Mercedes-Benz GLB e Mercedes-AMG GLB 35 4MATIC: fuori dagli schemi

Proporzioni poderose, caratterizzate da sbalzi corti e un design orientato alla guida in fuoristrada, trazione integrale 4MATIC a richiesta e luci speciali per offroad, che alle basse velocità aiutano a riconoscere gli ostacoli davanti all’auto: GLB è un SUV versatile e una vettura spaziosa per tutta la famiglia, la prima Mercedes-Benz del segmento disponibile a richiesta anche in versione a sette posti. I due sedili della terza fila possono accogliere persone di altezza fino a 1,68 metri. Con i potenti ed efficienti motori a quattro cilindri, i sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione che aiutano attivamente il guidatore, l’intuitivo sistema di Infotainment MBUX e la gestione comfort dei programmi ENERGIZING, Nuovo GLB (lunghezza/larghezza/altezza: 4.634/1.834/1.658 millimetri) vanta tutti i punti di forza delle ultime Mercedes-Benz. È anche disponibile il modello Mercedes-AMG GLB 35 4MATIC (consumo di carburante combinato: 7,6-7,5 l/100 km; emissioni di CO2 combinate: 173-171 g/km)

Tuscan Rewind: il bilancio dei portacolori della Porto Cervo Racing

Un’altra esperienza sugli sterrati toscani per i portacolori della scuderia che quest’anno festeggia i primi vent’anni di attività.

I portacolori della Porto Cervo Racing sono rientrati dal 10° Tuscan Rewind con un maggior bagaglio d’esperienza e la voglia di affrontare con sempre più passione e determinazione la stagione agonistica 2020.

Sugli sterrati senesi Michele Liceri e Salvatore Mendola (Peugeot 208 R2B) hanno chiuso al 34esimo posto assoluto e al 7° nel CIRT. “Una gara che mi aspettavo completamente diversa”, ha commentato Michele Liceri, “perché avevamo l’esperienza dello scorso anno e il nostro obiettivo era fare una bella gara. Purtroppo abbiamo avuto problemi con i freni dalla prima prova speciale, e questo ha compromesso tutta la gara, dalla prima all’ultima speciale. Volevamo ritirarci, invece abbiamo scelto di continuare a fare chilometri per acquisire maggiore esperienza. Speriamo in una stagione migliore”.

“E’ andata benino”, ha detto Salvatore Mendola, “purtroppo abbiamo avuto problemi ai freni dalla prima prova speciale e, prima dell’assistenza, dovevamo effettuare tre prove. Sulla speciale Torrenieri-Castiglion del Bosco di 27 chilometri, da metà prova siamo rimasti completamente senza freni. E’ stata dura arrivare in assistenza, abbiamo rischiato tanto, non ci siamo ritirati e, dopo tante sofferenze, siamo riusciti a salire sulla pedana d’arrivo. I presupposti erano diversi, in quanto avendola già corsa lo scorso anno, puntavamo ad un altro risultato o almeno, a divertirci di più. Però fa parte del gioco, le gare sono così. Ringrazio gli sponsor, la nostra scuderia Porto Cervo Racing, gli amici con cui abbiamo condiviso questa avventura e quelli che ci hanno seguito da casa”.

Gara da incorniciare per il navigatore Fabio Salis, 33esimo assoluto e sesto nel CIRT, in coppia con il pilota Andrea Gallu (Peugeot 208 R2B). “E’ stata una trasferta positiva”, ha dichiarato Fabio Salis, “una gara impegnativa con prove molto tecniche. Nonostante Andrea non avesse molta esperienza su fondi fangosi, si è comportato egregiamente, cercando di accumulare esperienza ed evitando errori. Chilometro dopo chilometro, si è cercato di migliorare e, alla fine, è venuta fuori una gara comunque da incorniciare”.

Per quanto riguarda le attività della Porto Cervo Racing, lo scorso weekend, a Ilbono, in occasione della 18ª edizione di “Pane e Olio”, il direttivo e lo staff del Team hanno allestito uno spazio espositivo all’interno del quale sono stati ripercorsi i primi vent’anni di attività della scuderia. E’ stato dato ampio risalto a tutte le gare e agli eventi organizzati dalla scuderia, in particolar modo a tutte le edizioni del Rally d’Ogliastra, iniziato nel 2010 proprio in occasione dell’evento “Pane e Olio”.

La Ronde Città dei Mille è già sold out

Incredibile affluenza di iscritti alla gara bergamasca che si disputerà il giorno 15 dicembre: già raggiunto il tetto massimo delle adesioni

Selvino (Bg) – Gli organizzatori sono esterrefatti: quando ancora mancano dieci giorni alla scadenza delle iscrizioni, in Ares Communication sono costretti a “chiudere i battenti” in quanto sono già state superate le 120 unità massime consentite dal regolamento.

“Intendiamo chiedere, come lo scorso anno, una deroga per accettare almeno una decina di vetture in più ed arrivare così a 130 – dice Nicola Colombo della Ares Communication – ma di più non possiamo, per questioni di logistica e tempistiche!”

La Ronde Città dei Mille è giunta alla quindicesima edizione ed è un appuntamento fisso di fine stagione; molti concorrenti si ritrovano in provincia di Bergamo per salutare il sempre folto pubblico a colpi di freni a mano sui diciotto tornanti che da Nembro portano a Selvino.

Siamo felici di aver centrato l’obiettivo anche quest’anno – prosegue Colombo –  significa che viene apprezzato il lavoro che facciamo di anno in anno.”

La “Ronde Città dei Mille” entrerà nel vivo sabato 14 dicembre con lo shakedown dalle 10,30 alle 14,30 in località “Altino”(Albino), per proseguire con la “Rally Therapy” ovvero la possibilità per ragazzi diversamente abili di salire su vetture da corsa, mentre la partenza con presentazione degli equipaggi si terrà in serata presso lo “Spazio Fase” di Alzano Lombardo. Domenica 15 invece, largo alle quattro prove cronometrate con tempistiche che prevedono il primo passaggio alle ore 8.13, il secondo alle ore 11.20, poi il terzo alle ore 14.27 e l’ultimo alle ore 17.19. Le premiazioni si terranno sul palco finale a partire dalle ore 18.49.

Team Bassano in evidenza al Tuscan

Nella gara di chiusura del Trofeo Terra Rally Storici il team dall’ovale azzurro conquista la vittoria tra le scuderie e la piazza d’onore tra le 2 RM con Sisani

Romano d’Ezzelino (VI), 26 novembre 2019 – Con la disputa del Tuscan Rewind, si chiude una lunga ed intensa stagione rallystica per il Team Bassano, iniziata lo scorso mese di febbraio al Lessinia e proseguita con una nutrita e costante presenza in quasi tutti i rally storici corsi in Italia, oltre alle gare in salita, pista e di regolarità.

Sugli sterrati toscani della classica di fine stagione, il team dall’ovale azzurro era presente con otto equipaggi, quattro dei quali in lizza per la Coppa A112 Abarth Terra dedicata ai partecipanti all’omonimo Trofeo. Dei quattro impegnati nella gara valevole per il Trofeo Terra Rally Storici, tre quelli all’arrivo e uno solo ritirato: quello composto da Michele Paoletti e Rossano Mannari fermati dall’accensione della spia pressione olio della loro Autobianchi A112 Abarth col conseguente stop precauzionale. E’ invece sugli scudi l’altra A112, quella di Giorgio Sisani e Cristian Pollini sempre veloci ed efficaci sulla terra: col risultato di Montalcino, primi di classe e quinti di Raggruppamento, balzano ai vertici della classifica del Trofeo Terra chiudendo in seconda posizione assoluta tra le due ruote motrici e del 3° Raggruppamento al termine di una stagione da incorniciare. Nella medesima classifica compaiono anche Corrado Lazzaretto e Giovanni Brunaporto, che chiudono l’esperienza della Serie su terra al quarto posto assoluto e di 3° Raggruppamento, grazie anche al piazzamento al Tuscan che li ha visti quarti di classe con l’abituale Ford Escort RS.

