Scuderia del Portello protagonista di Motorsport Passion – Monza Fuori GP 2018

Crediti fotografici: Massimo Campi e Carlo Sirtori

 Monza 1 settembre 2018 – In occasione del Gran Premio d’Italia di Formula Uno, svoltosi sul circuito di Monza lo scorso week end, la città di Monza ha dato vita a un palinsesto di eventi, il “Monza Fuori GP”, che per tutta la settimana hanno animato il centro della città.

Tra questi, sul palco di piazza Trento e Trieste, si è svolto nella giornata di sabato 1 settembre il primo evento “MOTORSPORT PASSION”, ideato e condotto da Carlo Gaeta e Paolo Ciccarone (RMC Motori) in collaborazione con la Scuderia del Portello.

Durante l’evento Marco e Andrea Cajani, Presidente e Team Manager del Portello, insieme al Consigliere Regionale Andrea Monti e all’Assessore Regionale allo Sport Martina Cambiaghi hanno conferito un’onorificenza ad Alex Caffi, ex pilota di Formula Uno, Mario Isola, Manager di Pirelli Motorsport, Alessandro Alunni Bravi, Manager di F1, Andrea Levy, fondatore del Salone di Torino Parco Valentino, Emanuele Pirro, pilota, Elvio Menegaz, istruttore dei Centri di Guida Sicura ACI – SARA e Rossella Amadesi per i 40 anni della CEA.

Dario Rolfi, fondatore della charity “Rolfi – Freedom of Moving”, ha poi consegnato il trofeo omonimo alla Scuderia del Portello e a Davide Valsecchi, ex pilota e corrispondente SKY per la Formula Uno.

Esposte sotto il palco 5 vetture del “Museo Dinamico Scuderia del Portello Alfa Romeo”: la Tipo 33/2 Fléron del 1967, la F1 Osella Alfa Romeo FA1G del 1985, la F1 De Tomaso Alfa Romeo del 1961, una Formula Alfa Boxer del 1987 e la Effeffe Berlinetta dei Fratelli Frigerio.

Fine settimana WRT: Jordan Brocchi in Valtellina; Grammatico, Malvasio e Percivale a tutto gas

TORINO– Interessante intermezzo stagionale per Roberto Malvasio che domenica prossima sarà al via dello slalom in salita “Garessio – San Bernardo”, in programma in provincia di Cuneo. Il pilota di Ronco Scrivia affronterà la gara, valida quale sesto appuntamento del Campionato italiano di specialità, al volante di una Radical SR4 che gli sarà messa a disposizione dall’Autosport Sorrento, una squadra con cui ha collaborato molto negli anni scorsi. “E’ la gara dei ritorni – commenta il portacolori della Winners Rally Team– torno, infatti, a gareggiare in uno slalom, dopo l’apparizione ai “Giovi” del 2017 con la 124 Abarth, e torno anche al volante della Radical, che non guido da oltre un anno. Mi rituffo tra i “birilli” in una gara molto qualificata ed anche estremamente ardua, visto che saranno al via tutti gli attuali migliori interpreti dello slalom in salita, tra cui i due principali aspiranti al titolo “tricolore”, Giuseppe Castiglione e Emanuele Schillace: sarà molto dura inserirsi nelle prime posizioni della classifica assoluta finale”. “Ad ogni modo– aggiunge il pilota di Ronco Scrivia – vado a Garessio per fare la mia gara e non ho obbiettivi, se non quello di divertirmi e di mettere a segno una prestazione appagante. Ma mi farà un sacco piacere ritrovarmi nell’abitacolo della Radical SR4, una vettura che negli anni scorsi mi ha dato parecchie soddisfazioni”. In classe troverà per la prima volta un compagno di scuderia, il torinese Andrea Grammatico che avrà a disposizione una vettura identica alla sua. Il genovese Roberto Percivale sarà invece impegnato sull’asfalto della “Coppa della Consuma” a bordo dell’ormai consueta Triumph Dolomite Sprint Gruppo 2. In Lombardia, infine, Jordan Brocchi sarà tra i sicuri protagonisti del 62° “Rally Coppa Valtellina”, appuntamento valido per l’International Rally Cup 2018; il driver milanese condividerà l’abitacolo di una Mitsubishi Lancer Evo IX R4 con il copilota Filippo Alicervi.

Michelin Historic Rally Cup: grandi numeri e spettacolo al Carmagnola Storico

Successo della gara e successo della Coppa Michelin nel rally carmagnolese che dopo una lunga sfida sugli 82 chilometri di prove speciali e un continuo scambio di posizioni e colpi di scena incorona Pellegrino-Peruzzi, 131 Abarth, davanti ai funambolici Cavaglià-Aime, capaci di prendere per alcune prove il comando con la piccola e agilissima Opel Corsa SR. Dei quindici partenti solo sette vedono il traguardo. A Pierangelo Pellegrino l’orologio Chrono Michelin Motorsport in palio per il vincitore. Foto Isabella Rovere

CARMAGNOLA (TO), 1 settembre – Gara extra campionato, senza assegnazione di punti, ma con in palio un ricco orologio Chrono Michelin Motorsport e le coppe al equipaggio vincitore, il neonato Carmagnola Rally Storico, erede di quel Carmagnola andato in scena dal 1982 al 2008, ha rappresentato una felice sorpresa sia per gli organizzatori della gara sia per lo stesso Mario Cravero di Area Gomme che gestisce la parte storica della Coppa indetta dalla Casa di Clermont Ferrand.

Avere 46 iscritti, con 45 partenti, alla prima edizione di un rally storico è una bella soddisfazione, anche se il Carmagnola aveva tutto i numeri per far ben sperare. La tradizione della gara ed uno staff organizzativo guidato da Piero Capello consolidato ed apprezzato dai concorrenti hanno favorevolmente influito sul buon esito delle iscrizioni” commenta Mario Cravero guardando i numeri. “Se poi aggiungiamo che dei 24 concorrenti del Secondo e Terzo Raggruppamento (quelli nei quali si sviluppa la MHRC) ben 15 hanno aderito alla Michelin Historic Rally Cup, diventa lampante il successo dell’evento”.

Grandi numeri in partenza, ma anche grande battaglia sulle otto prove speciali, che alla fine hanno premiato i monregalesi Pierangelo Pellegrino-Davide Peruzzi, Fiat 131 Abarth, che sulla pedana di arrivo hanno avuto ragione per 55”5 del carmagnolese Fabrizio Cavaglià, affiancato nella sua esaltante cavalcata da Davide Aime con la piccola Opel Corsa SR, seguito dalla Porsche 911 SC dei coniugi biellesi Luca Valle-Cristiana Bertoglio. Una gara, al di là dei distacchi finali, che è sempre vissuta sul filo del secondo, ad iniziare dalla prova inziale, vinta dalla Talbot Lotus dei grandi favoriti Manuel Magistro-Marco Ancillotti, con appena 2”7 su Cavaglià e 4”5 su Pellegrino. La tormentata oltre che spettacolare Monteu Roero successiva metteva in risalto l’agilità della Corsa di Cavaglià che staccava il miglior tempo fra i piloti del Bibendum, davanti all’Opel Ascona 400 di Alberto Verna e Max Barrera, quindi Manuel Magistro. Nell’occasione Cavaglià passava al comando, ma Magistro e Pellegrino non erano distanti. La ripetizione della Ceresole proponeva al comando un terzo vincitore in tre prove con Pellegrino che sopravanzava Magistro (che tornava al vertice della classifica) e Cavaglià. Tanto per non smentire l’altissimo livello di competizione della gara il ripassaggio a Monteu Roero portava in auge l’Opel Kadett GT/E di Stefano Villani e Lorenzo Lalomia che facevano loro la prova davanti a Magistro e Cavaglià.

Dopo quattro prove, teoricamente a metà gara ma in realtà solo un terzo del percorso in quanto le successive Montà e Poirino si sviluppavano su un chilometraggio doppio delle prove del mattino, Magistro era al comando con 3”9 su Cavaglià e 8”5 su Pellegrino. Un’inezia.

