Ronde Gomitolo di Lana, Classe R5: Pinzano-Cerutti guidano la truppa delle dominatrici della gara

Il pilota biellese si conferma per la quarta volta consecutiva il padrone della gara, dominata dalle berlinette 4×4 di ultima generazione. Ottima prova per Mattia Pizio, mentre una foratura fa precipitare fuori dal podio e dai dieci assoluti Elwis Chentre. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano, G&P Foto

BIELLA, 9-10 novembre – Nove vetture nei primi dieci della classifica assoluta al termine dell’ultima prova (otto fra i primi nove sul palco finale) stanno a dimostrare la supremazia delle nuove regine dei rally che nemmeno la Focus WRC di Alessandro Gino è riuscita ad intaccare, pur conquistando la seconda piazza.

Dominatore assoluto della gara Corrado Pinzano, affiancato da Mario Cerutti su Volkswagen Polo, che si è imposto in tre delle quattro prove speciali concedendo l’ultima, e per soli 8/10, a Mattia Pizio e Monica Rubinelli, che hanno chiuso terzi assoluti e secondi di classe con la loro Škoda Fabia.

L’equipaggio novarese ha conquistato il secondo posto fra le R5 dopo una partenza prudente (quarto tempo assoluto), che ha bissato nel secondo passaggio, avvicinandosi maggiormente a Pinzano-Cerutti, superando indenne (o quasi) una foratura nella terza prova, costata loro un ritardo di 10”. A quel punto però non si sono arresi, e hanno attaccato decisamente nella quarta e ultima prova, che hanno vinto, riuscendo a portarsi a pochi secondi (2”6) da Gino-Ravera, legittimando così una posizione a podio più che meritata.

Gara sfortunata per Elwis Centre e Andrea Canepa, seconda forza in classe e nella classifica assoluta per metà gara, fino alla foratura al terzo chilometro della terza prova speciale costata al valdostano 3’34” (69° e penultimo tempo assoluto) che ha fatto precipitare l’equipaggio di Rally&Co in 36° posizione assoluta. La quarta prova ha rivisto Chentre-Canepa ancora ai vertici (terzo tempo assoluto), senza però la determinazione della prima metà del rally, ormai era inutile correre rischi, recuperando una ventina di posizione fino a chiudere 15esimi assoluti, ottavi di Classe.

Terza piazza in Classe R5 e quarta assoluta per Sergio Bruni e Massimiliano Rolando con il pilota molto bravo a gestire la sua seconda gara al volante della Škoda Fabia R5 e prima sul fondo umido. Il portacolori della New Turbomark ha saputo contenere, nonostante una piccola divagazione con scivolata in un fosso nella terza prova, il ritorno del più esperto Ilario Bondioni. Quest’ultimo, affiancato da Sofia D’Ambrosio, è stato impegnato a testare assetti per la Škoda Fabia da utilizzare il prossimo anno, e comunque è stato in grado di staccare un terzo tempo assoluto nel secondo passaggio sulla Curino, per poi concludere con prudenza nell’ultima speciale, quando la classifica era consolidata e non era il caso di fare danni. Quinto classificato Simone Fornara, con Edoardo Brovelli alle note, con la seconda Volkswagen Polo R5, molto costante nei suoi riscontri cronometrici.

Sesta posizione di classe per Graziano Boetto-Simona Mantovani, vittime di un paio di piccoli errori in partenza con la Škoda Fabia R5, che hanno la meglio su Gianluca Tavelli, per la prima volta affiancato da Enrico Gatto, che pasticcia nella prima prova, supera indenne una foratura nel finale della seconda e un testacoda nella terza, concludendo settimo di classe. Davanti a Giambattista Serioli, alla terza gara con la Škoda Fabia, tradizionalmente affiancato da Paolo Reccagni, che dopo aver lavorato per tutta la gara sulla berlinetta boema e concluso la quarta prova noni assoluti e ottavi di Classe R5 si ritira in vista del palco finale. L’ottava piazza di categoria passa così a Chentre-Canepa, che precedono il rientrante Roberto Bidone, affiancato da Luca Culasso, seguiti da Luca Tomatis, affiancato dall’esperto Gianni Pina, che dopo 16 gare con vetture di Classe N2, compie direttamente il salto alla Škoda Fabia R5. Un rischio, ma i risultati si vedono in corso d’opera quando passa dal 35° tempo assoluto della prima prova, al 16° della terza, togliendo 22” fino a chiudere 22° assoluto. Bravo.

  • Iscritti 11, verificati 11, classificati 10, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 3 Pinzano-Cerutti (1, 2, 3); 1 Pizio-Rubinelli (4)
  • Leader di classifica: 1-4 Pinzano-Cerutti

Ronde Gomitolo di Lana WRC: il solitario Alessandro Gino, tenta l’assalto alla classifica assoluta

Gara perfetta all’inseguimento dell’imprendibile Pinzano, con brivido finale di foratura sull’ultima prova. Ritorno positivo al quaderno delle note di Marco Ravera. Di Tommaso M. Valinotti. Immagini Foto Magnano, G&P Foto

BIELLA, 9-10 novembre – Secondo posto assoluto e gran gara per i cuneesi Alessandro Gino e Marco Ravera (Ford Fiesta WRC), saliti per la prima volta ad affrontare la prova di Curino rovesciata, consapevoli di godere parte dei favori del pronostico, ma di dover lottare contro le più moderne e telaisticamente più avanzate R5. In particolar modo verso la nuovissima Volkswagen Polo di Pinzano-Cerutti. Gino-Ravera, comunque, ce l’hanno messa tutta ed hanno lottato con le unghie e con i denti per portare a casa un risultato alla fine soddisfacente, un secondo posto da incorniciare.

L’equipaggio della Fiesta WRC ha iniziato con molta attenzione sulla prima prova dal fondo umido, terreno meno adatto alla loro vettura, per salire poi in seconda posizione a metà gara dopo la foratura di Chentre (comunque avevano già segnato la seconda miglior prestazione nel secondo passaggio, bissata anche nel terzo), per vivere il brivido di una foratura nell’ultima prova, fatto che li ha rallentati e permesso agli inseguitori Pizio-Rubinelli di avvicinarsi a soli 2”6. E proprio Mattia Pizio e Monica Rubinelli, con un gesto di grande sportività, hanno permesso ad Alessandro Gino e Marco Ravera di raggiungere il traguardo quando, al termine della speciale, si sono fermati a sostituire la gomma bucata e il loro crick si è rotto.

La gara ha anche rappresentato il ritorno sul sedile di destra di Marco Ravera dopo l’incidente di fine luglio allo shake down del Rally di Alba. Il coriaceo navigatore cuneese in macchina ha sofferto le sue brave pene dell’inferno, ma non lo ha dato a vedere, salendo sorridente sul podio finale per festeggiare l’ottimo risultato.

