Il 12° Rally Golfo dei Poeti rinviato, richiesta la data del 14 ottobre

Il programma ripartirà appena la nuova data verrà approvata
BB Competition e Lanternarally comunicano che il 12° Rally Golfo dei Poeti è stato rinviato. La nuova data richiesta, in attesa di approvazione da parte di Acisport, è per il weekend del 13-14 Ottobre.
La decisione è stata presa in seguito ad un problema relativo alle autorizzazioni ministeriali, che saranno regolarmente rilasciate per lo svolgimento della manifestazione nella nuova data.
Il programma ed il format del 12° Rally Golfo dei poeti resteranno invariati, con tutti i dettagli che saranno comunicati nelle prossime settimane.

L’Erreffe Rally Team cala il tris per il Rally Coppa Valtellina

Sulle strade della provincia di Sondrio la squadra piemontese sfoggerà ben tre vetture di classe R5: Zanazio-Barone affronteranno la sfida IRC mentre Rainoldi-Pozzi e Scanzi-Scanzi quella nazionale del “Trofeo Valtellina”; tutti saranno al via con Ford Fiesta R5. Si corre il 6 e 7 settembre. Foto Lavagnini

Castelnuovo Scrivia (Al)- Un anno fa la trasferta valtellinese aveva fruttato all’Erreffe Rally Team la vittoria assoluta nella competizione nazionale; ora, nella factory di Castelnuovo Scrivia, fervono i preparativi in vista dell’edizione 2018 del Rally Coppa Valtellina che, come dodici mesi fa, vede al suo interno anche il Trofeo Valtellina, gara a validità nazionale e con un chilometraggio ridotto.

Tre saranno le Ford Fiesta R5 portate in gara dall’Erreffe Rally Team Bardahl con l’ossolano Guido Zanazio che affronterà la competizione IRC che conta 131 chilometri, assieme al copilota imperiese Maurizio Barone. Nella gara nazionale, che vedrà comunque ben oltre ottanta chilometri di prove, si impegneranno il locale Omar Rainoldi insieme all’amico Daniel Pozzi ed il bergamasco Danilo Scanzi affiancato dal figlio Alberto.

 

Alessandro Re cerca l’impresa nell’IRC

Il giovane comasco sa di non avere tante chance di chiudere l’IRCup Pirelli al primo posto, ma spalleggiato da papà Felice è pronto a battersi sulle prove tortuose della Coppa Valtellina

Morbegno (SO) – L’efficacia con la quale gestisce la HK chiarisce che con i numeri ha una certa dimestichezza. Ma anche lui, dopo essersi avventurato nel campo delle mille e mille ipotesi che il regolamento dell’International Rally Cup Pirelli 2018 non consente di escludere ha preferito lasciar perdere. Come tanti, anche Alessandro Re i conti li farà sul finire del pomeriggio di sabato 8 settembre a Morbegno. Sulla pedana d’arrivo della Coppa Valtellina numero sessantadue, la gara che pure quest’anno dirà chi ha vinto la frizzante serie.

La vittoria conquistata di forza e di intelligenza a inizio luglio sull’asfalto del Casentino lo ha proiettato in cima alla graduatoria provvisoria e tuttavia il figlio d’arte comasco evita di farsi troppe illusioni: “Il gioco degli scarti e quello dei coefficienti variabili – osserva – non mi lasciano grandi possibilità. Ma è così e lo si sapeva prima di iniziare la stagione”. Non si atteggia a vittima, non alza i toni: è troppo intelligente per farlo. Però è ovvio che nel trovarsi in una situazione al limite dell’assurdo lo disturba. Anche perché, fra sottrazioni, addizioni e moltiplicazioni, ha dovuto prendere atto che avrebbe più chances di spuntarla se nell’appuntamento aretino avesse chiuso al terzo posto fra gli iscritti all’IRCup. Almeno in teoria.

Ma le corse vanno corse. E lui è pronto a giocarsi le sue possibilità sulle undici prove speciali del rally valtellinese. Poche o tante che siano: “E’ così”, ammette. Aggiunge: “A un certo punto, per un attimo, avevo preso in considerazione la possibilità di non essere al via, ma riflettendo ho capito che sarebbe stato uno sbaglio: ci sarò e come sempre farò del mio meglio per ottenere un risultato importante. Senza rinunciare a quella che è la mia condotta di gara preferita, pur se i tabulati dicono che in questa serie la regolarità non premia”.

L’ipotesi che dopo la due giorni intorno a Morbegno la graduatoria sarà diversa è concreta e lo sa: “Ho una probabilità su… tante di conservare il primo posto e potrei anche ritrovarmi terzo. Comunque ce la metterò tutta, come e più di sempre”. Anche perché non sarà solo ad affrontare la sfida con Luca Rossetti e Pierre Campana: a dargli una mano cercando di togliere punti preziosi ai suoi rivali ci sarà papà Felice. E il suo sarà un aiuto importante a prescindere dal risultato.

 

 

Iscrizioni aperte da oggi al 23° Rally del Molise

La gara, con sede a Campobasso, avrà l’organizzazione affidata a Prosevent e sarà in programma per l’ultimo fine settimana di settembre. Verranno riproposti scenari legati alla storia della competizione insieme ad alcune novità, buone a proseguire il rilancio fortemente voluto da ACI Campobasso.

CAMPOBASSO 31 agosto 2018 – Da oggi, sino al 24 settembre, iscrizioni aperte per il 23° Rally del Molise. In programma per il 29 e 30 settembre, la gara, una delle più apprezzate del centro Italia, ricca di storia, entra dunque nella sua fase decisiva. La gande novità dell’edizione duemiladiciassette è la gestione organizzativa, che Aci Campobasso ha delegato a Prosevent, con un obiettivo comune di tornare a vedere la gara in palcoscenici importanti.

L’evento, oltre che ad una forte impronta sportiva è pensato come importante traino per l’immagine del territorio e per la ricaduta economica nel comparto turistico, proprio derivante dai partecipanti e dagli appassionati ed addetti ai lavori al seguito. Infatti, il Rally del Molise è inserito in un Protocollo triennale siglato tra Aci e Regione Molise, iniziativa che prevede anche lo Slalom Città di Campobasso, intervento finanziato con le risorse FSC 2014-2020 del Patto per lo Sviluppo della Regione Molise.

Tradizione, novità e spettacolo: un mix esaltante per una gara d’effetto. Rispetto all’anno scorso sono rimaste invariate la Prova Spettacolo del sabato sera in città a Campobasso (Km.1,990), quest’anno proposta con la formula del duello tra due concorrenti (come accade adesso nelle prove di Campionato Italiano), e la celebre prova di “Busso” (Km. 6,200) da ripetere tre volte, mentre verranno sostituite le prove di Casalciprano e Civitanova del Sannio, entrambe per frane presenti sui percorsi. Le altre prove saranno la “Bosco Macere” (Km. 10,150, per tre volte), nella Valle del Tammaro, e la “Castelpetroso” (Km. 7.450, per due volte), in provincia di Isernia, conferma dell’interesse ad abbracciare quanto più possibile il territorio molisano.

In totale, gli impegni competitivi saranno nove, per un totale di 65,940 chilometri sui 280,120 dell’intero tracciato.

La cerimonia di partenza avrà luogo alle 19,30 di sabato 29 settembre a Campobasso, in Corso Vittorio Emanuele II, poi i concorrenti andranno a sfidarsi sulla “piesse” spettacolo, prima di entrare nel riordinamento notturno. L’indomani, domenica 30 settembre, il primo concorrente uscirà dal riordinamento notturno alle 7,00 e da lì si assisterà al confronto vero e proprio su un percorso estremamente tecnico quanto esaltante, intervallato da tre riordinamenti ed altrettanti service area a Selvapiana. L’arrivo, sempre a Campobasso, in Corso Vittorio Emanuele II, sarà a partire dalle ore 18,30.

Impresa di Magliona su Norma sotto la pioggia di Pedavena

Decisa rimonta e vittoria assoluta del sardo leader tricolore sulla M20 FC, strepitoso Pezzolla su Osella PA 21 BMW vincitore di gara 1 e 2° alla fine. Cubeda 3° su Osella FA30 all’esordio alla gara veneta con meteo sempre incerto e acqua che ha accompagnato due gare del nono round di Campionato Italiano Velocità Montagna. 

Pedavena (BL), 2 settembre 2018 – La 36^ Pedavena – Croce D’Aune si è rivelata in tutta la sua difficoltà di gara selettiva ed impegnativa, soprattutto con la pioggia protagonista di un week end spettacolare e dall’intenso agonismo per il nono round di Campionato Italiano Velocità Montagna.

