CUPRA dà il via alle prenotazioni della nuova TCR

La CUPRA Leon Competición è la prima auto da corsa da turismo disponibile per la prenotazione Lo spot esalta valori quali passione, ambizione e determinazione > Tutte le CUPRA TCR prenotate anticipatamente verranno consegnate in esclusiva presso la nuova sede del marchio a partire da aprile 2020 > Una carrozzeria studiata appositamente, una migliore distribuzione del peso e una maggiore efficienza aerodinamica rendono CUPRA Leon Competición una vera auto da corsa, pronta per la prossima stagione Verona, 20-12-2019 – Ancora una volta CUPRA fa da apripista nel mondo del motorsport, lanciando la prima piattaforma di prenotazione anticipata per un’auto da corsa. Poiché CUPRA è un marchio contemporaneo che ha il motorsport nel suo DNA, questa nuova iniziativa unisce il mondo delle corse e quello dell’innovazione. “CUPRA ha sempre avuto un ruolo pionieristico nel mondo del motorsport. Abbiamo sviluppato la prima piattaforma TCR e l’anno scorso abbiamo presentato la prima auto da turismo 100%elettrica, CUPRA e-Racer. Con questa soluzione, CUPRA mostra le sue intenzioni di essere continuare a essere un riferimento nel mondo delle corse, e fa un ulteriore passo nella la strategia di e-commerce della società”, ha dichiarato Jaime Puig, Direttore di CUPRA Racing. I clienti possono da oggi registrare il loro interesse per la CUPRA Leon Competición sul sistema facendo una pre-prenotazione (www.prebooking.cupraofficial.com) mentre le consegne si faranno, da aprile 2020 in poi, esclusivamente presso la nuova sede del marchio ad alte prestazioni. La nuova CUPRA TCR si baserà sulla prossima generazione di CUPRA Leon, in arrivo anche essa l’anno prossimo, a riprova del connubio tra strada e pista che contraddistingue le vetture del marchio. CUPRA Leon Competición introduce la nuova carrozzeria CUPRA, che permette alla vettura da corsa scolpire l’aria grazie a una migliorata efficienza aerodinamica. Inoltre, beneficia di una configurazione geometrica cinematica completa su entrambi gli assi che utilizzano componenti leggeri per migliorare la distribuzione del peso, mentre l’unità di cambio è stata migliorata rendendola più robusta, una necessità nei giorni di gara. Il cuore pulsante della vettura da gara, un propulsore turbo 2.0 ha visto le sue prestazioni aumentate, rendendolo ancora più competitivo, al tempo che integra un’architettura elettronica da corsa CUPRA al 100% che è più leggera, più robusta, modulare e personalizzabile. La CUPRA Leon Competición è una vettura da corsa che incarna il marchio CUPRA e racchiude in sé una vettura pronta per affrontare qualsiasi pista. L’inizio delle preprenotazioni della vettura da gara are una nuova dimensione e rappresenta un’opportunità per i clienti. I test in pista della CUPRA Leon Competición sono già iniziati dallo scorso ottobre con diverse sessioni in Spagna, Portogallo e Italia, e lo sviluppo della vettura è giunta alla sua fase finale. L’auto del campione Dopo oltre 160 gare nei diversi campionati mondiali, continentali, nazionali e di serie quest’anno, CUPRA è stato ancora una volta il marchio con vetture da turismo più vincente, annoverando 70 vittorie. Nel suo anno di debutto, l’ex campione europeo di TCR Mikel Azcona ha concluso il 2019 tra i sei migliori piloti da turismo al mondo. Lo spagnolo ha ottenuto la sua prima vittoria in gara WTCR lo scorso luglio a Vila-real (Portogallo) e altri quattro podi per tutta la stagione con il CUPRA TCR. In Italia, inoltre, il nuovo marchio ha fatto il bis, proclamandosi campione TCR Italy e conquistando non solo il titolo di miglior piloto con Salvatore Tavano, ma blindando il podio con la seconda posizione con il giovane Matteo Greco, oltre al titolo Costruttore. CUPRA Leon Competición farà il suo debutto mondiale all’inizio del 2020.

Da oggi il via alle iscrizioni di Adria Rally Rally Show

In programma per il 15 e 16 febbraio, l’evento entra oggi nel vivo con il periodo di accoglienza iscrizioni che si allungherà per un mese esatto, sino al 7 febbraio. Ideato dalla proprietà dell’autodromo e da uno staff di grande esperienza, la gara proporrà due giorni intensi in un percorso avvincente e spettacolare, pronto a mettere alla prova uomini e mezzi. Tanto interesse intorno al format di gara, che prevede la “Qualyfing Stage”. Verrà ricordato, con un trofeo a lui dedicato, l’indimenticato Arnaldo Cavallari ed è previsto anche un “master” per le vetture kit car.

ADRIA (Rovigo), 07 gennaio 2020. Da oggi iscrizioni aperte per ADRIA RALLY SHOW, in programma per il 15-16 febbraio 2020 all’Adria International Raceway, provincia di Rovigo. Il periodo di accoglienza iscrizioni durerà un mese esatto, andando a chiudersi venerdì 7 febbraio.

Dopo le festività natalizie la macchina organizzativa si è rimessa in moto per preparare al meglio e dare tanta enfasi all’evento che vede tornare i rallies in pista, esperienza che avrà il suo clou nei due giorni di gara intensi, senza respiro, quasi 60 chilometri di percorso totale, dei quali 56 di distanza competitiva, punteggiati da cinque prove speciali. Cinque sfide con il cronometro di adrenalina pura, di spettacolo in un impianto, quello dell’autodromo veneto, che pare fatto apposta per accogliere i rallisti, grazie alle proprie strutture modulabili per ogni esigenza sia agonistica che anche di immagine.

Siamo in Veneto, la terra dei rallies per eccellenza ed il suo autodromo, uno dei uno dei “templi” della velocità più apprezzati a livello internazionale, fa tornare i protagonisti delle corse su strada sul proprio tracciato, in quello che sarà certamente l’ideale “ponte” tra una stagione da poco terminata ed un’altra che sta muovendo i primi passi.

Lo farà accogliendo vetture in configurazione rally di tutte le classi, comprese le auto storiche, diventando l’appuntamento ideale per diventare un test per coloro hanno già disegnato un programma sportivo nel 2020 ed un’occasione imperdibile per presentare la stagione per team, concorrenti, case costruttrici.

Tutto questo sarà possibile sfruttando gli adeguati spazi fruibili all’esterno ed all’interno, sale meeting – centro congressi – paddock coperto ed un’ampia scelta di possibili soluzioni per tutti.

 

Grande interesse suscitato dalla kermesse sportiva, dopo le prime comunicazioni diffuse, con le quali si è subito capito la filigrana di valore che ha, andando a coniugare agonismo e spettacolo, con alcune particolarità proposte per la prima volta, come la “Qualifying Stage” studiata per rendere ancora più avvincente e scenografica la sfida con i piloti “prioritari” e le “Supercar delle classi WRC_R5_Rgt_ Super 2000”.

 

Il Trofeo “Arnaldo Cavallari” dedicato alle Vetture di Classe A7 – Renault Clio

Non è possibile nel territorio del Polesine organizzare un rally e non avere un trofeo dedicato ad Arnaldo Cavallari, uomo straordinario, unico e grandissimo appassionato di automobilismo.  La proprietà dell’autodromo ha stabilito di assegnare un Trofeo dedicato alla Classe A7 al primo assoluto classificato partecipante con vettura Renault Clio, ricordando così l’eclettico Arnaldo. Arnaldo Cavallari per tutti rimane il “matto della Ciabatta” e il “matto dei motori”, ed era proprio così un “matto”, ma di quelli buoni.

 

E’ stato un grande del mondo dei motori, sia come valente pilota, che come talent scout di giovani talenti. Ma non solo. Come sportivo nel mondo dei motori è stato quattro volte campione italiano di rally negli anni ’60, ma anche una Mitropa Cup e un titolo del Granturismo di serie e scopritore del talento di Sandro Munari, solo per citarne uno. Suo è il merito per la nascita del Rally del Pane – Rally di Adria. Arnaldo Cavallari – Istrionico imprenditore che ha visto il suo apice proprio con la nascita di quella specialità tutta Made in Polesine, che è la Ciabatta polesana, ma forse sarebbe meglio dire “Made in Arnaldo”.

 

Kit Car Master Italia. Le vetture Kit Car sia di Classe 2000 sia di Classe 1600, avranno le classi dedicate e per i partecipanti con queste vetture, sarà assegnato un premio ai primi tre assoluti denominato Kit Kar Master Italia.  La passione legata ai motori aspirati, viene stigmatizzata nel profilo degli organizzatori del Rally Show Rodigino. Vetture fantastiche che hanno lasciato il segno indelebile nella storia rallystica internazionale.

