Rally Day di Castiglione: l’esperto Benazzo non ha rivali in N4

 Solo un testacoda impedisce all’equipaggio della Meteco di conquistare il successo in tutte le prove speciali. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 29 ottobre – Nessun problema per gli esperti Bobo Benazzo-Giampaolo Francalanci a conquistare il successo in Classe N4, nonostante un testacoda nel primo tornante della Cordova che impedisce all’equipaggio portacolori di Meteco Corse di effettuare l’en-plein di successi in categoria. A siglare il miglior tempo nella Cordova e a inseguire Benazzo-Francalanci è stato Mauro Beltramo, con Piercarlo Sala sul sedile di destra, per la seconda volta al volante della sua Subaru Impreza di Classe N4, che si fa prendere dall’entusiasmo ed incappa in un anticipo allo start della Casalborgone del mattino con conseguente penalità di 10” che lo arretrano di due posizioni nella classifica assoluta, ma non cambiano la sostanza della sua gara positiva.  Terza piazza per gli ex crossisti Alessandro Cresto- Simone Sparvieri che all’ultimo momento decidono di partecipare alla gara e per farlo scelgono una Mitsubishi Lancer, esordendo nella categoria quattro ruote motrici. Per i portacolori della Due Gi una buona gara di apprendistato andando in crescendo prova dopo prova.

I colpi di scena in questa categoria arrivano prima di entrare nella prima prova speciale. Non verificano le due Subaru Impreza dei settimesi Riccardo Lopes, affiancato da Stefano Mazzetto, e di suo padre Gianni, che avrebbe dovuto avere al suo fianco Elena Giovenale. Dura pochi chilometri di trasferimento la gara di Marco Paccagnella-Davide Bozzo che superata la pedana di partenza decidono di portare la loro Mitsubishi Lancer in parco assistenza e ritirarsi.

  • Iscritti 6, verificati 4, classificati 3, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Benazzo-Francalanci (1, 2, 4, 5); 1 Beltramo-Sala (3)
  • Leader di classifica: 1-6 Benazzo-Francalanci

Viaggio tutto elettrico per la Jaguar  I-Pace 

Che completa i test finali  a  Los Angeles in attesa  del lancio nel 2018. La Jaguar I-PACE affronta i collaudi finali prima del lancio mondiale nel 2018. A marzo 2018 verranno comunicati prezzi e specifiche e sarà possibile configurare ed ordinare il proprio veicolo. Oltre 200 prototipi dell’I-PACE hanno percorso 2,4 milioni di chilometri e superato 11.000 ore di test. 

LOS ANGELES (California, USA) 6 dicembre 2017. Un anno dopo la presentazione della Jaguar I-PACE Concept all’Auto Show di Los Angeles, Jaguar ritorna con un prototipo di produzione per i test finali di autonomia e durata, in vista del lancio mondiale nel 2018. Dal momento della presentazione, migliaia di potenziali clienti hanno cliccato sul pulsante “Ne voglio una” sul sito mondiale  www.jaguar.com, per prenotare, o registrare il proprio interesse per l’attesissimo SUV elettrico. Fra questi, che avranno la precedenza al momento dell’apertura delle ordinazioni a marzo, alcuni fortunati sono stati invitati ad unirsi ai tecnici Jaguar durante i collaudi finali dei prototipi.

Ann Voyer di Pasadena ha chiesto a Jaguar se l’autonomia della I-PACE basterà a completare il suo itinerario favorito sulla West Coast della California. Per rispondere a questa domanda gli ingegneri Jaguar l’hanno invitata ad un test sulla lunga distanza – completato senza ricaricare la batteria. Il prototipo di produzione della I-PACE ha infatti viaggiato per 320 km, dal Sunset Boulevard di Los Angeles a Morro Bay, nella contea di San Luis Obispo, con una sola carica dell’evoluta batteria agli ioni di litio.

Ian Hoban, Vehicle Line Director di Jaguar, ha dichiarato: “Dopo due milioni e mezzo di chilometri di test, la I-PACE è pronta per la produzione e ha dato prova di coprire lunghe distanze con una sola carica. Il primo veicolo a batteria di Jaguar sarà anche veloce da ricaricare; il nostro obiettivo è raggiungere l’80% della ricarica nel tempo di una pausa caffè”. Le specifiche complete ed i prezzi del performance SUV elettrico Jaguar saranno comunicati a marzo 2018, quando saranno ufficialmente aperte le ordinazioni.

La leggendaria Land Rover celebra i suoi primi 70 anni ad Automotoretrò e Automotoracing

Dall’1 al 4 febbraio 2018 le due rassegne motoristiche al Lingotto Fiere dedicano all’iconica off-road inglese uno spazio espositivo e un’ampia area di test drive 

TORINO – La trazione integrale per affrontare anche i terreni più accidentati, design e finiture spartane, un’armatura in alluminio e magnesio come quella utilizzata per la carlinga degli aerei: quella di Land Rover è una storia che affonda le proprie radici nel profondo dopoguerra, quando venne imposto alla Rover, solitamente impegnata nella produzione di auto di lusso, di costruire veicoli economici da esportare in quei difficili anni. Nei capannoni ancora danneggiati dai bombardamenti, dalla penna di Maurice Wilks nacque così il fuoristrada ispirato alle Jeep americane, resistente a tutto e capace di superare ogni avversità atmosferica. Oggi il mito dell’iconica off-road inglese, che ha fatto il suo debutto nel 1948 all’Amsterdam Motor Show, rivive ad Automotoretrò – la rassegna dedicata al motorismo vintage che avrà luogo al Lingotto Fiere di Torino dall’1 al 4 febbraio prossimo – in vista delle celebrazioni ufficiali del 70° anniversario del marchio che inizieranno il 30 aprile 2018.