Il primo passaggio pomeridiano sulla Montà proponeva il primo colpo di scena con il motore della Talbot Lotus di Magistro-Ancillotti che smetteva di spingere costringendo l’equipaggio ad abbandonare la gara. Era ancora Villani a segnare il miglior tempo con 4”2 su Pellegrino; Cavaglià percorreva la speciale in trasferimento, causa l’uscita di strada di un concorrente e si vedeva assegnato lo stesso tempo di Pellegrino. Cavaglià ereditava così il comando delle operazioni con 4”6 su Pellegrino e 23”2 su Villani. La velocissima Poirino esaltava i cavalli della 131 Abarth di Pellegrino che staccava perentoriamente di 6”2 Villani, seguito da Valle a 22”4, con Cavaglià, che pagava il debito di cavalli della sua piccola Opel Corsa, a 26”6. In quella prova il carmagnolese non solo perdeva la leadership, ma vedeva il suo secondo posto minacciato da Villani che lo inseguiva a 2”8. Si tornava a Montà e Pellegrino allungava ulteriormente con 8”3 su Cavaglià e 11”1 su Valle che sfruttava lo stop di Villani per andare ad occupare la terza piazza. L’ultima prova ribadiva la superiorità sul veloce di Pellegrino-Peruzzi che segnavano il miglior tempo davanti a Valle e Cavaglià, per tornare poi a Carmagnola e festeggiare sul palco d’arrivo accanto alle miss del rally e a Mario Cravero, seguiti da Cavaglià-Aime soddisfattissimi della grande prestazione sfoderata con la loro Opel Corsa SR, una delle vetture meno potenti dell’intero lotto partenti. Felici delle loro prestazioni anche Luca Valle-Cristiana Bertoglio partiti cauti e poi andati in progressione prova dopo prova.

Quarta piazza per Franco Vasino e Renzo Melani che hanno iniziato con una divagazione in una vigna che costava il paraurti anteriore alla loro Porsche 911 RS, quindi Gianni Panero e Paola Salsa che hanno rispolverato per l’occasione la loro Fiat 131 Racing, poi Maurizio Riberi-Ivan Perriello, costanti nelle prestazioni con la loro Opel Kadett GT/E infine, a chiudere, la piccola Peugeot 205 Rallye di Matteo Viola e Christian Di Novi.

 

Non hanno visto il traguardo, oltre a Magistro-Ancillotti e Villani-Lalomia, altri cinque equipaggi cominciare da Franco Grassi e Franca Vacchi che non entravano nemmeno nella prima prova speciale a causa di problemi di motore alla loro Golf GTI.  Nella prima prova una fumata bianca spegneva le ambizioni di Mauro Garbarino e Sonia Boi e della loro Fiat 127; nella stessa prova un dritto consigliava a Claudio Tallone e Antonello Russo, Fiat 128 Coupé, di fermarsi dopo la fine della speciale; non entravano nella quinta prova Alberto Verna e Max Barrera che dopo aver patito due forature si fermavano anzi tempo per preservare il motore della loro Opel Ascona 400 con la temperatura dell’acqua alle stelle; per la stessa motivazione due prove più tardi si fermavano Flavio Aivano e Mauro Carlevero con la loro Opel Kadett GT/E surriscaldata. Infine una rovinosa uscita di strada fermava la cavalcata dei giovanissimi Daniele Ruggeri-Martina Marzi, Fiat 127 Sport.

Michelin Rally Cup al Rally del Friuli Venezia Giulia: sole o pioggia è sempre Stefano Albertini

Il bresciano si impone nella gara friulana bissando il successo della scorsa stagione, conquistando la terza vittoria assoluta stagionale, quarta nella Coppa, grazie al miglior tempo in tre delle otto prove speciali ed un’attenta gestione della gara nelle altre cinque. In evidenza anche Andrea Carella, settimo assoluto, oltre a Federico Bottoni (R3C), Lorenzo Grani (R2B e Under 25) ed Alessandro Boschetti (N3), vincitori delle rispettive classi. Foto Acisport

UDINE, 1 settembre – Non importa com’è il cielo. Stefano Albertini è sempre in vetta. Il pilota bresciano, affiancato come sempre da Danilo Fappani, ha conquistato con la sua Ford Fiesta WRC una preziosa vittoria nella 54a edizione del Rally del Friuli Venezia Giulia mettendo, di fatto, una seria ipoteca sulla Michelin Rally Cup 2018 e consolidando ulteriormente la sua prima posizione nella classifica del Campionato Italiano Rally WRC. La terza vittoria assoluta stagionale (quarta della Coppa Michelin) è stata forse la più bella, finora, di questa annata 2018, proprio perché ottenuta lottando con meteo ed avversari dal primo all’ultimo metro di gara. Albertini ha attaccato subito nella prima prova speciale, segnando il miglior tempo nell’asciutta prova di apertura di Porzus del venerdì sera, conquistando un vantaggio di 11”1 sulla muta degli inseguitori. Sabato mattina, sotto la pioggia con i pneumatici Michelin P01, ha gestito con freddezza il vantaggio sugli avversari arrivando a metà giornata ad avere ancora 3”8 di margine sul più vicino inseguitore. Tutti si aspettavano un finale sul filo del decimo di secondo, ma con il peggiorare delle condizioni del tempo Albertini e le Michelin P01 hanno fatto la differenza: stoccata vincente sulla Trivio riportando il margine di vantaggio ad oltre 10”, controllo sulla successiva Derchia, ed affondo finale sulla Mersino per chiudere a braccia alzate sul palco di Piazza della Libertà, cuore e salotto veneziano di Udine.

La marcia trionfale di Stefano Albertini-Danilo Fappani nella Michelin Rally Cup (ed anche nel Campionato Italiano Rally WRC) non conosce soste ed il taciturno pilota di Gavardo sintetizza le sue prestazioni in gara con un lapidario: “Non è stato facile con queste condizioni, che non avevo mai trovato prima. I pneumatici Michelin hanno fatto la loro parte e, sinceramente, mi sono anche divertito. Forse questa è stata la più bella gara che io e Danilo abbiamo disputato negli ultimi due anni”. La situazione della Michelin Rally Cup vede Albertini allungare ulteriormente in classifica assoluta, inseguito da un tenace Stefano Bizzotto, terzo della Coppa francese a Udine, e da Andrea Carella, secondo in Friuli, impegnato in una seria rimonta dopo i due passi falsi di Brescia e Treviso. Per incoronare il vincitore manca la conferma matematica, ma Albertini sta già facendo spazio in bacheca per ospitare la corona di alloro. Fra gli Under 25 Lorenzo Grani imita Stefano Albertini e conquista il quarto successo stagionale allontanando sempre di più gli inseguitori, capeggiati da un tenace Michele Mondin, terzo in Friuli, che paga le minori prestazioni della sua Citroën Saxo rispetto alla Peugeot 208 del leader della classifica, con Massimo Cenedese, secondo a Udine, che rientra a pieno titolo nella lotta per il podio.

Il Raggruppamento WRC della Michelin Rally Cup rispecchia la classifica assoluta, con Albertini ancor più solitario in vetta, visto che i suoi due avversari, Simone Miele e Luca Pedersoli, hanno disertato la gara friulana. Il Raggruppamento R5 ha visto un duello ravvicinato fra Andrea Carella e Domenico Erbetta, con il piacentino impegnato a recuperare punti preziosi sia nella Michelin Rally Cup sia nella classifica di categoria del CIR-WRC, obiettivo pienamente raggiunto; Erbetta, però, con una gara attenta e giudiziosa ottiene una seconda piazza che gli permette di restare al comando della graduatoria. Nel Raggruppamento riservato alle S2000 Stefano Bizzotto centra il quarto successo stagionale, allunga in classifica, ma non si scolla Stefano Liburdi, ancora una volta secondo al traguardo, mentre perde terreno Mauro Trentin, fermo anzitempo.

La gara solitaria di Paolo Menegatti in S1600 consente al vicentino di allungare drasticamente sugli avversari, che ormai hanno poche speranze di riacciuffarlo. Situazione molto più fluida in Raggruppamento R3, che propone la terza vittoria stagionale di Federico Bottoni, che vanta sì un buon margine di vantaggio su Luca Ghegin e Oscar Sorci, ma non tale da consentire al veronese di adagiarsi sugli allori. Il terzo posto in gara fa risalire Paolo Benvenuti in quinta posizione di classifica di categoria, ma per agganciare il podio occorrono al genovese risultati di punta nelle prossime due gare. Vittoria in Michelin Rally Cup ed anche nella Classe N3 del rally per il solitario Alessandro Boschetti, che approfitta dell’assenza a Udine di Paolo Reccagni per scavalcarlo. In questa categoria, però, i giochi sono molto aperti, visto che fra i due primi della classe il divario è di appena 14 punti.

