Umberto Scandola, Škoda Fabia R5, deve arrendersi alla sfortuna nel Rally Italia Sardegna

Un piccolo foro a un manicotto dell’acqua ferma l’ottima gara del pilota veronese impegnato nel Mondiale Rally. I dati della telemetria consigliano di non proseguire nella terza tappa. Si guarda con ottimismo al prossimo Rally di San Marino del CIR

0610_Sardegna_Scandola D'Amore Škoda Fabia 1p (Custom)ALGHERO (SS) – Leader della prima tappa tra le vetture WRC2, Umberto Scandola e Guido D’Amore si fermano a metà del secondo giorno di gara per una fessura a un tubo dell’impianto di raffreddamento. L’inconveniente durante la lunga prova speciale del Monte Lerno quando erano in lotta per il podio. I tecnici della squadra preferiscono non mettere a repentaglio la meccanica della vettura e iniziare a lavorare al prossimo appuntamento del Campionato Italiano Rally.

0611_Sardegna_Scandola D'Amore Škoda Fabia 1 (Custom)Che il Rally Italia Sardegna, sesto appuntamento del Campionato del Mondo, fosse una gara dura lo sapevamo, ma ritirarsi per un problema quasi banale dispiace parecchio”. Questo è il primo commento di Umberto Scandola appena rientrato al parco assistenza di Alghero, nel pomeriggio di sabato. “Abbiamo scoperto adesso con i meccanici che la perdita d’acqua del motore è stata causata da un tubo che si è leggermente fessurato. Questo raccordo in silicone è posto tra il motore e il radiatore e probabilmente si è tagliato con le vibrazioni. Non potevamo sistemarlo sul posto e senza il relativo ricambio, inoltre avevamo troppi km da fare per raggiungere l’assistenza di metà tappa. Peccato ma voltiamo pagina. Guardiamo con ottimismo al prossimo appuntamento del CIR a San Marino, sfruttando l’esperienza che abbiamo fatto sulla terra sarda”.

0611_Sardegna_Scandola D'Amore Škoda Fabia 2 (Custom)La giornata era partita già in salita nella prima prova speciale dove una lenta foratura aveva fatto perdere oltre un minuto dai primi, facendo retrocedere la Škoda del team italiano alla quarta posizione di una classifica sempre molto serrata. Dopo una seconda frazione interlocutoria è arrivata la temuta “Monte Lerno”, 44 km infernali di curve, dossi e fondo molto sconnesso. Dopo una decina di km il sistema di diagnostica della Fabia ha iniziato ad accendere le spie di segnalazione e Scandola-D’Amore si sono fermati un paio di volte per cercare di rabboccare l’acqua persa usando le rispettive borracce, ma a poco è servito. Ancora troppi i km da percorrere per concludere il primo passaggio. Ad onore di cronaca almeno 7/8 delle 12 WRC2 in gara hanno avuto difficoltà in questa PS tra forature, uscite di strada e problemi meccanici ben più seri. Peccato perché senza quel piccolo forellino al manicotto sarebbe stato possibile recuperare terreno e tornare a lottare per la vittoria finale, ma i rally sono anche questo. In serata la squadra ha voluto ugualmente riparare la vettura e ricontrollare la meccanica per rimettere la Fabia in condizioni di ripartire. La decisione è poi passata agli ingegneri che hanno analizzato i dati della telemetria. I km percorsi senza l’adeguato raffreddamento hanno portato il motore a lavorare oltre la soglia di sicurezza e per questo si è deciso di non rischiare di danneggiarlo in maniera grave, anche in previsione dei prossimi impegni nel Campionato Italiano, obiettivo primario di Škoda Italia Motorsport.

Škoda Italia Motorsport al comando del mondiale in Sardegna dopo la prima tappa (10 giugno). Giornata intensa e di grande agonismo in Sardegna. La prima sfida del sesto appuntamento del Mondiale Rally ha visto un lungo duello nella categoria WRC2 con i “nostri” Scandola-D’Amore competitivi nei confronti dei migliori equipaggi internazionali e davanti a tante WRC con una settima posizione generale da incorniciare. Al comando dopo le prime prove i portacolori di Škoda Italia Motorsport hanno proseguito con un ritmo elevato esente da errori, ben assecondati dalla loro Fabia R5.

È solo la prima di tre lunghe giornate di gara ma la contesa è stata subito di altissimo livello. Il Rally Italia Sardegna ha vissuto questa prima tappa su duelli sportivi tiratissimi e le vetture della categoria WRC2, come la Škoda, hanno staccato dei tempi formidabili a livello assoluto, tanto che Umby e Gillo sono anche settimi assoluti. Inoltre tutte le vetture di vertice hanno dimostrato una grande affidabilità sulle difficili strade sterrate dell’isola. Forse un numero su tutti può chiarire l’idea. A una prova dal termine, le prime quattro vetture erano racchiuse in soli 10 secondi nella classifica di categoria: tutte Škoda Fabia. Anche le vittorie parziali nelle otto prove speciali in programma sono state monopolizzate dalla Casa boema, di queste la metà sono state conquistate dai Umberto Scandola e Guido D’Amore.

È una giornata che ricorderò con piacere. Oltre al buon risultato raggiunto oggi mi sono divertito parecchio con il volante. Queste prove sono impegnative ma mi sono ritrovato a guidare una vettura perfetta e per questo devo ringraziare il nostro ingegnere e tutto il team”, ricorda Umberto Scandola. “Siamo consapevoli che è solo l’inizio di un rally molto lungo e pieno di insidie, ma ritornare in albergo con la certezza che oggi siamo stati i più veloci di categoria, ci inorgoglisce. Certo che con una classifica così corta non bisogna lasciare nulla al caso, ma anche questo è un ulteriore stimolo a dare il 100% durante tutto il week end”.

La classifica della giornata vede Scandola-D’Amore leader della tappa con un vantaggio di 10”1 sul primo degli inseguitori e ben quattro Škoda Fabia R5 in rapida sequenza racchiuse in 27”5. Una battaglia serrata che si riproporrà già tra poche ore: sabato mattina si riparte alle ore 05.30. Una sveglia all’alba per affrontare 644 km di gara, di cui 177 km cronometrati. Nelle sei prove in programma anche la famosa “Monte Lerno” di 44,60 km, da ripetere due volte. Una prova che vale come un rally nazionale.