Luca Longhin torna sulla Terra del Prealpi Master

Il pilota di Cavarzere, a distanza di un anno dall’ultima apparizione sugli sterrati, torna al via del tradizionale appuntamento che anticipa le festività natalizie, su Peugeot 106. Foto archivio Foto Zeta

CAVARZERE (VE), 13 Dicembre 2018 – Il Prealpi Master Show, tradizionale appuntamento di fine stagione per gli amanti dello sterrato, è pronto a mettere in scena la sua ventesima edizione e, per festeggiare al meglio questa importante ricorrenza, potrà fregiarsi di un elenco partenti che vanta centoquarantacinque iscritti.

Ad un evento così sentito, in particolar modo nel panorama rallistico del Triveneto, Luca Longhin non poteva mancare, nonostante abbia venduto di recente la propria Peugeot 106 gruppo A.

Sarà una vettura gemella, messa in campo da Chemin Rally Team, la compagna di avventura del pilota di Cavarzere, da condividere con Fabio Lazzarotto.

Le speciali della campagna trevigiana, intorno a Sernaglia della Battaglia, sono ben conosciute dal portacolori della scuderia Destra 4, avendo partecipato alle ultime due edizioni, vincendo la classe A5 nel 2016.

“Dopo aver venduto la nostra Peugeot 106” – racconta Longhin – “eravamo convinti che la nostra stagione 2018 era giunta al termine, con il quarto posto al Rally del Sebino. Grazie alla proposta di Chemin Rally Team è nata questa opportunità ed abbiamo deciso di coglierla al volo. Sarò affiancato, per la prima volta, da Fabio Lazzarotto. Siamo in pochi in classe e, di questo, mi dispiace molto. Noi saremo alla prima con la Peugeot 106 gruppo A sulla terra, non abbiamo alcun tipo di esperienza con questa vettura sullo sterrato.”

Domenica 16 Dicembre a Sernaglia della Battaglia, in provincia di Treviso, i motori si accenderanno all’alba, prima vettura prevista in partenza alle 6:45, per affrontare in ripetizione i quattro passaggi sulla prova speciale “Master Show” (9,23 km).

L’atipicità che, da sempre, contraddistingue l’evento valido per il Challenge Raceday Rally Terra rimarrà inalterata: lunghi tratti veloci, incastonati tra le vigne della campagna trevigiana, alternati a curve ad angolo retto ed uniti all’insidia degli innesti su asfalto rendono il Prealpi Master Show una gara che non va di certo sottovalutata per le sue insidie.

“Speriamo di divertirci, prima di tutto” – sottolinea Longhin – “perché, affrontando una volta l’anno una gara su terra, non possiamo considerarci degli esperti su questa tipologia di fondo. Già corriamo poco su terra e, in questa occasione, lo faremo con una vettura nuova. Le incognite della vigilia sono tante. Siamo in pochi in classe, è vero, ma non conosciamo il valore dei nostri avversari quindi sarà un obbligo dare il massimo per cercare di salire sul gradino più alto del podio. Una cosa ci auguriamo su tutte ovvero che ci sia bel tempo, seppur sappiamo che farà molto freddo. Se dovesse, malauguratamente, venire a piovere il tracciato diventerebbe molto ma molto insidioso. Si passerebbe dalla terra al fango e, quel che è certo, con una vettura come la nostra ci troveremmo in grosse difficoltà di trazione. La gara è amata, da tutti. Partiamo con il numero centoventisette. Credo basti questo per rendere chiara l’idea.”

Sta per iniziare l’atteso Prealpi Master Show

Secondo appuntamento stagionale del Challenge Raceday Rally Terra 2018/2019. 145 gli iscritti, un record come sempre per la gara veneta.

SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA (TV), 12 dicembre 2018. Ci si avvicina alla fine dell’anno e arriva il 20° Prealpi Master Show, una ronde storica da sempre inserita nel Challenge Raceday Rally Terra. 145 iscritti, come sempre il Prealpi Master Show fa il pieno di iscritti, dei quali 41 sono piloti iscritti a Raceday, e potrebbero aggiungersene degli altri, visto che le iscrizioni al Challenge sono aperte sino alle verifiche sportive della gara. Una ronde molto particolare che associa competitività a divertimento e diventa così anche una grande festa.

Ecco come la vede Alberto Pirelli, ideatore del Challenge:” ‘Il campionato del mondo nei campi’, questo è il nome vero del Prealpi Master Show. Una gara tra asfalto e terra, spesso con ghiaccio sul primo passaggio e sempre con migliaia di spettatori entusiasti di vedere sino a centoquaranta vetture in gara. Primo anno in cui Gabriele Favero delega ai suoi ragazzi l’organizzazione, ma Gabriele pur delegando è il cuore del Prealpi. Se siete spettatori vi assicuriamo ottimo vino Brûlé, vista sui dossi e mega passione. Se correte la cosa più importante è capire bene i punti di staccata…e far divertire il pubblico. Il Motoring Club e RACEDAY vi aspettano per una giornata bellissima”

Alcuni protagonisti Raceday. Tra gli iscritti al Challenge troviamo Smiderle, recente vincitore del Rally delle Marche su Ford Fiesta WRC; Jacopo Trevisani, terzo assoluto al Rally delle Marche su Škoda Fabia R5; Tullio Versace (Škoda Fabia R5) uno dei protagonisti della prima gara del Challenge Raceday. Tra le S2000 troviamo Christian Marchioro (Peugeot 207) e Marco Giampiccolo, con medesima vettura. Tra le R4 Luca Maspoli (Mitsubishi Lancer). In gruppo N4 continuerà la battaglia tra il veterano Bruno Bentivogli (Subaru Impreza Sti) e i tanti partecipanti con delle Mitsubishi Lancer N4, tra i quali lo sloveno Dirkalno Drutsvo, Riccardo Rigo, Riccardo Rigo, e tanti altri. In gruppo R3C la battaglia sarà tra Jader Vagnini e Flavio Tarantino entrambi su Renault Clio.

  • Il programma della gara
  • Pre-Verifiche – Ritiro Radar Venerdì 14 Dicembre 2018 dalle 19.00’ alle 22.30’ presso Sala Consigliare di Sernaglia della B.
  • Verifiche Sportive Sabato 15 Dicembre 2018 dalle 07.30’ alle 12.00’ presso Sala Consigliare di Sernaglia della B.
  • Verifiche Tecniche Sabato 15 Dicembre 2018 dalle 08.00’ alle 12.30’ presso Sala Consigliare di Sernaglia della B.
  • Ricognizioni Autorizzate Sabato 15 Dicembre 2018 dalle 08.00’ alle 12.30’ massimo 3 passaggi
  • Shakedown Sabato 15 Dicembre 2018 dalle 13.00’ alle 16.30’ – km. 1,68 della PS
  • Briefing Sabato 15 Dicembre 2018 dalle 17.30’ alle 18.00’ presso Sala Consigliare di Sernaglia della B.
  • Rally Party “Spiedo” al Riordino di Soligo sabato 15 Dicembre 2018 dalle 19.00 alle 22.00
  • Partenza – Domenica 16 Dicembre 2018 dalle 06.45’ presso Municipio di Sernaglia della Battaglia
  • Arrivo – Domenica 16 Dicembre 2018 alle 16.40’ presso il Municipio di Sernaglia della \Battaglia
  • Premiazioni – sul palco d’arrivo ed in Sala Consigliare del Municipio di Sernaglia della Battaglia

Jaguar entra nella storia con il nuovo trofeo riservato alle auto elettriche da competizione

Prende il via in questo weekend il Jaguar I-PACE eTROPHY, il primo campionato internazionale al mondo riservato ai veicoli elettrici production-based. Nella prima gara del 15 dicembre a Ad Diriyah, in Arabia Saudita, saranno undici le Jaguar I-PACE eTROPHY da gara a schierarsi sulla griglia di partenza. Il Jaguar I-PACE eTROPHY è ufficialmente il trofeo di supporto del Campionato ABB FIA di Formula E e, quella in Arabia Saudita, sarà la prima competizione in cui uomini e donne potranno gareggiare insieme. Sui canali social Jaguar Racing, Vernon Kay e Amanda Stretton condurranno la diretta live delle qualifiche e della gara. Tra i partecipanti ci sarà anche Alice Powell, star britannica delle competizioni motoristiche

AD DIRIYAH (Arabia Saudita), 12 settembre –  In questo fine settimana Jaguar scriverà un’altra pagina della storia delle competizioni motoristiche, grazie al debutto del Jaguar I-PACE eTROPHY, il primo campionato internazionale al mondo riservato alle auto elettriche di serie. Per la prima volta in Arabia Saudita, donne e uomini potranno gareggiare insieme e Katherine Legge, Célia Martin e Alice Powell saranno le prime donne a prendere parte ad una competizione motoristica nel Reame. Negli antichi dintorni di Ad Diriyah, 11 piloti provenienti da cinque continenti si sfideranno sui 2.495 chilometri e i 21 tornanti del percorso che partirà e terminerà nel cuore della città vecchia.

Tra i partecipanti ci sarà anche Alice Powell, vera star britannica delle competizioni motoristiche. La venticinquenne Alice è stata la prima donna a vincere il Formula Renault Championship, la prima donna a conquistare punti in GP3 e nel 2014, ha vinto il Formula Renault Asia Championship. Alice è stata recentemente selezionata anche per il W Series. In qualità di Dare to be Different Ambassador, supporta e incentiva i giovani talenti del karting femminile, così come prepara le giovani donne che si apprestano ad entrare nelle competizioni motoristiche.

La gara è in programma sabato 15 dicembre alle ore 12:50 locali, prima dell’inizio della Formula E. Venerdì è prevista una sessione di prove libere, mentre sabato alle 7:55 ci saranno le qualifiche. La gara ha una durata di 25 minuti più un giro alla massima potenza. Gli appassionati di tutto il mondo potranno seguire ogni fase del trofeo attraverso i canali Facebook e Twitter di Jaguar Racing, su cui i presentatori TV Vernon Kay e Amanda Stretton condurranno la diretta live dall’Arabia Saudita.

Gerd Mäuser, Chairman di Jaguar Racing, ha dichiarato: “Siamo immensamente orgogliosi di raggiungere questo storico traguardo. All’inizio, quella di far correre una vettura elettrica di serie sui circuiti della Formula E era solo un’idea, con la quale volevamo mostrare a tutti la potenza e le innate capacità della pluripremiata Jaguar I-PACE. Questo weekend l’idea si trasformerà in realtà. Abbiamo creato questo campionato da zero, coinvolgendo piloti, team e sponsor da ogni parte del mondo e questo è solo l’inizio.”

Nuova Hyundai Santa Fe conquista le Cinque Stelle Euro NCAP

Nuova Hyundai Santa Fe ottiene il massimo punteggio Euro NCAP confermandosi una delle auto più sicure tra i SUV di grandi dimensioni. La quarta generazione del modello conquista un punteggio molto alto in particolare nelle categorie Protezione Adulti (94%) e Protezione Bambini (88%). Tutti gli ultimi modelli Hyundai hanno ricevuto 5 Stelle Euro NCAP: Tucson, IONIQ, i30, Kona e Santa Fe confermano il livello tecnico raggiunto dal marchio in materia di sicurezza e affidabilità

BRUXELLES (Belgio), 6 dicembre 2018 Nuova Hyundai Santa Fe ha ottenuto le “Cinque Stelle” nella valutazione di sicurezza compilata dall’autorevole ente indipendente Euro NCAP. La quarta generazione del modello, che ha inaugurato la storia di successo del marchio nel segmento SUV, ha dato dimostrazione dei suoi elevati standard di sicurezza in tutte e quattro le categorie conquistando un punteggio molto alto in particolare nelle categorie Protezione Adulti (94%) e Protezione Bambini (88%).

I risultati di assoluto livello, ottenuti grazie a un equipaggiamento di sicurezza attiva all’avanguardia e ai più avanzati sistemi di guida assistita, dimostrano come Santa Fe assicuri una protezione completa ai passeggeri e agli altri utenti della strada. “La valutazione a cinque stelle di Santa Fe da parte di Euro NCAP conferma che la nostra bandiera del segmento SUV soddisfa gli standard più elevati per la sicurezza dei nostri clienti” afferma Andreas-Christoph Hofmann, Vice President Marketing and Product presso Hyundai Motor Europe HQ.

Passeggeri al sicuro con Hyundai SmartSense. Nuova Hyundai Santa Fe soddisfa i più elevati standard di sicurezza confermandosi una delle auto più sicure tra i SUV di grandi dimensioni, con l’obiettivo di offrire ai propri passeggeri il massimo comfort e la massima tranquillità. Per questo motivo la quarta generazione del modello offre uno dei migliori pacchetti di sicurezza e alcune novità assolute del settore: l’innovativo Rear Occupant Alert – primo nell’industria automotive – monitora i sedili posteriori e segnala la presenza di bambini o animali nella seconda e terza fila alla chiusura del veicolo.

Un’altra innovazione è il Safety Exit Assist che previene possibili incidenti in caso di apertura delle portiere quando altri veicoli sopraggiungono da dietro, in modo che tutti i passeggeri possano uscire dall’auto in sicurezza. Il Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist, invece, si attiva durante la retromarcia e potenzia l’Avviso di Possibili Urti Posteriori con la frenata automatica, se necessario.