Sempre molto combattuta la categoria che unisce le Peugeot 208 di Classe R2B alle Citroën Saxo e Peugeot 106 di Classe A6. Per la terza volta nella stagione ad avere la meglio è stato il giovane modenese Lorenzo Grani, velocissimo e costante, che nelle battute inziali si è accodato allo scatenato locale Filippo Bravi, assoluto dominatore delle prime tre prove del rally, poi costretto al ritiro nella quinta prova, risultato che pone il friulano virtualmente fuori dai giochi della Michelin Rally Cup di raggruppamento. Seconda piazza per Williams Zanotto, che grazie a questo risultato riaccende la lotta per la seconda piazza di categoria avvicinando Gianluca Saresera. A seguire la Peugeot 106 di Classe A6 di Ivan Stival, che ha regolato le Peugeot 208 R2 di Simone Niboli e Massimo Cenedese, quindi la Citroën Saxo A6 di Michele Mondin. Unico ritirato, oltre a Filippo Bravi, Giovanni De Menego.

Prossimo appuntamento per la Michelin Rally Cup al 38° Rally San Martino di Castrozza e Primiero in programma venerdì 14 e sabato 15 settembre.

Biella 4 Racing, un buon Carmagnola

Buone prestazioni dagli equipaggi in gara.

BIELLA: Passa agli archivi anche il Rally Carmagnola Storico 2018, che nel fine settimana appena trascorso, ha visto svolgersi la sua edizione del ritorno, dopo alcuni anni di assenza dal panorama rallistico nazionale. Un’edizione che ha visto al via un buon numero di vetture, considerando la mancanza di titolazioni, e la data a cavallo fra le ferie estive e il periodo del rientro lavorativo.

Nella Regolarità Sport, accodata alla gara Rally e alla parata riservata alle vetture All Star, erano presenti due equipaggi interamente targati Biella 4 Racing, ed il primo a comparire nella classifica finale è stato quello formato da Luca Maielli e Giovanni Gambino, che hanno concluso la loro fatica al sesto posto della classifica generale, nonché terzi di 7^ divisione, a bordo della loro performante Peugeot 205 Rallye.

Siamo soddisfatti a metà”, esordisce il pilota B4R, “felici di aver finalmente raggiunto il traguardo in questa annata che ci vedeva arrivare da due ritiri in altrettanti rally, e rammaricati per aver visto annullare per vari motivi le due prove, la seconda e la quinta, dove avevamo ottenuto i migliori riscontri cronometrici, fatto che ci ha penalizzato non poco in classifica finale generale. La coppa per la terza posizione di divisione mitiga un po’ questo rammarico. Ringraziamo tutti i ragazzi di Scuderia che ci hanno seguito in gara, il risultato è anche merito loro.”

Gara sfortunata, invece, per il secondo equipaggio Biella 4 Racing in gara nella categoria Regolarità Sport, quello formato da Alberto Bonamini e Marianna Ambrogi, al via sulla loro Fiat 124 Abarth Gruppo 4 di 6^ divisione, che son stati costretti al ritiro dopo poche centinaia di metri dallo start della prima prova, a causa di problemi di pescaggio benzina, non potendo così riscattare il ritiro avvenuto nella precedente apparizione al Rally 4 Regioni, e non potendo inoltre testare in gara le migliorie apportate alla vettura proprio in vista di questo impegno.

La sfortuna ci perseguita in questo 2018”, commenta la navigatrice Marianna Ambrogi, “e non ci permette di esprimere al meglio il nostro potenziale e quello della nostra macchina. Un vero peccato, perché la vettura non aveva dato alcun problema durante i nostri test privati del venerdì, e nemmeno durante il primo trasferimento di gara, problemi che son sorti durante i primi metri cronometrati, e che non ci han permesso di continuare. Sarà per la prossima volta.”

Nella categoria Rally, infine, concludono in ultima posizione, nonché ventisettesime assolute, Paola Travaglia e la navigatrice B4R Ornella Blanco Malerba, che conquistano altresì il terzo posto di classe J2 A 2000 e la prima posizione della graduatoria femminile, unico equipaggio interamente  “rosa” al via, a bordo della Peugeot 309 GTi targata Team Bassano.

Sport Forever week-end di soddisfazioni fra San Marino e Carmagnola

ASTI – Non poteva iniziare meglio la parte finale della stagione rallistica 2018 per il sodalizio astigiano Sport Forever impegnato nel week-end al rally Bianco Azzurro Rose’n Bowl a San Marino e al rally Storico di Carmagnola.

Nella splendida cornice della Repubblica del Titano dove andava in scena la 18esima edizione del rally Bianco Azzurro Rose’n Bowl col numero 34 sulle portiere prendevano il via Laura Galliano e Roberto Mollo con la Suzuki Swift N2 by Gianuzzi Motorsport. Bellissima prestazione per l’inedito equipaggio, primi di classe N2 quattordicesimi assoluti con la chicca dell’ottavo tempo assoluto sull’ultima prova speciale sotto un diluvio universale che la dice lunga sul piedino della pilotessa di Revello.

Vittoria di classe, malgrado qualche problema tecnico, anche per i fratelli Pietro e Giuseppe Antinucci con la loro Alfa Sud Sprint impegnati al rally Carmagnola Storico dove invece il navigatore Lorenzo Lalomia con Stefano Villani Opel Kadett GT/E era costretto al ritiro causa noie tecniche.

Questo fine settimana Sport Forever sarà di nuovo impegnata al rally Coppa Valtellina ultima prova della serie IRC Cup con l’affiatato equipaggio composto da Sergio Patetta-Alessandro Alocco Suzuki Swift N2 ancora in lizza per la vittoria di raggruppamento e ben decisi ad ottenerla alla luce delle ultime prestazioni fornite.

La 33° edizione del Rally Città di Torino scalda i motori

Appuntamento il 14 e 15 settembre da Pianezza. Nuovo tratto cronometrato a Mezzenile, il Lys in senso contrario

PIANEZZA – Il Rally Città di Torino è pronto ad andare in scena per la sua 33° edizione. Con una veste ampiamente rinnovata. Ad iniziare dalla location che per l’occasione lascia la “città della Mole” e approda per la prima volta a Pianezza, centro alle porte della Val Susa che ha accolto con grande entusiasmo la possibilità di ospitare un evento così importate inserendolo nel ricco programma del “Settembre Pianezzese”. Ma anche il tracciato offre una fisionomia ampiamente rinnovata. Fra le novità più importanti la prova di Mezzenile, tratto inedito di dieci chilometri lungo i quali la valle di Ala si collega a quella di Viù. Non manca ovviamente il mitico Col del Lys ma in questa occasione verrà percorso in senso contrario rispetto alle precedenti edizione partendo da Molar. Resta invariata invece la prova di Monastero di 14 chilometri e cinquecento metri. Il programma della gara che si svolgerà venerdì 15 e sabato 15 Settembre prevede le verifiche tecniche e sportive che si terranno presso il palazzo comunale di Piazza Leumann mentre subito dopo i concorrenti avranno la possibilità di affrontare l’ultimo test pre gara con lo shake down su una tratto di strada nei pressi di Mompellato. La prima giornata si concluderà con la presentazione degli equipaggi  in Piazza Leumann alle 20.30.

Il via alla sfida cronometrica verrà dato il sabato mattina alle 8.01 da Pianezza da dove i concorrenti raggiungeranno Mezzenile per la prima prova speciale (ore 9.21) seguita dal primo passaggio al Col del Lys (ore 9.53). Sono previsti due riordini (10.47- 14.40)  e altrettanti parchi assistenza (11.23 – 15.16)  tutti a Pianezza  e rispettivamente in via Don Bosco e nella zona industriale. La terza prova speciale e l’ormai consolidata “Monastero” con il primo passaggio alle 12.39 a seguire nuovamente la Mezzenile (ore 13.14) e il Lys alle 13.46. Dopo il riordino e il parco assistenza i concorrenti affronteranno gli ultimi due impegni cronometrici a Monastero (ore 16.32) e Mezzenile (ore 17.07). La cerimonia di premiazione si terrà a Pianezza in piazza Leumann alle ore 18.19

Parlando di protagonisti, si prospetta una sfida molto accesa come ormai tradizione con una decina di vetture della classe top R5 fra le quali le Skoda Fabia di Araldo e Gagliasso e la Ford Fiesta del settimese Paolo Porta.

