Il Test Day di Dronero riporta Michelin Motorsport in prova speciale

Ancora una volta la presenza ufficiale di Michelin Motorsport, con i suoi mezzi e i consigli dei tecnici provenienti dal campionato mondiale, sono stati un valore aggiunto della giornata che ha permesso di riaccendere i motori delle auto da rally. Foto Elio Magnano

 DRONERO (CN), 29 giugno – Una giornata di confronto tecnico, una giornata di promozione per i prodotti e le Coppe Michelin. Ma soprattutto una giornata di ritorno allo sport vivo e praticato. Questo è stato il significato della presenza di Michelin Motorsport, con i suoi mezzi e i suoi tecnici in parco assistenza e sull’asfalto della prova, sabato 27 giugno a Dronero, dove si è svolto il test collettivo organizzato dallo Sport Rally Team che di fatto ha riaperto la stagione rallistica 2020.

Riprendere il colloquio con piloti e preparatori su basi concrete è stato molto stimolante” ha commentato a fine giornata Fabrizio Cravero, responsabile competizioni di Michelin Motorsport per l’Italia.

Lo spazio occupato da uomini e mezzi della Casa di Clermont Ferrand è stato un costante punto di riferimento per tutta la giornata, con correnti e team manager che hanno approfittato dei servizi offerti nell’occasione da Michelin Motorsport. A cominciare dal servizio di pesatura, che ha permesso di conoscere la massa esatta della propria vettura, dato importantissimo per evitare di finire sotto peso o scoprire di aver ancora spazio per lavorare sull’alleggerimento. Molto apprezzata da tutti la presenza dei due tecnici francesi Julien Vial e Didier Martin, provenienti direttamente dal reparto competizioni di Clermont Ferrand, che hanno messo a disposizione di tutti gli interessati la loro esperienza derivante dal frequentare mondiale rally, per coniugare nel miglior modo pneumatici e vettura. Altro motivo di interesse è stato lo scoprire le possibilità offerte da uno strumento innovativo come il Michelin Track Connect Motorsport che permette di mantenere costantemente sotto controllo la pressione dei pneumatici; infine i piloti hanno potuto avere delucidazioni e sciogliere gli ultimi dubbi in merito alla prossima partecipazione alla Michelin Rally Cup e alla Michelin Zone Rally Cup, che stanno per partire fra un paio di settimane.

La giornata, iniziata sotto un sole cocente con temperature sahariane in mattina, ha virato alla pioggia nel primissimo pomeriggio, con uno dei classi temporaloni estivi, che ha abbassato seccamente la temperatura e ricoperto l’asfalto di pozze d’acqua. Il cambio della situazione meteorologica è stata vista come un’autentica benedizione dai partecipanti, che hanno potuto testare vetture e pneumatici anche in condizioni di bagnato al punto che un pilota, a fine giornata ha commentato: “Benedetta la pioggia che ci ha permesso di svolgere un lavoro doppio. Torniamo a casa con moltissime informazioni e materiale su cui lavorare. Il mio augurio è che Michelin, in collaborazione con lo Sport Rally Team che ha organizzato l’evento, torni a proporre un simile test a inizio della prossima stagione”.

 

La foto di Elio Magnano: anche il mito di Beppe Volta non sfugge al fascino di Rallylegend

Il preparatore torinese, che dalla 037 ha ricavato le sue maggiori soddisfazioni, non disdegnava di mettersi al volante, dimostrando di saperci fare. Come documenta questa foto realizzata da Elio Magnano a Rallylegend. Di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

SAN MARINO (RSM), 30 giugno – La Lancia 037 sugli sterrati del San Marino ha conquistato grosse fette di gloria. Quando già le quattro ruote motrici dettavano legge, l’agilità e la leggerezza della 037 riuscivano a imporsi sulle potenze monstre delle vetture gruppo B, che nella polvere di San Marino pagavano dazio. Dal 1982 al 1985 la splendida berlinetta torinese conquistò un poker di vittorie consecutive con Tonino Tognana, Miki Biasion, Adartico Vudafieri e il sammarinese Massimo Ercolani. Non poteva mancare dalla terra di San Marino Beppe Volta, grande profeta della 037 che nel 2008 si presentò a Rallylegend in qualità di apripista, facendo comunque innamorare quegli appassionati con qualche capello grigio in più che ricordavano perfettamente le sue 037 vincenti sulle strade di tutta Italia. E non solo.

457 Mauto Experience apre la stagione del Museo dell’Automobile di Torino con “Quelli che la 500”

Testo e foto di Tommaso M. Valinotti

TORINO, 30 giugno – Si è chiusa ieri, lunedì 29 giugno, una retrospettiva dedicata alla Fiat 500 ospitata nella Piazza del Museo dell’Automobile di Torino dal significativo titolo “Quelli che la 500”, realizzata in collaborazione con Ruzza Torino. Una mostra durata pochissimo, complice l’emergenza Coronavirus, ma di grande impatto emozionale, non solo per “quelli che la 500” l’hanno vissuta come prima macchina, con la quale ha iniziato a guidare o è arrivato a vedere il mare per la prima volta.

