Con il 33° Rally Sanremo Storico si concludono le Schegge sanremesi di Sergio Verrando

SANREMO (IM) – È la spettacolare carrellata dedicata alle auto storiche a chiudere l’appassionate striscia di Schegge realizzate dal nostro reporter Sergio Verrando. Una carrellata che prende in esame gran parte dei protagonisti, focalizzando, però, l’attenzione soprattutto sui piloti liguri e piemontesi. E se al vertice è stata grande battaglia fra Elia Bossalini-Harshana Ratnayake che con la Porsche Gruppo 4 hanno condotto la gara prima incappare in uno spigolo che ha fatto precipitare il pilota piacentino in ottava posizione, ed un determinato Lucio Da Zanche alla fine vincitore con Daniele De Luis tornato sul sedile di destra sulla Porsche 911 SC appena allestita secondo le specifiche del Gruppo B. Il primo concorrente del nord ovest in classifica, anzi la prima, è ancora lei, Fabrizia Pons, impeccabile lettrice delle note sulla Lancia Delta 16 di Lucky che ha terminato al secondo posto.

Terzo gradino del podio, ma soprattutto successo di Secondo Raggruppamento per Davide Negri e Roberto Coppa che, rimasti a secco di punti nel precedente Vallate Aretine, hanno impostato la loro gara sul passo e la prudenza badando bene di racimolare il massimo dei punti per rientrare in gioco nel Campionato Italiano. Lo chiamavano Odeon e lo spettacolo sa ancora darlo. Gabriele Noberasco, affiancato da Michele Ferrara, ha portato al quinto posto assoluto la BMW M3, padroneggiando la berlinetta bavarese da par suo, soprattutto nell’umida tappa di venerdì. Settimi assoluti, secondi di Classe e Raggruppamento, Roberto Rimoldi e Luigi Cavagnetto sono stati protagonisti di una gara in crescendo dopo essersi appoggiati ad un albero con la loro Porsche 911 SC nel secondo passaggio a San Romolo nella tappa di venerdì. Arrivano della Corsica, ma guidano una vettura giapponese, allestita in Inghilterra, ma curata a Nizza Monferrato dai fratelli Balletti. Sono Mathieu Martinetti-Fabrice Gordon che hanno portato all’ottavo posto finale la Subaru Legacy.

Una foratura, con conseguente caduta della macchina dal cavalletto ha pesantemente condizionato la gara di Manuel Villa-Bruno Banaudi che, dopo l’iniziale disavventura, hanno dato spettacolo con la loro BMW M3, riuscendo a segnare tempi di rilievo che li collocano comunque nona posizione assoluta. Ottima prestazione per Dino Vicario e Marina Frasson che hanno portato per la prima volta in gara la particolare Ford Escort RS allestita secondo il modello delle Gruppo 5 che correvano in pista negli anni Settanta preparate da Zakspeed. La vettura è ancora acerba, con qualche piccolo problema di messa a punto, ma lo spettacolo c’è ed è notevole. Gara tranquilla con passo veloce per MGM-Maurizio Torlasco che hanno portato al dodicesimo posto assoluto la loro Porsche 911 precedendo di due posizioni Bruno Graglia-Roberto Barbero che hanno spremuto senza pietà la loro 124 Abarth che non ha perso un colpo regalando all’equipaggio della Dolly Motorsport il terzo di Gruppo 3 e il primato in classe

Grande gara per Nello Parisi-Giussy D’Angelo che avevano come obiettivo vincere il Primo Raggruppamento, quello delle vetture più anziane con la loro Porsche 911S, cosa perfettamente riuscita con gran divertimento e dopo una bella battaglia con la vettura gemella di Marco Dell’Acqua-Alberto Galli che però si sono ritirati a inizio secondo tappa, quando erano all’inseguimento ravvicinato dei due torinesi. Grande spettacolo, tutto di controsterzo per il savonese Marcello Rocchieri, affiancato dal figlio Luca, che ha guidato da par suo la Opel Kadett GT/E chiudendo sedicesimo assoluto, una posizione davanti a Mario Morando, affiancato da Andrea Demonte, che rientrava nelle gare storiche con la sua Porsche dopo un’assenza durata alcuni anni.

Ottima prestazione per Fabrizio Vaccani e Walter Rapetti che hanno portato la loro Fulvia Coupé in ventesima posizione assoluta, precedendo la Fulvia Coupé di Nicola Salin-Paolo Protta che si è aggiudicato la categoria fino a 1300. Grande soddisfazione anche per Graziano Espen e Anna Canale, che hanno riportato in gara la loro Fulvia Coupé, concludendo la gara in  27esima posizione, seconda di classe, mentre altrettanto non si può dire per i cugini Umberto Parisi-Luca Battiato, per la prima volta insieme, che stavano veleggiando a tutta forza fra i migliori dieci dell’assoluta fino a quando hanno rotto il filo dell’acceleratore della loro Porsche 911 S perdendo 15 minuti nella quinta prova la Monte Bignone. La rimonta compiuta non rende loro un risultato che avrebbero ampiamente meritato.

Successo di Classe con la piccola Fulvia 1300 per Fabrizio Pardi-Silvia Bianco Francesetti, ventottesimi nell’assoluta, seguiti dai locali Maurizio Pagella-Roberto Brea, Porsche 911S che avrebbero potuto avere una classifica migliore senza una divagazione a San Romolo, proprio al Ristorante Dall’Ava. Ancora al traguardo Riccardo Arrigo-Antonello Moncada, Fiat 127, che chiudono 33esimi, una posizione più in alto di Francesco Drago-Marco D’Ambrosio, A112 Abarth. al traguardo, con l’onore delle armi, la perfetta Fiat 125 Special in allestimento d’epoca Gruppo 1 di Pietro Turchi-Giorgio Severino.

Nutrito l’elenco dei ritirati che comprende fra gli altri Federico Ormezzano-Patrick Varale, che non sono riusciti ad esprimere ilo potenziale della loro BMW M3 incocciando una pietra caduta dalla montagna nella prima prova speciale della gara. Sfortunati anche i coniugi biellesi Valter Anziliero-Anna Berra che si fermano per rottura del cambio della loro Ford Escort RS mentre si stanno dirigendo verso il fine prima tappa a Sanremo. Fermi Italo Ferrara-Gabriele Bobbio con la loro Peugeot 309 GTI per uscita di strada nella quinta prova, mentre Mirko Acconciaiogo e Francesco Zambelli concludono la loro avventura sul Colle d’Oggia del sabato

Le storiche del Sanremo hanno dato spettacolo anche con la regolarità a media della Coppa dei Fiori che ha visto imporsi Gandino-Scarcella, A112 Abarth, davanti a Vellano-Molina, Audi 80 Quattro, e Aiolfi-Seneci, Volkswagen Golf GTI, autori di una gara superlativa che li avrebbe portati alla vittoria senza il pesante errore di San Romolo. Alla gara erano iscritte 39 vettura, fra le quali spiccavano, per bellezza e storicità, la splendida Alpine A110 dell’equipaggio femminile Giugni-Pietropaolo, la Ford Cortina Lotus di Chiesa-Chiesa, la corsaiola Opel Ascona 400 dei tedeschi Lars-Karl, la Morgan Plus 8 degli elvetici Nager-Pfruender e la Renault 8 Gordini di Sommaruga-Fumanelli.