Omar Magliona ha vinto con 94 centesimi di secondo di vantaggio, grazie ad una determinata rimonta in gara 2 dove al volante della Norma M20 FC Zytek il sardo della CST Sport ha realizzato il miglior tempo della giornata in 4’19”38 con la biposto di gruppo E2SC, rimontando sul pugliese della Driving Experience Ivan Pezzolla che sull’agile Osella PA 21 con motore BMW da 1000 cc ha vinto gara 1 ed è salito sul secondo gradino del podio di una gara estremamente spettacolare e ricca di agonismo. Terzo Domenico Cubeda su Osella FA 30, il catanese ha rimontato in gara 2 ed all’esordio sui difficili 7,785 Km è salito sul podio nelle condizioni più impegnative con la prototipo monoposto di gruppo E2SS. Sotto al podio il trapanese Francesco Conticelli, 2° in gara 1 sulla Osella PA 2000 Honda, ma che in gara 2 ha evitato rischi eccessivi sulle parti più scivolose del tracciato della competizione organizzata dagli “Amici della Pedavena” che hanno sempre assicurato opportune condizioni di gara per tutti, anche dopo le numerose interruzioni contate nella giornata di gara. Top five completata dal giovane umbro della Speed Motor Michele Fattorini su Osella FA 30 Zytek che non ha nascosto di non aver preso rischi estremi sul tracciato. Sesta piazza assoluta e successo in gruppo CN per il calabrese Rosario Iaquinta che rilanci ala sfida tricolore tra i prototipi con motore di serie proprio nel giorno del suo compleanno. Settima piazza assoluta per Marco Iacoangeli il romano di Vimotorsport tenace vincitore del gruppo GT con la BMW Z4. Ottavo il bresciano Mauro Soretti sulla Subaru Impreza con cui l’alfiere Leonessa Corse ha vinto il gruppo E1, tallonato nell’assoluta e nel gruppo dall’umbro Daniele Pelorosso che su Renault Clio Proto ha vinto la classe 2000. E’ entrato i top ten Antonino Migliuolo dominatore del gruppo N su Mitsubishi Lancer con un ottima prestazione. A ridosso della top ten Federico Liber che sulla Gloria C8P ha difeso la leadership Motori Moto e di classe E2SS 1.6, ma ha evitato situazioni eccessivamente rischiose.

Pezzolla con la superba e scatenata prestazione di gara 1 aveva accumulato un vantaggio importante, difficile per chiunque da recuperare soprattutto sotto la pioggia e nelle condizioni addirittura più impegnative di gara 2. Omar Magliona non si è arreso alla delusione di gara 1, aumentata dall’essere partito sotto una pioggia particolarmente battente, il campione sardo unitamente al Team Faggioli ha ulteriormente regolato la biposto di gruppo E2SC e ci ha creduto, la scelta di gomme Pirelli è stata perfetta per la tanta acqua presente sul tracciato e con tanto cuore, bravura e tenacia ha compiuto l’impresa. Pezzolla non ha mai mollato, il giovane fasanese sa guidare sul bagnato ed ha ottimizzato questa dote per sopperire anche ad un assetto non perfetto per le condizioni di gara 1, ci ha creduto ed è arrivata la prima vittoria in gara della carriera con il successo tra le Sportscar Motori Moto ed in classe E2SC 1000, nonostante un lieve contatto all’entrata della chicane proprio nella prima salita.-“Non nascondo l’emozione sono troppo felice – ha dichiarato Magliona al traguardo – ci abbiamo creduto tutti, abbiamo ulteriormente regolato la macchina, le gomme sono state perfette, son partito a testa bassa con un solo obiettivo e ce l’ho fatta. Sono sardo e la testardaggine non mi manca. Purtroppo il risultato di gara 1 non è stato quello che avrei desiderato in prospettiva campionato ma in queste condizioni non si poteva fare altro andare oltre significava compromettere la gara. Un week end davvero difficile ma di grandi soddisfazioni qui a Pedavena”-.

-“Non posso nascondere l’emozione, è troppo forte! – ha esclamato Ivan Pezzolla – ci ho creduto ed ho fatto di tutto per concretizzare questo risultato, la mia prima vittoria assoluta. In Gara 1 ho capito che dovevo dare tutto il possibile, anche se le regolazioni non erano ottimali, dovevo provarci, ho puntato tutto sull’agilità della nostra Osella. E’ andata bene, nonostante un leggero contatto all’entrata della chicane. Ho guardato oltre il traguardo. Mi rimane un po’ di rammarico per soli 94 centesimi non aver potuto conquistare l’intera gara, ma sono felice”-.

-“Il modo forse più difficile di esordire a Pedavena – ha dichiarato Cubeda – un’esperienza impegnativa per la quale non ho risparmiato qualche rischio, sempre fortunatamente rientrato. Le corse sono queste e occorre affrontare le situazioni, ho chiesto il massimo alle gomme e ci ho messo un po’ di mio, soprattutto cuore!”-.

-“Quando sono partito in gara 1 era forse il momento di pioggia più fitta e per questa ragione nel primo tratto del tracciato la visibilità non era il massimo – sono state le parole di Francesco Conticelli – ho usato al massimo la conoscenza del percorso ed ho cercato di non commettere soprattutto nei tratti dove vi era  molta acqua. Non mi aspettavo un tempo del genere soprattutto in gara 1. In gara 2 la vettura scivolava molto per cui non ho cercato rischi eccessivi, ma il risultato ci gratifica molto”-.

Brividi e grande agonismo sono arrivati dal gruppo GT dove ha vinto Marco Iacoangeli sulla BMW Z4, 7° sul traguardo dopo la gara forse più impegnativa della carriera del romano di Vimotorport. Il driver e preparatore ha ora rafforzato il comando, grazie ad una guida aggressiva, una azzeccata scelta di gomme e qualche brivido soprattutto in gara 1. Non perde il contatto Lucio Peruggini che ha esordito nelle più impegnative condizioni a Pedavena e al volante della Ferrari 458 GT3 non ha perso il contatto con la vetta, anche se il pugliese di AB Motorsport ha recriminato di essere stato troppo contenuto in gara 1. Sul podio anche Roberto Ragazzi il padovano di Superchallenge in ottima forma sulla Ferrari 458 con cui comanda sempre più in GT Cup.

Il campano Giuseppe D’Angelo ha trovato le sue condizioni ideali per attaccare la vetta e vincere il gruppo E2SH con la Renault Clio, precedendo i driver di casa Michele Ghirardo su Lotus Exige e Luca Veldorale su A112 con motore Kawasaki.

Mauro Soretti ha dominato il gruppo E1 con l’aggressiva Subaru Impreza con cui il driver e preparatore bresciano ha attaccato anche la top ten grazie alla trazione integrale. Per la piazza d’onore e la classe 2000 un avvincente duello con maiuscola prova di guida tra l’orvietano Daniele Pelorosso su Renault Clio Proto ed il campano della Scuderia Vesuvio Luigi Sambuco su Alfa 155, in gara 1 solo 14 centesimi di secondo a favore di Sambuco, ma poi l’umbro ha rimontato in gara 2. Purtroppo a nulla è valso il lungo lavoro di Marco Sbrollini per ripristinare la Lancia Delta EVO dopo l’uscita in prova, ma un problema di pressione ne ha compromesso le ambizioni. Nuovo successo del giovane pugliese Andrea Palazzo in classe 1.6 turbo, il portacolori Fasano Corse si è affermato in entrambe le gare con la Peugeot 308 Racing Cup curata da AC Racing con cui ha sopravanzato sul bagnato la gemella del corregionale Vito Tagliente. Sul podio di classe anche la costante Deborah Broccolini molto gratificata dal risultato ottenuto con la MINI John Cooper Works. Per la classe 1600 successo di Enrico Trolio, che in gara 2 è risalito rispetto all’ ottima prestazione sul bagnato del tenace pesarese Maurizio Contardi, 2° sulla Honda Civic portacolori Scuderia Catria.

In gruppo A ha vinto Ivano Cenedese su Renault Clio RS, l’alfiere Motor Group balzato in testa in gara 1 quando Rudi Bicciato, leader tricolore e vincitore poi di gara 2, è rimasto fermo con la Mitsubishi Lancer prima dello start per il cedimento di un semiasse. Angelo Guzzetta con l’incisiva Peugeot 106 ha addirittura attaccato la vetta e poi il catanese del Project Team ha chiuso 2° alla sua prima volta a Pedavena, precedendo il pugliese Rino Tinella, purtroppo rallentato dal doppiaggio di Michele Mancin su Citroën Saxo in gara 1, il pilota rodigino della Citroen Saxo aveva optato per gomme da asciutto ma poi la

Appassionante sfida di vertice tra Mitsubishi in gruppo N dove ha centrato un’ottima doppietta Antonino Migliuolo, il trentino di Sorrento che sulla Lancer ha contenuto un mai domo e sempre efficace Lino Vardanega al volante della EVO X, mentre il toscano Lorenzo Mercati non ha esagerato sul bagnato ed è giunto 3°. In classe 2000 successo in casa per Adriano Pilotto su Honda Civic Type-R, mentre la sfortuna ha colpito ancora Angelo Loconte fermo per noie tecniche in gara 1 alla sua Honda. Punti tricolori preziosi per Vincenzo Ottaviani 2° in classe 1.6 sulla Citroen Saxo, con cui l’abruzzese ha pagato la minore familiarità col tracciato ed è arrivato alle spalle dell’esperto driver di casa Fabrizio Vettorel imprendibile sulla Peugeot 106.