Sono inoltre presenti la Frenata Autonoma di Emergenza con Rilevamento di Pedoni e Veicoli, il Sistema di Mantenimento della Corsia e la Regolazione Automatica dei Fari Abbaglianti, che si aggiungono al Rilevamento della Stanchezza del Conducente, al Rilevatore dell’Angolo Cieco e al Rilevatore dei Limiti di Velocità. Tutti questi dispositivi fanno parte dei sistemi di guida assistita della famiglia Hyundai SmartSense.

L’ottimo livello di sicurezza passiva è stato raggiunto anche grazie a una maggiore rigidità della scocca per proteggere i passeggeri in caso di collisione. La struttura irrigidita e alleggerita – tramite l’utilizzo per il 57% di acciaio ad alta resistenza – garantisce il massimo livello di resistenza agli urti e permette inoltre migliori performance dinamiche.

Tutti gli ultimi nuovi modelli Hyundai hanno ricevuto il massimo punteggio Euro NCAP: Tucson, IONIQ, i30, Kona e Santa Fe si sono guadagnate le cinque stelle nel programma di valutazione. Recentemente, anche la nuovissima Hyundai NEXO è stato il primo veicolo a celle combustibile a conseguire il massimo punteggio Euro NCAP. Gli ottimi risultati ottenuti costantemente nel tempo confermano il livello tecnico raggiunto da Hyundai in materia di sicurezza e affidabilità.

Hyundai Winter Service: l’inverno in tutta sicurezza

Hyundai lancia una doppia campagna dedicata al periodo invernale per affrontare in sicurezza e in tranquillità la stagione più fredda. Fino al 31 dicembre, Hyundai Winter Service offre un servizio completo che comprende controllo della batteria con eventuale sostituzione, cambio dei filtri dell’abitacolo, dell’olio e delle spazzole tergicristallo. Inoltre, per garantire le migliori prestazioni unite a uno stile inimitabile, Hyundai propone la campagna Ruote Complete Invernali

Roma 3 dicembre 2018 – Con l’arrivo dell’inverno Hyundai lancia una doppia campagna per affrontare in sicurezza e la tranquillità tutte le insidie della stagione più fredda. In questo periodo, infatti, è fondamentale verificare la piena efficienza di tutte le componenti dell’auto per viaggiare sempre in massima sicurezza. Semplici accortezze – nella guida e nella manutenzione della vettura – possono fare la differenza per mantenere una piena visibilità al volante e un adeguato comfort a bordo anche quando le temperature vanno a picco e quando il ghiaccio e la neve mettono a dura prova la vettura.

Hyundai, che fa della sicurezza e della tranquillità dei propri clienti uno dei pilastri, conferma anche per il 2018 la campagna Hyundai Winter Service offrendo un servizio completo che comprende la possibilità di controllo della batteria con eventuale sostituzione, cambio dei filtri dell’abitacolo e dell’olio, sostituzione delle spazzole tergicristallo e la possibilità di aggiungere accessori originali specifici per l’inverno. Il tutto senza dimenticare il cambio degli pneumatici invernali o quattro stagioni, nel pieno rispetto degli obblighi di legge. La campagna è aperta fino al 31 dicembre 2018, collegandosi a questo link.

Per gli iscritti al programma My Hyundai che effettueranno uno degli interventi previsti della campagna, senza alcuna soglia di spesa, è possibile ricevere in omaggio un voucher col quale richiedere un premio per un’esperienza esclusiva, come un soggiorno 2×1 in hotel, agriturismi, B&B, o in una SPA. Inoltre, per garantire le migliori prestazioni unite ad uno stile inimitabile, Hyundai propone la campagna Ruote Complete Invernali, che consente di acquistare un kit di ruote personalizzabili in grado di adattarsi a tutti gli stili scegliendo tra diversi pneumatici e cerchi di differenti colorazioni. Entro il 31 dicembre 2018 sarà possibile acquistare l’intero treno di ruote insieme al coprimozzo con logo Hyundai personalizzato, anche attraverso un finanziamento in sole dieci rate a tasso zero.

La notte delle stelle del motorsport. Il grande evento firmato Autosprint e ACI

Giovedì 13 dicembre a Milano la festa dedicata ai Caschi d’Oro ed ai Volanti dell’Automobile Club d’Italia per i migliori protagonisti delle 4 ruote

 Mercoledì 12 Dicembre 2018 – Milano. Una notte con tante stelle, l’evento dell’anno per il motorsport made in Italy. Un gemellaggio tra Caschi d’Oro di Autosprint e Volanti ACI dà vita a una grandissima festa per le corse.

Tutto è pronto per un’edizione davvero memorabile, una premiazione in grande stile che si terrà domani, giovedì 13 dicembre a Milano nella perfetta cornice di Garage Italia. Un riconoscimento che negli anni è stato assegnato ai grandi piloti e a coloro che hanno fatto e continuano a fare la storia del Motorsport. Nella sua lunga storia sono stati premiati tantissimi piloti e giovanissime promesse che poi si sono confermati driver di grande classe. L’elenco dei vincitori dei Caschi d’Oro di Autosprint è lunghissimo. Possiamo citarne solamente alcuni come Niki Lauda, Ayrton Senna, Michael Schumacher, Alex Zanardi, Sebastian Vettel, Nico Rosberg che annunciò l’addio alla F.1 proprio nel corso della serata dei Caschi d’Oro del 2016. Ma molto nutrito si annuncia il parterre degli invitati anche quest’anno con protagonisti della Formula 1, dei massimi campionati in pista nazionali ed internazionali, dei rally, delle salite e del karting.

I Caschi d’Oro vengono assegnati durante una manifestazione alla quale prendono parte i nomi di spicco appartenenti al settore. Una serata di gala che vede susseguirsi sul palco i grandi delle quattro ruote e i rappresentanti delle grandi aziende che ne fanno parte. La grande novità di quest’anno è che la manifestazione sarà condivisa con Aci a testimonianza della forza dell’iniziativa e della sua autorevolezza. Nel corso della serata il Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani conferirà i premi Campioni del Volante Aci.

L’Automobile Club d’Italia è la Federazione dell’automobilismo sportivo tricolore. Nei suoi compiti istituzionali c’è quello di promuovere lo sport dell’auto e attraverso ACI Sport, di organizzare le varie competizioni, legiferare su di esse e essere garante del loro corretto svolgimento. Tra le mission dell’Ente, quella di scoprire e fare crescere i giovani talenti del nostro sport e supportarli nella loro crescita sportiva. Proprio tra le manifestazioni di carattere prettamente sportivo una delle più importanti e prestigiose è quella della Premiazione dei Volanti, che consegna i riconoscimenti ai migliori interpreti del panorama del motorsport nazionale ed internazionale. Ma ACI è anche altro; sin dalla sua nascita, nel 1905, l’Aci ha seguito e sostenuto l’evoluzione del fenomeno automobilistico in Italia, dai 2.229 autoveicoli allora circolanti alle decine di milioni di oggi. Con oltre un milione di soci, l’Automobile Club d’Italia è oggi in Italia la più grande libera associazione di cittadini, dei quali si propone come rappresentante e portavoce presso le istituzioni nazionali ed internazionali riguardo alle tematiche del turismo, della mobilità e dell’ambiente.

Garage Italia- Con l’apertura della sede di Piazzale Accursio a Milano all’interno dell’ex stazione di Agip Supercortemaggiore, Lapo Elkann ha dato ufficialmente il via al progetto Garage Italia: un nuovo modo di interpretare e vivere il concetto di creatività, con il chiaro obiettivo di esportarlo in tutto il mondo. L’iconico edificio è stato restaurato su progetto dello studio aMDL di Michele De Lucchi dalla Paolo Castelli S.p.A. Passione, creatività, design ed eccellenze italiane si incontrano nell’headquarter dell’hub creativo fondato e diretto da Lapo Elkann, che ospita al suo interno bar e ristorante curati da Chef Carlo Cracco con arredi su misura realizzati da Cassina Contract. Grazie al proprio Centro Stile, Garage Italia è in grado di sviluppare progetti, prodotti ed esperienze uniche personalizzate per Marchio, Aziende e clienti privati. La contaminazione di stili e linguaggi, il superamento delle barriere tra il mondo del fashion, del design e dell’arte sono alla base della strategia del Marchio che si pone l’obiettivo di ridisegnare lo stesso concetto di “su misura”. Garage Italia non è solo una struttura avveniristica e uno spazio di condivisione. Uno degli aspetti più importanti della location è che si tratta di una vera e propria piattaforma che ha la grande ambizione di essere replicata senza porsi alcun limite

Hyundai Motor Group annuncia la vision sul futuro delle tecnologie a idrogeno

La ‘FCEV Vision 2030’ mostra l’impegno di Hyundai Motor Group per accelerare lo sviluppo di una società a idrogeno. HMG espanderà la propria leadership nelle tecnologie a idrogeno anche al di là delle automobili, sviluppando nuovi sistemi fuel cell per navi, treni, droni, generatori di corrente e molto altro. Hyundai Motor Group porterà a 700.000 unità all’anno la produzione di sistemi fuel cell entro il 2030, di cui 500.000 per veicoli a idrogeno. Come parte della ‘FCEV Vision 2030’, HMG investirà insieme ad alcuni fornitori 7,6 trilioni di won sudcoreani entro il 2030, generando 51.000 posti di lavoro

SEUL (Corea del Sud) 12 dicembre 2018 Hyundai Motor Group – che include i marchi automotive Hyundai Motor Company e Kia Motors Corporation – ha annunciato la roadmap a lungo termine ‘FCEV Vision 2030’, con cui il gruppo riafferma il proprio impegno nell’accelerare lo sviluppo di una società a idrogeno facendo leva sulla posizione di leadership globale del gruppo in termini di tecnologie fuel cell. Secondo i piani annunciati, il Gruppo incrementerà in maniera importante la capacità produttiva di sistemi a cella a combustibile fino ad arrivare a 700.000 unità all’anno nel 2030, ed esplorerà nuove opportunità di business nella fornitura dei sistemi fuel cell sviluppati in house ad altre realtà del mondo dei trasporti, come altri produttori di automobili, ma anche droni, navi, treni e muletti. Anche la domanda in settori diversi dal trasporto, come quelli della generazione e lo stoccaggio di energia, è prevista in rapida crescita.

“Hyundai Motor Group, pioniere a livello globale nello sviluppo di veicoli fuel cell, fa ora un grande passo avanti verso la realizzazione di una società a idrogeno” – ha commentato Euisun Chung, Executive Vice Chairman di Hyundai Motor Group. “Espanderemo anche il nostro intervento oltre all’industria automotive e giocheremo un ruolo chiave nel passaggio all’energia pulita, aiutando a rendere l’idrogeno una fonte energetica sostenibile anche economicamente. Siamo certi che l’idrogeno non sarà limitato all’industria dei trasporti e diventerà una storia di successo globale”.

La ‘FCEV Vision 2030’ porterà HMG e i suoi fornitori a investire circa 7,6 trilioni di won sudcoreani per ricerca e sviluppo e per l’espansione delle strutture entro il 2030, generando approssimativamente 51.000 posti di lavoro. Così facendo, il Gruppo punta a raggiungere una capacità di produzione di 500.000 unità all’anno di veicoli a celle a combustibile, automobili e mezzi commerciali, anticipando la crescita della domanda globale che si stima arriverà a 2 milioni di unità all’anno nello stesso periodo.

Come primo passo della roadmap, l’affiliata HMG Hyundai Mobis Co. che produce i sistemi fuel cell, ha tenuto in questi giorni una cerimonia per il secondo sito produttivo a Chungju (Corea del Sud). L’impianto aiuterà Mobis a incrementare la capacità di produzione a 40.000 unità entro il 2022, contro le attuali 3.000.  Il costruttore automotive di punta del Gruppo, Hyundai Motor, ha inoltre lanciato nel corso del 2018 la Hyundai NEXO, seconda generazione di veicoli fuel cell commercializzati dal marchio che fa seguito alla ix35 Fuel Cell introdotta sul mercato nel 2013. NEXO nasce su un’inedita piattaforma dedicata alla mobilità a idrogeno, che migliora la generazione precedente sotto numerosi aspetti come peso, spaziosità dell’abitacolo ed efficienza. Il sistema proprietario di celle a combustibile di Hyundai Motor Group combina l’idrogeno all’ossigeno contenuto nell’aria per produrre elettricità senza combustione, generando solo acqua come scarto e purificando l’aria inquinata: la perfetta fonte di energia pulita.

HMG pianifica di affinare ulteriormente il sistema di celle a combustibile utilizzato da NEXO per migliorare e diversificare la gamma di veicoli a idrogeno, così da rispondere alle richieste di diversi segmenti dell’industria. A dicembre, il Gruppo ha anche costituito una divisione dedicata allo sviluppo e al supporto del business in ambito fuel cell. Secondo un recente studio di McKinsey & Company, grazie a una grande densità energetica combinata alla facilità di stoccaggio, l’idrogeno può contribuire a ridurre del 10% i costi associati alla proprietà di tutti i mezzi di trasporto, inclusi treni, navi e muletti. Lo studio stima in 5,5~6,5 milioni il numero di sistemi a celle a combustibile richiesti globalmente entro il 2030.