Nei giorni della manifestazione, organizzata da Bea srl in collaborazione con GL Events Italia-Lingotto Fiere, il Registro Storico Land Rover allestirà uno spazio espositivo, mentre un’area di test drive sarà predisposta nel piazzale di fronte all’Oval, che ospita la 9a edizione di Automotoracing, la kermesse che esplora il mondo delle corse e delle alte prestazioni. Ostacoli, ponti ed enormi dossi per mettere ancora una volta alla prova la robusta 4×4 che ha visitato ogni angolo del globo e impresso il suo nome nella storia dell’automobilismo con le Serie I, II e III – in produzione fino al 1986 -, la versione Classic lanciata nel 1970 e il celebre Defender che ha attraversato oltre tre decadi con un gran numero di attualizzazioni e rivisitazioni.

Per il secondo anno consecutivo, infine, si rinnova la partnership con Pakelo Motor Oil, azienda italiana specializzata nella formulazione, produzione e distribuzione mondiale di lubrificanti, che vanta uno dei laboratori di ricerca e analisi specifiche più sofisticati d’Europa e una lunga esperienza nelle competizioni racing di alto livello.

Monza Rally Show, la tana del rallista è nel rifugio dei box

Tutti gli animali hanno bisogno di un rifugio sicuro. Anche i piloti e i navigatori, veri animali da corsa sono alla ricerca di un luogo protetto dopo la loro caccia in prova speciale. Foto di Marco Ferrero

MONZA – C’è un luogo caldo che mette al riparo dagli umidi rigori invernali del Monza Rally Show. I box. Accoglienti e studiati per ospitare i VIP della Formula 1 i box monzesi rappresentano il luogo dove i tecnici intervengono sulle vetture per cercare di dare quel pizzico di competitività in più, per rimediare agli errori dell’equipaggio, per mettere quattro gomme nuove che permettono di staccare il tempo da primato. Sono il luogo dove direttori sportivi, navigatori e piloti studiano strategie per limare quel decimo di secondo al giro che fa la differenza fra la prestazione mediocre e la vittoria. Ma sono anche il posto dove bere un tè caldo, raccogliersi in un attimo con sé stessi e avere quel momento di riposo per scaricare la tensione.

Marco Ferrero ha passato in rassegna i box per documentare questo stato tra ansia e relax che si respira nei “ricoveri” di Monza.

Movisport chiude l’anno con l’alloro: Trentin al quinto successo nel “Prealpi Master Show”

Un grande rientro, quello del pilota trevigiano con la Ford Fiesta. Sempre grande Bruno Bentivogli, si é confermato primo del Gruppo N e secondo. Nella classifica generale provvisoria della serie Raceday. Nella top ten assoluta anche Versace.

REGGIO EMILIA, 19 dicembre 2017Movisport ha ricevuto un bel regalo di Natale. Sotto l’albero ha trovato la medaglia d’oro di Mauro Trentin, grande vincitore del Prealpi Master Show, lo scorso fine settimana, a Sernaglia della Battaglia, terza prova del Challenge Raceday Rally Terra, in provincia di Treviso.

Nella gara per lui di casa, Trentin, in coppia con Alice De Marco, ha sbaragliato un’agguerrita concorrenza, dando di nuovo segno tangibile di essere uno dei migliori interpreti delle gare sterrate italiane. Mauro Trentin, Per il suseganese di Colfosco è stata la quinta vittoria al Master Show, terza consecutiva (e da cinque edizioni sempre sul podio) e stavolta ha dato davvero prova di forza, dovendo sudare più di altre volte. Ne è la conferma il risicato vantaggio finale, grazie al suo indiscusso merito di aver fatto della regolarità la sua arma vincente, peraltro anche dovendo rimediare al “lungo” con motore spento nella prima prova, chiusa al secondo posto. Poi ha contenuto il ritorno del coriaceo giovane di Voghera Giacomo Scattolon, finito secondo.

Anche Bruno Bentivogli, in coppia con Cecchi sulla fida Subaru Impreza Sti Gruppo N, hanno fatto un gran regalo al sodalizio. “Benti” ha nuovamente messo in chiaro che punta al titolo della serie Raceday vincendo il gruppo N alla gara trevigiana e portandosi di nuovo ai vertici del Campionato, in seconda posizione assoluta dietro al senese Pierangioli, oltre che primo del proprio raggruppamento.

Gli occhi erano puntati anche su Versace-Caldart (Ford Fiesta R5), che non hanno tradito le attese firmando un considerevole ottavo posto assoluto, mentre Frisiero-Saioni (Mitsubishi Lancer Evo IX Gr. N), si sono dovuti arrendere nel finale di gara dopo una prestazione regolare. Podio di classe per Piva-Franco su una Peugeot 207 S2000 ed il giovane Michele Bigon, affiancato dall’esperto Luigi Pirollo, a bordo di una Mitsubishi Lancer Evo IX N4 ha finito in nova posizione di classe.

Andrea Maselli, alla sua seconda gara dopo dieci anni di pausa, ha ritrovato una vittoria di classe R-GT (sedicesimo assoluto) con l’Abarth 124 di Bernini Rally alla 9^ Ronde di Sperlonga (Latina), affiancato da Nicola Arena. Un risultato pregevole, dopo una gara ricca di incognite date soprattutto dall’aver dovuto correre in extremis con pneumatici Pirelli invece dei preventivati D-Mack, per ritardi di fornitura.

Al 26° Rally “Ciocchetto”, in provincia di Lucca Rudy Michelini, con la Peugeot 208 T16 R5 del Team MM Motorsport e con al fianco la novità dell’esperto Sauro Farnocchia, dopo aver lottato per i vertici, si è ritirato volontariamente al termine della prima tappa essendo in disaccordo per una penalità inflitta ad un controllo orario

Alla 13^ Ronde “Città dei Mille” di Selvino, in provincia di Bergamo, Patera-Bossi a bordo di una Ford Fiesta R5, hanno finito con un onorevole 12. Posto assoluto, coronamento di una prestazione regolare con una vettura che non conoscevano.