Antonio Scappa ha festeggiato il quinto titolo di Racing Start con il successo in gruppo Racing Start Plus a Pedavena dove ha corso con la MINI John Cooper Works che abitualmente usa il leader tricolore Loffredo, con cui è stato inarrivabile anche sull’acqua, nonostante l’1 a 1 con il bravo rallista bresciano Ilario Bondioni sulla MINI JCW della Elite Motorsport che ha rimontato e vinto in gara 2 per 59 centesimi di secondo, pur rimanendo 2° nella classifica aggregata. Per la RS+, con motori aspirati, il migliore è stato Francesco Laffranchi con la Renault Clio RS, mentre in classe 1.6 punti tricolori importanti per il pugliese Marco Magdalone su Honda Civic Ek4 con cui ha chiuso alla spalle del locale Ivan Curto su Renault Twingo.

In gruppo Racing Start per la RSTB l’ascolano Valerio Lappani sulla MINI John Cooper Works ha centrato una bella vittoria in condizioni difficili precedendo per la categoria il pugliese Domenico Tinella in rimonta in gara 2 ed Alberto Sartori che ha scavalcato in gara 2 Alexander Zardin, tutti su MINI. Con il 2° tempo nella classifica aggregata della del gruppo delle auto di serie Alex Bet ha vinto la RS in casa sulla Honda Integra e guadagnato importanti punti CIVM E TIVM, dopo l’1 a 1 con il giovane Lukas Bicciato su Honda Civic sulla quale l’altoatesino ha sostituito il cambio dopo le prove ed ha chiuso 3° alle spalle di Carmelo Fusaro su Peugeot 306. In classe 1.6 dominio del pugliese Teo Furleo, grazie al perfetto supporto della Peugeot 106 curata da SAMO Competition.

Nella gara di autostoriche, dallo spiccato sapore tricolore, doppietta di Tony Fassina, il tricolore ed europeo rally di Valdobbiadene che ha vinto con la leggendaria Lancia Stratos di 2° Raggruppamento con cui si impose al Rally Mondiale di Sanremo del 1979, alle sue spalle si è completato il podio di 2° Raggruppamento con l’esperto Emiliano Idelbrando Motti su Porsche Carrera, davanti alla 911 di Stoccarda del driver veneto Giampaolo Basso.

Classifiche 36^ Pedavena – Croce D’Aune – Assoluta: 1. Magliona (Norma M20 FC Zytek) in 8’43”17 ; 2. Pezzolla (Osella PA21 BMW) a 0”94; 3. Cubeda (Osella FA30 Zytek) a 4”72; 4. Conticelli F. (Osella PA2000 Honda) a 19”05; 5. Fattorini (Osella FA30 Zytek) a 27”80; 6. Iaquinta (Osella PA21 Honda) a 28”78; 7. Iacoangeli (BMW Z4 Gt3) a 32”91; 8. Soretti (Subaru Impreza) a 34”08; 9. Pelorosso (Renault Clio Proto) a 34”73; 10. Migliuolo (Mitsubishi Lancer Evo) a 35”91.

Gara-1: 1. Pezzolla in 4’15”18; 2. Conticelli F. a 6”21; 3. Magliona a 8”61; 4. Cubeda a 10”50; 5. Soretti a 13”03.

Gara 2: 1. Magliona in 4’19”38; 2. Cubeda a 2”83; 3. Pezzolla a 9”55; 4. Liber a 13”49; 5. Fattorini a 14”13.

Gruppi. RS: 1. Lappani (Mini Cooper) in 10’36”84; 2. Bet (Honda Integra) a 13”56; 3. Tinella (Mini Cooper) a 15”68. RS+: 1. Scappa (Mini Cooper) in 9’48”74; 2. Bondioni (Mini Cooper) a 2”01; 3. Laffranchi (Renault Clio RS Cup) a 32”33. Gr.N: 1. Migliuolo in 9’19”08; 2. Vardanega a 8”73; 3. Mercati a 17”87. (tutti su Mitsubishi Lancer Evo.). Gr.A: 1. Cenedese (Renault Clio) in 9’33”96; 2. Guzzetta (Peugeot 106) a 2”70; 3. Tinella (Peugeot 106) a 10”72. E1: 1. Soretti in 9’17”25; 2. Pelorosso a 0”65; 3. Sambuco (Alfa Romeo 155) a 10”44. GT: 1. Iacoangeli in 9’16”08; 2. Peruggini (Ferrari 458) a 5”97; 3. Ragazzi (Ferrari 458 Challenge) a 16”96. E2Sh: 1. D’Angelo (Renault Clio) in 9’43”17; 2. Ghirardo (Lotus Exige) a 11”42; 3. Veldorale (A112 Kawasaki) a 45”07. CN: 1. Iaquinta in 9’11”95; 2. Turatello (Osella Pa21) a 36”10; 3. Bottura (Ligier Js51) a 1’43”69. E2Sc: 1. Magliona in 8’43”17; 2. Pezzolla a 0”94; 3. Conticelli F. a 19”05. E2Ss: 1. Cubeda in 8’47”89; 2. Fattorini a 23”08; 3. Liber (Gloria C8P Evo Suzuki) a 31”63.

 

 

Magliona più forte della pioggia fa sua la Pedavena Croce d’Aune

Vittoria in rimonta in condizioni critiche per il sardo della CST Sport e capoclassifica tricolore, che conquista il nono round dell’Italiano Montagna sulla Norma-Zytek del Team Faggioli: “Emozionato per il recupero e felicissimo! Weekend davvero difficile ma di grandi soddisfazioni qui in Veneto”

PEDAVENA (BL), 2 settembre 2018. Dopo il successo del 2016, Omar Magliona firma il bis a Pedavena. Il campione italiano in carica dei prototipi E2Sc ha infatti vinto in rimonta la 36^ Pedavena Croce d’Aune, nono round del Campionato Italiano Velocità Montagna, al volante della Norma M20 Fc Zytek gommata Pirelli e preparata dal Team Faggioli. Partito per ultimo con il numero 1, l’alfiere sardo della scuderia siciliana CST Sport è stato costretto a inseguire in gara 1, conclusa al terzo posto (ma sempre al primo per quanto riguarda i prototipi da 3000cc.), a causa dell’intensificarsi della pioggia e dunque incontrando le condizioni più difficili sui 7785 metri del tecnico tracciato bellunese. Impegnato anche nella promozione della onlus Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, il pilota sassarese ha poi rimontato in gara 2, quando le condizioni da bagnato sono rimaste più uniformi per tutti i concorrenti, recuperando 9 secondi e andando a vincere con il tempo totale di 8’43”17, risultato che lo mantiene in vetta alla classifica del gruppo delle biposto E2Sc e del CIVM.

 

Magliona dichiara raggiante nel post-Pedavena: “Non nascondo l’emozione, sono troppo felice! Ci abbiamo creduto tutti e con la squadra abbiamo ulteriormente regolato la macchina. Le gomme sono state perfette, son partito a testa bassa con un solo obiettivo e ce l’ho fatta. Sono sardo e la testardaggine non mi manca! Purtroppo il risultato di gara 1 non è stato quello che avrei desiderato in prospettiva campionato, ma in queste condizioni non si poteva fare altro: andare oltre significava compromettere la gara. E’ stato un weekend davvero difficile ma di grandi soddisfazioni qui a Pedavena”.

 

Cubeda sale sul podio assoluto all’esordio a Pedavena

Il pilota catanese della Cubeda Corse ha concluso ottimo terzo e ha vinto il gruppo delle monoposto E2SS con l’Osella FA30 Zytek la nona prova del Campionato Italiano Velocità Montagna disputata sotto una pioggia battente

Pedavena (BL), 2 settembre 2018. Ancora un grande podio nel Campionato Italiano Velocità Montagna per Domenico Cubeda arriva alla 36^ Pedavena Croce d’Aune, nona prova del Tricolore andata in scena domenica nel bellunese. Sugli 8,7 chilometri del tecnico tracciato veneto, sui quali era all’esordio, il driver catanese della Cubeda Corse è stato autore di due salite competitive nonostante le insidiose e quasi proibitive condizioni in cui versava il percorso, continuamente bagnato dalla pioggia. Malgrado le difficoltà incontrate, Cubeda ha concluso l’impegnativa giornata al terzo posto assoluto e ha vinto il gruppo delle monoposto E2SS, dove resta al comando della classifica sull’Osella FA30 Zytek, prototipo a guida centrale preparato da Paco74 e da Armaroli e gommato Avon con il quale era reduce dalla vittoria colta la domenica precedente alla Salita dei Monti Iblei: “E’ stato il modo forse più difficile di esordire a Pedavena – ha commenta Cubeda nel dopo gara –; un’esperienza impegnativa nella quale non mi sono risparmiato, neppure nelle condizioni più complicate. Il risultato alla fine è arrivato. Le corse sono queste e noi piloti dobbiamo affrontare le situazioni. Ho chiesto il massimo alle gomme e ci ho messo un po’ del mio, soprattutto cuore!”.

