Rally del Tartufo: Luca Cantamessa alla decima potenza

Testo di Tommaso M. Valinotti, foto di Elio Magnano, Alessio Bert, Michele Alquati

Luca Cantamessa (Custom)ASTI – Passano gli anni, cambiano le macchine e gli avversari, ma il re del tartufo resta lui. Luca Cantamessa da Maretto, che ha colto domenica 27 luglio la decima corona al Rally Tartufo. Ma più che un re, ormai si può parlare da una indissolubile coppia regina, visto che al suo fianco Lisa Bollito ha conquista la sesta vittoria nella gara astigiana. Un vero record.

FotoAlquati_RallyTartufo_Cantamessa1 (Custom)E dire che sulla carta il successo di Cantamessa-Bollito, con la Ford Fiesta R5, era ampiamente pronosticabile, ma non così scontato. Ad Asti, all’assalto del trono di re Cantamessa, si sono presentati in parecchi e tutti ci hanno provato con una determinazione che avrebbe messo sotto pressione il monopolizzatore dell’albo d’oro del Tartufo. Ma lui no, fedele al suo motto che al “al Tartufo vince chi sbaglia meno” (“ma deve pedalare forte”, vien voglia di aggiungere) Luca Cantamessa ha subito messo in chiaro la situazione siglando il miglior tempo sulle prove speciali, quando tutti gli altri ancora cercavano il giusto ritmo sulle terribili insidie della gara astigiana, ed alla fine ha vinto ribadendo una superiorità che ha per eguali solo quella di Paolo Andreucci (ed Anna Andreussi) nelle gare di Campionato Italiano.

FotoAlquati_RallyTartufo_Pinzano2 (Custom)Poco lavoro per Balbosca – “Vince chi sbaglia meno” e Luca Cantamessa lo ha dimostrato con i fatti. I meccanici del team Balbosca hanno avuto ben poco da fare sulla Ford Fiesta R5 di Cantamessa-Bollito, limitandosi a pulite la carrozzeria dell’inglesina, giunta al traguardo senza un graffio, e (forse) ad effettuare delle regolazioni richieste da Luca Cantamessa. Non così gli avversari che hanno tutti pagato pegno alle trappole della gara, a cominciare da Massimo Marasso, finito fuori nel secondo passaggio sulla Celle Enomondo, al (quasi) perfetto Corrado Pinzano, che ha lasciato anche lui il paraurti della sua Peugeot T16 R5 in un testacoda da brivido, al valtellinese Marco Gianesini che una strusciata l’ha data pure lui al velocissimo francese Benjamin Perrin, vittima di un incontro ravvicinato contro un muretto ed un’incomprensione con i commissari di percorso costata un minuto di penalità) al funambolico Fabrizio Bianchi, capace di sfruttare la velocità massima della sua Mitsubishi Lancer Gruppo N sui lunghissimi rettifili della prova di Castagnole Monferrato stabilendo il miglior tempo assoluto, per poi pagare dazio con una scodata nella successiva Celle Enomondo che ha modificato la livrea del baule della berlinona giapponese

Gianesini-Bergonzi (Custom)Sopra il podio – Le posizioni alle spalle Cantamessa-Bollito sono andate al Corrado Pinzano, affiancato dall’irsuto Mario Cerutti. Il giovane biellese si conferma uno dei giovani talenti del vivaio piemontese ed ha impiegato poco tempo per capire a fondo la 208 T16 che usava per la prima volta, riuscendo da metà gara in avanti ad essere il più veloce inseguitore di Cantamessa, standogli pure davanti nell’ottava speciale, Celle Enomondo-3, quando Cantamessa-Bollito hanno alzato il ritmo sicuri di aver portato il fieno in cascina. Alle spalle dei portacolori del New Driver’s Team si sono classificati Marco Gianesini. Marco Bergonzi, autori di una gara superlativa con la Peugeot 208 T16 che sancisce la tripletta delle vetture R5 in gara (e forse un definitivo cambio generazionale a livello tecnico), con alcuni piccoli errori che ne hanno compromesso le prestazioni, a cominciare da una penalità per ritardo al C.O. della Celle Enomondo del mattino, ad una partenza non felice nella successiva Celle Enomondo di mezzogiorno. Comunque gran piede per il pilota di Sondrio, che è riuscito anche a staccare il miglior tempo assoluto nella Celle Enomondo-2