Irontech Motorsport archivia il 2017 al Prealpi Master

Valerio Scettri e Davide Dimetto, portacolori del sodalizio patavino, calano il sipario sulla stagione agonistica, tagliando il traguardo tra le insidiose campagne trevigiane. Foto di Fotosport

OSPEDALETTO EUGANEO (PD), 19 Dicembre 2017 – Un Prealpi Master Show che sarà ricordato a lungo, quello tenutosi nella tradizionale pianura trevigiana gli scorsi 16 e 17 Dicembre, sia per le difficili condizioni del fondo, sia per il notevole plateau di iscritti che ha animato la due giorni, valida anche per il Challenge Raceday Rally Terra. Con ben 20 concorrenti al via la classe R5 si presentava come una tra le più agguerrite di tutti i tempi, nella storia della competizione sapientemente organizzata dal Motoring Club Sernaglia.

Per il patavino Valerio Scettri, in gara con il fido Gianni Bergamasco alle note, un’autentica fossa dei leoni nella quale si è gettato, con tanto coraggio, alla prima uscita al volante di una Ford Fiesta, curata da Bertino.

Il portacolori di Irontech Motorsport, consapevole di non poter ambire a posizioni di prim’attore causa la poca esperienza su fondo sterrato nonché l’esordio con la trazione integrale dell’ovale blu, si è reso autore di una gara votata esclusivamente al divertimento ed all’apprendistato. Obiettivo ampiamente raggiunto, viste le insidie del Prealpi Master Show targato 2017, con la promessa di tornare presto a confrontarsi con la Fiesta in un contesto più clemente.

“La Fiesta è tornata a casa sana e salva” – racconta Scettri – “e, per noi, questo era il primo target prefissato per la trasferta al Prealpi Master. La Fiesta è davvero impressionante, una vettura davvero al top. Con la classe che ci trovavamo, combinata alla nostra quasi nulla esperienza su sterrato, e con una R5 tutta da scoprire non potevamo che puntare unicamente a raggiungere la pedana di arrivo. Era la nostra seconda gara del 2017, se così possiamo dire dopo la fugace apparizione con la Clio a Scorzè, nonché la prima su terra. Prima la prova in notturna, poi il ghiaccio al mattino che, con l’aumento delle temperature, si è trasformato in sapone non era di certo facile da interpretare. Non abbiamo voluto rischiare nulla, non aveva alcun senso farlo. Un particolare ringraziamento lo voglio dedicare a Bertino che ci ha dato un sacco di consigli utili, sperando ci sia la possibilità di metterli a frutto quanto prima.”

Se per Scettri il bilancio è contraddistinto da un segno chiaramente positivo non è dello stesso avviso Davide Dimetto che, affiancato da Davide Boccato, si attendeva ben altro epilogo dalla propria trasferta, alla guida della stessa Peugeot 207 Super 2000, del team Pascoli, utilizzata già lo scorso anno qui al Master Show. Un avvio travagliato, condito da alcuni fuori programma nella frazione notturna del Sabato e sulla prima prova della Domenica, hanno consigliato al pilota bolognese di tirare i remi in barca.

“Non abbiamo provato la 207 per nulla” – racconta Dimetto – “ed abbiamo saltato anche lo shakedown, per una svista burocratica. Al Sabato sera, causa un paio di dritti, abbiamo incassato subito una ventina di secondi. Alla Domenica, purtroppo, abbiamo replicato commettendo altri due errori, che han compromesso del tutto la nostra gara. A quel punto non aveva nessun senso tenere alto il ritmo. Una trasferta nata storta, finita storta. Un peccato.”

Weekend positivo al 26° Rally Il Ciocchetto per i trofeisti Renault

Tra le curve insidiose della Garfagnana, Federico Gasperetti si è imposto tra le R3 al volante di una Clio oltre a terminare la gara con il quarto piazzamento assoluto. Tra le R2B ad ottenere il primato tra le Twingo è stato Ivan Curto, mentre tra le Renault R1A si è confermato ancora una volta al “top” il campione in carica Emanuele Rosso. Nota di merito a Vittorio Barsotti e Giacomo Guglielmini rispettivamente primo e secondo di classe N3 entrambi su Clio.

IL CIOCCO (LU) – In Toscana, nei pressi di Lucca, sabato e domenica si è tenuto l’ultimo appuntamento stagionale dei Trofei Renault Rally, che in occasione della 26esima edizione del Rally il Ciocchetto hanno anche celebrato i dieci anni di collaborazione tra il promotore dei trofei Sport Team Equipment e Renault Italia. Ottima la performance di Federico Gasperetti e del navigatore Federico Ferrari, che a bordo di una Clio R3C hanno conquistato il primato di classe, quello del trofeo e un ottimo quarto piazzamento assoluto grazie ad un buon vantaggio accumulato nella prima tappa. Bene anche Corinne Federighi e Monica Cicognini (Island Motorsport) seconde nella “Finale del Decennale” e terze assolute sempre al volante di una Clio aspirata.
Continua sulla scia positiva di questo 2017 Emanuele Rosso, che in Toscana si è imposto tra i trofeisti Renault con una Twingo R1, mentre la vettura gemella di Mattia Bruno è stata costretta al ritiro a causa di una lieve contatto. Tra le R2B ad avere la meglio è stato Ivan Curto su Massimo Salotti, rispettivamente primo e secondo tra le vetture iscritte al trofeo. Non da meno sono state le Clio N3 che hanno animato un bel duello di classe, tra cui a svettare è stato Vittorio Barsotti davanti a Giacomo Guglielmini.

Luca Panzani d’argento al “Ciocchetto”con la Fiesta R5/Hankook

La terza gara con l’esemplare di Balbosca ha coinciso con la piazza d’onore nella gara dentro la tenuta del Ciocco. Di grande soddisfazione il lavoro svolto insieme al nuovo copilota Pinelli.