Project Team lascia il segno alla Pedavena-Croce d’Aune

Seppur all’esordio nella prestigiosa cronoscalata veneta valida per la serie tricolore di specialità, l’alfiere siciliano Angelo Guzzetta (Peugeot 106 Rallye) artiglia il terzo successo consecutivo di categoria

PEDAVENA (BL), 2 settembre 2018 – Un fine settimana agonistico a dir poco piovoso ma altrettanto ricco di soddisfazioni per il portacolori della scuderia Project Team, il siciliano Angelo Guzzetta che, seppur all’esordio assoluto della 36ª Pedavena-Croce d’Aune, nono di 12 appuntamenti del Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM), ha artigliato la terza vittoria consecutiva nella competitiva classe A/1600. Così, dopo aver già ottenuto due successi alla “Sarnano-Sassotetto” e al Trofeo Fagioli, precedenti round agostani della massima serie tricolore, il pilota etneo, sempre al volante della fida Peugeot 106 Rally curata dalla Ferrara Motors, si è distinto in entrambe le manche disputate anche lungo gli impegnativi 7785 metri del tracciato bellunese, conquistando ulteriori punti pesanti in ottica campionato e procedendo come un caterpillar la scalata alla vetta di categoria, già vinta per inciso nel 2017.

Premesso che la pioggia non ci ha dato tregua per l’intero weekend, sabato abbiamo sfruttato il primo turno di prove per prendere confidenza col percorso, per me del tutto inedito, e capire le reazioni della vettura – ha sottolineato Guzzetta una volta al traguardo – Dopo aver apportato alcune regolazioni al mezzo adattandolo all’asfalto bagnato, nella seconda frazione siamo riusciti a migliorarci. È andata ancora meglio nella prima gara domenicale. Nell’ultima salita, invece, ho dovuto necessariamente abbassare il ritmo per il peggioramento delle condizioni meteo, ma tant’è. Ciò che contava realmente, era fare punteggio pieno e ci siamo riusciti”.

Archiviata la trasferta in Veneto, il driver di Misterbianco ha già pianificato il prossimo impegno stagionale: la 60ª Monte Erice, decimo round del CIVM, in programma nel Trapanese dal 15 al 16 settembre.

Rally di Carmagnola, un successo la prima edizione in versione storica

A cura dell’ufficio stampa, foto ActionRace

CARMAGNOLA (TO) sabato 1° settembreGli albesi Sergio Mano e Jessica Radosta su Toyota Celica ST 165 si aggiudicano la prima edizione del Rally Storico di Carmagnola. L’equipaggio della scuderia Meteco Corse si impone fin dall’inizio della competizione, fino a vincere cinque delle otto prove speciali disputate, arrivando secondo in altre due, una volta terzo. Il duo ha percorso in un tempo di 50’55”.3 gli oltre 80 km di tratti cronometrati che hanno avuto come teatro le antiche strade del “Carmagnola”, a cavallo fra le province di Torino, Cuneo ed Asti.

In seconda piazza, a 2’39”.8, i torinesi Paolo Pastrone e Mara Miretti su Opel Kadett GT/E (Meteco Corse), seguiti dai biellesi Claudio Bergo e Luca Pieri su Toyota Celica ST 165 (Biella Motor Team), terzi a 2’46.2 di distacco. Quarti, su Fiat 131 Abarth, i monregalesi Pierangelo Pellegrino e Davide Peruzzi (Eurospeed) che vincono al contempo la Michelin Historic Rally Cup, messa in palio dalla Casa del Bibendum come tributo alla competizione.

Nella porzione di gara dedicata alla Regolarità, vincono Arturo Barbotto di Bossolasco e Sergio Borca di Castiglione Torinese su Fiat 124 Spider, che hanno la meglio su Michele Pavan e Cristian Coggiola su Ford Escort 1600 XR3 (Biella Motor Team), e su Denis Letey ed Erik Robbin su A112 Abarth.

Hanno portato a termine la gara 42 dei 62 partiti al mattino dal Foro Boario di Carmagnola.

La manifestazione era la rivisitazione in chiave storica del rally di Carmagnola, gara che si svolse ininterrottamente per 27 anni, dal 1982 al 2008 e rimasta nel cuore degli appassionati. La medesima organizzazione, lo Sport Rally Team di Piero Capello, ha deciso questa volta di riproporla in prospettiva storica per la prima volta, a dieci anni esatti dall’ultima.

Un successo di numeri, di pubblico – dice un soddisfatto patron Capello – e un buon esempio di collaborazione con i Comuni e con le forze dell’ordine, che ancora una volta ringraziamo”.

Speed Fire Racing, grande soddisfazione al Rally Lana

BORGOSESIA (VC), 26 agosto – Un grande weekend di motori che ha pienamente soddisfatto tutto lo staff Speed Fire e il presidente Mauro Rossi in particolare. È stato un fine agosto indimenticabile per la scuderia di Borgosesia, che al 31esimo “Rally della Lana” ha sbaragliato la concorrenza grazie alla performance della portacolori Marina Carmellino, ottima navigatrice del fratello Ivan su Škoda Fabia R5. Per loro la prima posizione assoluta, risultato impreziosito dalla vittoria di tutte le sette prove speciali previste. Dominio valsesiano, dunque, a Biella, in una competizione che dopo ben 17 anni dall’ultima volta ha riportato le auto da corsa a sfrecciare su strade che hanno fatto la storia della specialità. Benissimo pure l’equipaggio formato da Gianluca Quaderno e Lara Zanolo: sempre a ridosso dei primi posti, la loro Renault New Clio chiude 11esima assoluta e prima nella classe R3C. Successo di categoria anche per Manuel Cerutti, che navigato da Andrea Viola su Mini Cooper RS 1.600 termina 37esimo nella generale. E si sono difesi bene Davide Benecchia e Paolo Corinaldesi, 48esimi e quinti nell’affollata N3 su Renault Clio. Altro piazzamento Speed Fire, quello di Eraldo Botto (navigava Fabio Beltrame su Peugeot 160 N2), che dopo le difficoltà riscontrate nella giornata di sabato ha recuperato posizioni concludendo 54esimo e nono di classe. Peccato per Carlo De Simone e Barbara Nardini, che con la Fiat 600 A0 sono stati costretti al ritiro per problemi alla pompa della benzina. La scuderia si prepara ora per il “Rally del Rubinetto” del 29 e 30 settembre, gara che comprende la Rozzo-Caneto e il riordino in piazza Mazzini a Borgosesia.

Tris di Stefano Albertini e Danilo Fappani, Ford Fiesta WRC, con la vittoria al 54° Rally del Friuli Venezia Giulia

Tripletta stagionale per l’equipaggio bresciano. Alle loro spalle secondo Corrado Fontana, Hyundai i20 WRC e terzo Manuel Sossella, Fiesta WRC.

Udine, sabato 1 settembre 2018 – La cinquantaquattresima edizione del Rally del Friuli Venezia Giulia, organizzata dalla Scuderia Friuli ACU, quarto appuntamento della tricolore WRC, è stato di fatto il primo stagionale contraddistinto dalla pioggia che ha reso la gara sicuramente più impegnativa per tutti. Una gara spettacolare e combattuta nonostante il brutto tempo, disputata nelle splendide valli del Torre e del Natisone, divisa sostanzialmente in due parti. Il primo giro di prove, dominato da Corrado Fontana con l’avversario Albertini che ha sofferto il fondo bagnato, e il secondo giro, dove invece il driver bresciano ha ristabilito le distanze congelando il vantaggio sul pilota di Como.

Dunque se l’anno scorso sulle alpi friulane Albertini vinceva il titolo tricolore WRC con due appuntamenti d’anticipo, quest’anno l’impresa non si è rivelata così semplice per l’equipaggio della Scuderia Mirabella Millemiglia. In evidenza, la grande corsa del lariano Fontana, che insieme a Nicola Arena, su la Hyundai i20 WRC della HMI, ha sfiorato la prima vittoria stagionale, ma ancora una volta ha chiuso la gara sul secondo gradino del podio.  Terzo gradino del podio assoluto per Manuel Sossella insieme a Gabriele Falzone su Ford Fiesta WRC. Un risultato meritato per il vicentino, rallentato per l’appannamento del parabrezza, a metà giornata, quando era a un passo da Albertini, ma capace poi sull’ultima prova di risalire sul podio, scavalcando il pordenonese Luca Rossetti su Hyundai i20 R5, terminato quarto assoluto.

Tra gli altri piloti di spicco, che hanno arricchito ulteriormente con la loro firma questo appuntamento del CIWRC si propone Paolo Porro. Buona prova sul bagnato per il comasco insieme a Paolo Cargnelutti su Fiesta WRC, trovando finalmente il giusto feeling su un fondo diverso e chiudendo la gara al quinto posto. In sesta posizione chiude l’outsider bergamasco Alessandro Perico con la Škoda Fabia R5 inseguito dal piacentino Andrea Carella su Peugeot 208 R5. Chiudono la top ten del Rally del Friuli Lorenzo Della Casa, Fiesta WRC, Matteo Daprà, primo tra le vetture S2000 con la Škoda Fabia e Giampaolo Bizzotto con la Peugeot 207 S2000. Sulle impegnative speciali del Friuli si sono affrontati anche i partecipanti del trofeo Suzuki Rally Cup. Tra le Swift R1  la vittoria finale è andata a Roberto Pellè davanti ad un ottimo Nicola Schileo e Stefano Martinelli.

