Rallisti e appassionati di motori ai tempi del Coronavirus. Omar Ruzza: “Siamo pronti a mettere in atto tutte le manifestazioni che avevamo in programma”

Seppur con la necessità di molti cambiamenti, l’organizzatore torinese è fiducioso di portare a compimento i tre eventi che aveva in calendario per il 2020. Testi e foto di Tommaso M. Valinotti.

VOLPIANO (TO), 22 maggio – Il primo evento era in programma al 20 giugno, con una lunga carovana di 500 e derivate che da Stupinigi sarebbe arrivata a Monza facendo tappa in cinque centri storici. In occasione del lancio della 500 Elettrica, previsto per il 4 luglio, Ruzza Torino avrebbe organizzato il 457 MAUTO Experience con esposizione di 500 e derivate al Museo dell’Auto di Torino. Infine a inizio autunno era in programma un circuito cittadino a Chieri. Il Coronavirus ha scompaginato i giochi, ma Omar Ruzza non è certo il tipo che demorde e sta lavorando sodo per portare a buon fine i suoi eventi.

Qual è stata l’ultima manifestazione cui hai partecipato? – “Ho organizzato il Gran Galà Ceirano, che si è svolto fra la Palazzina di Caccia di Stupinigi e la sede della Martini&Rossi a Pessione nell’ottobre scorso. È stato un successo con la partecipazione di un centinaio di equipaggi tutti rigorosamente a bordo di vetture torinesi, e la presenza di Club di modello come il Fiat X1/9 Club Italia, Abarth Club Torino, Club Topolino FIAT Torino. Il Galà si è concluso con un concorso di eleganza che ha consegnato l’elefantino d’argento del premio alla FIAT 1100 TV Pininfarina di Antonio Carastro”.

Quali sono le manifestazioni che sei stato costretto ad annullare o posticipare? – “Per ora ho dovuto rimandare a ottobre la partecipazione al Milano Monza Motor Show che era in programma il 20 giugno prossimo, sull’onda delle due precedenti partecipazioni a Parco Valentino. La nostra partecipazione come 457 Experience prevedeva di incontrarci a Stupinigi, poi fare tappa a Torino, Gassino, Vigevano, Rho e arrivare infine a Monza. Difficilmente sarà possibile fare una carovana con le nostre 500 e le derivate. Probabilmente dovremo accontentarci di un trasferimento autostradale, sicuramente meno divertente”.

Quali erano i programmi delle tue manifestazioni per il 2020? – “Oltre alla partecipazione attiva al Milano Monza Motor Show abbiamo in programma un’esposizione delle nostre vetture al Museo dell’Automobile di Torino, una manifestazione che si chiamerà 457 MAUTO Experience e che durerà dal 26 giugno al 4 luglio, in concomitanza con la presentazione della nuova FIAT 500 elettrica. In autunno era in programma una manifestazione dinamica a Chieri con tanto di circuito cittadino. Eravamo molto avanti nell’organizzazione dell’evento; ora siamo un po’ preoccupati. L’emergenza Coronavirus ha bloccato alcuni cantieri stradali che avrebbero dovuto essere chiusi in tempo per la nostra manifestazione”.

A cosa hai dovuto rinunciare per l’emergenza Coronavirus? – “Personalmente ho dovuto rinunciare a pochissime cose mie. Sono molto spiaciuto per i miei figli, Lavinia di 7 anni, Diego di 5 e Diletta di un anno, che sono iper attivi e vanno a danza, pallavolo, nuoto, pattinaggio e judo. Con mia moglie abbiamo dovuto tenerli a casa e sono troppo piccoli per capire che si sarebbe rimasti in casa per lungo tempo”.

Che cosa hai fatto in questo periodo di reclusione? – “All’inizio ho preso sottogamba la gravità della situazione, come troppa gente. Personalmente ho lavorato come sempre. Qualcuno ha detto che non eravamo in smart working (lavoro sorridente) ma in remote working (lavoro in remoto) e la definizione mi pare più corretta. Per quanto riguarda gli eventi di Ruzza Torino siamo stati aiutati dal fatto che noi lavoriamo con largo anticipo. Sempre che riusciamo a farli. Ma noi siamo pronti”.

Come è cambiata la tua vita dopo il 4 maggio, e cosa farai nel prossimo futuro? – “Personalmente non mi è cambiato nulla. Ho continuato a lavorare in azienda. La cosa diversa è che abbiamo potuto dare maggiori libertà ai bambini. Adesso aspettiamo che riaprano scuole e asili per farli tornare alla normalità”.

Cosa bisogna fare per uscire da questa situazione di emergenza? – “Credo che ben pochi abbiamo ricette. Questa emergenza ha dato il colpo di grazia a una situazione economica già difficile prima”.

Come festeggerai il ritorno alla normalità? – “La festa sarà riprendere il contatto con gli affetti di parenti e amici. Non posso festeggiare altro, perché la riapertura non è il ritorno alla normalità, che è ben lunga dal tornare. Ci dobbiamo abituare a una modalità di vita che sarà necessariamente diversa da quella di prima”.

Qual è il sogno nel cassetto? – “Non ho particolari sogni nel cassetto. Mi basta che la mia famiglia stia bene. Il resto è secondario”.

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