HMG è l’unico Costruttore ad aver inaugurato un sito produttivo esplicitamente dedicato alla produzione commerciale di sistemi fuel cell, e tramite la costruzione di un nuovo impianto Hyundai punta al successo su scala mondiale. Infine, l’Hydrogen Council, che mira a guidare l’evoluzione delle aziende che operano negli ambiti energetici e del trasporto – fra i quali Hyundai – prevede che la domanda di tale tecnologia incrementerà di 10 volte entro il 2050, generando diverse opportunità per una crescita economica sostenibile.

Nissan pronta a scendere in pista nel campionato di Formula E

Sebastien Buemi e Oliver Rowland si preparano alla prima tappa con Nissan e.dams

 YOKOHAMA, Giappone (11 dicembre 2018) –Il team Nissan e.dams è pronto a iniziare la prima esperienza nel mondo delle corse su strada per auto elettriche in occasione della quinta stagione del campionato ABB FIA Formula E, che parte questa settimana. Lo svizzero Sebastien Buemi, già vincitore del campionato, e il suo nuovo compagno di squadra inglese Oliver Rowland, percorreranno i 2,495 km e le 21 curve del circuito di Ad Diriyah, vicino a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita.

Quella del prossimo fine settimana sarà la prima di 13 gare che avranno luogo in alcune delle principali città del mondo. In qualità di leader mondiale nella mobilità elettrica e prima casa automobilistica giapponese a entrare in Formula E, Nissan coglierà l’occasione del campionato per rafforzare la strategia globale Nissan Intelligent Mobility. La casa nipponica gareggerà con altri 10 produttori/team nel corso della stagione 2018/2019, che introduce importanti cambiamenti nel mondo della Formula E con la presenza di nuovi modelli di seconda generazione dotati di telaio e batterie rivisitati e di un’aerodinamica sorprendente. Le nuove monoposto hanno un’autonomia superiore, grazie alla quale non sarà più necessario ricorrere al cambio auto a metà corsa.

Il nuovo format di gare prevede una durata di 45 minuti standard più un giro, e un’innovativa “modalità di attacco”. I piloti potranno accedere a 25 kilowatt di potenza in più attivando la modalità in tratti prestabiliti, che saranno chiaramente visibili e contrassegnati lungo il circuito per i fan a bordo pista e per il pubblico a casa.

Nissan ha impiegato la propria esperienza pluriennale nello sviluppo e nella produzione di Nissan LEAF, l’auto elettrica più venduta al mondo, per mettere a punto un propulsore completamente nuovo per il modello da corsa di Formula E, composto da motore elettrico, inverter, trasmissione e software. La monoposto elettrica ha concluso un tour mondiale il 2 dicembre con la prima gara dimostrativa per la Formula E in Giappone presso il circuito di Fuji in occasione del NISMO Festival, dopo l’evento di lancio del 30 novembre a Tokyo.

“Ci sono voluti anni di pianificazione e mesi di intensa preparazione, ma oggi siamo finalmente pronti a scendere in pista per il nostro debutto nel campionato di Formula E”, ha affermato Michael Carcamo, Direttore Globale Motorsports di Nissan. “Abbiamo sviluppato la nostra auto da Formula E sulla base della competenza maturata in qualità di leader mondiale nei veicoli elettrici da strada e ora le conoscenze che acquisiremo durante il campionato garantiranno benefici anche ai clienti dei veicoli elettrici Nissan.”

“Con un’auto destinata a ciascun pilota per l’intera gara, la quinta stagione apre un nuovo capitolo nel campionato ABB FIA Formula E”, ha dichiarato Jean-Paul Driot, Responsabile del team Nissan e.dams. “La nuova partnership con Nissan e.dams, il nuovo propulsore e il nuovo telaio rappresentano ulteriori sfide, ma si tratta di stimoli fortemente motivanti per il team, i piloti e Nissan.”

Le auto scenderanno in pista per la prima volta il 14 dicembre per una sessione di collaudo alle 14.30 ora locale (12.30 ora italiana). Il format della corsa del 15 dicembre include prove libere, qualifiche e gara nella stessa giornata, con inizio della competizione previsto per le 15.05 ora locale (13.05 ora italiana).

Sebastien Buemi. “Siamo fiduciosi che il team Nissan e.dams ci regalerà un’ottima performance, anche se è molto difficile fare previsioni per la prima tappa.

“Non sappiamo esattamente dove ci posizioniamo, ma come pilota il mio obiettivo è sempre la vittoria. Vedremo dove saremo dopo le qualifiche. Sicuramente combatteremo per raggiungere il miglior risultato possibile. “Il modo migliore per studiare la pista è usare il simulatore. In genere, dedico a questa fase i due giorni che precedono l’evento, il lunedì e il martedì, poi il mercoledì mi metto in viaggio per raggiungere il luogo della gara. Mi rimangono due giorni interi per confrontarmi con il nuovo tracciato. “Grazie ai nuovi simulatori, ho dei buoni punti di riferimento ancor prima di scendere in pista. Conosco già la velocità nelle curve e i punti di frenata, tutta la gestione energetica. Quasi tutti gli aspetti principali vengono affrontati con il simulatore, e sono molto ben rapportati.”

Oliver Rowland. “Sono emozionatissimo e orgoglioso di far parte della scuderia Nissan e.dams. “Non vedo l’ora di affrontare le nuove sfide della Formula E. Le auto e i piloti mi propongono nuove sfide, ma sono pronto ad affrontarle e a scendere in pista con tutto il mio impegno. “Ho visto molti piloti di Formula E fare cose straordinarie nel corso degli anni e essere lì insieme a loro è per me motivo di grande emozione. “Ho avuto una carriera di successo nei campionati standard, Formula Renault, World Series by Renault e Formula 2, gareggiando sempre per la vittoria. Ora Nissan e.dams mi ha offerto questa grande opportunità nella Formula E. Sono pronto per la sfida.”

 

Parte la nuova stagione di Formula E Con Mahindra candidata alla vittoria

ARICCIA (Roma), 12 dicembre 2018 – Sabato 15 dicembre alle 14.30 ora locale, si disputerà per la prima volta a Riad, in Arabia Saudita, il primo E-Prix del Campionato FIA Formula E 2018-19.

Il tracciato si snoda attorno a suggestivi siti storici UNESCO e prevede una parte veloce e una mista, con 21 curve, per una lunghezza totale di 2.495 metri. In Italia sarà possibile seguire la corsa in diretta su Italia 1, a partire dalle 12.40, in funzione del fuso orario diverso.

Una delle particolarità della massima serie per vetture da corsa a propulsione elettrica, è quella di svolgersi a cavallo tra due annate, esclusivamente in appositi tracciati stradali allestiti nei centri cittadini di importanti città in cinque continenti.

La stagione cha va a incominciare, presenta molte novità, a partire dall’adozione delle nuove monoposto di tipo GEN2, più aerodinamiche e performanti, in grado di raggiungere prestazioni più elevate grazie alla maggior autonomia delle batterie. Si eviterà così la sosta ai box a metà corsa per la sostituzione della vettura. La potenza massima è di 250 kW, equivalenti a 335 CV, per una velocità di punta pari a 280 km/h.

Mahindra Racing è una delle dieci squadre fondatrici delle serie (alla quinta edizione) e l’unica battente bandiera indiana.  Forte dei risultati ottenuti finora (tre vittorie, dodici podi e sei pole position) l’obiettivo dichiarato è quello di salire stabilmente sul podio e magari andare oltre…

Dei due nuovi piloti messi sotto contratto, solo Jérôme D’Ambrosio – vincitore di due E-Prix, piloterà la nuova M5Electro in Arabia. Infatti Pascal Wehrlein potrà iniziare la sua avventura con il team a partire dall’E-Prix del Marocco, il prossimo gennaio. Entrambi hanno trascorsi in F.1 e tanta esperienza accumulata in diverse categorie. Al posto del driver tedesco, a Riad correrà una tantum lo svedese Felix Rosenqvist, portacolori Mahindra nelle ultime due annate e artefice dei tre successi ottenuti dalla Casa indiana. L’impegno primario di Rosenqvist nel 2019 sarà comunque quello nella serie Indycar.  I test di pre-campionato hanno rivelato che la macchina è competitiva, e dal momento che per tutti i piloti si stratta di un circuito inedito, sarà molto importante scegliere l’assetto gusto per qualificarsi bene e partire davanti al gruppo.

Domenica 16 dicembre, giorno successivo la disputa dell’E-Prix, si svolgerà sempre sul circuito di Riad una sessione di prove, alla quale parteciperanno anche altri piloti e collaudatori. Tra loro scenderanno in pista ben otto donne, tra le quali al volante della Mahindra M5Electro,  Katherine Legge. Di nazionalità inglese, ha corso nelle principali categorie del motorsport e ha già disputato due gare in Formula E nella stagione inaugurale 2014-15. Si è sempre rivelata molto veloce e il suo palmares comprende diverse vittorie e piazzamenti sul podio. Il suo contributo sarà utile per perfezionare lo sviluppo della monoposto.

Mahindra & Mahindra Ltd. è una realtà molto importante in ambito internazionale a livello globale, ancora tutta da scoprire in Europa, operativa anche nei settori nautico, aeronautico, dei mezzi agricoli, dell’innovation technology, degli investimenti immobiliari, e altro ancora. Marchio leader in India nella produzione di SUV, ha più di 70 anni di storia. Conta oltre 200.000 dipendenti, copre 100 mercati in 6 continenti, raggiunge 20,7 miliardi di dollari di fatturato. Detiene il pacchetto di maggioranza delle quote azionarie in Pininfarina, SsangYong Motor Company e Peugeot Scooters. Nel 2016 ha acquisito i marchi motociclistici BSA e Jawa. Molto attiva nel motorsport, Mahindra vanta come costruttore un’attività racing ad ampio raggio che ha il fulcro nella partecipazione al Campionato FIA Formula E, a riprova della grande capacità ingegneristica dell’Azienda.

Nel 2018 Brembo conferma la leadership nelle competizioni

Dal 1975 a oggi 404 vittorie in Formula 1 che hanno valso la conquista di 28 Campionati del Mondo. Allori anche a Le Mans, nei più importanti Campionati “ruote coperte” e nei Campionati Rally. Supremazia internazionale nel Motomondiale, nei Campionati Mondiali Superbike e nei Campionati Off Road.

STEZZANO, BG, 11 dicembre 2018Brembo, leader nelle applicazioni di impianti frenanti e sistemi ad elevate prestazioni, conferma la propria supremazia tecnologica nel Motorsport attraverso i grandi successi conquistati nelle competizioni motoristiche del 2018. Presente in Formula 1 dal 1975, Brembo può vantare la vittoria in 404 Gran Premi per un totale di 25 Campionati del Mondo Piloti e 28 Campionati del Mondo Costruttori vinti con i principali team protagonisti.

Sempre nel 2018 spiccano per Brembo i titoli mondiali nei Campionati “ruote aperte”: GP2, GP3, European F3, Super Formula; nei Campionati “ruote coperte”: 24 Ore di Le Mans, Blancpain GT Series, IMSA WeatherTech SportsCar Championship, Pirelli World Challenge GT Series, SCORE International Overall & Trophy Truck Class, SCORE International Tecate SCORE Baja 1000; nei Campionati Rally (WRC, WRC2, WTCR).

Sono 27 per la precisione i trionfi Brembo alla 24 Ore di Le Mans, dove quest’anno ha trionfato anche nell’86esima edizione in tutte e 4 le categorie: LMP1, LMP2, GT AM e GT PRO.

Dominio incontrastato per Brembo anche tra le due ruote. Portano la firma dell’azienda italiana i titoli in MotoGP, Moto2, Moto3, WSBK World Superbike, World Superstock 1000, SuperSport 600, SuperSport 300, MotoAmerica Superbike, che si sommano alla conquista dei Mondiali Off Road nei Campionati Motocross (MXGP, MX2), Trial (Trial e X-Trial) e Rally Raid (Dakar).

Presente in MotoGP dal 1978, Brembo può vantare la vittoria in 481 Gran Premi per un totale di 30 Campionati del Mondo Piloti e 31 Campionati del Mondo Costruttori vinti con i principali team protagonisti.

Johnson Controls – Batterie auto: dopo una calda estate arriva il gelo invernale

HANNOVER (Germania), 11 Dicembre 2018 Secondo recenti statistiche elaborate dal Club automobilistico tedesco ADAC, circa il 40% di tutti i guasti alla macchina è causato dalla batteria. Un’indagine realizzata da Johnson Controls evidenzia inoltre come in Italia il 32% delle batterie sia in gravi condizioni e circa 19 milioni di auto potrebbero bloccarsi da un momento all’altro.

L’inverno è il periodo dell’anno in cui le temperature fredde costituiscono un problema per una batteria già indebolita dalle elevate temperature del periodo estivo, responsabili della riduzione del ciclo di vita di una batteria. Esse, infatti, ne causano l’autoscarica e provocano un invecchiamento precoce delle sue componenti elettrochimiche.

Vi sono, inoltre, altre cause che possono provocare il guasto di una batteria. Se la macchina viene usata raramente o solo per brevi distanze, l’alternatore non è in grado di caricare completamente la batteria e le utenze elettriche contribuiscono a scaricarla ulteriormente.