“Alexa, accendi il riscaldamento sulla mia Huracán EVO.”

Automobili Lamborghini, prima casa automobilistica a introdurre un sistema completo di controllo integrato con Amazon Alexa

Las Vegas, 7 gennaio 2020 – Dal 2020 Amazon Alexa approda a bordo della gamma Huracán EVO di Automobili Lamborghini, elevando l’esperienza di guida supersportiva grazie al sistema di assistenza vocale basato su cloud di Amazon. La prima Huracán EVO equipaggiata con Alexa è esposta al Consumer Electronics Show di Las Vegas, il palcoscenico globale dell’innovazione, dal 7 al 10 gennaio 2020.

Dakar 2020. Buona la prima per Toby Price (KTM). Vittoria a sorpresa per Vaidotas Žala su Mini

5 Gennaio 2019. 1° tappa Jeddah – Al Wajh 752 km di cui 319 di prova speciale. A prima vista Le mappe possono ingannare, così, quello che sembrava un percorso costiero relativamente facile, si è rivelato pieno di insidie che hanno sorpreso anche i veterani della Dakar. Tra questi anche i due vincitori dello scorso anno Nasser Al-Attiyah e Carlos Sainz,  e il campione in carica in SSV “Chaleco” López. Sono bastate qualche foratura di troppo nei tratti rocciosi nella parte finale della speciale per perdere tempo prezioso in classifica.  Insieme alle pietre, anche il vento ha complicato la tappa odierna, particolarmente forte sul tratto costiero fino a Al Wajh.

LA GARA- Toby Price (KTM) ha iniziato il 2020 riprendendo da dove ci aveva lasciati nel 2019. Con la prima vittoria di tappa, l’australiano – in gara col dorsale numero 1 – è determinato a bissare il successo conquistato lo scorso anno in Peru. Secondo a soli due minuti, Ricky Brabec (Honda) si conferma un solido sfidante della Casa Austriaca. Completa il podio provvisorio Matthias Walkner (KTM).

 

Nei quad, ottima la prestazione di Ignacio Casale. La vittoria del lituano Vaidotas Žala su Mini davanti ai big Stephane Peterhansel e Carlos Sainz è stata però la grande sorpresa della prima tappa. Attardato Nasser Al Attiyah. In testa sin dal via della speciale auto che ha portato la Dakar da Jeddah e Al Wajh, il principe qatariota ha perso tempo prezioso a causa di tre forature rimediate dopo circa 200 chilometri nell’arco di poco tempo sulla sua Toyota Hilux. Alla fine, il vincitore della scorsa edizione ha perso minuti preziosi, chiudendo 4° a 5’33”.

Gli Italiani
Il piloti del team Solarys si sono messi subito in evidenza con Jacopo Cerutti (23°) e Maurizio Gerini (29°). I due piloti Husqvarna hanno optato per una guida più conservativa sugli insidiosi tratti rocciosi che hanno causato non pochi problemi a molti concorrenti. Seguono poi i piloti iscritti nella classe “Original by Motul”, vale a dire senza team di assistenza, con Alessandro Barbero 76°, Fabio Fasola 87°, Cesare Zacchetti 90°, seguito da Mirko Pavan (91°). Il duo Michele Cinotto-Marco Arnoletti hanno ben figurato nella categoria SSV Side by Side. Bene anche Elvis Borsoi e Stefano Pelloni, al debutto sulla Dakar.

Nuova Lamborghini Huracán EVO RWD: puro piacere di guida nel pieno controllo del conducente  

La Huracán EVO a trazione posteriore pone il conducente al centro dell’esperienza di guida. 610 CV (449 kW) di potenza combinati a una coppia di 560 Nm e a un telaio leggerissimo dotato di un innovativo controllo della trazione accuratamente calibrato, il Performance Traction Control System (P-TCS). Design unico che garantisce esaltanti emozioni di guida al volante della Huracán EVO RWD. Connettività avanzata grazie al touchscreen HMI e infinite possibilità di personalizzazione con il programma Ad Personam

Sant’Agata Bolognese, 4 gennaio 2020 – Automobili Lamborghini presenta la Huracán EVO Rear-Wheel Drive (RWD), una vettura di puro istinto in grado di combinare una potenza di 610 CV (449 kW) a 8000 giri/min e una coppia di 560 Nm a 6500 giri/min con una struttura leggerissima a trazione posteriore, che garantisce una sterzata dinamica in qualsiasi situazione per esaltare al massimo il divertimento alla guida. Con un peso di appena 1389 kg, la Huracán EVO RWD può raggiungere una velocità di 325 km/h e passare da 0 a 100 km/h in soli 3,3 secondi. Nonostante questi numeri da capogiro, la Huracán EVO RWD non è stata messa a punto con focus sulle prestazioni sui rettilinei o sui record nei tempi sul giro su pista: con il suo nuovo design esclusivo, si proclama come vettura dalle caratteristiche istintive sul fronte della dinamica di guida.

“La Huracán EVO RWD si affida alle mani del conducente, offrendo un’esperienza di guida dominata dall’interazione con il suo hardware” afferma Stefano Domenicali, Chairman & CEO di Automobili Lamborghini. “Questa vettura rispecchia l’essenza originaria dell’ingegneria Lamborghini, ponendo il conducente al centro delle prestazioni e rendendolo protagonista di un’esperienza di guida senza filtri e indubbiamente coinvolgente. Le prestazioni della Huracán EVO RWD sono frutto di una sinergia armoniosa tra uomo e auto: le abilità di guida del conducente incontrano la meccanica della trazione posteriore della Huracán EVO per dare origine a una dinamica perfettamente equilibrata, reazioni fisiche e prestazioni assolute. La Huracán EVO RWD arricchisce la gamma della linea Huracán a motore V10 con un modello in grado di catturare chi ancora non conosce da vicino il nostro marchio, ma anche coloro che sono alla costante ricerca di emozioni di guida ineguagliabili.”

Progettata per il piacere di guida. Il motore V10 non si limita a trasmettere potenza alle ruote posteriori: l’azione del propulsore ad aspirazione naturale si combina a quella dell’innovativo sistema di controllo della trazione per offrire un’esperienza di guida mai provata prima sia su asciutto sia sul bagnato, così come sulla neve.  Il nuovo Performance Traction Control System (P-TCS) è stato appositamente calibrato per la Huracán EVO RWD e favorisce una trasmissione continua della coppia anche durante la fase di reallineamento della vettura a seguito di derapate o sbandamenti laterali.

Laddove un “normale” sistema di controllo della trazione interverrebbe con un brusco disaccoppiamento in attesa del recupero di stabilità da parte della vettura, il P-TCS gioca di anticipo sfruttando un sistema di trasmissione proattivo della coppia per prevenire improvvise interruzioni e garantire una migliore trazione all’uscita dalle curve.

L’intervento del sistema P-TCS è calibrato in base alla modalità di guida della Huracán EVO RWD selezionata attraverso il selettore ANIMA (Adaptive Network Intelligent Management). In modalità STRADA, il sistema P-TCS riduce al minimo lo slittamento delle ruote posteriori per garantire stabilità e sicurezza in tutte le condizioni. Inoltre, grazie all’adozione di una strategia proattiva, il sistema P-TCS gestisce la trasmissione della coppia anche su superfici a bassa aderenza.

In modalità SPORT, il sistema P-TCS esalta al massimo il divertimento alla guida: le ruote posteriori sono libere di slittare in fase di accelerazione a favore di una guida vivace senza però compromettere la sicurezza. Il sistema riesce a riconoscere le condizioni in cui l’angolo di sovrasterzo aumenta velocemente, limitando così la trasmissione della coppia alle ruote posteriori per permettere al conducente di controllare perfettamente la stabilità della vettura.

Infine, in modalità CORSA, il sistema P-TCS è calibrato per raggiungere uno slittamento posteriore che ottimizzi la trazione e l’agilità della vettura all’uscita dalle curve, lasciando quindi al conducente ampio spazio per spingere al massimo le prestazioni. Il sistema P-TCS migliora la fluidità di intervento del 30% rispetto al precedente modello Huracán RWD, offrendo altresì un miglioramento della trazione in uscita dalle curve del 20% e della sovrasterzata del 30%.