  • Iscritti 1, verificati 1, classificati 1, ritirati 0.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Gino-Ravera (1, 2, 3, 4)
  • Leader di classifica: 1-4 Gino-Ravera

Cristian Milano (DueGi Sport) riparte con il Monza Rally Show 2019

Monza, 6, 7 e 8 dicembre. All’edizione 2019 del Monza Rally Show, tra il palco piloti, c’era anche un equipaggio della scuderia torinese DueGi Sport: Milano – Cottellero. Un’emozione sicuramente, per tutta la scuderia, in quanto è stata la gara di rientro del pilota che ha deciso di ricominciare a correre.

Dopo la brutta disavventura che lo ha visto protagonista un paio di anni fa, Cristian Milano si rimette in gioco con il Monza Rally Show. Un equipaggio già testato in precedenza quello che vede affiancati il pilota torinese e Nicolò  Cottellero pronto a fornirgli le note.

Milano riparte dalla pista a bordo di una Skoda Fabia in classe R5. Una gara sicuramente impegnativa per lui nuovo a questo tipo di rally non su strada; tre giorni di speciali che si susseguono a ritmo serrato per decretare il vincitore di questa manifestazione che da anni attira numerosissimi spettatori ad ogni sua edizione.

Il copilota ha così commentato: “E’ stata sicuramente un’emozione per entrambi correre sul circuito di Monza! Per Cristian non è stato sicuramente facile e io ce l’ho messa tutta per aiutarlo! Ci siamo divertiti moltissimo. C’era un po’ di ruggine del pilota che unita alla tensione del ricominciare dopo la lunga assenza e l’emozione del girare a Monza, lo hanno fatto incorrere in qualche piccolo errore sul quale però ci siamo fatti una risata ed abbiamo continuato a regalare dei traversi al pubblico presente! Direi quindi un rientro molto positivo, grazie anche al team Specialcar che ci ha fornito una macchina davvero al top, nonostante un piccolo problemino a fine gara, che fa però parte del gioco e no ha rovinato affatto il risultato finale per noi centrato in pieno! Ora il primo passo è stato fatto, rimettere tuta e casco e divertirsi. Per il resto ci sarà tempo!”.

Biella 4 Racing, ecco il 4° Corso Navigatori/Regolarità

9 – 14 – 16 gennaio 2020 le date delle serate di lezione

Biella: Gli impegni agonistici per questo 2019 sono da poco andati in archivio, ma in casa Biella 4 Racing è già tempo di pensare all’annata 2020, iniziando dall’ormai tradizionale Corso Navigatori/Corso Regolarità, giunto alla sua quarta edizione.

“La storia della nostra Scuderia è partita più di tre anni fa proprio con un Corso Navigatori/Regolarità organizzato interamente in proprio,” esordiscono i responsabili B4R, “e anche alla vigilia del nostro quarto anno di attività non potevamo non organizzare quello che per noi è ormai il tradizionale “Corso Naviga”, che quest’anno taglierà anch’egli la soglia delle quattro candeline”.

Un Corso che vi ha regalato sempre grandi soddisfazioni: “proprio così, i numeri del nostro Corso son sempre stati importanti, fin dal primo anno quando ancora eravamo sconosciuti ai più e avevamo mosso i nostri primi passi come Scuderia giusto da un paio di mesi. In quell’occasione alle nostre serate ci furono venti partecipanti, mentre il secondo anno i corsisti furono diciotto, ma il record lo raggiungemmo la passata edizione con ventidue allievi”.

Corsisti che molto spesso sono diventati punti importanti di riferimento all’interno del Sodalizio. “Esattamente, molti di loro hanno continuato a frequentare le nostre serate di ritrovo settimanali, diventando dei fondamentali collaboratori per le nostre attività annuali di assistenze, hospitality, manifestazioni, o nell’organizzazione del Corso stesso degli anni successivi. Alcuni di loro hanno coronato anche il sogno del debutto agonistico, portando in gara le nostre insegne. L’aspetto che più ci riempie di orgoglio è proprio il fatto di aver allargato il nostro gruppo di amici che condivide in allegria la propria passione”.

Passando alla 4^ edizione del Corso Navigatori/Regolarità possiamo dire che: “possiamo dire che, come sempre, il nostro Corso è valido per l’ottenimento dell’attestato necessario per il rilascio della cosiddetta “Prima Licenza Rallystica”, senza il quale non si potrebbe ottenere. Che è aperto sia a chi vuole pilotare e sia a chi vuole dettare le note, in quanto il corso base è identico, così come la licenza a cui si può accedere. Che si svolgerà sulle consuete tre serate teoriche nelle giornate del 9 – 14 – 16 gennaio 2020, e che verrà seguito dalle immancabili prove teoriche e pratiche in date da concordare in base alle disponibilità di tutti. Le lezioni si terranno presso lo “Sportec Center” di Gaglianico, via Napoli n°33, con orario indicativo dalle 21.00 alle 23.00, ed il materiale necessario sarà interamente fornito da noi. Se ci fosse interesse, come gli anni scorsi, oltre alle nozioni base della Regolarità che verranno date durante le tre sere, aggiungeremo una serata dedicata esclusivamente ad essa, così da dare una panoramica più approfondita anche su questa disciplina molto affascinante e molto formante dal punto di vista pratico, e che riscuote sempre maggiori interpreti nelle sue varie sfaccettature di applicazione, Sport, Turistica, Classica, Media”.

Ma quest’anno ci sarà anche un’interessante novità conclusiva. “Per dare il giusto riconoscimento a tutti, la consegna degli attestati quest’anno avverrà all’interno della Cena Sociale di Scuderia 2019, che si terrà presso il “Living Garden” di Cossato sabato 25 gennaio. Un bel modo per festeggiare tutti insieme l’anno appena concluso con i giusti riconoscimenti a chi ha contribuito alla crescita della nostra realtà, ma anche il giusto connubio con chi, ci auguriamo, vorrà entrarne a far parte in pianta stabile, così da iniziare a conoscerci in modo un po’ più approfondito e reciproco, ed illustrare alle nuove leve quella che è la nostra vita sociale e i nostri ambiti operativi”.

Per chi volesse avere maggiori informazioni o iscriversi al Corso: “può farlo contattando i numeri 3388661338 (Alberto) oppure  3470077507 (Luca) o scrivendo alla nostra mail di Scuderia biella4racing@hotmail.com. Tutte le notizie e le informazioni necessarie saranno comunque on-line sulla nostra pagina Facebook Biella 4 Racing A.S.D.”.

Avanti tutta dunque, è ora di pensare all’anno che verrà.

“A Dreamscape of Italian Design” e Lamborghini: il virtuosismo italiano approda ad Art Basel Miami Beach con un’esposizione dedicata alla Miura al Wolfsonian Museum

Lamborghini Miura: un esempio dello straordinario design italiano degli anni ‘60 al The Wolfsonian–FIU in occasione di Art Basel Miami Beach. Immagini storiche d’archivio esposte tra meravigliosi capolavori italiani. “A Dreamscape of Italian Design”: un progetto nato per celebrare l’arte dei nomi più illustri del design italiano

Miami, 9 dicembre 2019 – Automobili Lamborghini lascia di nuovo il segno ad Art Basel, stavolta come protagonista di una serata indimenticabile al museo The Wolfsonian-FIU, nel distretto Art Déco di Miami, nell’ambito di Art Basel Miami Beach. Evento VIP privato, “A Dreamscape of Italian Design” ha reso omaggio ai capolavori dei maggiori nomi del design, dell’architettura e della moda italiani.

