Giandomenico Basso e Metior Sport: terzo posto nel Rally del Friuli e sempre leader di classifica

Rally intenso e spettacolare quello del Friuli, con grande bagarre per la vittoria fino all’ultima prova, quella più lunga di Mersino. In una gara molto calda, Giandomenico Basso al volante della Skoda Fabia R5 del team Metior Sport ha agguantato con i denti il terzo gradino del podio. Un buon risultato in prospettiva campionato, che vede il pilota veneto sempre al comando della classifica di campionato, ma che lascia un po’ di amaro in bocca a causa di problemi di grip che hanno accompagnato il leader di graduatoria per tutto il weekend di gara. Dopo un venerdì in salita, Basso, è uscito alla grande nella seconda parte di gara, ma non è stato sufficiente per lottare al vertice. Il duo Basso- Granai ha dato il massimo, recuperando terreno sugli avversari. La svolta per il podio di giornata si è avuta nelle ultime due prove. Prima Campedelli ha dovuto alzare bandiera bianca per una doppia foratura, poi nell’ultima speciale, Basso ha perso il confronto con Crugnola accontentandosi del terzo posto.

Ce l’abbiamo messa tutta, ma non è stato sufficiente per conquistare il secondo gradino del podio al quale aspiravamo. – ha raccontato a fine gara Giandomenico- Per noi è stata una gara difficile a causa della mancanza di grip che abbiamo avvertito in tutto il rally. Abbiamo conquistato solo una prova speciale, la prima di Mersino, ma poi abbiamo dovuto contenere i danni. Nell’ultima speciale siamo partiti con l’intento di difendere il secondo posto che avevamo, ma nei primi chilometri abbiamo sofferto molto la carenza di grip e questo è stato determinante ai fini del risultato. Un peccato, però va bene così alla fine. Un podio importante per il campionato. Ora con il team e la Michelin dovremo lavorare al massimo per risolvere i problemi che ci hanno afflitto in questa gara e dare il massimo per le ultime decisive gare della stagione”.

Giandomenico ha fatto una grande gara e conquistato un podio importante. – ha detto Vittorio Sala di Metior Sport- Il team da parte sua ha dato il massimo per dare la miglior macchina. Abbiamo sofferto carenza di grip e questo ha costretto Giando a inseguire. Peccato avere perso proprio all’epilogo il secondo posto, però in queste condizioni il podio è un buon risultato. Ora però dobbiamo fare quadrato con tutti, studiare i dati e lavorare insieme a Michelin per presentarci nelle ultime due gare finali al massimo della condizione giocarci questo titolo italiano, dando il massimo per conquistarlo”.

La gara:

Venerdì prima giornata di gara, ha visto i protagonisti del CIR battersi su cinque prove speciali, di cui una annullata per olio in pista, e con finale nel piazzale del centro commerciale per l’ultima prova speciale della giornata con una nutrita cornice di pubblico. Giandomenico Basso al termine del venerdì ha chiuso la classifica al quarto posto con 17 secondi di svantaggio dal leader Campedelli. Dopo la prova, il team Metior Sport, su indicazione del pilota, è intervenuto sulla Skoda Fabia R5 cambiando il differenziale posteriore per un probabile problema. Un cambio lampo che ha permesso a Basso di entrare in parco chiuso nei tempi prestabiliti, 40 minuti. Proprio per la mancanza di fiducia sul posteriore, Giandomenico, ha accumulato il ritardo di prova in prova.
Sabato, giornata finale, ha visto sei prove speciali, le prime tre disputate in mattinata. Nelle prime due prove corte, Basso ha chiuso con due piazzamenti, sesto e quinto, per poi prendersi la vittoria nella terza speciale, la più lunga, quella di Mersino, permettendogli di chiudere terzo a 28”4 da Rossetti, leader. Nel pomeriggio le ultime prove speciali con la coppia Basso- Granai in crescendo con un quarto, un terzo e un secondo posto. Alla resa dei conti, dopo prove tiratissime e il colpo di scena che ha estromesso Campedelli dalla lotta per il successo, la vittoria è andata a Rossetti che ha preceduto Crugnola di 13”7 e Basso, terzo assoluto, a 14.5 secondi, grazie a un bel recupero proprio nella second parte della giornata e perdendo per una manciata di decimi la piazza d’onore.

Classifica finale 55°Rally del Friuli VG: 1.Rossetti 2.Crugnola+13.7 3.Basso+14.5 4.Rusce+4.56.8 5.Zannier+7.58.8 6.Campedelli+8.17.7

Classifica di campionato: 1. Basso 74,5; 2. Rossetti 61,5; 3. Campedelli 56,75

Rally della Lanterna ok per la Racing for Genova Team

Quattro successi di classe, 9 vetture classificate su 16 partite, primato tra le scuderie e un equipaggio nella top ten finale della gara: è positivo il bilancio della partecipazione della Racing for Genova Team al 35° Rally della Lanterna, disputato a Santo Stefano d’Aveto lo scorso fine settimana. La “palma” dei migliori del sodalizio genovese è andata a Gigi Giacobone – Monica Cicognini, giunti settimi assoluti con la Skoda Fabia R5 dopo una prestazione tutta sostanza; quella dei più sfortunati, invece, spetta a Michele Guastavino e Laura Bottini, anche loro con la Fabia, quinta forza assoluta del rally sino alla penultima prova speciale, da cui sono usciti in forte ritardo per una foratura.

I quattro successi di classe sono stati conquistati dai savonesi Francesco Aragno – Andrea Segir (Renault Clio) nella Super 1600 e dalle Peugeot 106 di Luca Basso e Simone Cuneo (N2), Luca Fontana e Fabrizio Ponti (A5) e dai veterani Enrico Pagano e Giorgio Antichi (N1). Aragno e Segir nel prossimo fine settimana saranno chiamati a confermare la bella prestazione del “Lanterna” al Rally Città di Torino, dove saranno al via con una Peugeot 207 Super 2000.

La “gara di casa” ha regalato alla Racing for Genova Team anche le buone prestazioni dei veloci coniugi chiavaresi Lorenzo Mottola e Romina Mazzino, la cui loro “prima volta” con la Clio Super 1600 ha fruttato il terzo posto di classe, e dei neo portacolori Alberto Biggi e Marco Nari, che hanno portato con onore al debutto sulle strade genovesi l’inedita ed attesa Volkswagen Polo R5. Indicazioni positive anche per Fabrizio Carabetta – Oreste Manzi (Peugeot 106), terzi in classe N2 ma penalizzati in sede di controllo orario, e Maurizio Rossi – Marta De Paoli (Peugeot 207 S2000), ritirati prima del CO finale con l’idroguida ko.

Costrette al ritiro, infine, le Renault Clio RS della “Sartori family”, quella di papà Giuseppe, con Luigi Rossi, e quella del figlio Manuel, in coppia con Luca Marchesi, la Clio Williams di Luigi Guardincerri e Angelo Ferrari, le Peugeot 106 di Andrea Peirano – Giorgia Lecca e Massimiliano Melara – Simona Gazzo e la Citroën Saxo di Luca Formentera – Walter Terribile.

Lanterna Corse Rally Team: Rally della Lanterna, vittorie di classe per Verardo e Gigotti

