Rallisti ai tempi del Coronavirus. Stefano Bertuccioli: “Il Rally della Lanterna con Ogier e Räikkönen è stata la mia prova del fuoco”

Addetto stampa delle scuderie Lanterna Corse e VM Motor Team, il giornalista genovese non aveva scampo e non poteva sfuggire alla sirena delle corse; con un padre tanto appassionato da portarlo fin da piccolo allo slalom di Mignanego (abitava a poche centinaia di metri dalla partenza) e ai Gran Primi a Monza. Sette gare da navigatore, prima di farsi coinvolgere totalmente negli uffici stampa. Che sono la sua grande passione insieme alla fotografia, la moto, la bici, lo sci e un lungo elenco di interessi che lo attirano. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

CERANESI (GE) – Se nasci a poche centinaia di metri dalla partenza di uno slalom storico (Mignanego-Giovi), e quando ti trasferisci vai ad abitare nel comune dove si svolge un altro slalom (Ceranesi-Praglia), il tuo destino è segnato. Ne è perfettamente consapevole Stefano Bertuccioli, genovese nato a Mignanego, abitante a Ceranesi, giornalista, addetto stampa, fotografo, un breve passato da navigatore, con mille altre passioni.

Sono nato a Mignanego, un paesino dell’entroterra genovese, dove si festeggiava il primo maggio andando tutti a vedere lo slalom Mignanego-Giovi, una delle classiche delle gare fra i birilli. Non ricordo quando mio padre Danilo mi ha portato a vedere le macchine la prima volta tanto ero piccolo” afferma oggi il trentacinquenne addetto stampa genovese.

Ricorda però benissimo le prime foto scattate di carattere automobilistico, anche perché coincidono con un evento che fece epoca.

Nel 1996 mio padre mi portò a vedere il Gran Premio di Monza e mi regalò una macchina fotografica. Andammo alla variante Ascari e per tutto il giorno scattai foto che non vennero neppure male” ricorda oggi con orgoglio Stefano Bertuccioli, fiero del suo esordio fotografico alla prima gara a Monza di Michael Schumacher con la Ferrari. E per la cronaca il tedesco vinse il gran premio.

Con un simile DNA e la vicinanza a una città che i motori li ha sempre avuti nel sangue, Stefano Bertuccioli passa il tempo della sua infanzia facendo il conto alla rovescia per arrivare all’agognata patente che più che significare avere un’automobile, significava poter staccare la licenza per poter correre.

Nell’inverno 2003-2004 mi iscrissi al Corso Navigatori della Scuderia Lanterna Corse e fu la svolta della mia vita. Conobbi Marco Gallo e Vittore Saredi che guidavano il sodalizio genovese e con loro iniziò una collaborazione o meglio, un’amicizia che dura tutt’ora” sottolinea Stefano Bertuccioli.

“Un’altra delle mie numerose passioni, oltre alle auto e a fotografare, è sempre stato scrivere. Me la sono cavata benino fin da ragazzino e al Liceo ho fatto parte del gruppo che redigeva il giornale d’istituto. Per questo motivo, durante il corso da navigatore, dissi a Marco Gallo che se avevano bisogno di un addetto stampa per la scuderia e le loro gare ero disponibile”.

Nel frattempo arriva anche la sospirata licenza per correre e a luglio 2004 Stefano Bertuccioli, casco in testa, si schiera al via del suo primo rally.

Ovviamente come navigatore e altrettanto ovviamente nel Rally della Altavalpolcevera che partiva da Mignanego, il mio paese. Corsi con Paolo Benvenuto su una Peugeot 106 di Classe N1, un grande appassionato di corse che a cinquant’anni, sistemati i suoi impegni lavorativi, si prendeva la soddisfazione di disputare la sua prima gara. Nonostante fossimo due esordienti, e la classe fosse numerosissima, come accadeva sempre all’epoca, riuscimmo a vedere onorevolmente il traguardo con soddisfazione”.

Il Rally Altavalpolcevera rappresenta anche l’esordio giornalistico di Stefano Bertuccioli. “TuttoRally necessitava di qualcuno che seguisse la gara. Marco Gallo conosceva Paolo Francalanci, allora in redazione e mi affidarono il servizio. Furono coraggiosi”.