Per dare il giusto risalto alla maestria e al carattere pionieristico che da sempre contraddistinguono la Casa del Toro, la galleria del secondo piano del museo si è trasformata in un’esposizione dedicata agli anni ‘60, il cui pezzo forte non poteva che essere una Miura del ‘68. Mentre si mescolavano con le autorità locali, gli ospiti hanno potuto ammirare alle pareti anche numerose foto d’epoca di questa storica vettura, provenienti dagli archivi di Sant’Agata Bolognese.

“Siamo orgogliosi di collaborare ancora una volta con Lamborghini ad Art Basel Miami Beach”, ha dichiarato Cristiano Musillo, Console Generale a Miami. “Lamborghini è il simbolo perfetto di bellezza e artigianalità Made in Italy. L’estetica di un prodotto italiano di lusso come una supersportiva è frutto di una cultura secolare arricchita da tecnologie all’avanguardia e da un connubio perfetto fra tradizione e innovazione.”

Poche vetture hanno lasciato un segno così profondo nel mondo del design automobilistico come la Miura. Prodotta tra il 1966 e il 1973, fu la prima supersportiva con motore centrale posteriore e layout a due posti a riscuotere un successo internazionale travolgente.

Proprio come le opere d’arte presentate durante l’appuntamento annuale di Art Basel a Miami, negli anni ‘60 la Lamborghini Miura fu acclamata dal pubblico e dai media. Celebre per la posizione del motore e la carrozzeria rivoluzionaria disegnata da Marcello Gandini, la Miura definì per la prima volta il concetto di supersportiva e oggi rappresenta uno dei tesori più conosciuti del patrimonio automotive italiano.

L’esposizione, che vede come protagoniste la Miura e foto d’epoca d’archivio, continuerà al The Wolfsonian-FIU fino al 9 dicembre 2019.

Bosch e Mercedes-Benz avviano a San José il progetto pilota per il servizio di ride-hailing a guida autonoma

  • Progetto pilota per il servizio di ride-hailing a guida autonoma di Bosch e Mercedes-Benz per fornire ulteriori dati per lo sviluppo della guida autonoma
  • Classe-S a guida autonoma dotati di sistemi e software di Bosch e Mercedes-Benz, offrono un servizio di navetta tra l’area occidentale di San José e il centro
  • Bosch sviluppa e produce i componenti per la guida autonoma urbana identificati dalla partnership
  • La piattaforma per flotta di Daimler Mobility AG permette ai partner del ride-hailing di integrare facilmente i veicoli a guida autonoma nel loro portfolio di servizi
  • San José partecipa al progetto pilota con la sua infrastruttura urbana per migliorare la sicurezza, l’impatto sull’ambiente e i flussi di traffico

Stoccarda, Germania e San José, California, USA – Il progetto congiunto di Bosch e Mercedes-Benz per lo sviluppo della guida autonoma urbana è entrato in una nuova fase. La sperimentazione del servizio di ride-hailing basata su app che utilizza i veicoli a guida autonoma Mercedes-Benz Classe-S è stata avviata a San José nella Silicon Valley. Con la supervisione di un autista di sicurezza le auto si spostano da sole tra l’area occidentale di San José e il centro, percorrendo San Carlos Street e Stevens Creek Boulevard. Inizialmente il servizio sarà disponibile per un gruppo di utenti selezionati che, utilizzando l’app sviluppata da Daimler Mobility AG, prenoteranno una corsa sui veicoli autonomi da un punto di raccolta predefinito alla loro destinazione. Bosch e Mercedes-Benz si aspettano di ricevere informazioni preziose per lo sviluppo ulteriore della guida autonoma di livello SAE 4. I partner contano, inoltre, di ricavare ulteriori dati su come le auto a guida autonoma possano integrarsi in un sistema di mobilità intermodale che includa anche il trasporto pubblico e il car sharing.

Bosch, Mercedes-Benz, San José – partner per il futuro della mobilità. A metà del 2017, San José è stata la prima città degli USA a invitare società private ad effettuare la sperimentazione di guida autonoma sul campo analizzando le crescenti sfide della mobilità stradale. Nel traffico congestionato delle città, in particolare, i sensori perimetrali a 360° migliorano la sicurezza e contribuiscono a ottimizzare il flusso del traffico. “Come città, vogliamo saperne di più su come i veicoli a guida autonoma possono aiutare le aree urbane a rendere i flussi di traffico più scorrevoli e sicuri, oltre che a rendere la mobilità più disponibile, sostenibile e inclusiva. Il progetto di Mercedes-Benz e Bosch si lega all’obiettivo di “smart city” di San José. Ci aiuterà anche a sviluppare linee guida per affrontare le nuove tecnologie e prepararci per il sistema di traffico del futuro”, ha affermato Dolan Beckel, responsabile dell’innovazione e della strategia digitale della città californiana. “Se la guida autonoma diventerà una realtà quotidiana, la tecnologia dovrà essere affidabile e sicura. Ed è per questo che abbiamo bisogno di test come il nostro progetto pilota a San José”, ha dichiarato Michael Fausten, responsabile per la guida autonoma urbana di Bosch. “Non sono solo i veicoli a guida autonoma a dover dimostrare il loro valore. Dobbiamo anche provare che possono diventare una tessera nel puzzle della mobilità urbana. A San José possiamo testare entrambe queste cose” ha spiegato Uwe Keller, responsabile della guida autonoma di Mercedes-Benz.

Da agosto a novembre, i referenti del progetto si sono confrontati con i rappresentanti della città di San José per discutere del progetto insieme a diverse organizzazioni del territorio. In sette incontri, gli obiettivi del progetto sono stati condivisi con gruppi di lavoro locali. Sono stati così forniti approfondimenti sulla tecnologia dei veicoli, spiegati i livelli di ridondanza di sicurezza integrati e si sono acquisiti suggerimenti per applicazioni future.

Bosch e Mercedes-Benz partner negli USA e in Europa. Da circa due anni e mezzo, Bosch e Mercedes-Benz lavorano insieme allo sviluppo di soluzioni per la guida autonoma nelle città. L’obiettivo comune è realizzare un sistema di guida di livello SAE 4/5 per i veicoli a guida totalmente autonoma e senza conducente, incluso il software per la gestione del veicolo. Gli sforzi non sono finalizzati a creare un prototipo, bensì allo sviluppo di un sistema pronto per la produzione che possa essere integrato in diversi tipi di auto. A questo scopo, per il lavoro di sviluppo del software di controllo del movimento del veicolo, i partner non si affidano solo all’intelligenza artificiale e all’accumulo di chilometraggio di test, ma effettuano anche simulazioni in situazioni particolarmente complesse e nel centro prove di Immendingen, in Germania, in un’area di prova di 100.000 metri quadri, appositamente progettata per la guida autonoma. Qui è possibile riprodurre situazioni di traffico complesse con estrema precisione. Per Bosch e Mercedes-Benz la meticolosità e la sicurezza hanno la massima priorità. E la collaborazione non si limita allo studio della viabilità e delle condizioni meteorologiche degli USA. Una parte del team si trova a Sunnyvale, una città della Silicon Valley tra San José e San Francisco, mentre l’altra parte, che comprende ingegneri di entrambe le aziende, lavora nell’area di Stoccarda.