A novembre torna “La Grande Corsa”

In via di definizione i programmi della seconda edizione del rally storico e terza della regolarità sport organizzata da “Amici di Nino”. Dal rally di Chieri usciranno i verdetti del T.R.Z. prima zona, del Memory Fornaca e della Michelin Historic Rally Cup. Foto archivio Valter Toso

Chieri (TO), 6 settembre 2018  – Mancano due mesi all’edizione 2018 de La Grande Corsa e l’Associazione Amici di Nino lavora senza sosta per definire gli ultimi dettagli del rally storico e dell’annessa gara di regolarità sport, oltre che per la non competitiva “all stars”, che si svolgeranno sabato 3 e domenica 4 novembre con quartier generale a Chieri.

Era il 2013 quando la manifestazione venne proposta come esibizione non competitiva nell’area industriale della cittadina torinese e, dopo il primo passo del 2016 quando divenne regolarità sport, lo scorso anno spiccò il salto di qualità diventando un rally storico; il lavoro è stato premiato dai riconoscimenti di Aci Sport acquisendo con la validità per il TRZ Trofeo Rally della prima zona assieme ai Rally Sanremo, 4 Regioni e Lana Storico, e dall’organizzatore della prestigiosa Michelin Historic Rally Cup che l’ha inserita nel calendario 2018. A queste validità si aggiunge quella del Memory Fornaca, Serie riconosciuta da Acisport, organizzata dalla medesima Associazione Amici di Nino.

Dopo numerosi incontri e riunioni, si sta definendo il programma della gara che si svolgerà, appunto, nel primo fine settimana di novembre con un programma di massima che prevede le verifiche nella mattinata di sabato 3 e la partenza della prima frazione di gara nel pomeriggio: due le prove previste e riordino notturno presso l’azienda PST Acquaterm in zona industriale a Chieri. Ripartenza di buon’ora domenica 4 per affrontare altre quattro prove speciali da ripetersi, in parte su strade utilizzate lo scorso anno, e altre completamente nuove sulle colline del Torinese, sconfinando nel Monferrato astigiano. Circa ottanta i chilometri cronometrati e si conferma che non verrà più effettuata la prova spettacolo di Fontaneto di Chieri.

Visto l’apprezzamento della prima edizione del rally storico e delle validità assegnate, è logico aspettarsi una buona affluenza di equipaggi che si giocheranno i vari Trofei, ma anche quelli che ambiranno a succedere nell’albo d’oro a Guagliardo e Frasson che vinserò lo scorso anno alla guida di una Porsche 911. La gara di regolarità sport fu invece appannaggio di Viganò e Giacobino su Autobianchi A112 Abarth.

AM Sport tra la Svizzera e la Valtellina, tra Orlando e Terrando

Nonostante due giorni di pioggia e il ritiro a pochi chilometri dall’arrivo, Daniele Orlando e Alberto Spiga tornano dal Rally del Ticino, l’evento motoristico più importante della Svizzera italiana, con il sorriso sul viso. Il giovane equipaggio lombardo, al via della impegnativa competizione elvetica valida come quinta e penultima prova del campionato nazionale di specialità sulla loro Fiat Seicento Kit due farfalle assistita in gara dalla AM Sport, affrontava la trasferta con l’idea di divertirsi e di mettere a punto, in vista di impegni futuri, la vettura con il supporto di Antonio Marchio. Tutto bene nelle prime fasi di gara e tutto bene fino alla quinta speciale, terzo passaggio sulla Isone, chiusa con l’ennesimo miglioramento della prestazione cronometrica. Quando al traguardo di Chiasso mancava solo più la “Penz” con i suoi tremilacento metri contro il tempo, la rottura del “nasellino” della leva cambio della loro vettura prima dello start della prova toglieva ai due la soddisfazione di un traguardo a un soffio. Non però il piacere di una bella giornata (nonostante il meteo inclemente) di rally e il prezioso bagaglio di una nuova esperienza, utile per affrontare nuove sfide. Nuove come quelle che nelle prossime ore vedrà impegnati Paolo Terrando e Raffaele Corollo al Rally della Valtellina, ultimo atto dell’International Rally Cup 2018. Per il pilota torinese, l’obiettivo è quello di conquistare una vittoria di classe nella serie festeggiando, in ogni caso, il cinquantesimo rally al volante della sua Fiat Cinquecento Trofeo. Cinquanta avventure, alcune affrontate al fianco di Anna, la sorella, altre di Alessandro Pozzi, la maggior parte con Raffaele Corollo alle note e quasi tutte con il supporto di Antonio Marchio e della AM Sport, preziosi alleati e compagni fidati di un lungo percorso ricco di successi e di emozioni.

Suzuki Rally Cup, la prima di Roberto Pellè al Rally del Friuli

Il trentino Roberto Pellè, a bordo della Suzuki Swift Sport 1600 R1B della Destra 4, si aggiudica la quarta tappa della serie monomarca di Suzuki Italia.  Al Rally del Friuli sono in evidenza Nicola Schileo della Wrt- Winners Rally Team, secondo al traguardo e Stefano Martinelli, terzo con la Suzuki Swift 1.0 Boosterjet RSTB nei colori GR Motorsport. Una foratura relega al settimo posto Corrado Peloso – Massimo Iguera, leader della serie a bordo della Suzuki Swift 1600 Sport R1B de La Superba.

UDINE, 3 settembre – E’ il trentino Roberto Pellè ad aggiudicarsi il quarto round della Suzuki Rally Cup. Disputato sulle otto prove speciali disegnate nelle Valli del Natisone e del Torre, tra Martignacco e Udine, il Rally del Friuli è stato decisamente all’insegna della incertezza, soprattutto nei primi chilometri di gara. Iniziato con il miglior tempo del vicentino Andrea Scalzotto nella prova inaugurale di Porzus, la sfida tra i numerosi trofeisti iscritti è proseguita con l’affermazione di Nicola Schileo nella seconda e spettacolare frazione di Gemona del Friuli – Città dello Sport e del Benstare. Lo scratch ha quindi lanciato il padovano al comando della gara, superando di soli tre decimi di secondo Scalzotto.

La prova cittadina ha concluso la prima giornata di gara, competizione che è ripartita il giorno seguente sotto una pioggia battente. Potendo contare su gomme Toyo nell’unica versione Toyo TIRES PX 888RT con omologazione FIA rally asfalto nella misura 195/50-15, tutti i concorrenti hanno provveduto ad apportare degli “intagli” supplementari agli pneumatici con la chiara intenzione di aumentare la tenuta di strada delle vetture. Della nuova condizione meteo, è stato Pellè a trovar maggior feeling al punto di risultare il più veloce nella terza prova speciale, Trivio, che gli ha consentito di scalare posizioni e installarsi in seconda piazza alle spalle di Schileo, primo con 8″6 di vantaggio. Peloso cambia passo e vince la quarta frazione di Drenchia, risalendo al terzo posto. Quinta piesse, quinto vincitore differente e la classifica generale subisce la terza variazione: questa volta è il toscano Martinelli a mettersi davanti a tutti, con Pellè secondo passando al comando della gara, superando Schileo. Il suo passo di Martinelli non è dei giorni migliori, ma gli consente di mantenersi tra i primi anche quando nella sesta prova è Alessandro Gnali ad essere il più rapido, andando a centrare l’affermazione nella Special Stage e guadagnare il surplus di punti. Nella successiva e penultima piesse torna in cattedra Pellè che allunga decisamente al vertice assoluto, su di un Schileo decisamente in forma che va segnare lo scratch nella ottava e conclusiva frazione di Mersino. Al traguardo di Udine, Pellè centra la sua prima affermazione e Schileo si conferma secondo davanti al coriaceo Martinelli, seguono nell’ordine Gnali, Longo, Manica e l’aostano Peloso rallentato da una foratura nel corso della quinta prova speciale. Ottavo è Parolaro, nono Lunelli, mentre si sono ritirati il savonese Cornero ed il vicentino Scalzotto.