Ottimo risultato globale della scuderia nella gara di casa

E’ stato un ottimo Rally della Lanterna quello appena concluso per la Lanterna Corse Rally Team, che torna dalla Val d’Aveto con ottimi risultati.
C’era molta attesa per la gara di Andrea Mezzogori e Roberta Baldini, che però, complice una scelta di gomme errata nella prima fase di gara, hanno accumulato subito un ritardo molto pesante, che poi ha purtroppo condizionato il resto della loro competizione.
“Eravamo molto fiduciosi, perché con la Skoda Fabia R5 avevamo raggiunto un ottimo feeling dopo il Rally di Salsomaggiore, ma le condizioni meteo di queste valli sono sempre difficili da interpretare. Abbiamo azzardato le gomme da bagnato sapendo che stava piovendo sulle prime prove, ma il temporale è passato in fretta e l’asfalto si è asciugato subito. Noi ed altri equipaggi che hanno fatto la stessa scelta ci siamo trovai subito in difficoltà e la gara era compromessa” – ha dichiarato Mezzogori al traguardo. Per la coppia genovese è comunque arrivata una decima posizione assoluta e settima di classe R5.
Ottime notizie dal Gruppo N, che ha visto trionfare Alberto Verardo e Cristina Rinaldis, che hanno fatto loro anche la classe N3 con la loro Renault Clio, risultando anche i migliori nel Trofeo Renault “Corri non Clio N3”. La gara di Verardo è stata tutta all’attacco ed il primato non è mai stato in discussione. Ecco le parole del pilota genovese all’arrivo:
“Penso sia stato uno dei Lanterna più difficili per le condizioni meteo che cambiavano in pochi minuti, credo che nessuno abbia mai azzeccato le gomme giuste perché era semplicemente impossibile. Siamo molto soddisfatti per questo risultato nella gara di casa, è stata davvero una bella vittoria”.
Un’altra bella vittoria è arrivata dalla classe R2B, che vedeva Francesco Bigotti al debutto sulla Peugeot 208, affiancato da Massimo Lunetti. Il pilota di Savignone era partito con l’intenzione di fare dei chilometri per capire la vettura, ma il cronometro ha dato subito ottime indicazioni ed ha spinto Bigotti a crederci fino alla fine, portando a casa così un successo da ricordare.
Sorridono anche Matteo Capurro ed il giovane Alessandro Balletti, che con una Renault Clio Williams hanno chiuso al secondo posto in classe A7, stessa classe che ha visto chiudere in quinta posizione la Honda Integra di Paolo Saredi ed Elisa Peirano.
In N3 il rientrante Mario Tabacco ha chiuso al quarto posto con Giuliano Pozzo su Renault Clio RS, mentre Gianluigi Castelli e Luigi Bariani hanno chiuso al settimo posto su Clio Williams.
In N2 nona piazza per Giacomo Orsi e Tiziano Cella, seguiti da Michele Zerega e Laura Peragallo (entrambi su Peugeot 106). Al traguardo, in classe N2, sono arrivati anche Marco Cotugno e Carola De Santis su Citroen Saxo, ma non avendo completato il 70% del percorso (ritiro sulla PS3 il sabato per un problema meccanico) non sono stati inseriti in classifica come prevede il regolamento.
Da segnalare la presenza di ben quattro allievi dell’ultimo Corso Navigatori (Balletti, Cella, De Santis e Peragallo); da molto tempo non si registravano tanti debutti di allievi nella stagione in cui hanno partecipato al corso.

Il VM Motor Team riparte da Garessio e Torino

Slalom e Rally per la scuderia alessandrina al rientro dalle vacanze

Terminate le vacanze estive, è tempo di ripartire con l’attività sportiva per il VM Motor Team. La scuderia alessandrina guidata da Moreno Voltan sarà impegnata su due fronti nel prossimo weekend del 7-8 settembre, dividendosi tra le discipline del Rally e dello Slalom.
Tra i birilli della celebre Garessio – San Bernardo Erik Campagna, giovane specialista della disciplina che vanta già un ricco palmares, si presenterà al via con la sua Formula Arcobaleno, puntando certamente alle posizioni di vertice.

Sul fronte rallystico, invece, il VM Motor Team si prepara a schierare quattro equipaggi al Rally Città di Torino, in programma nel capoluogo piemontese tra venerdì 6 e sabato 7 settembre.
L’attenzione sarà tutta sulla Skoda Fabia R5 di Pierluigi Maurino ed Andrea Bruno; per il pilota pinerolese si tratta della prima volta a bordo della berlinetta di Mlada Boleslav, vettura divenuta ormai il punto di riferimento per tutti i gentlmen driver.
In classe K10 prenderanno il via Marco Petracca e Cristian Giovo, a bordo di una Peugeot 106, stessa vettura che utilizzeranno Fabio Becuti e Gianluca Lajolo in configurazione A6.
Sempre in classe A6, ma su una Citroen Saxo, saranno in partenza Andrea Ganora e Mirco Maschietto.
Il Rally Città di Torino si disputerà su un percorso composto da sette prove speciali, per un totale di 82,5 chilometri cronometrati; la partenza è prevista alle 8:01 di sabato da Pianezza, stessa location che poi ospiterà l’arrivo alle 19:28.

Trofeo Valsesserra Jolly Club Vincono Luciano Cacioli e Francesco Giammarino

Nella sesta prova del Trofeo Nord Ovest, il Trofeo Valsesserra Jolly Club, Luciano Cacioli, campione in carica, è tornato a vincere. Navigato dal fido Francesco Giammarino, con l’Autobianchi A 112 70 Hp del  74, è riuscito a concludere la prova con 2 punti in meno di Maurizio Senna e Giacomo Gnocchi, su Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1957. E con 7 punti di distacco da Maurizio e Federico Causo, con una Lancia Fulvia Coupé del 1975. Una lotta dunque sul filo dei centesimi sulle 24 prove dislocate sui 60 km del percorso che da Postua si è concluso a Serravalle Sesia. Quarto posto per Andrea Palumbo e Saresini con la Fiat 127, che hanno preceduto Antonio Giornetti e Susanna Ronchail, su Lancia Fulvia Coupè del 69. Giorgio Del Piano e Paolo Ciscato, su Alpime A 110, sono sesti davanti ad Alessio e Sandro Bordignon, su Toyota Corolla del 1989.

Il Trofeo Valsessera si è svolto sulle tortuose strade boschive della Valsessera, teatro peraltro di alcune delle più gloriose “speciali” di rally storici, tra cui il Rally della Lana, un percorso molto guidato con prove non facili.  Al via della gara anche l’ex rallysta biellese Tiziano Borsa, esordiante o quasi in gare di regolarità, che, al volante di una MG Midget del 75 con una navigatrice trovata sul momento, Michelle Micorizzi, ha concluso trentaseiesimo. Da notare che i navigatori di Senna e Causo sono entrambi giovanissimi e sono in corsa per il Trofeo Under 30.

Esordio positivo nel Trofeo Nord Ovest auto storiche per questa gara ottimamente organizzata dal Valsessera Jolly Club sotto l’attenta direzione di Pier Aldo Giacobino.

Rally del Friuli amaro per Rudy Michelini

Il pilota lucchese incappa in un’uscita di strada nella giornata conclusiva dell’appuntamento tricolore. Una variabile che rimanda all’appuntamento conclusivo di Campionato Italiano Rally l’ambizione di poter confermarsi seconda forza nella serie “asfalto”.

Lucca, 2 settembre 2019. E’ stata un’uscita di strada, subita nel corso della settima prova speciale, a negare a Rudy Michelini la possibilità di recuperare lo svantaggio accumulato durante il primo giorno sull’asfalto del Rally del Friuli Venezia Giulia, appuntamento di Campionato Italiano Rally andato in scena venerdì e sabato sulle strade della provincia di Udine. Un errore che ha obbligato alla resa il portacolori della scuderia Movisport, tornato al volante della Skoda Fabia R5 messa a disposizione da P.A. Racing dopo il successo conquistato alla Coppa Città di Lucca.

Una disanima, quella analizzata dal driver lucchese ed il copilota Michele Perna, caratterizzata da problemi di natura elettrica alla vettura boema prontamente risolti in occasione del primo service disponibile ma che hanno – di fatto – rallentato la corsa del testimonial AISM-Associazione Italiana Sclerosi Multipla durante la prima metà di gara. Uno “score” al di sotto delle aspettative che ha costretto Rudy Michelini ad una avvio aggressivo nella giornata conclusiva, culminato con l’uscita di strada tra i chilometri della seconda speciale domenicale.

“Purtroppo ci troviamo ad analizzare un’altra uscita di strada, dopo quella subita al Rally di Roma Capitale – il commento di Rudy Michelini – ed un ritiro che ci vede retrocedere di una posizione nella lotta al vertice del Campionato Italiano Rally Asfalto. La delusione è tanta ma siamo consapevoli di avere a disposizione un potenziale in grado di permetterci di recuperare, per questo da oggi siamo proiettati verso il Rally Due Valli, gara che darà un giudizio definitivo sulla nostra stagione”.

Il Rally Due Valli, ultimo atto del Campionato Italiano Rally Asfalto andrà in scena, dal 10 al 12 ottobre, sulle strade della provincia di Verona. Un contesto, quello proposto dalla massima serie nazionale, in grado di alimentare le prerogative di risalita del portacolori toscano.