I consigli di Johnson Controls. Nelle vetture moderne la batteria non fornisce solo energia elettrica per l’accensione e l’avviamento del veicolo, ma fa parte di un complesso sistema elettrico che fornisce energia a una serie di funzioni di comfort e di risparmio del carburante quali il climatizzatore e i sistemi start-stop. Per questo motivo, almeno una volta l’anno e prima dell’inverno, gli automobilisti dovrebbero far testare la batteria in officina. Se il test accerta che la batteria dovrebbe essere sostituita, è dunque consigliabile avvalersi del supporto di personale esperto e di moderne tecnologie per procedere alla sostituzione in tutta sicurezza.

Calendario 2019 intenso per Passione e Sport

Il sodalizio nisseno sarà presente su tutto il territorio regionale per l’organizzazione di cinque slalom due dei quali all’edizione d’esordio

Caltanissetta 11 dicembre 2018. Un calendario denso di impegni quello che si profila nel 2019 per Passione & Sport, il sodalizio nisseno coordinato da Michele Vecchio. Cinque Slalom nel 2019 sull’intero territorio regionale, andranno ad ampliare l’attività del 2018. che prevede gare iscritte a calendario per il 2019.

La riconferma dello Slalom di Milena, in provincia di Caltanissetta, il 7 aprile grazie all’impegno di un gruppo di appassionati locali capitanati da Michelangelo Schillaci e con la collaborazione di tutti gli operatori commerciali locali e non che hanno creduto con profitto nella manifestazione lo scorso anno.

Il 25 e 26 maggio il primo Slalom di Castell’Umberto, in provincia di Messina nel cuore dei Monti Nebrodi, dove torneranno a rombare le auto da corsa in un territorio ad alta vocazione motoristica, grazie all’assessore allo sport Stefano Pruiti che ha fortemente voluto la nascita di questa manifestazione a tutta la Giunta comunale con a capo il Sindaco Lionetto Vincenzo per aver patrocinato l’evento. Il comune Umbertino ben si presta ad ospitare l’appuntamento sportivo, grazie alle strutture ricettive presenti su tutto il territorio, una manifestazione importante e dal forte richiamo sportivo/turistico. La gara avrà come quartier generale il Palazzo Comunale e la centralissima Piazza IV Novembre quale; direzione gara, verifiche e parco chiuso, mentre la competizione si svolgerà lungo la SS116 che dalla periferia di Castell’Umberto porta proprio all’ingresso del paese, tracciato che ben si addice alla manifestazione per via della validità tecnica elevata.

L’8 e 9 giugno il primo Slalom di Palazzolo Acreide, nella splendida provincia siracusana, con una manifestazione che ha l’entusiasta collaborazione dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Salvatore Gallo e condivisa dall’Assessore allo sport del comune di Palazzolo Acreide Maurizio Aiello.

Il 27 e 28 luglio il secondo Slalom Quota Mille a Linguaglossa. Alle pendici dell’Etna si ripropone un evento che dopo l’edizione d’esordio un po’ condizionata dalla data del 18 agosto, nel 2019 si avvarrà sempre della collaborazione di Francesco Galano ed un gruppo di appassionati capitanati da Alfio Tulletti, oltre  alla preziosa partnership delle attività commerciali della zona.

A completare l’intensa stagione il 13 ottobre il secondo Slalom Roccella San Cataldo, gara di casa per Passione & Sport, tra San Cataldo e Serradifalco, competizione valida come Coppa Aci Sport di zona 5 e che vede la collaborazione di alcuni appassionati Sancataldesi con in testa Maurizio Anzalone, già Campione Siciliano slalom negli anni passati.

Passione & Sport dopo l’anno di rodaggio nel campo organizzativo, ha ampliato i propri programmi, grazie ad un dialogo sempre proficuo e costruttivo con la Delegazione ACI Sport Sicilia coordinata da Armando Battaglia, alla collaborazione di Sergio Bosio, Presidente Commissione Slalom ACI Sport ed alle preziose indicazioni del Presidente della Commissione Rally ACI Sport Daniele Settimo

Ci attende una stagione impegnativa, poiché intendiamo ricompensare in modo concreto e professionale tutti colori che con fiducia condividono con noi questo ambizioso programma – spiega Michele Vecchionaturalmente saremo aperti ai consigli ed ai suggerimenti per agevolare in ogni modo la promozione dello sport e lo spettacolo per il pubblico, con la solida prerogativa della sicurezza e del rispetto delle regole”.

Husqvarna sceglie Dunlop per la sfida del Campionato del Mondo di Motocross

Dunlop e Husqvarna Motorcycles annunciano una nuova stimolante collaborazione nel Campionato del Mondo FIM di Motocross (MXGP). Secondo questo accordo, il team ufficiale Rockstar Energy Husqvarna del campionato MXGP adotterà l’innovativa gamma di pneumatici Dunlop Geomax fino alla fine della stagione 2021.

Da oltre un secolo, Dunlop è sinonimo di innovazione tecnologica nell’ambito dei pneumatici per moto. Con i suoi ingegneri e progettisti in Europa, Giappone e Nord America, il marchio vanta un’attività di R&D a livello globale e le sue innovazioni vengono sottoposte ai test in assoluto più impegnativi, le competizioni. Nel 2018 la gamma Geomax è stata utilizzata dai vincitori delle gare del campionato MXGP e delle gare Supercross nordamericane.

Dunlop sfrutta i feedback ottenuti nelle gare di motocross più impegnative per assicurare che la gamma Geomax sia sempre all’avanguardia in termini di prestazioni.

Diego Clement, Direttore Motorsport di Husqvarna Motorcycles, dichiara: “Siamo orgogliosi di avere Dunlop come fornitore ufficiale di pneumatici per il nostro team MXGP Rockstar Energy Husqvarna per i prossimi tre anni. Dunlop è un marchio di fama mondiale con un’incredibile storia di innovazione e di grandissimi successi nelle competizioni motorsport. Quando si parla di sviluppo e di miglioramento continuo condividiamo con Dunlop la stessa visione e quindi ritengo che questa collaborazione ci permetterà di rafforzare ulteriormente il nostro impegno nel campionato del 2019 e degli anni successivi”.

Antti Pyrhönen, Team Manager di Rockstar Energy Husqvarna MXGP, commenta: “Siamo davvero entusiasti di questa collaborazione con Dunlop. Ovviamente ringraziamo il nostro precedente fornitore di pneumatici per il supporto che ci ha dato negli ultimi anni, ma adesso siamo pronti a cominciare una nuova e stimolante collaborazione. Come team, vogliamo che i nostri piloti abbiano sempre i prodotti e i materiali migliori, per aiutarli a raggiungere i loro risultati sportivi e ritengo che Dunlop sia in grado di assicurarci tutto questo. La sua più recente gamma di pneumatici Geomax presenta una vasta scelta di prodotti per ogni terreno e condizione, esattamente quello che cerchiamo. Siamo contenti di avere Dunlop come fornitore ufficiale dei pneumatici e non vediamo l’ora di disputare insieme un grande campionato MXGP 2019”.

Wim Van Achter, Direttore Motorsport di Dunlop Motorcycle Europa, afferma: “Siamo contenti e orgogliosi che un team ufficiale come Husqvarna abbia scelto i Dunlop Geomax come componente fondamentale del suo ambizioso progetto nell’MXGP. Così come per gli altri nostri Partner Tecnici, offriremo a Husqvarna il pieno supporto tecnico per raggiungere il successo nelle competizioni”.

Luca Davide Andreoni, Responsabile Marketing di Dunlop Motorcycle Europa, conclude: “Husqvarna e Dunlop rappresentano il perfetto abbinamento tra due marchi iconici delle competizioni. Non vediamo l’ora di poter supportare questo team con la nostra vasta gamma di prodotti, che comprende anche il nostro più recente e versatile Geomax MX33 con il suo ampio ventaglio di prestazioni”.

La kermesse del Monza Rally Show, nell’obiettivo di Marco Ferrero

Testo di Tommaso M. Valinotti

 MONZA, 10 dicembre – Il gran finale di stagione arriva (salvo l’appendice classica del Ciocchetto, della Ronde di Sperlonga e del Prealpi Master Show, che in realtà è più la porta della prossima annata) come tradizione dal Monza Rally Show, che porta sull’autodromo brianzolo tantissimi personaggi del mondo del motorismo dello sport e dello spettacolo.

Forse sotto questo profilo l’edizione 2018 è stata un po’ sottotono anche se diciotto titoli mondiali di motociclismo (pari e patta fra Valentino Rossi e Tony Cairoli) con il Dottore che, quando arriva a Monza, si scatena e supera tutte le delusioni della stagione appena superata. Conoscendo personalmente poco il mondo del gossip e delle starlette che fanno furore al Grande Fratello o sull’Isola dei Famosi, ma che saranno dimenticate fra un paio di

anni o anche prima, non ho scoperto alcun personaggio effimeramente famosi fra quelli che popolavano la lista degli iscritti alla gara, ma ho chiesto al nostro reporter di fissare con la sua macchina fotografica piloti e navigatori del Nord Ovest per offrirvi una galleria fotografica di quelli che sono i nostri personaggi.

E così è stato

Suzuki insieme a FISG ai Campionati Italiani 2019 di pattinaggio di figura

Dal 13 al 16 dicembre si svolgeranno, a Trento, i Campionati Italiani 2019 di pattinaggio di figura; Il marchio Suzuki è da sempre vicino al mondo dello sport ed è Sponsor di FISG-Federazione italiana sport del Ghiaccio dal 2013.

TRENTO, 11 dicembre – Suzuki è a fianco della FISG-Federazione italiana sport del Ghiaccio che, dal 13 al 16 dicembre, nella splendida cornice del Palaghiaccio di Trento, parteciperà ai Campionati Italiani 2019 di pattinaggio di figura, la più importante manifestazione nazionale che porta in scena tutti i migliori atleti del panorama tricolore. In questo modo, la filiale italiana della Casa di Hamamatsu consolida il suo rapporto con il mondo degli sport del ghiaccio, che la vede sponsor ufficiale dal 2013 della Federazione e sostenitrice, tramite una collaborazione pluriennale, della stella della squadra Nazionale, Carolina Kostner, Campionessa del Mondo 2012.

Suzuki, tradizione e innovazione dal 1909. Suzuki Motor Corporation è uno dei principali costruttori mondiali di automobili, motocicli e motori fuoribordo. Nel settore automobilistico l’Azienda è attualmente all’8° posto nella classifica mondiale delle vendite (fonte JATO), con oltre 3 milioni di vetture prodotte all’anno, ed è leader sul mercato giapponese nei segmenti Keicar e Passenger car. L’Azienda nasce nel 1909 da un’idea imprenditoriale di Michio Suzuki, che, nella cittadina di Hamamatsu, in Giappone, costruisce uno stabilimento per la produzione di telai tessili. Nel 1920 l’Azienda viene profondamente riorganizzata al fine di intraprendere il cammino industriale su scala internazionale, prendendo il nome di Suzuki Loom Manufacturing Co. Nel 1954 l’Azienda diviene Suzuki Motor Corporation Ltd e l’anno seguente, nel 1955, nasce Suzulight la prima automobile a marchio Suzuki, seguita nel 1970 da Jimny serie LJ10, il primo 4×4 compatto. Da allora in avanti, l’attività industriale nei differenti settori ha proseguito il suo incessante cammino di crescita, anche nei settori dei motocicli e dei motori marini fuoribordo puntando su valori quali l’affidabilità, il design e l’innovazione.

I valori del marchio. La scelta di Suzuki di essere sponsor della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG) è in linea con i valori del marchio e con la filosofia che la Casa di Hamamatsu esprime nelle competizioni: passione, precisione e agonismo, sempre nel rispetto delle regole e degli avversari come gli atleti che gareggiano nel Pattinaggio di Figura che si impegnano con costanza per mettere a punto i loro esercizi e raggiungere, così, i massimi livelli. La stessa meticolosità caratterizza il lavoro svolto dai tecnici Suzuki per studiare e sviluppare auto, moto e motori fuoribordo in grado di primeggiare sul mercato, con la loro affidabilità, la loro efficienza e le loro prestazioni. La trazione integrale ALLGRIP rappresenta in tal senso un chiaro esempio. Rappresenta, infatti, un’esperienza quarantennale di lavoro e di affinamento che permette alle auto di Hamamatsu di muoversi con eleganza, precisione e sicurezza anche sui fondi ghiacciati, freddi e scivolosi, proprio come i campioni del pattinaggio.

Dalla parte dello sport. La presenza di Suzuki sottolinea nel mondo dello sport della Filiale Italiana della Casa giapponese. Suzuki Italia infatti è presente da più di cinque anni sulle maglie della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio come Sponsor Ufficiale, ruolo che da settembre 2016 ha assunto anche per la FCI – Federazione Ciclistica Italiana. La filiale italiana della Casa di Hamamatsu è inoltre Main Sponsor del Torino Football Club dal 2015.

Suzuki Italia è attiva nello sport anche con progetti solidali, il 2 dicembre è partita la seconda edizione di “Suzuki è Sport”.