Al traguardo anche la Talbot Sunbeam Lotus di Federico Ormezzano e Carlo Cassina, protagonisti loro malgrado di un cappottamento; grazie però all’efficace intervento della “compagnia della spinta”, sono riusciti a riprender la giusta direzione e concludere la gara seppur con la vettura ammaccata: una prova di carattere che alla fine è stata premiata dalla vittoria di classe. Grazie anche a questi risultati, il Team Bassano si aggiudica la classifica delle scuderie nella prima edizione del Trofeo Terra Rally Storici.

Dei quattro equipaggi impegnati con le A112 nella Coppa, la palma del migliore è toccata ad Enrico Canetti ed Angelo Pastorino, secondi assoluti; quarti hanno concluso Amerigo Salomoni e Niccolò De Rosa, mentre per Luigi Battistel con Denis Rech e Marco Gentile con Thomas Ceron, si è registrato in ritiro per problemi meccanici.

Buone notizie anche dalla velocità in pista grazie a Roberto Piatto e Luca Zanella che all’Autodromo di Magione conseguono la vittoria di classe con la Fiat Ritmo 75 Gruppo 2 e i punti necessari per conquistare il titolo di categoria, imitati da “Toby” che s’impone nel Gruppo 1 con l’Opel Kadett GT/e.

Un ulteriore aggiornamento arriva dal settore della regolarità grazie ad Andrea ed Anna Giacoppo quinti assoluti e secondi di Raggruppamento con la Mercedes 230 SL alla Coppa Giulietta e Romeo.

 

Il Gruppo Renault consegna una Dacia esclusiva a papa Francesco

Il Gruppo Renault ha donato a Sua Santità Francesco un Dacia Duster 4×4, appositamente realizzato per le esigenze di mobilità del Papa. Il veicolo è stato consegnato oggi al Santo Padre, nello Stato del Vaticano, da Christophe Dridi, MD Groupe Renault in Romania e CEO Automobile Dacia SA e Xavier Martinet, Direttore Generale del Gruppo Renault Italia.

Il Gruppo Renault ha donato a Sua Santità Francesco, un Dacia Duster appositamente studiato per le esigenze di mobilità del Pontefice. Il veicolo è stato consegnato al Santo Padre oggi da Christophe Dridi, MD Groupe Renault in Romania e CEO Automobile Dacia SA e Xavier Martinet, Direttore Generale del Gruppo Renault Italia, nel corso di una visita presso la residenza del Papa all’interno dello Stato Vaticano.

La “papamobile” ha una livrea esterna bianca con interni di colore beige. Il modello, realizzato sulla base di Dacia Duster, ha una lunghezza di 4,34 m e una larghezza di 1,80 m.

Il veicolo è stato trasformato dal Dipartimento Prototipi e il team Bisogni Speciali di Dacia in Romania, in collaborazione con il carrozziere Romturingia. Questa versione adattata dispone di 5 posti, di cui 1 divanetto posteriore particolarmente confortevole. Il veicolo integra, inoltre, specifiche soluzioni ed accessori ideati per renderlo idoneo agli usi cui sarà destinato dal Vaticano: ampio tetto apribile, sovrastruttura vetrata smontabile, altezza libera dal suolo 30mm più bassa del normale, per un accesso a bordo più agevole, ed elementi interni ed esterni di sostegno.

Attraverso il dono della papamobile al Vaticano, il Gruppo Renault mette la propria esperienza di costruttore automobilistico a supporto delle esigenze di mobilità di Papa Francesco.

«Con questo dono a Sua Santità, il Gruppo Renault rinnova il proprio forte e continuo impegno per porre l’Uomo al centro delle sue priorità», ha dichiarato Xavier Martinet, Direttore Generale del Gruppo Renault Italia.

Il 16° Memorial Dal Grande incorona Seneci e Cipriani

Con la Kadett GT/e il duo del Progetto Mite s’impone nettamente in una gara resa difficile dalle condizioni meteo ma ben gestita dal Rally Club Team. Scoscini e Cipriani su BMW 320 svettano tra le vetture moderne. Immagine Videofotomax

Isola Vicentina (VI), 26 novembre 2019  – Ben allertati dalle previsioni meteo, organizzatori e partecipanti al 16° Memorial Dal Grande erano pronti ad una gara accompagnata dalla pioggia, ma nessuno si sarebbe aspettato il ritmo incessante col quale è scesa per tutta la giornata, mettendo a dura prova commissari di percorso e cronometristi; grazie però alla collaudata macchina organizzativa del Rally Club Team ben orchestrata da Renzo De Tomasi, ogni difficoltà è stata superata e tutto si è svolto nel migliore dei modi.

Cinquanta gli equipaggi verificati con le auto storiche ai quali si sono accodati i sedici con le moderne, hanno affrontato le prove cronometrate disseminate lungo il collaudato percorso con partenza ed arrivo ad Arzignano, la novità di maggior rilievo dell’edizione 2019.

Dopo una prima parte di gara che vedeva al comando la Citroen AX di Fabio Sorgato e Claudio Rosina, tallonati ad un punto da Adriano Pilastro ed Elisabetta Russo, la seconda ha visto la rimonta di Angelo Seneci e Sonia Cipriani su Opel Kadett GT/e che hanno preso il comando a tre quarti di gara ed incrementando il vantaggio sugli inseguitori nelle restanti prove, si sono aggiudicati con buon margine la gara delle auto storiche portando un nuovo alloro nelle bacheche del Progetto M.I.T.E.

Alle loro spalle dopo un eccellente recupero, si piazzano i compagni di squadra Giacomo Turri ed Elisa Moscato ed il podio viene completato da Ennio De Marin e Roberto Ruzzier su Lancia Fulvia Coupè, anch’essi autori di una progressiva rimonta. Ad occupare il quarto gradino dell’assoluta ci vanno Enzo Scapin ed Ivan Morandi con la Volkswagen Golf Gti, mentre Sorgato e Rosina si devono accontentare del quinto posto. Oltre alla vittoria assoluta, il Progetto M.I.T.E. si aggiudica anche la classifica dedicata alle scuderie.

Ed è ancora l’associazione bresciana fondata da Gilberto Pozza ad esultare grazie agli esiti della gara dedicata alle vetture “post 1990” che ha visto il successo sul filo di lana da parte di Jacopo Scoscini ed Edoardo Cipriani su BMW 320XD Coupè i quali proprio all’ultima prova cronometrata hanno centrato il “netto” che, sommato ai dieci punti accumulati dai precedenti leaders, ha consegnato la vittoria che va a premiare il duo dopo una stagione di ottimi piazzamenti. Sicuramente meno contenti erano Steve Dal Bò ed Enrico Coan su Peugeot 106 Rallye, che con un ultimo passaggio non perfetto hanno ceduto la vittoria per un solo centesimo di secondo. Al terzo posto la Subaru Impreza Sti di Andrea Nonnato e Thomas Mozzato seguiti dai “compagni di marca”Lorenzo Franzoso e Lorenzo Brignani con la versione SW della berlina giapponese. A completare la top five Marco Petrillo e Adil Zarid su Fiat Barchetta che contribuiscono anche all’ennesimo alloro per il Progetto M.I.T.E. che ha letteralmente sbancato il Memorial Dal Grande 2019.

Baldon Rally brilla all’Adria Motor Week

La compagine vicentina chiude seconda assoluta, nel Trofeo Italia Rally, grazie al polesano Finotti mentre è sfortunata protagonista, con Baruffa, al Tuscan Rewind.