Classifica assoluta 54° Rally Del Friuli Venezia Giulia – finale: 1 Albertini-Fappani (Ford Fiesta WRC) in 1:24’19.6; 2. Fontana-Arena (Hyundai I20 WRC) a 15.9; 3. Sossella-Falzone (Ford Fiesta WRC) a 43.1; 4 Rossetti-Mori (Hyundai I20 R5) a 43.7; 5 Porro-Cargnelutti (Ford Fiesta WRC) a 44.4; 5 Sossella-Falzone (Ford Fiesta WRC) a 30.8; 3; 6 Perico-Turati (Škoda Fabia R5) a 1’51.9; 7. Carella-Bracchi (Peugeot 208 R5) a 3’33.2; 8. Della Casa-Beltrame (Ford Fiesta WRC) a 6’25.3; 9. Daprà-Andrian (Škoda Fabia S2000) a 7’42; 10. Bizzotto-Tommasini (Peugeot 207 S2000) a 7’52.5.

Classifica assoluta Campionato Italiano WRC: Albertini 55; Fontana 36; Sossella 35; Porro 23.

 

54° Rally del Friuli Venezia Giulia – 23° Orientali Historic: Vittoria-bis per Albertini (Ford Fiesta WRC), lo svizzero Valliccioni (BMW M3) trionfa nelle “storiche”

Due spettacolari giorni di sfide caratterizzati anche dalle mutevoli condizioni meteorologiche hanno confermato la competizione organizzata dalla Scuderia Friuli tanto avvincente quanto ostica. Successo organizzativo a tutto tondo per l’evento, dall’alto numero di partenti (159 su 161 iscritti) alla nuova logistica, organizzata al centro commerciale Città Fiera di Martignacco, con anche il ritorno della bandiera a scacchi a Udine, in Piazza Libertà.

 Udine, 1 settembre 2018 – Grande ritmo, spettacolo e, per i cultori delle corse su strada anche tanti argomenti tecnico-sportivi, al 54° Rally del Friuli Venezia Giulia – 23° Rally Alpi Orientali Historic il cui successo è andato ai bresciani Stefano Albertini- Danilo Fappani, che con la Ford Fiesta WRC hanno così bissato la vittoria dello scorso anno.

Campione in carica del tricolore WRC, Albertini aveva preso in consegna le redini della classifica già con i primi metri di gara della prima giornata, per poi cercare l’allungo e successivamente conoscere il ritorno degli avversari, afflitto da difficoltà con gli pneumatici, causa l’incertezza del meteo. Il successo di Albertini si è risolto nel finale di gara, riuscendo a piegare la forte resistenza del comasco Corrado Fontana, affiancato da Arena sulla Hyundai i 20 WRC, autore oggi di una prestazione di alto livello. Per tutta la giornata ha tenuto sulla corda Albertini costringendo quest’ultimo a una prova di forza per aggiudicarsi l’attico della classifica.

Ha molto da recriminare, invece, il vicentino Manuel Sossella, anche lui con una Ford Fiesta WRC, terzo al termine. Riuscito a piazzarsi alle spalle di Albertini sino dal via, peraltro anche insidiandolo da vicino, il pilota di Torri di Quartesolo, con al fianco Gabriele Falzone, dalla quinta prova è arretrato giocoforza fuori dal podio venendo rallentato dall’appannamento del parabrezza, per la cui causa ha perso circa 20”. Il finale di gara è stato per lui incandescente, dovendo battagliare con Luca Rossetti, con Eleonora Mori alle note. Il pordenonese, ex Campione Italiano e continentale, alla guida di una Hyundai i20 R5, pur con il fardello di 10” di penalità (partenza anticipata) e una vettura inferiore di categoria, ha saputo tenere il ritmo di vertice delle “World Rally Car” con disinvoltura. Era riuscito a salire sopra il podio al terzo posto dalla penultima prova, per poi vedersi sopravanzare dal ritorno di Sossella, appunto, deciso a riscattarsi dalla sfortuna.

Quarta posizione finale, dunque, per Rossetti e quinta per l’altro comasco Paolo Porro (Ford Fiesta WRC), affiancato dal friulano Cargnelutti. Per il lariano era la prima esperienza in condizioni di meteo e quindi di strada come quelle trovate nelle Valli del Torre e del Natisone, a lui va il merito di non aver mai provato eccessi per intascare un risultato comunque definibile di prestigio.

Vittoria “straniera”, tra le auto storiche del 23° Rally Alpi Orientali Historic. Ha vinto, infatti, lo svizzero Marc Valliccioni, in coppia con  Marie Cardi su una BMW M3. Il transalpino, terzo assoluto al termine della prima giornata, è stato l’uomo giusto al momento giusto, dopo che la prima giornata di gara era stata sotto il segno Luigi “Lucky” Battistolli, affiancato da Fabrizia Pons sulla Lancia Delta Integrale. La posizione al comando del blasonato vicentino è durata poco: infatti, dalla seconda prova odierna (PS 5), una “toccata” gli ha danneggiato una sospensione, costringendolo a inseguire. Il primo leader (due sole prove) era stato, ad onor del vero, il piacentino Elia Bossalini (Porsche 911 SC RS), poi fermato da noie alla frizione.

La seconda posizione finale è andata poi a “Lucky”, con una reazione di forza, terzi hanno poi finito i valtellinesi Da Zanche- De Luis (Porsche 911 SC), autori di una notevole progressione dopo un avvio stentato per una foratura. Il podio assoluto ha portato all’apoteosi equipaggi tutti del quarto raggruppamento, mentre il terzo raggruppamento è stato appannaggio del pisano Gian Marco Marcori, con Barbara Neri (Porsche 911), finiti anche quarti nell’assoluta generale al loro primo “Alpi” (in parte condizionato da una “toccata” durante la quarta prova), davanti agli austriaci Wagner-Zauner (Porsche 911).

Il secondo raggruppamento è stato vinto dai toscani di Siena Salvini-Tagliaferri e la loro verde Porsche 911 davanti all’acclamato locale Rino Muradore (Ford Escort RS) e il primo raggruppamento lo ha fatto suo l’equipaggio Dall’Acqua-Rizzo (Porsche 911). Per loro quarta affermazione stagionale e seria ipoteca sul titolo tricolore di categoria.

L’edizione duemiladiciotto del rally del Friuli Venezia Giulia/Alpi Orientali Historic è andato in archivio con un successo organizzativo a tutto tondo, definito già alla vigilia dall’alto numero di partenti (159 su 161 iscritti), per proseguire  con la nuova logistica, organizzata al centro commerciale Città Fiera di Martignacco oltre che, ovviamente, con il valore aggiunto della bandiera a scacchi tornata a sventolare a Udine, in Piazza Libertà.

36° Rally degli Abeti e dell’Abetone: terza vittoria in carriera per il lucchese Luca Pierotti (Peugeot 208 T16 R5)

Il successo scaturito con l’ultima prova speciale in programma, dopo aver dovuto risalire la classifica perché attardato da un testacoda nelle prime battute di gara del secondo giorno. Ai posti d’onore Pinelli (Škoda) e Moricci (Hyundai). Ritiro per Lucchesi ed Artino. Nardi-Payta (A112 Abarth) in trionfo tra le vetture storiche, dopo aver rilevato dalla penultima prova il ferrarese Alessandro Ancona, già vincitore della gara nel 1991, fermo per noie elettriche

San Marcello Pistoiese (Pistoia), 2 settembre 2018 – Il lucchese Luca Pierotti, affiancato da Manuela Milli, con una Peugeot 208 T16 R5 hanno vinto oggi il 36° Rally degli Abeti e dell’Abetone, valido per il Campionato Regionale Toscano Aci Sport,  organizzato dalla A.S. Abeti Racing, in collaborazione con ACI Pistoia.

Una gara spettacolare, avvincente ed incerta sino agli ultimi metri di gara, nella quale l’avvocato lucchese ha sfoderato grinta e determinazione per sopraffare sfortuna ed avversari. Dopo essere partito in testa nella prima giornata con la “piesse” di Gavinana, Pierotti ha dovuto cedere il passo alla concorrenza complice un testacoda durante la seconda prova delle Torri di Popiglio, costato circa un minuto ed il vedersi cacciato in retrovia all’undicesimo posto. A quel punto, la leadership era passata nelle mani del capoclassifica provvisorio del Campionato Regionale, Fabio Pinelli, in coppia con Antonio Bugelli sulla Škoda Fabia R5. Il driver di Buggiano ha resistito al comando sino all’ultima prova speciale del Melo, durante l’intera giornata odierna ha visto ridursi il proprio vantaggio, complice anche l’appannamento del parabrezza nel momento topico del confronto.

