Asimotoshow, romba il tuono dei motori delle moto da competizione

Di Tommaso M. Valinotti, foto di Gabriele Valinotti

VARANO DE MELEGARI (PR), 28 maggio – Quando le mettono in moto scoppia il silenzio. Nel momento in cui le moto da competizione accendono i motori tutto si ferma per ascoltare la magica sinfonia dei cilindri che urlano dentro le testate.

Sono loro le regine, fra mille principesse, di Asimotoshow. Regine di qualunque età e cilindrata che fanno scoppiare il cuore dall’emozione per queste moto che in pochissimi hanno avuto la fortuna di cavalcare, ma hanno riempito i sogni diurni e notturni di milioni di tifosi che lungo le reti dei circuiti o semplicemente (in età più moderna) le hanno viste in televisione.

MV, Yamaha, Kawasaki, Benelli, Ducati, Laverda, Suzuki, Honda, Morbidelli, Aprilia, Morini sono solo alcuni dei nomi che hanno riempito con il loro canto baritonale l’autodromo Riccardo Paletti nella tre giorni di Asimotoshow, girando nel catino parmense con la stessa grinta e lo stesso spirito di quando erano le regine delle corse e lottavano per conquistare bandiere a scacchi, podi e successi.

Un’emozione vederle girare in pista, ma un emozione altrettanto grande poterle osservare da vicino, scoprire quei piccoli e grandi particolari che mille mani di tecnici e meccanici hanno forgiato nel tempo per permettere loro di essere ogni giorno più veloci, ogni giorno più vincenti e consentire ai loro centauri di impennarle verso la gloria.