3° Rally di Castiglione: un finale thrilling consegna il successo a “Zippo” e Ceschino su Clio Super 1.6

I francesi Cyril Audirac e Jessica James in testa fin dall’inizio chiudono  al secondo posto. Foto Magnano e Alquati

Mattia Pizio e Paolo Tozzini anche loro sulla Renault S1.6 salgono sul terzo gradino del podio. Gara resa difficile dalle condizioni meteo.  Annullati i due passaggi su la prova di Cordova per una frana

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 24 novembre – Un’ incertezza allo start dell’ultima prova è costata la vittoria assoluta a Cyril Audirac e Jessica Jemes al via della gara sulla Renault Clio Super 1.6. Il pilota di Mougins (Francia) aveva assunto il comando delle operazioni facendo segnare il miglior tempo a Lauriano e Casalborgone, le due prove ripetute che hanno caratterizzato questa edizione del Rally di Castiglione. (Il parziale di Cordova è stato annullato a causa del cedimento della sede stradale).  Il francese aveva poi resistito  al ritorno di Mattia Pizio e Paolo Tozzini più veloci nel terzo impegno cronometrato. Ma al via dell’ultimo crono, pare a causa di una incomprensione con i cronometristi, il transalpino della Renault esitava a partire perdendo nove secondi. Ne approfittavano “Zippo” e Ceschino, già vincitori lo scorso anno, i quali facevano segnare il miglior tempo scavalcando al fotofinish l’avversario. A nulla servivano le lamentele finali del veloce driver francese che chiudeva al secondo posto. Sul terzo gradino del podio salgono Mattia Pizio e Paolo Tozzini. Il giovane pilota di Oleggio, anch’egli in gara sulla Clio Super 1.6 è autore del miglior tempo sul secondo passaggio a Lauriano e  chiude ad un solo decimo da Audirac.

Ottima prestazione per Fabrizio Giovanella e Andrea Dresti (Clio Super 1.6) che concludono appena giù dal podio. Quinta posizione assoluta per Alessandro Cresto e Simone Sparvieri a completare un quintetto Renault. Gara da incorniciare per Diego Martinelli e Ermes Bagolin che  portano la Opel Astra Gsi al sesto posto assoluto e sono i vincitori della Classe A7. Settimo posto finale per Julien Albertini e Paoli Sylvain, equipaggio corso al via su una Clio Super 1.6. Successo nella classifica Under 25, nella classe R3C e ottavo posto assoluto per Michel Della Maddalena e Romano Belfiore a bordo della Renault Clio seguiti nella generale dai locali Andrea Da Lozzo e Diego Sacco all’esordio sulla Renault Clio S1.6 identica a quella che ha permesso a Nicholas Cianfanelli e Jacopo Innocenti di entrare nella top ten assoluta. Monica Caramellino e Giulia Patrone conquistano la classe rosa a bordo della Peugeot 208.

L’ultimo appuntamento rallististico nella provincia di Torino è stato condizionato pesantemente dal maltempo che ha flagellato l’intera regione. Il cedimento di un tratto della sede stradale ha costretto la direzione gara ad annullare entrambi i passaggi sulla prova di Cordova. Hanno concluso la gara 85 equipaggi.

La cronaca della Ronde Colli del Monferrato e del Moscato: Il monologo di Gianluca Verna

Grande prova del pilota locale che si impone con autorevolezza affiancato da Fabio Ceschino. In seconda posizione Gagliasso-Beltramo che si prendono la soddisfazione di vincere l’ultimo passaggio sulla prova davanti a Fassio-Rossello, i quali conquistano il podio in volata davanti a Pettenuzzo-Araspi che completano il poker Škoda Fabia. Araspi-Segir, quinti, sono i primi delle Due Ruote Motrici davanti a Ronzano-Andreis e ai velocissimi Rotella-Rappoldi. Palma della sfortuna a Franco-Sacco, fermi nel trasferimento verso la partenza. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Stefano Bertuccioli

CASALE MONFERRATO (AL), 3 novembre 2019.  Tutti presenti o quasi i concorrenti al via della gara casalese con solo due defezioni alle verifiche di sabato mattina. Non si presentano Emanuele Morganti-Maurizio Bodda, iscritti con una Škoda Fabia R5 e Jacopo Araldo-Alessandro Mattioda che avrebbero dovuto condividere una Clio S1600.

Il primo colpo di scena avviene nel trasferimento di sabato sera fra il parco assistenza di Madonnina di Serralunga di Crea e il palco partenza di Casale Monferrato, poco più di 15 chilometri, con la Mitsubishi Lancer di Emanuele Franco-Diego Sacco che si ammutolisce lungo il percorso per una panne elettronica. Gran lavoro dei meccanici per gran parte della notte, ma la berlinona giapponese non vuole saperne di rimettersi in moto e all’equipaggio, uno che avrebbe potuto dire la sua sul fondo viscido della speciale, non resta altro che svestire le tute e tornarsene mestamente a casa.

La prima prova si svolge in prima mattinata con cielo coperto e asfalto umido e subito Gianluca Verna, con Fabio Ceschino al quaderno delle note, mette in chiaro quali sono i suoi propositi chiudendo con 7”9 di vantaggio su Patrik Gagliasso-Dario Beltramo, seguiti a 8/10 da Fredrik Fassio-Andrea Rossello, che iniziano il duello che durerà tutta la gara con Alessandro Pettenuzzo-Daniele Araspi, staccati di altri 8/10.

Dietro i quattro moschettieri della Škoda Fabia R5 i distacchi si fanno pesanti. A svettare in quinta posizione è il funambolico Antonio Rotella, affiancato dal coraggioso Alessandro Rappoldi, che sfrutta magnificamente l’agilità della sua Peugeot 106 di Classe A6 e stacca il quinto tempo con un ritardo di 29”1 da Verna, precedendo di 1”5 Francesco Aragno-Andrea Segir (Clio S1600) rallentati dal concorrente che li precedeva, che staccano lo stesso tempo dei dominatori della Classe R2B Loris Ronzano-Gloria Andreis.

La gara perde subito nella lotta per le posizioni che contano Roberto Iemmola-Matteo Angiulli che escono di strada con la loro Punto S1600, perdendo 4 minuti da Verna, ultimo tempo assoluto, ma soprattutto rimediando un grandissimo spavento: “La macchina è finita in un prato e non si fermava più. Mi sono visto in mezzo al pubblico che era lì a vedere. Una situazione bruttissima visto che non poteva fare nulla per controllarla” commenta il pilota di Trino Vercellese che sul momento pensa anche di ritirarsi. Nel frattempo si registrano i primi tre ritiri, fra i quali quello di Giacomo Zambruno affiancato da Riccardo Tondina (che dopo aver disputato l’intera stagione al volante della Clio torna per una volta al quaderno delle note) che stropicciano malamente la loro Clio N3.