Il telaio ibrido della Huracán EVO RWD unisce materiali leggeri, come l’alluminio e la fibra di carbonio, ad una scocca in resina termoplastica e alluminio, raggiungendo così un peso a secco complessivo di 1389 kg e un rapporto peso/potenza di 2,28 kg/CV. Con una distribuzione del peso tra parte anteriore e posteriore di 40/60, la Huracán EVO RWD poggia su un sistema di sospensioni a doppio triangolo con quadrilateri sovrapposti e ammortizzatori passivi. Il sistema servoassistito ed elettromeccanico Lamborghini Dynamic Steering (LDS) è stato appositamente messo a punto per la Huracán EVO RWD affinché possa garantire la massima reattività. Il cambio a doppia frizione a sette velocità assicura i più rapidi cambi di marcia e include il “Launch Control” che garantisce alla vettura la massima accelerazione con partenza da ferma. I cerchi Kari da 19″ in combinazione con gli pneumatici Pirelli P Zero, appositamente progettati per questo modello, sono accompagnati da freni in acciaio forati. Come optional sono disponibili anche i cerchi da 20″ e i freni carboceramici.

Design innovativo per prestazioni assolute. La Huracán EVO RWD si ispira al design della gamma V10 Lamborghini, anche se le sue linee anteriori e posteriori la distinguono chiaramente dalla Huracán EVO 4WD.

La Huracán EVO RWD si caratterizza per il suo aspetto scolpito e funzionale, completato dal nuovo splitter anteriore e da alette verticali accompagnate da prese d’aria anteriori più ampie e ben delimitate. Il paraurti posteriore in nero brillante integra un nuovo diffusore che compare per la prima volta proprio sulla Huracán EVO RWD.

All’interno, l’abitacolo è dominato da un’interfaccia touchscreen da 8,4″ nella console centrale che permette di controllare tutte le funzioni della vettura e la sua totale connettività, dalle telefonate all’accesso a internet, passando per le funzionalità dell’Apple CarPlay.

Sia per gli interni sia per gli esterni, il programma Ad Personam di Lamborghini mette a disposizione un’infinità di opzioni di personalizzazione per le finiture e i colori, dando così la possibilità ai proprietari della Huracán EVO RWD di esprimere il proprio stile e la propria personalità anche sulla loro nuova Lamborghini. Le linee della vettura sono ancor di più enfatizzate dalla nuova tinta Giallo Belenus, sviluppata in combinazione con un apposito colore per la pelle e l’Alcantara dei rivestimenti interni che riprende la nuova tonalità dell’esterno.

Prezzo della Lamborghini Huracán EVO RWD e uscita sul mercato. La consegna ai primi clienti della Lamborghini Huracán EVO RWD è prevista per la primavera del 2020, al prezzo di EUR 159.443 (prezzo al pubblico consigliato, tasse escluse).

Nuova Lamborghini Huracán EVO RWD: progettata per il piacere di guida

Il motore V10 non si limita a trasmettere potenza alle ruote posteriori: l’azione del propulsore ad aspirazione naturale si combina a quella dell’innovativo sistema di controllo della trazione per offrire un’esperienza di guida mai provata prima sia su asciutto sia sul bagnato, così come sulla neve.  Il nuovo Performance Traction Control System (P-TCS) è stato appositamente calibrato per la Huracán EVO RWD e favorisce una trasmissione continua della coppia anche durante la fase di reallineamento della vettura a seguito di derapate o sbandamenti laterali.

Laddove un “normale” sistema di controllo della trazione interverrebbe con un brusco disaccoppiamento in attesa del recupero di stabilità da parte della vettura, il P-TCS gioca di anticipo sfruttando un sistema di trasmissione proattivo della coppia per prevenire improvvise interruzioni e garantire una migliore trazione all’uscita dalle curve.

L’intervento del sistema P-TCS è calibrato in base alla modalità di guida della Huracán EVO RWD selezionata attraverso il selettore ANIMA (Adaptive Network Intelligent Management). In modalità STRADA, il sistema P-TCS riduce al minimo lo slittamento delle ruote posteriori per garantire stabilità e sicurezza in tutte le condizioni. Inoltre, grazie all’adozione di una strategia proattiva, il sistema P-TCS gestisce la trasmissione della coppia anche su superfici a bassa aderenza.

In modalità SPORT, il sistema P-TCS esalta al massimo il divertimento alla guida: le ruote posteriori sono libere di slittare in fase di accelerazione a favore di una guida vivace senza però compromettere la sicurezza. Il sistema riesce a riconoscere le condizioni in cui l’angolo di sovrasterzo aumenta velocemente, limitando così la trasmissione della coppia alle ruote posteriori per permettere al conducente di controllare perfettamente la stabilità della vettura.

Infine, in modalità CORSA, il sistema P-TCS è calibrato per raggiungere uno slittamento posteriore che ottimizzi la trazione e l’agilità della vettura all’uscita dalle curve, lasciando quindi al conducente ampio spazio per spingere al massimo le prestazioni. Il sistema P-TCS migliora la fluidità di intervento del 30% rispetto al precedente modello Huracán RWD, offrendo altresì un miglioramento della trazione in uscita dalle curve del 20% e della sovrasterzata del 30%.

Il telaio ibrido della Huracán EVO RWD unisce materiali leggeri, come l’alluminio e la fibra di carbonio, ad una scocca in resina termoplastica e alluminio, raggiungendo così un peso a secco complessivo di 1389 kg e un rapporto peso/potenza di 2,28 kg/CV. Con una distribuzione del peso tra parte anteriore e posteriore di 40/60, la Huracán EVO RWD poggia su un sistema di sospensioni a doppio triangolo con quadrilateri sovrapposti e ammortizzatori passivi. Il sistema servoassistito ed elettromeccanico Lamborghini Dynamic Steering (LDS) è stato appositamente messo a punto per la Huracán EVO RWD affinché possa garantire la massima reattività. Il cambio a doppia frizione a sette velocità assicura i più rapidi cambi di marcia e include il “Launch Control” che garantisce alla vettura la massima accelerazione con partenza da ferma. I cerchi Kari da 19″ in combinazione con gli pneumatici Pirelli P Zero, appositamente progettati per questo modello, sono accompagnati da freni in acciaio forati. Come optional sono disponibili anche i cerchi da 20″ e i freni carboceramici.

Nuova Lamborghini Huracán EVO RWD: design innovativo per prestazioni assolute

La Huracán EVO RWD si ispira al design della gamma V10 Lamborghini, anche se le sue linee anteriori e posteriori la distinguono chiaramente dalla Huracán EVO 4WD.

La Huracán EVO RWD si caratterizza per il suo aspetto scolpito e funzionale, completato dal nuovo splitter anteriore e da alette verticali accompagnate da prese d’aria anteriori più ampie e ben delimitate. Il paraurti posteriore in nero brillante integra un nuovo diffusore che compare per la prima volta proprio sulla Huracán EVO RWD.

All’interno, l’abitacolo è dominato da un’interfaccia touchscreen da 8,4″ nella console centrale che permette di controllare tutte le funzioni della vettura e la sua totale connettività, dalle telefonate all’accesso a internet, passando per le funzionalità dell’Apple CarPlay.

Sia per gli interni sia per gli esterni, il programma Ad Personam di Lamborghini mette a disposizione un’infinità di opzioni di personalizzazione per le finiture e i colori, dando così la possibilità ai proprietari della Huracán EVO RWD di esprimere il proprio stile e la propria personalità anche sulla loro nuova Lamborghini. Le linee della vettura sono ancor di più enfatizzate dalla nuova tinta Giallo Belenus, sviluppata in combinazione con un apposito colore per la pelle e l’Alcantara dei rivestimenti interni che riprende la nuova tonalità dell’esterno.

Nuova Lamborghini Huracán EVO RWD: prezzo della Lamborghini Huracán EVO RWD e uscita sul mercato

La consegna ai primi clienti della Lamborghini Huracán EVO RWD è prevista per la primavera del 2020, al prezzo di EUR 159.443 (prezzo al pubblico consigliato, tasse escluse).

I riflettori della “Milano Autostoriche” sul Montecarlo 2020

Si riscaldano i motori in casa Milano Autostoriche in vista dell’edizione 2020 del Rallye di Montecarlo Historique. Anche quest’anno la squadra milanese affronterà la difficile prova monegasca con 2 formazioni agguerrite, con l’obiettivo di riaffermare la preparazione e competenza che la ha portata, in 10 anni, ad aggiudicarsi per 5 volte il successo tra le scuderie, 4 addirittura consecutive nelle ultime edizioni -un poker che difficilmente potrà essere eguagliato-, e per 3 volte a conquistare la vittoria assoluta nel Principato grazie ai suoi equipaggi: nel 2011 con Sala-Torlasco al volante della Porsche 911, nel 2015 con Zanchi-Agnese al volante della VW Golf GTI e nel 2018 con Aghem-Cumino al volante della Lancia Fulvia Coupè.