IL CIOCCO (LU) – Luca Panzani ha concluso al meglio la sua stagione “sabbatica” 2017 con la seconda posizione assoluta ottenuta nel fine settimana appena trascorso al 26° Rally “Ciocchetto”, a Castelvecchio Pascoli.  Il portacolori della ART Motorsport, che contestualmente all’impegno in gara ha confermato gli ultimi due tasselli del puzzle per il Campionato Italiano Rally 2018 – la Ford Fiesta R5 del Team Balbosca ed il copilota Francesco Pinelli – è stato tra i grandi protagonisti dell’evento natalizio dentro la tenuta del Ciocco e proprio con la vettura “dell’ovale blu” della compagine piemontese ha colto un risultato d’effetto, una sicura molla per andare a mettere la mente ed il cuore già alla stagione prossima.

Oltre al risultato sportivo in se stesso, suggellato anche da una prestazione d’effetto nel finale “Master Show” della gara, dove si è scontrato con il Campione d’Italia Andreucci, Panzani ha trovato di nuovo soddisfazione sotto l’aspetto tecnico, proseguendo il lavoro di affinamento delle sensazioni con gli pneumatici Hankook, che utilizzerà come pilota ufficiale del costruttore sudcoreano appunto nella stagione tricolore a venire.  In particolare ha lavorato sul set-up della vettura in condizioni di strada estremamente difficili, molto scivolosa e con temperature molto basse come quelle trovate nelle strade della tenuta del Ciocco. Il risultato è stato assai soddisfacente anche sotto questo aspetto, i riscontri cronometrici ne sono comunque la conferma più immediata, evidenziando anche un notevole feeling acquisito con la Fiesta. 

L’altra realizzazione in previsione “tricolore” avuta da Panzani al “Ciocchetto” è stato il lavoro svolto con il nuovo copilota Francesco Pinelli. La loro prima gara insieme ha evidenziato un rapporto di alto profilo sia in macchina che fuori, propellente necessario per pensare in serenità alla stagione 2018.

Il commento di Luca Panzani: “Questo del “Ciocchetto”, insieme al “Lucca” dello scorso luglio è stato il mio miglior risultato assoluto in carriera. Nel “Master Show”  di epilogo siamo arrivati in semifinale ed usciti con onore contro un grande Paolo Andreucci e con tempi di tutto rispetto. Sono stati davvero due giorni di grandi emozioni. Una grande soddisfazione, quindi. Ma al di là di questo abbiamo sfruttato la gara per proseguire a lavorare con Hankook e con Balbosca ed ovviamente per avviare il rapporto in abitacolo ed anche fuori con Pinelli. Le condizioni della strada erano quelle perfette per provare diverse soluzioni di set up e comunque saggiare la bontà degli pneumatici in condizioni difficili di aderenza come solo al “Ciocchetto” si trovano. Abbiamo lavorato davvero bene e nella massima serenità, è un ottimo incentivo per pensare, da adesso, a quello che potremo fare durante la prossima stagione. Grazie ancora ad Hankook, a Fabrizio Bardi e Balbosca, abbiamo avuto un pacchetto molto performante”.

Rudy Michelini deluso dal “Ciocchetto” 

Il driver lucchese portacolori di Movisport, al volante della Peugeot 208 T16 e con al fianco per la prima volta l’esperto Sauro Farnocchia, ha deciso il ritiro volontario al termine della prima tappa causa una penalità.

Lucca, 19 dicembre 2017 – Rudy Michelini avrebbe voluto un miglior esito, dalla sua partecipazione al  26° Rally “Il Ciocchetto”, la classica sfida sotto l’albero di Natale corsa nel fine settimana passato dentro la tenuta del Ciocco. Il portacolori della reggiana Movisport, tornato al volante della Peugeot 208 T16 R5, nello specifico l’esemplare della MM Motorsport in coppia estemporanea con l’esperto Sauro Farnocchia, si è infatti ritirato al termine della prima tappa della gara, in disaccordo con una penalità inflitta sul tempo totale che ha vanificato una prima parte di gara d’effetto, che aveva portato la coppia lucchese a lottare per la vittoria.

Il feeling con la 208 si era rivelato da subito ottimale, le Pirelli come sempre si sono dimostrate competitive permettendo di spingere dal primo metro per le posizioni di vertice. Fuori causa da subito Andreucci per incidente, Michelini e Farnocchia avevano lottato per il primato tutta la prima tappa contro Ciavarella, finendo a soli 3” dal vertice. Un risultato che faceva ben sperare per la seconda giornata, nella quale potevano provare ad attaccare in modo più incisivo. Purtroppo, la sera del sabato, Michelini si è visto applicare una penalità di cinque minuti per anticipo al controllo orario di start della seconda prova speciale, che li ha fatti precipitare in fondo alla classifica.

La successione dei fatti la racconta Rudy Michelini stesso: “La situazione in seguito all’incidente di Andreucci è stata un po’ convulsa . . .  di fatto Ciavarella, noi e Ciuffi ci siamo dovuti fermare causa dell’ostruzione della strada. Una volta liberata la sede stradale abbiamo proceduto in fila indiana fino allo “Stop” della stessa prova speciale, qui a nostra insaputa e secondo me in modo non corretto sono stati usati due metodi d’interpretazione nell’assegnazione del tempo di settore. A Ciavarella, primo sulla strada, non è stato dato alcun orario di ripartenza ed ha proseguito verso la PS 2 con l’orario trascritto in entrata di settore, mentre a noi sembrerebbe che ci fosse stato applicato un nuovo orario di ripartenza da fine PS 1. Uso il condizionale perché di fatto, una volta diretti verso lo start della PS 2  Farnocchia mi ha comunicato di non trovare trascritto sulla tabella alcun orario di ripartenza e di conseguenza la nostra timbratura sarebbe dovuta avvenire seguendo l’orario da inizio settore. Purtroppo i cronometristi, con un verbale ben preciso giunto in direzione gara hanno dichiarato che noi, a differenza di Ciavarella, avevamo un orario di ripartenza da Stop PS 1, di conseguenza la penalità era confermata. Il dispiacere per vedere rovinata una gara nella quale oltre a divertirci speravamo di far divertire il pubblico, ci ha indotti al ritiro anticipato. Il mio rammarico va in primis verso il Team MM Motorsport, con il quale ci siamo ritrovati dopo qualche stagione, che ci ha portato una vettura molto competitiva, allo stesso tempo sono dispiaciuto anche per la Organization sport events e per l’amico Valerio Barsella che mette sempre impegno e professionalità nei suoi eventi”.