La partnership utilizza canali decisionali brevi e la comunicazione diretta. In entrambe le sedi i collaboratori di Bosch e di Mercedes-Benz lavorano fianco a fianco: questo permette di ridurre i percorsi dei canali decisionali e gli scambi avvengono in modo rapido. Inoltre, in qualsiasi momento, tutti possono attingere alle risorse combinate del patrimonio di conoscenze ed esperienza dei colleghi nelle sedi centrali. Le competenze di Bosch, che vanno dai sensori alle centraline elettroniche ai sistemi di sterzo e frenanti, si integrano alla perfezione con i lunghi anni di esperienza di Mercedes-Benz nella produzione automobilistica. Lo stesso accade per la divisione del lavoro all’interno del progetto. L’obiettivo di Mercedes-Benz è di rendere il sistema di guida sviluppato in collaborazione pronto per l’installazione e di fornire i veicoli, le stazioni e le flotte di prova. Da parte sua Bosch è chiamata a produrre e sviluppare i componenti per la guida autonoma urbana identificati dalla partnership.

La piattaforma consente l’integrazione dei veicoli a guida autonoma nelle flotte di taxi. Nel progetto pilota per il servizio di ride-hailing a guida autonoma, Bosch e Mercedes-Benz hanno coinvolto un altro partner: Daimler Mobility AG. Quest’ultima sta sviluppando e testando una piattaforma per flotta che accompagni la fase operativa del progetto. Questa consente a potenziali partner di ride-hailing di integrare agevolmente veicoli autonomi (Mercedes-Benz) nel proprio portfolio di servizi. La piattaforma è in grado di gestire veicoli a guida autonoma, veicoli tradizionali, uso e manutenzione. Un servizio di mobilità basato su app per i veicoli a guida tradizionale Mercedes-Benz è entrato in funzione nella Bay Area nell’autunno 2019. Il servizio è disponibile anche in Germania, a Berlino.

La spedizione “Last Overland” visita lo stabilimento Jaguar Land Rover in Slovacchia ed incontra la nuova Defender

Il Team della Spedizione Last Overland, che percorre in senso inverso la rotta della famosa “Oxford & Cambridge Far Eastern Expedition” del 1955, nel suo viaggio da Singapore a Londra, venerdì 6 dicembre ha fatto una sosta a Nitra, in Slovacchia, per visitare lo stabilimento Jaguar Land Rover.

Sul posto li attendeva la più recente Land Rover, la nuova Defender, per un incontro con la sua antenata “Oxford”, una Land Rover Serie I. Il benvenuto a Nitra è stato dato dal Primo Ministro Peter Pellegrini e da Grant McPherson, Executive Director for Manufacturing di Jaguar Land Rover.

Il Team ha così colto l’opportunità di visitare il modernissimo impianto di Nitra e ammirare le nuove Defender in uscita dalla linea di produzione. Il capo spedizione Alex Bescoby ha dichiarato: “Desideravamo visitare Nitra fin dall’inizio del viaggio, per vedere il Centro di produzione della nuova Defender. Abbiamo ricevuto un’accoglienza fantastica da parte del team Land Rover – che ha reso speciale la partenza per il nostro viaggio verso Londra.”

Land Rover continuerà ad offrire il proprio supporto alla spedizione Last Overland che attraverserà Austria, Germania Francia e Belgio prima di arrivare, il 14 dicembre, nel Regno Unito.

In questo caso, a dare il benvenuto saranno i proprietari di Land Rover che, partendo da vari Paesi europei, si riuniranno a Folkestone per festeggiare il Team.

Successivamente, al Team di unirà una nuova Defender con una speciale livrea Oxford & Cambridge, per la tappa finale che vedrà l’arrivo all’Hilton Park Lane di Londra – a pochi metri dalla linea d’arrivo della First Overland, nel 1956.

Racconta Alex: “Il tragitto è stato decisamente carico d’azione, con i suoi alti e bassi, ed è incredibile come sia passato velocemente il tempo di viaggio, dopo diciotto mesi di pianificazione! Abbiamo guidato ancora una volta questa incredibile Land Rover sessantaquattrenne nei luoghi più remoti ed affascinanti del mondo, affrontando monsoni tropicali, il gelo di venti gradi sottozero e strade di montagna a 5000 metri di altitudine. La Oxford ha superato ogni ostacolo. Dal Nagaland al Tibet, dal Turkmenistan alla Serbia. abbiamo ricevuto accoglienze incredibili.”

La spedizione Last Overland: una prova di forza e grinta. Come ogni spedizione impegnativa, specialmente con l’attraversamento di numerose frontiere in un veicolo così datato, anche Last Overland ha dovuto affrontare dei problemi. Uno particolarmente memorabile è stato causato da un guasto meccanico: una ruota posteriore ha ceduto, mettendo completamente fuori uso il sistema frenante, mentre Alex e Nat viaggiavano a 110 km/h nel Turkmenistan.

Anche l’equipaggio è stato messo a dura prova. Gli otto componenti del Team, provenienti da Belgio, Francia, Indonesia, Regno Unito, Singapore e Stati Uniti hanno dovuto combattere con l’altitudine, la temperatura e le diete locali. Infatti, hanno dovuto affrontare sia occasionali episodi di avvelenamento da cibo che  temperature rigidissime; in alcuni tratti del viaggio sono perfino dovuti ricorrere alla somministrazione di ossigeno, per combattere il mal di montagna.

Francesco Paolini sfiora il podio al Fettunta

L’ultimo appuntamento stagionale del pilota di Montieri si chiude con il quarto posto assoluto al 6° Rallyday della Fettunta, ai comandi della Renault Clio R3C di SMD Racing condivisa con Marco Nesti. Foto Alessandro Rigolon

Montieri, 9 dicembre 2019 – Francesco Paolini ha incamerato, all’atto finale della sua stagione sportiva 2019, un altro risultato di spicco, chiudendo appena fuori dal podio assoluto, in quarta posizione, il 6° Rallyday della Fettunta, corso nel weekend appena terminato.

Sulle strade del Chianti fiorentino, che lo scorso anno lo videro vincitore assoluto, Paolini, al via della gara con la Renault Clio R3C preparata da SMD Racing ed il fido Marco Nesti alle note, se l’è dovuta vedere, oltre che con avversari di gran caratura, con un fondo di difficile interpretazione, caratterizzato da molti tratti umidi, in particolar modo nella prima parte di gara. E’ proprio in questo frangente che il portacolori di Jolly Racing Team ha patito di più, non riuscendo a trovare il giusto feeling con il pacchetto tecnico a sua disposizione. Con il progressivo asciugarsi dell’asfalto, sono cresciute anche le performance di Paolini, che fino all’ultimo ha provato a conquistare il podio, dovendosi però accontentare, per una manciata di secondi, della medaglia di legno, oltre al secondo posto di gruppo e di classe.