Un grande risultato per Rachele Somaschini al Rally del Friuli

La giovane pilota vince ed ottiene punti preziosi nonostante una lussazione della spalla

Cusano Milanino (MI), 2 Settembre 2019. Sei tutti i limiti che superi, è

Rachele Somaschini, Chiara Lombardi (Citroen DS3 #14)

questo il più importante dei mantra per Rachele Somaschini, la pilota di Cusano Milanino che è anche testimonial della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus. Lo scorso week end infatti ha dato prova di voler proprio spostare la soglia della sua resistenza, in gara e nella vita: durante il duro e spettacolare Rally del Friuli Venezia Giulia, l’equipaggio Somaschini-Lombardi ha così guadagnato il punteggio pieno, fondamentale in ottica di campionato, essendosi piazzate al 28esimo posto assoluto, prime nel Femminile, in quarta posizione del Campionato Due Ruote Motrici e undicesime tra i piloti Under 25. Quindici punti preziosi che Rachele ha letteralmente conquistato con le unghie e con i denti, dovendo completare la gara con una lussazione ad una spalla che si è procurata a 50 chilometri di prove speciali dalla conclusione del rally.
Sono molto contenta del risultato, non era una gara semplice da affrontare – racconta la giovane pilota – devo ringraziare il medico che mi ha visitato subito al riordino, oltre alle Volontarie FFC Marika e Anna e anche Sergio Marchetti che hanno approntato una medicazione in videochiamata con l’osteopata. La lussazione me la sono procurata allargando una curva per fare un’inversione stretta con uno spigolo esterno, ho fatto un movimento brusco ed è uscita la spalla dalla sede, per poi rientrare nella curva successiva. Il dolore era veramente tanto, diventando quasi insopportabile durante la prova di oltre 21 chilometri, ho finito il rally grazie agli antidolorifici. Anche Chiara, la mia navigatrice, è stata di grande aiuto e supporto, in trasferimento nelle curve strette mi dava una mano con il volante ed è stato proprio il gioco di squadra a farci portare a casa questo importante risultato. Ringrazio di cuore la Sportec Engineering, ancora una volta la mia Citroen DS3 era assolutamente perfetta e performante, inoltre abbiamo messo a punto un setup perfetto per la mescola più dura delle gomme. Ringrazio anche tutto il Team, i miei genitori, gli Sponsor tecnici presenti da inizio campionato e Fratelli Beretta per avermi supportato, abbiamo centrato l’obiettivo nonostante la disavventura e questo è l’importante. Ci è chiaro che il lavoro da fare è ancora tanto ma continueremo con l’impegno che si rafforza sempre di più per fare sempre meglio
Il progetto #CorrerePerUnRespiro è andato a gonfie vele anche al Rally del Friuli grazie alla presenza delle Volontarie FFC che hanno dato informazioni sulla malattia e accolto tutte le donazioni che con grande generosità i tifosi di Rachele hanno voluto fare. Un’ulteriore sorpresa è stata quella di ricevere da Giusy Matteucci un assegno di 331,00€ intestato alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica da parte dell’Associazione “Mani che Lavorano” di Sestino (AR) che ha organizzato una pesca di beneficenza per sostenere la ricerca ed il progetto Task Force For Cystic Fibrosis.
I suoi appuntamenti di Campionato proseguiranno invece con il Rally Due Valli a Verona il 12 e 13 di ottobre, ultima tappa su asfalto prima del gran finale al “Tuscan Rewind” su terra.

La riscossa di Matteo Luise, ottavo assoluto in Friuli

Il pilota di Adria festeggia il ritorno, dopo venticinque anni dall’ultima apparizione su queste speciali, con una prestazione, scaccia crisi, di altissimo livello nel CIRAS.

Adria (RO), 02 Settembre 2019 – Ritorno in grande stile quello che ha visto protagonista un rivitalizzato Matteo Luise, in occasione dell’edizione numero ventiquattro del Rally Alpi Orientali Historic, andato in scena a cavallo tra Venerdì e Sabato scorso in quel del Friuli Venezia Giulia.

Il pilota di Adria si presentava alla vigilia dell’appuntamento valido per il FIA European Historic Rally Championship e per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche accompagnato da alcuni fantasmi del passato, certi più recenti ed altri risalenti ad un’ormai lontana stagione 1994.

In quell’occasione l’evento friulano, valido per il Trofeo Fiat Cinquecento, vedeva uno sfortunato polesano costretto a cedere la vittoria per un’anomala foratura, avvenuta in rettilineo.

Conto con la dea bendata che sembrava non avere mai un pareggio, tornando a parlare di 2019 con due prestazioni da primo attore, al Valsugana Historic Rally ed al Rally Campagnolo, andate in fumo a pochi chilometri dal termine dell’ultima prova speciale.

Grinta e determinazione non sono mai mancate nel DNA del portacolori del Team Bassano ed il recente weekend è tornato a regalarci, con la sorte fuori dai giochi, la migliore versione dell’adriese, capace di portare la sua Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A, assieme alla moglie Melissa Ferro, sino all’ottavo gradino della classifica assoluta e quinto di raggruppamento.

Un risultato solido, concreto, in grado di mettere nel dimenticatoio le disavventure precedenti, guardando al futuro con positività, in vista del prossimo Rally Elba Storico di fine Settembre.

Ci voleva una gara così” – racconta Luise – “e, finalmente, è andata bene. Era ora. Una trasferta soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Non abbiamo mai avuto alcun problema alla vettura e, per questo, vogliamo ringraziare Silvano Amati, Valentino Vettore e tutti i ragazzi della nostra squadra. Siamo una famiglia, si vince e si perde tutti assieme. Un particolare complimento lo volevo fare a Melissa, compagna di vita e di abitacolo. In una gara così impegnativa, per il ruolo del navigatore, come l’Alpi Orientali devo dire che si è comportata benissimo. Non ha sbagliato nulla ed è stata bravissima, in ogni frangente. È cresciuta tanto.”

Un Luise in palla si faceva notare già sulla prima frazione di gara, seppur dimezzata, chiudendo al dodicesimo posto nell’assoluta, al comando in solitaria nella classifica di classe.

Si ripartiva al Sabato, in tarda mattinata, per la seconda tappa ed l’adriese varcava la soglia della top ten sin dal primo impegno di giornata, salendo al nono posto della generale.

Un passo regolare e costante gli permetteva di mantenere la posizione, lottando con vetture più potenti come le tante Porsche 911 presenti, recuperando un’altra posizione sull’ultimo crono.

Vista la presenza delle moderne” – sottolinea Luise – “abbiamo provato a fare dei confronti e, visti i risultati, è stato bello vedersi competitivi con una vettura del 1984. Non abbiamo mai tirato al massimo e, sulle ultime tre del Sabato, abbiamo anche alzato il piede. Potevamo concludere addirittura al settimo assoluto ma, purtroppo, siamo incappati nei problemi tecnici di Rimoldi. Gli si è spenta la vettura ed abbiamo perso un sacco di tempo. Siamo pronti e carichi per l’Elba.”

XRace Sport nel tricolore rally: Rusce “d’argento”in Friuli

La sesta uscita stagionale tricolore per il pilota reggiano è stata una nuova missione compiuta: ha finito secondo nella classifica “Asfalto” (CIRA) ed adesso è “argento” anche in Campionato quando manca una prova al termine della serie, a metà ottobre a Verona.

2 settembre 2019. Un rientro dalle ferie di alto profilo e di grande soddisfazione, per X Race Sport, quello che ha prodotto Antonio Rusce al 55° Rally del Friuli.

 

La sesta prova in calendario, la quinta della serie “asfalto” ha detto bene al pilota reggiano, tornato di nuovo a far coppia con l’esperto Sauro Farnocchia (rientrante dopo un periodo di pausa) sulla  Skoda Fabia R5 di HK Racing, finendo secondo salendo così un gradino del podio provvisorio, da terzo a secondo, quando manca un solo appuntamento al termine della stagione, il rally “2Valli” di Verona a metà ottobre.

Dunque, altra missione compiuta, nel nord-est d’Italia, in una gara avviata male per una foratura durante la prima prova speciale, con la quale Rusce e Farnocchia si sono persi circa due minuti ed ovviamente anche il contatto con il vertice della classifica. Si era poi sommata la penalità di 20”per ritardo pagato al controllo orario della PS2, tempo impiegato per sostituire lo pneumatico danneggiato, poi la prova non si è disputata e percorsa solo in trasferimento.
La reazione dell’equipaggio, ben supportato dalla squadra, è stata immediata, riuscendo a rimettersi sotto con una prestazione concreta, senza errori e assecondata da mezzo e pneumatici perfetti e già al termine della prima giornata si erano assicurati il quarto posto assoluto in classifica generale ed il secondo posto in classifica nel CIRA.  La seconda giornata ha proseguito ad alto livello, senza mai incappare in errori, riuscendo così a terminare con ampia soddisfazione.

Dunque, si può certamente affermare “buona la terza”, per Rusce e Farnocchia, la terza partecipazione in Friuli, che ha decisamente sortito un risultato importante il quale fa guardare con grande fiducia al previsto scintillante termine di stagione a Verona, dove l’equipaggio di X Race Sport si giocherà il secondo posto finale con il toscano Michelini, avendo la gara friulana già assegnato matematicamente il titolo al varesino Crugnola. In quello specifico caso, a Verona, Rusce e Farnocchia dovranno giocare di strategia e mettere in campo tutta la loro forza e voglia di fare, perchè con il fattore degli scarti (cinque risultati utili su sei prove), adesso sono davanti di un solo punto al driver di Lucca.