Erano 23 le auto esposte, con la centro la Fiat 500D del 1962 appartenuta al presidente Sandro Pertini, che la guidava personalmente per le vie di Roma, ora esposta in modo permanente dopo che Carla Voltolina, moglie di Pertini, l’ha donata al Museo. Ovviamente la 500 ha dei progenitori che possono essere tranquillamente identificati nella 500 degli anni Trenta e la rassegna si apre con una splendida “Topolino” del 1936 affiancata da una versione barchetta costruita in Toscana nel 1951.

E finalmente si arriva alla 500 degli anni Cinquanta o come venne definita all’epoca alla “Nuova 500” presentata il 4 luglio 1957, per distinguerla dalla Topolino. E c’è una appunto una Nuova 500 del 1957, affiancata da una Bianchina Trasformabile del 1958, costruita giusto pochi mesi dopo la sua presentazione ufficiale, avvenuta nel settembre del 1957. Quindi una sequenza di 500 nelle varie declinazioni: F del 1965, L del 1968 ed R del 1972. La rassegna sul lato vetrata si chiudeva con tre vetture griffate Abarth, una moderna 695 Biposto una 595 SS del 1965 ed una 595 del 1963 che venne usata come vettura prova dalla stampa.

Attraversata la piazza è la volta dell’erede della 500, la 126 del 1972 disegnata da Pio Manzù, affiancata dall’ultimo esemplare di 500 prodotto (31 luglio 1985), quindi la Cinquecento (ormai solo più di nome e non di fatto) prodotta dal 1991 al 1998, la Giardiniera del 1960, che indossò il marchio Autobianchi nel 1971, la Bianchina Panoramica prodotta dal 1960 al 1969, l’interessante Ferves Cargo, in bella mostra di fianco alla 500 Jolly una spiaggina realizzata da Giovanni Vernagallo, l’ecologica 500 Hybrid del 2020 e infine due Giannini, la 650 NP del 1967 che vinceva le corse e 350 GP4 di Gram Torino che con i suoi 300 cavalli e le quattro ruote motrici è probabilmente la 500 più cattiva mai prodotta.

ORARI DI APERTURA DEL MAUTO

venerdì-sabato-domenica: dalle 10 alle 19

lunedì: dalle 10 alle 14

La biglietteria chiude un’ora prima del museo; consigliato l’acquisto on line dei biglietti.

La vita di Adriano Scoffone, le fotografie e le automobili in mostra a Cuneo

Adriano Scoffone nasce ad Asti il 29 maggio 1891 e fin da giovane viene avviato, come i fratelli, all’attività di fotografo nello studio di un uno zio di Acqui. E’ chiamato alle armi il 10 settembre 1912 e parte per la Tripolitania, con il 1° Reggimento Granatieri, nel gennaio 1913.

Ritorna in Italia nel dicembre dello stesso anno e viene posto in congedo illimitato. Richiamato alle ami nel gennaio 1915, fa parte del Comando di Aviazione con il grado di caporale. Nel dicembre del 1917 partecipa alle azioni del XII Gruppo Aereoplani in qualità di fotografo. E’ esonerato per la Ditta Gariglio di Acqui nel dicembre 1918 e viene posto in congedo illimitato nell’agosto del 1919 con il grado di sergente.

Nel luglio 1919 apre a Cuneo lo studio fotografico situato in via Emanuele Filiberto 16.

Nel 1921 sposa Teresa Ventre.

Partecipa attivamente alla vita cittadina ed è impegnato a seguire le problematiche della sua categoria professionale tanto che nel 1930 è citato come “capo” della Comunità Provinciale dei fotografi.

Il 2 dicembre 1936 gli viene conferito l’incarico di Direttore del Museo Civico di Cuneo che mantiene con alterne vicende ancora negli anni ’50.

Dal 1952 al 1961 fa parte della Giunta della Camera di Commercio di Cuneo e dal 1954 al 1955 è Direttore artistico della rivista “Cuneo Provincia Granda”.

Nel 1959 cessa la sua attività di fotografo cedendo lo studio a Giorgio Giuliano, suo collaboratore.

Muore a San Nazzaro Sesia (Novara) il 18 luglio 1980.

Opere e strade bianche

Le edizioni dal 1925 al 1930 della storica sfida automobilistica che partiva da Cuneo per giungere al Colle della Maddalena sono ripercorse attraverso preziosi fotogrammi che ritraggono celebri protagonisti, le cui immagini spiccano accanto ai bolidi dell’epoca. E poi filmati, ambientazioni scenografiche e musiche appositamente create per l’esposizione. Il percorso espositivo, arricchito dalle scenografie a cui ha contribuito anche Angelo Sala – per anni direttore dell’allestimento scenico del Teatro alla Scala di Milano – mette in dialogo, 90 anni dopo, tre automobili protagoniste della corsa con le fotografie di Adriano Scoffone.

