Patrick Gagliasso al tavolo dei notabili al Città di Torino

Tartufo_2017_Gagliasso (Custom)POIRINO – Il perentorio successo al Rally del Tartufo del mese scorso pone di forza Patrick Gagliasso e Dario Beltramo fra i favoriti del Rally Città di Torino.

Piano, piano” afferma il quarantaquattrenne pilota di Poirino che dopo 14 anni di gare ha centrato la prima vittoria assoluta nella gara astigiana. “Al Città di Torino troveremo avversari forti e preparati con vetture altamente Tartufo_2017_Gagliasso-Beltramo (Large)competitive”. Il portacolori dell’Eurospeed ci pensa un attimo e puntualizza “come c’erano anche al Tartufo. Semplicemente in quella gara tutto è filato liscio e noi abbiamo condotto una gara perfetta. Quando tutto gira bene i risultati vengono”.

Il Città di Torino rappresenta uno degli appuntamenti fissi per Patrick Gagliasso. “Diciamo che è la gara di casa Test_Monteu_DSCN9987_Gagliasso_Beltramo (Custom)perché ha il suo punto di partenza e arrivo a Torino, anche se le prove non sono proprio vicino a casa mia. Fra Poirino e il Col del Lys ci sono una sessantina di chilometri. Per uno cui non piace muoversi durante la settimana per andare a provare non è proprio uno scherzo. Ma quelle sono e quelle ci facciamo piacere. Insomma non è proprio dietro l’angolo, ma è una gara di grande fascino, sia per le prove speciali sia per la location in cui è collocato, a cominciare dalla sede di verifiche al Lingotto, all’arrivo in Ronde Canavese_2017_Gagliasso_009 (Custom)Via Roma, il salotto buono di Torino. Una opportunità e un prestigio che pochissimi rally hanno”.

Lasciato in disparte il contorno, Patrick Gagliasso passa a esaminare quella che è l’essenza della gara analizzando risultati e prove speciali. “È la sesta volta che faccio il Città di Torino, con alterne fortune come sempre accade in tutte le gare. La mia miglior prestazione la ottenni nel 2012, con la Clio S1600 affiancato da Dario Beltramo quando conclusi sesto assoluto e vinsi la classe. Nel 2014 ottenni il settimo assoluto, secondo di Classe S1600 con Elio Tirone, ancora con la Clio e quello fu nuovamente un ottimo risultato. Pur non essendomi mai ritirato anche al Torino ho patito le mie belle delusioni. Ad esempio lo scorso anno, sempre con Dario Beltramo, ho forato nel corso della prova speciale di Coassolo, perdendo 5’48” dopo aver cambiato la ruota della nostra Peugeot 207 S2000, precipitando al 70° posto nella classifica assoluta. Nel secondo giro abbiamo ottenuto ottimi tempi, e risalire al 32° posto finale è stato già un successo”.

Per quanto riguarda le prove speciali Gagliasso ritiene il Città di Torino una gara vera. “Il Torino è una gara con prove che si ripetono in gran parte anno dopo anno. Il Col del Lys è una prova dal grande fascino completa e molto lunga che richiede numerosi campi di passo e si dimostra perciò di difficile interpretazione. Bisogna trovare il giusto ritmo fin da subito e riuscire a mantenerlo per tutti i quindici chilometri della speciale. Ma penso sarà particolarmente insidiosa la Monastero (PS 4 e PS7) nella nuova formulazione, caratterizzata da una carreggiata molto stretta e resa particolarmente nervosa dai numerosi dossetti che possono mettere in crisi la stabilità della vettura. Un altro punto molto critico da gestire è il dosso finale della Coassolo (PS 3, PS6) che quest’anno affrontiamo in senso contrario al passato. È un tratto molto veloce e si salterà in curva. Sbagliare significa finire fuoristrada facendo dei danni”.

Il Città di Torino significa per Gagliasso-Beltramo il ritorno alla Fiesta R5, vettura che ha dato all’equipaggio della Eurospeed molte soddisfazioni, ma mai il successo che hanno centrato all’esordio con la Škoda Fabia R5.

“Credevo che vincere una gara avrebbe cambiato il mio spirito di pilota. In realtà non ho ancora metabolizzato quel successo, quasi non mi sembra vero. Mi hanno fatto piacere le telefonate di complimenti di altri piloti, addetti ai lavori, tifosi e anche numerose persone che non conoscevo. Con la Škoda ho trovato immediatamente il feeling, fin dalla prima gara. È una vettura che ha una erogazione del motore perfetta, una trazione formidabile. Ma anche la Fiesta di Roger Tuning che userò al Torino mi sono trovato molto bene. Finora con la berlinetta inglese hop disputato il test di Monteu Roero a febbraio e tre gare, centrando un secondo posto al Rally Team 971 del settembre scorso. Un palmares che mi rende ottimista” conclude Patrick Gagliasso preparandosi a dare l’assalto al 32° Rally Città di Torino.