Castelgomberto (VI), 26 Novembre 2019 – Weekend quasi a limitatore per Baldon Rally, impegnata, senza tregua, tra gli sterrati del Tuscan Rewind, ultimo atto del Campionato Italiano Rally e del Campionato Italiano Rally Terra, e tra l’asfalto dell’Adria Karting Raceway.

Proprio dal kartodromo polesano sono arrivate le maggiori soddisfazioni, grazie ad un Eros Finotti in grande forma che ha portato la Peugeot 208 R2 al secondo posto assoluto, nell’ambito del Trofeo Italia Rally, disputato nell’inedito contesto dell’Adria Motor Week.

Il pilota di Taglio di Po si faceva notare sin dalla prima tornata di prove libere domenicali, chiuse al terzo assoluto, prima di imbattersi nella roulette delle ufficiali, corse in un meteo incerto.

Stabiliti gli accoppiamenti il polesano affrontava il compaesano Bellan, incassando si una doppia sconfitta diretta ma concludendo con la seconda prestazione nella classifica generale, a 3”531 dal leader, che si traduceva nell’aver staccato il pass per l’accesso diretto alla finale.

Rinnovata la sfida con Bellan, questo in gara su una Renault Clio R3, Finotti si difendeva a spada tratta, archiviando quindi un’annata che lo ha visto già vincitore al Bellunese e a Scorzè.

Adria Motor Week, un evento davvero molto interessante” – racconta Baldon (titolare Baldon Rally) – “ma non tanto le la parte sportiva di sfida testa a testa, dove erano presenti poche vetture e di categorie diverse, quanto per la possibilità di essere presenti ed incontrare appassionati, partners, e tanti curiosi che sono passati al nostro stand a salutarci. Mi ha riportato al vecchio Motor Show di Bologna. Una vera festa tra appassionati dei motori. Il cronometro c’era ma non era la priorità assoluta. Abbiamo sfruttato quest’occasione, assieme ad Eros, per provare diverse soluzioni di assetto, dato il tempo condizionato da forti temporali e continui cambiamenti. Eros è sempre un leone, ha portato a casa un secondo posto notevole e, sicuramente, questo farà morale per la prossima stagione. Siamo certi che sarà protagonista.”

Se la pioggia polesana ha battezzato, nel segno della fortuna, il team di Castelgomberto peggio è andata sugli incantevoli sterrati toscani dell’ultimo round valido per il CIR e per il CIRT.

Al via del Tuscan Rewind il giovane Giovanni Benvenuto Baruffa, affiancato da Jessica Rosa, si vedeva costretto ad abbandonare la compagnia, al termine della seconda prova speciale, causa una toccata che si traduceva nel cedimento del radiatore della Peugeot 208 R2.

Il ventenne bresciano, all’esordio assoluto sullo sterrato, stava iniziando a muovere i primi passi su un fondo a lui del tutto sconosciuto, felice di affrontare un importante banco di prova.

L’impossibilità di affrontare le ulteriori due speciali che lo separavano dalla service area, dove la trazione anteriore di casa Peugeot sarebbe stata ripristinata, ha decretato la parola fine.

Peccato per un’opportunità persa” – aggiunge Baldon – “perchè il Tuscan Rewind era sicuramente un’occasione molto formativa per un giovane che ha tanta voglia di crescere. Siamo certi che avremo occasione di rifarci. Purtroppo lo sappiamo, le gare sono fatte così.”

Adria Motor Week ostico per Renzo Rampazzo

Condizioni meteo avverse ed un contesto, il kartodromo, non del tutto congeniale ad un pilota di rally, hanno reso difficile la vita al portacolori di Patavium Racing.

Montegrotto Terme (PD), 25 Novembre 2019 – È un Renzo Rampazzo amareggiato e deluso quello visto al rientro dalla prima edizione dell’Adria Motor Week, andato in scena Domenica.

Il pilota di Montegrotto Terme, deciso nei piani della vigilia a godersi una trasferta senza pressioni di campionato, si è visto ben presto protagonista di una giornata decisamente avversa, vissuta tra la pioggia e problemi con le gomme che lo hanno penalizzato, sin dal via.

Un epilogo di stagione non certo entusiasmante, incapace però di cancellare quanto di buono il portacolori di Patavium Racing è riuscito a dimostrare nel suo cammino in quarta zona.

Siamo venuti in quel di Adria per premiare l’iniziativa” – racconta Rampazzo – “e per goderci una giornata di divertimento puro. Purtroppo il meteo ci ha messo lo zampino, rendendoci la vita parecchio difficile. Non avendo coperture adatte all’occasione abbiamo patito tantissimo il viscido presente lungo il tracciato. Sembrava di essere sul ghiaccio. Diciamo che la gara non è andata come volevamo ma almeno ci siamo allietati lo sguardo con le bellezze del territorio.”

Impegnato nel Trofeo Italia Rally, alla guida della consueta Renault Clio R3 curata da Shade Motorsport, il vice campione tra gli Over 55 nella Rally Cup Italia, classe R3C, iniziava ad accusare problemi di grip sin dalle prime prove libere, all’interno dell’Adria Karting Raceway.

Una situazione, ai margini della classifica provvisoria, che non vedeva purtroppo miglioramento nella successiva sessione di prove ufficiali, chiusa al sesto posto con un distacco importante.

In pratica abbiamo fatto una passeggiata in laguna” – aggiunge Rampazzo – “con delle gomme da masticare. A parte gli scherzi non ero proprio in grado di guidare. Il grip era totalmente assente e non riuscivo a trovare la giusta quadra. Certo, correre in un kartodromo non è come correre in un rally ma se era asciutto potevamo comunque dire la nostra. Pazienza, non tutte le ciambelle escono con il buco e se il finale di quest’annata non è stato il massimo non possiamo lamentarci di quanto abbiamo raccolto durante la campagna in quarta zona. Ci siamo tolti qualche bella soddisfazione ed abbiamo dimostrato che non siamo proprio bolliti.”

Terminate le qualifiche si andavano a stabilire gli accoppiamenti per la sfida diretta, con Rampazzo che incrociava le ruote con Trettl, nella terza e quarta manche di Domenica.

Il perdurare di problemi di aderenza consigliava a Rampazzo di abbandonare anticipatamente la compagnia, non presentandosi allo start della seconda tornata.

Vista l’evoluzione della giornata” – conclude Rampazzo – “non aveva alcun senso continuare. Non eravamo per nulla competitivi. Siamo comunque contenti di esserci stati perchè confidiamo nella crescita di un evento di questo tipo. Approfitto dell’occasione per ringraziare tutti i nostri partners, la scuderia Patavium Racing e Shade Motorsport. Grazie di cuore a tutti.”

 

Alessio Rossano Bellan, per il compleanno, si regala il successo

Il pilota di Taglio di Po fa sua la prima edizione del Trofeo Italia Rally, nell’ambito dell’Adria Motor Week, battendo in finale il compaesano Finotti.

Taglio di Po (RO), 25 Novembre 2019 – Vincere di fronte al pubblico amico, tra le mura dell’Adria International Raceway, nel giorno del proprio compleanno, lottando con un proprio compaesano e primeggiando alla fine non può che essere il miglior regalo desiderabile.

Questa, in sintesi, la Domenica appena vissuta da Alessio Rossano Bellan, vincitore della prima edizione del Trofeo Italia Rally, andato in scena in occasione dell’Adria Motor Week.

Nel toboga dell’Adia Karting Raceway il pilota di Taglio di Po è riuscito ad avere la meglio, in finale, sul vicino di casa Finotti, iscrivendo per primo il proprio nome nell’albo d’oro adriese.

Una conferma cercata, quella della ritrovata competitività ed affidabilità della Renault Clio R3 curata da Bolza Corse, in grado di rivitalizzare le ambizioni del pilota polesano in chiave futura.