La seconda prova speciale cambia di poco la situazione con Gianluca Verna che accelera ulteriormente e lima il suo tempo di 4”. Accelera maggiormente Gagliasso che riesce a contenere il ritardo in appena 4”3 senza però scrollarsi di dosso gli inseguitori con Alessandro Pettenuzzo che chiude in ritardo di appena 7/10 e Fredrik Fassio che paga 2”1 al giovane pilota torinese consegnandogli la terza piazza in classifica assoluta. La quinta prestazione è siglata da Michele Guastavino, affiancato sulla Punto S2000 dalla mamma Mirella Siri che ha ragione di Francesco Aragno che disputa la prima parte della prova con le gomme non in temperatura a causa dei minuti di stop alla partenza per permettere ai commissari di percorso di liberare la strada dalla Mitsubishi di Minerdo. Ottimo settimo tempo per Pierluigi Maurino-Samuele Perino con la quinta Škoda Fabia R5 in classifica che fanno meglio di Loris Ronzano che mantiene il comando di R2B, quindi Roberto Iemmola che recupera coraggio ed entra fra i migliori dieci, per concludere con la decima posizione di Antonio Rotella, che paga l’asciugarsi dell’asfalto, fatto che favorisce le vetture più potenti. In prova si ritirano altri quattro equipaggi, fra i quali Daniel Minerdo e Stefano Sandrigo che sbattono duramente contro le rotoballe della prima chicane, costringendo la direzione gara a sospendere per alcuni minuti le partenze.

La classifica dopo la prova vede Gianluca Verna portare a 12”2 il suo vantaggio su Patrik Gagliasso che ha 2”3 di margine su Alessandro Pettenuzzo a sua volta in vantaggio di 1”3 su Fredrik Fassio. Michele Guastavino ha preso il giusto ritmo e sale in quinta posizione staccato di 51”2 da Verna con 1/10 di vantaggio su Francesco Aragno. Alle spalle del savonese Loris Ronzano a 58”1 da Verna avvicinato a soli 7/10 da Pierluigi Maurino, che ha 7/10 sul sorprendente Antonio Rotella, nono. Decima posizione in classifica assoluta per Giancarlo Morra affiancato da Giorgia Colla, per la prima volta sul sedile di destra di una R5. Iemmola è 44° assoluto avendo superato tre concorrenti.

Passa mezzogiorno e la strada pur essendo più asciutta si è sporcata. Verna è ancora primo, con un tempo di un paio di secondi più alto del primo passaggio, con Gagliasso che si avvicina ulteriormente, pagando appena 1/10 al casalese. Fassio lascia 2”5 a Verna, ma fa meglio per 1”4 su Pettenuzzo salendo in terza posizione assoluta, anche se con un solo secondo di vantaggio sul pilota torinese. Quinta piazza per Francesco Aragno, questa volta senza problemi, che precede un sempre più convinto Giancarlo Morra, quindi Loris Ronzano, poi Roberto Iemmola che mantiene un buon passo senza però essere aggressivo, quindi Maurizio Gastone-Enrico Gatto che salgono all’ottavo posto con la loro Mitsubishi Lancer precedendo ancora Antonio Rotella che continua a essere fra i dieci più veloci della gara. Un problema a un pneumatico che si sgonfia costringe Michele Guastavino a procedere lentamente segnando l’ultimo tempo fra i concorrenti ancora in gara, pagando 2’23” a Verna. Ritiro per uscita di strada di Pierluigi Maurino che finisce in un fosso. Terminato il passaggio delle vetture la Fabia viene rimessa in strada, ma è troppo tardi per continuare.

La classifica assoluta vede sempre Verna al comando con 12”3 su Gagliasso, che ha 6” netti su Fassio, in piena battaglia con Pettenuzzo su cui vanta appena 1/10 e si giocheranno il tutto per tutto nella prova finale. Aragno consolida la sua quinta posizione con 17” di vantaggio su Ronzano, seguito a 5”9 da Rotella, settimo assoluto che precede Morra, Gastone e Fabio Becuti-Igino Diamanti che entrano fra i migliori dieci. Guastavino è precipitato in 37esima posizione, Iemmola è risalito in 41esima posizione, con quattro concorrenti dietro.

Si arriva al gran finale con Patrik Gagliasso, che non demorde e sigla il miglior tempo con Verna che gestisce senza perdere il ritmo e lascia al torinese 2”3. La battaglia infuocata per il terzo gradino del podio vede Fredrik Fassio pagare 3” netti a Gagliasso, ma fare meglio di Pettenuzzo per 3/10 assicurandosi il podio. Aragno mantiene la quinta piazza in prova e in gara e fa meglio di Loris Ronzano, seguito da Maurizio Gastone, quindi un rinfrancato Roberto Iemmola, seguito dal solito Antonio Rotella, che sigla la nona prestazione e Giancarlo Morra a chiudere i primi dieci. La classifica assoluta vede ai primi quattro posti le Škoda Fabia di Verna-Ceschino, con 10” di vantaggio su Gagliasso-Beltramo, poi Fassio-Rossello a 19” che chiudono con 4/10 appena su Pettenuzzo-Araspi. La quinta posizione è saldamente in mano ad Aragno-Segir che precedono Ronzano-Andreis di 24”, seguiti da Rotella-Rappoldi che pagano meno di 2 minuti ai vincitori. A seguire Morra-Colla, ottavi, Gastone-Gatto, noni, e Becuti-Diamanti che chiudono la serie dei primi dieci. Guastavino-Siri sono 31 esimi perché oltre al tempo perso in prova pagano anche 1’10” di penalità, mentre Iemmola-Angiulli terminano 34esimi con otto equipaggi alle spalle.

  • Iscritti 57, verificati 55, classificati 42, ritirati 13.
  • Vincitori Prove speciali: 3 Verna-Ceschino (1, 2,3); 1 Gagliasso-Beltramo (4)
  • Leader di classifica: 1-4 Verna-Ceschino

 

Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, Classe R5: Giancarlo Morra chiude dietro ai quattro moschettieri

Le prime quattro posizioni ripropongono le stesse posizioni della classifica assoluta. Dietro chiude Giancarlo Morra, che dopo uno spegnimento della Fabia nella prima prova trova il ritmo giusto finendo fra i migliori dieci dell’assoluta. Gara sfortunata per Pierluigi Maurino costretto al ritiro. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Stefano Bertuccioli

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019.  Lo sviluppo della classifica della Classe R5 segue di pari passo per le prime quattro posizioni la classifica assoluta con Verna-Ceschino che precedono Gagliasso Beltramo, poi Fassio-Rossello che hanno la meglio proprio in volata di Pettenuzzo-Araspi, all’esordio su una R5, tutti racchiusi nello spazio di appena 19”4.

Unico altro equipaggio al traguardo è quello formato da Giancarlo Morra, che fa salire per la prima volta su una vettura di Classe R5 la navigatrice Giorgia Colla, che conclude quinto di categoria e ottavo assoluto Morra-Colla partono con difficoltà facendo spegnere la vettura al primo tornante della prima prova speciale, finendo fuori dei migliori dieci della classifica assoluta, migliorandosi poi passaggio dopo passaggio. Prima gara su fondo bagnato e seconda con la Škoda Fabia R5 per Pierluigi Maurino-Samuele Perino, che dopo essere stati alle spalle dei quattro moschettieri primattori della classe, escono di strada nel terzo passaggio sulla Colli e Castelli, mentre erano ottavi assoluti. Ripetendo il risultato del precedente Rally Città di Torino, gara di esordio con la berlinetta boema.