Quest’anno, a dimostrazione del solido legame tra Suzuki e il mondo dello Sport, le tre divisioni del marchio – auto, moto e marine – unite per supportare l’iniziativa.

Suzuki è Sport, nella sua nuova edizione, alza il montepremi e dona 40.000€ a 15 Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) iscritte a Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG), Federazione Ciclistica Italiana (FCI), Federazione Italiana Canottaggio (FIC), Federazione Motociclistica Italiana (FMI).

Agli appassionati il compito di scegliere a chi destinare le donazioni, tre per categoria. Verranno “premiate” le prime tre ASD classificate per ognuna delle cinque federazioni.

L’Abarth 124 rally nel 2019 continuerà a essere protagonista nel panorama racing internazionale partecipando all’European Rally Championship ERC

L’Abarth Rally Cup 2019, con un nuovo regolamento, si articolerà su 6 gare scelte tra gli appuntamenti dell’ERC. Con più di 40 successi di categoria l’Abarth 124 rally nel 2018 ha riportato lo spettacolo della trazione posteriore in questa affascinante specialità diventando l’auto da battere nella categoria R-GT.

TORINO, 11 dicembre – L’Abarth 124 rally, dopo una stagione ricca di successi, culminati con la conquista della Coppa FIA R-GT, del Campionato Europeo Rally e di 11 campionati nazionali di categoria, nel 2019 punta a rimanere protagonista e difendere i titoli conquistati. L’impegno in ambito internazionale sarà nell’ERC al cui interno vivrà il campionato monomarca Abarth Rally Cup 2019.

Il monomarca si articolerà su 6 gare valide per il titolo continentale, quattro delle quali con percorso su asfalto e 2  su sterrato. Le 6  gare scelte nell’ambito del calendario del FIA-ERC* sono:

  • Rally Islas Canarias (Spagna), 2-4 maggio, asfalto;
  • Rally Liepāja (Lettonia), 24-26 maggio, terra;
  • Rally Poland (Polonia), 28-30 giugno, terra;
  • Rally di Roma Capitale (Italia), 19-21 luglio, asfalto;
  • Barum Czech Rally Zlín (Repubblica Ceca), 16-18 agosto, asfalto;
  • Rally Hungary (Ungheria), 1-3 novembre, asfalto.

Entrambe le tipologie di superfice di gara, terra e asfalto, si adattano perfettamente alle caratteristiche della spider dello Scorpione che, come ha dimostrato quest’anno, è competitiva e affidabile su tutti i tipi di terreni. Anzi, è proprio dove il percorso si snoda su fondi a scarsa o difficile aderenza che l’Abarth 124 ha mostrato le sue eccellenti doti di guidabilità, trazione, equilibrio risultando, in molte occasioni, di essere più veloce delle più potenti e – sulla carta – più performanti auto a trazione integrale. Come, ad esempio, nel mitico Rallye di Montecarlo quando Andrea Nucita e Marco Vozzo hanno ottenuto un incredibile 4° tempo assoluto – ben più veloci delle vetture WRC Plus ufficiali –  nella prova speciale più difficile della gara, caratterizzata da fondi a bassissima aderenza con molto ghiaccio e neve.

Proprio queste esperienze hanno portato i tecnici Abarth a sviluppare ulteriormente e far maturare il progetto dal punto di vista prestazionale. Oggi la 124 rally è pronta ad affrontare e a essere protagonista in qualunque gara e su tutti i tipi di terreni. L’Abarth 124 rally è ora disponibile al prezzo di 11.000 € inclusa la tassa di partecipazione al campionato ERC.

Luca Napolitano, Head of EMEA Fiat & Abarth Brands, ha commentato la nuova stagione: “L’Abarth 124 rally in solo due stagioni si è affermata come l’auto da battere nella classe R-GT, regalando emozioni lungo le strade e vittorie su tutti i terreni. Rally come il Montecarlo e il Tour de Corse sono stati il suo terreno di caccia: nel Principato la 124 Abarth si è inserita tra le WRC nella prova speciale più dura della corsa segnando il 4° tempo assoluto; in Corsica, la 124 rally non solo ha vinto ma le quattro auto in gara sono arrivate sotto la bandiera a scacchi una dopo l’altra. L’anno prossimo vogliamo migliorare i risultati di quest’anno, continuando ad essere protagonisti a livello internazionale nell’ERC con una nostra Cup. In ciascuna gara ci sarà un’area dedicata Abarth con la nostra hospitality, che diventerà il punto di incontro per piloti e fan dello Scorpione. Inoltre, daremo supporto in tempo reale ai team grazie al servizio ricambi in gara e alla presenza capillare dei nostri tecnici”. Continua Napolitano: “Il racing fa parte – da sempre – dell’identità di Abarth e ne incarna i valori e la partecipazione alle corse permette di rinsaldare questo legame con la storia e con il futuro di Abarth. Inoltre ci consente di testare le novità tecniche e tecnologiche nelle condizioni più severe di sviluppo per il loro successivo travaso sui modelli di serie, perché vogliamo offrire ai nostri clienti prodotti sempre più performanti e affidabili”.

Dopo due anni di corse l’Abarth 124 rally vanta già oltre 50 vittorie nella categoria R-GT, ritrovandosi così a ricoprire il ruolo di regina tra le Gran Turismo. Un ruolo conquistato sul campo a suon di successi, molti dei quali abbinati a ottime posizioni nella classifica assoluta. Inoltre l’Abarth 124 rally sta contribuendo alla crescita della spettacolarità del campionato oltre che nel numero di partecipanti alla Coppa FIA R-GT, in pratica il campionato mondiale delle gran turismo, che l’Abarth 124 rally ha conquistato con i francesi Raphael Astier e Frédéric Vauclare del Team Milano Racing.

Decisamente interessante il montepremi del  che prevede per ogni gara un premio di 12.000€ per il vincitore della classe R-GT; 10.000€ al secondo classificato; 8.000€ il terzo; e 4.000€ per il quarto. Il vincitore del Trofeo riceverà un premio finale di 30.000€.

Il regolamento completo della Abarth Rally Cup 2019 verrà pubblicato successivamente.

L’Abarth Rally Cup 2019 è inserita nell’ambito del FIA-ERC, Campionato Europeo Rally, promosso dalla rete televisiva Eurosport, che garantisce ampia visibilità ai partecipanti. I team e i piloti partecipanti alla Cup saranno supportati sui campi di gara direttamente da Abarth inoltre, all’interno del “villaggio dello Scorpione”, troveranno spazio le aree assistenza destinati ai team privati, l’hospitality e il van Abarth con il servizio ricambi. Oltre che nell’Abarth Rally Cup la vettura,  potrà partecipare a tutte le gare FIA e nei campionati nazionali che ammettono la categoria R-GT.  Piloti e team possono in questo modo ottimizzare l’investimento puntando ad aggiudicarsi i cospicui premi della Cup,  partecipando nella stessa stagione  ad altri  campionati nazionali e internazionali.

La Cup regalerà anche spettacolo ed emozioni agli appassionati dello Scorpione che accorreranno sui campi di gara. Infatti, gli “Abarthisti” avranno modo di vivere la loro passione Abarth parlando con piloti, sedendo al loro fianco durante i weekend di gara, provando le auto di produzione disponibili ogni weekend per i test drive, “toccando con mano” le performance insomma, vedendo da vicino come la tecnologia viene trasportata dalle gare alla “strada”. Un esempio è la nuova Abarth 124 GT, la serie speciale che combina le emozioni di guida che solo una vera roadster sa regalare, con la sinuosità di una coupé, grazie ad un hard top tecnico, leggero e sicuro, l’unico sul mercato totalmente in fibra di carbonio, proprio come quello montato sulla versione da rally.

 

Ronde Città Dei Mille con due vetture per il VM Motor Team 

Lodigiani e Mussi porteranno in gara i colori della scuderia alessandrina

VALENZA, 11 dicembre – Il VM Motor Team si prepara a celebrare il finale di questa lunga stagione 2018 con una doppia partecipazione ad una gara divenuta ormai una classica di fine calendario: la Ronde Città dei Mille, in programma ad Alzano (BG) i prossimi 15 e 16 dicembre.
La scuderia guidata da Moreno Voltan si prepara a schierare due equipaggi, entrambi con vetture Peugeot. In classe K10 Alessio Lodigiani e Stefano Pistoresi prenderanno il via della gara lombarda con una 106, mentre Manuel Mussi sarà affiancato da Stefano Bruno Franco a bordo di una 208 R2B, una delle auto più in voga del momento.
La Ronde Città dei Mille scatterà alle 19 di sabato 15 con una breve passerella di presentazione degli equipaggi, mentre la gara vera e propria partirà alle 7.45 della domenica. Arrivo previsto dalle 18.46, dopo quattro prove speciali per un totale di trentadue chilometri cronometrati.

165 richieste di partecipazione: la Ronde Città dei Mille costretta a scremare

Letteralmente sfondato il tetto delle 120 vetture ammesse per la corsa orobica. Chiesta la deroga per le 130 ma in trentacinque dovranno stare a casa

 RANICA (BG) – Numeri altisonanti che creano entusiasmo ma anche imbarazzo. Gli organizzatori della Ronde Città dei Mille, nella fattispecie la Ares Communication e la Giesse Promotion, sono stati sommersi dalle richieste di partecipazione per la 14° edizione della gara che si svolgerà durante il prossimo fine settimana. Alla gioia, in queste ore, fa da contraltare l’ulteriore lavoro al quale sono chiamati i “timonieri” della corsa con relativo imbarazzo per le esclusioni.

Ben 165 –centosessantacinque- domande di partecipazione sono giunte al comitato organizzatore: ben oltre le 120 consentite e comunque maggiori rispetto anche ad un’eventuale concessione di deroga a 130 che gli organi federali stanno valutando.

Chi escludere? – Il taglio di almeno trentacinque equipaggi sta creando malumori negli esclusi ma dalla Giesse Promotion fanno sapere con estrema chiarezza le modalità di esclusione: “Prima di procedere con le eventuali estrazioni, abbiamo dovuto controllare ogni singola domanda di iscrizione escludendo tutte quelle giunte in ritardo e quelle incomplete; con “incomplete” l’annuario contempla anche quelle domande magari compilate correttamente ma non corredate dal pagamento della tassa di iscrizione.”

Musi lunghi tra i molti che hanno iniziato a ricevere le prime comunicazioni di esclusione ma “d’altronde non possiamo far partire una gara con 165 auto e qualcuno scontento ci sarà sempre” continua Nicola Colombo di Ares Communication.

Non appena verrà comunicata la decisione di un’eventuale deroga a 130 (la logistica di gara non consente numeri maggiori), verrà pubblicato l’elenco iscritti.

Nuova logistica= successo! – La nuova logistica che vedeva escludere la città di Selvino dalle operazioni di controllo della gara, aveva creato qualche apprensione negli organizzatori che però ora realizzano la bontà della scelta: la gara è inalterata nella prova speciale e quindi nel suo fascino: “Selvino è una location meravigliosa” ha concluso Colombo “ma la distribuzione del Parco Assistenza e la ricettività alberghiera ci metteva in ginocchio; evidentemente il pubblico ha apprezzato”.

Riflettori accesi sulla 10^ Ronde di Sperlonga®

é ancora “full” di iscrizioni. Per il terzo anno consecutivo la gara registra l’overbookIng di adesioni, con un plateau di iscritti arrivato di nuovo al tetto massimo previsto di 120 equipaggi. Confermata la stima e l’interesse per la gara da parte di chi corre, con ben 75 equipaggi che arrivano sulla riviera di Ulisse per la prima volta. Le sfide, quattro passaggi sulla celebre prova speciale della “Magliana”, avvieranno con la novità di un passaggio previsto al sabato pomeriggio. Tutta la gara seguita in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’evento.

Sperlonga (Latina), 11 dicembre 2018 Erano 120, le iscrizioni da accettare e 120 ed oltre sono arrivate. La 10^ Ronde di Sperlonga®, in programma per questo fine settimana, ha quindi segnato di nuovo il record.

E’ dunque record di iscrizioni, per il terzo anno consecutivo, per la gara. Che ha obbligato nuovamente gli organizzatori di Sperlonga Racing a non accettare le domande giunte all’ultimo, avendo sforato quindi il massimo previsto. Si respira dunque aria di gioia, di ampia soddisfazione, per quella che si profila un’altra edizione di grandi contenuti, davvero l’ideale impegno sportivo per darsi gli auguri di Natale e del Buon Anno.  Inoltre, si ribadisce, come accade ormai dalla prima edizione del 2009, il ruolo della gara come ottimo volano turistico. Un formidabile mezzo per comunicare il territorio in periodi destagionalizzati, un concetto che hanno ottimamente compreso le amministrazioni locali che sostengono la gara.

Il plateau di coloro che scelgono la Riviera di Ulisse come ultima gara dell’anno ha dunque confermato l’apprezzamento di piloti e squadre verso l’evento ed ancora una volta sono i numeri a parlare, con ben 75 equipaggi che si sono scritti per la prima volta, segno che nelle nove edizioni precedenti l’offerta a tutto tondo è stata comunicata bene ed assai apprezzata, con il classico “passaparola” che ha fatto il suo importante corso.  Ed ancora: ben 13 vetture di classe R5, 3 World Rally Car, 8 fra le Super 1600, 7 tra R4 ed N4, ben 13 le R2B iscritte. Numeri importanti ed anche nomi e vetture di alto livello, anche per l’edizione “della prima stella”, uno scenario dunque destinato a scrivere altre belle pagine di sport.