La XXIII edizione del Montecarlo storico vedrà la conferma degli equipaggi habituè della gara monegasca con l’aggiunta di interessanti new entries e qualche gradito ritorno. Alex De Angelis con Sergio Sisti si sono imposti l’obiettivo di migliorare il loro splendido 2° posto assoluto del 2019, sempre con la Ritmo 60, così come Massimo Canella e Nicola Arena, con la Fulvia Coupè, hanno lo stesso traguardo di migliorare l’altrettanto ottimo 3° assoluto dello scorso anno, cosa che li pone come la punta di diamante della Scuderia Milano Autostoriche. Alberto Bergamaschi, insieme a Massimo Soffritti, ci riprova sempre al volante del fedele Maggiolone 1303 S ex ufficiale che sulla carta ha sempre grande potenzialità, così come Gianmario Fontanella e Stefano Scrivani con la ormai collaudata Fiat 128 Rally, sempre tra i favoriti. Con la medesima vettura dello scorso anno, la Fiat 124 Abarth, si presentano Marco Mattioli e Mario Pensotti, così come Lucio e Nicola Bugatti, con la solita Ford Escort Mexico, ed Emilio Cabella con Mario Corinti e la classica Triumph TR3. Cambio di vettura per altri equipaggi: i vincitori 2015 Peter Zanchi e Giovanni Agnese schierano quest’anno la Lancia Flavia Coupè 1.8 con cui hanno debuttato nel 2012, Giorgio Schon, per la prima volta al Monte con Francesco Giammarino, ritorna sulla Austin Cooper S con cui disputò la gara due anni fa, Enrico e Daniele Bertolini ci provano la nuova fiammante Lancia Beta Montecarlo, appena uscita dalla loro officina. Ritornano, dopo qualche anno di assenza, Giampaolo Cavagna e Angelo Seneci con la collaudata Lancia Fulvia Coupè, non essendo riusciti ad omologare per tempo la nuova Renault 5 Alpine, e Roberto Roveta, per la prima volta in coppia con Carlo Merenda, al volante della tradizionale Fiat 124 Spider 1600. Dopo la parentesi dell’anno passato con un team straniero, rientra all’ovile Gabo Seno insieme ad Alberto Bertuzzi con la Opel Kadett GTE. Numerose le new entries per la Milano Autostoriche in questa edizione 2020 del Montecarlo. A partire dai forti Riccardo Cristina e Vittorio Berzero, veterani del Monte, al volante della Renault 12 Gordini, a Marco Torlasco che “naviga” il debuttante Olindo Deserti sulla Lancia Fulvia 1.6 HF, a Carmelo e Federico Curtolo con la Alfa Romeo GT Junior e Marco Flocchini ed Ernesto Giacometti sulla Lancia Fulvia Coupè, entrambi alla loro prima assoluta sulle strade del Principato.

Diciassette, quindi, gli equipaggi della squadra milanese al via della XXIII edizione del Rallye di Montecarlo Historique 2020, a cui si aggiunge, non come partecipante alla gara in senso stretto, ma con una funzione di  importanza determinante per il raggiungimento di un risultato di prestigio, la figura del ricognitore, che ha il compito di precedere le vetture iscritte al rally verificando lo stato delle strade -se innevate, ghiacciate, bagnate o asciutte- e riferire ai concorrenti le impressioni suggerendo le gommature più idonee per ogni tratto cronometrato. Quest’anno, a ricoprire questa importante funzione, la Milano Autostoriche schiera niente di meno che Arnaldo Bernacchini, lo storico navigatore di Ballestrieri, Munari, Verini, Bettega, Pianta e di molti altri campioni anni ’70, coadiuvato alla guida da Beppe Bellina, altro valido pilota della stessa epoca. Gli ingredienti ci sono tutti, ora aspettiamo che cosa ci riserva la meteorologia per la data del rally, e poi tutti al volante per tenere alto l’onore della scuderia.

La partenza del XXIII Rallye di Montecarlo Historique sarà data anche quest’anno da Milano il venerdì 31 Gennaio 2020 alle ore 18.00, con il preallineamento delle vetture davanti alla sede dell’Automobile Club in Corso Venezia dopo l’esposizione al pubblico, per tutta la giornata, in via Marina proprio alle spalle dell’ACI. La pedana ufficiale del via sarà di nuovo allestita sul sagrato di piazza del Duomo, nel cuore del capoluogo lombardo, da dove gli equipaggi si incammineranno per una gara lunga 2500 chilometri tra neve, ghiaccio, sole, nebbia e pioggia per terminare mercoledì 5 Febbraio prima dell’alba sul lungomare del Principato di Monaco.

La Scuderia Milano Autostoriche (www.milanoautostoriche.it) raggruppa principalmente gli amanti delle auto d’epoca ma anche gli appassionati di sfide su strada e in pista col cronometro.

Nato nel 2006 dal gruppo dei soci fondatori, tutti amici che gareggiavano insieme già da oltre dieci anni, il sodalizio conta attualmente una cinquantina di soci, tutti appassionati in piena attività, con un parco vetture datate tra il 1930 e il 1990. Tra queste alcuni esemplari di indubbio valore storico-collezionistico. Presente con propri equipaggi in tutte o quasi le principali gare di regolarità disputate in Italia, è molto conosciuta anche all’estero, avendo gareggiato e vinto in Francia a Montecarlo e in Corsica, in Spagna, in Portogallo, in Grecia.

Peculiarità della Scuderia Milano Autostoriche è lo spirito che accomuna tutti i soci ed i simpatizzanti: amicizia e sportività.

Lo scopo della scuderia storica è quello di aiutare i soci con consigli e suggerimenti per la loro attività agonistica e per la corretta preparazione della vettura e della gara, contribuendo a creare sinergie che riescono a ridurre i costi e le tempistiche organizzative e burocratiche caratteristiche di determinati tipi di manifestazioni.

“Lamborghini – Dove. Perché. Chi. Quando. Cosa.”

Il mondo della Casa del Toro in un nuovo libro edito da Rizzoli

Sant’Agata Bolognese, 28 dicembre 2019 – Il mondo della Casa del Toro, dalle origini al suo presente di record e successi, è protagonista del nuovo volume fotografico “Lamborghini – Dove. Perché. Chi. Quando. Cosa.” edito da Rizzoli. Un libro di 224 pagine, dell’autore Antonio Ghini, i cui capitoli sono scanditi secondo la più classica delle regole di comunicazione, quella anglosassone delle 5 W: Who, What, When, Where, Why. Attraverso la fisicità di un oggetto tradizionale come il libro, unita all’uso di un linguaggio giovane e contemporaneo, il lettore è guidato in un percorso di approfondimento della storia e presente del marchio sulla base delle consuete chiavi di ricerca con cui oggi si è abituati a cercare notizie sul web.

Il racconto mette in relazione il ‘Dove’, il territorio emiliano, in cui Lamborghini è nata nel 1963 a Sant’Agata Bolognese, terra di motori e passione, insieme al ‘Chi’, i personaggi che hanno scandito oltre 50 anni di mito: non solo Ferruccio Lamborghini, il fondatore, ma anche i grandi ingegneri e designer del passato fino ai protagonisti di oggi, come Stefano Domenicali, attuale Chairman e CEO.

Il viaggio continua tra i ‘Perché’, le cui risposte sono capaci di spiegare l’unicità del marchio del Toro, e il ‘Quando’, narrazione storica delle vicende che hanno marcato la sua evoluzione fino a oggi, attraverso la dedizione e la sapienza professionale dei suoi protagonisti.

Infine il ‘Cosa’, cioè il cuore di Lamborghini, le sue auto. Le pagine guidano il lettore nel racconto dei modelli iconici divisi in tre famiglie, noti per le loro caratteristiche di avanguardia stilistica e tecnologica e capaci di posizionarsi nelle rispettive epoche al vertice assoluto delle prestazioni, come la Miura, la Countach, la Diablo, la Murciélago e oggi l’Aventador.

Un racconto testuale e fotografico che crea un ponte tra la prima Lamborghini e le ultime, come l’Urus, il Super SUV che ha rivoluzionato le sorti dell’Azienda, fino all’ultima, la Sián FKP 37 del 2019, primo passo del percorso di ibridizzazione di Lamborghini. Infine uno sguardo al futuro, vocazione insita nel DNA del marchio, con le immagini della Lamborghini del domani, l’elettrica Terzo Millennio, capace di dimostrare che non ci sono rivoluzioni capaci di mortificare la passione per l’automobile.