È stato un weekend decisamente positivo per noi” – racconta Bellan – “perchè siamo riusciti ad ottenere la vittoria nel Trofeo Italia Rally al culmine di una bellissima sfida con l’amico Finotti. Lottare contro un tuo compaesano, che vive la tua stessa passione, è stata una sensazione bellissima. Vincere in casa, quando festeggi il tuo compleanno, è qualcosa di ancor più emozionante. Grazie di cuore a tutti, soprattutto a Bolza Corse per avermi assecondato nel migliore dei modi, oltre che essere stata protagonista vincente in pista, e a tutto lo staff organizzativo per aver messo in piedi un evento che sicuramente potrà dare lustro al territorio.”

Sei i partenti al via per il Trofeo Italia Rally con Bellan chiamato al confronto, oltre che con il compaesano Finotti, anche con l’avversario diretto nella stagione 2019, il patavino Rampazzo.

Al termine della sessione di prove libere il portacolori di Monselice Corse chiudeva al secondo posto, accusando un ritardo complessivo di poco più di tre secondi da Accettulli.

La sessione di prove ufficiali, vissuta su alcuni esperimenti di assetto, vedeva il tagliolese concludere la successiva tornata, prima di fare sul serio, al quarto posto provvisorio.

Stabiliti gli accoppiamenti Bellan si trovava ad affrontare il compaesano Finotti e, primeggiando in entrambe gli scontri diretti, si garantiva l’accesso diretto alla finale.

La classifica generale del Trofeo Italia Rally vedeva, al termine delle sei manche, il pilota di casa Renault in vetta alla classifica con un margine di 3”531 su Finotti e 42”237 su Trettl.

Lo scontro decisivo, quello valido per il successo finale, riproponeva il duello casalingo, il quale andava ad appannaggio di Bellan, autore nuovamente di una perentoria doppietta.

Nonostante condizioni meteo molto variabili” – aggiunge Bellan – “siamo riusciti a battere la concorrenza presente. Sono orgoglioso del confronto che ha visto protagonisti me ed Eros. È stata una bella lotta e, seppure lui fosse alla guida di una vettura più piccola, ha venduto cara la pelle. È stato un bel fine settimana sia per me che per tutta la Bolza Corse. Abbiamo portato a casa un trofeo significativo. Eravamo in pochi, è vero, ma non si dice che sono sempre gli assenti ad avere torto? Ora vediamo di prepararci per l’ultimo impegno, ancora da definire.”

Eros Finotti è secondo all’Adria Motor Week

Il pilota di Taglio di Po porta la piccola Peugeot 208 R2 in finale, nel Trofeo Italia Rally, archiviando, tra le mura domestiche, una stagione agonistica più che positiva.

Taglio di Po (RO), 25 Novembre 2019 – Ha il sapore di una lotta, quasi vinta, contro i mulini a vento quella che ha visto protagonista Eros Finotti, Domenica, all’Adria Karting Raceway.

Il pilota di Taglio di Po, di fronte al pubblico di casa, è riuscito a salire sino al secondo gradino del podio assoluto, nell’ambito del Trofeo Italia Rally, portando la piccola Peugeot 208 R2, messa a disposizione da Baldon Rally, alla conquista di un altro risultato utile per il 2019.

Così, dopo la vittoria al Bellunese ed al Città di Scorzè, la bacheca di Taglio di Po Rally Club a.s.d. è andata ad arricchirsi di un altro successo, colto in condizioni meteo alquanto avverse.

La pioggia, a tratti intensa e ad altri meno pressante, è stata indiscussa prima attrice dell’edizione di esordio di Adria Motor Week, evento che vuole diventare punto di riferimento per il panorama automobilistico del Triveneto, in molteplici discipline, a fine stagione.

Un’occasione ideale per far toccare con mano, ai propri partners, passione ed adrenalina.

Eravamo in pochi e questo mi dispiace” – racconta Finotti – “ma il vero motivo per il quale abbiamo affrontato questa partecipazione è che siamo legati al nostro territorio e, ad ogni opportunità, cerchiamo di promuoverlo attraverso la visibilità mediatica. Far conoscere il nostro team, la nostra auto e la nostra filosofia a chi non ha la possibilità di seguirci sui campi di gara del Triveneto, questo è il vero punto di forza del correre in casa. È il minimo che possiamo fare per tutte quelle realtà, del nostro territorio, che da tanti anni ci sostengono. Essendo che questa tipologia di evento non prevedeva il navigatore abbiamo investito Nicola Doria del ruolo di direttore sportivo. Direi che se l’è cavata egregiamente ma lo preferisco al mio fianco.”

Sei i partenti che si davano appuntamento, Domenica scorsa, all’Adria International Raceway ed il pilota polesano rendeva chiare le proprie intenzioni, sin dalla prima sessione di prove libere, andando a firmare la terza prestazione assoluta, a pochi secondi dalla leadership.

Il variare dell’intensità della pioggia rendeva anomalo il risultato della successiva tornata di qualifiche ufficiali, con Finotti che chiudeva al quinto posto, ben lontano dal vertice.

Stabilite le combinazioni per la sfida diretta il tagliolese si trovava ad incrociare lo sguardo, allo start, con il compaesano Bellan: se la prima manche andava nettamente all’amico e rivale la seconda vedeva Finotti sfiorare il successo, mancato alla fine per poco più di tre decimi.

Un passo che permetteva al pilota della Peugeot 208 R2 di staccare il pass per la finale, in virtù del secondo posto assoluto siglato, a soli 3”531 dalla Renault Clio R3 di Bellan.

Nello scontro decisivo Finotti spremeva tutta la cavalleria a disposizione, andando a cogliere una seconda posizione finale, da considerarsi la ciliegina sulla torta di una stagione proficua.

Il fondo scivoloso ci rendeva la vita dura” – aggiunge Finotti – “ma il team Baldon Rally è stato perfetto. Vettura impeccabile ed assistenza al top. Io e la 208 ci troviamo meglio su altri fondi e, nel 2020, torneremo nuovamente con un programma nei rally. È sempre bello andare a podio.”

Trofeo delle Merende: la gara è rinviata

Frane e smottamenti lungo tutto il percorso e nei paesi vicini: impossibile proporre a piloti e pubblico una gara in piena sicurezza

È con un grossissimo nodo in gola che il Cinzano Rally Team, organizzatore del 1° Rally day Trofeo delle Merende in programma per il 14 e 15 dicembre annuncia il rinvio della gara di Santo Stefano Belbo.

I paesi e le strade scelte per la corsa sono al centro della zona in cui nel passato fine settimana un catastrofico maltempo ha causato ingenti danni. In particolare, per quanto riguarda la gara, tutte e 3 le prove speciali previste sono state interessate da svariate frane e smottamenti che le hanno rese impraticabili. Inoltre nella zona sono cadute molte altre frane e le strade chiuse oppure con viabilità limitata sono decine. I sopralluoghi anche per trovare sostituzioni e alternative e il costante dialogo con le amministrazioni locali e le autorità interessate al rilascio dei vari permessi per effettuare la gara vedono tutti concordi nell’impossibilità di proporre ai piloti, al pubblico e agli abitanti della zona di Santo Stefano Belbo e Cossano Belbo una gara in piena sicurezza.

 

Purtroppo, di fronte a un disastro simile ci sentiamo impotenti e il rinvio è l’unica strada perseguibile. Nei prossimi giorni, una volta stabilizzata la situazione delle strade, verrà valutato il recupero della gara nei primi mesi del 2020.