Classifica Suzuki Rally al Rally del Friuli Venezia Giulia: 1. Pellè – Riva (Suzuki Swift 1600 Sport R1B – Destra 4) in  1h45’32.2; 2. Schileo – Furnari (Suzuki Swift 1600 Sport R1B – Wrt-Winners Rally Team) a 6.7; 3. Martinelli – Sala (Suzuki Swift 1.0 Boosterjet RSTB – G.R. Motorsport) a 1’00.8; 4. Gnali – Pasini (Suzuki Swift 1600 Sport R1B – Mediaprom Racing) a 2’08.6; 5. Longo – Bazzanella (Suzuki Swift 1600 Sport R1B – Destra 4) a 2’27.9; 6. Manica – Danese (Suzuki Swift 1600 Sport R1B – Pintarally Motorsport) a 5’07.8; 7. Peloso – Iguera(Suzuki Swift 1600 Sport R1B – La Superba) a 5’53.2; 8. Parolaro – Manfredi (Suzuki Swift 1600 Sport R1B – Wrt-Winners Rally Team) a 6’50.9; 9. Lunelli – Morelli (Suzuki Swift 1.0 Boosterjet RSTB – Pintarally Motorsport) a 14’52.1.

Classifica Suzuki Rally Cup dopo Rally del Friuli Venezia Giulia: Pilota: 1. Peloso Corrado punti 64; 2. Pellè Roberto 60; 3. Martinelli Stefano 40; 4. Schileo Nicola 40; 5. Longo Marco 30; 6. Manica Federico 23; 7. Parolaro Nicolas 22; 8. Pollarolo Andrea 20; 9. Gnali Alessandro 17; 10. Cibien Davide, Scalzotto Andrea, Cornero Mauro e Lunelli Rino 10. Navigatore: 1. Iguera Massimo punti 64; 2. Luraschi Giulia 42; 3. Danese Milena 23; 4. Bazzanella Remo 22; 5. Pozzoni Alessandra 20; 6. Manfredi Jasmine e Pasini Walter 17: 8. Bogo Lorenzo 10; 9. Piccardo Paolo e Morelli Valentino 10; 11. Finzi Luciano 6.

Movisport conquista il Rally del Ticino: Kevin Gilardoni ha firmato il suo tris di allori

Una gara spettacolare e tirata, quella ticinese, dove Gilardoni ha capitalizzato al meglio l’esperienza acquisita nel tricolore rally. Grande prestazione per Andrea Maselli in Austria, con la settima posizione assoluta al volante della Abarth 124 rally GT.

 Reggio Emilia, 3 settembre 2018 – Movisport ha conquistato una nuova ed esaltante vittoria, stavolta al Rally del Ticino, in Svizzera, nel fine settimana appena passato. È stata quella regalata del terzo successo consecutivo in questa gara per Kevin Gilardoni, navigato da Corrado Bonato, al volante della stessa Hyundai i20 WRC con la quale si era imposto nel 2016 (nel 2017 vinse guidando una Ford Fiesta WRC). La gara si è disputata in una giornata piovosa, con il sole che ha fatto la sua comparsa solo nell’ultimo giro di prove, disputate intorno a Lugano su strade alternanti tratti veloci ad altri più guidati, con fondo prevalentemente scivoloso. Il giovane pilota elvetico si è imposto per soli 2/10 su Giandomenico Basso – Moira Lucca sulla Ford Fiesta WRC, operando il sorpasso decisivo nella speciale conclusiva alle porte di Chiasso, nuova sede di partenza ed arrivo della gara valevole quale quinta prova del campionato Svizzero 2018. Un risultato quindi pregevole, appunto perché ottenuto da Gilardoni battendo un pilota blasonato come l’ex Campione d’Europa.

Grande soddisfazione anche in Austria, al Wechselland Rallye, dove Andrea Maselli, con la Abarth 124 rally GT, affiancato da Camilla Gallese, ha chiuso in   una esaltante settima posizione assoluta, primo fra le vetture GT. Unico rappresentante italiano alla gara, il driver sanremese si è rivelato uno dei grandi protagonisti della gara, corsa in condizioni meteorologiche difficili e con il misto di terra ed asfalto contro avversari che conoscevano il tracciato e le sue insidie certamente più di lui. Maselli ha corso con grande impegno, sia per conseguire il risultato sportivo che con un occhio alle sensazioni date dalla vettura, per la quale ha collaborato a lungo  nello sviluppo dell’elettronica.

Infine, al 36° Rally degli Abeti e dell’Abetone (Pistoia), sulla Fiat 600, Nicola Ferrarini, con Marchi alle note ha trovato soddisfazione, riscattandosi dalla delusione per il recente ritiro al “Città di Lucca” aggiudicandosi la classe N0

Nicola Paolinelli al rally “Abeti”: performance da top ten con la Renault Clio S1600

Il pilota lucchese, fermo da un anno, è tornato alla gara sulla montagna pistoiese dopo dodici anni ed insieme all’esperto David Castiglioni ha còlto l’ottavo posto assoluto e primo di classe S1600. Foto Thomas Simonelli

 Lucca, 3 settembre 2018 – Oltre un anno di assenza dalle gare di rally, ben dodici anni senza vedere le strade del Rally “Abeti”, nel fine settimana appena trascorso, al pilota lucchese Nicola Paolinelli hanno fatto da stimolo per cogliere un risultato prestigioso, l’ottavo posto assoluto, primo di classe e secondo di “due ruote motrici”.

Dunque, un ritorno al volante di grande effetto e valore, quello di Paolinelli alla 36^ edizione della gara di San Marcello Pistoiese, dove ha ritrovato il volante della Renault Clio S1600 della MM Motorsport, sulla quale è stato affiancato dall’esperto  – nonché grande amico – David Castiglioni. E’ stata la classica gara perfetta, quella del portacolori della Maranello Corse, sfruttando al meglio le potenzialità e l’agilità della vettura transalpina in un percorso certamente ostico per sua natura e reso ancor più difficile dalle mutevoli condizioni meteorologiche. Aveva dunque finito l’ultima sua gara disputata a Lucca lo scorso anno come ottavo assoluto e la stessa posizione l’ha còlta al rally “più verde d’Italia”, che ha generato decisamente una grande soddisfazione:

“Dopo oltre un anno di pausa – commenta Paolinelli – e ben dodici anni che non correvo a questa bellissima gara, credo che di più non potevo volere ed anche aspirare. Ci sono state davanti tutte vetture a trazione integrale e solo Gasperetti ci ha preceduti tra le due ruote motrici, ma . . . si parla di Gasperetti, un pilota vero, che non ha bisogno di presentazioni. Abbiamo corso bene, senza eccessi, David al mio fianco è stato perfetto, ovviamente, la vettura non ci ha dato il minimo problema. La giornata di domenica è stata difficile da interpretare, causa il maltempo, ma abbiamo sempre fatto ottime scelte strategiche, direi proprio che è stata una bella esperienza. Speriamo faccia da molla e da stimolo per trovare i presupposti per un altro rally da qui alla fine dell’anno !”.

San Martino e Como nel 2018 di Devis Ravanelli

Il pilota di Bedollo, portacolori di Pintarally Motorsport, ha definito il programma che lo vedrà impegnato negli ultimi due appuntamenti del Campionato Italiano WRC. Foto apertura archivio Fotosport

 Centrale di Bedollo (TN), 3 Settembre 2018 – Devis Ravanelli alza il tiro e, per il programma stagionale 2018, sarà della partita negli ultimi round del Campionato Italiano WRC, seconda serie per importanza a livello nazionale, dietro al tricolore, dedicata agli amanti dell’asfalto. Due gli appuntamenti previsti dal calendario che vedranno il pilota di Centrale di Bedollo, sempre in gara per i colori della scuderia Pintarally Motorsport, iniziare la propria avventura dalle strade di casa, da quelle speciali che, nella passata edizione, non gli furono così tanto amiche.

I prossimi 14 e 15 Settembre il trentino tornerà quindi a calcare le speciali del suo Rally San Martino di Castrozza, giunto quest’anno alla trentottesima edizione, con il quale resta un conto in sospeso da regolare, dopo le vicissitudini che lo hanno visto alzare bandiera bianca, nel 2017, per noie tecniche. Un weekend alquanto travagliato, penalizzato sin dalle prime battute per una foratura che ne comprometteva il risultato, si concludeva con il ritiro forzato al via della seconda tornata.