Adesso per Rudy Michelini ci sono le “dovute” vacanze di Natale, in attesa di definire nei dettagli la stagione 2018 che si preannuncia molto interessante.

 

Per Stefano Martinelli un “Ciocchetto” . . . d’oro

Il Campione d’Italia R1, che ha ritrovato al suo fianco dopo sette anni Sara Baldacci, ha chiuso al meglio l’annata tricolore con una perentoria vittoria di categoria, venendo anche premiato per la livrea “natalizia” più bella della gara. Alla vigilia del rally ha poi ricevuto un premio per il suo impegno sportivo di quest’anno, utile veicolo di comunicazione del territorio della valle del Serchio in Italia.

IL CIOCCO (LU) – Stefano Martinelli, Campione Italiano Rally R1 ha concluso con un nuovo successo la stagione sportiva duemiladiciassette. Nel fine settimana appena trascorso,  al 26° Rally “Ciocchetto” (Castelvecchio Pascoli), infatti, ha vinto la propria categoria al voltante della fida Suzuki Swift R1, sulla quale è tornato a far coppia con la conterranea Sara Baldacci, dopo ben sette anni.

Il portacolori della G.R. Motorsport, al “Ciocchetto”, in quella che era la gara di casa, cercava il tris di allori nella propria categoria, e l’obiettivo è stato raggiunto con una prestazione che spesso ha fatto registrare riscontri cronometrici in linea con vetture più potenti. Anche il dialogo in macchina con Sara Baldacci è tornato velocemente quello delle origini, dando ampia soddisfazione ad entrambi, tant’è che la copilota barghigiana è tra i candidati ad affiancare il pilota per la stagione tricolore del 2018.

Il week end del “Ciocchetto”, per Stefano Martinelli è stato decisamente magico: oltre al successo in gara, ha ricevuto il premio per la livrea della vettura più bella della gara, votata dal pubblico e dalla stampa e durante la viglia dell’evento ha ricevuto un prezioso riconoscimento dal Comune di Barga e dalla Pro Loco per l’importante ruolo che ha svolto in tutta Italia quale ambasciatore della Valle del Serchio. Il premio gli è stato consegnato dal sindaco di Barga Marco Bonini e dal vice presidente della Pro Loco, Roy Santi.  Era presente anche il patron del Rally Il Ciocchetto, il senatore Andrea Marcucci.

Il commento di Stefano Martinelli: “Dai, il regalo di Natale è arrivato! Correre e vincere al “Ciocchetto”, davanti al pubblico di casa è sempre una grande emozione e comunque è anche un buon allenamento, perché è una gara ostica e dà molte indicazioni sui set-up da usare in condizioni difficili. Ho ritrovato al mio fianco Sara ed è stato come se in questi sette anni avessimo sempre corso insieme, ci siamo davvero divertiti e credo che abbiamo anche fatto ottimi tempi. Sono felice anche per aver ricevuto il premio per la miglior livrea delle vetture in corsa, ci abbiamo messo tanto impegno ed inventiva, è stato complesso realizzarla. E sono anche ulteriormente felice anzi, orgoglioso, di aver ricevuto un riconoscimento dal Comune di Barga per quello che abbiamo rappresentato per il territorio durante i due anni passati. Grazie, infine, ai tanti amici che ci hanno fatto sentire il loro calore nei due giorni della gara, è stato un abbraccio fortissimo, grazie davvero a tutti!”.

Oltre alla competizione tricolore, la mission di Stefano Martinelli anche durante la stagione sportiva 2017 è stata quella di onorare al massimo possibile il patrocinio, a titolo non oneroso, concessogli dal Comune di Barga.  Al pilota ed alla sua programmazione sportiva di quest’anno è stata di nuovo riconosciuta la grande valenza di comunicatori itineranti del territorio barghigiano in Italia.

Christopher Lucchesi sugli scudi alla Ronde di Sperlonga

L’ultima gara dell’anno, per il 18enne figlio d’arte di Bagni di Lucca, ancora con la Peugeot 208 R2 della Rally Experience, ha coinciso con una eclatante vittoria di classe, stavolta affiancato dal papà Gabriele. Foto Leonardo D’Angelo

SPERLONGA (Latina), 18 dicembre 2017 – Regalo di Natale doveva essere e tale é stato. La 9^ Ronde di Sperlonga (Latina), nel fine settimana appena trascorso, per Christopher Lucchesi ha coinciso con un sucesso. Una significativa vittoria di classe R2 alla seconda gara con la Peugeot 208 R2 del Team Rally Experience, che ha consentito al 18enne figlio di Gabriele e di Titti Ghilardi di chiudere con il sorriso la sua prima annata da pilota, avviata la scorsa primavera, poco dopo aver conseguito la patente di guida.

La gara sulla celebre “riviera di Ulisse”, tra le più apprezzate e partecipate del centro-sud Italia, per Lucchesi jr. era ovviamente nuova, l’ha conosciuta, insieme al padre in qualità di estemporaneo copilota, nell’immediata vigilia, quel tanto che é bastato per trovare con la strada quel giusto feeling per poter aspirare alla vittoria di categoria, davanti ad esponenti del rallismo del centro sud Italia che si sono rivelata avversari di rango. La scelta di far correre il giovane ancora lontano da casa in un rally mai visto prima é stata presa come un ulteriore input alla sua crescita tecnico-sportiva, in particolare molta attenzione prestata alla stesura delle note ed ovviamente all’adottare la migliore strategia di set-up e di scelte di pneumatici.