“Una gara, questa in Friuli – commenta Rusce – che si conclude indubbiamente nel miglior modo auspicabile, vista la foratura sofferta nella prima prova che ci aveva relegato molto indietro in classifica generale, con un ritardo complessivo di 1 minuto e 23 secondi, al quale si era sommata la penalità di 20”per ritardo pagato al controllo orario della PS2, tempo impiegato per sostituire lo pneumatico danneggiato, poi non disputata e percorsa solo in trasferimento.
La delusione iniziale ha lasciato tuttavia spazio alla soddisfazione al termine della giornata di venerdì, quando la nostra gara si è conclusa con il quarto posto assoluto in classifica generale  e con il secondo posto in classifica nel CIRA. Adesso mente a Verona per il gran finale . . . ma, per dirla tutta, una vittoria l’abbiamo ottenuta ancor prima che si accendesse la luce verde della prima “speciale” qui in Friuli : il ritorno in gara dell’intramontabile Sauro Farnocchia!”.

Friuli, prima altalenante ma buona per Manuel Bonfadini

Il pilota di Monselice, all’esordio sulla Peugeot 106 Maxi Kit Car di Julli, assieme alla locale Gentilini, conclude una trasferta travagliata ma costruttiva in ottica futura.

Monselice (PD), 02 Settembre 2019 – Portare al debutto in gara una nuova vettura, si sa, implica da sempre il dover fare i conti con i canonici problemi di gioventù e, in occasione del recente Rally del Friuli Venezia Giulia, anche Manuel Bonfadini non ha potuto sottrarsi a questa tradizione, archiviando una prima uscita sulla Peugeot 106 Maxi Kit Car, targata Julli, con un diciannovesimo posto nella classifica assoluta che, a conti fatti, rimane sorprendente.

Una gara test, per il patron di Assoclub Motorsport, chiamato a muovere i primi passi della nuova creatura, uscita dalla factory scaligera, assieme alla locale Valentina Gentilini.

Unico partente in classe K10 il pilota di Monselice era consapevole, sin dalla vigilia, di dover pagare lo scotto dell’esordio su una vettura inedita, cercando di prenderne le misure ed al tempo stesso scovando, da buon tester, tutti i problemi tecnici possibili.

Un obiettivo rivelatosi alquanto duro da raggiungere con la trazione anteriore transalpina, decisa a far sudare le proverbiali sette camice al pilota patavino.

L’appuntamento valido per la Coppa Rally ACI Sport, scattato in coda al Campionato Italiano Rally al Sabato mattina, vedeva Bonfadini incappare in problemi all’impianto frenante, sin dal primo passaggio sulla speciale “Trivio – San Leonardo”, preludio di una giornata difficile.

Doveva essere una gara test” – racconta Bonfadini – “e così è stato, questo è certo. Non avevamo mai corso qui ed essendo Valentina di casa la voglia di ben figurare era tanta. Eravamo consapevoli che portare in gara la nuova Peugeot 106 Maxi Kit Car di Julli, per la prima volta, avrebbe portato delle problematiche, lo sapevamo sin dalla vigilia. Sin dalla prima prova speciale abbiamo avuto un problema all’impianto frenante e, sulla prima inversione, ci siamo anche girati. Le prove erano molto difficili, tecniche ed insidiose. Zero errori concessi.”

Le noie all’impianto frenante non consentivano a Bonfadini di staccare con i consueti ritmi, problemi che venivano poi rincarati dalla ricerca del giusto setup, migliorato sul finale.

Il problema ai freni è stato parzialmente risolto a metà gara” – sottolinea Bonfadini – “ma non eravamo comunque a posto di assetto. La Peugeot 106 Maxi galleggiava e non ci dava fiducia. In queste condizioni sarebbe stato stupido spingere a tutta perchè il rischio di finire la gara con un’uscita di strada diventava, a quel punto, davvero alto. Va bene così, ci rifaremo più avanti.”

Un Rally del Friuli Venezia Giulia che, nella sostanza, si concludeva comunque in positivo.

Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo finale” – conclude Bonfadini – “ovvero quello di macinare chilometri con questa nuova vettura. Siamo arrivati alla fine, senza farle un graffio, quindi possiamo dire di essere ampiamente soddisfatti. Non abbiamo avuto nessuna rottura pesante e la vettura ha dimostrato un ottimo potenziale, tutto da sviluppare. Per come è andata il diciannovesimo assoluto è un ottimo, inaspettato, risultato. Grazie a Federico ed a tutto il team.”

Aperte le iscrizioni al rally di Casciana Terme

Importanti novita’ per la gara che ha come epicentro il noto borgo termale la manifestazione, tornata in auge nell’ambito dei rally nazionali, avra’ un chilometraggio di gara importante con ben sette prove speciali per oltre settantacinque chilometri di tratti cronometrati. Le consuete due prove speciali classiche (Casciana/Chianni e Montevaso ), saranno affiancate dal nuovo e impegnativo tratto di Miemo.

Casciana Terme-Lari (PI), 25 agosto 2019. Sta entrando nel vivo il Rally di Casciana Terme (iscrizioni aperte in questi giorni fino a  venerdì 13 settembre). La manifestazione, giunta alla trentasettesima edizione ed una delle più longeve del panorama rallystico regionale, sarà valevole per il Trofeo Rally Toscana indetto dalla Delegazione Acisport della Toscana oltre che per il Campionato Sociale AC Pisa e il Premio Rally AC Lucca. Il percorso previsto dalla Laserprom 015, che  già lo scorso anno si era distinta per l’ottima organizzazione, è stato ulteriormente arricchito. Infatti oltre  alle due consolidate prove presenti nelle ultime edizioni, Casciana/Chianni e Montevaso,si aggiunge anche il tratto di Miemo che già negli anni ottanta era stato teatro del Rally di Casciana Terme. Un’importante novità che ha fatto salire ad oltre settantacinque i chilometri dei tratti cronometrati composti da due passaggi nelle prove di Casciana/Chianni (Km. 5,50) e di Miemo (Km. 12,91) e i tre passaggi di Montevaso (Km. 12,89). La struttura della manifestazione rimarrà comunque snella e vivace con due riordini dopo ogni giro a Capannoli presso la CONAD che si conferma Main Sponsor della gara con altrettanti Parchi Assistenza nell’ampia e spaziosa area denominato Laboratorio delle Imprese di Peccioli.

 

La manifestazione prevede le ricognizioni del percorso domenica 15 e venerdì 20 settembre dalle ore 08.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00.  Sabato 21 settembre sono invece previste le verifiche pre gara sportive dalle ore 09.00 alle ore 12.00 presso il ritrovo del Forestiero e quelle tecniche dalle ore 09.30 alle ore 12.30 nella centrale Piazza Garibaldi (antistante il Palazzo delle Terme) per gli equipaggi iscritti allo shake down. Invece la sera dalle ore 21.00 alle 23.00 sono previste le verifiche sportive per tutti gli altri equipaggi a cui seguiranno a distanza di mezz’ora le verifiche tecniche.

La gara vera e propria si disputerà domenica 22 settembre con la partenza della prima vettura dalla piazza Garibaldi di Casciana Terme, alle ore 08.00 per farvi ritorno, dopo la disputa delle sette prove speciali in programma, alle ore 16.53 . In totale il percorso si snoderà su un chilometraggio totale di 264Km. di cui 75,5Km. di prove speciali.

Da rilevare, oltre i consueti premi riservati ai protagonisti dell’assoluta, dei gruppi e delle classi, anche il particolare premio Memorial Nicola Sardelli riservato al vincitore del gruppo N in ricordo dell’indimenticabile pilota pisano prematuramente scomparso per una malattia e da sempre protagonista tra le vetture di serie.