La carriera rallistica di Stefano Bertuccioli dura tre anni, dal 2004 al 2006, disputando sette gare. “Ovviamente il Rally Altavalpolcevera lo disputai tutti gli anni e fu la mia prima gara nel 2004 e anche l’ultima nel 2006. È anche l’unica gara in cui mi sono ritirato per rottura del cambio, mentre correvo a fianco di Luca Ballestrero, al suo esordio nei rally”. Nel palmares di Bertuccioli c’è anche la partecipazione a un Appennino Ligure, altra gara che si svolge nella Valpolcevera dove abita, un Riviera Ligure a Spotorno e due Coppa d’Oro, ad Alessandria, le cui prove speciali si svolgevano sul versante piemontese dell’Appennino Ligure, non distanti da casa sua.

Purtroppo non ho mai vinto la classe, ma mi sono divertito. In particolare ricordo ancora con emozione l’unica gara che ho disputato a fianco di Marco Gallo: il Rally Alta Valpolcevra del 2005. Chiudemmo ottavi assoluti e secondi di Classe N3 con una Clio RS dopo una lunghissima battaglia con Albino Condrò. Fu veramente tanta roba”.

L’impegno in scuderia però obbliga Stefano Bertuccioli a fare delle scelte. Non si può correre e occuparsi della comunicazione della squadra, perciò a fine 2006 appende il casco (rallistico) al chiodo per occuparsi della comunicazione, sia per quanto riguarda l’attività di scuderia sia per quanto riguarda le gare organizzate da Marco Gallo e soci.

Piano piano mi ritrovai a vivere in una grande famiglia di appassionati di corse. Semplicemente parlavamo e parliamo tutt’ora lo stesso linguaggio. Iniziai con la comunicazione della scuderia Lanterna Corse, e nel 2008 mi occupai per la prima volta in prima persona della sala stampa in un rally: il Rally di Torriglia, gara organizzata dalla Lanterna Rally, il braccio organizzativo del sodalizio genovese. Ma quella non fu la gara che mi fece compiere il salto di qualità, perché già seguivo i rally in sala stampa, collaborando dal Rally di Bobbio del 2004 con Mauro Allemani di cui ero diventato il braccio destro, personaggio che mi ha insegnato tutto sulla gestione e la comunicazione dei rally” dice Bertuccioli.

Il vero battesimo del fuoco avvenne al Rally della Lanterna 2010, gara allora valida per il Trofeo Asfalto, che vide la partecipazione degli equipaggi ufficiali Citroën Sebastieen Ogier-Julien Ingrassia e dell’ex pilota Ferrari Kimi Räikkönen affiancato da Kai Lindström, venuti a Genova per preparare la loro successiva gara su asfalto del mondiale rally.

“Inizialmente ci fu un attimo di perplessità nei miei confronti da parte degli addetti ai lavori a cominciare da Maurizio Rossi di PrimoCanale e Fabrizio Tabaton, i grandi mentori della gara, che probabilmente avrebbero preferito un addetto stampa più esperto e con un curriculum più significativo del mio, ma Marco Gallo difese la mia posizione. Con il passare dei giorni e l’intensificarsi delle riunioni il mio ruolo si fece più solido e alla fine ricordo quei giorni come una magnifica esperienza” afferma oggi Stefano Bertuccioli.

E che il lavoro svolto dall’addetto stampa sia stato ottimo lo dimostra il fatto che nell’inverno scorso Maurizio Rossi, gran timoniere di PrimoCanale Motori, nonché pilota e grande appassionato di rally, abbia chiamato Stefano Bertuccioli a far parte dello staff che l’emittente genovese ha allestito per seguire in diretta le gare liguri a cominciare dal Rallye Sanremo dello scorso anno sino al Rally Val Merula del febbraio scorso, ultima gara in cui le auto da rally hanno rombato sulle strade liguri.

La mia passione per le corse mi ha dato molto e mi ha fatto crescere professionalmente. Attualmente lavoro in un’azienda che si chiama 4Guimp, una piccola struttura che si occupa del commercio di biciclette d’alta gamma, soprattutto mountain bike. L’esperienza della comunicazione nei rally mi ha permesso di occuparmi delle stesse problematiche in ditta. Ma le mie passioni sono tantissime. Dalla moto (possiede una Moto Guzzi V85 TT pubblicata sabato scorso da www.kaleidosweb.com nella presentazione dell’intervista) alla bicicletta sia da strada sia mountain bike. Oltre allo sci e a tutti gli sport legati al freddo e alla montagna. Dovessi fare l’elenco di tutto ciò che mi attrae ci vorrebbe una giornata intera. Ma non dimentico i rally e la Lanterna Corse cui resto intimamente legato”.