  • Iscritti 7, verificati 6, classificati 5, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 3 Verna-Ceschino (1, 2 ,3); 1 Gagliasso-Beltramo (4)
  • Leader di classifica: 1-4 Verna-Ceschino

Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, Classe R3C: volano Di Carlo-Iguera

Gara veloce e accorta del pilota del VM Motor Team che alza il piede nell’ultimo passaggio sulla prova speciale, alla luce dei fari, quando rischiare era inutile e pericoloso. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Stefano Bertuccioli

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019. Successo senza patemi di Giovanni Di Carlo e Massimo Iguera, che si impongono in tutte e quattro le prove speciali, viaggiando nelle prime tre in quindicesima posizione assoluta, alzando decisamente il piede nell’ultima (ventunesimi) quando non c’è più nulla da decidere solo rischi da prendere. Chiudendo alla fine quindicesimi assoluti, dopo aver ceduto due posizioni nell’assoluta. Assolutamente ininfluente.

Alle spalle del portacolori del VM Motor Team concludono i compagni di scuderia Carlo Camere-Stefano Demartini, che viaggiano con estrema circospezione per tutta la gara, combattendo con i vetri che si appannano, senza mai esagerare vedendo comunque il traguardo alla fine in 27esima posizione assoluta.

  • Iscritti 2, verificati 2, classificati 2, ritirati 0.
  • Vincitori Prove speciali: 4  Di Carlo-Iguera (1, 2, 3, 4)
  • Leader di classifica: 1-4 Di Carlo-Iguera

Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, Classe R3T: Cosimo Mazzarà assaggia la Clio Turbo

Gara test con la Clio con tempi in continua progressione per i portacolori del New Driver’s Team. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Stefano Bertuccioli

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019.  Gara test del pilota di Settimo Torinese Cosimo Mazzarà, in vista dell’uso della Clio Turbo in occasione del prossimo Rally di Castiglione, per lui gara di casa. Così il portacolori del New Driver’s Team, affiancato da Serena Manca, impiega la prima prova a capire i meccanismi della vettura sovralimentata francese “anche se io con le turbo ci ho corso una vita” riferendosi alla sua mitica Uno Turbo con la quale ha disputato una ventina di gare, ultima delle quali al Castiglione dello scorso anno. Trentaquattresimi nella prima prova della giornata sono in continua progressione fino a segnare il dodicesimo tempo nell’ultimo passaggio sulla speciale chiudendo 17esimi assoluti. Un buon test in vista della prova casalinga.

  • Iscritti 1, verificati 1, classificati 1, ritirati 0.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Mazzarà-Manca (1, 2, 3, 4)
  • Leader di classifica: 1-4 Mazzarà-Manca

 

 

Nuova Lambo V12 Vision Gran Turismo presentata a Monte Carlo

Monte Carlo, Monaco, 24 novembre 2019 – Automobili Lamborghini presenta una nuova concept car, la Lambo V12 Vision Gran Turismo, in concomitanza con le finali mondiali del FIA Certified Gran Turismo Championships 2019 in programma a Monte Carlo. Il nuovo capolavoro targato Lamborghini è una concept assolutamente visionaria, che mette l’accento sul divertimento di guida nel contesto digitale di Gran Turismo Sport, iconico videogioco per la PlayStation 4 di Sony, dove sarà disponibile in versione virtuale a partire dalla primavera del 2020.

Stefano Domenicali, Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini, ha commentato: “Lamborghini è un brand giovane, per questo oggi presentiamo qui il nostro ultimo progetto virtuale sotto forma di vero e proprio modello: il suo design futuristico è stato pensato per il divertimento dei giovani appassionati di videogiochi e supersportive”.

L’incredibile estetica della Lambo V12 Vision GT è frutto del lavoro e della creatività del Centro Stile Lamborghini di Sant’Agata Bolognese. Si tratta di una monoposto in versione virtuale, che monta lo stesso gruppo propulsore della Sián FKP 37. In termini di design, le sue radici affondano nello storico DNA Lamborghini, facendo leva sul potenziale di questo linguaggio estetico declinato in senso futuristico. La silhouette è imperniata sulla linea centrale, tratto iconico di tutti i modelli Lamborghini, e accentua il layout da monoposto pensato per un racing game in cui non sono previsti passeggeri.

Nel complesso, il potente design di questa concept car è fortemente orientato a sviluppare una sofisticata aerodinamica. Un’ampia ala, dove è alloggiato il gruppo ottico posteriore che riprende il classico stilema a Y, domina il retrotreno. Ogni elemento è progettato per ottenere superfici ad alte prestazioni, in una sintesi perfetta di design e aerodinamica. Il corpo principale non è collegato ai parafanghi, mentre il motivo esagonale dei cristalli laterali si ispira alle linee della Marzal del 1968. La Lambo V12 Vision GT recupera l’inconfondibile motivo a Y tipico delle Lamborghini su entrambi i gruppi ottici, anteriore e posteriore. Un concept visionario ha bisogno di interni altrettanto orientati al futuro: si accede all’abitacolo dalla parte anteriore della vettura, come i piloti dei caccia da combattimento. I principali comandi di guida si trovano sul volante futuristico e tutte le informazioni di guida sono proiettate in forma virtuale davanti agli occhi del pilota.

“La Lambo V12 Vision Gran Turismo è stata pensata per essere la migliore virtual car di sempre per tutti i giovani gamer e fan che amano il nostro brand e il suo sguardo sempre orientato al futuro”, ha dichiarato Mitja Borkert, Head of Design di Lamborghini. “È un’opportunità per il genio e il talento dei nostri designer di esprimersi a pieno e immaginare un’auto che non sia solo affascinante e incredibile da guidare – come ogni Lamborghini – ma rispecchi anche tutto l’impegno della Casa del Toro nello sviluppare tecnologie innovative, soprattutto nel campo dei materiali leggeri e dell’ibridizzazione.”

Provincia Granda Rally Club: Giro dei Monti Savonesi Storico amaro per Billò-Mao

Foto Barbara Garulla-Fulvio Ferraro

Sono tornati, dopo molti anni, a gareggiare le auto da rally sul territorio albenganese, grazie alla scuderia Sport Infinity che ha proposto, lo scorso fine settimana, la prima edizione del “Giro dei Monti Savonesi Storico, con partenza ed arrivo ad Albenga.

Per l’occasione è tornato a gareggiare, dopo circa tre anni, l’equipaggio formato da Maurizio Billò e Marco Mao, su Peugeot 309 Gti 16V, con i colori del Provincia Granda Rally Club. Rientro amaro per la coppia della Val Tanaro, autori di un ottima prima tappa nella giornata di sabato, che chiudevano al 12° posto assoluto, lasciandosi alle spalle le più potenti vetture Gruppo A.

Alla partenza della prima prova domenicale, il primo passaggio sullo “Scravaion”, la rottura di un giunto del semiasse sanciva la fine alla loro gara.

 

Giandomenico Basso e Lorenzo Granai (Skoda Fabia R5) vincono il Campionato Italiano Rally 2019 al Tuscan Rewind

Il pilota veneto vincendo il Tuscan Rewind, ultima prova della serie tricolore, si aggiudica il titolo davanti a Andrea Crugnola, VW Polo, e a Simone Campedelli, Ford Fiesta R5. Terzo in gara e primo tra i partecipanti Campionato Italiano Terra ha chiuso Paolo Andreucci, Peugeot 208 R5. Il titolo CIR Costruttori va alla Ford, il Costruttori 2 Ruote Motrici alla Peugeot.