Scoffone con il drone? I campioni e la folla. I fotogrammi si susseguono e protagonista è la via del colle che era già considerata strategica in epoca napoleonica e fu poi utilizzata per la costruzione di diverse fortificazioni. Le immagini riprese dall’alto sembrano rimandare a vedute che oggi sarebbero realizzate con il drone. Tutto immerso in un grande bagno di folla e sportività. Tra il pubblico, a quanto riferito dai giornali, sono numerosi gli alpini di stanza a Cuneo che hanno pernottato in automobile. Infatti, la provincia all’epoca contava moltissime caserme alle quali si aggiungevano le scuole di Bra e Fossano. Allora il pubblico, numeroso per l’epoca, si trovava appostato sui prati della parte alta del percorso e da lì poteva seguire una buona parte dei tornanti.

Automobili e scie. Nella sezione automobili e scie spicca la Lambda numero 2 di Armando Rabagliati che affronta un tornante spettacolare. Come quello del pilota, anche lo sguardo del suo meccanico è teso sul bordo interno della curva, vicinissimo alle ruote.

Un’altra Lambda condotta da Bona emerge sulla strada bianca e polverosa e si presenta in vistosa correzione di sterzo, mentre il passeggero sembra guardare lo strapiombo che si avvicina.

Il favorito della vigilia. Sicuramente, il favorito è Tazio Nuvolari; Adriano Scoffone lo ritrae poco prima della partenza in Piazza Vittorio (oggi Piazza Galimberti) con un maglione colorato, quasi un “Missoni ante litteram”, fatto in casa. Tra i dettagli, i caschi dei “Nivola” erano o rossi o bianchi, alternati appartenente in modo casuale. Una foto in posa lo vede abbracciato al radiatore della Alfa Romeo P2 che lo portò al traguardo.

La corsa in piazza. Il Senatore Giovanni Agnelli non riteneva più, in quel periodo, le corse un valido strumento di propaganda per la Fiat, ma nel 1930 la casa automobilistica era tornata a competere aggiudicandosi vari primati. La 514, pur essendo un’auto “utilitaria”, vinse il premio di categoria a una media di oltre 80.3 km/h.

Le automobili entrano in piazza Vittorio provenienti da corso Nizza: tra i personaggi Hans Stuck, popolare e fascinoso campione tedesco della sua Austro Daimler 4996, uno dei massimi campioni degli anni ’30, che al volante delle celebri Auto Union vinse innumerevoli Grand Prix, ma la sua fama è anche legata alle corse in salita.

Luci della Città. Giorgio Bocca scrisse il primo catalogo della mostra dedicata ad Adriano Scoffone nel 1980, descrivendo in questo modo le fotografie che raccontano Cuneo cinquant’anni prima, scena di vita che troviamo nel percorso della mostra: “Così per i valligiani imbellettati delle feste, per le scene teatrali del Ventennio, quelle della vita popolare o borghese nei diversi angoli della città e quell’espansione moderna che del periodo tra le due guerre, che ne “cambiò l’anima, senza trasformarla”.

L’Alfa ritrovata. Tra le automobili, l’Alfa Romeo 6C 1500 Mille Miglia Speciale è una star. Nel 1930 era pilotata da Emilio Gola e giunse seconda nella categoria “sport”, mentre l’altra 1500, guidata da Umberto Klinger, si piazzò terza; si notano i fari parzialmente ruotati, per motivi aerodinamici e per evitare che il pietrisco della strada potesse infrangerli. Un’ immagine molto interessante della Alfa 1500 di Gola è un ritratto “in posa”, scattato in un momento imprecisato prima della gara del 1930, forse quando il pilota venne a provare il percorso o in occasione dell’acquisto della vettura. Infine un’altra fotografia vede Emilio Gola all’arrivo, nell’abitacolo della 1500 6C MM che, novant’anni dopo, è stata ricondotta a Cuneo dall’attuale proprietario, Federico Göttsche Bebert.

I campioni in posa. Sono diversi i campioni in posa. In mostra il ritratto inedito di Rudolf Caracciola (1901-1959) presente sulla linea di partenza. Grande campione tedesco discendente da una famiglia napoletana giunta in Germania all’epoca della Guerra dei Trent’anni. Di qui il nome, translitterato con errore nel corso del tempo. Achille Varzi, altro favorito alla partenza, su Alfa P2. Poco sorridente, come quasi sempre, il campione si sarebbe ritirato dopo solo 12 chilometri, per guai alla frizione. Accanto a lui è Giovanni Tabacchi. Giuseppe Campari invece è protagonista insieme all’equipaggio di questa straordinaria fotografia, osserva la P2 roboante.  Ritratto di Attilio Marinoni (1892-1940). Con un’Alfa Romeo 6C vinse la Coppa Ciano 1927 e tre 24 Ore di Spa consecutive. Passò in seguito alla Scuderia Ferrari dove fu promosso meccanico capo e collaudatore.