“Nomi” e macchine per una sfida “stellare”. Sfida stellare non solo perché sarà l’edizione dei dieci anni, per la Ronde di Sperlonga, ma anche per i tanti “nomi” che saranno al via. Anche quest’anno il pronostico non risulta facile, per “prevedere” chi possa salire sul gradino più alto del podio. Ci pensa senza dubbio l’ex Campione del Mondo “produzione” Max Rendina, uno dei grandi estimatori della gara, al via con una Škoda Fabia R5 sulla quale ritroverà al suo fianco dopo diverso tempo il frusinate Mario Pizzuti, il suo compagno di avventura nella cavalcata iridata del 2014.

Da apprezzare anche la presenza del giovane molisano Giuseppe Testa, anche lui con una Fabia R5 e di sicuro farà effetto la presenza di tre vetture “WRC”, la Citroën DS3 del frusinate Andrea Minchella, già vincitore nel 2016 (ed a podio nel 2015 e 2017), che cerca il bis di allori, oltre alla Fiesta del veneto Luca Ferri, il vincitore delle prime due edizioni della gara (2009 e 2010) e del gentleman lucchese Pierluigi Della Maggiora (Ford Fiesta). Pensa in grande anche il napoletano Fabio Gianfico (Ford Fiesta R5), altro tra i grandi appassionati alla gara pontina, per due volte secondo (2012 e 2017) ed altrettante terzo (2013 e 2015) ed oltre a lui ci sono pure Domenico Erbetta (Škoda Fabia R5), Gianluca D’Alto (Škoda Fabia R5), Giovanni Gravante (Ford Fiesta R5), Alessio Profeta (Škoda Fabia R5), Stefano Giallatini (Škoda Fabia R5) ed il fiorentino Nicola Fiore (Škoda Fabia R5).

Sarà anche bello rivedere, dopo quasi dieci anni di assenza dai campi di gara, Lorenzo Marini che ricomincia da un appuntamento a lui caro come quello delle Ronde di Sperlonga, cui partecipò nel 1994 al volante di una Lancia Delta Hf Gruppo A. Il pilota romano (classe 1967), Direttore Tecnico della Scuola Ufficiale di pilotaggio Ford, sarà al volante di una Fiesta R5 con il suo ex allievo Giorgio De Turris alle note.

Da seguire il sempre spettacolare “Mattonen” e la sua Mitsubishi Lancer EVO IX Gr. N, così come punti di interesse ci saranno con il calabrese Franco Laganà, al via con una Lancer  Evo IX Gruppo R. Non da meno sarà da ammirare la Peugeot 306 maxi KitCar del pluridecorato toscano di Lucca Mauro Lenci, già visto all’opera a Sperlonga nel recente passato,  e certamente sarà bello attendere i passaggi delle diverse vetture di classe R2B, dove potrà farla da padrone il duello tutto toscano tra il giovane Christopher Lucchesi (quest’anno visto nel tricolore rally GT, presente per il secondo anno a Sperlonga) ed il senese Francesco Cancelli, entrambi con una Peugeot 208 R2, mentre il debuttante Ivan Rendina, “figlio d’arte”, pronto a seguire le orme di papà Max, sarà al via con una Citroën C2.

 Grande attesa per il saluto in video del presidente FIA Jean Todt. Annunciato la settimana scorsa da Leone La Rocca, l’anima dell’evento ha creato molta attesa. E’ il messaggio di saluto che il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) Jean Todt invierà tramite video alla gara ed ai suoi ed ai suoi partecipanti.

La gara in diretta streaming sulla pagina facebook dell’evento. Oltre ad ammirarla sul posto, lungo i dieci chilometri di sviluppo della “Magliana”, la Ronde di Sperlonga sarà possibile seguirla in diretta streaming mediante la pagina facebook www.facebook.com/RallyRondeSperlonga. Ciò grazie alle diverse web-cam piazzate lungo il tracciato, tutte ad alta risoluzione e con l’audio, pronte a far vivere l’emozione delle sfide praticamente a livello planetario.

Torna il montepremi. La Sperlonga Racing mette in palio un week-end a Sperlonga, riservato a tutti gli equipaggi ammessi alla partenza dell’edizione 2018. L’estrazione avverrà sulla scalinata alle spalle del parco partenza, sabato 15 dicembre 2018 contestualmente alla foto di gruppo ufficiale. Si conferma e si rinnova, l’importante montepremi, messo in palio dalla Sperlonga Racing, con l’obiettivo di premiare gli equipaggi che sposano il marchio Pirelli e che sappiano valorizzarsi con prestazioni vincenti. Il montepremi, giunto ormai al terzo anno consiste in 12 pneumatici da competizione suddivisi in 6 premi. Bardahl, inoltre, metterà in palio olio lubrificante specifico per competizioni ad ogni vincitore di tutte le classi costituite. I relativi regolamenti per i premi istituiti sono reperibili nel sito web ufficiale dell’evento, all’indirizzo:  www.rallydisperlonga.it.

Il format rivisto: una prova sarà al sabato pomeriggio. La gara, una delle poche Ronde rimaste in calendario in Italia, proprio per l’edizione “della prima stella” ha modificato il proprio format, Sperlonga Racing, l’organizzatore, propone infatti l’importante novità di far svolgere la sfida su due giorni, con una “piesse” al sabato e le restanti tre alla domenica. Una scelta operata soprattutto sulla scorta del grande dialogo con chi corre, andando ad accogliere le richieste dei molti che volevano appunto le sfide di questa entusiasmante gara in due giorni, per dare modo anche a chi magari possa avere difficoltà nella prima prova, di ripartire per la seconda parte delle sfide alla domenica.

Le quattro sfide saranno ancora sulla “Magliana”. La Prova Speciale prevista è la stessa disputata per tutte e tre le edizioni passate, la oramai celebre “La Magliana”, lunga dieci chilometri. E’ una “piesse” dal passato importante, già teatro di grandi sfide al rally di Pico-Sperlonga, un caposaldo del rallismo del centro Italia, e nel caso della Ronde di Sperlonga ne è il fiore all’occhiello.  Un nastro di asfalto che parte praticamente da Sperlonga, molto tecnico, con la seconda parte dell’impegno in salita punteggiata da una serie di spettacolari tornanti. Una prova che regala sensazioni decisamente forti.

La logistica: confermato il riordinamento a Itri. Riconfermato con convinzione il riordinamento nella vicina città di Itri, in Piazzale Padre Pio, rafforzando così l’idea dell’evento pensato per il territorio pontino, mentre il parco assistenza è previsto a Sperlonga in Via Ulisse.

 

 

Nuova Jeep® Gladiator 2020: il pick-up di medie dimensioni con le capacità 4×4 migliori di sempre

Leggendarie capacità 4×4, design autentico ispirato alla consolidata tradizione dei pick-up Jeep®, capacità di traino e carico ai vertici della categoria, funzionalità e versatilità, propulsori efficienti, libertà della guida open-air, una vasta gamma di dotazioni per la sicurezza e tecnologie intuitive.

LOS ANGELES (California, USA) – Il marchio Jeep presenta al Salone di Los Angeles l’anteprima mondiale della nuova Jeep® Gladiator 2020, il pick-up di medie dimensioni con capacità off-road migliori di sempre. Il nuovo modello si ispira alla lunga tradizione di robusti e affidabili pick-up del marchio americano e offre funzionalità, autentico design Jeep, libertà di guida open-air, dotazioni e versatilità, capacità di carico e di traino ai vertici della categoria, efficienti ed avanzati motopropulsori, dinamica di guida su strada e in fuoristrada di livello superiore e innovative dotazioni tecnologiche e di sicurezza.
“La nuova Jeep Gladiator 2020 è un pick-up immediatamente riconoscibile come una vera Jeep. Si tratta del compagno ideale per qualsiasi avventura” ha dichiarato Tim Kuniskis, Head of Jeep Brand – North America -.I clienti Jeep e gli acquirenti di pick-up di tutto il mondo ci chiedevano da tempo un veicolo con queste caratteristiche. La Gladiator, nasce dalla ricca e fiera tradizione di robusti e affidabili pick-up Jeep, e combina funzionalità, robustezza e versatilità affermandosi come il pick-up di medie dimensioni più abile nella guida off-road mai prodotto”.

La Jeep Gladiator offre performance di riferimento abbinate a capacità di traino e di carico ai vertici della categoria, oltre ad eccellenti caratteristiche di maneggevolezza su strada e sicurezza per i passeggeri. Inoltre, leggendarie doti off-road sono garantite da due avanzati sistemi 4×4  – Command-Trac e Rock-Trac, assali Dana 44 di terza generazione, bloccaggi elettrici degli assali anteriore e posteriore Tru-Lock, differenziale a slittamento limitato Trac-Lok, barra stabilizzatrice a scollegamento elettronico – una novità assoluta nel segmento – e pneumatici off-road da 33″.

La Jeep Gladiator 2020 sarà disponibile negli allestimenti Sport, Sport S, Overland e Rubicon. Prodotta a Toledo (Ohio, USA),  arriverà nei concessionari Jeep americani nel secondo trimestre del 2019.

Autentico design Jeep, con modernità. ESTERNI. La nuova Jeep Gladiator 2020 presenta un design robusto e distintivo, immediatamente riconoscibile grazie all’inserimento di elementi stilistici tipici del marchio. Il team di design Jeep ha mantenuto la leggendaria griglia a sette feritoie della Wrangler, ma ha allargato lo spazio tra ciascuna feritoia per migliorare il processo di aspirazione a vantaggio della capacità di traino. La parte superiore della griglia è stata leggermente inclinata all’indietro per migliorare l’aerodinamica complessiva.
Gli allestimenti Overland e Rubicon della Gladiator presentano fari anteriori e fendinebbia a LED (a  richiesta) e sono dotati di una luce bianca estremamente nitida che conferisce modernità al look frontale del nuovo pick-up. Sui modelli dotati di fari a LED, inoltre, le luci diurne (DRL) presentano una cornice luminosa intorno al perimetro esterno dei fari. Gli indicatori di direzione sono posizionati  sulla parte anteriore dei passaruota trapezoidali.

Anche i tradizionali fari dalla forma quadrata sono a LED (a richiesta) e lasciano spazio all’ampio spazio di apertura del comodo portellone posteriore che consente di caricare tutta l’attrezzatura di cui si ha bisogno sul cassone. Il portellone posteriore è ammortizzato ed è dotato di tre diverse posizioni di arresto; il carico sarà sempre al sicuro grazie a un sistema di chiusura  elettrica di facile attivazione.

Funzionalità e versatilità sono stati al centro della progettazione del robusto cassone della Gladiator. Un sistema di illuminazione under-rail per il cassone, una fonte di alimentazione esterna coperta da 400 W, 115 V a tre poli (disponibile a richiesta) e i robusti fermi integrati garantiscono resistenza e versatilità. Il sistema di gestione del carico Trail Rail, disponibile a richiesta, fornisce ulteriori opzioni aggiuntive per il trasporto e l’organizzazione del carico.

Il supporto della ruota di scorta, è ubicato sotto il cassone (dietro all’assale posteriore) ed è in grado di allocare pneumatici fino a 35″.

Il rivestimento protettivo del cassone, la divisoria e la copertura in tela disponibili su richiesta forniscono ulteriori possibilità di stoccaggio del carico. L’allestimento Rubicon della Gladiator è dotato di protezioni cassone e griglie parasassi per il pianale di carico.