Il volume è in vendita al prezzo di €75 presso tutte le librerie italiane e lo store Lamborghini di Sant’Agata Bolognese. Tradotto in tre lingue (italiano, inglese e francese), da febbraio 2020 sarà inoltre distribuito in 70 paesi.

Esposizione di automobili da Rally alla Collezione delle Macchine di S.A.S. il Principe di Monaco dal 21 dicembre 2019 al 15 marzo 2020

La Collezione delle macchine di S.A.S. il Principe di Monaco ospiterà dal 21 dicembre 2019 al 15 marzo 2020 un’esposizione unica di automobili che hanno fatto la storia del Rally automobilistico mondiale. In occasione di tale esposizione eccezionale, verranno riunite per la durata di tre mesi, una cinquantina di automobili da competizione, tra le più rappresentative della disciplina tra le quali anche alcune con un palmares prestigioso che hanno fatto sognare milioni di appassionati sui circuiti francesi ed internazionali.

I visitatori, in particolare, potranno scoprire ed ammirare i seguenti modelli:

PEUGEOT 205 TURBO 16 EVOLUTION 2 gruppo B. Si tratta della macchina da corsa originale che nel 1986 ha vinto il Rally di Svezia alla guida di Juha KANKKUNEN in occasione della sua prima partecipazione al campionato del mondo.

LANCIA DELTA S4 gruppo B. La Lancia presente nell’esposizione è quella classificata in terza posizione al Rally di Sanremo con Massimo BIASION ed in seconda posizione al Rally RAC con Markku ALEN nel 1986.

LANCIA DELTA HF 4WD gruppo A. Nel 1987 la Delta HF 4WD realizza una doppietta fin dal Rally inaugurale di Monte-Carlo (Miki BIASION davanti a Juha KANKKUNEN).

TOYOTA CELICA TURBO 4WD gruppo B e gruppo A. Il modello gruppo B presentato è quello con il quale Juha KANKKUNEN ha disputato il Rally di Hong Kong / Pechino nel 1985.

MITSUBISHI LANCER EVO III gruppo A. Questa Mitsubishi del 1996 è l’esemplare con cui Tommi MAKINEN vinse il Rally di Finlandia l’anno in cui conseguì il suo primo titolo di campione del mondo.

CITROËN XSARA WRC. Alla guida di Sébastien LOEB, del suo co-pilota Daniel ELENA e con gli altri equipaggi, totalizza 32 vittorie, 3 titoli mondiali costruttori ed altrettanti titoli mondiali piloti e co-piloti.

CITROËN DS3 WRC. Vince il Campionato del mondo Rally nel 2011 e nel 2012 imponendosi 20 volte in due anni, assicurando inoltre il nono titolo mondiale di Sébastien LOEB e del suo co-pilota Daniel ELENA oltre che il settimo titolo per la casa Citröen.

LANCIA 037 gruppo B preparata da CHARDONNET. Lancia era rappresentata in Francia dal suo importatore indipendente André Chardonnet. Quest’ultimo aveva creato una scuderia per le competizioni di gran successo, prima con la Stratos e poi con la 037 affidata a Jean-Claude ANDRUET, probabilmente il più talentuoso pilota francese della sua epoca. La 037 saprà imporsi nel gruppo B permettendo alla casa automobilistica Lancia di ottenere un titolo mondiale nel 1983.

RENAULT 5 MAXI TURBO. Prodotta tra il 1980 ed il 1986, la Renault 5 Turbo rappresenta oggi sicuramente una vera icona francese. Fin dal suo debutto, la R5 Turbo ha dimostrato un’agilità sorprendente nei Rally e delle capacità tali che permisero a Jean RAGNOTTI di conseguire numerose vittorie tra cui il Campionato Rally di Francia, il Rally di Monte-Carlo, il Tour de Corse etc.

SUBARU IMPREZA WRC. Quella presentata è l’automobile vincitrice del Campionato del Mondo Rally nel 2001 pilotata dall’inglese Richard BURNS.

FORD FOCUS WRC. Questa Ford Focus è quella guidata da Carlo SAINZ, due volte Campione del Mondo nel 1990 e nel 1992.

Collection de voitures de S.A.S. le Prince de Monaco

Les Terrasses de Fontvieille

98000 MONACO

Tél. : +377 92.05.28.56

Grande fermento intorno al 14° Rally “Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina”: nuova data,  nuova logistica e stimoli forti

Spostata avanti in calendario di una settimana dalla data di origine, quindi in programma dal 20 al 22 marzo 2020, la gara ripropone due scenari distinti, tra le crete senesi e l’aretino, confermando validità internazionali ed italiane. E’ stato approntato un percorso da 10 Prove Speciali per circa 100 km competitivi da grandi firme.Previsto anche un “rally green” internazionale per auto a energia alternativa.

30 dicembre 2019. Definito il percorso, “chiuso” il Road Book. Con questa notizia Valtiberina Motorsport annuncia che il 14° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, una delle gare su fondo sterrato più apprezzate in Italia, è in una fase assai avanzata del lavoro preparatorio.

Cantiere dunque apertissimo, lavori in corso e grande entusiasmo, per la gara, in programma dal 20 al 22 marzo, una settimana in avanti nel calendario rispetto a quanto era stato programmato, la quale avrà una messe di importanti validità che la proiettano, per l’edizione che sta arrivando, in un respiro decisamente internazionale.

Si parte infatti dall’essere la prima prova del TOUR EUROPEAN RALLY Moderno, Storico ed Energie Alternative , un novero di gare tra quelle che nel “vecchio continente” tra le più cariche di storia, tra le più abbracciate da bellezze del territorio e tra le più ambite dai piloti, per proseguire con la finalissima del CHALLENGE RACEDAY RALLY TERRA (titolazione a cui la gara deve molto della sua crescita e notorietà) per concludere ma non per minore importanza con la seconda prova del CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA AUTOSTORICHE.

Ci sarà una finestra aperta sul futuro e sul “green”, con l’iniziativa “Tuscany Green Rally” a validità Europea ed Italiana, guardando così in modo convinto all’ecosostenibilità applicata al motorsport, con una iniziativa destinata sicuramente a fare traccia.

Tutto questo rappresenta un ulteriore salto di qualità, per Valtiberina Motorsport e per il suo evento, una promozione che arriva “dal campo”, avvenuta con il riconoscimento del grande impegno profuso da parte dell’organizzazione che tredici anni fa fece nascere la manifestazione come semplice “ronde” su terra, sino a proporla oggi in uno scenario allargato e ricco di fascino.

Un grande lavoro, dunque, da parte dell’organizzazione, avviato praticamente l’indomani dell’edizione dello scorso marzo, congiuntamente con le istituzioni, le quali tutte hanno riconosciuto la gande valenza dell’evento come un media importante per far conoscere il territorio. Sotto il profilo puramente sportivo, in questi ultimi tempi, con i quali si sono saputi diversi dettagli in più sull’edizione 2020, si è registrato un notevole fermento ed un grande interesse soprattutto a livello internazionale, con molte richieste di informazioni arrivate, con l’interesse a partecipare.

Siamo davanti ad un evento che da sempre guarda al territorio ed alla sua promozione: con l’edizione 2019 ha allargato i propri orizzonti verso le CRETE SENESI  e la VALTIBERINA, con Arezzo, Asciano e Anghiari  che saranno assolute protagoniste per più in una nuova dimensione europea con alcune New Entry che saranno svelate a breve. La città di Arezzo sarà confermata quartier generale dell’evento, e rimarranno protagoniste dell’evento, proposto le favolose prove speciali sterrate che hanno scritto la storia dei rallies mondiali.

Modificata in ampia parte la logistica: si parte dal chilometraggio competitivo, circa 100 chilometri distribuiti in 10 prove speciali spalmate in due giorni. Si è scelta questa opzione di lunghezza di “piesse” per andare incontro alle esigenze di tutti i partecipanti, dalle “moderne” alle “storiche”, da chi vuole correre la gara “internazionale” valevole per il Tour European Rally a chi ha le sole mire per la serie Raceday o per il Campionato italiano Autostoriche, con altresì un attrazione per chi semplicemente ha “voglia di terra” ed utilizzerà la gara Toscana come storicamente accaduto quale evento test per l’inizio di altri Campionati.

Sabato 21 marzo sono in programma quattro prove speciali (due da ripetere), ovviamente in zona senese, ricavate dalla tradizione degli sterrati magici e mondiali, domenica 22 marzo sarà invece più lunga con sei impegni cronometrati, anche in questo caso appartenenti alla tradizione mondiale, tra Arezzo e la Valtiberina.