Gran finale. In un altro scatto, vediamo la Maserati 1500 di Ernesto Maserati sulla linea di partenza. E ancora un altro ritratto di Ernesto Maserati (1898-1975) all’arrivo, con il suo meccanico. Gran finale della mostra, la Bugatti 35 di Avattaneo-Scagliotti si ribalta in località “le Pianche”: i due sono sbalzati dall’abitacolo, ma se la cavano con un occhio nero e una spalla rotta.

Nel percorso della mostra, i colori tradizionali delle vetture sportive nazionali del tempo hanno guidato le cromie dei pannelli.

LE AUTOMOBILI IN MOSTRA

ALFA ROMEO P2

Motore: 8 cilindri sovralimentato

Cilindrata: 1987 cc

Potenza: 175 CV a 5500 giri/min.

Velocità: 225 km/h

Peso: 780 kg

È la versione modificata della “P2” da corsa progettata da Vittorio Jano, che al suo esordio nel 1924, pilotata da Antonio Ascari, vinse la 200 Miglia del II Circuito di Cremona, prima di una lunga serie di vittorie tra cui il G. P. d’Italia con Ascari, due G. P. d’Europa con Giuseppe Campari e Ascari, il primo Campionato del Mondo con Gastone Brilli Peri, il G. P. di Monza e la settima edizione del Circuito d’Alessandria (denominato Circuito Pietro Bordino) con Achille Varzi. Il tipo modificato nel 1930 si affermò, fra l’altro, al Circuito di Alessandria e alla Targa Florio di quell’anno, ancora con Achille Varzi. Il modello “P2” è considerato il capostipite di tutte le celebri

Alfa Romeo da corsa.

Dono di Alfa Romeo spa, Milano

Bozzetti di Alessandro Zillio e Giosuè Boetto Cohen per i fondali delle vetture Alfa 1500 MM e Bugatti 35 B.

Per la vettura di Emilio Gola si è pensato ad una ricostruzione al vero del pubblico, da uno scatto di Scoffone. Per la Bugatti è stato realizzato invece un fondale a doppio scorrimento (colline e montagne), ispirato alla tela futurista “Forze ascensionali” di Gerardo Dottori

ALFA ROMEO 6C 1500 Mille Miglia Speciale

Italia 1928

Motore: 6 cilindri sovralimentato con compressore tipo “Roots”

Cilindrata: 1487cc

Potenza: 78 cv a 4800 giri/min

Velocità: 140 km/h

Peso: 845 kg

Il primo modello della Serie 6C fu la 1500 Normale, con un motore sei cilindri a un solo albero a camme in testa, seguita dalla 6C 1500 Sport munita di testa a due alberi a camme, smontabile.

Nel 1928 la 1500 Normale e la 1500 Sport vennero affiancate da una piccola serie di 1500 MMS (Mille Miglia Speciale). Era un esperimento interessante: il motore, spostato indietro di 200mm, faceva posto a un compressore tipo Roots davanti al propulsore. Il serbatoio del carburante, maggiorato a 95 litri, venne posizionato dietro i sedili invece che sulla parte posteriore del telaio. Questo nuovo modello, riservato alle competizioni, debuttò alla Mille Miglia del 1928 condotta da Campari e Ramponi, che vinsero alla guida di una versione con compressore.

La vettura esposta, una di tre esemplari rimasti, partecipò alla Cuneo – Colle della Maddalena del 1930 nelle abili mani di Emilio Gola, oltre che a numerose corse in salita.

Collezione del MAUTO- Museo nazionale dell’Automobile, Torino

BUGATTI 35 B

Francia 1929

Motore: 8 cilindri

Cilindrata: 2292 cc

Potenza: 135 CV a 5300 giri/min.

Velocità: 160 km/h

Peso: 750 kg

Ettore Bugatti, geniale tecnico e poi anche costruttore di automobili, milanese di nascita trasferitosi in Francia, a Molsheim (Alsazia), dove apriva una fabbrica presto diventata famosa nel mondo, deve parte della sua celebrità alle macchine da corsa costruite nel primo dopoguerra. Probabilmente la più classica di queste vetture è il modello “35 B” a 8 cilindri, con una meccanica ammirevole per disegno ed esecuzione, e grande protagonista sui circuiti negli anni dal 1925 al 1930, con innumerevoli vittorie, tra cui ben cinque Targhe Florio consecutive ed i Gran Premi di Roma, d’Italia, di Spagna, di Monaco e di Germania.

Collezione del MAUTO- Museo nazionale dell’Automobile, Torino

 

Villa d’Este Style 2020: un’edizione da ricordare

CERNOBBIO (CO) 29 giugno 2020 –  Sabato 27 giugno è andata in scena la nona edizione di un raduno davvero unico nel suo genere: Villa d’Este Style, dedicato alla bellezza di un’automobile che ha fatto la storia – l’Alfa Romeo 6C 2500 SS Coupé Villa d’Este – e che ha dato il via simbolico alla nuova stagione di appuntamenti per gli appassionati dei motori d’epoca.