Arrivato alla soglia dell’ultimo impegno cronometrato con 7” di scarto da Pinelli, Pierotti ha attaccato con decisione andando a vincere la prova (cinque i suoi successi parziali su sette prove) e così il rally con 2”9 sul rivale con l’apprensione finale di una foratura. Per Pierotti e Milli questo della Montagna Pistoiese è il terzo successo assoluto in carriera dopo quelli del 2009 di Reggello e Massa Carrara, ottenuto alla seconda esperienza con la vettura francese (la prima è stata il “Lucca” di luglio, finita al secondo posto) ed al primo anno  al volante di trazioni integrali. Pinelli e Bugelli dunque secondi e terzi sono arrivati i montecatinesi Moricci-Garavaldi, tornati a bordo della Hyundai i20 R5 dopo la sfortunata parentesi di Reggello del giugno scorso. Una gara in decisa progressione, quella di Moricci, che ha cercato soprattutto il miglior dialogo con la vettura sudcoreana. Ai piedi del podio, primo tra le vetture a due ruote motrici il sempre affidabile  – ed acclamatissimo -locale Federico Gasperetti, in coppia con Ferrari sulla fida Renault Clio R3T. Pur con una macchina inferiore il pilota di Abetone ha saputo inserirsi come suo solito nella lotta di vertice sino dai primi metri di gara, chiudendo con un risultato che conferma il suo valore. Di spessore le prestazioni sia del lucchese Nicola Paolinelli (Renault Clio S1600), ottavo assoluto e dell’altro locale Fabio Ceccarelli, nono, alla sua prima esperienza con una Renault Clio R3T. Per entrambi la grande soddisfazione di essere entrati nella top ten nonostante abbiano ridotto drasticamente la loro attività.

La gara “più verde d’Italia” ha detto male a due dei favoriti: Gabriele Lucchesi (Ford Fiesta R5), vincitore del 2017, fermato da noie all’idroguida dopo una partenza di gara sofferta con problemi di alimentazione ed anche a Luca Artino (Škoda Fabia R5), ritiratosi per uscita di strada durante la quinta prova, quando era sesto assoluto.

Tra le vetture storiche del VI Rally Abeti Storico, valido per il TRZ – Trofeo Rally di 3^ Zona il successo è andato, anche in questo caso nel finale di gara, a Nardi-Payta, con un’efficace A112 Abarth, primi nel terzo raggruppamento. Sino alla penultima prova speciale la testa della corsa era stata in mano del ferrarese Alessandro Ancona, già vincitore del Rally Abeti nel 1991. Al via con una Opel Kadett GSi ed affiancato dal pisano Salvucci, si è dovuto fermare per noie elettriche. La seconda posizione finale è andata a Matteucci-Frosini, con un’interessante Citroen Visa 1000 Pistes, autori di una gara in grande progressione, he li ha portati anche a vincere l’ultima “chrono” per poi aggiudicarsi anche il quarto raggruppamento.

Terzi sotto la bandiera a scacchi i veloci e spettacolari fiorentini Fognani-Sammicheli, anche loro su una A112 Abarth. Tra gli spunti d’interesse della gara c’era anche la presenza di un altro vincitore di anni fa, quella di Giordano Braccini, al via con una Peugeot 205 GTi, la stessa che lo portò al successo nell’edizione del 1988, finito in quinta posizione. Ritirati sia l’aretino Bertelli (Opel Ascona 400), che aveva vinto la “superprova” di Gavinana (PS1), che il pistoiese Cecchini (Porsche 911).

 

Splende la ‘Copa De Oro Maserati’

La manifestazione conclude in bellezza il 47° torneo internazionale di polo di Sotogrande e il Maserati Polo Tour 2018. L’ambito premio è stato consegnato dalla top model spagnola Nieves Alvarez al Team La Indiana

SOTOGRANDE (Spagna), 1 settembre 2018 La finale della Copa de Oro Maserati ha concluso in bellezza il Maserati Polo Tour 2018, con la vittoria del team La Indiana contro il Lechuza Caracas con il punteggio finale di 13 a 8. La Copa de Oro Maserati è il più prestigioso dei tre trofei ad alto handicap del 47° Torneo Internazionale di Polo di Sotogrande (Spagna), disputatosi presso l’iconico Santa Maria Polo Club, di cui la Casa del Tridente è auto ufficiale. Facundo Pieres, del team La Indiana si è aggiudicato il titolo di miglior marcatore del Torneo e miglior giocatore della finale, Azucar quello di miglior cavallo.

Al termine della partita, Facundo Pieres (La Indiana) ha dichiarato: “La finale è stata la miglior partita che abbiamo giocato in questo 47º Torneo Internazionale di Polo. I nostri avversari erano davvero molto forti: hanno vinto la Copa de Plata e stavano giocando davvero molto bene, però abbiamo trovato la forza di superarci. Abbiamo giocato un quarto ‘chukker’ fantastico, riuscendo cosi a mettere un certo distacco che abbiamo mantenuto fino alla fine. Sono molto contento di aver vinto questo titolo, soprattutto per il Team, che lavora tantissimo. Vincere la Copa de Oro Maserati non è una cosa che accade tutti i giorni, raggiungere questo obiettivo ci aiuta a iniziare la preparazione per la prossima stagione in Argentina con rinnovata motivazione “.

Il 47° Torneo Internazionale di Polo di Sotogrande è il terzo – insieme a US Open e British Open – degli unici 3 eventi non disputati in Argentina che fanno parte del Grande Slam: l’alto valore competitivo – 22 gol di handicap e 150 punti nella classifica mondiale per il vincitore – che lo contraddistingue attrae i migliori giocatori e le migliori squadre del mondo. Il torneo di Sotogrande rappresenta inoltre la tappa conclusiva del Maserati Polo Tour 2018, in collaborazione con La Martina, dopo quelle di St. Moritz e Beaufort.

Al Santa Maria Polo Club, la Casa modenese ha presentato in esclusiva la rinnovata gamma Maserati MY19, con  un restyling che unisce aggiornamenti discreti e nuovi contenuti. Entrambe le berline Maserati Ghibli e Quattroporte e il SUV Levante montano ora una leva del cambio riprogettata, a corsa corta con uno schema di cambiata più intuitivo e una funzionalità migliorata. Levante, Ghibli e Quattroporte condividono lo stesso sistema infotelematico Maserati Touch Control Plus (MTC Plus), con display multi-touch da 8,4” ad alta risoluzione e doppio selettore rotante sulla console centrale. L’interfaccia uomo-macchina è stata ulteriormente affinata per il MY19 con l’aggiornamento della grafica del display e il miglioramento ergonomico della climatizzazione. La regolazione del flusso d’aria, con erogazione separata per la zona guidatore e la zona passeggero, è stata modificata in modo da renderla più facilmente personalizzabile.

Negli interni eleganti di tutti e tre i modelli, Maserati introduce per la prima volta il “Pieno Fiore”, una pelle che non ha eguali nell’industria automobilistica, grazie alla sua naturale morbidezza al tatto e alle sue inimitabili caratteristiche. La pelle ‘Pieno Fiore’ è disponibile, come optional, in tre colori, con cuciture in tinta sui sedili e cucitura doppia sui pannelli porta. Ciascuno dei tre modelli Maserati viene proposto in una varietà cromatica dedicata, che viene costantemente aggiornata. Per il MY19, sono stati introdotti due nuovi colori tristrato: l’iconico Rosso Potente e il profondo Blu Nobile. Nella vasta gamma di cerchi in lega progettati espressamente per ogni modello Maserati del catalogo MY19, spiccano cinque nuovissimi design per i cerchi da 20” e 21”.

I visitatori del Santa Maria Polo Club hanno potuto provare su strada i differenti modelli della gamma Maserati, dalla berlina executive Ghibli all’ammiraglia Quattroporte, al primo SUV della Casa del Tridente, il Levante, affidandosi alla competenza dei piloti professionisti del team Maserati. Maserati vanta inoltre una forte presenza nelle diverse strutture del Santa Maria Polo Club, grazie a una lounge, quattro terrazze VIP e un Maserati Store che propone una selezione di accessori, capi d’abbigliamento e memorabilia della storica casa automobilistica italiana.

La top model spagnola Nieves Alvarez è arrivata al Santa Maria Polo Club a bordo di una Maserati Levante. Bellissima in un abito di ispirazione gitana della firma italiana ‘Twin Set’, con gioielli e accessori di Bulgari e sandali di Arcuatura a fine partita ha dichiarato: “Sono davvero felice di essere di nuovo qui a Sotogrande, che per me si è convertito in un appuntamento ineludibile dell’estate. E’ un vero onore poter consegnare la Copa de Oro Maserati nelle mani di Facundo Pieres e del team La Indiana, dopo una partita così emozionante”.

Numerose le celebrities che hanno potuto godersi partite ad alto tasso d’adrenalina nella terrazza VIP Maserati durante il torneo, oltre a Nieves Alvarez, tra le quali: la soprano Ainhoa Arteta, il giocatore di polo della nazionale inglese Malcolm Borwick e l’ex capitano della nazionale spagnola di basket Jose Miguel Antunez.

Rally Coppa Valtellina: i motori sono caldi

A pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni, il rally organizzato dalla Promo Sport Racing richiama attenzione e interesse da parte di equipaggi, appassionati e non solo. L’edizione numero 64 interesserà tutta la Valtellina e sarà un vero e proprio evento. Si correrà venerdì 7 e sabato 8 settembre. Foto archivio Foto Zeta

Morbegno (SO) – Se per i concorrenti ed il pubblico, l’attesa per il Rally Coppa Valtellina-Trofeo Colsam Energie sta per concludersi, sono invece ore intense quelle nelle quali gli organizzatori ripongono le loro energie per ultimare i preparativi; alla Promo Sport Racing si lavora alacremente per offrire, tra giovedì 6 e sabato 8 settembre, un prodotto di livello per il quale il Rally Coppa Valtellina è una grossa parte ma non l’intero assoluto.