La crisi della politica non affonda il mercato auto (agosto -3,1%)

Mentre gli operatori auspicano misure di sostegno dal nuovo Governo. A cura del Centro Studi Promotor

In un agosto quanto mai travagliato dalle vicende della politica, il mercato dell’auto ha fatto registrare un calo del 3,1% che è sostanzialmente allineato con quello con cui si chiude il bilancio dei primi otto mesi del 2019 (-3%). In una economia in stagnazione il mercato dell’auto è dunque soltanto in lieve calo e il dato di agosto consente di affermare che l’impatto delle vicende della politica è stato finora nullo sulla propensione all’acquisto di automobili degli italiani che si mantiene debole, come debole era prima della crisi di Governo. Dall’inchiesta congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor a fine agosto emerge comunque che nel corso del mese vi è stato un discreto sviluppo nell’acquisizione di ordini che, se dovesse continuare, potrebbe consentire l’avvio di una fase di moderato recupero nel secondo semestre dell’anno. Questa possibilità trova conferma anche nell’indicatore del clima di fiducia degli operatori del settore auto determinato sempre dal Centro Studi Promotor. Nel 2019 questo indicatore è sceso da un livello abbastanza elevato in gennaio per toccare un minimo in giugno e risalire poi sia in luglio che in agosto. Un segnale di moderata fiducia viene anche dalle previsioni degli operatori sull’andamento delle consegne a tre-quattro mesi. In agosto i tre quarti degli interpellati hanno ipotizzato domanda stabile, ma tra gli altri prevalgono nettamente coloro che si attendono un incremento di vendite. Questi segnali non negativi vanno colti, ma secondo il Centro Studi Promotor, non vi sono tuttavia le condizioni per un rapido ritorno alla normalità del mercato italiano dell’auto in cui le vendite sono ancora al di sotto del livello ante-crisi del 2007 del 23,4%.
Nell’attuale quadro congiunturale si può ipotizzare che, a fine 2019, il volume complessivo delle immatricolazioni si avvicini al livello del 2018, cioè tocchi quota 1.900.000 unità, che è però un volume ancora largamente insufficiente per assicurare la regolare sostituzione di un parco circolante di dimensioni di tutto rispetto come quello italiano, che ha una consistenza di oltre 39 milioni di autovetture ed è fortemente invecchiato con lo shock della crisi del 2008 e soprattutto con il non ancora avvenuto raggiungimento di un livello di immatricolazioni adeguato negli anni successivi.
Ovviamente, in questo momento, molte speranze vengono riposte nel Governo che sta per nascere. Scongiurare l’aumento dell’Iva è essenziale anche per il settore dell’auto, ma, secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, per  risolvere il problema dell’abnorme invecchiamento del parco circolante italiano, con tutto quello che ne consegue in termini di inquinamento e di incidentalità stradale, occorre una politica per la mobilità che incentivi innanzitutto la sostituzione delle auto più vecchie anche con auto usate più recenti e crei un percorso preferenziale per l’acquisto di vetture a basso impatto ambientale. Non solo. Occorre anche che si abbandoni la politica della ingiustificata penalizzazione dei proprietari di autovetture particolarmente inquinanti o ritenute tali. E ciò sia perché queste auto sono spesso possedute dalle fasce economicamente più deboli della popolazione sia perché i costi della salvaguardia dell’ambiente vanno ripartiti tra tutti i cittadini con criteri di progressività, coerentemente con i principi ispiratori della nostra carta costituzionale.

Winners Rally Team. Enrico Brazzoli conquista in Germania il titolo FIA R-GT  

TORINO, 29 agosto – “Non è andata come avrei voluto, ma il titolo FIA R-GT è matematicamente nostro”. Con queste parole Enrico Brazzoli, portacolori della scuderia Winners Rally Team saluta la matematica conquista del Campionato FIA R-GT che premia per il secondo anno consecutivo il pilota saluzzese e la scuderia piemontese.

La matematica certezza della conquista del titolo è arrivata già giovedì 22 agosto nel momento in cui siamo scesi dalla pedana posta sulle rive del lago Bodensee a Nohfelden, sede del 37° ADAC Rallye Deutschland 2019. Questo, però, non ci ha spinto a fare una gara di conserva sulle prove speciali della prova iridata tedesca, ma sia io, sia il mio navigatore Manuel Fenoli, sia Michele Bernini che cura la nostra Abarth 124 rally RGT volevamo onorare con una bella prova il titolo appena arrivato”.

Il passo gara di Brazzoli-Fenoli è subito interessante, attestandosi attorno alla 35esima posizione assoluta, primi di FIA RGT, ed in piena lotta per il podio fra le Due Ruote Motrici. Niente male considerando il parterre de roi iridato al via della gara tedesca. “Le prime prove nel distretto della Mosella non erano particolarmente favorevoli alla nostra Abarth 124 con continui cambi di ritmo, ripartenze e inversioni. In quelle successive siamo riusciti a esprimerci meglio avvicinandoci notevolmente alle vetture della categoria WRC-2 ed eravamo veramente soddisfatti perché tutto andava per il meglio. Purtroppo nel secondo passaggio sulla Römerstraße, quarta speciale del secondo giorno, la vettura ha avuto una brutta reazione scartando improvvisamente a destra di sesta piena. Siamo finiti contro un albero danneggiando seriamente la vettura dovendoci ovviamente ritirare. Ci sarebbe piaciuto festeggiare la conquista del titolo sul palco arrivi, come era avvenuto lo scorso anno in Spagna”.

Terminata la gara tedesca, Brazzoli traccia il bilancio della stagione 2019 che ha portato al secondo titolo consecutivo il pilota cuneese. “Ovviamente sono molto soddisfatto per essere riusciti a centrare l’obiettivo che ci eravamo prefissi a inizio stagione. Sono contento perché sia io, sia la mia scuderia, Winners Rally Team, possiamo fregiarci per la seconda volta consecutiva di un titolo FIA che resterà negli annali. Sono felicissimo per Michele Bernini che cura la 124 Abarth rally, con un amore e una passione incredibile e questa soddisfazione lo ripaga di tutti gli sforzi compiuti” commenta Brazzoli.

La stagione non è ancora finita. Prima di partecipare alla cerimonia FIA di Premiazione a fine anno che si svolgerà presumibilmente a Parigi, voglio ancora disputare una gara. Primo perché era nei nostri programmi. Secondo, perché quando si cade da cavallo bisogna risalire subito in sella per togliersi ogni brutto pensiero”. Saggia filosofia.

 

Un finale a sorpresa regala la vittoria del Lanterna a Gino-Michi

Simone Miele domina la gara ma una foratura gli nega la gioia, sul podio anche Carella

Ancora una volta il Rally della Lanterna insegna che nulla è deciso fino all’ultimo metro di prova speciale. Ne sa qualcosa Simone Miele, dominatore della gara con la locale Erika Badinelli sulla Citroen DS3 WRC della Giesse Promotion fino alla penultima prova speciale. Proprio sull’ultimo settore cronometrato la doccia fredda: una foratura causata da un leggero errore ha fatto perdere oltre un minuto al leader, che allo start aveva un rassicurante vantaggio di 50” sulla Ford Fiesta WRC di Alessandro Gino e Daniele Michi.
La vittoria  va così al pilota piemontese ed al navigatore toscano, che replicano il successo del 2017. Gino, attardato da una scelta di gomme errata nella prima parte di gara, ha comunque ottenuto dei successi parziali ed è sempre stato la seconda forza in campo, dimostrandosi un grande interprete delle prove speciali liguri.
Al terzo posto un ottimo Andrea Carella, affiancato da Enrico Bracchi su una Skoda Fabia R5 della MS Munaretto; il piacentino non ha mai messo in dubbio le sue doti velocistiche, risultando il migliore tra i tanti partenti talentuosi di una ricchissima classe R5. Quarta piazza finale per i parmensi Fabio Federici e Mattia Bardini, su Ford Fiesta WRC della Lgm Rally, seguiti dalla Skoda Fabia R5 della BB competition di Claudio Arzà e Massimo Moriconi. Sesta posizione per il vincitore del 2018 Mauro Miele con Luca Beltrame su Skoda Fabia R5, che precede Gigi Giacobone e Monica Cicognini, su un’altra Fabia R5 della Racing for Genova. Le vetture cèche hanno monopolizzato la top ten assoluta, che vede all’ottavo posto Castagnoli – Minetti (Collecchio Corse), al nono Leonardi – Spagnoli (Meteco Corse) ed al decimo Mezzogori – Baldini (Lanterna Corse R.T.).
La prova speciale del Monte Penna ha visto due successi parziali di Miele ed uno di Gino, proprio sul passaggio finale in cui ha anche superato il rivale che procedeva a rilento con la gomma forata.
Grande commozione sul palco di arrivo per l’assegnazione del Memorial Ugo Monteverde, che è andato ad Erika Badinelli (prima classificata locale), in un momento davvero toccante per la piazza gremita di Santo Stefano, che ha voluto ricordare nel migliore dei modi un concittadino amato e stimato.

La gara è stata caratterizzata dall’incertezza meteo, che ha reso difficilissima scelta delle gomme per gli equipaggi. Dopo gli scrosci di pioggia di ieri, la prova speciale odierna è sempre rimasta asciutta, nonostante diversi temporali di passaggio sulla zona.
Si chiude così un’altra positiva edizione del Rally  della Lanterna, che ha trovato una sede solida ed accogliente in Val d’Aveto, un territorio che, ancora una volta, ha messo in campo un’accoglienza unica, unita ad una capacità organizzativa eccellente.