Un bel finale di stagione – commenta Lucchesi junior – correre con mio padre al fianco in prima battuta mi ha fatto una certa impressione, poi passato il primo momento di . . . “stranezza” per entrambi abbiamo lavorato con impegno per permettermi di adattarmi sempre più a questa fantastica 208 R2, una grande vettura. Credo ne sia venuta fuori una bella prestazione sia cronometrica che anche sotto il profilo puramente tecnico, la trasferta di Sperlonga, posto bellissimo e gente estremamente ospitale, mi ha davvero dato tanto sotto molti aspetti. Adesso ci vogliamo concentrare sulla stagione prossima, che stiamo mettendo insieme a piccoli tasselli, grazie alla mia famiglia e ad un pool di partner che crede nel nostro progetto”.

Erbetta “senior” ed i fantasmi del passato

Il portacolori di GDA Communication, al Ronde di Sperlonga, si vede nuovamente costretto, come sul Gargano un anno fa, ad alzare bandiera bianca sulla prima prova. Foto Leonardo D’Angelo

VIGNOLA (MO), 19 Dicembre 2017 – Per gli amanti della cabala la nona edizione della Ronde di Sperlonga, tenutasi sulle rive del Tirreno Domenica 17 Dicembre, non lasciava presagire nulla di buono. Chissà cosa avrà pensato il buon Giuseppe, in arte “Pino”, Erbetta scendendo dalla pedana di partenza al Sabato sera, alla guida di quella Ford Escort RS Cosworth gruppo A che, nel 2016, lo aveva appiedato a pochi chilometri dal via della gara di casa, il Rally Porta del Gargano.

Fu in quell’occasione che il cedimento del cavo dell’acceleratore costrinse il pilota della scuderia GDA Communication a parcheggiare la trazione integrale dell’ovale blu già sul primo tratto cronometrato. Un anno nel quale la belva del “Blomqvist garganico” è stata sottoposta ad un profondo restyling tutto faceva pensare e sperare ma non di certo che la storia si ripetesse. on Domenico Ortuso alle note Erbetta, alla sua unica apparizione targata 2017, partiva per la prima tornata, sui dieci chilometri della classica “La Magliana”, con tanta sete di riscatto, tanta ruggine da smaltire ma altrettanta voglia di divertirsi.

La dea bendata, purtroppo, non era dello stesso parere ed ecco che sulla Escort, con il fine prova in vista, si è scatenato un principio di incendio che ha rievocato i fantasmi del Gargano.

Efferremotorsport – Paolo Maggi conclude bene la stagione 2017

Si conclude bene l’annata 2017 della scuderia EfferreMotorsport e del copilota pavese Paolo Maggi che al Ronde Città dei Mille ha navigato Andrea Compagnoni, su Mini Cooper Racing Start.

Per loro una 83° posizione assoluta ma soprattutto la vittoria di classe e di gruppo. La gara di Selvino si è rivelata difficile per le condizioni meteo mattutine, molto freddo, e l’equipaggio misto Essei/EfferreMotorsport ha disputato una gara attenta con la seconda parte di gara in crescendo conquistando la doppia vittoria.

Ora la meritata pausa stagionale di tutto il team che sta già programmando la stagione 2018 con alcune interessanti novità.

Rally Day di Castiglione: S1600 tutti dietro all’imprendibile Chiesa

Il pilota astigiano, affiancato da Camilla Gallese, concentrato sulla vittoria assoluta, non ha difficoltà a imporsi in classe davanti ad Araldo-Boero, meno brillanti del solito e ai pinerolesi Godino-Paire. Spettacolare uscita di strada di Tomaino-Segir che costringe la direzione gara a sospendere il rally. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 29 ottobre – Sei prove, cinque vinte. Questa è la tabella di marcia di Damiano Chiesa-Camilla Gallese, più impegnati a lottare per il podio della classifica assoluta, che per il successo di Classe S1600. Un dominio incontrastato con subito due prove speciali vinte e 5”9 su Jacopo Araldo-Lorena Boero, che pur non essendo nella loro giornata migliore, hanno dimostrato di essere gli unici a riuscire a contenere più che contrastare il passo del pilota astigiano, siglando il secondo in tutte le speciali, vincendo anche il primo passaggio a Cordova, prova nella quale Damiano Chiesa non si esprime al meglio siglando l’ottavo tempo assoluto (sua peggior prestazione di giornata) pagando 9/10 ad Araldo, che invece sembra non digerire Casalborgone.

Terza forza in campo Bruno Godino e Massimo Paire mettono al sicuro il risultato nelle prime due prove speciali, contenendo il ritorno di Marco Luison e Gloria Andreis, che non usavano la Clio S1600 dal Valli Cuneesi 2014 e hanno impiegato un paio di prove a riprendere i meccanismi, esprimendosi al massimo nella speciale di Cordova. Luison-Andreis hanno ragione sul filo di lana per appena 4”7 su Paolo Vallivero-Stefano Cirillo, che si presentano sulla prima prova con un bel testa-coda che fa loro perdere 15”3 dalla vetta della classifica e li fa affondare all’ultimo posto nella classifica di categoria. Vallivero ha sbagliato la scelta delle gomme nel passaggio mattutino, condizionato anche dal fatto di non usare la Clio S1600 da ben dieci anni (Rally 111 Minuti del 2007). Il pilota elvetico si riprende nella seconda parte di gara, nella quale sigla, il terzo tempo di Classe S1600 a Lauriano e Casalborgone. Chiude la graduatoria della categoria l’equipaggio pinerolese formato da Diego Bianciotto-Stefano Bruno Franco che tornano in gara dopo il Colli del Grignolino primaverile, divertendosi fra un testacoda e l’altro fin dal primo tornante di gara.

