Gianmaria Aghem, il regolarista viaggiatore e vincente

 Trasferte cariche di soddisfazioni in Austria e Germania per il driver di Moncalieri. di Marco Mincotti

0724_aghem_podio silvretta (Custom)MONCALIERI (TO) – Le Lancia Fulvia erano due, la prima in versione “Fanalone” nonché HF Coupé, immatricolata nel 1970; l’altra dotata di un piccolo ma ruggente 1200 e di cinque anni più vecchia. In comune avevano l’uomo al volante, il regolarista moncalierese Gianmaria Aghem, ma anche un’altra cosa: la terra straniera. Il driver infatti, sempre navigato dalla moglie Rossella Conti, è reduce da due recentissime trasferte, rispettivamente compiute in Austria e Germania in questi ultimi giorni di luglio. Due avventure che, alla fine, lo hanno visto sempre raggiungere il podio, in un caso per salire sul suo gradino più alto.

Il Silvretta Classic. Prove speciali in retromarcia o addirittura a motore spento, lasciandosi andare in discesa a cavallo fra un’incoscienza da ragazzino e la sapienza di chi al volante sa sempre esattamente che cosa fare. È tutto questo ma anche qualcosa di più il “Silvretta Classic”, autentico must della regolarità per autostoriche che si consuma nell’ultimo stretto lembo d’Austria, quello che poi si tuffa nel mitteleuropeo Liechtenstein o direttamente nelle Alpi Svizzere. L’edizione di quest’anno l’ha vinta Aghem con la sua Lancia Fulvia HF. E lo ha fatto agevolmente, percorrendo senza troppi pensieri i cinquecento chilometri del tracciato suddiviso in tre tappe, intervallate da 35 speciali molte delle quali “a sorpresa”, perché prevedevano appunto performance non strettamente legate ad un semplice riscontro cronometrico, bensì a test che definire di bravura è un solo pallido eufemismo. E a nulla sono valsi gli attacchi dei diretti inseguitori: non c’è n’era per nessuno, Aghem e signora erano evidentemente risoluti nell’intento di portarsi a casa il successo. E così gli svizzeri di residenza ma italiani nel cuore Stefano e Susanna Ginesi hanno dovuto accontentarsi della piazza d’onore con la loro AC Ace del 1956, mentre il terzo posto è andato ai tedeschi Peter Gobel e Johanna Weccardt, intervenuti con una Škoda Favorit del 1992 in versione “Monte Carlo”. Tutte coppie agguerrite, avversari degni, ma sappiamo che quando è sulla Fulvia Aghem difficilmente si fa prendere: è un tutt’uno con questa macchina, ne frusta i cavalli facendola scivolare con dolcezza infinita su curve e declivi; la spreme nella meccanica ma senza portarla mai al limite, anche perché abbina regimi corsaioli ad andature da passeggio. Subito dopo il “Silvretta” infatti la rossa Lancia di Gianmaria ha viaggiato con un filo di gas intorno a San Martino di Castrozza, dove quei “pazzi” della Pechino – Parigi (Aghem ne fece parte nel 2013) stavano transitando dopo essersi lasciati alle spalle l’Ungheria e la Slovenia per dirigersi alla volta di Saint Moritz, Losanna, Reims e infine la città della Tour Eiffel. Si sono accodati a loro per un paio di giorni, tanto per attendere il tempo di tornare a correre…

Heidelberg Historic. …e quel tempo è finalmente giunto quando sono approdati ad Heidelberg, ridente cittadina fra Stoccarda e Francoforte, dove dei terribili fatti che in questi giorni hanno sconvolto la nazione germanica, sono arrivati solamente gli echi. E così è andato in scena l’Heidelberg Historic, alla presenza di circa 180 concorrenti, fra cui il appunto la coppia nostrana, intervenuta con una Fulvia Coupé 1200 del 1965, la stessa con cui presero parte all’ultima edizione del Monte Carlo storico. Questa volta l’inossidabile duo moncalierese ha dovuto “accontentarsi” della terza piazza, “per una sbavatura tutta mia” confessa Gianmaria, come se salire sul podio di una manifestazione dove i padroni di casa fanno di tutto per primeggiare fosse cosa da poco. Come del resto non lo era la corsa: 600 chilometri suddivisi in due giorni e intervallati da 54 rilevamenti, insomma non proprio una garetta fra amici. Ma Aghem è fatto così, gioca per vincere, ma anche un po’ per mettersi continuamente alla prova lanciandosi in maratone automobilistiche sempre più intense. E non è finita: la Germania infatti lo avrà ancora ospite nel fine settimana del 6-7 agosto, giorni in cui parteciperà ad un’altra tappa del locale campionato riservato alle vetture d’epoca. Si parla di una competizione con qualcosa come 160 rilevamenti. I chilometri non abbiamo nemmeno voluto saperli.