Presso la segreteria di gara continuano a giungere iscrizioni per le tre competizioni in programma: da quest’anno infatti, il “Coppa” sarà sia moderno – con la gara internazionale e quella nazionale- che storico confermando così l’intenzione di alzare il livello qualitativo dell’offerta al territorio.

Le prove speciali – Spostando il baricentro della gara a Morbegno, il comitato organizzatore ha contemplato un tracciato differente rispetto al recente passato senza però snaturare quegli aspetti apprezzati dai piloti. Come due anni fa vengono riproposte la Castello Carona e la Albosaggia che saranno i due tratti di apertura. La grande novità riguarda la speciale spettacolo cittadina di Morbegno che sebbene di solo 1,1 chilometri, sarà vero e proprio catalizzatore mediatico. Un’altra delle principali novità è la riproposizione della Cino-Cercino, stage che manca dagli annali valtellinesi da oltre sedici anni. Così, nel novero delle novità finisce pure la Costiera dei Cech che si presenta con un chilometraggio raddoppiato rispetto agli ultimi anni, e la Mossini-Berbenno, questa volta in senso inverso differentemente dal 2016 e 2017. Il chilometraggio totale arriverà a quasi 132 per l’internazionale, a 84 per il nazionale e per lo storico che avranno “solo” dieci chilometri di Castello Carona, e circa metà tracciato per le “Costiera dei Cech” e “Strada del Vino”, la Mossini.

Fiera “caput mundi” –  Il polo fieristico di Morbegno sarà l’area di riferimento della corsa. Sede di tutte le operazioni logistiche legate alla gara (direzione, centro classifiche, sala stampa, palco partenze e arrivi), lo stesso ospiterà un vero e proprio villaggio globale con un parcheggio dedicato a concorrenti e addetti ai lavori, servizi di ristorazione ed esposizione vetture da gara e stradali. L’area esterna, dedicata al Parco Assistenza, vedrà la presenza di cinque truck dello street food locale, del Birrificio Valtellinese e molto altro ancora.

Validità– Il 64° Rally Coppa Valtellina, è ormai risaputo, sarà la gara finale dell’IRC Cup e quindi le sorti del campionato dipenderanno dalla corsa lombarda. Grazie alla validità per la serie asfaltata “griffata” Pirelli, il “Coppa” conta anche i trofei monomarca di casa Renault dedicati alle Renault Clio e alle Twingo. Un’altra validità di richiamo nazionale è legata alla serie Piston Cup. Novità importanti, visto l’alto livello di partecipazione degli enti locali, è il Trofeo dei Comuni; i dodici comuni protagonisti per il passaggio della corsa verranno abbinati agli equipaggi: vincerà il comune che avrà totalizzato il minor tempo con i suoi primi tre equipaggi al traguardo. Il vincitore assoluto del “Coppa IRC” si aggiudicherà come da tradizione il Trofeo Fabrizio Dordi mentre al primo dello storico andrà il memoriale Giulio Oberti. Il vincitore tra gli Under 25 conquisterà il Trofeo Massimo Donati mentre la miglior somma dei tempi tra le vetture a 2Ruote Motrici (per la gara IRC), sulla Ps di Mello, regalerà il Trofeo Costiera dei Cech.

Prova spettacolo– Disegnata all’interno delle vie cittadine, la prova spettacolo di Morbegno sarà a pagamento per il pubblico e verrà preceduta da succose anticipazioni: oltre allo spettacolo di drift in piazza S. Antonio con le vetture della Mattech Motorsport, si esibirà la splendida Lancia Delta S4 che con il livignasco Oliviero Bormolini metterà in palio la possibilità di salire al suo fianco grazie ad un’estrazione premio.

Conferenza– La sicurezza stradale sarà al centro del dibattito che animerà la conferenza di Giovedì 6 settembre: di parlerà di distrazione alla guida affrontata anche grazie all’ausilio di simulatori Aci. Questo progetto di sensibilizzazione è portato avanti ormai da anni dal gruppo di sportivo di Sondrio ed è rivolto a tutti, dalla cittadinanza generica ai ragazzi delle scuole. Martedì 4 settembre invece, presso la splendida sala consigliare del municipio di Morbegno, si terrà la conferenza stampa di presentazione a partire dalle ore 21.

La Giesse Promotion in Valtellina con Danilo Scanzi

Nella competizione nazionale che si svolgerà tra una settimana, la scuderia bergamasca schiera Danilo Scanzi su Ford Fiesta R5. Foto archivio Alquati

SELVINO (BG) –La scuderia Giesse Promotion comunica che al Rally Trofeo Valtellina- gara nazionale a seguito della competizione valevole per l’IRC- ci sarà un equipaggio a difendere i propri colori. Con una Ford Fiesta R5 dell’Erreffe Rally Team tornerà a vestire tuta e casco Danilo Scanzi, pilota di Serina che verrà navigato dal figlio Alberto come già accaduto in altre cinque occasioni.

Scanzi non è nuovo alle vetture di classe R5: dallo scorso anno ha infatti già collezionato cinque presenze nella categoria salendo per tre volte su una Ford Fiesta e per due su una Škoda Fabia. Il Trofeo Valtellina partirà da Morbegno alle ore 14.31 di venerdì 6 settembre e si concluderà dopo 84 chilometri cronometrati, alle ore 18.20 di sabato 7 settembre.

 

 

Razzini-Marcomini, caccia al titolo in Valtellina

COLLECCHIO (PR) – Marcello Razzini e Gianmaria Marcomini si giocheranno nel fine settimana, in Valtellina, il titolo assoluto dell’International Rally Cup. Il pilota parmigiano, affiancato dal navigatore piacentino, venerdì e sabato prossimi disputerà il rally Coppa Valtellina che avrà in Morbegno, in provincia di Sondrio, il centro logistico della competizione.

La partenza del rally è prevista per le 14.30 di venerdì. Dopo aver percorso 435 km, di cui 132 di tratti cronometrati suddivisi in undici prove speciali, gli equipaggi concluderanno la loro fatica sabato in serata a partire dalle 18.20.

Razzini e Marcomini, portacolori della scuderia Collecchio Corse, occupano attualmente la terza posizione in campionato, avendo conquistato sinora, a bordo della Peugeot 208 T16 di classe R5 preparata dalla MM Motorsport, tre quarti posti assoluti. Nell’ordine al rally Lirenas, ad inizio aprile, al rally del Taro in giugno, ed al rally del Casentino un paio di mesi fa.

Al cospetto di equipaggi formati da piloti professionisti o ex tali, loro avversari nell’International Rally Cup, come Rossetti-Mori, i russi Gryazin-Fedorov, gli inglesi Ingram-Witthock. Re-Florean, F. Re-Bariani ed i corsi Campana-Savignoni, Razzini e Marcomini hanno disputato una stagione sin qui molto positiva, riuscendo a primeggiare in alcune prove speciali e concludendo, come detto, sempre a ridosso del podio.

L’obiettivo della coppia schierata dalla Collecchio Corse è di confermare perlomeno la posizione in campionato ed accedere, pertanto, all’interessante montepremi messo in palio dalla Pirelli e dagli altri sponsor dell’International Rally Cup Comunque andrà a finire, la stagione di Razzini e Marcomini presenta un bilancio molto positivo: al debutto su una vettura molto performante (dotata di trazione integrale e motore turbo) dopo alcune stagioni disputate su auto a trazione anteriore e motore aspirato e dopo l’iniziale scotto pagato nella fase di apprendistato (coincisa con il ritiro al rallyronde Val Merula e con la tribolata disputa del rally del Ciocco), sono arrivate la bella vittoria assoluta conquistata al rally Appennino Reggiano e i tre quarti posti sopra menzionati.

1968-2018: Mezzo secolo di evoluzione dell’auto italiana

In cinquant’anni l’auto italiana è diventata l’11% più lunga, il 18% più larga e il 57% più pesante. Più voluminose, più veloci, più attente ai consumi: ecco come sono cambiate le vetture più richieste dagli italiani dall’anno della contestazione. Comprare una Dacia Sandero costa il 56% in più di una Fiat 500 dell’epoca

MILANO, settembre 2018 – Nell’anno delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario delle contestazioni del Sessantotto il portale DriveK (https://www.drivek.it) – leader in Europa per la scelta e la configurazione dell’auto nuova – si è posto una domanda: com’è cambiata l’automobile degli italiani in questi cinquant’anni? Mode, colori e stili hanno conquistato il mercato e fatto il loro corso, alcune vetture sono passate senza troppi rimpianti, altre sono tornate in voga in una nuova e nostalgica veste. Confrontando le 20 auto più richieste dagli italiani nel 1968* e le 20 più cercate sul web nel 2018 si scopre che quella del 2018 ha fatto molta strada: dopo 50 anni l’auto più ricercata è diventata più lunga dell’11%, più larga del 18% e più pesante addirittura del 57%.

Negli anni gli italiani hanno puntato al comfort e si sono innamorati di vetture sempre più voluminose e, neanche a dirlo, che corrono di più: la velocità massima dell’auto media tra le più richieste è infatti aumentata quasi del 32%, passando dai 132 km/h del 1968 ai 174 km/h di oggi. Diminuiscono, grazie all’innovazione tecnologica, i consumi: il calo medio è stato pari al 26%.