Grazie al design a quattro bulloni posti nella parte superiore del telaio, il parabrezza può essere ripiegato in modo semplice e veloce. La barra superiore trasversale collega i montanti anteriori e resta al suo posto anche quando il parabrezza viene ripiegato consentendo altresì l’utilizzo dello specchietto retrovisore.
I passaruota in tinta carrozzeria a due sezioni, con inserto nero nella parte inferiore, sono di serie sull’allestimento Overland e a richiesta su Rubicon.  Le porte in alluminio altoresistenziale sono estremamente leggere e riportano sul cardine, la dimensione della chiave a punta Torx necessaria per le operazioni di smontaggio. Viene fornito di serie un kit utile a ripiegare il parabrezza e rimuovere le porte. Tutte le versioni della Gladiator hanno la sport bar in tinta, saldata alla carrozzeria e con maniglie di sostegno integrate. Il soft-top premium Sunrider per la configurazione open-air, è una novità assoluta nel segmento, e contribuisce a ridurre la rumorosità del vento, consentendo di aprire più facilmente la copertura in posizione parziale o completa. Grazie a fermi che scorrono su una slitta, questa soluzione di copertura consente di smontare il finestrino posteriore con la massima semplicità.
Per conferire alla Gladiator un look premium, è disponibile a richiesta sugli allestimenti Overland e Rubicon l’hard-top a tre pannelli in tinta carrozzeria. L’hard-top a tre pannelli di colore nero è invece disponibile su tutti i modelli della gamma Gladiator. I pannelli Freedom e i fermi a rilascio rapido facilitano le operazioni di montaggio e smontaggio. L’hard-top è inoltre dotato di finestrino posteriore a scorrimento manuale. Sono disponibili numerose combinazioni, come dimostrano le diverse soluzioni tra porte, parabrezza e copertura superiore che consentono al cliente infinite possibilità di configurazione.
Interni premium all’insegna della tecnologia. INTERNI. Gli interni della nuova Jeep Gladiator 2020 offrono uno stile autentico, versatilità, comfort e una serie di funzionalità intuitive. Nell’abitacolo spiccano cura artigianale e utilizzo di materiali di qualità superiore. In dettaglio, la plancia, fedele alla tradizione del marchio, presenta forme pulite e linee scolpite che si abbinano perfettamente al design orizzontale del cruscotto con finiture che variano in base all’allestimento. Il quadro strumenti rifinito a mano propone una superficie morbida al tatto, con cuciture a vista, di serie sull’allestimento Overland e disponibile a richiesta per il Rubicon. Gli elementi funzionali, tra cui le manopole del volume e del climatizzatore, le prese di ricarica e connettività multimediale e i comandi del sistema Engine Stop-Start (ESS), sono stati progettati per essere intuitivi e a portata di mano dei passeggeri del sedili anteriori. Così come le bocchette di ventilazione arrotondate che sono impreziosite da una cornice cromata color platino.
La funzionalità e la versatilità del marchio Jeep contraddistinguono la consolle centrale, impreziosita da finiture placcate in metallo dove trovano posto il cambio, il ripartitore e il freno di stazionamento. I bulloni sul pomello del cambio, le maniglie di sostegno e la cornice del sistema di infotainment richiamano metodologie costruttive d’altri tempi. Il pulsante di avviamento, dotato di involucro impermeabile e posizionato a portata di mano del guidatore, è di serie sulla Gladiator 2020. I sedili in tessuto (o in pelle) presentano cuciture a vista, braccioli e supporto lombare regolabili. Tra le dotazioni per il comfort sono disponibili a richiesta sedili anteriori e sterzo riscaldabili. I sedili posteriori sono realizzati con materiali di alta qualità per conferire un look sportivo in grado di garantire allo stesso tempo comfort e tutto il supporto necessario agli occupanti. I sedili posteriori, una caratteristica esclusiva della Gladiator, assicurano uno spazio per le gambe ai vertici della categoria; il design esclusivo consente di bloccarli per mettere in sicurezza il carico dietro lo schienale. I sedili posteriori possono essere ripiegati per consentire l’accesso all’area di carico sul retro della cabina e per ampliare lo spazio per il trasporto di oggetti ingombranti.

Con i sedili posteriori ripiegati completamente, le luci a LED poste sui pannelli interni consentono di illuminare lo spazio di carico alle loro spalle. Due retine portaoggetti nella parete posteriore della cabina forniscono spazi ancora più sicuri per lo stoccaggio di oggetti. Sulla Gladiator 2020 sono disponibili soluzioni di carico smart, tra cui le robuste tasche a rete che si estendono per tutta la lunghezza delle porte e numerosi vani per alloggiare telefoni cellulari.

Il rivestimento dei sedili posteriori può essere sollevato per consentire l’accesso ad un ulteriore vano portaoggetti. Un vano con chiusura, disponibile a richiesta, fornisce ulteriore spazio per custodire oggetti in sicurezza quando si viaggia senza tetto o con le porte rimosse. Questo vano è dotato di due sportelli laterali in corrispondenza della suddivisione 60/40 del rivestimento del sedile posteriore. Divisori amovibili possono creare fino a cinque vani portaoggetti, utilizzando la stessa serratura della plancia centrale e del cassettino portaoggetti. Una piccola scatola rimuovibile sotto il sedile permette di riporre viti e bulloni quando vengono rimosse le porte e le coperture, oppure quando viene ripiegato il parabrezza. Sul coperchio della scatola sono riportati il numero di bulloni e la loro corretta posizione di conservazione all’interno.  I pannelli di rivestimento delle porte lato guidatore e passeggero anteriore in vinile sono realizzati con materiali morbidi al tatto. Le maniglie Lift-Assist poste al di sotto di ogni bracciolo presentano un design specifico che semplifica e velocizza la rimozione delle porte. Le funzionalità dedicate al comfort comprendono il sistema d’apertura senza chiavi Keyless Go.
Il quadro strumenti è dotato di un display a LED TFT da 3,5″ o 7″. Quest’ultimo è disponibile a richiesta e consente di scegliere tra oltre 100 modalità di configurazione e visualizzazione dei dati comprese le informazioni relative ai file multimediali in riproduzione, la pressione degli pneumatici, il sistema Tire-Fill alert che segnala la quantità d’aria all’interno delle gomme o il contachilometri digitale. Comandi integrati al volante consentono di controllare le funzionalità legate all’audio, ai comandi vocali e alla velocità del veicolo, permettendo al guidatore di non perdere mai la concentrazione sulla strada. Il touchscreen da 7″ (o da 8,4″ disponibile su richiesta), situato nella porzione superiore della consolle centrale, è dotato del sistema Uconnect di quarta generazione, e dispone di tempi di avviamento più rapidi e di una migliore risoluzione dello schermo. Sull’allestimento Sport della Gladiator è di serie lo schermo  touchscreen da 5,0″. Nella parte inferiore del touchscreen sono alloggiati i comandi del climatizzatore e del volume, oltre alle prese di connettività multimediali.

La telecamera anteriore per l’off-road, esclusiva dell’allestimento Rubicon, consente di rilevare in tutta semplicità gli ostacoli sul percorso. La telecamera anteriore si trova dietro alla feritoia centrale della griglia anteriore della Gladiator ed è attivabile attraverso il sistema Off-road Pages (a richiesta). Due porte USB e una USB-C sull’anteriore (e altre due a disposizione degli occupanti del sedile posteriore) consentono di collegarsi comodamente all’impianto multimediale della Gladiator. Una presa da 115 VCA è disponibile per l’alimentazione di dispositivi elettronici con spina a tre poli. Tra gli optional disponibili per l’impianto audio, spiccano  il subwoofer e le casse wireless portatili disposte dietro il sedile posteriore. Le luci a LED sui pannelli posteriori illuminano il vano di carico e la docking station degli altoparlanti wireless. Una rete posta sul lato sinistro della parete del cassone fornisce spazio aggiuntivo in caso il veicolo sia equipaggiato con subwoofer e altoparlanti wireless.

Avanzati motopropulsori dai consumi efficienti. Al lancio, la nuova Jeep Gladiator sarà equipaggiata con l’affidabile motore Pentastar V6 da 3,6 litri, mentre il motore EcoDiesel V6 da 3,0 litri sarà disponibile a partire dal 2020.

Motore Pentastar V6 da 3,6 litri. Il motore Pentastar V6 da 3,6 litri di FCA US, dotato di serie del sistema Engine Stop-Start (ESS), eroga 285 CV di potenza e 352 Nm di coppia. È progettato per fornire una curva di coppia molto ampia con migliorata disponibilità ai bassi regimi, parametro fondamentale per chi intende cimentarsi nei percorsi off-road più estremi. Su tutti gli allestimenti Gladiator spinti dal motore Pentastar V6 da 3,6 litri è disponibile di serie il cambio manuale a sei marce, mentre è offerto a richiesta un cambio automatico a otto marce.
Noto per la raffinatezza, la potenza, l’efficacia e l’affidabilità, il motore Pentastar V6 da 3,6 litri è stato prodotto in oltre 8,6 milioni di esemplari dal 2010. Questa pluripremiata gamma di motori viene attualmente fabbricata negli stabilimenti di Trenton (Michigan, USA), Mack Avenue (Detroit, USA) e Saltillo (Messico).

La Jeep Gladiator 2020 beneficia della coppia ai bassi regimi di questo motore V6, un parametro fondamentale per avventurarsi su percorsi off-road o affrontare le condizioni più difficili, come ad esempio il traino di un rimorchio o il trasporto di un carico eccezionalmente pesante.

Motore EcoDiesel V6 da 3,0 litri. Il motore EcoDiesel V6 da 3,0 litri sarà disponibile a partire dal 2020. Sui modelli Gladiator verrà montato un motore EcoDiesel V6 da 3,0 litri (dotato di serie del sistema ESS Engine Stop-Start) in grado di erogare 260 CV di potenza e 600 Nm di coppia. Sarà offerto di serie in abbinamento a un cambio automatico a 8 marce, progettato specificamente per la gestione della maggiore coppia erogata.
Gli ingegneri di FCA US hanno adattato il motore (progettato e prodotto da FCA EMEA) alle normative ambientali in vigore nella regione NAFTA. Il motore EcoDiesel V6 è dotato di un’avanzata tecnologia turbo con cuscinetti a basso attrito progettati per aumentare la risposta transitoria e la prestazione ai bassi regimi. Il motore EcoDiesel V6 è inoltre dotato di pistoni a basso attrito che riducono consumi ed emissioni, oltre a un sistema di combustione (con ugello degli iniettori, camera dei pistoni e candele muniti di sensori di pressione di combustione integrati) potenziato e ottimizzato. Il sistema EGR con raffreddamento a bassa pressione si combina alla perfezione con il sistema ad alta pressione per ampliare la gamma di utilizzo dell’EGR, riducendo così ulteriormente i consumi.
Cambio automatico a otto marce. La nuova Jeep Gladiator 2020 può essere equipaggiata con un cambio automatico a 8 marce che consente al veicolo di ottimizzare la potenza del motore sui percorsi off-road, mantenendo comunque un’erogazione fluida ed efficiente alle velocità autostradali. Il cambio automatico a 8 marce è disponibile a richiesta sulla nuova Jeep Gladiator.
Il cambio automatico a 8 marce offre un’esperienza di guida dinamica, sia durante il tragitto quotidiano casa-lavoro sia quando si trasportano carichi importanti o si affrontano ostacoli in off-road nel fine settimana: i clienti godranno comunque di un’erogazione di potenza fluida e lineare, e beneficeranno di consumi contenuti. Due rapporti di overdrive consentono di ridurre i consumi e i livelli di rumorosità e vibrazioni (NVH) alle velocità autostradali. Il cambio automatico a 8 marce, progettato specificamente per adattarsi ai requisiti della versione Rubicon della Gladiator, può vantare un rapporto massimo di riduzione di 77,2:1. La capacità di traino e le prestazioni 4×4 beneficiano di un primo rapporto di trasmissione pari a 4,7:1, abbinato a un rapporto finale al ponte di 4,1:1 che garantisce capacità off-road senza pari.
Cambio manuale a 6 marce. La gamma Jeep Gladiator 2020 è equipaggiata di serie con un cambio manuale a sei marce. Questa raffinata trasmissione utilizza rapporti ottimizzati per consentire ottime prestazioni anche in off-road ed è azionata via cavo, per eliminare le vibrazioni sulla leva del cambio e aumentare l’isolamento acustico. La posizione del cambio è comoda e favorisce la precisione in fase di cambiata; il differenziale dei rapporti pari a 4,41 garantisce efficienza nei consumi alle alte velocità e un’ottima accelerazione grazie alla qualità e alla precisione della cambiata.

Il pick-up di medie dimensioni con le migliori capacità off-road di sempre. La nuova Jeep Gladiator 2020 garantisce leggendarie capacità off-road grazie a due avanzati sistemi 4×4. Il sistema 4×4 Command-Trac, di serie sugli allestimenti Sport e Overland, è dotato di scatola di rinvio a due velocità con rapporto delle marce ridotte pari a 2,72:1, assali anteriore e posteriore Dana 44 heavy-duty di terza generazione con rapporto posteriore al ponte pari a 3,73. Nell’allestimento Rubicon, invece, il sistema 4×4 Rock-Trac è dotato di assali anteriori e posteriori Dana 44 di terza generazione con rapporto “4LO” pari a 4:1. Il rapporto al ponte anteriore e posteriore di serie è di 4,10, come di serie sono i differenziali autobloccanti Tru-Lock.
I modelli Rubicon offrono inoltre una maggiore articolazione e corsa complessiva delle sospensioni grazie al sistema di disconnessione elettronica della barra stabilizzatrice – una caratteristica unica nella categoria. Se allestita con il cambio manuale a 6 marce di serie, la Gladiator Rubicon ha un rapporto massimo di riduzione pari a 84,2:1 (77,2:1 sui modelli con cambio automatico a 8 marce) che rende la scalata di ogni ostacolo un gioco da ragazzi. I sistemi Command-Trac e Rock-Trac offrono una gestione continua della coppia, garantendo un grip ottimale anche in condizioni di scarsa aderenza. Inoltre, il differenziale posteriore a slittamento limitato Trac-Lok, disponibile a richiesta sugli allestimenti Sport e Overland, fornisce maggiore trazione e coppia in condizioni di scarsa aderenza – ovvero se si viaggia su sabbia, ghiaia, neve o ghiaccio.
Gli allestimenti Sport, Overland e Rubicon della Gladiator sono contraddistinti dal badge Trail Rated che attesta la leggendaria capacità 4×4 grazie ad una serie di caratteristiche tra cui:

  • Sistema 4×4 Command-Trac con rapporto massimo di riduzione pari a 2,72:1, di serie sugli allestimenti Sport e Overland;
  • Sistema 4×4 Rock-Trac con rapporto “4LO” pari a 4:1 e bloccaggi elettronici dei differenziali Tru-Lok di serie sull’allestimento Rubicon;
  • Piastre di protezione e ganci di traino anteriori e posteriori;
  • Paraurti posteriore da off-road heavy-duty in acciaio (di serie sull’allestimento Rubicon) e paraurti anteriore in acciaio compatibile con verricello e tappi terminali rimuovibili disponibile a richiesta;
  • Angolo di attacco pari a 43,6 gradi, angolo di dosso pari a 20,3 gradi, angolo di uscita pari a 26 gradi e altezza da terra di 28,2 cm;
  • Cerchi da off-road estremo da 17″ disponibili a richiesta; sull’allestimento Rubicon, pneumatici da 33″ di serie;
  • Capacità di guado di 76 cm:
  • Capacità di traino massima di 3470 kg e carico utile massimo in 4×4 pari a 725 kg.