Michelin festeggia il titolo tricolore di Giandomenico Basso, campione italiano rally  

La Casa di pneumatici di Clermont Ferrand sale sul gradino più alto del Campionato Italiano Rally con il pilota veneto al termine di una stagione che ha visto la Maison francese conquistare cinque vittorie su nove appuntamenti della Serie tricolore. Foto tratte dal sito www.acisport.it

MONTALCINO (SI), 25 novembre – Giandomenico Basso ha probabilmente qualche problema con la matematica. All’inizio dell’ultima prova speciale del 10° Tuscan Rewind, prova di chiusura del Campionato Italiano Rally 2019, navigatori, team manager, preparatori, giornalisti, addetti ai lavori tifosi e chi più ne ha più ne metta, frustavano le tastiere dei loro telefonini, per fare i conti di chi sarebbe stato campione italiano rally al termine della gara senese. Con quattro piloti ancora pienamente in lizza per il titolo e il gioco degli scarti complicato dai coefficienti, tutto era possibile. I se e i ma si sprecavano, con tabelle di numeri da far impazzire un ingegnere spaziale.

Se poi aggiungiamo che la gara senese si era giocata, fino a quel momento, sui decimi di secondo con tre vincitori diversi di prove speciali e quattro piloti che si erano alternati al comando della gara (tutti i pretendenti al titolo, salvo proprio Basso), è facile capire che le parole e le proiezioni esondavano dai parchi assistenza.

Fino a quel momento Giandomenico Basso e Lorenzo Granai erano stati particolarmente coperti. Settimi assoluti nella prova spettacolo di venerdì sera (pagando però soli 8/10) il pilota della Škoda Fabia R5 aveva viaggiato costantemente ai bordi del podio ,terzo fra gli iscritti al CIR, preceduto anche da Scandola che con la sua leadership permetteva di acquisire quei punti che per qualche frazione di unità gli avrebbero comunque consegnato il titolo italiano.

Troppo complicato.

Giando” non ci sta. Non è così che vuole vincere il suo terzo titolo tricolore.

Sulla penultima prova cambia passo e finalmente stacca il miglior tempo assoluto (fino a quel momento la sua miglior prestazione era stata il terzo tempo sulla Torrenieri-Castiglion del Bosco-1, la prova più lunga di tutta la gara). È il più veloce, anche se con un solo decimo sull’avversario più vicino. Poi si torna sulla Torrenieri-Castiglion del Bosco, la speciale finale che può decidere tutto con i suoi 27.390 metri.

Basso-Granai, accelerano, accelerano forte e sono più veloci di quanto mai erano stati in tutta la gara e di quanto mai fino a quel momento lo erano stati anche tutti gli altri concorrenti. Abbattono il muro dei 17 minuti, cosa riuscita solo a un altro pilota, ma per soli 8/10, e lo fanno abbassando il record a 16’53”1. Il più veloce avversario alle loro spalle è in ritardo di 13” netti e l’equipaggio veneto-toscano balza al comando e va a vincere con oltre 10” sul migliore degli inseguitori. Sul podio di Montalcino, ormai, il differenziale fra primo e secondo ha poca importanza. Basso-Granai sono primi e sono campioni italiani, come lo furono insieme nel 2016 e come il pilota trevigiano lo fu nel 2007 con Mitia Dotta. Un terzo titolo che va a fare compagnia nella bacheca dei trionfi di Cavaso del Tomba con i titoli di Campione Europeo del 2006 e 2009 e alla vittoria nel TER dello scorso anno.

Il tutto a conclusione di una stagione che ha visto Michelin conquistare cinque vittorie nei nove appuntamenti su cui si è sviluppato il Campionato Italiano Rally: quattro vittorie con Giandomenico Basso (Ciocco, Italia-Sardegna-2, Roma Capitale e Tuscan Rewind) oltre al successo di Craig Breen a Sanremo.

Siamo orgogliosi del risultato ottenuto da Giandomenico Basso” commenta Fabrizio Cravero, Responsabile di Michelin Competizioni Italia, “un pilota che da sempre reputo fra i migliori del panorama nazionale, sia per velocità in prova sia per capacità di gestione della gara e del mezzo. Come ha ampiamente dimostrato anche in questa occasione. Un risultato doppiamente significativo in quanto ottenuto al volante di una vettura di un team privato, usando pneumatici Michelin Competizione Clienti, quindi disponibili per tutti gli equipaggi, senza alcuna distinzione”.

Cristina Carena porta sul podio del Castiglione il giovane Stefano Valieri  

La navigatrice carmagnolese è seconda di Classe A0 per i colori della Scuderia Due Gi a fianco del 23enne Stefano Valieri, alla sua seconda gara in carriera, nel nubifragio del Rally di Castiglione Torinese. Foto Magnano

CASTIGLIONE TORINESE (TO), 24 novembre – “Piccoli rallisti crescono” potrebbe essere questo il titolo per descrivere la gara di Stefano Valieri e Cristina Carena, saliti sul podio di una competitiva Classe A0 nel Rally di Castiglione Torinese, che si è svolto domenica scorsa, 24 novembre, sotto un diluvio che ha disturbato i 105 concorrenti al via e costretto gli organizzatori ad annullare il doppio passaggio sulla prova speciale di Cordova, causa una frana.

I portacolori della scuderia Due Gi di Moncalieri hanno conquistato la seconda piazza nella Classe A0 che ha per protagoniste le piccole e velocissime Seicento Kit, con nove concorrenti al via, alcuni dei quali piloti di grande esperienza e profondi conoscitori della Seicento, grazie ad una gara aggressiva e determinata, senza commettere gravi errori sul fondo viscido e infido della collina torinese, flagellata dalla pioggia.

Erano sette mesi che non correvo e sono solo alla seconda gara” commenta Stefano  Valieri, 23enne pilota figlio d’arte di Volpiano. “Appena sono salito in macchina avevo una frenesia addosso, voglia di fare e di strafare, al punto che dopo poche curve mi sono girato. Fortunatamente ho perso poco tempo” da quel momento, seguendo i consigli di Cristina Carena, l’esperta navigatrice carmagnolese (che nel passato aveva navigato Marco, il padre di Stefano, in una ventina di gare) ed ha iniziato a recuperare posizioni sia nella classifica di Classe A0 sia nella classifica assoluta. Quarto di graduatoria fra le Seicento nella prima prova, quella del testacoda, manteneva la posizione nella successiva, prima di iniziare il grande attacco nella seconda parte di gara, in cui si migliorava di sei secondi nella prova di Lauriano e addirittura di undici nella successiva Sciolze, salendo al secondo posto di classifica di categoria e passando dal 65° al 52° posto assoluto.

 

Stefano è stato molto bravo nel gestire la gara in condizioni difficilissime, che hanno tradito piloti anche di lungo corso” afferma Cristina Carena. “Comprensibile la frenesia iniziale dovuta alla lunga astinenza dalle corse e dalla giovane età. Superato il momento di aggressività iniziale, ha guidato da grande campione. Ora non resta che aspettare la prossima gara, sperando arrivi presto” commenta la rallista carmagnolese.

Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, Classe S1600: vola sopra tutti Francesco Aragno

Il pilota ligure spinge a fondo per essere il migliore delle tutto avanti e ci riesce essendo il primo della classifica assoluta dopo le imprendibili Škoda Fabia R5. Grande spavento per Roberto Iemmola nella prima prova che perde quattro minuti, precipitando in ultima posizione assoluta. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Stefano Bertuccioli

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019. L’obiettivo era di chiudere immediatamente alle spalle delle velocissime Škoda R5 ed essere i più veloci fra le Due Ruote Motrici. Traguardo raggiunto con forza da Francesco Aragno e Andrea Segir che colgono perentoriamente la vittoria di Classe S1600 e Due Ruote Motrici oltre a concludere quinti assoluti. La gara cominciava con un piccolo intoppo per i portacolori del Racing For Genova che raggiungono la vettura che li precede in prova speciale e percorrono 1,5 chilometri alle sue spalle con il parabrezza che si imbratta di fango. Nonostante ciò il risultato non è male, sesto tempo assoluto, migliore di Classe S1600, ma senza il primato fra le Tutto Avanti conquistato da Antonio Rotella con la piccola Peugeot 106. La seconda prova parte in ritardo per un incidente a un concorrente che li precede al via, e Aragno-Segir faticano a scaldare le gomme sul terreno viscido, staccano nuovamente il sesto tempo e sono i migliori del 2RM di cui prendono il comando. Nelle due successive prove ottengono il quinto tempo assoluto, primi di 2RM e chiudono così la loro gara quinti, con 1’21”7 di vantaggio su Fabio Becuti-Igino Diamanti.