Montalcino (Siena), Sabato 23 novembre 2019 – Uno tricolore storico, quello ottenuto da Giandomenico Basso e Lorenzo Granai alla guida della loro Skoda Fabia R5, non fosse altro perché conquistato al fotofinish, con ben quattro equipaggi che si sono presentati al via dell’ultima gara, il Tuscan Rewind, ancora con la possibilità di vincere il Campionato. Oltre a Basso al via della bella gara toscana si erano infatti presentati, con ampie possibilità di successo, anche Luca Rossetti, Citroen C3 R5, Andrea Crugnola, VW Polo R5 e Simone Campedelli, Ford Fiesta R5. Un finale straordinario per una serie tricolore 2019 che, comunque, è stata sicuramente la più belle e combattuta degli ultimi anni.

Vince quindi gara e titolo, Giandomenico Basso da Cavaso del Tomba, in coppia con il toscano Lorenzo Granai, due grandi interpreti del rallismo tricolore, che hanno ottenuto il successo con la loro Skoda schierata in maniera del tutto privata da Metior Sport e Loran.  Gli altri escono tutti a testa alta consci di avere condotto una stagione straordinario. Primo fra tutti Andrea Crugnola, VW Polo divisa con Pietro Elia Ometto, il più privato forse tra i pretendenti al titolo. Sempre velocissimo in tutte le gare, subito dal via del campionato il pilota di Varese si è alternato alla guida della Polo, e di una Skoda Fabia R5, entrambe seguite dall’HK Racing.

Con il varesino della VW da sottolineare anche le grandi stagioni di Luca Rossetti, in coppia con Eleonora Mori, partito con l’handicap di portare per la prima volta in gara nel CIR la Citroen C3 R5 ufficiale, che ha comunque lottato fino ad una prova dal termine della gara, quando al comando ed in grado di puntare al titolo, è stato rallentato da una foratura. Foratura che ha allontanato dal vertice e dalla possibile vittoria tricolore anche un altro grande protagonista dell’annata. Simone Campedelli, in coppia con Tania Canton. Il romagnolo e la Ford preparata ufficialmente dalla M-Sport e portata in gara dalla Orange1 Racing hanno dimostrato comunque di essere pronti per traguardi importanti. La Ford si aggiudica comunque il titolo italiano Costruttori assoluto poiché la situazione di vantaggio rispetto alla concorrente Citroen rimane invariata. Entrambe i piloti di punta infatti risultano fuori dalla zona punti.

Nella festa per il tricolore uno spazio se lo è ricavato Paolo Andreucci, in coppia con Rudy Briani, che con la sua Peugeot 208 R5 è arrivato terzo in gara e primo tra i partecipanti al Campionato Italiano Rally Terra.  Il tricolore Terra vede l’ormai ex campione italiano secondo assoluto, dietro al francese Stephane Consani, già trionfatore della serie, qui sfortunatissimo con un’uscita di strada durante lo shakedown che gli ha impedito di prendere parte alla gara. Andreucci chiude il Tuscan davanti Giacomo Costenaro, secondo in coppia Justin Bardin su Skoda Fabia R5. Completa il podio del CIRT il veronese Luca Hoelbling insieme a Federico Fiorini al volante della Hyundai i20 R5. Sfortunati protagonisti della gara del Terra sono stati Umberto Scandola (Hyundai i20 R5), autore di una gara perfetta e costretto al ritiro quando era al primo posto assoluto del Tuscan e Nicolò Marchioro, che si ritira nelle prime battute di gara sulla Fabia R5 ma chiude comunque la stagione da terzo del Campionato. Nel Trofeo Gruppo N 4 Ruote Motrici, la vittoria in gara va a Christian Gabbarrini, Subaru Impreza Sti.

Un altro risultato di rilievo a Montalcino lo hanno ottenuto Rentato Travaglia, che chiude quarto assoluto con Luca Gelli sulla Fabia R5 e Tony Cairoli con Anna Tomasi, bravi con altra R5 boema con ottimi tempi riuscendo ad inserirsi tra i primi dieci. Tra i titoli tricolore ancora in palio al Tuscan sono stati assegnati il Campionato Italiano Costruttori alla Ford mentre il tricolore Due Ruote Motrici va alla Peugeot. Nel CIR Due Ruote Motrici, la gara toscana è andata a Davide Nicelli Jr su Peugeot 208 R2, davanti agli equipaggi femminili di Rachele Somaschini, Citroen DS3 R3T e Patrizia Perosino, altra 208 R2. Fuori dai giochi i campioni italiani Tommaso Ciuffi e Nicolò Gonella con la Peugeot 208 R2 ufficiale per il già ottenuto titoli tricolori nel Campionato Junior e nel Due Ruote Motrici hanno commesso un piccolo errore hanno preso un muro a metà gara.  In scena sugli sterrati del Tuscan anche il duello finale tra le Ford Fiesta R2 dei giovanissimi CIR Junior Andrea Mazzocchi e Silvia Gallotti nello scontro diretto con i campioni italiani junior Marco Pollara insieme a Rosario Siragusano. Nel trofeo firmato da Peugeot la vittoria è andata della gara e del monomarca a Michele Griso con la 208 R2B.

 

CLASSIFICA ASSOLUTA 10° TUSCAN REWIND FINALE: 1. Basso-Granai (Skoda Fabia R5) in 1:14’44.3; 2. Crugnola-Ometto (Volkswagen Polo R5) a 11.5; 3. Andreucci-Briani (Peugeot 208 R5) a 47.5; 4. Travaglia-Gelli (Skoda Fabia R5) a 1’24.0; 5. Papadimitriou-Harryman (Skoda Fabia R5) a 1’33.4; 6. Battistolli-Zanella (Skoda Fabia R5) a 1’38.7; 7. Taddei-Gaspari (Hyundai I20 R5) a 1’41.1; 8. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) a 1’54.8; 9. Consani-Salmon (Skoda Fabia R5) a 2’56.6; 10. Cairoli-Tomasi (Skoda Fabia R5) a 2’58.8.

CLASSIFICA ASSOLUTA: Basso 91,5 punti validi; Crugnola 82,25; Campedelli 68,75; Rossetti 65,
CLASSIFICA COSTRUTTORI: Ford 75,5; Citroen 68,2
CLASSIFICA CIR JUNIOR: Pollara 78,75; Testa 54,25; Mazzocchi 46

CLASSIFICA CIR 2 RM: Ciuffi 90 punti; Nicelli 78,5; Perosino 62; Somaschini 55,5; Trevisani 38

CLASSIFICA COSTRUTTORI: Ford 75,5 punti; Citroen 68,25.