Robusto design body-on-frame, alla base della leggendaria durevolezza e versatilità dei pick-up Jeep. La Jeep Gladiator 2020 è stata dotata di numerose funzionalità che le consentono di ottimizzare le proprie caratteristiche di guida, maneggevolezza e rumorosità, riducendo al contempo i consumi persino durante le operazioni di carico e traino. Grazie al suo design body-on-frame e alle ottime sospensioni a cinque punti di ancoraggio, la Gladiator non è seconda a nessuno in termini di capacità, guidabilità su strada, sicurezza dei passeggeri, carico e capacità di carico.

Il design body-on-frame della Gladiator utilizza materiali e tecniche ingegneristiche avanzatissime per risultare leggerissimo e al contempo rigido e resistente, tra cui spicca il nuovo telaio in acciaio altoresistenziale. Il telaio della Gladiator è 78 cm più lungo di quello di una Jeep Wrangler a 5 porte, mentre il passo è più lungo di 48 cm; quest’ultima caratteristica, unita al posizionamento del cassone in posizione arretrata rispetto alla linea di mezzeria dell’assale posteriore, consente di ottenere una migliore distribuzione del peso e una guida più fluida durante il trasporto di carico. Gli impianti di accelerazione, frenata, alimentazione e scarico sono stati allungati per ricalcare le modifiche che si sono rese necessarie al fine di adattare l’affidabile design body-on-frame al pick-up di medie dimensioni più abile in off-road di sempre.

Il tradizionale cassone in acciaio utilizza quattro traversine, anch’esse in acciaio, per rinforzare il piano di carico; il portellone posteriore in alluminio è invece ammortizzato. La fruibilità e la versatilità raggiungono nuovi livelli grazie ai punti di ancoraggio integrati, all’illuminazione under-rail per il cassone e alla fonte di alimentazione esterna coperta disponibile a richiesta.

 

Inoltre, la Gladiator è dotata di quattro piastre e barre di protezione che salvaguardano alcuni componenti fondamentali del veicolo quando si percorrono percorsi off-road estremi, come il serbatoio del carburante, la scatola di rinvio e la coppa dell’olio della trasmissione automatica. In più, l’allestimento Rubicon è equipaggiato con griglie parasassi in acciaio tubolare, che proteggono la carrozzeria da eventuali danni nella guida in fuoristrada. I modelli Rubicon sono anche dotati di griglie parasassi, esclusive per la categoria, sui quattro angoli del cassone. L’utilizzo di porte, cofano, cardini, paraurti, telaio del parabrezza e portellone posteriore in leggero alluminio altoresistenziale, aiuta a ridurre il peso e a contenere consumi ed emissioni. Inoltre, gli ingegneri Jeep hanno ridotto ulteriormente il peso del veicolo grazie a elementi quali barre stabilizzatrici e Panhard cave, oltre a supporti e ingranaggi del volante in alluminio.

La Gladiator utilizza l’affidabile configurazione delle sospensioni con molle elicoidali a cinque punti di ancoraggio; quella anteriore ha un braccio di controllo laterale e quattro bracci di controllo longitudinali. Le barre Panhard a tutta larghezza, composte di acciaio fucinato, controllano gli spostamenti laterali dell’assale consentendo solamente un cambiamento minimo dell’angolazione durante la corsa delle sospensioni.

Il design delle sospensioni posteriori con molle elicoidali a cinque punti, esclusiva della Gladiator, comprende due bracci di controllo fucinati in acciaio superiori e due inferiori per il controllo longitudinale, oltre a una barra Panhard per il controllo laterale dell’assale. I bracci di controllo sono posti al di sotto dei rail del telaio, mentre gli ammortizzatori posteriori sono orientati in avanti per fornire una maggior capacità ammortizzante, aumentando così il comfort di guida e l’equilibrio del carico.

Le molle sono state regolate al fine di ottenere l’equilibrio perfetto tra la maneggevolezza su strada durante le sessioni di guida più tranquille (con o senza carico) e la leggendaria capacità off-road propria di tutti i modelli Jeep. Il comfort di guida, la funzionalità antirollio, la maneggevolezza, il carico utile e la capacità di traino vengono notevolmente potenziate dalla strategia di ammortizzazione, di disposizione dei punti rigidi e di supporto alla carrozzeria. L’angolo di attacco pari a 43,6 gradi, quello di dosso pari a 20,3 gradi, quello di uscita pari a 26 gradi e un’ altezza da terra di 28,2 cm consentono davvero alla Gladiator di raggiungere qualsiasi destinazione. La Jeep Gladiator è inoltre dotata di una capacità di guado massima di 76 cm, di un carico utile massimo di 725 kg e di una capacità massima di traino pari a 3470 kg grazie alla funzionalità Max Towing Package disponibile a richiesta.

Oltre 80 dotazioni di sicurezza avanzate disponibili su richiesta. La sicurezza dei passeggeri è stata uno dei punti cardine dello sviluppo della nuova Jeep Gladiator 2020, che offre oltre 80 dotazioni per la sicurezza attiva e passiva disponibili a richiesta. I sistemi di sicurezza a richiesta comprendono ili Blind-spot Monitoring e Rear Cross Path Detection, la telecamera da off-road anteriore, la telecamera posteriore ParkView di supporto con griglia dinamica di serie, l’Adaptive Cruise Control e il Controllo Elettronico della Stabilità (ESC) con dispositivo antirollio.
Avanzato sistema Uconnect di quarta generazione. La nuova Jeep Gladiator 2020 offre tre sistemi Uconnect da 5″, 7″ e 8,4″NAV che offrono ai guidatori e ai passeggeri avanzate funzionalità di comunicazione, navigazione e intrattenimento e un quadro strumenti a LED completamente a colori. Il sistema Uconnect include funzionalità intuitive, maggiore potenza di elaborazione, tempistiche di avviamento più veloci e schermi touch con grafiche ad alta risoluzione.
Funzionalità Apple CarPlay e Android Auto. Nella nuova Jeep Gladiator 2020 sono disponibili su richiesta i sistemi Uconnect 7.0 e 8.4NAV che comprendono le nuove funzionalità Apple CarPlay e Android Auto.
Apple CarPlay. Integra un iPhone nel display del veicolo e consente di utilizzare i comandi vocali di Siri. I guidatori dotati di iPhone potranno chiamare, ascoltare musica, inviare e ricevere messaggi, ricevere indicazioni stradali ottimizzate in base alle condizioni del traffico e molto altro non staccando mai gli occhi dalla strada.
Android Auto. Un sistema che condivide informazioni utili durante la guida e agevola l’accesso alle migliori tecnologie Google. Tramite l’integrazione di Google Maps con navigazione gratuita a guida vocale il sistema consente di ottenere informazioni sul traffico e indicazioni di corsia dal vivo; accesso on-demand a 30 milioni di brani tramite Google Play Music; la possibilità di effettuare telefonate o di inviare e ricevere messaggi tenendo le mani sul volante; la possibilità di fare una qualsiasi domanda a Google. Android Auto semplifica inoltre l’accesso ad App e altri contenuti molto diffusi tramite il sistema touchscreen di Uconnect. Guidatori e passeggeri hanno a disposizione moltissime dotazioni di infotainment tra cui i servizi SiriusXM Radio, Travel Link, Traffic e Connected, per ricevere notizie in tempo reale.

Produzione. La nuova Jeep Gladiator verrà prodotta a Toledo (Ohio, USA), lo stabilimento in cui vengono assemblati i veicoli Jeep sin dal 1941. Il nuovo pick-up vedrà la luce nello stabilimento Sud del Toledo Assembly Complex in cui, fino ad aprile 2018, veniva prodotta la Jeep Wrangler JK; il Toledo South Assembly Plant (o Toledo Supplier Park) è stato costruito nel 2005 seguendo un nuovo approccio industriale e architettonico chiamato “Supplier Co-location”, secondo il quale i fornitori e i partner costruiscono e gestiscono le strutture fondamentali del processo produttivo all’interno della fabbrica. FCA US utilizzerà questo sistema per produrre il nuovo pick-up Jeep collaborando con due suoi fornitori, Kuka e Hyundai Mobis, che saranno responsabili rispettivamente della carrozzeria e del telaio. La produzione avrà inizio a partire dalla prima metà del 2019.

La capacità produttiva per la fabbricazione del nuovo pick-up è stata ricavata spostando la produzione della Wrangler di nuova generazione nell’ala Nord del Toledo Assembly Complex, nell’ambito di un piano di industrializzazione da 4,5 milioni di dollari volto a rimodernare la base manifatturiera statunitense dell’Azienda e a espandere i marchi Jeep e Ram. FCA US ha investito oltre 700 milioni di dollari per ristrutturare l’ala Nord dello stabilimento e ha creato oltre 700 nuovi posti di lavoro per supportare la produzione della nuova Wrangler.

Una lunga storia di pick-up Jeep robusti e affidabili. La nuova Gladiator 2020 è l’ultima arrivata in una nutrita famiglia di pick-up Jeep il cui capostipite risale addirittura al 1947, anno in cui la Willys Overland presentò un pick-up 4×4 da 1 tonnellata basato sul modello CJ-2A. La Gladiator vanta pertanto una tradizione ultraquarantennale, i cui rappresentanti di spicco sono:

  • Jeep Pickup: 1947-1965. Pick-up dotato di un passo pari a 300 cm che non ha subito grandi modifiche durante tutto l’arco della sua storia produttiva. Ha rappresentato il primo tentativo di Willys Overland di diversificare il marchio Jeep dalle CJ.
  • Jeep FC-150/170 Pickup: 1957-1965. Questa serie di veicoli Jeep Forward Control (FC), che di fatto erano camion per uso lavorativo, era dotata di un passo pari a 207 cm (modello FC-150) e a 263 cm (modello FC-170). Nemmeno questo veicolo ricevette molte modifiche degne di nota durante il proprio ciclo di vita, ad eccezione dei modelli del 1959 e 1960 equipaggiati con assale anteriore e posteriore a flottazione completa e alcuni modelli FC-170 dotati di ruote posteriori doppie e un cambio manuale a quattro marce.
  • Jeep Gladiator/J-Series Pickup: 1963-1987. La Gladiator, modello simile alla Wagoneer, fece il suo debutto nel 1963. Si trattava di un modello dal passo pari a 304 cm (J-200) e a 230 cm (J-300), ed era dotata di scatola di rinvio Dana 20 e di assali anteriori e posteriori Dana 44. Il nome Gladiator venne abbandonato nel 1972.
  • Jeep CJ-8 Scrambler: 1981-1985. La Jeep Scrambler, presentata nel 1981, era simile alla CJ-7 ma con un passo più lungo. Nota a livello internazionale come CJ-8, era disponibile nella configurazione con soft-top e hard-top. Fu prodotta in meno di 30.000 esemplari, tutti ancora molto ricercati dai collezionisti.
  • Jeep Comanche (MJ): 1986-1992. Questo pick-up, basato sulla Cherokee e dotato di un equipaggiamento molto simile, fu dotato nel 1987 di un cassone da 182 cm. Gli ultimi modelli offrivano già i sistemi 4×4 Selec-Trac® o Command-Trac.

Mopar/Jeep Performance Parts. Il marchio Mopar fornirà oltre 200 ricambi e accessori Jeep Performance Parts nuovi o riprogettati specificamente per la personalizzazione della nuova Jeep Gladiator 2020 sin dal momento del lancio. I prodotti Mopar includono accessori sportivi e adatti ai pick-up quali coperture in tela, un rivestimento con vernice spray per il cassone, contenuti prestazionali quali kit di sollevamento, luci, griglie parasassi, ruote da off-road e molti altri ricambi ancora, tutti specificamente sviluppati per la nuova Jeep Gladiator.

I ricambi e gli accessori Mopar per la Gladiator hanno tutti la garanzia di fabbrica e vengono creati in stretta collaborazione con gli uffici tecnici e di product design del marchio Jeep tramite decine di migliaia di ore di sviluppo, test e convalida. Sono stati utilizzati e seguiti gli standard più severi grazie all’ausilio di dati di fabbrica, non disponibili ai produttori aftermarket, per integrare i ricambi e gli accessori Mopar nella Gladiator senza soluzione di continuità e garantire finiture, qualità e look impeccabili rispetto a colore, grana, aspetto e silhouette di ciascun prodotto.