11° Rally Storico del Cuneese: Vona-Rollandin in cima al podio

Gara tirata e spettacolare, con mille cambi di protagonisti, si risolve solo all’ultima prova con la stoccata finale dell’equipaggio valdostano della Delta. Grandissima prova delle Opel Kadett GT/E di Villani-Lalomia e Pastrone-Miretti. Sfortunati Mano-Barbero, iniziali dominatori del rally. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

DRONERO (CN), 28 aprile – Successo dei valdostani Claudio Vona-Eric Rollandin, Lancia Delta HF 16V, nella sezione storica della gara delle Valli Occitane che ha visto al via tredici dei 15 concorrenti iscritti e soprattutto una grande battaglia sulle prove speciali che le storiche hanno percorso per prime. Una gara che ha vissuto una grande tensione agonistica non solo per le difficili condizioni delle strade, rese insidiose dall’umido che andava e veniva, ma anche per i continui colpi di scena che si sono susseguiti chilometro dopo chilometro.

Le verifiche del venerdì presentano subito una piccola-grande delusione, con l’assenza della splendida Lancia Stratos di Max Girardo ed Elio Baldi che avrebbe dovuto aprire il serpentone delle vetture in gara. Oltre alla prima storica si registra anche la defezione dell’ultima storica iscritta in elenco, ovvero la Volkswagen Golf di Francesco Marino e Gabriella Giustetto. Venerdì sera tocca quindi alla Delta HF di Claudio Vona-Eric Rollandin fare da guida alle vetture che lasciano la pedana dalla piazza principale di Dronero per dirigersi verso Saluzzo e fare passerella nel centralissimo Corso Italia; quindi tornare indietro per il riordino notturno a Dronero avendo un primo assaggio di quella che sarà la seconda prova di sabato mattina da Brondello a Isasca. Non hanno preso il via Fulvio Astesana-Giampolo Demela, Ford Escort RS.

Sabato via puntuali alle 7.31 e dopo una breve assistenza si affronta la prima prova speciale, la Montemale di 10,700 km in Valle Grana, effettuata in senso contrario rispetto alla scorsa edizione, caratterizzata da tornanti da pendolo e discese da cuore oltre l’ostacolo. Sergio Mano e Matteo Barbero chiariscono subito le loro intenzioni usando esperienza e potenza della Toyota Celica ST 165 e staccano di 14”2 l’altra quattro ruote motrici, la Delta 16V di Claudio Vona-Eric Rollandin. Dietro è battaglia aperta fra le Opel Kadett GT/E con Paolo Pastrone, che ha chiamato al suo fianco Mara Miretti, che paga 40”5 alla trazione ed ai cavalli della Toyota, ma rifila 3”2 alla famiglia Battiato (papà Enzo al volante, il figlio Luca alle note) e ben 10”8 a Stefano Villani-Lorenzo Lalomia che accusano una partenza lenta a causa di problemi di frizione che non fanno entrare bene le marce. La sfida fra le Tutto Avanti premia Gianni Sabena-Vittorio Bianco, Fiat 127 CL, che pagano 51”4 a Mano-Barbero, ma sono davanti di 12”9 alla 128 Coupé di Vittorio Tinivella-Marco Blua, di 27”5 alla A112 Abarth di Marco Giordano-Jessica Radosta e di 37”2 più veloci del rientrante da tempo immemore Mauro Garbarino con Sonia Boi al suo fianco. Che la prova sia in condizioni di fondo critiche lo dimostra il fatto che come fanalino di coda si posizionano le tre BMW a trazione posteriore guidate dalla M3 di Luigi Barera-Paolo Protta, appena finita di assemblare e le due 2002 Tii di Leo Argentieri-Ilario Pellegrino e di Gianfranco Girotto-Renato Meroni in coda.

Lungo trasferimento, inframmezzato dal parco assistenza, e si arriva in Valle Bronda alla Brondello-Isasca, 7,00 km di tormento stretto in salita con dodici tornanti ad alto tasso tecnico, prima di tuffarsi nella difficile discesa fino a Isasca e tagliare il traguardo nell’ultimo tornante alle porte di Isasca. Ancora una volta Mano-Barbero fanno il vuoto davanti alla Delta di Vona-Rollandin, quindi si svegliano Villani-Lalomia che staccano il terzo tempo grazie anche all’intervento dei meccanici sulla frizione in parco assistenza, mescolando le carte fra le Kadett GT/E recuperando 6”6 a Pastrone-Miretti e ben 22”1 a Battiato-Battiato, salendo così il quarto posto in classifica generale. Fra le Kadett si infilano con il quinto tempo Barera-Protta che proseguono gli esperimenti sulla loro M3. Alle 11.16 si parte per la classica Valmala, 19570 di salita e discesa che salgono da Ponte Valcurta al Santuario di Valmala per tuffarsi poi giù nello stretto verso Lemma e chiudere alle porte di Rossana. E qui si verifica il primo e più importante colpo di scena della gara. L’alternatore della Toyota di Mano-Barbero fa le bizze e costringe l’equipaggio albese a pagare 31”3 alla Delta di Vona-Rollandin, preceduti anche dalle due Kadett GT/E di Pastrone-Miretti (in ritardo di 11”3 da Vona) e Villani-Lalomia, che pagano altri 5”7 a Pastrone. A seguire Battiato-Battiato a 41”3 e Barera-Protta a 50”3 molto cauti in questa difficile prova. Ritirate le due 127 CL in gara. Non entra nemmeno in speciale quella di Sabena-Bianco, mentre si ferma in prova la gemella di Garbarino-Boi, che escono di strada a metà discesa nello stretto di Lemma.