Gara compromessa fin dalla prima prova speciale per Roberto Iemmola-Matteo Angiulli che escono rovinosamente di strada in un prato perdendo 4 minuti e soprattutto rimediando un grosso spavento, anche se la loro Punto Abarth non ha riportato danni. “Mi sono trovato con la macchina che scivolava sull’erba e si dirigeva verso il pubblico senza che riuscissi a controllarla. Una situazione drammatica” commenta dopo la prima prova il pilota preparatore di Trino Vercellese che è molto indeciso se continuare o meno. Dopo il riordino decide di proseguire e nelle successive prove speciali i suoi tempi viaggiano attorno all’ottava nona posizione, facendolo risalire dal 51° posto dopo la prima prova sino alla 34esima piazza finale.

La seconda piazza di categoria vede una bella battaglia fra Fabio Becuti-Igino Diamanti e la vettura gemella portata per la prima volta in gara da Alessandro Ferro-Paolo Clerico. Sulla prima Ferro precede di 5”3 Becuti che non prende rischi con la vettura nuova, Becuti si migliora di 13” nel secondo passaggio e scavalca Ferro che si migliora di 5”, miglioramento non sufficiente a farli conservare la seconda piazza. Entrambi i piloti migliorano ancora nel terzo passaggio ma Becuti allunga ancora e accelera per entrare fra i migliori dieci dalla classifica assoluta, cosa che gli riesce a meraviglia. Nell’ultima prova Ferro decide di non rischiare e lascia 1”5 a Becuti che invece ha spinto forte per mantenere la decima posizione, commette un paio di errori facendo volare le bandelle delle chicane, perdendo quella manciata di secondi che però non compromettono la sua posizione fra i migliori dieci della classifica assoluta.

In quarta piazza concludono Maurizio Di Prisco-Alberto Veronese, autori di una gara senza errori

  • Iscritti 6, verificati 5, classificati 5, ritirati 0.
  • Vincitori Prove speciali: 4 Aragno-Segir (1, 2, 3, 4)
  • Leader di classifica: 1-4 Aragno-Segir

Ronde Colli del Monferrato e del Moscato, Classe A8 porta in speciale il fascino della Delta

La mitica HF nelle mani di Bruno Gastone-Marco Vannelli. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Stefano Bertuccioli

CASALE MONFERRATO (AL), – 3 novembre 2019. Passano gli anni, e ormai ci avviciniamo ai trenta, ma il fascino della Delta rimane immutato. Alla Ronde Colli del Monferrato e del Moscato il novarese Bruno Gastone, affiancato da Marco Vanelli, ha portato un esemplare che nel 1992 disputò il Motor Show di Bologna con François Delecour (e la firma del francese sul tetto lo dimostra). L’equipaggio della Novara Corse non si prende certo rischi con un simile gioiello e lascia che le aspirazioni di classifica le abbia il figlio Maurizio, che scatta in prova proprio davanti a papà. Alla fine la 32esima piazza assoluta è il giusto coronamento di una giornata divertente al volante di un’auto che tutti sognano.

  • Iscritti , verificati , classificati , ritirati .
  • Vincitori Prove speciali: 4 Gastone-Vannelli (1, 2, 3, 4)
  • Leader di classifica: 4 Gastone-Vannelli

“Soffio di Satana”. La storica Alfa Romeo 6C 2300 T di d’Annunzio torna al Vittoriale dopo oltre settant’anni  

Il museo L’automobile è femmina, allestito all’ingresso del Vittoriale degli Italiani, assiste oggi, 26 novembre, a un grande “ritorno a casa”: l’Alfa Romeo “Soffio di Satana” rientra infatti ufficialmente nella scuderia di Gardone Riviera, per esservi ammirata assieme alle sue sorelle, la Fiat T4 e l’Isotta Fraschini.

È il 28 aprile 1932 e Tazio Nuvolari e Gabriele d’Annunzio conversano nella piazzetta del Vittoriale, seduti sul predellino di un’Alfa Berlina 6C 1750, presentata al Poeta per la prima volta in quell’occasione. Inizia proprio da questo incontro la grande passione di d’Annunzio per l’Alfa Romeo: alla 6C 1750 quarta serie seguiranno, in poco più di due anni, una 6C 1750 GT quinta serie e una 6 cilindri 2300 T carrozzeria berlina Touring 4 posti, targa BS 10764, soprannominata per la sua linea leggerissima “Soffio di Satana”.

È su questa auto, guidata dall’autista del Vittoriale, che d’Annunzio farà viaggiare da e per Milano la contessa Evelina Scapinelli Morasso, sua ultima amante, soprannominata Manah, Maya e Titti.

Dopo la morte del Poeta, nell’estate del 1946, Soffio di Satana viene venduta alla Società Autotrasporti Industriali di Busto Arsizio dall’allora Commissario Straordinario della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, per appianare parte dei debiti accumulatisi durante il periodo di guerra. Dopo molti anni e un ulteriore passaggio di proprietà, nel settembre 2017 Soffio di Satana riappare in uno dei lotti di punta dell’asta di “Auto classiche” organizzata da Pandolfini di Firenze, con una base d’asta di mezzo milione di euro. Un’azione della magistratura ha riconosciuto Soffio di Satana come un bene inalienabile del Vittoriale, ne ha disposto il sequestro e il ritorno a casa.

Giordano Bruno Guerri, Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, commenta: “Abbiamo aggiunto un altro – prezioso – tassello alla ‘Riconquista’ di tutto il Vittoriale e dei suoi beni. E l’operazione portata a compimento oggi è tanto più importante perché la mostra L’automobile è femmina è accessibile a tutti, gratuitamente.”

 

Suzuki presenta la Limited Edition VITARA KATANA

– Suzuki lancia un’edizione esclusiva di VITARA ispirata alla sua moto più iconica, la KATANA;

– Realizzata in soli 100 esemplari sulla base della versione 1.0 Boosterjet Cool, VITARA KATANA è disponibile con la trazione anteriore oppure integrale 4×4 AllGrip;

Dopo Jimny Gan, anche l’altra novità che a giugno fu esposta nello stand Suzuki in occasione del Parco Valentino Motor Show entra nel listino Auto di Suzuki Italia. Sull’onda del grande successo riscosso dalla show car tra il pubblico e tra gli addetti ai lavori durante la kermesse piemontese, Suzuki Italia lancia in commercio la serie speciale a tiratura limitata VITARA KATANA. Quest’auto rende un doveroso tributo alla moto più iconica della gamma Suzuki e all’omonima spada tradizionale dei samurai giapponesi che ispirò la sua antenata del 1981. L’allestimento è disponibile in sole 100 unità inviate a ciascun Concessionario Suzuki.

VITARA KATANA nasce sulla versione 1.0 Boosterjet Cool a cambio manuale e può essere ordinata con la trazione anteriore, oppure con la rinomata trazione integrale Suzuki AllGrip Select. I prezzi delle due varianti sono di 23.630 e 26.630 Euro – IVA e vernice metallizzata incluse – e includono un secondo set di cerchi in lega con pneumatici invernali per affrontare in sicurezza la stagione.