Dichiarazione di Francesco Paolini: “Oggi era facilissimo sbagliare, ed era l’ultima cosa che volevo. Memore anche dell’errore in avvio a Pomarance, sono partito molto cauto, su un fondo reso molto scivoloso dall’umidità e che non mi trasmetteva fiducia. Le condizioni di quest’anno, con molti tratti umidi, si sono rivelate peggiori di quelle dello scorso anno, quando la gara fu caratterizzata dalla pioggia. Questo aspetto mi ha penalizzato, e grazie all’aiuto del mio navigatore Marco sono riuscito a rimanere calmo ed a non esagerare. Con il team SMD Racing abbia cercato di trovare la quadra per tentare la rimonta, e nelle ultime due prove, con le strade più asciutte, ho dato il massimo per arpionare il podio, ma non è bastato. Faccio i complimenti agli avversari, e ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto durante la stagione: mio fratello Andrea, Elia, amici, partner, la scuderia Jolly Racing Team e Marco, fondamentale presenza al mio fianco in macchina. Mandiamo in archivio con il sorriso questo anno, e guardiamo con fiducia al 2020!”

Il bilancio della stagione 2019 di Francesco Paolini è estremamente positivo: nelle 6 gare a cui ha preso parte, tutte affiancato da Marco Nesti, il driver maremmano ha colto 5 piazzamenti nella top five assoluta, con un podio (secondo posto al Colline Metallifere), due quarti (tra cui il Trofeo Maremma, dove ha debuttato su una vettura a trazione integrale) e due quinti posti, conditi da quattro vittorie di classe e due di gruppo.

Jaguar implementa la pluripremiata I-PACE grazie all’esperienza maturata nelle competizioni sportive

  • Jaguar sfrutta tutta l’esperienza tecnica maturata nelle gare del trofeo I-PACE eTROPHY per sviluppare un aggiornamento software finalizzato a migliorare l’autonomia della Jaguar I-PACE
  • Le modifiche alla full-electric Jaguar miglioreranno le prestazioni della batteria e offriranno fino a 20 km in più di autonomia con una ricarica completa
  • I progressi derivanti dalle competizioni prevedono un’ottimizzazione della gestione della batteria e un miglioramento sia dei sistemi termici che della coppia della trazione integrale
  • Jaguar sta invitando i propri clienti a recarsi nelle concessionarie per installare gratuitamente l’aggiornamento software
  • L’aggiornamento consentirà anche di poter usufruire della funzionalità Software-Over-The-Air

9 dicembre – Con largo anticipo, Jaguar sta facendo a tutti i proprietari di I-PACE un vero regalo di Natale, offrendo gratuitamente un importante aggiornamento per la sua pluripremiata full-electric, che le consentirà di poter usufruire di una maggiore autonomia su strada. Gli ingegneri Jaguar hanno sfruttato appieno tutte le conoscenze tecniche provenienti dalle gare del trofeo I-PACE eTROPHY per ottimizzare la gestione della batteria, i sistemi termici e la trazione integrale AWD, al fine di migliorare l’efficienza della propulsione elettrica.

Con la creazione nel 2018 dell’I-PACE eTROPHY, il primo campionato internazionale riservato alle auto elettriche di serie, Jaguar ha rafforzato il suo impegno nelle competizioni sportive, sfruttando al tempo stesso tutta l’esperienza tecnica acquisita per sviluppare le auto elettriche del futuro, come parte integrante della mission “Race to Innovate”.

Il campionato sottopone il SUV elettrico di Jaguar a condizioni estreme di utilizzo; la prima stagione di gare ha consentito di raccogliere importanti informazioni sui sistemi di gestione della coppia così come sulla durata e sul controllo termico della batteria.

Nella continua ricerca di migliorare l’esperienza per il cliente, gli ingegneri Jaguar hanno anche analizzato i dati provenienti da oltre 80 milioni di chilometri percorsi durante viaggi effettuati in ogni angolo della terra. Ogni elemento riguardante le prestazioni della vettura è stato attentamente vagliato per ottimizzare le performance dei vari sistemi e massimizzare l’efficienza.

Stephen Boulter, I-PACE Vehicle Engineering Manager, ha dichiarato: “Il Jaguar I-PACE eTROPHY ha generato una notevole quantità di dati da analizzare. Dalle gare in pista abbiamo ottenuto dei marginali miglioramenti, che ora verranno applicati alle auto dei nostri clienti per migliorare ulteriormente la loro esperienza di guida. I nuovi aggiornamenti software ottimizzano i sistemi di gestione del propulsore, incrementando l’efficienza e consentendo ai conducenti di I-PACE di poter usufruire di una maggiore autonomia con una singola ricarica, senza modifiche sostanziali all’hardware. È proprio il caso dire che la vettura migliora con il passare del tempo.”

L’I-PACE a trazione integrale è il primo veicolo full-electric a batterie di Jaguar. Questa vettura è in grado di offrire un’autonomia fino a 470 chilometri (nel ciclo WLTP) con una singola ricarica della sua batteria agli ioni di litio da 90 kWh. Il nuovo aggiornamento software non cambierà i valori certificati della sua autonomia ma anzi, i miglioramenti marginali derivanti dai dati dell’TROPHY, consentiranno ai clienti di poter usufruire di un incremento fino all’8% a seconda dell’uso, equivalente ad una potenziale autonomia supplementare di 20 chilometri.

Le modifiche derivanti dai dati raccolti durante il campionato eTROPHY riguardano:

  • Trazione All-Wheel Drive: i cambiamenti alla distribuzione della coppia tra il motore anteriore e quello posteriore garantiranno una maggiore efficienza durante la guida in modalità ECO – il sistema fornisce ancora trazione AWD permanente
  • Controllo della temperatura: i perfezionamenti al controllo della gestione termica prevederanno un maggiore utilizzo del sistema a palette attive del radiatore, chiudendo più frequentemente le palette per migliorare sempre di più le prestazioni aerodinamiche
  • Capacità della batteria:gli aggiornamenti consentiranno alla batteria di operare ad uno stato di carica inferiore rispetto a prima, senza influire sulla guidabilità, sulla durata o sulle prestazioni.

Ulteriori modifiche derivanti dall’analisi dei dati nell’uso su strada prevedono:

  • Frenata rigenerativa: i freni del veicolo accumuleranno energia in modo più efficiente quando la batteria sarà in uno stato di carica elevato. La quantità di energia recuperata alle velocità più basse è stata aumentata per massimizzare l’efficienza e l’autonomia
  • Calcolo dell’autonomia: le modifiche all’algoritmo del calcolo predittivo dell’autonomia forniranno una stima più precisa e coerente, rispecchiando al tempo stesso lo stile di guida di ogni singolo individuo

Jaguar sta invitando i propri clienti a recarsi nelle concessionarie per l’installazione gratuita dell’aggiornamento che, tra le varie modifiche, consentirà anche di usufruire della funzionalità Software-Over-The-Air (SOTA). Dopo aver installato l’ultima versione del software, un maggior numero di moduli elettronici sarà in grado di ricevere i successivi aggiornamenti da remoto, il che migliorerà ancora di più l’esperienza del cliente.