Andrea Tomaino affiancato per la prima volta da Andrea Segir, unico equipaggio al volante della Citroën C2 S1600, ha iniziato come quarta forza in campo, nonostante una scelta troppo prudenziale di gomme (i genovesi temevano asfalto molto più umido), prima di farsi rimontare da Godino-Paire e dover contenere il ritorno di Luison-Andreis su cui aveva ancora 2”6 di vantaggio prima dell’ultima prova speciale. Nell’ultima speciale i portacolori di Racing For Genova perdono il controllo della loro vettura al dosso e volano rovinosamente fuori strada, tranciando un palo della luce che si abbatte sulla carreggiata, impedendo il passaggio degli equipaggi successivi e decretando di fatto la fine del rally.

  • Iscritti 7, verificati 7, classificati 6, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 5 Chiesa-Gallese (1, 2, 4, 5, 6); Araldo-Boero (3)
  • Leader di classifica: 1-6 Chiesa-Gallese

Rally Day di Castiglione: in Classe A7 Marco Varetto pigliatutto

 

Successo netto di Varetto-Fornaca che si prendono il lusso di vincere tutte le prove in categoria e addirittura di segnare il miglior tempo assoluto nel primo passaggio a Cordova. La sfortuna rallenta Ala-Ponzano, che avevano eguagliato il tempo dei vincitori nella prima prova mattutina. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 29 ottobre – Un vero caimano della classe. Il 28 enne di Castiglione Marco Varetto, affiancato dal “cognato” 27 enne (sempre di Castiglione) Enrico Fornaca non concede la minima possibilità agli avversari di lottare per la vittoria di classe primeggiando in tutte le cinque prove speciali regolarmente disputate. Il pilota della Clio Williams ha pure di che rammaricarsi, visto che nelle prove di Lauriano e Casalborgone non è mai riuscito a fare meglio del decimo assoluto (Casalborgone-2), ma nel primo passaggio sulla Cordova mette tutti in fila siglando il miglior tempo assoluto. L’annullamento del secondo passaggio sulla Cordova lo danneggia sicuramente, visto che perde sesta piazza per 2/10 e la quinta per 5/10. E se ci fosse stata quell’ultima prova…

Chi poteva mettere alla frusta i due rallisti di Castiglione era Riccardo Ala, affiancato per la prima volta dall’”ingegnerGrazia Ponzano, che nella prima prova stacca lo stesso tempo dei due rallisti di Castiglione e nella prova successiva concede loro appena 3”3. Un problema alla frizione nel primo passaggio a Cordova fa perdere al canavesano 1’29” da Varetto-Fornaca, facendolo precipitare in sesta posizione di Classe A7. Gli ottimi tempi sulla Lauriano e Casalborgone del pomeriggio fanno risalire l’equipaggio della Due Gi in quarta posizione, ma il podio resta lontano. Ne approfitta Angelo Morino, affiancato da Samuele Perino, che tornava su una Clio Williams dopo cinque anni, e chiude secondo a 37”2 da Varetto-Fornaca, con una costanza di tempi che lo ha visto costantemente il più veloce dopo Marco Varetto e Riccardo Ala; terza piazza per Roberto Ferrari-Tiziana Desole, che hanno tenuto la posizione senza fatica dietro ai primi tre più veloci, quindi i vicentini in gita rallistica di piacere Alessandro Rupil-Enrico Gastaldello, per la prima volta sulle speciali della collina torinese. Non terminano la gara Livio Omodè-Giuseppina Monticone, che rompono il differenziale della loro Uno sulla Casalborgone mattutina, mentre non entrano nella stessa prova (del pomeriggio) Yves Chapellu-Giampiero Gamba. 

  • Iscritti 7, verificati 7, classificati 5, ritirati 2.
  • Vincitori Prove speciali: 5 Varetto-Fornaca (1*, 2, 3, 4, 5); 1 Ala-Ponzano (1*)
  • Leader di classifica: 1 Varetto-Fornaca e Ala-Ponzano; 2-6 Varetto Fornaca
  • *PS 1 Paritempo

Elio Magnano immortala la gara cult (Prealpi Master Show) per le Schegge di Kaleidosweb

SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA (TV) – Qualcuno dice che la prova non è un gran che. Ma sa tanto di quell’invidia che spinge chi è fuori dai giochi a denigrare un evento di cui si vorrebbe essere protagonisti.

È il caso del Prealpi Master Show, che in un periodo di carenza di iscritti nella maggior parte delle gare deve fare di necessità virtù e dire (con estremo rammarico) ad oltre trenta equipaggi che per loro non c’è posto. Senza andare a impelagarci in indagini pisco-sociologiche che solitamente infilano in vicoli ciechi abbiamo semplicemente lasciato spazio alle stupende immagini di Elio Magnano di raccontare la gara trevigiana.

E così, guardandole bene, diventa facile capire perché il Prealpi Master Show è una gara di massimo successo, con al via piloti che di solito frequentano le prove del mondiale.

Non pare anche a voi?

Rally Day di Castiglione: la battaglia di Classe K10 si conclude a mezzogiorno

Tutte le prove vanno a Marco Petracca e Stefano Sandrigo, ma Claudio Mattana e Andrea Rossello sono troppo presto vittime di problemi al motore per poter contrastare la cavalcata del pilota di Trofarello. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

 

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 29 ottobre – Si prospettava una bella battaglia in Classe K10 fra la Peugeot 106 di Marco Petracca-Stefano Sandrigo e la Citroën Saxo di Claudio Mattana, affiancato da Andrea Rossello, lontano dalle corse da ben due anni. E in effetti le promesse sono state mantenute nella prima speciale, con Petracca davanti, ma di soli 7/10. Poi il portacolori del VM Motor Team aumenta il ritmo, ma Mattana rimane in scia sino a quando l’equipaggio della Saxo entra in riordino a spinta con il motore che dà segni di preoccupante cedimento. Da quel momento Petracca adotta una guida più conservativa, riprendendo il feeling con la Peugeot 106 che non usa in questa configurazione da quattro anni, chiudendo il 27esima posizione assoluta.