Raffinata e grintosa. VITARA KATANA porta nel mondo dell’auto lo stile ricercato e inconfondibile della KATANA. Lo stretto legame tra i due mezzi è sancito in modo evidente dalla colorazione scelta per la serie limitata. Tutti e 100 gli esemplari sono realizzati nella tinta Grigio Londra, con spoiler posteriore in tinta con la carrozzeria, numerosi dettagli neri e accenti rossi sia all’esterno che nell’abitacolo: una livrea, dunque, molto simile a quella della moto. Le cromature presenti nella griglia frontale di VITARA lasciano qui il posto al nero, utilizzato anche per le cornici delle luci diurne DRL.

I cerchi montati sono neri opachi, mentre un secondo set di ruote BiColor viene consegnato al Cliente, insieme ad un treno di gomme AllSeason o invernali con sensori TPMS integrati. Si tratta di una dotazione aggiuntiva di grande pregio, perfetta per affrontare senza pensieri la stagione fredda e i fondi a bassa aderenza.

Altri segni distintivi di VITARA KATANA sono le protezioni laterali off-road, il badge con la spada sulla cornice delle porte anteriori e la scritta KATANA sul montante posteriore. Quest’ultima è rossa come i listelli sui paraurti, i fregi laterali del cofano e le cornici per le bocchette dell’aria nell’abitacolo. L’attenzione al dettaglio raggiunge anche l’esclusivo orologio Kanji al centro della plancia, le cui grafiche esaltano la tradizione giapponese.

Fuori dagli schemi. La KATANA a 2 ruote incarna per il motociclista ciò che l’omonima spada era per i leggendari samurai, qualcosa che va oltre la sua semplice funzione, capace di distinguersi davanti a tutti, diventando una sua estensione nella guida. Allo stesso modo, VITARA KATANA spicca nel panorama dei SUV con un carisma unico e diventa un mezzo attraverso il quale rivelare il proprio spirito libero e la voglia di uscire dagli schemi. La generazione attuale di VITARA è infatti la degna erede del modello originario che nel 1988 creò la formula vincente del SUV compatto, unendo una spiccata vocazione urbana, un comportamento stradale e doti fuoristradistiche straordinarie. VITARA KATANA è un esempio di stile e tecnologia, esclusiva in termini di design e personalità, sofisticata per contenuti e tecnica costruttiva ed emozionante da osservare prima ancora che da guidare.

Un progetto senza eguali. I tecnici Suzuki progettano ogni modello a due e a quattro ruote con la passione e l’impegno con cui i mastri spadai giapponesi ancora oggi lavorano le katana, prestando attenzione a ogni dettaglio. Il risultato è un’auto solida, leggera e con un bilanciamento perfetto, pronta a svolgere con naturalezza e in modo perentorio ogni manovra, proprio come la lama di una spada.

VITARA KATANA è spinta dal motore 1.0 Boosterjet che, grazie alla sovralimentazione con turbocompressore, risponde sempre in modo brillante all’acceleratore. Il tre cilindri eroga la generosa coppia di 170 Nm tra i 2.000 e i 3.500 giri e dispone di una potenza massima di 112 cv a 5.500 giri. Questi valori si traducono in un’erogazione vigorosa e in riprese vivaci sin dai bassi regimi, quelli più importanti nell’uso quotidiano. Questo propulsore brilla anche per efficienza, con un consumo medio dichiarato di 5,3-5,4 litri di benzina ogni 100 km (ciclo NEDC).

Per sfruttare al massimo la polivalenza di VITARA KATANA si può optare per la trazione integrale a controllo elettronico 4×4 AllGip Select. Con questa trasmissione, il guidatore ha l’opportunità di selezionare quattro modalità di guida (Auto, Sport, Snow e Lock), ognuna delle quali opera poi con una strategia diversa per adattarsi al fondo e allo stile di guida, consentendo di superare qualsiasi ostacolo e di muoversi in maniera sempre divertente e sicura.

Una dotazione completa. VITARA KATANA rispecchia la filosofia Suzuki “tutto di serie, senza sorprese”, proponendo un equipaggiamento ricco sotto ogni punto di vista. Gli esemplari 2WD montano di serie clima automatico, schermo touchscreen 7”, Bluetooth®, compatibilità Android Auto®, Apple CarPlay® e MirroLink®, videocamera posteriore, cruise control, sedili riscaldati, fendinebbia, vetri privacy, 7 airbag e bracciolo centrale con un vano portaoggetti. Quelli 4WD vedono il cruise control diventare adattivo e offrono in più sofisticati dispositivi di guida semi-autonoma che aiutano a evitare incidenti in numerose circostanze. Tra loro vanno ricordati i sistemi “guidadritto” (mantenimento della corsia), “attentofrena” (frenata automatica d’emergenza), “restasveglio” (monitoraggio dei colpi di sonno), “occhioallimite” (riconoscimento dei segnali stradali) e “vaipure” (controllo degli angoli ciechi in retromarcia).

Due Gi Sport al 3° rally di Castiglione Torinese

Castiglione Torinese, 23 e 24 novembre 2019. Alla terza edizione del rally day di Castiglione Torinese, svoltosi lo scorso week end, il maltempo non ha certo smorzato gli entusiasmi. Al via infatti oltre 100 equipaggi tra cui ben dieci a rappresentare la scuderia torinese DueGi Sport.

Zucca – Marletta alzano la coppa al cielo. Mauro Zucca e il suo storico navigatore Concetto Marletta hanno iniziato questa gara con un problema elettrico di poco conto che però non ha permesso loro di poter effettuare lo shake down in programma il sabato dove, come di consueto, avrebbero utilizzato i pochi chilometri adibiti per effettuare una meticolosa messa a punto della Renault Clio sul bagnato. Per loro la gara di domenica non è stata sicuramente facile, non solo viste le pessime condizioni delle strade a causa del maltempo, ma anche per il livello molto alto dei piloti nella classe N3, dove a contendersi il podio erano ben tredici equipaggi. Zucca ha così commentato questa terza edizione del rally di Castiglione: “sono molto soddisfatto perché abbiamo concluso al primo posto in classe N3, al primo posto in gruppo N e tredicesimi assoluti. Le difficoltà maggiori erano sicuramente sulla ps due, dove c’era molto fango. Una nota di merito va all’organizzazione della gara che ha curato tutti i particolari con addirittura un pasto caldo offerto a tutti noi concorrenti durante il riordino. Nonostante il meteo c’era un discreto pubblico, gli irriducibili che solo grazie alla passione potevano resistere al freddo ed alla pioggia!”.

Massaro: una staccata sbagliata compromette la gara. Marco Massaro è stato navigato per la prima volta al rally di Castiglione Torinese da Flavio Magnetti.

Una gara non facile per il pilota che sulla prima prova speciale, Franca Fiorina, ha fatto un dritto, nonostante il suo copilota lo avesse esortato nel prestare particolare attenzione al fondo viscido. I secondi persi sono stati diversi e Massaro ha dovuto per tutta la restante giornata, tentare con gran difficoltà il recupero. Speciale dopo speciale, con la sua Peugeot 106, è sempre però riuscito a staccare il secondo tempo in A5. Grazie alla tenacia ed al feeling creatosi con Magnetti, l’equipaggio è salito sul terzo gradino del podio di classe, conquistando la settantaseiesima posizione assoluta. Le parole di Massaro: “la gara è stata difficile, il fondo era molto sporco a causa del maltempo. Purtroppo ho fatto un’”asinata” sul primo tratto cronometrato. Comunque, da come eravamo partiti, non mi sarei aspettato il risultato finale, tenendo conto che abbiamo solo disputato quattro prove su sei. Un grosso grazie va a Flavio che è bravissimo e, come sempre al mio preparatore, poiché la macchina è sempre al top!”.