CLASSIFICA COSTRUTTORI 2 RM: Peugeot 181,5; Ford 164,5

 

Paolo Andreucci e Rudy Briani (Peugeot 208 R5) vincono il Tuscan Rewind nel CIRT

All’ultimo round del Campionato Italiano Rally Terra il garfagnino si prende la prima vittoria nella serie chiudendo terzo nella classifica assoluta della gara. Alle sue spalle i terraioli Giacomo Costenaro (Skoda Fabia R5) e Luca Hoelbling (Hyundai i20 R5). Sfortunato Umberto Scandola (i20 R5) out nel finale quando era primo assoluto del Tuscan. Vittoria in gara nel Trofeo Gruppo N 4 Ruote Motrici per christian Gabbarrini (Subaru Impreza STI)

Nella festa per il tricolore del CIR uno spazio se lo è ricavato Paolo Andreucci, in coppia con Rudy Briani, che con la sua Peugeot 208 R5 è arrivato terzo in gara e primo tra i partecipanti al Campionato Italiano Rally Terra. Il tricolore Terra vede l’ormai ex campione italiano secondo assoluto, dietro al francese Stephane Consani, già trionfatore della serie, qui sfortunatissimo con un’uscita di strada durante lo shakedown che gli ha impedito di prendere parte alla gara. Andreucci chiude il Tuscan davanti Giacomo Costenaro, secondo in coppia Justin Bardin su Skoda Fabia R5. Completa il podio del CIRT il veronese Luca Hoelbling insieme a Federico Fiorini al volante della Hyundai i20 R5. Sfortunati protagonisti della gara del Terra sono stati Umberto Scandola (Hyundai i20 R5), autore di una gara perfetta e costretto al ritiro per panne elettirca quando era al primo posto assoluto del Tuscan e Nicolò Marchioro, che si ritira nelle prime battute di gara per una toccata che ha piegato un braccetto della sua Fabia R5, ma chiude comunque la stagione da terzo del Campionato.

Una foratura anomala, nell’ultima speciale compromette la vittoria nel tricolore per Citroën e Rossetti

Al 10° Tuscan Rewind, Luca Rossetti ed Eleonora Mori con la loro Citroën C3 R5 stavano conducendo la classifica della gara quando una foratura anomala ha fatto sfumare la vittoria nel Tricolore Piloti e Costruttori

Già al Due Valli dello scorso ottobre, per lo stesso motivo, la gara dei portacolori di Citroën, era stata compromessa anzitempo.

Carlo Leoni (Direttore Comunicazione Groupe PSA Italia): «Terminare in questo modo le ultime due gare dal Campionato Italiano Rally, lascia sicuramente molto amaro in bocca. Questo tipo di situazioni, oltre a non essere il degno finale del Tricolore, impattano pesantemente sulla sicurezza del nostro equipaggio e – in generale – di tutti i piloti» .

Peugeot vince il Tricolore Costruttori Due Ruote Motrici

Dopo la conquista del titolo piloti del campionato italiano rally 2 ruote motrici, Peugeot Italia si aggiudica anche il Campionato Italiano Costruttori Due Ruote Motrici. Nell’ultimo appuntamento della stagione i neo campioni italiani Tommaso Ciuffi e Nicolò Gonella sono costretti al ritiro dopo aver danneggiato la loro 208 R2 ma, grazie al supporto dei piloti privati, il Leone conquista il tricolore. Peugeot ringrazia i propri piloti ufficiali, il team, i meccanici, i partner e tutti i clienti privati che con la loro passione per il Marchio hanno contribuito a arricchire ulteriormente il ricchissimo palmares della filiale italiana.

Tommaso Ciuffi (pilota ufficiale PEUGEOT Sport Italia su 208 R2B): “Che il Tuscan per noi non fosse una passerella lo avevamo detto alla vigilia. Volevamo portare punti importati per il Tricolore Marche e abbiamo attaccato fino dai primi chilometri di speciale. Purtroppo abbiamo commesso un errore a causa di una distrazione e la nostra vettura, per ragioni di sicurezza, non era in grado di proseguire. Ma siamo felici che i tanti piloti che corrono con la 208 R2 abbiano contribuito in maniera importante a questo successo”.

Project Team, un Tuscan Rewind in chiaroscuro

Sui celebri sterrati senesi, teatro del round conclusivo del CIR, sfuma il sogno tricolore per Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5). gara in crescendo per Gabbarrini-Pudda (Subaru Impreza Sti), vincitori del Gruppo N e del Trofeo Yokohama

Montalcino (Si), 23 novembre 2019 – Un vortice di emozioni, dalla pura esaltazione al più sincero sconforto (seppur con qualche eccezione), ha coinvolto la scuderia Project Team, impegnata con cinque equipaggi al 10° Tuscan Rewind, ultimo e decisivo atto stagionale del Campionato Italiano Rally (CIR), andato in scena sui celebri sterrati del Senese. Uno schieramento dall’elevato blasone che ha visto in Simone Campedelli, al volante della Ford Fiesta R5 del team M-Sport Orange1 Racing gommata Pirelli e navigato da Tania Canton, tanto un ideale capofila quanto uno dei protagonisti che, nel bene e nel male, ha infiammato l’intera due giorni toscana. Presentatosi al via, rientrando con pieno diritto nel lotto dei quattro aspiranti al titolo tricolore assoluto, il talentuoso pilota romagnolo è stato stoppato nella sua rincorsa da una foratura alla gomma anteriore sinistra durante la sesta prova speciale delle otto disputate, quando era saldamente al comando. Leadership provvisoria precedentemente guadagnata, dal driver cesenate, alla luce di due scratch assestati nelle prime due frazioni cronometrate del sabato. Seppur lasciato il vertice della classifica, suo malgrado, Campedelli non si è perso d’animo tanto da continuare a spingere sul pedale nel tentativo di recuperare posizioni fino a quando, nel forcing finale, un “lungo” non l’ha costretto al definitivo forfait. «Un epilogo amaro, ovvio, ma che non cancella l’eccezionale stagione di Simone, che ha sempre sfoggiato prestazioni di altissimo livello giocandosela fino alla fine» – ha commentato Luigi Bruccoleri, presidente Project Team – «A tal proposito, non finirò mai di ringraziare la famiglia Campedelli, l’Orange1 e la Ford, che tra l’altro ha vinto anche il titolo costruttori, per averci offerto la possibilità di far parte di questa grande squadra dove serietà, competenza e professionalità l’hanno fatta da padrone. Detto questo, a fine anno tracceremo un bilancio, valutando con calma se proseguire anche nel 2020 l’esperienza nel CIR, cosa niente affatto scontata».