Gara positiva senza errori per l’equipaggio comasco formato da Marco Leoni-Lorenza Prioni, ormai abituali frequentatore delle speciali piemontesi, dopo il rally di Vesime estivo.

  • Iscritti 3, verificati 3, classificati 2, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 5 Petracca-Sandrigo (1, 2, 3, 4, 5)
  • Leader di classifica: 1-6 Petracca-Sandrigo

Rally Day di Castiglione: vita in famiglia in Classe A6

I coniugi Fabio Rosso-Elena Savarino ottengono una convincente vittoria. In difficoltà per problemi elettrici alla Peugeot 106 Caretti-Varnero sono gli unici a interrompere il monologo dei portacolori dell’Eurospeed. Di Tommaso M. Valinotti. Foto ActionRace e Marco Ferrero

 

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 29 ottobre – Marito e moglie i vincitori (Fabio Rosso ed Elena Savarino) padre e figlia i terzi classificati (Marco e Federica Scaglione). I coniugi portacolori dell’Eurospeed, nella gara che si svolge alle porte di casa, impongono un ritmo deciso e vincono con naturalezza quattro delle cinque prove speciali della gara staccando di 38”5 Mauro Battaglia-Nadia Salvioli, che dopo una partenza prudente sulla Lauriano del mattino trovano il loro ritmo conquistando la seconda piazza.

Gara strategica al fine di ottenere la licenza internazionale per la navigatrice per Marco e Francesca Scaglione che fanno di tutto per tenersi lontano dai guai puntando unicamente al palco arrivi di Castiglione. Gara dal doppio volto per Paolo Caretti e Diego Bonando che partono lentamente nella prima prova di Lauriano, staccando il quinto e ultimo tempo di Classe A6 (terz’ultimo assoluto) a causa di ben tre spegnimenti della loro Peugeot 106; la leoncina riprende a funzionare bene e i portacolori del VM Motor Team, staccano il terzo tempo nelle successive speciali del mattino e danno addirittura la zampata nel ripassaggio a Lauriano, facendosi precedere solo da Rosso-Savarino e Battaglia-Salvioli, senza però riuscire a recuperare il tempo perso nella prova iniziale.

Ferma l’unica Citroën Saxo in Classe A6 fra tante Peugeot 106 quella di Manuel Varmero-Claudio Rizzato, che dopo un ottimo terzo tempo nella Lauriano di apertura non riescono a mantenere il ritmo e si ritirano in assistenza.

  • Iscritti 5, verificati 5, classificati 4, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Rosso-Savarino (1, 2, 3, 5); 1 Caretti-Bonando (4)
  • Leader di classifica: 1-6 Rosso-Savarino

 

 

 

Lanterna Corse Rally Team, ottimo rientro agonistico per Marco Gallo

Il veterano, con Alessandro Cervi, è quarto in Super 1.6. Bene Casazza in N2

SELVINO (BG) – È positivo il bilancio per Marco Gallo dopo la Ronde Città dei Mille, scelta dal genovese per tornare alle competizioni sulla Renault Clio Super 1.6 in coppia con Alessandro Cervi.
La coppia portacolori della Lanterna Corse Rally Team, nonostante le condizioni particolarmente difficili del fondo stradale, reso insidioso dal gelo specialmente nei primi chilometri, ha condotto una gara attenta, raggiungendo l’obiettivo primario posto prima del via: portare la macchina al traguardo, facendo chilometri per eliminare la ruggine accumulata da Gallo in qualche anno di inattività. Il risultato finale ha sorriso a Gallo e Cervi, che hanno chiuso quarti in classe Super 1.6, non senza qualche rammarico. Fino alla penultima prova, infatti, la coppia della Lanterna Corse RT si trovava in terza posizione, ma un testacoda all’inizio della quarta ed ultima frazione cronometrata è costato il podio.

La gara è andata benissimo, certo sarebbe stato meglio salire sul podio, ma le gare sono così. Allo start dell’ultima prova siamo stati fermi circa venti minuti, ripartendo con le gomme fredde ci siamo girati al primo tornante, perdendo secondi preziosi. E’ stato comunque un rientro entusiasmante e divertente, tutto è andato per il meglio e ci siamo goduti una bella gara”, le parole di Gallo dopo la gara sono chiare: la missione è stata portata a termine con successo.
La Ronde Città dei Mille ha sorriso anche a Mattia Casazza e Martina Balducchi  , che con una Peugeot 106 hanno chiuso quarti in una affollatissima classe N2, lontani solo 6” dal podio. Una prestazione di rilievo per Casazza che, nonostante le sporadiche apparizioni, si conferma sempre molto veloce, anche lontano dalle strade di casa e contro avversari molto quotati.
Giornata positiva anche per il navigatore Paolo Rocca, impegnato con Fabio Andolfi sulla Peugeot 207 Super 2000 (Eurospeed); i due hanno dominato la categoria, terminando undicesimi assoluti.

Monza Rally Show, i piloti fanno la storia

Non di sola meccanica vivono le corse, ma anche di donne e uomini che entrano nell’abitacolo per sfidare il cronometro. Foto di Marco Ferrero

 MONZA – La storia delle corse è fatta di sfide, di vetture, di tecnici. Ma soprattutto di piloti. E nei rally anche di navigatori. A questa regola non poteva certo sfuggire il Monza Rally Show, che fra divi e stelline affida il suo fascino soprattutto su ciò che sanno fare chi tiene il volante e chi detta le note.

Per evidenziare che il mondo delle corse vive soprattutto di persone, Marco Ferrero ha voluto dedicare una carrellata di immagini in primo piano a donne e uomini che si sono dedicati anima e corpo alla sfida brianzola per rendere la gara una giornata speciale. Ecco cosa ne è venuto fuori.