“San Martino è sempre San Martino” – racconta Ravanelli – “ed alla gara di casa non si può mancare. È sempre un’emozione indescrivibile correre lungo queste prove speciali e poi, a dire il vero, abbiamo un conto in sospeso con questa gara perché, lo scorso anno, non ne è andata una per il verso giusto. Prima una foratura che ci ha tagliato fuori dalla lotta che conta e poi il ritiro anticipato, quando puntavamo unicamente a divertirci, ci ha lasciato tanto amaro in bocca. Non vediamo l’ora che passino queste due settimane per rimetterci tuta e casco.”

Se la presenza alla gara di casa è oramai una tradizione per Ravanelli, le uniche edizioni saltate sono state causate da concomitanti impegni di lavoro, la vera novità di questa stagione 2018 sarà la partecipazione all’atto che chiuderà il sipario sul CIWRC: il Trofeo ACI Como. L’ultimo evento, della serie dedicata agli specialisti dell’asfalto, andrà in scena il 19 e 20 Ottobre e qui il portacolori di Pintarally Motorsport dovrà fare i conti con un percorso, a lui, totalmente inedito.

“Mi sono sempre piaciute le gare di una certa consistenza” – aggiunge Ravanelli – “e, grazie al San Martino, ho sempre avuto la fortuna di avere una gara di casa caratterizzata da un buon chilometraggio. Se poi pensiamo a quando era valida per il Campionato Italiano Rally. Da qui è nata la scelta di partecipare anche al Como, una gara della quale si sente parlare davvero molto bene. Sarà l’ultimo appuntamento del CIWRC e sarà molto interessante tornare a confrontarsi su strade che non ho mai visto prima. Ammetto che, in questi giorni, mi sono gustato alcuni camera car sul web e, ad una prima impressione, il percorso sembra davvero molto bello.”

La vettura? Ovviamente non poteva essere che l’intramontabile Renault Clio Williams gruppo A.

 

Maxus presenta all’IAA di Hannover le quattro varianti del nuovo veicolo commerciale leggero elettrico Maxus EV80

EV80 100% elettrico con nuovo design esterno e interno in mostra sullo stand. Il solo furgone completamente elettrico nella sua categoria in Europa disponibile senza limitazioni di quantità. Due nuovi EV80 disponibili per i test drive durante lo IAA. Una importante partnership strategica verrà annunciata a breve. Lancio della gamma completa previsto nel corso del 2019

HANNOVER (Germania), 6 settembre – Maxus, la società costruttrice di veicoli commerciali leggeri, sussidiaria del più grande produttore automobilistico cinese SAIC Motor, presenterà alla 67° Fiera IAA Veicoli Commerciali di Hannover (20-27 settembre 2018) quattro varianti della sua nuova gamma di furgoni elettrici a batteria a emissioni zero EV80. I nuovi veicoli saranno esposti allo Stand C79 nel Padiglione 13. Durante la conferenza stampa in programma mercoledì 19 settembre dalle 12.35 alle 12.55, Maxus annuncerà anche i dettagli di una nuova, importante partnership strategica in Europa. Durante il salone, due furgoni Maxus EV80 saranno disponibili per i test drive dei visitatori.

 

Caratterizzati da uno stile rinnovato all’esterno e all’interno, i nuovi Maxus EV80 verranno mostrati nelle versioni cabinato, furgone standard, furgone a tetto alto e accessibile alle sedie a rotelle. Tutte le versioni sono equipaggiate con lo stesso sistema di propulsione plug-in e la batteria a ioni di litio LifePo4 ad alta capacità che fornisce al veicolo un’autonomia fino a 200 km (a seconda della configurazione) e necessita di un tempo di ricarica di appena due ore utilizzando un caricabatterie DC. Da quest’ultimo punto di vista, il Maxus EV80 può vantare una peculiarità esclusiva nella sua classe: per garantire la totale compatibilità dispone infatti di serie degli equipaggiamenti utili alla carica con corrente alternata (AC) o con corrente continua (DC). Il modello Maxus EV80 standard può essere configurato come minibus passeggeri a 8 posti più conducente. La variante dell’EV80 accessibile con sedia a rotelle è stata completamente sviluppata in collaborazione con il costruttore europeo AMF-BRUNS: dotato di un sistema di sollevamento su misura, può ospitare quattro sedie a rotelle o una sedia a rotelle singola e fino a sette passeggeri.

Il furgone Maxus EV80 è l’unico furgone completamente elettrico della sua categoria disponibile in Europa. Inoltre, a differenza di altri costruttori di veicoli analoghi per tipologia e dimensioni, Maxus è in grado di soddisfare qualsiasi tipo di ordine proveniente dai principali operatori flotte europei grazie alla notevole capacità produttiva di cui dispone in Cina. La tecnologia dell’EV80 è ben collaudata: i veicoli elettrici Maxus sono infatti prodotti da diversi anni per i mercati asiatici. Le prime consegne sono già iniziate per i clienti in Germania, Austria e Paesi Bassi, e altri mercati europei seguiranno presto grazie all’accelerazione impressa da Maxus ai suoi piani di crescita nel Vecchio Continente. Maxus annuncerà a breve importanti accordi per la fornitura di flotte di EV80 a primarie aziende in Europa.

Maxus EV80 offre la praticità e la grande versatilità richieste dagli operatori flotte. Il furgone classico presenta una lunghezza del vano di carico di 3.300 mm, una larghezza di 1.770 mm e un’altezza di 1.710 mm (1.920 mm la variante a tetto alto), con un volume totale di 10,2 m3 (11,5 m3 con tetto alto) accessibile attraverso porte posteriori e laterali ad ampia apertura. La capacità di carico utile massima è di 950 kg (915 kg con tetto alto). La versione cabinato può essere realizzata secondo le specifiche esatte indicate dal cliente. Il nuovo EV80 offre livelli altamente competitivi di dotazioni di serie tra cui aria condizionata, alzacristalli elettrici, ABS, specchietti laterali riscaldabili e regolabili elettricamente e, a richiesta, sensori di parcheggio posteriori e uno schermo di infotainment da 10 pollici.

SAIC Mobility Europe, divisione di SAIC, il maggiore produttore cinese di veicoli, ha iniziato le sue attività europee con l’introduzione del marchio di veicoli commerciali leggeri Maxus. In vista del lancio in tutta Europa nel 2019, Maxus sta dando vita a partnership con grandi organizzazioni e con i principali operatori del settore flotte impegnati a ridurre le emissioni del loro parco veicoli e i relativi costi operativi.

Il costo totale di esercizio delle varianti del Maxus EV80, nell’arco della loro vita utile, è comparabile a quello dei modelli concorrenti alimentati a gasolio e aiuterà a ridurre la spesa complessiva generata da una flotta. I prezzi in Europa partiranno da 47.500€ (IVA esclusa). Maggiori dettagli relativi alla competitività dei costi nel ciclo di vita completo saranno resi noti nel corso dell’IAA.

Pieter Gabriëls, Amministratore delegato di SAIC Mobility Europe, ha dichiarato: “Per Maxus l’IAA di Hannover è il primo grande motorshow internazionale in Europa e rappresenta un’importante opportunità per mostrare la vera versatilità della piattaforma EV80, così come la sue ‘eco-credenziali’. Nel 2019 lanceremo definitivamente il marchio, un’attività che comporta un grande impegno con i nostri partner nella distribuzione e nelle flotte e ad Hannover sveleremo importanti novità a riguardo”. “Con una gamma eccellente, zero emissioni e un breve tempo di ricarica – spiega Gabriëls – il nuovo Maxus EV80 è la soluzione ideale per le aziende che gestiscono furgoni di grandi dimensioni. Le aiutiamo a contenere i costi operativi della flotta, riducendo al contempo il loro impatto ambientale per soddisfare le sempre più severe normative sulle emissioni nelle città europee. Il futuro sembra molto promettente per il marchio Maxus che ha l’onore e l’onere di fare da apripista all’arrivo del gruppo SAIC in Europa”.

 

SAIC Mobility Europe è responsabile dell’introduzione di una gamma di marchi, prodotti e servizi SAIC in Europa. La divisione flotte sta rendendo disponibile il Maxus EV80 a più di 200 principali operatori flotte in Europa.

