Rally Regione Piemonte: Massimo Marasso, velocissimo e non solo in prova speciale

Non bastano gli impegni di lavoro a fermare il portacolori di Turismotor’s che si presenta al via della gara albese con il navigatore biellese Luca Pieri a bordo della Škoda Fabia curata da Roger Tuning. Alla fine ottiene un ottimo 19° assoluto, quinto di Zona e terzo di Michelin Trofeo Italia. Appena il tempo di salire in pedana e poi via di corsa alla cresima del figlio. Foto Magnano

ALBA (CN) – Si sa, in prova speciale bisogna spingere forte. Massimo Marasso ha dovuto applicare la sua indole di pilota anche prima della partenza del Rally Regione Piemonte per essere al via della 18esima edizione della gara, valevole per il Campionato Italiano Assoluto Rally-Sparco andato in scena nel fine settimana fra venerdì 12 e sabato 13 aprile.

Per essere al via del Rally di Alba, come comunemente lo chiamiamo noi della zona, ho dovuto fare i salti mortali, visto che sono stato impegnato da questioni di lavoro fino alla vigilia della gara, rientrando in Langa proprio solo il giorno prima della partenza” afferma l’enologo di Neive che non si sarebbe perso la gara di casa per nulla al mondo. Se a tutto ciò aggiungiamo che nelle stesse giornate il figlio Matteo avrebbe fatto la cresima, si capisce come il fine settimana del portacolori di Turismotor’s sia stato impegnativo.

Questa è la mia decima partecipazione al Rally di Alba, che nelle ultime due edizioni è stato rinominato Rally Regione Piemonte. Sono contento che abbiano unito la gara della Coppa di Zona a quella del tricolore. Così non ho dovuto scegliere quale delle due fare, come era accaduto lo scorso anno, quando ero stato costretto a rinunciare ai punti della Zona e del Trofeo Michelin per correre nella gara lunga”.

Il Rally Regione Piemonte si è confermato anche quest’anno gara di grande spessore che ha richiesto velocità, tattica e nervi saldi ai concorrenti. “La gara è come sempre difficile, impegnativa, insidiosa, quindi stupenda. Sono soddisfatto perché ho ottenuto i rilievi cronometrici che mi ero proposto. In particolar modo sulla Mango di venerdì sera, quando il mio distacco dal campione italiano in carica, Andrea Crugnola, è stato di soli 10”. Per chi come me sale in macchina sempre all’ultimo momento è una soddisfazione” puntualizza Marasso.

Non mi è piaciuta la Power Stage iniziale (prova infatti in cui ha ottenuta la sua peggior prestazione), per il resto tutte le altre prove sono state fantastiche” afferma il pilota della Fabia curata da Roger Tuning.

Al dosso di Diano del primo giro mi sono quasi spaventato vista la confusione di pezzi e lo sporco trovati in strada dopo il gran rotolone di Nucita. Per il resto tutto è andato bene e sono contento del mio ritmo che mi ha permesso di lottare con i big del CRZ e del Trofeo Michelin Italia.”.

Il risultato di Marasso, al cui fianco è tornato Luca Pieri che si alterna sul sedile di destra con il figlio Tiziano, è stato 19esimo assoluto, quinto di CRZ e terzo di Michelin Trofeo Italia, mettendo così in cascina un bel malloppo di utili per il prosieguo della stagione. Non male per una gara ha  visto 154 equipaggi al via di cui 46 a bordo delle vetture di classe R5/Rally2 fra i quali i migliori specialisti, non solo italiani.  “Siamo stati penalizzati dai tempi imposti.  Nella penultima prova, Vesime-2 siamo stati rallentati dall’equipaggio che ci precedeva in prova speciale che ha avuto un incidente. Noi e Chentre siamo comunque passati, perdendo un po’ di tempo. Il numero 31 si è fermato e da quel momento in poi è stato assegnato un tempo imposto che per alcuni equipaggi è stato migliore del  mio che ho disputato quasi regolarmente la prova. In quell’occasione ho perso tre posizioni in classifica generale e due nella Coppa di Zona” rimarca al termine Marasso. Che è stato bravo a recuperare nella prova successiva.

E appena sceso dal palco di arrivo via di corsa vero la festa della cresima del  figlio. Per poi scappare velocissimo nella notte a Verona per il “VinItaly 2024”, manifestazione alla quale un enologo come Massimo Marasso non può mancare.

Correndo alla velocità della luce. E non solo in prova speciale.