Gilardoni-Bonato (Custom)Una top ten per grandi manici – quarta piazza assoluta e primato fra le Due Ruote Motrici e in Classe R3 per lo svizzero Kevin Gilardoni, affiancato da Corrado Bonato, che ha subito messo al sicuro il successo di classe, continuando però a spingere con costanza e concentrazione per ottenere quel risultato eclatante che era ampiamente alla sua portata e che lo ha evidenziato come miglior sorpresa della gara con la Clio R3 della Gima, rimandendo costantemente nella top ten dei tempi migliori con la perla del quarto tempo assoluto a Celle Enomondo-3. Alle sue spalle i francesi Benjamin Perrin-Gregory Deloche, che hanno fatto fuoco e fiamme con la Peugeot 207 S2000 di Roger Tuning che hanno lottato per tutta la gara per un posto sul podio, prima di toccare duramente a Celle Enomondo-3 lasciando una ventina di secondi oltre che il paraurti, e pagando un’incomprensione con un Commissario di percorso al successivo tavolino costato la penalità di un minuto. Senza questi piccoli problemi il podio era nelle loro mire. A seguire il rientrante Stefano Giorgioni, affiancato da Massimo Vasini, autore di una buona prova in costate miglioramento al volante della Punto Abarth S2000, che ha preceduto Patrick Gagliasso e Dario Beltramo, autori di una gara in crescendo con la Fiesta R5 che guidavano per la prima volta e cono la quale stavano ottenendo una prestazione di tutto livello, prima che nella speciale di Villafranca rompessero un semiasse e perdessero una quarantina di secondi arrivando sulla pedana di Piazza Secondo con i sudori freddi. Ottima gara per Manuel Comparoli-Luca Stivanello, ottavi assoluti e primi di Classe N4, che festeggiano il salto alla potente Mitsubishi ed il rientro nei rally dopo due anni di assenza con un risultato di prestigio, quindi un altro rientrante eccellente, Stefano Monchietto con Franca Regis Milano al quaderno delle note, che si proclama re della Classe A7 con la Clio Williams, quindi Franco Mastarazzo e Jody Capitanio, decimi, che compiono una buona esperienza con la Grande Punto Abarth.

Tavelli-Cottellero (Custom)Il successo nelle altre classi va al laziale Liberato Sulpizio affiancato da Alessio Angeli in S1600 (quattordicesimi assoluti) dopo l’iniziale dominio di Omar Negro-Davide Penna fermati dall’ammutolimento della loro Clio; in Classe A6 successo dei lombardi Marco Pizzocaro-Davide Sartoris (16esimi assoluti) che hanno tenuto il comando della categoria fin dalle prime battute; in classe A5 dominio incontrastato di Vincenzo Torchio e Marco Piteo (29esimi assoluti) velocissimi ed attenti sulle strade di casa; Manuel Villa-Michele Ferrara sono i padroni della Classe A0 dopo l’uscita di strada di Fabrizio Cillis-Marco Curcio. I coniugi astigiani Claudio Nebiolo-Katia Cavallotto hanno fatto loro la Classe N3 conquistando anche un ottimo 15° assoluto, mentre Andrea Castagna-Stefano Bossuto (21esimi assoluti) si sono dimostrati irraggiungibili in Classe N2. Vittoria in solitaria in Classe N1 per l’ex navigatore Gianni Bruno affiancato dall’esordiente Federica Monticone; Alberto Mussa-Stefano Bruzzese conquistano la Classe R4, Carlo Fontanone-Chiara Bruno sono premiati in Classe R3T, Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero fanno esperienza e risultato con la Peugeot 208 nella Classe R2B , mentre in R1 B il successo va alla Suzuki Swift di Roberto Cesarotto-Serena Bedini e nella Racing Start alla Mini di Maurizio Valfré-Dario Barbin. Al traguardo, 45esimi assolte, anche l”unico equipaggio femminile formato da Lucia Meauro e Morgan Morreale Randazzo

Marasso-Canuto (Custom)Ritiri eccellenti – Dei 77 partiti solo 47 hanno visto il traguardo di Piazza San Secondo. Fra i ritiri eccellenti quello di Massimo Marasso-Marco Canuto, usciti a Celle Enomondo-2 quando lottavano per la seconda piazza della classifica assoluta; Fabrizio Bianchi-Enrico Ghietti fermi dopo la Villafranca-2 per un calo di pressione a Fabrizio Bianchi (dovuto probabilmente al gran caldo e ad una non sufficiente idratazione del pilota) dopo che aveva dimostrato tutte le sue qualità velocistiche staccando il miglior tempo sulla Castagnole-2; Omar Negro-Davide Penna fermati dall’ammutolimento della loro Clio S1600 quando erano al comando della loro categoria. Mauro Beltramo-Marco Moncalvo finti a testa in giù sul dosso della Castagnole-3, l’esordiente Patrick Secco, con Stefano Demartini finito contro un palo già nella prima prova speciale. Giovanni Di Carlo e Simone Martina protagonisti di una gran botta con la loro 208 R2b nella prova di apertura con tanto di principio d’incendio, Sergio Venturello-Tiziana Desole con il motore ko della loro Clio RS e Fabrizio Cillis-Marco Curcio, per uscita di strada quando stavano lottando per il successo fra le piccole Seicento Sporting.

 

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