Flavio Aivano: ritorno bello e sfortunato al Carmagnola Storico

Poca fortuna per il rientro del pilota astigiano di San Martino Alfieri, affiancato dal navigatore di San Damiano d’Asti Mauro Carlevero, che lottano contro i problemi tecnici della loro Opel Kadett prima di arrendersi dopo la sesta delle otto prove speciali. Nonostante ciò il pilota portacolori del Team Bassano è soddisfatto per essere tornato a respirare atmosfera di prove speciali dopo quindici mesi di assenza

CARMAGNOLA (TO), 1 settembre – “Dopo quindici mesi di lontananza dai rally speravo in qualcosa di più. Ma comunque è stato bello tornare ad assaporare l’emozione delle prove speciali”. Assente dal mondo dei rally storici dal Memorial Conrero dal maggio 2017 Flavio Aivano si è presentato al via del rinato rally Carmagnola Storico di sabato 1 settembre con grandi speranze di ben figurare, affiancato per la prima volta dall’altro astigiano Mauro Carlevero con la sua Opel Kadett GT/E rifatta a nuovo in una scintillante colorazione nero oro che ricordava le Lotus di Colin Chapman.

Tornare in gara dopo un’assenza così lunga è fantastico. Il rinato Carmagnola è bellissimo, inoltre eravamo ben otto equipaggi in Classe e quindi sarebbe stata battaglia dal primo all’ultimo metro” commenta il pilota di San Martino Alfieri, che non vedeva l’ora di attaccare le otto prove speciali della gara.

Purtroppo, però, i problemi tecnici si sono presentati sin dal primo metro, con la temperatura dell’acqua della Kadett alle stelle fatto che non ha permesso ai portacolori del Team Bassano di spingere al massimo, risultando comunque terzi di classe nella prima prova di Ceresole, dovendo alzare decisamente il piede in quella successiva, quando il problema si è aggravato. Nonostante l’intervento dell’assistenza la soluzione non veniva trovata e anche nelle due prove successive con l’acqua alle stelle Aivano e Carlevero non potevano spingere al massimo, dovendosi accontentare di essere classificati appena fuori al podio di Classe 2000 del Gruppo 2 di Terzo Raggruppamento. A tutto ciò si è aggiunto il fatto che anche il motorino di avviamento ha cessato di funzionare costringendo i due astigiani a ripartire a spinta ogni volta che spegnevano il motore.

Nella seconda parte della gara i concorrenti si sono spostati sulle altre due classiche speciali di Montà e Poirino ed ancora una volta l’equipaggio astigiano ha stretto i denti cercando di difendere la posizione, ma i problemi di temperatura impedivano al motore di salire oltre i 4000 giri consigliando Flavio Aivano e Mauro Carlevero a fermarsi dopo sei delle otto prove della gara, mentre occupavano la quindicesima posizione assoluta, quinta di classe.

È già stato bello rientrare nel giro delle prove speciali e sentire l’adrenalina scorrere” afferma il pilota di San Martino Alfieri. “Peccato non aver potuto lottare alla pari con gli altri concorrenti della nostra classe. Sarebbe stato interessantissimo vedere dove ci saremmo collocati a fine gara senza problemi. Ma ora siamo tornati e siamo pronti per il prossimo appuntamento”.

 

 

Capolavoro di Kevin Gilardoni: vince il Rally del Ticino per il terzo anno consecutivo

Fenomenale affermazione di Kevin Gilardoni e Corrado Bonato che vincono al fotofinish su Basso-Lucca. Per il duo della Movisport è la terza vittoria consecutiva, la seconda su Hyundai WRC.

SOAZZA (Svizzera)- I numeri parlano inesorabili: Kevin Gilardoni e Corrado Bonato sono i “signori del Ticino” dopo aver vinto il rally luganese per il terzo anno consecutivo. A bordo della performante Hyundai i20 WRC della HMI, la stessa che regalò il primo alloro nel 2016, il driver di Soazza ed il navigatore ligure hanno realizzato un vero capolavoro frutto di talento, tenacia e grinta. Fin dalle prima battute la sfida svizzera ha riguardato il duo della Movisport e il campione Europeo del TER, Giandomenico Basso.

La tuta madida di sudore è “sciacquata” dallo spumante liberatorio che i due vincitori stappano nel cielo di Chiasso: il Ticino li conferma campioni per il terzo anno consecutivo dopo una vittoria maturata per soli 0”2 su un Basso che, con 3”7 ad una prova dalla fine sembrava già gustare il successo.

“Ci abbiamo creduto fino alla fine e abbiamo preso tutti i rischi possibili pur di realizzare questo sogno: era l’unica strategia adottabile per battere un pilota pluricampione del calibro di Basso e, per soli due decimi, ce l’abbiamo fatta!” ha detto Gilardoni.

Poco spazio ai calcoli gestionali in una classifica che è sempre stata molto ristretta là davanti: Gilardoni ha portato la sua i20 WRC davanti a tutti in due prove speciali ed il successo nell’ultima e corta Penz si è rivelato fondamentale per la gioia finale.

E’ stata senza dubbio la gara più bella della mia vita– racconta il 26enne driver- perché sudata fino all’ultimo metro: alla fine non conoscevamo il tempo del nostro avversario per mancanza di segnale internet e abbiamo saputo di aver vinto solo in trasferimento verso l’arrivo: si è trattato di una gioia indescrivibile. Sono orgoglioso di questo successo anche per tutte le aziende del Canton Ticino che supportano il nostro progetto ormai da anni e continuano ad attribuirci fiducia. Un grosso grazie quindi a tutti coloro che ci hanno sostenuto nella gara di casa e ai miei supporters ed amici che dal percorso mi aggiornavano sulle situazioni dell’asfalto: un lavoro corale che credo di aver ripagato al meglio; tutto ha funzionato alla perfezione a partire dal fondamentale feeling tra me e Corrado, alla competitività della vettura messami a disposizione dalla HMI e dalle ottime gomme Pirelli che in tutte le condizioni trovate si sono mostrate performanti al punto giusto dandoci quella fiducia utile per provarci fino in fondo.”

Immancabile il ringraziamento alla famiglia: “uno speciale ringraziamento va ai miei genitori e alla mia fidanzata Chiara che mi sono stati vicini in tutta la gara e nella preparazione della stessa dandomi quella motivazione e quel supporto fondamentali per puntare al successo.”

Gilardoni e Bonato siglano l’albo d’oro del Rally del Ticino per il terzo anno dopo la firma del 2016 sempre a bordo della Hyundai della HMI e del 2017 quando vinsero su Ford Fiesta WRC A-Style Team. Soddisfazione anche per la scuderia emiliana Movisport che trionfa nuovamente all’estero grazie a questa prestigiosa vittoria in terra elvetica.

Scuderia Palladio a podio al Rally del Friuli        

Sossella e Falzone chiudono al terzo posto assoluto una gara condizionata dalle avverse condizioni meteo e dall’appannamento del parabrezza. Ottima prestazione per il navigatore Andrian che svetta nella sua classe. RaceEmotion Photography

Vicenza, 3 settembre 2018  – Un impegnativo Rally del Friuli Venezia Giulia, porta due buoni risultati per la Scuderia Palladio che al quarto appuntamento del Campionato Italiano WRC schierava l’equipaggio di punta formato da Manuel Sossella e Gabriele Falzone su Ford Fiesta WRC gommata Pirelli, oltre al navigatore Fabio Andrian in lizza per la categoria S2000 al fianco di Daprà.

Tornato sulle strade friulane dopo quasi vent’anni, Sossella si è trovato ad affrontare una gara resa ancor più complessa dalle condizioni meteo che hanno condizionato la prestazione fin dalla prima tappa di venerdì, vista anche la non facile scelta della gommatura. Chiusa in seconda posizione la prima frazione, nel secondo giorno erano sei le prove da affrontare, con l’incognita della pioggia la cui intensità variava da prova a prova; l’episodio che ha dato, in negativo, la svolta alla prestazione del duo della Palladio, è stato l’appannamento del parabrezza nel corso della lunga “Mersino”, fatto che ha penalizzato pesantemente Sossella che si è trovato a guidare alla cieca e incassando un pesante fardello di secondi con conseguente perdita di due posizioni in classifica generale in un solo colpo. Era però necessario ragionare in ottica campionato per riuscire a racimolare punti preziosi e nel secondo giro di prove, condizionato anche questo da scrosci improvvisi di pioggia che si alternavano  a schiarite che portavano ad asciugare il fondo stradale, la determinazione del duo vicentino – varesotto, ha permesso di risalire di due posizioni la classifica  e riacciuffare la terza piazza assoluta. “Il campionato è ancora aperto – dichiara Sossella – anche se la terza vittoria di Albertini gli fa prendere un consistente vantaggio ma noi non molliamo e più determinati che mai ce la giocheremo sino all’ultimo chilometro concentrandoci ora sull’imminente San Martino di Castrozza e sul successivo Como di ottobre.”