Luca Rossetti ed Eleonora Mori, Citroen C3 R5, conquistano il 55° Rally del Friuli Venezia Giulia

Il pilota di Citroen rilancia la sfida sulle strade di casa ed è secondo assoluto in Campionato. Sul podio finale le Skoda Fabia R5 di Crugnola-Ometto e Basso-Granai. Solo sesto Simone Campedelli (Ford).

Udine, sabato 31 agosto 2019 – Passano le gare ma la situazione del Campionato Italiano Rally permane assolutamente intricata e incerta. Quando mancano solamente due appuntamenti alla fine del tricolore rally, quelli del Rally Due Valli a Verona e quello a coefficiente maggiorato del Tuscan Rewind sugli splendidi sterrati intorno a Montalcino, è infatti impossibile capire chi potrà aggiudicarsi il titolo assoluto 2019.

Il 55. Rally del Friuli Venezia Giulia, organizzata dalla Scuderia Friuli ACU, ha comunque emesso verdetti pesanti: la vittoria di Luca Rossetti, in coppia con Eleonora Mori, con la sua Citroen C3, il secondo posto di Andrea Crugnola in coppia con Pietro Ometto sulla Skoda Fabia della Gass Racing ottenuto sull’ultima prova, il terzo gradino a Giandomenico Basso e Lorenzo Granai altra Fabia, ma soprattutto il sesto posto causato da una doppia foratura, ottenuto da Simone Campedelli e Tania Canton, con Ford Fiesta, hanno disegnato una classifica tricolore diversa con il romagnolo della Orange1 Racing che dovrà ora tirare fuori il meglio di sé per recuperare il gap punti lasciato sulle strade friulane.

La gara ha quindi confermato che Rossetti – vincitore a Udine per la terza volta nella sua carriera –  e la C3 sono ora al top della forma, e si presentano come principali avversari di Giandomenico Basso. Il veneto ha comunque ottenuto il piazzamento di massimo rilievo nonostante qualche problema alla vettura. Da sottolineare che con questo piazzamento Crugnola rafforza la sua leadership nel CIRA, serie tricolore riservata ai piloti, che difficilmente potrà sfuggirgli.

Dopo un lungo periodo di sosta, sulle strade friulane si è rivisto anche il bergamasco Alessandro Perico rimasto a lungo tra i primi cinque della gara e ritiratosi proprio in vista del traguardo finale. Sale quindi al quarto posto Antonio Rusce e Sauro Farnocchia con la Skoda Fabia R5. Il reggiano dopo uno start a rilento è riuscito a cogliere i punti pesanti nella classifica del CIR Asfalto, seguito al quinto posto dal bravo pilota locale Marco Zanier navigato da Marika Marcuzzi a bordo di una Renault Clio W. A completare la top ten finale della gara sempre molto difficile e selettiva compaiono alcuni tra i migliori equipaggi in lotta anche per i vari titoli tricolore. Settimo assoluto si è piazzato Tommaso Ciuffi, alla sua prima volta a Udine, con la Peugeot 208 R2 ufficiale. Il fiorentino ottiene il suo ennesimo successo di una stagione trionfale nel CIR 2Ruote Motrici chiudendo davanti a Davide Nicelli e a Jacopo Trevisani. Ottavo assoluto Marco Pollara che dopo una bella lotta con Giuseppe Testa riesce nuovamente a spuntarla. Il molisano Testa, autore di ottimi tempi, in prova termina decimo assoluto al Rally del Friuli. Tra i due piloti del tricolore Under 25, si inserisce nono assoluto Michele Griso, che si aggiudica così l’appuntamento valido per il trofeo Peugeot Competition, tra le vetture R2 del Leone. Nella competizione valido dell’Italiano R1, la vittoria finale va al toscano Daniele Campanaro in coppia con Irene Porcu con la Ford Fiesta seguito dal parmense Simone Rivia, che si aggiudica la vittoria neL Suzuki Rally Cup dopo aver battagliato con le Swift in particolare con quella di Corrado Peloso.

  • CLASSIFICA 55.RALLY DEL FRIULI VENEZIA GIULIA | FINALE: Rossetti-Mori (Citroen C3 R5) in 1:33’18.4; 2. Crugnola-Ometto (Skoda Fabia R5) a 13.7;3. Basso-Granai (Skoda Fabia R5) a 14.5; 4. Rusce-Farnocchia (Skoda Fabia R5) a 4’56.8; 5. Zannier-Marcuzzi (Renault Clio W.) a 7’58.8; 6. Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5) 8’17.7;7. Ciuffi-Gonella (Peugeot 208 R2) a 8’42.0;8. Pollara-Siragusano (Ford Fiesta R2) a 8’48.3;9. Griso-De Guio (Peugeot 208 R2) a 9’09.0; 10.Testa-Bizzocchi (Ford Fiesta R2) a 9’32.2.
  • CIR ASSOLUTO: Basso 74,50; Rossetti 61,50; Campedelli 56,75; Crugnola 52,25
  • CIR DUE RUOTE MOTRICI: Ciuffi 75; Nicelli 44
  • CIR JUNIOR: Pollara 60,25; Testa 54,25; Vita 37; Mazzocchi 28
  • CIRA: Crugnola 60; Michelini 42; Rusce 38
  • CIR COSTRUTTORI: Citroen 64.25; Ford 63.5

24° Alpi Orientali Historic: Lucio Da Zanche (Porsche 911 SC) firma il tris

Dopo il 2004 ed il 2011, il pilota di Sondrio ha inanellato il tris, sempre alla guida di una Porsche.

UDINE, 31 agosto 2019. Ha segnato il tris di allori, il valtellinese Lucio Da Zanche, in coppia con De Luis, su una Porsche 911 SC, vincendo il 24° Rally Alpi Orientali Historic, valido sia per la serie continentale che “tricolore” della specialità.

Aveva avviato la gara, ieri, con una doppietta, portandosi in testa alla gara lanciando la sua Gruppo B di Stoccarda senza troppe difficoltà al comando già dopo i due crono effettuati sui quattro programmati nel venerdì per poi tornare ad attaccare oggi ed allontanarsi progressivamente dalla concorrenza.

Al secondo posto finale, utilissimo in termini di classifica continentale che anche tricolore, è giunto “Lucky”, in coppia con Fabrizia Pons, sulla Lancia Delta Integrale, che per buon a parte della gara si è dannato a trovare la migliore soluzione di gomme da adottare.

Una corsa sempre in testa, da start a stop, costellata da 6 scratch su 8 tratti cronometrati effettuati, quella di Da Zanche. Da Zanche con la sua Porsche 911 Gruppo B di 4° Raggruppamento non ha lasciato spazio agli avversari. Eppure erano in molti, i migliori nel panorama rallistico internazionale tra i big dell’Europeo e dell’Italiano.

Da applausi anche il terzo assoluto messo a segno dal biellese Marco Bertinotti con Andrea Rondi che, a bordo dell’impeccabile Porsche 911 RSR, raddoppia la vittoria del Lana e rafforza il primato nel 2° Raggruppamento. Appena una spanna sotto al podio assoluto si piazza Maurizio Finati insieme alla moglie navigatrice Martina Condotto, che si piazzano al quarto posto e sul podio di 4° Raggruppamento dopo una corsa in crescendo sulla Lancia Rally 037.

La vittoria nel 3° Raggruppamento va invece all’austriaco Karl Wagner con Gerda Zauner, quinto assoluto su Porsche 911, che raccoglie per strada il successo sfuggito di mano a “Zippo”, autore di un “dritto” insieme a Denis Piceno sulla Audi Quattro, a pochi chilometri dal traguardo. Eppure Zivian era stato autore di un rally da protagonista, sempre al comando del “terzo”, fino ad incappare nell’incidente, senza gravi conseguenze, proprio sul più bello. La prova “Mersino” si rivela indigesta anche per Roberto Rimoldi e Roberto Consiglio che, quando stavano per assaporare il secondo posto di raggruppamento, sono stati frenati dalle noie meccaniche alla loro Porsche 911 SC, spenta a metà della speciale. Fa un bel passo avanti proprio in base a queste vicissitudini Marco Grosso, navigato da Marco Torlasco sulla Porsche 911 SC. “MGM” alla fine è primo tra gli italiani e secondo alle spalle di Wagner nel terzo davanti al finlandese Veikkanen su altra Porsche 911.