Partenza ad Asciano ed arrivo ad Arezzo in Centro, disegnato in altra area rispetto al recente passato anche il Parco di Assistenza, previsto alle porte di Arezzo, in località “La Carbonaia”, sulla direttrice che dal casello autostradale (uscita A1 di Arezzo) porta perso la città. La decisione è stata necessaria per evitare la concomitanza con l’incontro di calcio previsto allo stadio nello stesso week-end.

L’edizione passata, a marzo, venne vinta da Marchioro-Marchetti con la Skoda Fabia R5, mentre la gara storica fu appannaggio di Romagna-Lamonato, con una Lancia Delta 16V

RC auto: quasi 1,2 milioni di automobilisti vedranno peggiorare la propria classe di merito nel 2020

Female Motorist Involved In Car Accident Calling Insurance Company Or Recovery Service

A red car on Euro banknotes

Nel Lazio, Liguria e Toscana le percentuali più alte. A causa di un sinistro con colpa il 3,76% degli assicurati pagherà di più

Milano, gennaio 2020. Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per quasi 1,2 milioni di italiani; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’osservatorio Rc auto di Facile.it, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2019 dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, un premio RC auto più caro rispetto a quello pagato l’anno prima.

In termini percentuali si tratta del 3,76% del campione analizzato (circa 510.000 preventivi di rinnovo RC auto raccolti a dicembre 2019 tramite le pagine di Facile.it); valore in calo, seppur di poco, rispetto allo scorso anno, quando ad aver denunciato sinistri con colpa erano stati il 3,83% degli automobilisti alle prese con il rinnovo della polizza RC auto.

Buone notizie, invece, per gli automobilisti virtuosi; a dicembre 2019, secondo l’osservatorio RC auto di Facile.it, per assicurare un veicolo occorrevano, in media, 536,16 euro, vale a dire il 7,67% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018. Il dato è stato calcolato sulla base di 8.671.327 di preventivi di rinnovo RC auto e relative migliori offerte medie disponibili online*.

Il profilo di chi vedrà peggiorare la classe di merito

Guardando più da vicino il profilo di chi quest’anno vedrà aumentare il costo dell’RC auto, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; fra gli uomini solo il 3,51% ha denunciato un sinistro con colpa, mentre la percentuale sale al 4,18% se si analizza il campione femminile.

Se si analizza il campione in base alle fasce anagrafiche si nota come l’età media di chi vedrà peggiorare la propria classe di merito a seguito di un sinistro con colpa sia pari a 48 anni; gli assicurati con età compresa tra i 18 e i 21 anni hanno registrato valori più bassi, solo il 2,12% ha denunciato un incidente con colpa che farà scattare l’aumento della classe di merito, mentre tra gli over 70 la percentuale sale  al 4,83%.

In linea con quanto emerso dall’analisi anagrafica, se si guarda alle professioni dichiarate in fase di preventivo emerge che al primo posto si posizionano i pensionati; sono loro la categoria che, in percentuale, ha dichiarato più sinistri con colpa (4,55%). Al secondo posto si trovano gli insegnanti, con una percentuale pari al 4,25% mentre medici, infermieri e operatori sanitari si posizionano al terzo posto con il 4,09%. Nel senso opposto, invece, si trovano gli studenti (solo il 2,15% vedrà peggiorare la propria classe di merito a seguito di un incidente con colpa), le forze armate (2,92%) e i disoccupati (2,94%).

Le differenze regionali

Analizzando il campione su base regionale emerge che ben 12 regioni hanno registrato valori sopra la media nazionale. Scorrendo la graduatoria, al primo posto si trova il Lazio; nella regione, il 4,94% degli automobilisti ha dichiarato alle assicurazioni un sinistro con colpa che farà scattare l’aumento della classe di merito e, con essa, il costo dell’RC auto. Al secondo posto si posiziona la Toscana, dove la percentuale è pari al 4,79%, tallonata da Liguria (4,73%) e Marche (4,50%).

Guardando la graduatoria nel senso opposto, invece, la regione dove, in percentuale, sono stati denunciati alle assicurazioni meno sinistri è il Molise; qui solo l’1,28% degli automobilisti alle prese con il rinnovo dell’RC auto vedrà aumentare la classe di merito a seguito di un incidente con colpa. Seguono nella graduatoria la Calabria (1,38%) e la Basilicata (1,57%)

Mobilità: nel 2019 il 74,7% degli italiani ha ridotto l’uso dell’auto in favore di soluzioni più ecosostenibili

Woman on an electric scooter on the road. The concept of ecological transport in the city.

2,5 milioni di italiani hanno usato il monopattino anziché un mezzo a motore. Il 13% ha intenzione di cambiare, nel 2020, l’auto o la moto con una meno inquinante
Milano, dicembre 2019. Secondo i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente il 15% delle emissioni di anidride carbonica in Europa è prodotta da auto e furgoni, non a caso l’UE ha introdotto precise norme con l’obiettivo di ridurre significativamente questi livelli entro il 2030. I cittadini italiani sembrano voler dare il proprio contributo per abbattere l’inquinamento tanto che, secondo l’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat* su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, il 74,7% dei rispondenti, pari a 32,7 milioni di individui, nell’ultimo anno si è impegnato concretamente per ridurre l’impatto ambientale causato dalla mobilità.

Come? La scelta più comune, adottata dal 46,1% degli intervistati, è stata quella di ridurre l’uso dell’auto, servendosi dei mezzi pubblici o muovendosi a piedi. Non è dato sapere se sia stata una scelta limitata ad alcuni momenti o un cambiamento di abitudini più radicale, fatto sta che oltre 20 milioni di italiani hanno adottato questa soluzione, in particolare i rispondenti con più di 65 anni, fascia anagrafica nella quale la percentuale di chi ha usato meno l’auto e più i piedi supera il 52%. In tanti, più di 1 su 4, hanno invece ridotto i km percorsi in macchina usando, quando possibile, la bicicletta come mezzo alternativo alle quattro ruote.

Il 19,4% dei rispondenti non volendo – o potendo – rinunciare al proprio veicolo a motore, sia esso a due o quattro ruote, ha invece deciso di cambiarlo con uno meno inquinante – acquistandone uno nuovo o ricorrendo a quelli presenti nel nucleo familiare – mentre il 7% degli intervistati ha usato il car sharing come soluzione alternativa alla propria auto.

Tra le nuove opportunità di mobilità ecologica si afferma il monopattino; sia esso elettrico o tradizionale. Nel corso dello scorso anno se ne sono serviti il 5,8% dei rispondenti, pari a 2,5 milioni di italiani.

Analizzando i dati più in dettaglio emerge un altro elemento; la riduzione dell’impatto ambientale legato ai mezzi di trasporto passa sempre più dall’intermodalità, ovvero dall’uso di diverse modalità di trasporto in un unico viaggio: più di 1 rispondente su 4 ha dichiarato, per l’appunto, di aver utilizzato più di una soluzione per diminuire l’utilizzo dell’auto.

I buoni propositi per il 2020

I buoni propositi per il 2020 non mancano e quasi 1 italiano su 2 (44,7%) ha dichiarato di voler migliorare ulteriormente, riducendo ancora l’impatto ambientale generato dalla propria mobilità.

Se il 12,9% del campione ha dichiarato che, pur continuando ad utilizzare la propria auto o moto, ha in programma di sostituirla con una meno inquinante, così da ridurre le emissioni di CO2, il 24% dei rispondenti ha intenzione di usare con più frequenza i mezzi pubblici e le proprie gambe.

Destinato a crescere di molto anche il popolo di chi si sposta con il monopattino se si considera che, tra i rispondenti, quasi il 7% ha intenzione di usare di più questo mezzo nel 2020.

Auto: chiusura di un soffio sopra il 2018 (+0,3%) con… sprint finale delle immatricolazioni (dicembre +12,5%)  

Moderato sprint finale per il mercato automobilistico italiano. In dicembre le immatricolazioni di autovetture sono state 140.075 con un incremento del 12,5% su dicembre 2018. Per circa 4,5 punti percentuali questo risultato è dovuto ad una giornata lavorata in più rispetto a dicembre 2018, ma, anche al netto di questo apporto, il risultato positivo rimane ed è significativo in un anno decisamente “magro” per il mercato dell’auto come il 2019 che chiude il suo consuntivo annuale a quota 1.916.320 e quindi con una modestissima crescita sul 2018 (+0,3%).

