alla scorsa stagione. Ottava piazza per i liguri Paolo Vigo-Matteo Canobbio, seguiti dai quasi conterranei Alberto Orengo-Laurent Spagnoli, Mitsubishi Lancer, che hanno iniziato la loro battaglia con la Clio Williams di Fabrizio Caveglia-Flavio Magnetti. Da segnalare nelle posizioni che contano il tredicesimo posto di Mirko Barbero-Beatrice Bodrito con la seconda Peugeot 106 Rallye di Classe A6.

La situazione gomme sembra capovolgersi sulla successiva Pascomonti-Mondovì (7,00 km), ma Giordano-Grosso riescono a rosicchiare appena 8/10 ad Audirac-Lazzarini, con Bravi-Bertoldi che si dimostrano terza forza in campo. Tassone è quarto e precede Vigo, Vallino e Franco, con Ameglio buon ottavo in una speciale dove i cavalli contano, seguito da Orengo che fa meglio per 2/10 su Caveglia. Sono ancora le A6 a mettersi in mostra con Fabio Becuti e Igino Diamanti undicesimi.

Dopo il primo riordino e parco assistenza si affronta la nuova prova speciale di Cornole-Corradini, e Audirac impone nuovamente la sua legge con 3”2 su Bravi e 4”3 su Giordano, distacchi che sembrano chiudere i giochi, visto che a questo punto il pilota della Costa Azzurra ha 9”5 su Giordano e 11”1 su Bravi. Se il discorso podio sembra cristallizzato non è così per le posizioni retrostanti con Emanuele Franco che si fa avanti segnando il quarto tempo davanti a Tassone, Ameglio, Vigo e Vallino, al punto che questi quattro si stanno giocando la quarta piazza racchiusi nello spazio di 8”1. Nella classifica della prova speciale fa capolino il piacentino Gianluigi Zilocchi, affiancato da Maurizio Della Torre, primatista della Classe N3 con la sua Clio RS, seguito da Alberto Orengo che allunga di 2” su Caveglia.

Si ritorna a Ciglié ed ancora una volta Audirac non forza concedendo la speciale per soli 6/10 a Giordano, quindi Bravi, Tassone che sembra avere sempre più in pugno la quarta piazza, Vallino, tornato a viaggiare con il passo che gli compete, Ameglio, Zilocchi, Becuti, Caveglia e i veronesi Yuri Sartori-Andrea Pedretti che chiudono la graduatoria dei primi dieci e precedono Alberto Orengo. La prova è fatale a Paolo Vigo che esce di strada e non riesce più a riprendere dovendosi ritirare, mentre anche Emanuele Franco ha problemi rompendo un braccetto e chiudendo la speciale in diciottesima posizione assoluta, con un ritardo di 19”6 da Giordano, ritardo che lo fa precipitare in settima posizione assoluta, ma soprattutto lo mette in difficoltà nella successiva Pascomonti da affrontare prima di tornare in assistenza.

Giordano insiste sulla Pascomonti, ma Audirac è sempre lì e concede appena 3/10. Il cuneese di Passatore è l’unico a crederci ancora, infatti Bravi paga 5”2. Prova capolavoro di Caveglia, che stacca il quarto tempo davanti ad Ameglio, Orengo, Vallino, Zilocchi, Danilo Baravalle-Enrico Ghietti che portano per la prima volta la loro Peugeot 208 R2B fra i migliori dieci e Sartori. Numero di grande spettacolarità per Michele Tassone che rischia di capottare con la sua Renault Clio R3T, riuscendo a tornare in strada con danni che i meccanici della Clio ripareranno alla successiva assistenza, perdendo 24”8 da Giordano, ma soprattutto regalando la quarta piazza assoluta a Vallino, mentre Emanuele Franco prende la via del ritiro con la sua Mitsubishi zoppicante. Ad una prova dalla fine le prime tre posizioni sono delineate con Vallino quarto che precede di appena 1/10 Tassone e di 1”3 Ameglio. Fuochi d’artificio anche per l’ottava piazza con Orengo che vanta appena 2/10 su Caveglia.

Tutti gli occhi puntati sull’ultimo passaggio a Cornole-Corradini, con Audirac che fa meglio di Bravi (2”7) e Giordano (2”9). Vallino respinge l’attacco di Tassone per la quarta piazza precedendolo di 8/10, come Orengo allunga di altri 2/10 su Caveglia che gli valgono il settimo posto assoluto. La prova viene sospesa dopo il passaggio di Tassone per l’uscita di strada di Alessandro Ieraci-Alex Paonna per far intervenire l’ambulanza. Nel calcolo dei tempi imposti ad Ameglio viene assegnato un quarto tempo assoluto, valore che non cambia la classifica, ma premia ad honorem la grandissima prova del pilota di Imperia.