Villa d’Este Style celebra la passione e la dedizione per una macchina iconica, che negli anni Cinquanta affascinò tutti grazie ad uno stile incomparabile. Dopo una lunga e attenta ricerca, l’Hotel Villa d’Este nel 2012 acquistò un modello di un’Alfa Romeo “Coupé Villa d’Este” e la riportò a casa, in quel luogo in cui il modello originale fece il suo debutto al Concorso di Eleganza del 1949, e che rappresenta la dimora spirituale di questo raro esemplare. La presenza di questa auto amplifica ulteriormente lo stile di vita elegante che rende l’Hotel Villa d’Este così unico nel mondo.

I protagonisti di questa edizione sono stati sei esemplari di Alfa Romeo 6C 2500 SS Coupé Villa d’Este, di cui tre bordeaux, uno blu, uno nero, oltre all’inconfondibile grigio metallizzato di proprietà dell’Hotel Villa d’Este.

Accanto a questi capolavori, sono state esposte delle automobili con una certa affinità elettiva, rigorosamente Alfa Romeo 6C 2500: due Coupé di Touring, due Cabriolet e una berlina speciale di Pinin Farina, e infine una Freccia d’Oro e una GT SS carrozzate dall’Alfa Romeo.

“Siamo orgogliosi di aver assistito a un’edizione di successo, in cui la passione per le auto si è unita perfettamente all’atmosfera inconfondibile che si respira qui, dando vita ad una esperienza eccezionale che celebra l’essenza stessa di Villa d’Este”, dichiara il Dottor Giuseppe Fontana, Presidente del Gruppo Villa d’Este.

Danilo Zucchetti, Direttore Generale del Gruppo Villa d’Este, aggiunge: “Questo appuntamento racconta la relazione speciale tra un hotel iconico come Villa d’Este e un’auto unica dal design senza tempo, due esempi di stile inimitabile”.

Nuovo calendario per l’Abarth Rally Cup 2020: 6 appuntamenti nell’European Rally Championship – FIA ERC – tra cui una novità, lo spettacolare Rally delle Azzorre

La stagione 2020 dell’Abarth Rally Cup si apre ufficialmente con il Rally di Roma Capitale il 24 luglio per poi proseguire in Lettonia, Repubblica Ceca, Portogallo, Ungheria e Spagna. La novità è l’inserimento del Rally delle Azzorre, uno degli eventi più spettacolari del calendario internazionale.

La stagione 2020 dell’Abarth Rally Cup è pronta a riaccendere i motori il 24 luglio con il Rally di Roma Capitale, prova d’apertura del FIA ERC 2020. Proprio in questi giorni infatti è stato definito il nuovo calendario del monomarca riservato alle Abarth 124 rally, che si articola su 6 prestigiose gare, tutte valide per il campionato continentale. Di queste, quattro si disputano su asfalto: Rally di Roma Capitale (24-26 luglio), Barum Czech Rally Zlín (28-30 agosto), Rally di Ungheria (6-8 novembre) e Rally delle Isole Canarie (26-28 novembre); due si corrono invece su terra: il Rally Liepāja, in Lettonia (14-16 agosto) e il Rally delle Azzorre, in programma dal 17 al 19 settembre. Proprio quest’ultima è la novità della stagione 2020. La gara dell’isola portoghese è infatti tra le più spettacolari del mondo grazie agli scenari mozzafiato in cui si confronteranno i concorrenti: particolarmente famosa la prova speciale di Sete Cidades che si svolge lungo il bordo di un lago formato da un cratere vulcanico.

Un’opportunità in più per i piloti che prendono parte all’Abarth Rally Cup, che prevede un montepremi di 30.000 euro per ciascuna gara ai quali si aggiunge il premio finale per il vincitore del campionato dello stesso importo. La classifica finale dell’Abarth Rally Cup verrà stilata sulla base dei 5 migliori risultati ottenuti.

Il brand dello Scorpione, inoltre, supporterà i team privati sui campi di gara con il servizio ricambi nel parco assistenza, con la presenza di ingegneri e tecnici e anche con la struttura Hospitality Abarth.

In attesa di ripartire con la stagione 2020 dell’Abarth Rally Cup, Luca Napolitano, Head of EMEA Fiat & Abarth Brands, e Jean-Baptiste Ley, ERC Co-ordinator, tracciano un bilancio sui risultati sportivi dell’Abarth 124 rally e dell’Abarth Rally Cup all’interno del Campionato Europeo Rally FIA in un video disponibile a questo link.

14° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina: da oggi il via alle iscrizioni

L’8 e 9 agosto le sfide di questa attesissima gara ricca di “titolazioni” nazionali ed internazionali: quella del Tour European Rally, del Campionato Italiano Rally Terra “moderne” e “storiche”, del Campionato Italiano Cross Country Rally, e atto finale per la serie Raceday 2019-2020 . Il percorso è stato rivisto rispetto al progetto di origine, con tre Prove Speciali da ripetere e scenari di tradizione “mondiale”: 380 chilometri totali e 70 di sfide. Confermati i territori della provincia aretina e delle crete senesi per le quali, in questo periodo di ripresa dall’emergenza epidemiologica, l’evento diventerà ancor di più utile veicolo di ricaduta economica del comparto turistico. Foto Lorenzo Martincich

Arezzo, 29  giugno 2020. Da oggi il via alle iscrizioni, con chiusura prevista da regolamento mercoledì 29 luglio, per il  14° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, in programma per l’8 e 9 agosto.

La nuova data e la nuova rivisitazione federale dei calendari post emergenza epidemiologica da Covid 19, ha conferito all’evento organizzato da Valtiberina Motorsport due blasoni “tricolori” in più, quello dell’essere la prima prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) ed anche quella del Campionato Italiano Cross Country Rally, oltre ad essere valida per il Campionato Italiano Rally Terra Autostoriche, già “finalissima” del Challenge Raceday Rally Terra 2019-2020, oltre che proposta in uno scenario internazionale in quanto sarà prima prova del Tour European Rally (TER) sia “moderno” che “storico”.

Percorso rivisto ma sempre emozionante e carico di storia rallistica. Le argomentazioni per la gara aretina e senese, in quanto abbraccia due vasti territori ad ampia vocazione rallistica, ci sono: logico attendersi attori protagonisti di elevato livello e vetture che potranno regalare emozioni, spettacolo, adrenalina.

Diverse le novità della gara, rispetto al programma di origine, ciò dovuto al fatto che le normative federali prevedono percorsi più concentrati al fine di contenere il pericolo di contagio che per motivi prettamente economici per organizzatori ed equipaggi.  Chi correrà si troverà davanti comunque un tracciato punteggiato da tre prove speciali da ripetere, confermando l’abbracciare la provincia aretina e le crete senesi, per mantenere fede alla promessa fatta di cercare di regalare sensazioni “mondiali”.

L’intero percorso misurerà 380 chilometri, dei quali 70 di distanza competitiva interamente si strada bianca.

In questi giorni è stata diffusa la prima bozza del programma di gara, suscettibile di variazioni, le quali saranno comunicate mediante il sito web di riferimento dell’evento,

Programma                                                           

Iscrizioni

Apertura:  lunedi 29 Giugno 2020

Chiusura : mercoledì 29 Luglio 2020

 

DISTRIBUZIONE ROAD BOOK – NUMERI DI GARA – MATERIALI

Giovedì 6 agosto 2020 dalle ore 16.00 alle ore 20.00 – Centro Accrediti Arezzo

Venerdi 7 agosto 2020 dalle ore 8.00 alle ore 10.00 – Centro Accrediti Arezzo

 

RICOGNIZIONI AUTORIZZATE

Venerdì 7 agosto 2020 dalle 9.00 alle 17.00

 

APERTURA PARCO ASSISTENZA

Venerdì 7 agosto 2020 dalle ore 15.00 Arezzo, loc. La Carbonaia, Via Enrico Lansel

 

VERIFICHE TECNICHE ANTE-GARA

Sabato 8 agosto 2020

dalle 8.00 alle 10.30 Asciano, Stadio di Asciano, via Achille Grandi

 

SHAKEDOWN

Sabato 8 agosto 2020 dalle 9.00 alle 12.00 – Km 2.2 Asciano

Partenza – Asciano : sabato 8 agosto dalle ore 14.30 –

Riordino Notturno IN – Arezzo: sabato 8 agosto dalle ore 19.30 –

Riordino Notturno OUT- Arezzo: domenica 9 agosto dalle ore 8.00 –

Arrivo Finale – Arezzo: domenica 9 agosto dalle ore 16.00

 

L’edizione 2019 venne vinta da Marchioro-Marchetti con la Skoda Fabia R5, mentre la gara storica fu appannaggio di Romagna-Lamonato, con una Lancia Delta 16V.

 

Gianluca Tosi pronto alla ripartenza: in Casentino avvia la stagione IRCup

Il pilota di Castelnuovo Monti, insieme al fido Alessandro Del Barba salirà di nuovo sulla Skoda Fabia R5 della GIMA Autosport per il programma “internazionale” al quale aggiungerà il consueto appuntamento tricolore del Ciocco in agosto. Foto Mario Leonelli

29 giugno 2020 – Possono ripartire i rallies, dopo l’emergenza epidemiologica da Covid 19, e Gianluca Tosi si fa trovare pronto. Già all’inizio dell’anno il pilota di reggiano di Castelnovo Monti aveva programmato la propria stagione di nuovo nella serie IRCup e così ha confermato anche dopo il periodo di chiusura dell’attività.