Andando, invece, alle note liete, da registrare la duplice vittoria tanto in Gruppo N quanto nel Trofeo Yokohama conseguita dall’altro alfiere Christian Gabbarrini, su Subaru Impreza Sti curata dalla Proline. Un risultato, frutto di una gara tutta in rimonta per l’esperto conduttore umbro che, assistito alle note da Stefano Pudda, è passato definitivamente in testa alla categoria nel tratto conclusivo, annichilendo i diretti avversari. «Finalmente! Dopo quattro ritiri consecutivi, siamo riusciti a tagliare il traguardo» – ha sottolineato un soddisfatto Gabbarrini sul palco d’arrivo – «È stata più dura del previsto poiché, al di là dei numerosi e quotati antagonisti in campo, abbiamo viaggiato a ‘tre cilindri’ per quasi tutta la giornata di sabato. Di fatto, si staccava continuamente una bobina. Una stupidaggine, certo, ma che ci ha fatto penare non poco. Infatti, una volta risolto il problema, siamo riusciti ad esprimerci al meglio nell’ultimo tratto cronometrato colmando tutto il gap precedentemente cumulato. Ora ci attende qualche mese di pausa. Riprenderemo l’attività sportiva nel 2020 nell’ambito del ‘Val d’Orcia’ e del ‘Valtiberina’, entrambi validi per il Raceday Rally Terra». Qualche rammarico, invece, per “Mattonen” (Mitsubishi Lancer Evo X della ML Garage), coadiuvato dalla fida Giulia Taglienti, fuori dai giochi per una perdita d’olio, così come l’attesa Corinne Federighi (Renault Clio R3 gestita dalla SMD Racing) che, al rientro dopo una sosta durata ben otto mesi (ovvero, dalla partecipazione al “Ciocco” del marzo scorso) e in coppia, per la prima volta, con l’esperto Giacomo Ciucci, è stata costretta al ritiro anticipato, impattando su una pietra che ha bucato la ruota e rotto il braccetto anteriore sinistro. Non è andata meglio, infine, a Stéphane Consani (Skoda Fabia R5 dell’Erreffe Rally Team – Bardhal gommata Pirelli). Il francese, infatti, già vincitore del CIRT e affiancato nell’abitacolo dal connazionale Thibault De La Haye, ha abbandonato nel corso dello shakedown per una rovinosa uscita di strada.

LORAN , Giandomenico Basso e Lorenzo Granai sono i nuovi campioni italiani

Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Skoda Fabia R5 #1, Sport e Comunicazione)

Frosinone, 23/11/2019 – Si conclude nel segno di Giandomenico Basso e Lorenzo Granai il campionato italiano 2019.

L’equipaggio griffato LORAN è autore di un weekend a lunghi tratti perfetto, fatto di intelligenza, tattica e tanta forza mentale. Il driver veneto fa sfogare nelle battute iniziali del 10° Tuscan Rewind i suoi inseguitori, salvo poi inanellare posizioni ai loro errori. Una tattica rivelatasi vincente bissata dallo scratch mostruoso fatto segnare a bordo della Skoda Fabia R5 by Metior gommata Michelin nell’ultima prova speciale in programma: un miglior tempo assoluto che vale il gradino più alto del podio del rally e il titolo in un CIR combattuto e incerto fino all’ultimo metro cronometrato.

La società laziale può dunque piangere di gioia, consapevole di aver scritto una bellissima pagina sportiva indelebile di sport, con una vittoria maturata dopo tanti sacrifici di ogni genere e da squadra totalmente privata. La consacrazione nei “grandi” è dunque ora una solida e meritata realtà!

 

A Tindari sorriso a metà per la Nebrosport in un weekend bagnato

Foto Tina Sfogliano

Sant’Angelo di Brolo 22 novembre 2019- Gara tosta per la scuderia Nebrosport alla quinta edizione del Tindari Rally, andata in scena il 16 e 17 novembre 2019. A causa delle avverse condizioni meteo, gli incostanti acquazzoni che si sono avvicendati sulle varie prove hanno causato non pochi danni di tenuta della strada ai piloti scesi in pista.

I neo campioni di coppa di zona Carmelo Galipò e Tino Pintaudi si sono riconfermati anche al termine di una stagione strepitosa, chiudendo con la loro Skoda Fabia quinti assoluti, di classe e di gruppo, laureandosi Campioni Siciliani di classe R5. La rottura del semiasse della Clio Williams  ha invece messo fine alla gara di Tullio Danzì e Simone Gullo. Un vero peccato visto che al momento del ritiro si ritrovavano al quarto posto di classe.

Per i campioni di coppa di zona di classe, Nino Miragliotta ed Elisabetta Franchina, il rally non è iniziato nei migliori modi già il sabato sera quando la loro Peugeot 106 non è riuscita ad entrare nella prima prova per la rottura del radiatore dell’olio. Per fortuna, sono riusciti a sostituirlo in assistenza e domenica mattina hanno ripreso la gara con la formula super rally, piazzandosi 51esimi assoluti, primi di gruppo e primi di classe. Per l’equipaggio, la prestazione di ieri ha portato alla vittoria del Campionato Siciliano di classe RS 1.6 Plus. Partecipazione sfortunata per i sampietrini Gianfranco Starvagi e Francesco Rossello. Dopo un’incredibile serie di guasti alla loro Peugeot 205, sono stati costretti al ritiro sull’ultima prova speciale per la rottura del cambio.

Un’altra bella soddisfazione nel finale di stagione per il duo composto da Giuseppe Leonti e Francesco Vercelli che sfiora la top ten della classifica generale. Per la loro Peugeot 106, l’11esimo posto assoluto, il secondo gruppo ed il primo classe N2. Buoni riscontri anche per i Santangiolesi Pierpaolo Pintaudi e Ivana Manfrè che chiudono un weekend positivo con la loro Peugeot 106 di classe N2 al nono posto di classe e 29esimo assoluto. La sfortuna continua ad accanirsi invece contro Nicola Midili e Marco Di Luca, incappati in una leggera toccata nel trasferimento della prova verso San Piero Patti che non gli ha permesso di proseguire la loro gara.

Podio di classe RS 1.6 per Francesco Di Stefano e Andrea Adamo. Il pilota torrese fa urlare di gioia la sua Peugeot 106 e chiude al 52esimo della generale, secondo di classe e terzo di gruppo.

Vittoria in classe RS 2.0 anche per i grintosi Salvatore Scibilia e Maurizio Agostino. Attese rispettate ancora una volta dal driver che prosegue in un momento assolutamente positivo, chiudendo al 38esimo assoluto e primo sia di gruppo che di classe. La Fiat 500 guidata da Santo Fallo assistito alle note da Tindaro Casella, si iscrive all’elenco dei piloti Nebrosport vincitori della classe di appartenenza. Per lui, oltre 60esimo piazzamento assoluto, il primato della classe RS 1.1150. Nel secondo giro di prove la Dea bendata si accanisce invece contro il duo composto da Maurizio Calabria e la figlia Delia, rimasti a piedi per la rottura della trasmissione della fida R5 Turbo nel corso della settima prova speciale, mentre si trovavano primi di classe. Nella classifica riservata alle scuderie la NEBROSPORT si  piazza al secondo posto nella speciale graduatoria.

Porsche e Ginetta al top nella “Due Ore Autostoriche-Trofeo A. Bartoli”; spettacolo nella Super Cup

La corsa endurance per auto storiche, alla sua ventesima edizione, ha visto anche la tappa finale del Campionato Italiano Autostoriche: buon terzo posto per l’equipaggio che ha visto in gara anche il campionissimo Emanuele Pirro. Bene gli umbri nella Super Cup

Magione (Pg) – Gare perfette, in cui la competizione tra i piloti è stata massima e all’insegna del fair play. E’ questo l’esito dell’ultimo fine settimana agonistico all’Autodromo dell’Umbria, dove oggi si sono svolte la Due Ore Autostoriche – Trofeo Anchise Bartoli, gara endurance valida per il Campionato Italiano Autostoriche, e il Trofeo Super Cup – Super Cars.

In tanti appassionati delle auto da corsa storiche hanno sentito il “richiamo” della pista per questa ultima gara stagionale, tappa finale anche del campionato nazionale di categoria: quasi settanta piloti si sono cimentati nella classica di durata che da vent’anni conclude la stagione motoristica all’Autodromo Borzacchini di Magione.