L’innovativa batteria agli ioni di litio da 90 kWh dell’I-PACE offre prestazioni da vera auto sportiva, consentendo alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi. La batteria assicura un’autonomia massima di 470 km (nel ciclo WLTP) e può essere ricaricata da 0 fino all’80% in 40 minuti (con caricatore da 100 kW a corrente continua). La ricarica domestica, con una wallbox da 7 kW a corrente alternata, raggiungerà lo stesso livello di carica in poco più di 10 ore.

Christopher Lucchesi al top nel rally “della Fettunta”

Dopo cinque mesi di sosta è salito di nuovo sulla Peugeot 208 R2 della GF Racing tornando protagonista, vincendo la classe ed entrando nella top ten assoluta, di nuovo affiancato dalla mamma Titti Ghilardi. Foto Roberto Carli

Lucca, 09 dicembre 2019. E’ stato un epilogo di stagione che ha scacciato i brutti pensieri, i fantasmi e le delusioni di un’annata che aveva preso una brutta piega, sino a luglio scorso, il momento dello stop. Un finale di stagione decisamente sotto i riflettori, quello di Christopher Lucchesi al 6° Rally Day della Fettunta, nel chianti fiorentino, gara corsa ieri su sei velocissime e selettive prove speciali, dove ha conquistato il primato in una combattuta classe R2B concludendo con un convincente ottavo posto assoluto.

Il portacolori della scuderia Project Team, al volante della Peugeot 208 R2 della GF Racing, con alle note la madre Titti Ghilardi, tornata alle gare da un infortunio patito lo scorso marzo, ha affrontato i selettivi asfalti di una delle gare più longeve e meglio organizzate in Italia con la giusta misura sino dall’avvio, senza cercare alcuna sfida ma guardando soprattutto a riprendere ritmo dopo la lunga sosta. Ha cercato di riprendere il dialogo con la vettura, che sicuramente sarà quella che lo accompagnerà nella stagione 2020, per la quale si sono già gettate le basi per un campionato importante.

Lucchesi ha preso leadership di categoria dalla terza prova speciale delle sei disputate per difenderla autorevolmente sino alla bandiera a scacchi, con un finale in progressione avvalorato da riscontri cronometrici di alto livello, per i quali anche gli avversari gli hanno riconosciuto una grande forza. Risultato avvalorato anche dal fatto che era al suo primo “Fettunta” e che le condizioni della strada erano decisamente indecifrabili ed imprevedibili, come nella più vera tradizione della gara chiantigiana.

Christopher Lucchesi:Sono più che soddisfatto. Risultato e prestazione che ci gratificano dopo un’annata agonistica di delusioni e che fanno da buon viatico e stimolo in ottica 2020. D’altronde, come già dichiarato alla vigilia, questa gara,  molto difficile,  era anche un’occasione per affinare il feeling tanto con la vettura quanto col team, con il quale si lavora alla perfezione ed in piena fiducia e sintonia. Abbiamo infatti lavorato molto sull’assetto, apportando continue modifiche e sempre in totale sinergia con la squadra. Soluzioni che, difatti, mi hanno permesso di migliorare ad ogni passaggio, scalando posti importanti nella classifica ma soprattutto senza mai incorrere in inutili rischi. La gara, per me del tutto inedita, si è rivelata piuttosto impegnativa per via delle mutevoli condizioni della strada, per nulla facile da interpretare: si passava dall’asciutto, all’umido, fino a tratti un po’ sporchi per la presenza del sottobosco. Ad ogni modo, ottima l’organizzazione così come il tracciato stesso, sicuramente un rally da rifare perché ti insegna molto. Da ora in poi, con la mia famiglia e con GF Racing cuore e testa verso il 2020, che deve essere l’anno del riscatto!”.

 

A Sperlonga l’ultimo atto del 2019 per Alessio Rossano Bellan

Rivitalizzato dalla vittoria casalinga il pilota di Taglio di Po tornerà alla guida della Renault Clio R3, nell’evento laziale, per chiudere in bellezza un’annata avara di gioie. Foto Supernova Digital Studio

Taglio di Po (RO), 09 Dicembre 2019 – La Ronde Città di Sperlonga, uno degli appuntamenti di maggior richiamo a livello nazionale, è pronta a spegnere l’undicesima candelina della sua già ricca storia, in programma a cavallo tra Sabato 14 e Domenica 15 Dicembre. L’evento con base nell’omonima città del Lazio meridionale, in provincia di Latina, vedrà al via anche Alessio Rossano Bellan, il quale si presenterà alla ricerca di nuove conferme, dopo aver ottenuto recentemente il successo tra le mura amiche dell’Adria International Raceway. Una trasferta tanto impegnativa, data la distanza, quanto importante per il pilota di Taglio di Po, deciso a gettare qui le basi per il proprio rilancio, in vista di un 2020 che bussa già alla porta.

Abbiamo sentito sempre parlare molto bene di questa gara” – racconta Bellan – “e vista che si è presentata l’occasione di poter essere presenti non ce la siamo fatta sfuggire. Sarà una trasferta molto lontana, difficile e decisamente importante. Abbiamo ritrovato la giusta serenità sul finale di questa annata e cercheremo di continuare, in positivo, su questo trend, anche qui.”

Archiviata la parentesi in solitaria il sedile di destra della Renault Clio R3, curata da Bolza Corse ed iscritta per Monselice Corse, tornerà ad essere occupato da Debora Guglieri.

Non volevamo chiudere la stagione con l’Adria Motor Week” – aggiunge Bellan – “ed abbiamo deciso, con Debora, di scegliere Sperlonga come nostro ultimo impegno per il 2019. Sarà la nostra ultima accellerata dell’anno. Sarò sempre seguito dai ragazzi di Bolza Corse, ad eccezione di Silvano che sarà impegnato, ad Adria, con la gara endurance di ventiquattro ore. Ci sarà Stefano, affiancato dai suoi ragazzi. Daremo il massimo per concludere al meglio.”

Per il tradizionale appuntamento di fine stagione la Ronde Città di Sperlonga si presenterà ai concorrenti suddivisa in due frazioni di gara e con la prima, quella del Sabato, resa ancora più insidiosa dall’unico passaggio sulla prova speciale “La Magliana” (9,90 km), al calare del sole.

Le tre rimanenti tornate si articoleranno nella giornata di Domenica, intervallate dal riordino ad Itri, presso l’area mercato, e dalla service area posta nel cuore di Sperlonga.