Molto soddisfatto al termine dell’impegnativo rally udinese, è Fabio Andrian che ha corso al fianco di Matteo Daprà sulla Škoda Fabia con la quale hanno vinto la classe S2000 e ora, a due gare dal termine si trovano in perfetta parità con gli avversari Bizzotto e Tommasini, al comando della loro categoria.

Miss Italia guida SsangYong Tivoli

SsangYong è auto ufficiale della settantanovesima edizione del concorso di bellezza più importante d’Italia: quando bellezza e sostanza si incontrano

 Miss Italia 2018 a bordo di SsangYong per raccontare le donne oltre la bellezza estetica. Proprio come Tivoli, auto ufficiale dell’edizione 2018 del concorso dedicato all’universo femminile, che al design accattivante unisce elementi che completano il valore estetico come l’innovazione tecnologica e gli elevati standard di sicurezza, vere e proprie colonne portanti della filosofia del marchio coreano.

SsangYong supporterà l’evento integrandosi con lo show attraverso alcune attivazioni realizzate ad hoc con il contributo del noto influencer Andrea Pinna che, con il suo carattere frizzante e fuori dagli schemi, ben rappresenta lo spirito del SUV coreano. Le 15 auto a disposizione dell’evento, brandizzate con il logo ufficiale di Miss Italia, saranno inoltre utilizzate durante tutti gli spostamenti delle giovani concorrenti durante lo show.

Centottantadue le ragazze che parteciperanno, a partire dalla sfilata di Jesolo del 3 settembre che proseguirà, con il coinvolgimento di diverse realtà locali, in una quattro giorni di selezioni. Sessanta aspiranti Miss supereranno la prima selezione per arrivare poi alle trenta finaliste che il 17 settembre si contenderanno l’ambita corona. A condurre la serata finale, in onda su La7, la coppia firmata da Diletta Leotta, conduttrice televisiva e radiofonica, volto di Dazn, e Francesco Facchinetti, che da due anni è al timone del concorso di bellezza più amato dagli italiani.

Un’occasione unica per SsangYong e per Tivoli che è diventata uno dei fiori all’occhiello della casa coreana, soprattutto sul target femminile, contribuendo ad un importante riposizionamento del brand, forte di oltre 100.000 unità vendute e leader incontrastato tra i crossover in Corea del Sud.

Un urban crossover molto apprezzato dal mercato italiano, in grado di adattarsi a gusti ed esigenze diverse trasformandosi in una vera espressione di originalità grazie a linee sofisticate, carattere eclettico e spirito moderno. Un prodotto di alto livello, non solo dal punto di vista tecnico, ma nella sua capacità di interpretare uno stile di vita attuale e dinamico.

“È un’iniziativa prestigiosa che ci rende particolarmente orgogliosi – sostiene Mario Verna, Direttore Generale di SsangYong Motor Italia. Abbiamo deciso di partecipare da protagonisti ad un evento che è perfettamente in linea con un modello la cui impronta rispecchia ambizioni e gusti di un target giovane, sensibile alla bellezza, alle tecnologie al design e al valore dell’originalità. Nella nostra gamma, Tivoli è il modello che strizza maggiormente l’occhio ad un pubblico femminile che cerca in un SUV prestazioni elevate unite ad un grande comfort e alle ultimissime tecnologie in fatto di sicurezza attiva e passiva. Una linea accattivante e di personalità con affidabilità garantita 5 anni. Un modello che sta contribuendo in modo decisivo al progetto di affermazione del marchio SsangYong e alla riconoscibilità del marchio”.

Alpi Orientali Historic: alla fine la spunta Marc Valliccioni

UDINE, 1 settembre – Due prove a Elia Bossalini, poi tocca al Lucky vincerne altre quattro con Lucio De Zanche che si infila in mezzo per portare a vanti la sua furiosa rimonta. Ma a vincere è lo svizzero Marc Valliccioni, affiancato da Marie Cardi che gli appassionati piemontesi hanno conosciuto al Moscato del luglio scorso, vinto dall’equipaggio svizzero e dalla sua BMW M3.

Una vittoria in Friuli, quella del pilota rossocrociato, costruita prova dopo prova, su un terreno bagnato e infido particolarmente difficile per la trazione posteriore della sua BMW M3, senza commettere errori (Lucky-Pons) e senza avere quelle noie meccaniche che hanno fermato la cavalcata di Elia Bossalini.

Ma Valliccioni-Cardi hanno cavalcato velocemente per tutta la gara, viaggiando con prudenza solo nella corta speciale di Citta dello Sport, poi piazzandosi costantemente fra il secondo e il terzo posto. Una vittoria più che meritata. Per questo dedichiamo a Valliccioni-Cardi e al Rally Alpi Orientali Historic una rassegna fotografica realizzata con le immagini di Aci Sport, senza dimenticarci di alcuni amici del Nord Ovest che hanno attraversato il Nord Italia per schierarsi nella gara friulana.

Agosto ottimo per il mercato italiano dell’auto (+9,46%)

Nonostante il rallentamento del recupero dell’economia. A cura del Centro Studi Promotor

BOLOGNA, 3 settembre – In agosto sono state immatricolate in Italia 91.551 autovetture con un incremento sullo stesso mese del 2017 del 9,46% e ciò nonostante un giorno lavorato in meno che vale circa un 4,5%. Si tratta di un risultato indubbiamente positivo. Bisogna però considerare che in parte è stato influenzato da una certa pressione sul mercato di alcune case automobilistiche per smaltire autovetture non ancora in regola con il nuovo sistema europeo di omologazione WLTP, sistema che è entrato in vigore il 1° settembre e che permette una misurazione più accurata dei livelli di emissioni nocive ed inquinanti.
Con il risultato di agosto il mercato italiano dell’auto recupera quasi completamente il modesto calo delle immatricolazioni realizzato nei primi sette mesi dell’anno. Il consuntivo a fine agosto vede infatti le immatricolazioni in Italia sostanzialmente sullo stesso livello dello scorso anno. Si conferma così che il 2018 per il mercato automobilistico italiano sarà un anno di consolidamento dei risultati raggiunti nel 2017 con immatricolazioni attestate intorno a 2.000.000 di unità dopo le crescite a due cifre del triennio 2015-2017. A supporto di questa previsione vi è anche il fatto che i concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor nell’ambito dell’indagine congiunturale sul mercato dell’auto condotta a fine agosto, manifestano una moderata fiducia sull’evoluzione della domanda nei prossimi mesi. L’indicatore del sentimento dei concessionari, elaborato sempre al Centro Studi Promotor, mostra infatti in agosto un discreto recupero rispetto al livello di luglio.
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, il mercato italiano dell’auto continua ad essere sostenuto dalla domanda di sostituzione generata da un parco circolante che in Europa è secondo soltanto a quello della Germania. Alla domanda di sostituzione si aggiunge inoltre una quota decisamente più modesta, ma comunque significativa, di domanda per nuova motorizzazione, come risulta dal fatto che il parco circolante italiano di anno in anno continua ad aumentare. L’elevato tasso di motorizzazione del nostro Paese non dipende soltanto da una buona propensione all’acquisto di auto degli italiani, ma anche da una ancora insoddisfacente offerta di trasporto pubblico (soprattutto per gli spostamenti pendolari) e dalle caratteristiche degli insediamenti abitativi che nel nostro Paese hanno un elevato livello di dispersione sul territorio. L’analisi dei dati della prima parte dell’anno mette anche in evidenza che la composizione qualitativa della domanda sta subendo alcune non irrilevanti modificazioni. Per quanto riguarda il tipo di alimentazione adottato, elemento molto importante per i riflessi sull’inquinamento, in Italia appare molto meno sensibile che nel resto d’Europa la diminuzione della quota delle auto diesel che va a vantaggio soprattutto delle soluzioni a benzina, ma anche delle ibride e delle auto a metano. Da segnalare che continua, ed anzi si accentua, la tendenza che penalizza nelle scelte degli italiani le berline tradizionali, mentre tra le soluzioni alternative in grande crescita sono i crossover e i fuoristrada.