La Due Ore riservata alle vetture con cilindrata fino 1.6 cc ha visto una grande bagarre per le varie classi in gara: nel 1° Raggruppamento la vittoria è finita nelle mani del duo composto da Matteo Panini e Andrea Pergreffi a bordo della Ginetta G12, che hanno sopravanzato Guerra-Marchis su Alfa Romeo Giulietta Sprint GTA e la Mini Cooper S di Boido e Giovannetti.

Il 2° Raggruppamento ha registrato la vittoria di Massimo Guerra alternatosi al volante della A.R. Giulia Sprint con Giovanni Serio; il 3° Raggruppamento delle vetture fino 1.6 ha visto trionfare i fratelli Cosimo e Francesco Turizio (Fiat 128 Coupé), veri habitué del Trofeo Anchise Bartoli. 4° Raggruppamento tutto per il trio Coppini-Regazzoni-Manzoni, su Opel Corsa GSI). Tutte le classifiche complete di classe e periodo su: https://bit.ly/2DeAalO

Nella gara da due ore riservata alle vetture dalla motorizzazione “oltre 1.6” vittoria per la Porsche 930 di Massimo Ronconi in coppia con Giovanni Gulinelli (3° Raggruppamento); la Porsche 911 Carrera 2 condotta da Enrico e Cesare Rondinelli ha tagliato invece il traguardo in prima posizione nel 4° Raggruppamento, mentre all’Alfa Romeo GTAM del duo “di famiglia” Morteo-Morteo è andato il 2° Raggruppamento. La TVR Griffith 400 di Truglia e Giovannini l’ha fatta da padrona nel 1°.

Buonissima performance per l’Alfa Romeo GTV 2000 di Emanuele Pirro con il figlio Goffredo e Fabio De Beaumont: terzo posto nell’affollato terzo raggruppamento.

Spettacolare come sempre la gara delle Super Cup, nella quale hanno gareggiato auto turismo moderne. Due le gare svolte, in quella del sabato la vittoria è andata alla Honda Civic 2000 di Kevin Giacon; nella gara odierna è stato Luciano Guastamacchia su Hyundai ad aggiudicarsi la vittoria. Sesto posto per Luca Rossetti, primo degli umbri, seguito da Walter Lilli e da Walter Patumi, rispettivamente settimo e ottavo.

Con le competizioni di oggi va in archivio la stagione agonistica 2019 dell’Autodromo “Mario Umberto Borzacchini” di Magione; proseguono a dicembre però le giornate di prove libere per auto e moto, nonché gli eventi dedicati a chi ama divertirsi in pista (www.autodromomagione.com/shop/).

Il 6 dicembre prossimo, inoltre, in occasione del GalAci, si svolgeranno a Perugia le cerimonie di premiazione della BMW 318 Racing Series 2019 e della Formula Libera.

10° Tuscan Rewind: Andrea Crugnola e Pietro Ometto, Volkswagen Polo R5, chiudono al comando la prima giornata

Partito ufficialmente l’ultimo appuntamento tricolore rally della stagione 2019. Nella prova speciale televisiva Campedelli-Canton, Ford Fiesta, e Rossetti-Mori, Citroen C3, entrambi ad un decimo di secondo dal primo

Montalcino (Siena) venerdì 22 novembre 2019 – L’atto finale del Campionato Italiano Rally è ufficialmente partito sui difficili sterrati senesi del 10°Tuscan Rewind. Oggi, si è disputata la speciale “San Giovanni d’Asso” (2,08 km). Una sola prova speciale quella “televisiva” che ha dato spettacolo e che ha visto terminare al primo posto un velocissimo Andrea Crugnola con la Volkswagen Polo R5 divisa con Pietro Ometto realizzando il tempo di 1’22.9. Il pilota varesino ha preceduto due dei suoi principali avversari, Simone Campedelli e Luca Rossetti. Il romagnolo in coppia con Tania Canton su Ford Fiesta R5 e il pordenonese insieme ad Eleonora Mori con la Citroen C3 hanno chiuso entrambi ad un decimo di secondo da Crugnola. Dietro i primi tre si è piazzato il veronese Umberto Scandola con Guido D’Amore con la Hyundai I20 R5, primo tra i protagonisti del tricolore Terra, seguito dalla Fabia di un bravissimo Robert Consani, fratello del Campione Italiano Terra Stephan, incappato in un’uscita di strada sullo shakedown di questa mattina. A seguire un’altra Hyundai i20, quella di Alessandro Taddei ed Andrea Gaspari. Scivola dietro il capoclassifica del CIR, Giandomenico Basso con Lorenzo Granai su Skoda Fabia R5 a pari merito con Antonio Cairoli in coppia con Anna Tomasi con una Skoda Fabia R5, a otto decimi dalla vetta. Si inserisce nei primi dieci Edoardo Bresolin con la Skoda Fabia R5. Stesso tempo per due grandi nomi, il toscano Paolo Andreucci con la sua Peugeot 208 T17 R5 e il trentino Renato Travaglia molto veloce con una Fabia R5. Primo dopo questa breve speciale, tra i partecipanti con vetture R2B è il toscano Tommaso Ciuffi con la Peugeot 208. I verdetti finali della gara toscana sono comunque rimandati a domani con le altre sette prove speciali in programma: tre volte la lunga “Torrenieri – Castiglion del Bosco” di 27,39 km, due passaggi per la “Pieve a Salti” di 11,19 km e “La Sesta” di 7,18 km. L’arrivo finale a Montalcino dalle 16:10.

CLASSIFICA ASSOLUTA DOPO S.P.S.1: Crugnola-Ometto (VW Polo R5) in1’22.9; Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5) e Rossetti-Mori (Citroen C3 R5) a 0.1; Scandola-D’Amore (Hyundai I20 R5) a 0.3; Consani R.-Salmon (Skoda Fabia R5) a 0.5; Taddei-Gaspari (Hyundai I20 R5) a 0.6; Basso-Granai (Skoda Fabia R5) e Cairoli-Tomasi (Skoda Fabia R5) a 0.8; Andreucci-Briani (Peugeot 208 T16 R5) e Travaglia-Gelli (Skoda Fabia R5) a 1.1.

Il 2019 da record per Hyundai Motorsport nel WRC: titolo costruttori, 13 podi e 380 punti

Hyundai Motorsport ha conquistato il suo primo titolo nel Mondiale Rally, vincendo il campionato costruttori 2019*. Con quattro vittorie e 13 podi individuali, la squadra basata ad Alzenau ha chiuso la stagione con 380 punti. Hyundai Motorsport utilizzerà questo successo come trampolino di lancio per la stagione 2020, con maggiori ambizioni anche per quanto riguarda il titolo piloti

21 novembre 2019 – Hyundai Motorsport ha conquistato il suo primo titolo nel Mondiale Rally*, chiudendo la stagione 2019 in testa alla classifica costruttori con un vantaggio di 18 punti sui primi inseguitori.