Dopo tre prove, quando si è quasi giunti a metà gara Mano-Barbero conducono con 10”7 su Vona-Rollandin, vantaggio frutto soprattutto della penalità di 10” pagata in ingresso prova dall’equipaggio della Delta. A 49”3 inseguono Pastrone-Miretti che vantano 9”9 sull’altra Kadett di Villani-Lalomia e 48”7 sulla terza Kadett di Battiato-Battiato; a 2’19”3 dal vertice si classificano in sesta piazza Tinivella-Blua che stanno tentando di contenere il ritorno di Barera-Protta e la loro BMW M3 che al momento precedono di 11”9.

All’uscita dal Parco Assistenza la domanda è se l’intervento dei meccanici di Mano-Barbero sulla Toyota sia stato risolutivo e la risposta arriva ancora prima di Montemale quando il coupé giapponese si ferma definitivamente.  Sembra quindi il momento di dare via libera a Vona-Rollandin, ma sorprendentemente Villani-Lalomia trovano ritmo e determinazione che li porta siglare il miglior tempo in tre speciali di fila, risultando praticamente imbattibili nel trittico Montemale-Brondello-Valmala-2. La prima prova la vincono con 6”8 su Pastrone-Miretti e 7”7 su Vona-Rollandin che cominciano a sentire profumo di vittoria e iniziano a fare i calcoli su come portare il successo a casa. La Brondello va nuovamente ai portacolori della Dolly Motorsport con 1”4 su Vona-Rollandin e 5”3 su Pastrone-Miretti, con conseguente sorpasso di Villani nei confronti di Pastrone; la terza prova, la lunghissima Valmala, è ancora di Villani-Lalomia che aprono un trittico di Kadett con Pastrone-Miretti a 4”2, Battiato-Battiato a 17”8 e Vona-Rollandin che lasciano ben 25”4 allo scatenato pilota torinese. Nel frattempo si sono fermati prima di Valmala per problemi meccanici Tinivella-Blua, regalando la quinta posizione a Barera-Protta.

Ad una sola prova dal termine la situazione podio si è fatta incandescente. Vero è che mancano solo più i dieci chilometri della Montemale, ma sono 10700 metri terribili. Villani ho solo più 14” di ritardo da Vona e ne ha appena 6”5 di vantaggio su Pastrone, come a dire che tutto può ancora accadere. La quarta piazza di Battiato, staccato di 1’43”9 da Vona non è a rischio, visto che vanta un vantaggio di 1’48”4 su Barera.

Ma a chiudere definitivamente i giochi ci pensano Claudio Vona ed Eric Rollandin, che attaccano duro sulla prova finale sfruttano cavalleria e trazione della Delta e si migliorano di 15” rispetto al passaggio precedente e staccano di 11”4  Villani, che alza di appena 3” il rilievo precedente. Terzo tempo per Pastrone-Miretti, che hanno pensato bene di portare a casa un podio che vale oro davanti al solito Battiato, quindi Barera e Giordano-Radosta a completare la sestina, che guarda caso corrisponde proprio alla classifica finale.

Sul podio di Piazza Martiri a Dronero, sotto gli occhi del monumento agli alpini, Claudio Vona ed Erik Rollandin festeggiano la loro prima sudata vittoria con un vantaggio di 25”4 su Stefano Villani-Lorenzo Lalomia, autori di una gara straordinaria, specie nella seconda parte, che aprono il trittico delle Opel Kadett GT/E davanti a Paolo Pastone-Mara Miretti, a 45”9, autori di una gara di ottima consistenza tecnica, quindi Enzo e Luca Battiato, che oltre al buon risultato si godono la felicità di una giornata di prove speciali in famiglia. Quinta piazza per Luigi Barera-Paolo Protta a 2’11”8 che hanno appreso molte cose sulla loro BMW M3 che non aveva mai messo le ruote a terra, quindi Marco Giordano e Jessica Radosta che dimostrano quanto possa essere competitiva l’agile A112 Abarth sulle strade infernali delle Valli Occitane. Chiudono la graduatoria, ma sono felicemente al traguardo, le due BMW 2002 Tii di Leo Argentieri-Ilario Pellegrino che ha ragione della vettura di appena un anno più giovane di Gianfranco Girotto-Renato Pellegrino. Ma la pedana finale di Dronero incorona vincitori morali anche loro.

  • Iscritti 15, verificati 13, classificati 8, ritirati 5.
  • Vincitori Prove speciali: 3 Villani-Lalomia (4, 5, 6); 2 Mano-Barbero (1, 2); Vona-Rollandin (3, 7).
  • Leader di classifica: 1-2 Mano-Barbero; 3-7 Vona-Rollandin.