Tosi, portacolori della Movisport, affiancato dal fido Alessandro Del Barba, sarà dunque al via dell’intera stagione “internazionale” che partirà questo fine settimana con il Rally del Casentino (Bibbiena-Arezzo), per poi proseguire in settembre a Bassano e finire nella gara di casa del Rally Appennino Reggiano. La vettura scelta è la solita dello scorso anno, vale a dire la Skoda Fabia R5 di GIMA Autosport, una certezza sia per quanto riguarda il mezzo che la squadra, con la quale Tosi collabora da molte stagione con grande soddisfazione e con ampie dimostrazioni reciproche di stima.

Al programma di riferimento, Gianluca Tosi e Alessandro Del Barba aggiungeranno un appuntamento classico disputato già diverse stagioni passate, il rally del Ciocco, rimandato ad agosto per via dello stop dello sport auto, secondo atto del Campionato Italiano e non è da escludere di vederlo al via del Rally di Alba, l’1-2 agosto, prima prova del “tricolore” WRC, in Piemonte.

Gianluca Tosi: “Finalmente riusciamo a rimettersi in macchina, segno che la situazione dell’epidemia sta andando per il meglio. Avremo tanta ruggine da smaltire, come credo un po’ tutti del resto, ma l’importante è riprendere. E lo faremo con una bellissima gara, che seppur ridotta di chilometraggio sarà sempre emozionante e stimolante. Per noi, poi, ha un conto in sospeso, in quanto lo scorso anno ci ritirammo per un banale guasto tecnico, quindi vogliamo il riscatto pieno. Come al solito è previsto molto caldo e sono annunciati avversari di alto profilo, quindi un impegno duro. Un impegno che io dico sarà comunque il miglior modo di ripartire!”

Il 40° Rally del Casentino scatterà sabato 4 luglio alle 11.30 dal tradizionale palco partenza di viale Gramsci in Bibbiena e si svolgerà sulla distanza di 89 km di prove speciali divise sui classici tratti cronometrati casentinesi, opportunamente rivisti nella distanza. La “Corezzo” di 9,500 km, la “Crocina” di 22,28 km e la new entry “Rosina” di 7,48 km, prova presa “in prestito” dal Historic Rally delle Vallate Aretine. La scelta dolorosa di tagliare le prove nella parte alta del Casentino, cioè le classiche PS “Caiano e “Barbiano” è dovuta alla necessità di rispettare il chilometraggio massimo di tratti cronometrati imposto dai nuovi protocolli (non oltre 100km) senza però rinunciare alle prove più lunghe e selettive. L’arrivo sarà alle 20,43, sempre in Viale Gramsci a Bibbiena.

Il Trofeo Rally ACI Vicenza riparte da Scorzè

Da agosto a novembre le gare del Trofeo organizzato in collaborazione con la Palladio Historic e dedicato ai tesserati di AC Vicenza. Le prove speciali di Scorzè, Bassano e Schio i teatri del nuovo calendario

Vicenza, 29 giugno 2020  – Il mondo dell’automobilismo si rimette in movimento dopo il lungo e forzato blocco dei mesi scorsi; numerosi test svolti nei giorni scorsi confermano la volontà di tanti equipaggi di tornare in gara e questi fattori hanno indubbiamente portato ottimismo anche ai promotori di trofei. Tra questi, si conferma pronto a riaprire le sfide il Trofeo Rally ACI Vicenza organizzato per il secondo anno dall’ente locale, in collaborazione con la Scuderia Palladio Historic.

Forzatamente rivisto nella sua composizione, il calendario è comunque riuscito a mantenere valide tre delle cinque gare previste in origine; questo, sia per le auto moderne quanto per le storiche. Erano state proprio quest’ultime ad aprire il trofeo col Lessinia Rally dello scorso febbraio e riprenderanno le ostilità ad inizio agosto al Rally Città di Scorzè, per chiuderle al Città di Bassano di fine settembre.

Stesse due gare per i concorrenti con le auto moderne, che inoltre si giocheranno il tutto per tutto al Città di Schio a metà novembre.

Vista la riduzione a sole tre gare, il comitato organizzatore ha deciso che non vi saranno scarti di punteggio nelle classifiche finali, conteggiando tutti i punti acquisiti.

Aperto ai tesserati dell’Automobile Club Vicenza, prima del blocco il trofeo era arrivato a quota sessantasei iscritti e con l’occasione si rammenta che le iscrizioni sono tutt’ora aperte e, soprattutto per i conduttori delle auto moderne, c’è la possibilità di entrare in lizza e disputare per intero la serie e tentare di aggiudicarsi uno dei premi che consistono in licenze e tessere ACI gratuite per la stagione 2021. Nel sito dedicato, è disponibile il modulo da inviare alla segreteria.

IL NUOVO CALENDARIO DEL TROFEO RALLY ACI VICENZA:

Auto Storiche: 14/15 Febbraio 2° Lessinia Rally; 1/2 Agosto 3° Rally Storico Città di Scorzè; 25/26 Settembre 15° Rally Storico Città di Bassano.

Auto Moderne: 1/ 2 Agosto 17° Rally Città di Scorzè; 25/26 Settembre 37° Rally Città di Bassano; 14/15 Novembre 29° Rally Città di Schio.