Il campionato si è chiuso in tono sommesso a seguito della cancellazione del Rally d’Australia, l’ultimo appuntamento in calendario, a causa dei devastanti incendi nella regione del New South Wales. Hyundai Motorsport continua a rivolgere i suoi pensieri e la sua vicinanza a tutte le persone coinvolte in questa terribile situazione.

Sulla strada verso il titolo, Hyundai Motorsport ha ottenuto in totale quattro vittorie – in Corsica, Argentina, Sardegna e Spagna – e 13 podi individuali. Si tratta di una delle prestazioni più eclettiche del team, con la Hyundai i20 Coupe WRC che si è rivelata competitiva e costante su tutti i terreni.

La coppia belga formata da Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul ha conseguito tre delle quattro vittorie, con Neuville che ha chiuso al secondo posto nella classifica piloti. Dani Sordo e Carlos del Barrio hanno invece ottenuto in Sardegna la loro prima vittoria come equipaggio Hyundai. Nel frattempo, Andreas Mikkelsen e Anders Jæger-Amland hanno centrato il podio tre volte nel 2019 giocando un ruolo importante nel miglior risultato stagionale della squadra, la doppietta al Rally di Argentina. Anche Sébastien Loeb e Daniel Elena sono saliti sul podio nel corso della stagione, in Cile, sottolineando la grande competitività della squadra.

Il titolo costruttori è stato il risultato di un intenso e determinato sforzo di squadra sin dalle origini di Hyundai Motorsport alla fine del 2012. Partendo da un foglio di carta bianco, il team ha rapidamente sviluppato importanti competenze e una macchina completamente nuova basata sulla i20 stradale. Dopo un anno di test, il debutto è avvenuto al Rally di Monte Carlo nel 2014. La natura spietata del WRC è stata subito evidente, con nessuna delle vetture del team partecipanti capace di arrivare al traguardo del rally di debutto, ma la situazione è migliorata col proseguire della stagione. Il primo podio è arrivato infatti con Neuville solo due gare più tardi, al Rally del Messico, festeggiato con stile. Nel proseguimento della stagione 2014, il team ha poi continuato a fissare un nuovo punto di riferimento con la prima doppietta al Rally di Germania. Con la volontà di dare seguito a questo slancio, il 2015 si è rivelato un anno di consolidamento prima di un ritorno alle vittorie nel 2016 – con i primi posti in Argentina (Paddon) e Sardegna (Neuville) che hanno aiutato il team a raggiungere il secondo posto nella classifica costruttori finale.

In qualità di membro permanente della comunità WRC, Hyundai Motorsport è stata poi regolarmente in prima linea e tra i contendenti al podio. Raramente negli ultimi anni si è assistito a un evento senza avere tra i protagonisti gli equipaggi Hyundai, che hanno ottenuto quattro vittorie nel 2017 e tre nel 2018. Dall’inizio del 2019, sotto la direzione di Andrea Adamo, gli obiettivi di Hyundai Motorsport erano chiari: lottare per il primo titolo mondiale. Contro la dura opposizione dei rivali, sempre competitivi, la squadra ha dato il massimo per mantenere – e poi estendere – il proprio vantaggio in vetta alla classifica prima della conclusione della stagione.

Thomas Schemera, Executive Vice President e capo della Divisione Prodotto di Hyundai Motor Group, ha dichiarato: “Hyundai Motorsport ha davvero catturato lo spirito di Hyundai e del nostro marchio N ad alte prestazioni. I successi raggiunti in molte stagioni sono stati incredibili da guardare, e l’influenza avuta sui veicoli stradali di Hyundai non può essere sottovalutata. È stato un privilegio assistere alla determinata lotta della squadra per il campionato e vederli conquistare il primo titolo WRC contro un’opposizione così tenace. Il motorsport e le alte prestazioni vanno mano nella mano; ci concentreremo ora sul trasmettere questa sensazione vincente ai nostri clienti di tutto il mondo per aumentare il piacere di guidare veicoli Hyundai”.

“Questo è stato un percorso molto speciale per noi, ed è un piacere affermare che siamo una squadra vincitrice del Mondiale Rally” – ha aggiunto Thierry Neuville. “È un risultato straordinario. Ci sono stati numerosi momenti importanti lungo la strada; ogni vittoria è stata fondamentale ma, oltre ai risultati, la squadra è cresciuta molto nel corso delle sei stagioni. Abbiamo un fantastico gruppo di persone talentuose, dedicate e professionali. Questo risultato è per ognuno di loro”.

Il team utilizzerà ora il periodo di pausa per prepararsi al Mondiale Rally 2020 con una rafforzata line-up di piloti e ancora più ambizioni di vittoria.

Al Tuscan Stephane Consani out nello shakedown

Stephane Consani, Thibault De La Haye (Skoda Fabia R5 #7, Project Team)

Il campione del tricolore Terra esce di strada con la sua Skoda Fabia R5.

Nel test cronometrato partita questa mattina con le vetture da gara l’equipaggio francese del CIR Terra formato da Stephane Consani e Thibault De La Haye con la Skoda Fabia R5 esce di strada senza conseguenze per l’equipaggio.

Una nuova Maserati camuffata avvistata per le strade di Modena. Il motore è 100% Maserati

Modena, 20 novembre 2019 – Oggi il primo mulotipo per lo sviluppo del nuovo motore Maserati è uscito dai cancelli di Viale Ciro Menotti a Modena.

I mulotipi di un nuovo modello Maserati – così vengono chiamati in gergo automobilistico – hanno una particolare grafica che riprende il teaser inviato per dare appuntamento a Maggio 2020. Le vetture sperimentali sono equipaggiate con un nuovo motopropulsore interamente progettato e costruito in Maserati che sarà il capostipite di una nuova famiglia di motori impiegati in esclusiva sulle vetture del Tridente. I dati acquisiti attraverso i chilometri percorsi dai mulotipi saranno integrati con le esperienze realizzate attraverso i simulatori di guida presenti nel Maserati Innovation Lab, i più avanzati al mondo.

Con questa metodologia di lavoro si procederà alla messa a punto e alla definizione dei prototipi con carrozzeria e meccanica in veste definitiva.

 

Erreffe Rally Team Bardahl: Consani sulla terra del Tuscan e Mauri a Castiglione

La gara finale del CIRT consacrerà ufficialmente il pilota dell’Erreffe che ha già vinto matematicamente il titolo. Mauri in Piemonte sarà sulla Clio S1600 e porterà al debutto la figlia.

Castelnuovo Scrivia (AL) – Il Rally Tuscan Rewind sarà l’ultimo atto del Campionato Italiano Rally nonché del Terra, contesto nel quale il 27enne francese dell’Erreffe Rally Team-Bardahl, Stephane Consani si è già laureato campione con una gara d’anticipo.

Sarà proprio il driver transalpino di Aix en Provence a correre senza pressioni cimentandosi contro i big del tricolore; insieme a lui, sulla stessa Skoda Fabia R5 utilizzata nel corse della stagione, ci sarà Thibault De La Haye. I due partiranno con il numero 7.

Al 3° Rally di Castiglione Torinese invece, la struttura di Castelnuovo Scrivia vedrà in gara una delle proprie Renault Clio S1600; il lombardo Maurizio Mauri gareggerà per la prima volta con la figlia Federica sulla vettura numero 16. In questa stagione Mauri ha collezionato due podi di classe al Camunia e al Marca.