Davvero spettacolare il duello che ha interessato il 1° Raggruppamento. Un testa a testa lungo 265 chilometri quello tra Dell’Acqua e Parisi, entrambi al volante di Porsche 911 S. Allo start della decima ed ultima prova “Mersino” era davanti Parisi per appena 4 decimi. L’ultimo tratto cronometrato però vede l’exploit di Marco Dell’Acqua e Alberto Galli, con il preparatore Mimmo Guagliardo che riesce a risolvere i problemi alla performante vettura tedesca e permette all’equipaggio di marcare un parziale di 27’’ netti che non lascia scampo agli avversari. Nello Parisi e Giuseppe D’Angelo si accontentano comunque di un secondo posto che rafforza la loro leadership di 1° raggruppamento per l’Europeo.

La gara “moderna relativa all’ultima prova della Coppa Rally di Zona, che partiva in coda soltanto oggi al rally tricolore, è andata all’equipaggio Bravi-Bertoldi, con una Hyundai i20 R5, che sono riusciti con forza e determinazione ad aver ragione degli sloveni Turk-Kacin per soli 3”6. La lotta per l’attico della classifica è sempre stata caratterizzata dal loro classico “botta e risposta”, mentre la terza piazza è stata per la Skoda Fabia di Bottarelli-Pasini a 13”5.

  • CLASSIFICA ASSOLUTA ALPI ORIENTALI HISTORIC: Da Zanche-De Luis (Porsche 911 SC) in 1:30’35.0; 2. ”Lucky”-Pons (Lancia Delta Integrale) a 15.0; 3. Bertinotti-Rondi (Porsche 911 RSR) a 1’30.8; 4. Finati-Codotto (Lancia Rally 037) a 1’53.8; 5. Wagner-Zauner (Porsche 911) a 2’01.0; 6. Myrsell-Junttila (Porsche 911 SC) a 4’28.6; 7. Vicario-Frasson (Ford Escort RS) a 6’33.6; 8. Luise-Ferro (Fiat Ritmo 130 Abarth) a 6’40.6; 9. Pagella-Brea (Porsche 911 RS) a 6’45.9; 10. Mekler-Mekler-Miko (Alfa Romeo Gtam) a 7’48.5; 11. ”Mgm”-Torlasco (Porsche 911 SC) a 8’31.0; 12. Doretto-Arcangioli (Honda Civic) a 8’37.6; 13. Johnsen-Johnsen (Porsche 911 RSR) a 9’17.9;
  • CLASSIFICA TOP3 1°Raggr.: Dell’Acqua-Galli (Porsche 911 S) in 1:40’55.4; 2. Parisi-D’Angelo (Porsche 911 S) a 26.6; 3. Fiorito-Bertonasco (Bmw 2002 TI) a 6’59.7;
  • CLASSIFICA TOP3 2°Raggr: Bertinotti-Rondi (Porsche 911 RSR) in 1:32’05.8; 2. Vicario-Frassoni (Ford Escort RS) +5’02.8; 3. Pagella-Brea (Porsche 911 RS) a 1’10.0; 3. a 5’15.1;
  • CLASSIFICA TOP3 3°Raggr.: Wagner-Zauner (Porsche 911) a 1:32’36.0; 2. “MGM”-Torlasco (Porsche 911 SC) +6’30.0; 3. Veikkanen-Jaakkola (Porsche 911 SC) +7’24.4.;
  • CLASSIFICA TOP3 4°Raggr.: Da Zanche-De Luis (Porsche 911 SC) in 1:30’35.0; 2. ”Lucky”-Pons (Lancia Delta Integrale) a 15.0; Finati-Codotto (Lancia Rally 037) a 1’53.8;

12° Rally di Reggello-Città di Firenze: Senigagliesi (Skoda Fabia) firma il poker

La quinta e penultima prova della Coppa Rally di sesta zona, ha segnato un nuovo alloro del pilota pisano, alla sua prima gara con la Skoda Fabia R5, al termine di un appassionante duello con il valtellinese Marco Gianesini (VolksWagen Polo R5). Terzo il fiorentino Marco Cavalieri, di nuovo al via con la Polo R5. Tra le vetture storiche della “Coppa Città dell’Olio”

dominio del senese Walter Pierangioli, con la Ford Sierra Cosworth. Foto Thomas Simonelli

Reggello (Firenze), 01 settembre 2019 – Non poteva avvenire meglio, il debutto di Carlo Alberto Senigagliesi con la Skoda Fabia R5. Il pilota pisano ha infatti vinto oggi la 12^ edizione del Rally di Reggello-Città di Firenze, in coppia con il conterraneo Marco Lupi.

La gara organizzata da Reggello Motor Sport, in collaborazione con l’Automobile Club Firenze è stata quella del “poker” da parte di Senigagliesi, che aveva qui già trionfato altre tre volte (2014, 2016 e 2018), interrompendo la serie di allori conquistati sempre in anni dispari. Il pilota di Pomarance aveva preso il comando della classifica già dalla prima prova del sabato, la “spettacolo” a Cascia di Reggello, per poi allungare a piccoli passi riuscendo a rintuzzare gli attacchi decisi del valtellinese Marco Gianesini, con Bergonzi alle note, alla loro seconda gara con la VolksWagen Polo R5, già trionfatore a Reggello in due occasioni (2015 e 2017). Per Gianesini, sempre all’attacco del vincitore, la conferma di essere un pilota oltre che forte bravo ad adattarsi velocemente a vetture nuove e strade difficili, ma anche un finale thrilling, con circa 20” persi durante la penultima prova a causa di un testacoda, che all’atto pratico, ha agevolato Senigagliesi nel mettere in cassaforte il successo assoluto.

La lotta per il successo è dunque stata un argomento tra Senigagliesi e Gianesini, con terzo arrivato poi il fiorentino Marco Cavalieri, con Bazzani al fianco, sulla seconda Polo R5 iscritta. Una gara regolare e sempre di vertice, per il gentleman fiorentino, in questo caso premiato dalla costanza e per l’impegno in una gara che apprezza da sempre.

Dalla classifica manca l’atteso comasco Jacopo Civelli, fermatosi dopo quattro prove per uscita di strada con la sua Fabia R5, sulla quale era affiancato dal versiliese Tricoli, e manca anche il gentleman lucchese Pierluigi Della Maggiora, con Favali, sulla Fabia R5. Per loro, quarti assoluti fino all’ultima prova, la doccia fredda di essere andati in testacoda in un punto stretto della strada senza riuscire a ripartire, vanificando così una nuova prestazione di livello.

Quarto dunque ha chiuso il pistoiese di Larciano Gianni Lazzeri, di nuovo con la Clio S1600, autore di una gara tutta all’attacco, insieme a Cesaretti, firmando il primato tra le vetture a due ruote motrici. La top five è stata invece siglata dal Campione Toscano uscente Fabio Pinelli, tornato in gran forma con la Renault Clio R3, compagna di tante battaglie negli anni addietro, sulla quale è stato navigato da Pellegrini.

La curiosa presenza straniera, quella dei taiwanesi Dai Wei Yein e Yu Tsung Hsieh, con una Ford Fiesta R5 non è andata oltre la 16^ posizione assoluta, evidentemente soffrendo le nervose ma anche veloci strade del Valdarno che guarda Firenze, sulle quali erano ovviamente al debutto.

A Billocci-Migliorati è andata invece la vittoria in Gruppo N, con la Renault Clio RS.

Nella “Coppa Città dell’Olio” riservata alle auto storiche, vittoria sicura per il senese Walter Pierangioli con la sua Ford Sierra Cosworth condivisa con Menchini, aggiudicandosi anche il quarto raggruppamento. Il pilota di Montalcino ha saputo tener testa in sicurezza al livornese Riccardo Mariotti, con la ammiratissima Alfetta GTV, il quale deciso a rifarsi della delusione dello scorso anno, quando un guasto nel finale di gara gli precluse una grande soddisfazione.

Soddisfazione dunque arrivata quest’anno nonostante magagne prima alla turbina e nel finire al cambio. Di Mariotti, navigato da Sanesi, anche la prima posizione del terzo raggruppamento davanti ai locali Massimiliano Fognani e Francesco Sammicheli, con la piccola Autobianchi A112 Abarth, eccezionali a far propria anche la terza posizione finale assoluta. Dietro a loro Masini-Masini (Peugeot 205) ed i senesi Salvini-Tagliaferri, primi del secondo raggruppamento in un’inedita versione con la Lancia Fulvia HF, in luogo della loro solita Porsche 911.