Da quanto abbiamo potuto vedere” – conclude Bellan – “la prova speciale è davvero bellissima. Tante traiettorie che per chi, come me, arriva da tanti anni in pista sono le benvenute. La location è a dir poco splendida, il posto ideale per concludere una stagione agonistica. La principale incognita sarà il primo passaggio, in notturna. In questo caso i piloti locali, assieme a chi ha già corso qui, potranno fare la differenza, segnando distacchi importanti. Non sarà per niente facile ma ce la metteremo tutta. Alla Domenica, se non verrà a piovere, potremo sicuramente difenderci e dire la nostra. Abbiamo bisogno di chiudere con positività per metterci poi a tavolino ed iniziare ad organizzare l’anno nuovo. Il 2020 è già qui.”

La lunga vita dei fusti Petronas: da contenitori a elementi di arredo

Una proposta di riciclo che strizza l’occhio al design con poltrone, tavolini e anche un barbecue da giardino ricavati da fusti per lubrificanti usati. PETRONAS Lubricants International stimola la creatività di due giovani artigiani cremonesi e lo smaltimento si trasforma in un’occasione di visibilità.

Santena (Torino), 9 dicembre 2019 –L’utilizzo di fusti di metallo nell’arredamento è pratica nota sin dagli anni ’50 e offre sempre l’occasione di sperimentare soluzioni di design anticonvenzionali che in questo ultimo periodo si sono arricchite anche del concetto di riciclo eco-sostenibile.

Date le sue dimensioni, il fusto di olio è quello che si presta maggiormente alle trasformazioni creative. Non solo i classici tavoli alti da appoggio, ma ad esempio anche contenitori per oggetti, fioriere e molti altri elementi d’arredo allungano la vita dei fusti di lubrificanti altrimenti destinati allo smaltimento al termine del loro utilizzo primario. La legge prevede infatti rigidi protocolli di lavaggio ed eliminazione dei residui tossici e inquinanti presenti negli imballi, procedure che i distributori e rivenditori della rete PETRONAS seguono scrupolosamente. Tuttavia, una volta rigenerati, sono comunque pochi i fusti con omologazione certificata che vengono riutilizzati.

In questo contesto si inserisce l’idea della divisione marketing Italia di PETRONAS di promuovere presso i propri Partner Distributor una originale presenza del brand grazie alla professionalità di due giovani appassionati di artigianato e design che hanno realizzato nuovi oggetti proprio con i fusti esausti PETRONAS. Poltrone, sedute, tavolini, calcio balilla, supporti per giradischi e barbecue… ogni barile è stato reinterpretato e rilavorato, cogliendo dalla sua modernità nuovi spunti di design e urban feeling.

Il progetto, attualmente in fase di sviluppo, prevede al momento che i complementi d’arredo PETRONAS siano utilizzati negli allestimenti di fiere ed eventi dove saranno presenti i Partner Distributor PETRONAS creando aree hospitality accoglienti in cui il marchio si armonizzerà con l’ambiente sottolineando l’importanza del riciclo e del corretto utilizzo delle risorse.

La filosofia di PETRONAS Lubricants International è ben sintetizzata dal concetto Fluid Technology Solutions™. In esso sono infatti racchiusi tutti quei valori e quelle competenze che ogni giorno vengono trasferiti sul mercato: alta tecnologia frutto di un forte impegno nella Ricerca e Sviluppo, offerta esclusiva di prodotti dall’elevato valore aggiunto al servizio anche delle propulsioni ibride ed elettriche e tutela dell’ambiente attraverso un progetto di riduzione della CO2. Tutti elementi imprescindibili del modo di operare di PETRONAS oggi e domani.

 

Luca Ferri e Alberto Battistolli secondi al Monza Rally Show

L’inedita coppia vicentina sorprende tutti, chiudendo con la piazza d’onore nel trofeo riservato alle WRC, con il rammarico di aver visto sfumare, nel finale, la vittoria. Foto Nicholas Magoni

Arcugnano (VI), 09 Dicembre 2019 – Un Monza Rally Show targato 2019, quello andato in scena nel recente fine settimana, che ha regalato un altro prestigioso trofeo da inserire nella bacheca di Luca Ferri, alla fine secondo assoluto nel WRC 1.6 Turbo Trophy.

Il gentlemen driver vicentino, tornato alla guida della stessa Ford Fiesta WRC che lo aveva visto salire sul gradino più alto del podio alla Ronde di Sperlonga 2018, tornava, a distanza di undici anni dall’ultima apparizione, a calcare un palcoscenico blasonato come quello dell’Autodromo di Monza, affiancato da una delle giovani promesse tricolori, Alberto Battistolli, quest’ultimo sorprendente per l’abilità dimostrata alla sua prima esperienza da navigatore.

Un pacchetto che si rivelava interessante sin dallo shakedown del Giovedì, un secondo e due terzi tempi in prova, lasciando intravvedere un buon potenziale da sfruttare in gara.

Un avvio cauto, quello di Ferri sulla Ford Fiesta WRC messa a disposizione da Delta Rally, archiviava una prima frazione di gara con il quarto posto, a 16”1 dal leader provvisorio.

La giornata del Sabato si apriva sulla lunga “Grand Prix”, poco meno di trenta chilometri di sviluppo, con un Ferri non in palla che riusciva comunque ad agganciare la terza piazza.

Sulla successiva “Parabolica”, con la complicità di un fuori programma nell’affrontare un dosso, il passo del vicentino non era dei migliori, portando il divario complessivo a 33”1.

Il vero Ferri tornava, finalmente, a farsi notare sulla ripetizione della “Grand Prix”, migliorando il proprio parziale di una ventina di secondi e salendo al secondo posto assoluto, e sulla seguente “Autodromo”, preannunciando un’ultima tappa con il coltello tra i denti.

Sino al secondo passaggio sulla prova lunga non mi trovavo” – racconta Ferri – “e, per via di tanti errorini, non riuscivo ad esprimermi come volevo. Me ne rendevo conto di dove sbagliavo ma sono riuscito ad aumentare il passo solo a metà della seconda tappa. Per fortuna che avevo con me Alberto, bravissimo nel suo ruolo da naviga, che mi consigliava e mi spronava a dare sempre di più. Gran parte del miglioramento, in gara, è stato sicuramente suo merito.”

Con una classifica provvisoria, a fine seconda tappa, che vedeva il vicentino al secondo posto assoluto, a 33”6 dalla prima posizione, tutto si poteva ancora giocare alla Domenica.

Complici disavventure altrui Ferri, secondo tempo sulla “Roccolo”, si vedeva catapultato al comando della generale con un margine, ad una speciale dal termine, di 7”4 sul secondo.

Fatale era l’ultimo chilometro della “Monza”, atto conclusivo dell’edizione 2019, con una svista, a poche centinaia di metri dallo start, che mandava in fumo una vittoria assoluta già tra le mani.

Purtroppo, per un errore, abbiamo perso la vittoria assoluta” – aggiunge Ferri – “e l’amaro in bocca resta davvero tanto. Abbiamo chiuso comunque secondi assoluti, divertendoci tanto. Grazie ad Alberto, pedina importante di questo risultato. Grazie a Delta Rally per una vettura impeccabile, ed a tutti i nostri partners per averci sostenuto in questa emozionante avventura.”