In cinquant’anni l’offerta di modelli è quintuplicata

Le 20 automobili nella classifica del ‘68 rappresentavano oltre il 20% dell’offerta delle case produttrici: nel 1968 erano in vendita 89 modelli, contro i 501 attuali; per numero di immatricolazioni, invece, quei 20 da soli erano l’85% del totale delle nuove vetture messe in strada. L’evidente concentrazione dell’offerta ha contribuito a rendere iconiche la Fiat 500 o l’Alfa Romeo Giulia GT Junior, ma non è stata sufficiente, forse, a far superare ad altre la prova del tempo: quanti, tra i più giovani, ricordano la Bianchina panoramica di Autobianchi?

Nel segno dell’amarcord si scopre che l’auto che, a listino, costava meno era la mitica Fiat 500, disponibile con sole 475 mila lire: una cifra, questa, che rivalutata in base all’indice dei prezzi al consumo ISTAT ammonta a poco più di 4.700 euro. Siamo davvero lontani dalla somma necessaria per comprare la più economica delle auto più richieste oggi, la Dacia Sandero, il cui prezzo di listino parte da 7.450 euro (ben il 56% in più).

Se l’Alfa Romeo 1750, con un prezzo di listino di 1.865.000 lire, era la più costosa tra quelle considerate nell’analisi, oggi la più cara tra le 20 macchine più richieste in rete è la Peugeot 3008, che ha un prezzo di listino di partenza superiore ai 26 mila euro. I 1100 chili dell’Alfa Romeo 1750 la rendevano anche l’auto più pesante, ma erano nulla in confronto ai 1.505 kg della Jeep Compass di oggi. L’Autobianchi 500 Giardiniera era l’auto più ecologica dell’epoca e aveva una media di 5,2 l/100km, mentre oggi con 3,8 l/100km la Renault Kadjar è il modello che consuma meno.

Impossibile non notare che nel 1968 gli italiani scegliessero prevalentemente marchi italiani: le prime cinque automobili erano FIAT e 8,5 auto su 10 erano prodotte da case nazionali. Uniche straniere in classifica erano la NSU Prinz IV, la Simca 1000, l’Opel Kadett, la Renault 4 e la Volkswagen 1200 – il mitico maggiolino.

Visto che in 50 anni si è quintuplicato il numero di modelli di veicoli in circolazione è semplice comprendere lo spaesamento di chi, alle prese con l’acquisto di un’auto nuova, non sa come orientarsi nella scelta. A questo servono servizi come quelli forniti da DriveK, che guidano l’utente nel suo processo decisionale in maniera trasparente e super partes – dichiara Marco Marlia, CEO di MotorK, società proprietaria del marchio DriveK”.

 

Scuderia Palladio Historic: missione compiuta al Mongol Rally

Dopo quasi 50 giorni di viaggio, la Fiat Uno del team Genghis One, sostenuto dalla Scuderia Palladio Historic ha raggiunto il traguardo nella Siberia dopo aver attraversato 19 nazioni e percorso quasi 18.000 chilometri

VICENZA, 2 settembre 2018 – Dopo quarantanove giorni di viaggio e 17.815 chilometri percorsi, la Fiat Uno del Genghis One Team ha raggiunto il traguardo di Ulan Ude nella regione della Siberia in Russia, concludendo così  l’avventura del Mongol Rally. Il team composto da Diego Montagna, Mattia Diquigiovanni e Bruno Scortegagna è riuscito nell’impresa di portare a termine la massacrante maratona non competitiva che vedeva al via oltre quattrocento equipaggi, partiti anch’essi da Praga il 16 luglio scorso.

Un’avventura indescrivibile che ha visto i tre ragazzi vicentini e la piccola Fiat Uno attraversare ben diciannove nazioni in sette settimane, durante le quali si sono persi i conteggi delle ore trascorse alla guida e quelle di attesa alle varie frontiere. Tanti sono stati i problemi, soprattutto di natura meccanica, ma tutti sempre risolti: quando si rompeva qualcosa, la si sostituiva o riparava anche con interventi al limite dell’incredibile, come quello che ha richiesto dapprima il trasporto della vettura per 650 chilometri sul cassone di un camion, e poi la sostituzione del differenziale con quello di una Panda rimasta in territorio mongolo e recuperata da un’officina “specializzata” in assistenza ai partecipanti al Mongol Rally.

” Abbiamo guidato su strade asfaltate, deserti, buche enormi come crateri, steppe desolate, altipiani oltre i 4000 metri sul livello del mare – racconta uno dei componenti del Genghis One – Abbiamo visto popoli e culture, cambiare man mano che ci spostavamo ad Est ed abbiamo toccato con mano l’ospitalità e la bontà delle persone che incontravamo: quelle persone che ci hanno sempre voluto far credere cattive. Oggi abbiamo raggiunto un’unica grande consapevolezza: il mondo è più piccolo di quello che sembra. Oggi noi festeggiamo!”

Grazie anche all’aiuto dei numerosi sostenitori tra i quali il Gruppo Scuderia Palladio che riunisce le due scuderie vicentine “moderna” e “storica”, è stato raggiunto anche l’obiettivo principale della partecipazione al Mongol Rally, ovvero il sostegno ad un progetto umanitario; prima della partenza, il Genghis One aveva scelto quello promosso dall’ antropologo italiano David Bellatalla che opera da parecchi anni nella capitale Ulan Bator, e grazie al contributo versato dal team è stato possibile acquistare una Ger, la tenda tradizionale della popolazione nomade della Mongolia che servirà ad ospitare le ragazze madri senza casa e senza assistenza medica, fornendo loro sostegno e comfort.

Il maltempo non piega Expo Motor Day

La due giorni motoristica, organizzata da Fiocco Sport, è stata pesantemente condizionata dalla pioggia che ha imperversato, in provincia di Rovigo, nel weekend.

  VILLADOSE (RO), 29 Agosto 2018 – Doveva essere una grande festa, all’insegna del mondo dei motori, ed invece il maltempo ha deciso di ergersi ad assoluto protagonista, condizionando pesantemente gli sforzi messi in campo da Fiocco Sport sia Sabato, in occasione del quarto Expo Motor Day, sia alla Domenica, per la sesta edizione del Vespa Incontro e per il quinto Cinque Miglia Storico. Mesi e mesi di duro lavoro quasi del tutto vanificati dal maltempo, che ha colpito Villadose e dintorni nel fine settimana, non hanno però tolto il sorriso al presidente dell’associazione polesana, Davide Fiocco, ed a tutto lo staff che si è già rimboccato le maniche in vista della prossima edizione.

“Un caloroso ringraziamento a tutti i partecipanti ad Expo Motor Day 4.0” – racconta Fiocco – “che hanno sfidato il maltempo del Sabato e che, nonostante tutto, sono rimasti vicini alla nostra causa. Avevamo ben centocinquanta espositori prenotati e la pioggia li ha ridimensionati ad una cinquantina. Abbiamo dovuto annullare tutti gli spettacoli che avevamo in programma per la serata. È stato comunque bello sentire il calore dei presenti, i quali ci hanno fatto sentire da vicino il loro supporto. Grazie anche a loro siamo determinati a lavorare per il 2019.”

Domenica mattina, con la pioggia a regalare una tregua, a dare il benvenuto al Vespa Incontro ci ha pensato il vento, con raffiche sino a settanta chilometri orari. Solo i più temerari hanno sfidato il meteo, affrontando il giro panoramico che li vedeva impegnati, in sella al totem di casa Piaggio, lungo il tour panoramico che li portava sino ad Adria, prima di fare rientro verso Villadose.

Nel pomeriggio, finalmente, il sole ha deciso di scaldare gli animi ed ecco che, al via della Cinque Miglia Storico, le adesioni sono cresciute rapidamente. Uno spettacolo nello spettacolo, contornato dalla splendida collezione di trattori d’epoca di Flavio Pizzo che ha chiuso nel migliore dei modi un’edizione nata sotto una cattiva stella.

“Grazie a tutti, davvero di cuore” – sottolinea Fiocco – “a partire dai temerari espositori di Sabato sera ed a chi è passato a trovarci per farci sentire il loro sostegno. Un abbraccio personale va a tutta la squadra Fiocco Sport, al coordinamento della squadra safety, antincendio e primo soccorso, Andrea Previato. Grazie ad Alessandro Picelli, figura chiave nella costruzione dell’edizione 2018. Grazie all’associazione dei carabinieri in congedo di Badia, al servizio antincendio volontari di Villadose, alla squadra safety, al MADA Team, alla Blu Soccorso, all’APC Villadose, al CRG Villadose. Grazie di cuore al Vespa Club di Adria, con l’importantissima presenza di Beppe Sette. Grazie all’Amministrazione Comunale di Villadose, a tutti i partner che ci hanno dato fiducia anche quest’anno. Spero di non dimenticare nessuno e, qualora accadesse, è solo perché comincio a diventare vecchio. Quest’anno è andata così ma non ci abbattiamo, stiamo già lavorando per Expo Motor Day 5.0. Arrivederci al 2019.”