LA CLASSIFICA FINALE ASSOLUTA (top ten):  1. Senigagliesi-Lupi (Skoda Fabia) in 54’35.6; 2. Gianesini-Bergonzi (Vw Polo) a 27.6; 3. Cavalieri-Bazzani (Vw Polo) a 52.5; 4. Lazzeri-Cesaretti (Renault Clio) a 3’31.8; 5. Pinelli-Pellegrini (Renault Clio) a 3’36.6; 6. Zelko-Cecchi (Renault Clio) a 4’13.5; 7. La Ferla-Piazzini (Peugeot 208) a 4’21.4; 8. Bonechi-Fratta (Renault Clio W.) a 5’07.3; 9. Ciolli-Melani (Renault Twingo) a 5’07.8; 10. Nesti-Grilli (Peugeot 208) a 5’22.1.

 

Il Nido dell’Aquila “Tricolore” dà il via alle iscrizioni

Il 27 e 28 settembre, valevole per il Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), gli sterrati intorno a Nocera Umbra saranno il teatro di una nuova esaltante edizione della gara, riconfermata nel campionato Italiano Rally Terra.

28 agosto 2019. Da oggi viene dato il via alle iscrizioni, per il Nido dell’Aquila 2019, in programma a Nocera Umbra (Perugia) per il 27 e 28 settembre. La gara, rinata dalle ceneri della celebre cronoscalata al Monte Pennino degli anni novanta grazie a PRS Group in collaborazione con il Comune di Nocera Umbra e Radio Subasio riconferma il proprio status di validità per il Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), del quale sarà il quarto dei cinque appuntamenti in calendario.

Sono dunque attesi i migliori interpreti delle gare su terra italiane, dal leader della serie, il francese Stephane Consani (Skoda Fabia R5), al padovano Nicolò Marchioro (idem), poi il veronese Umberto Scandola (Hyundai i 20 R5) ed anche l’undici volte campione d’Italia Paolo Andreucci, con la Peugeot 208 T16 R5. Sono questi, i primi della classifica provvisoria tricolore quando mancano due prove, con il “Nido”, al termine della stagione, ed a loro certamente si unirà il locale Francesco Fanari, campione in carica della serie Raceday su terra, il quale avrà sicuramente in obiettivo il ben figurare davanti al pubblico amico con un risultato di vertice.

Il rally si svolgerà nell’intera giornata di sabato 28 settembre sulla lunghezza di sei prove speciali in totale (due da ripetere per tre volte): il totale del percorso misura 147 chilometri, di cui 70 di distanza competitiva.

Lucio Da Zanche firma il Rally Alpi Orientali su Porsche 911 Gruppo B

Grande gara del campione valtellinese, che dopo aver vinto il Lana sull’estrema GT del team Pentacar domina con De Luis anche la prova dell’Europeo e Italiano auto storiche disputata in Friuli

Bormio (SO) / Colico (LC), 1° settembre 2019. Il Campionato Italiano Rally auto storiche torna dalle vacanze, ma la “musica” non cambia: dopo il successo colto due mesi fa al Rally Lana, al volante della Porsche 911 gruppo B Lucio Da Zanche mette la firma sull’Alpi Orientali Historic, gara valida anche per l’Europeo disputata in Friuli nel weekend e dominata dal già plurititolato proprio nell’Italiano e nell’Europeo. Il driver di Bormio, affiancato dal navigatore Daniele De Luis, ha vinto ben 6 delle 8 prove speciali disputate in totale tra venerdì e sabato, rimanendo in testa dall’inizio fino al traguardo di Udine e confermando il livello di competitività raggiunto dalla più estrema GT da rally tedesca nel modello preparato dal team Pentacar con la collaborazione tecnica di NTP e gommato Pirelli. Il portacolori valtellinese deIla scuderia Rally Club Team di Isola Vicentina ha così messo a segno il secondo successo consecutivo nel Tricolore auto storiche 2019, terzo centro personale nel prestigioso rally friulano (i precedenti 2004 e 2011), nel quale ha messo alle sue spalle anche tutta la concorrenza europea e ora può guardare già alla prossima sfida all’atteso Rally dell’Elba. Ma Da Zanche non è il solo che in seno al team Pentacar è stato in grado di mettersi in luce. Sulle Porsche della factory di Colico diretta dal team principal Maurizio Pagella con al fianco i giovani fratelli Melli proprio lo stesso Pagella, navigato da Roberto Brea, all’Alpi Orientali ha colto il primo posto tra i piloti che disputano regolarmente l’Europeo e terzo di categoria con la 911 di 2. Raggruppamento; nello stesso gruppo da applausi il vincitore e terzo assoluto Marco Bertinotti con Andrea Rondi, mentre Ermanno Sordi e Claudio Biglieri sono settimi di 4. Raggruppamento. Nel 3. Raggruppamento medaglia d’argento per l’equipaggio “MGM” – Marco Torlasco, così come per i già titolati Antonio Parisi e Giuseppe D’Angelo nel 1. Raggruppamento.

Commenta Da Zanche dopo il successo all’Alpi Orientali: “Siamo stati protagonisti fin da subito e la nostra Porsche gruppo B era davvero competitiva. Abbiamo dovuto fronteggiare qualche problemino soltanto nella prova finale, quando però avevamo il vantaggio di poter in qualche modo ‘gestire’. Alla fine è stato un super weekend ed è grande la soddisfazione mia e del team, anche perché alla vigilia non partivamo certo come favoriti. E’ un risultato tanto di prestigio quanto importante e ora l’appuntamento è all’Elba fra tre settimane. Per il sottoscritto si prospetta un duplice impegno, come pilota e come organizzatore perché sarà di scena anche il raduno Ferrari organizzato dalla mia DazzainMotion e dall’Aci di Livorno”.

La Scuderia Project Team nella top ten del Rally del Friuli

Nel sesto appuntamento del CIR, Campedelli-Canton (New Ford Fiesta R5) chiudono sesti assoluti pagando, loro malgrado, una duplice foratura nelle battute finali.  Al Rally della Lanterna, debutto positivo con la Skoda Fabia R5 per Craviotto-Piccinini

Udine, 1 settembre 2019 – Al comando dopo il primo giorno di gara. Quattro scratch in altrettante prove speciali delle dieci effettivamente disputate. Un passo altamente competitivo e un’accresciuta sintonia con la nuova Ford Fiesta R5 MKII di M-Sport – Orange1 Racing, dopo averla portata al debutto al Rally Roma Capitale, nel luglio scorso. Eppure, tutto questo, non è stato sufficiente a regalare, quantomeno, un sorriso a Simone Campedelli che, affiancato dalla scuderia Project Team, si è dovuto “accontentare”, suo malgrado, di un’inattesa quanto immeritata sesta piazza assoluta raccolta nelle battute finali del 55° Rally del Friuli Venezia Giulia, sesto di otto round del Campionato Italiano Rally, andato in scena lo scorso fine settimana. Al talentuoso pilota romagnolo, sempre assistito alle note dalla valida Tania Canton, è risultato “fatale”, difatti, il secondo passaggio della “Drenchia”, penultima frazione cronometrata, dove nei primi chilometri ha rimediato due forature che, giocoforza, l’hanno privato di un secondo gradino del podio pressoché certo se non, chissà, di un bottino ancor più ricco. Ad ogni modo, a soli due appuntamenti dal termine della massima serie tricolore (il “Due Valli” e il “Tuscan Rewind”) l’entusiasmante lotta al titolo 2019 è rimasta ancora aperta, alla luce di una classifica corta e in continuo divenire, in vista di un finale di stagione al cardiopalma.

A diverse latitudini, invece, altro impegno per i portacolori del sodalizio presieduto da Luigi Bruccoleri, ovvero, il 35° Rally della Lanterna, valido per la Coppa Aci Sport 2^ zona. Competizione caratterizzata dal maltempo e affrontata da Davide Craviotto per assaporare un’inedita esperienza: ovvero, l’esordio al volante della Skoda Fabia R5 by Bianchi. Buona la prima per l’esperto driver genovese che, sulle pur selettive e insidiose strade di casa e in coppia col fido Fabrizio Piccinini, ha concluso a ridosso della top ten. «Ritengo che, al netto delle difficili condizioni meteo, abbiamo fatto abbastanza bene» – ha commentato un soddisfatto Craviotto – «Contento sia dell’epilogo sia dei riscontri cronometrici per quanto, il continuo mutare del tempo e i necessari cambi di gomme e d’assetto per adattare al meglio la vettura, non ci abbiano di certo facilitato il compito, ma tant’è».

È stato della partita anche l’altro conduttore locale Gabriele Lanza che, a bordo della Renault Clio Rs della Pool Racing e navigato da Alessandro Pozzi, ha chiuso sesto in classe N3 optando per una strategia conservativa onde evitare di incorrere in inutili rischi sull’asfalto bagnato.