Per le auto storiche il Rally Città di Bassano avrà come coefficiente 1,5. Per le auto moderne il Rally Città di Schio avrà come coefficiente 1,5.

 

 

 

Project Team al via del Rally del Casentino

In Toscana, esordio stagionale e gara test per il giovane talentuoso portacolori Christopher Lucchesi (Peugeot 208 R2), affiancato da Marco Pollicino, in vista dell’impegno nel CIR “due ruote motrici”

Bagni di Lucca (Lu), 29 giugno 2020 – Archiviato lo stop dovuto all’emergenza epidemiologica, la scuderia Project Team scalda i motori in vista dell’imminente ripartenza della stagione sportiva 2020. Il prossimo fine settimana, infatti, il talentuoso portacolori Christopher Lucchesi sarà al via del 40° Rally Internazionale del Casentino, appuntamento inaugurale dell’International Rally Cup Pirelli e in scena sui selettivi asfalti dell’Aretino. Gara test per il giovane figlio d’arte che, su Peugeot 208 R2 della GF Racing e in coppia con l’esperto Marco Pollicino, sfrutterà l’occasione per scrollarsi di dosso un po’ di ruggine al fine di prepararsi al meglio al più che confermato impegno nel Campionato Italiano Rally (CIR), categoria “due ruote motrici”, e nel Trofeo Peugeot.

«Finalmente si riparte, era ora dopo sei mesi di pausa forzata» – ha sottolineato un soddisfatto Lucchesi jr – «La mia ultima gara, infatti, risale al ‘Fettunta’ del dicembre scorso. Da qui, di concerto con la squadra, abbiamo deciso di fare un po’ di training al Casentino, prima di tuffarci a capofitto nel CIR che scatterà a fine luglio con il prestigioso ‘Roma Capitale’, competizione tra l’altro per me del tutto inedita».

Andando, invece, al programma della più vicina competizione toscana, lo start sarà dato sabato 4 luglio dal comune di Bibbiena (nonché luogo d’arrivo in serale); previste sette prove speciali che si articoleranno su 89,22 chilometri di tratti cronometrati (trasferimenti esclusi).

Calendario Campionato Italiano Rally  “due ruote motrici” 2020

Rally di Roma Capitale (26 luglio); 43° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio (22 agosto); 104ª Targa Florio (13 settembre); 67° Sanremo Rallye (4 ottobre); 38° Rally Due Valli (25 ottobre); 11° Tuscan Rewind (22 novembre).

 

Hyundai avvia la produzione di Nuova i10 N Line in Europa      

Hyundai ha avviato la produzione della Nuova i10 N Line nello stabilimento Assan Otomotiv Sanayi di Smirne, in Turchia. Con il suo design completamente rinnovato, la versione N Line della city car Hyundai sarà equipaggiata con un motore Turbo GDi da 1.0 litri, per la prima volta su una i10. Nuova i10 N Line sarà disponibile in Europa a partire da questa estate

29 giugno 2020 – Hyundai ha annunciato l’avvio della produzione di Nuova i10 N Line nello stabilimento Assan Otomotiv Sanayi di Smirne, in Turchia.

La nuovissima i10 N Line è il quarto modello Hyundai ad essere equipaggiato con l’allestimento sportivo N Line. Ispirati alle auto “N” ad alte prestazioni di Hyundai, i modelli N Line si distinguono per il loro carattere sportivo, che si apprezza nel design esterno, così come in quello degli interni.

Ma per Nuova i10 N Line il carattere sportivo non si ferma al design. Il modello è infatti dotato anche di un esclusivo motore 1.0 Turbo GDi da 100 CV, che rende la guida ancor più dinamica e divertente.

“Dando a Nuova i10 il suo motore più potente, abbiamo voluto sottolineare come l’allestimento N Line non abbia a che fare solo con il suo nuovo look, ma anche con la dinamicità”, afferma Andreas-Christoph Hofmann, Vice Presidente Marketing e Prodotto di Hyundai Motor Europe. “Aggiungendo questi elementi sportivi a quella che è una city car già molto sicura e affidabile, abbiamo voluto rendere il suo fascino apprezzabile da una platea ancor più ampia di clienti.”

Nuova i10 N Line

Nuova i10 N Line combina il design dinamico di Nuova i10 con l’attitudine sportiva che caratterizza l’allestimento N line. Il suo design esterno è caratterizzato da contrasti tra superfici morbide e linee nette. I paraurti e la calandra, completamente riprogettati, le conferiscono un aspetto dinamico ispirato ad alcuni dei modelli ad alte prestazioni Hyundai. All’interno, il volante e il cambio caratterizzati dal marchio N, insieme agli anelli delle bocchette di ventilazione rossi e alla pedaliera in metallo, conferiscono all’abitacolo un carattere grintoso e sportivo. A completare il pacchetto è un esclusivo motore da 1.0 litri T-GDI che eroga 100 CV e una coppia di 172 Nm.