D’altra parte, va detto che il risultato certificato oggi dai dati sulle immatricolazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è perfettamente coerente con il quadro economico nazionale che è di sostanziale stagnazione. Né ci si poteva aspettare che una spinta al recupero di almeno di una parte del pesante calo che il nostro mercato accusa ancora rispetto ai livelli ante-crisi del 2007 (quantificabile a fine 2019 nel -23,1%) potesse essere recuperato nel corso dell’anno che si è chiuso grazie a fattori legati a dinamiche interne del settore dell’auto. E ciò essenzialmente perché nel 2019 le vendite di autovetture hanno dovuto fare ancora i conti con gli effetti del nuovo sistema di omologazione WLTP, con la demonizzazione del diesel ed anche con l’attesa del concretizzarsi della prospettiva dell’auto elettrica.

E’ comunque un dato di fatto – secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – che il risultato positivo delle immatricolazioni in dicembre non è un segnale isolato perché trova conforto anche in un recupero del clima di fiducia. In novembre, per le forti preoccupazioni destate dall’andamento della discussione della Legge Finanziaria per il 2020, vi era stato un deciso calo sia dell’indicatore Istat relativo ai consumatori che dell’indicatore specifico per l’auto elaborato dal Centro Studi Promotor sintetizzando i risultati delle sue inchieste congiunturali mensili. In dicembre entrambi gli indicatori recuperano buona parte del terreno perduto e questo è certo di buon auspicio per il 2020.

Il Centro Studi Promotor diffonderà le sue previsioni per il mercato italiano ed europeo dell’auto in un’apposita conferenza stampa che si terrà martedì 21 gennaio all’hotel The Westin Palace di Milano e in cui si farà anche il punto sulle prospettive del mercato dell’auto alle soglie degli anni ‘20 del XXI secolo che dovranno segnare il decollo (nei tempi dovuti) dell’auto elettrica e dell’auto a guida autonoma.

Aperte le iscrizioni per la prima gara del CIREAS, la Coppa Giulietta&Romeo

La manifestazione si svolgerà venerdì 7 e sabato 8 febbraio a Bardolino. In fase di ultimazione il percorso con oltre 60 prove cronometrate e 180 chilometri di sviluppo.

Si sono aperte oggi le iscrizioni per la Coppa Giulietta&Romeo, manifestazione di regolarità classica organizzata dall’Automobile Club Verona in collaborazione con AC Verona Historic e ACI Verona Sport che tornerà in scena i prossimi 7-8 febbraio come appuntamento inaugurale del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche 2020 CIREAS.

Rispetto all’edizione 2019 disputata lo scorso novembre, l’evento ridisegnerà sensibilimente i suoi connotati sia per adeguarsi al format del campionato, sia in ragione di un importante cambio di location. L’evento farà infatti base a Bardolino, una delle più suggestive cittadine sulla sponda veronese del Lago di Garda. L’importante variazione è stata resa possibile dalla collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Bardolino, l’Associazione Albergatori, Federalberghi e Bardolino TOP che hanno fortemente voluto il fulcro dell’evento sul Benaco.

La manifestazione si svolgerà già a partire da venerdì 7 febbraio con le verifiche sportive e tecniche ospitate presso l’Hotel Caesius, centro direzionale della corsa. Sempre in questa struttura verrà allestita anche dal direzione gara, la cerimonia di premiazione e il buffet finale. Le procedure di verifica proseguiranno poi solo su prenotazione e per un numero ridotto di concorrenti sabato 8 febbraio al mattino, prima della distribuzione radar e della partenza. Il parcheggio carrelli sarà al Camping Comunale di Bardolino.

Lo start della gara verrà dato sul Lungolago intorno alle ore 10:00 di sabato 8 febbraio prima di affrontare i 180 chilometri di percorso con oltre 60 prove cronometrate. La cerimonia d’arrivo, sempre sul lungolago, è prevista per le ore 16:00 mentre la location che ospiterà il light lunch di metà giornata sarà svelata a breve. Ammesse al via vetture costruite fino al 1990 e 35 vetture moderne in coda.

“C’è grande fermento e motivazione da parte di tutto il gruppo di lavoro per questa seconda edizione della Coppa Giulietta&Romeo – ha detto il Presidente dell’Automobile Club Verona Adriano Baso – avere ottenuto la titolazione a Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche è un grande onore e la volontà è quella di offrire una gara davvero indimenticabile ai partecipanti, non solo dal punto di vista sportivo. Il Lago di Garda offre scenari stupendi, soprattutto nel periodo in cui si svolgerà l’evento, distante dai caotici mesi estivi quando i turisti prendono d’assalto le sponde del Benaco. Tante novità e un nuovo inedito percorso che sarà svelato a breve sono gli ingredienti per un weekend di sport, passione e auto d’epoca assolutamente da vivere”.

Le iscrizioni, già disponibile il modulo nell’apposita sezione di AciSport si chiuderanno il 4 febbraio 2020.

Scuderia Palladio: in archivio il Prealpi Master Show

Entrambe classificate le Skoda Fabia  di Versace e Battistolli in una difficile edizione della classica di fine anno. Foto Max Ponti

Vicenza, 28 dicembre 2019 – Pioggia, freddo, fango: un’ambientazione che ricordava il R.A.C. dei tempi d’oro, quella che ha caratterizzato la ventunesima edizione del Prealpi Master Show, gara su terra che tradizionalmente chiude la stagione con un numero elevatissimo di equipaggi iscritti, tra i quali anche i due a difendere i colori della Scuderia Palladio.

Ad ottenere il miglior riscontro cronometrico al termine delle quattro prove disputate, è stato Tullio Versace, il quale, con Cristina Caldart ad affiancarlo sulla Skoda Fabia R5, si è classificato tredicesimo assoluto nonostante qualche difficoltà di troppo come conferma nelle sue parole: “La gara è partita con un super dritto nella prova del sabato sera dove abbiamo perso una ventina di secondi, purtroppo. Nella prima prova della domenica ho sperimentato un intaglio di gomma molto, molto aggressivo ed assolutamente inusuale ma che volevo a tutti i costi provare per rendermi conto se avrebbe funzionato: il risultato non è stato adeguato alle aspettative. Il secondo giro della domenica tutto e’ andato come doveva ed abbiamo fatto un buon tempo. Nell’ultimo giro ho voluto forzare un po’ di più, ma la scelta non ha pagato, visto che  ho perso troppi secondi in giro per la prova.”

Meno soddisfatto, è Alberto Battistolli che ha corso anch’egli con la Skoda Fabia R5, nuovamente affiancato da Rudy Pollet; “E’ stata per me una gara sottotono, soprattutto per le condizioni in alcuni tratti proibitive, specie nella prima prova in cui non mi funzionava il tergicristallo e dove ho collezionato un paio di “dritti”; viste le difficoltà e il non dover cercare il risultato a tutti i costi, ho quindi evitato di prender rischi inutili cercando solo di aumentare la mia esperienza su un fondo simile.”

A portare i colori della Scuderia Palladio c’era anche Fabio Andrian che in extremis ha corso sostituendo un collega navigatore e si è ritrovato sul sedile di destra della Ford Fiesta del giovanissimo Roberto Daprà, col quale ha colto la sesta posizione di classe R2B alla prima esperienza su sterrato e seconda in assoluto.

Si chiude così una lunga stagione sportiva per la Scuderia Palladio, il cui Presidente Mauro Peruzzi sta lavorando per un 2020 che si preannuncia ricco di novità.

Prealpi Master, altalena di Clacson Motorsport

Il team trentino sale sul gradino più alto del podio grazie ai successi di De Luna e Maggiolo, gli unici a sorridere in un weekend reso impossibile dalle condizioni meteo. Foto Erik Corsini

Strigno (TN), 30 Dicembre 2019 – Alti e bassi per l’ultimo atto stagionale nei colori Clacson Motorsport, al termine di un’edizione del Prealpi Master Show che sarà ricordata a lungo, sia per i ben centosettantadue iscritti che per le disastrose condizioni meteo nel quale si è corso.

Sorride a denti stretti Andrea De Luna, affiancato da Denis Pozzo sulla Suzuki Ignis Super 1600 del team trentino, il quale è riuscito a vincere la sfida contro se stesso, firmando in solitaria la classe ed ottenendo importanti punti per il Raceday Rally Terra, grazie al terzo posto di raggruppamento ed alla Power Race che lo mantengono in corsa per il titolo.

Peggio è andata a Claudio Vigna, in coppia con Giulio Calligaro sulla Ford Fiesta R2 della compagine di Strigno, il quale si è visto costretto ad alzare bandiera bianca per i postumi di una nottata in bianco, caratterizzata da uno stato frebbicitante che non gli ha dato scampo.

Per il pilota di Cordenons uno zero nella serie Raceday Rally Terra che sa di occasione persa.