Roberto Scopel sorprende tutti, terzo assoluto a Rijeka

Al debutto, in gara, sulla Skoda Fabia R5 il pilota di Possagno è protagonista del weekend croato, mancando il primo alloro in carriera per una toccata nel finale. Foto Mauro Vallauri

Possagno (TV), 09 Dicembre 2019 – È un Roberto Scopel in grande forma, quello visto in azione nel recente weekend sul tracciato di Rijeka, capace di lasciare di stucco la concorrenza, alla prima apparizione ufficiale sulla Skoda Fabia R5 di Lorenzon Racing, per i colori Xmotors.

Il pilota di Possagno, affiancato da Ermanno Forato alle note, si è trovato a suo agio in condizioni meteo di non facile interpretazione, lottando a lungo per una vittoria assoluta che gli è sfuggita di mano, solo nelle fasi finali, per una toccata contro una barriera di gomme.

A conti fatti il terzo gradino del podio generale è da considerarsi un risultato soddisfacente, in grado di far pendere l’ago della bilancia, per la stagione 2019, di certo verso il segno positivo.

Due le frazioni in programma, la prima delle quali con partenza al Sabato, ed il trevigiano metteva subito in chiaro che non si trovava li per una passeggiata: sul bagnato suo il miglior tempo in apertura, precedendo la Mini Cooper di Zardo e la Lotus Exige di Ghirardo.

A conferma di un già buon affiatamento tra Scopel e la Skoda Fabia R5 il cronometro sanciva lo scratch anche sul secondo crono in programma, seguito a ruota da Ghirardo e Zardo.

Annullata la terza speciale i concorrenti si avviavano verso l’ultimo impegno di giornata ed il pilota di Possagno otteneva un buon secondo parziale che gli consentiva di chiudere la tappa al comando della generale, cinque i secondi di margine sulla vettura gemella di Donetto.

Pur essendo una gara in pista” – racconta Scopel – “abbiamo potuto sfruttare la derivazione rallystica della nostra Skoda Fabia R5 sulla prima tappa, corsa in condizioni di umido per la tanta pioggia caduta nelle giornate precedenti. Onestamente non ci aspettavamo di poter essere così competitivi ma essere riusciti a vincere due delle tre prove disputate ci ha reso molto felici. Avevamo pochissimo margine su Donetto, circa cinque secondi, e la Domenica si faceva davvero molto interessante e stimolante. Volevamo provare a vincere l’assoluta.”

L’indomani non si apriva nel migliore dei modi per Scopel, quinto tempo in prova e perdita della leadership provvisoria, ma il trevigiano non mollava e si manteneva in scia al diretto avversario.

Quando al termine dell’ultimo round del Rally In Circuit Championship mancava un solo tratto cronometrato erano soltanto 7”56 i secondi che il pilota di Possagno doveva recuperare.

Giocandosi il tutto per tutto Scopel si rendeva, purtroppo, protagonista di una toccata contro una barriera di gomme, privandosi sia della vittoria che di una meritata piazza d’onore.

Il terzo posto assoluto, secondo di classe R5, lascia un gusto tra il dolce e l’amaro in bocca.

Il secondo giorno, con l’asciutto, abbiamo pagato un pò” – aggiunge Scopel – “rispetto a chi conosceva meglio la pista. Ci abbiamo provato, sull’ultima, ma non è andata bene. Ci stavamo giocando la vittoria ma abbiamo impattato contro una pila di gomme, perdendo una ventina di secondi nella ripartenza. Pazienza, siamo comunque parecchio contenti di com’è andata. Grazie a tutti i partners, ad Ermanno per l’impegno dimostrato e ad Andrea Prevedello per il sostegno. Grazie ad Ivan Agostinetto, alla famiglia Lorenzon ed all’amico Francesco Stefan.”

Nissan LEAF diventa Nissan TREE per elettrizzare il Natale

  • Per Natale, LEAF si trasforma in TREE, una speciale installazione luminosa alimentata dalla sua stessa energia rigenerata
  • L’innovativo e-Pedal e la modalità B (ECO) rigenerano energia in fase di frenata e decelerazione, aumentando l’autonomia di percorrenza
  • L’energia recuperata guidando Nissan LEAF per 18.000 km corrisponde al 20% del consumo energetico annuo di una famiglia media europea

PARIGI (Francia), 9 dicembre 2019 – Il Natale è alle porte e Nissan si prepara ad accoglierlo con una slitta ecosostenibile: una Nissan LEAF alimentata dalla sua stessa energia rigenerata che si trasforma in Nissan TREE.

L’esclusiva installazione luminosa non solo trasmette lo spirito delle feste, ma dimostra anche il potenziale del sistema di frenata rigenerativa, progettato per accumulare energia ogni volta che l’auto si arresta o rallenta.

Le tecnologie a bordo di Nissan LEAF che rigenerano l’energia in fase di frenata e decelerazione sono l’e-Pedal e la modalità B (ECO). Il primo sistema, l’e-Pedal, permette di partire, accelerare, rallentare e fermarsi usando solo il pedale dell’acceleratore e fa in modo che il veicolo assorba energia attraverso la frenata rigenerativa. Questa tecnologia ricicla l’energia cinetica prodotta in fase di frenata o decelerazione, che viene poi reimmessa nelle batterie per ricaricarle. La seconda tecnologia, la modalità B (ECO), è invece una funzione che rigenera energia in frenata quando il conducente usa il consueto pedale del freno.

L’astro della strada. Decorata con migliaia di LED, palline luminose e una renna, Nissan TREE brilla più di una cometa. Questa veste alternativa ricorda agli automobilisti attenti all’ambiente che i veicoli elettrici non si limitano a consumare energia, ma la producono anche. Guidando Nissan LEAF per 18.000 km (la media annua registrata attualmente) si rigenerano 744 kWh* di energia pulita, che equivale al 20% del consumo medio di elettricità domestico di una famiglia europea.

Per avere un’idea concreta, l’energia prodotta dai conducenti di Nissan LEAF sarebbe sufficiente ad alimentare:

  • 266 alberi di Natale con 700 lucia incandescenza per un’ora;
  • 297 forni per un’ora, per preparare il pranzo di Natale;
  • 744 televisori per cinque ore, per la maratona di film delle feste;
  • 783 abitazioni con 1.000 lampadine a LED per cinque ore.

Helen Perry, Head of Electric Vehicles per Nissan Europe, ha dichiarato: “Santa Claus non sarà più l’unico ad avere un mezzo di trasporto speciale. In questo periodo così sentito dell’anno, abbiamo voluto dare a Nissan LEAF un volto festoso e comunicare al tempo stesso un messaggio fondamentale. Speriamo che questaspeciale edizione possa trasmettere al pubblico i molteplici vantaggi dell’energia rigenerata. A quasi 10 anni dal lancio di LEAF in Europa, Nissan continua a tenere fede al proprio impegno di promuovere uno stile di vita sostenibile anche grazie all’adozione della mobilità elettrica”.