Michele Guastavino, in macchina con mamma Mirella

Riscatto dopo la delusione del Golfo dei Poeti estivo per la famiglia di Albisola Superiore, che non si fa certo un cruccio per un inconveniente tecnico che fa perdere loro 25 posizioni in classifica. Una giornata in famiglia val ben una foratura. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Tommaso M. Valinotti

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019.  Se nel 1992 Alberto Sordi e Carlo Verdone era protagonisti di vicende comiche e contrastanti nel film “In viaggio con papà” precede invece d’amore e d’accordo il sodalizio fra il trentenne Michele Guastavino e la mamma Mirella Siri, che per la tredicesima volta hanno condiviso insieme l’avventura rallistica in gara. Se nel mondo dei rally non è raro di padre che si fanno navigare dalla figlia, mariti e mogli che fanno equipaggio, fidanzati che corrono insieme (un bel rally cementa la relazione), più raro è vedere madre e figlio uniti in prova speciale.

“Non avevo mai corso con mio marito, se non facendo un paio di volte l’apripista e soffrendo il mal d’auto” racconta la mamma-navigatrice di Albisola Superiore. “Quando è mancato mio marito, dieci anni fa, ho capito che correre con Michele era un modo per cementare la nostra unione famigliare” prosegue, mentre Michele, vincitore del Sanremo Leggenda 2019 rimarca. “In macchina è attenta e precisa e soprattutto non litighiamo, cosa importante vista la naturale tensione che scatta nel momento delle gare”.

Il sodalizio Guastavino-Siri è iniziato nel 2011 con la vittoria di Classe N2 al Valli Imperiesi ed è proseguito per tutte queste stagioni con almeno una gara l’anno, conquistando cinque vittorie di classe, altrettanti ritiri, fra i quali l’ultimo al Rally dei Poeti per un problema all’alimentazione, ottenendo come miglior risultato due volte il nono posto assoluto (al Rally della Val d’Aveto 2016 e al Lanterna 2018). Ma anche un duro incidente alla prima speciale del Lanterna del 2017.

“Mi sono spaventata parecchio. Dopo la botta non riuscivo a muovere le gambe e il mio primo pensiero è stato come lo dico a Michele. Poi tutto si è risolto per il meglio e siamo ancora qua a correre insieme. E pazienza se una valvolina non fa il suo dovere lasciando uscire tutta l’aria del penumatico. L’importante è divertirci insieme”.