Scendendo nel produzione, direttamente da Arezzo alle insidiose campagne del trevigiano, Marco Berrino ha condotto la Renault Clio RS di gruppo N, assieme ad Ilaria Parrini, ad un onorevole sesto posto di classe, tradottosi nel quarto di raggruppamento per il Raceday.

Punti importanti, quelli messi in cascina dal pilota toscano, resi significativi dal contesto nel quale sono maturati, sotto una pioggia incessante che rendeva il fondo quasi impraticabile.

Amaro in bocca quello assaggiato da Maurizio Pioner, affiancato da Bruna Ugolini sull’eterna Opel Corsa GSI gruppo A, la stessa resa famosa in tutto lo stivale dal patron Diego Gonzo.

Il pilota trentino, dopo essersi visto protagonista di un’uscita di strada durante la prima prova speciale, rientrava alla Domenica, grazie alla regola del Super Rally, ma decideva di abbandonare la compagnia anzitempo, dopo aver percorso la seconda speciale in trasferimento ed aver perso ogni possibilità di raddrizzare un fine settimana nato storto.

Dulcis in fundo, a riportare un po’ di sole in casa Clacson Motorsport, ci ha pensato l’unico pilota locale, Matteo Maggiolo, che ha portato la seconda Opel Corsa GSI gruppo A sul gradino più alto del podio, in classe A6, affiancato da Mauro Savegnago alle note.

Per il trevigiano una prestazione solida e concreta, dando una stoccata importante in avvio che gli ha permesso di rifilare quasi una ventina di secondi alla concorrenza e salire subito in vetta.

Leadership sapientemente mantenuta sino al traguardo, nonostante gli attacchi di un’agguerrita concorrenza, capitanata da delle vecchie volpi come Chiesura e Stival.

Ad onore di cronaca gli equipaggi targati Clacson Motorsport dovevano essere ben sei: ad una quindicina di giorni dalla gara Roberto Galluzzi ha dovuto archiviare la trasferta a causa di problemi personali, lasciando parcheggiata l’Opel Adam R2 che doveva condividere con Andrea Montagnani e rimandando al prossimo Val d’Orcia il rientro nel Raceday Rally Terra.

 

Questo Prealpi Master Show è stato tra i più duri che io ricordi” – racconta Gonzo (titolare Clacson Motorsport) – “e devo dire che, tra varie sfortune, possiamo ritenerci comunque soddisfatti dal lato tecnico. A parte la rottura di un semiasse per De Luna le altre vetture hanno retto bene su un banco di prova così difficile. Non vediamo l’ora di riprendere con il 2020.”

Famiglia Daprà al completo per lo Jänner Rallye

GDA Communication già proiettata in ottica 2020, con papà Matteo ad aprire la strada austriaca al figlio Roberto, entrambi alla guida di una Ford Fiesta R2. Foto Race Emotion

Modena, 30 Dicembre 2019 – Una settimana è passata dall’ultimo appuntamento targato 2019, il Prealpi Master Show che ha chiuso la stagione sugli sterrati del trevigiano, che per GDA Communication è già ora di guardare al nuovo anno, ancor prima di festeggiarne l’arrivo.

Dal 3 al 5 Gennaio 2020 la scuderia modenese si trasferirà oltre confine, più precisamente in Austria, per l’edizione numero trentacinque dello Jänner Rallye, con una coppia tutta trentina.

Sarà infatti la famiglia Daprà la protagonista indiscussa della trasferta Freistadt, la quale sarà della partita con due Ford Fiesta R2, messe a disposizione da JME Racing.

Risale alla stagione 2016 l’ultima apparizione di Matteo Daprà, il papà, su una vettura a trazione anteriore, nell’ambito del Campionato Italiano WRC con la Renault Clio Super 1600, ma per il pilota trentino la partecipazione all’atteso evento austriaco lascia già un po’ di amaro in bocca, a lui e ad Alessio Angeli che lo affiancherà nell’abitacolo della vettura di casa Ford.

 

Siamo molto delusi per l’assenza della neve” – racconta Matteo Daprà – “perchè avevamo incentrato l’investimento di questa trasferta proprio sul fare esperienza su questa tipologia di fondo. Purtroppo le previsioni meteo ci fanno capire che non sarà come ce lo aspettavamo. Senza la neve questa gara sarà ancora più insidiosa, per via del ghiaccio che andrà a formarsi. Speriamo di tornare con delle belle sensazioni. Dopo quattro anni torno su una vettura a due ruote motrici, dove sono nato e cresciuto molto. Mi ha sempre regalato belle soddisfazioni.”

 

Uno Jänner Rallye che, sulla carta, doveva essere palestra importante per il più giovane, Roberto Daprà, reduce da un buon esordio sullo sterrato del Prealpi Master Show.

Il figlio d’arte, affiancato da Francesco Orian alle note, tornerà al volante della Ford Fiesta R2 di JME Racing con tanta voglia di imparare, pur restando la delusione dell’assenza della neve.

 

Lo scopo principale per il quale ci siamo iscritti era la neve” – aggiunge Matteo Daprà – “e sarebbe stato davvero molto formativo correre per due giorni in queste condizioni. Dovremo accontentarci di correre sull’asfalto, probabilmente ghiacciato, delle strade austriache. Sarà comunque un’ottima esperienza per me. Gare così tecniche e difficili non se ne vedono in giro spesso. Saranno condizioni del fondo davvero molto particolari, insidiose e difficili da capire. Dovremo partire cauti, stare molto più attenti del solito e non farci prendere la mano. Uscire di strada qui sarà molto facile. Sarà sicuramente un’esperienza che mi tornerà utile per il futuro.”

 

Otto le prove speciali per la prima frazione, Sabato 4 Gennaio: due tornate sulla “Pierbach” (13,04 km) e sulla “Arena Königswiesen” (7,85 km), alle quali seguiranno le altrettante ripetizioni di “St. Oswald – Sandl” (8,30 km) e “Schönau – St. Leonhard” (18,84 km).

La seconda tappa, quella di Domenica, si articolerà sui due passaggi a “Liebenau” (8,46 km) e “Unterweißenbach” (11,06 km), seguiti dai due consecutivi su “Lasberg” (14,39 km).

Befana al Gaslini con le Fiat 500 e la Fata Zucchina

Appuntamento speciale quest’anno per il giorno dell’Epifania. Si ripete infatti la tradizionale visita all’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova per i soci del Fiat 500 Club Italia che per il 22° anno si recheranno presso la struttura in un colorato convoglio di auto provenienti da Liguria e basso Piemonte.

L’incontro, organizzato da Coordinamento di Genova del Fiat 500 Club Italia, sarà in zona Foce alle 9 di mattina e da qui decine di cinquecento partiranno per le vie cittadine in direzione Gaslini, capitanate dalla 500 giardiniera “Settebellezze” da anni in uso al Gaslini per facilitare gli spostamenti delle famiglie dei piccoli ricoverati.

 

A bordo delle vetture vi saranno sacchi pieni di doni che verranno distribuiti dai personaggi dei cartoni animati a tutti i giovani pazienti. Ad aggiungere un tocco di magia alla giornata, assieme alle Befane quest’anno ci sarà anche la Fata Zucchina, ovvero la giornalista RAI Renata Cantamessa, che per l’occasione donerà a tutti i bambini una copia del suo bellissimo libro “Diario di una Zucca Felice”. Il libro, realizzato in collaborazione con Slow Food, nasce dall’idea di educare i giovani ad una sana alimentazione e ha inoltre uno scopo benefico. I proventi, infatti, saranno interamente devoluti a “La Band degli Orsi”, associazione che si occupa dell’accoglienza dei pazienti e delle loro famiglie, fondata dal professor Pierluigi Bruschettini, che ha anche curato la prefazione del libro. Tra i partecipanti alla giornata ci sarà anche Gianpietro Meinero, coordinatore Slow Food dell’Alta Val Bormida accompagnato da alcuni volontari della Comunità del Cibo dove viene coltivata la ormai famosa “Zucca di Rocchetta di Cengio” che ha ispirato ed è diventata la protagonista di questo lavoro.

 

“Siamo molto felici di vedere di anno in anno crescere questo evento” spiega il fondatore del Fiat 500 Club Italia Domenico Romano “prova che la nostra associazione dedicata ad un’auto storica, è fatta di persone dal cuore generoso, che vedono nella piccola utilitaria un’opportunità di fare del bene”. Eventi come questo, infatti, vengono normalmente svolti dal Club in tutta Italia grazie alla volontà degli oltre 180 coordinamenti presenti su tutto il territorio.