Damiano: molti rischi. Per Christian Damiano con alle note Andrea Nardini su Fiat 600, il rally di Castiglione Torinese non è sicuramente stata una gara facile. Il maltempo ha contribuito a rendere maggiormente difficoltoso il percorso e portare a termine la gara non è stato certo un’impresa semplice, specialmente per questo equipaggio in quanto il pilota ha sbagliato la scelta delle gomme da pioggia che, non essendo nuove, non scaldavano a dovere. L’equipaggio ha così chiuso questa competizione: settimo di classe A0 e settantasettesimo assoluto. Il suo amaro commento: “purtroppo a causa degli pneumatici, abbiamo rischiato molto. Ci siamo divertiti solo sugli ultimi due passaggi. Mi spiace perché potevamo fare bene ed essere più competitivi, invece siamo stati fregati da questa scelta azzardata. Volevo fare i complimenti a Valieri, mio compagno di scuderia e di classe, ed alla sua navigatrice Carena, con cui ci siamo divertiti già dal sabato. Grazie anche alla Due Gi Sport che ci supporta sempre”.

risultato inaspettato per Valieri. Stefano Valieri e la sua copilota Cristina Carena hanno preso parte alla terza edizione del rally day di Castiglione Torinese su Fiat 600 in Classe A0. Una gara andata bene, con un risultato del tutto inaspettato poiché l’equipaggio si era iscritto senza nessuna particolare pretesa, ma per divertirsi, sapendo che le prove sarebbero state molto complesse già sull’asciutto, quindi ancor di più sul bagnato, visto il meteo. Sui primi due passaggi una problematica al display delle marce ha creato qualche difficoltà al pilota che ha staccato comunque un quarto tempo di classe. Sulle altre due speciali in programma, hanno via via migliorato, trovando il feeling giusto con la macchina, sopravanzando ed arrivando così secondi in A0 e cinquantacinquesimi assoluti. Le parole di Valieri: “è stata una gara impegnativa, ma non ci siamo voluti prendere rischi inutili. Ho deciso di guidare con la testa e il risultato ci ha soddisfatti!”.

Terzo di classe per Penasso. Giuseppe Penasso con alle note Angelo Lobascio, su Fiat 600 ha chiuso questo rally sul terzo gradino del podio di classe A0 e cinquantottesimo assoluto. Una gara molto dura, con le speciali particolarmente sporche e viscide a causa delle piogge battenti, non ha sicuramente scoraggiato il pilota che ha così commentato questa gara: “è stato un rally molto impegnativo, facevamo molta fatica a stare dritti, ma ci siamo comunque divertiti e siamo arrivati in fondo. Sono particolarmente contento per i miei compagni di scuderia DueGi Sport, poiché siamo arrivati tutti alla fine, nonostante la gara fosse davvero dura.”

Barberis: new entrY in casa DueGi Sport. Ettore Barberis ha corso per la prima volta con i colori della scuderia torinese Due Gi Sport; affiancato da Cosimo Longo ha preso parte al rally day corsosi nella provincia di Torino su Peugeot 208, classificandosi undicesimo in classe R2B e cinquantaduesimo assoluto.

Podio per Blessent. Per Stefano Blessent navigato da Riccardo Perono Cacciafuoco, su Peugeot 106, la gara è andata abbastanza bene, nonostante le condizioni fossero particolarmente difficili a causa del maltempo. Hanno chiuso con un secondo posto in classe A6 e trentasettesimi assoluti.

5° ASSOLUTO PER CRESTO. Alessandro Cresto con alle note Simone Sparvieri su Renault Clio in Classe AS16, a questa terza edizione del rally day, ha staccato un quinto posto di classe ed un quinto assoluto.

ALA SALE SUL TERZO GRADINO DEL PODIO A7. Riccardo Ala ed il suo copilota Bruno Silvestro hanno partecipato al rally di Castiglione su Renault Clio, posizionandosi a fine gara terzi in classe A7 e trentaquattresimi assoluti.

BECHIS CORRE SU OPEL ASTRA. Roberto Bechis new entry nella scuderia torinese Due Gi Sport, navigato da Davide Bellonzi, hanno partecipato al rally dello scorso week end su Opel Astra in classe ST20. Buono il piazzamento a circa metà classifica.

EFFERREMOTORSPORT – Bilancio positivo al Rally Day Castiglione

Finisce con un buon risultato di squadra la trasferta piemontese della scuderia EfferreMotorsport che, alla terze edizione del Rally Day di Castiglione torinese, conclude con tutti gli equipaggi presenti.

Inizia con un successo nell’agguerrita classe N2 il bilancio positivo del team, che grazie ad Andrea Castagna e Stefano Bossuto, su Peugeot 106, conquistano l’ambita classe e un incredibile 18° posto assoluto.

Andrea Castagna: “Nove mesi fa, dopo la gran botta del Canavese, non avrei mai pensato di aver voglia di tornare a correre ma alla fine niente da fare non riesco proprio a non salire in macchina. Speravo tanto di non aver paura soprattutto nel veloce e invece si ma rispetto alla 1° prova già sull’ultima la paura cominciava a svanire. Speriamo di ritornare sul passo di una volta, attualmente siamo un po’ lontani, peccato per la prova annullata per frana, quella si che era veramente bella. Grazie a tutti gli sponsor, alla scuderia Efferre per il supporto, bravo e grazie a Stefano per avermi convinto a fare ancora una gara in questa stagione e per essere impeccabile come sempre. Grazie a tutta la classe N2 per la compagnia e a tutti quelli arrivati e non. Grazie al team Gliese per le risate, grazie al papi sempre presente nonostante la pioggia,grazie a tutti quelli che ci hanno supportato e un grazie speciale ai miei datori di lavoro che hanno sopportato la mia assenza tre mesi dopo l’incidente grazie e alla prossima”.

In 25° posizione troviamo il nostro copilota Giorgio Invernizzi, che navigava Bruno Godino su Renault Clio S1600.

Ottima prestazione per Andrea Compagnoni e Nancy Bondì, anche loro su Peugeot 106 N2, l’equipaggio, che si è formato in occasione di questa gara, ha conquistato una 67° posizione assoluta nonostante un testacoda che li attardati di qualche posizione.

Nuova esperienza al Tuscan per Balletti Motorsport

Si conclude positivamente la partecipazione al Tuscan Rewind con le Porsche 911 condotte da Zampaglione e Brunori

Nizza Monferrato (AT), 26 novembre 2019  – Rally su sterrato: croce e delizia per coloro che corrono con le auto storiche; ma sicuramente anche uno stimolo a mettersi alla prova come è avvenuto per i due amici bresciani Luigi Zampaglione e Ruggero Brunori che si sono schierati al via del Tuscan Rewind svoltosi a Montalcino lo scorso fine settimana. Il primo, Zampaglione, ha di fatto interrotto una lunga pausa dalle corse utilizzando la Porsche 911 SC/ RS Gruppo 4 messa a disposizione dai fratelli Balletti e, navigato dall’esperto Maurizio Barone, ha corso una gara finalizzata al puro divertimento conclusa realizzando la quattordicesima prestazione assoluta che è valsa la vittoria di classe; due posizioni più in basso, si piazza la Porsche 911 SC Gruppo 4 di Ruggero Brunori che al suo fianco aveva Marco Torlasco a leggergli le note e col quale ha colto la seconda posizione di classe dietro all’amico-avversario.

Per entrambi i piloti, la nuova esperienza è stata decisamente positiva considerato anche il percorso molto insidioso e scivoloso, oltre che scavato in diversi tratti dai precedenti passaggi delle vetture moderne transitate prima delle storiche. Soddisfatti anche dall’efficienza dei mezzi che non hanno lamentato alcun problema di sorta, grazie all’efficace lavoro svolto dall’assistenza della Balletti Motorsport.