Automotoretrò e Automotoracing 2015

Le grandi schegge di Kaleidosweb visitano Automotoretrò – Automotoracing

Mentre il direttore di Kaleidosweb è bloccato fra stand e premiazioni, quattro reporter d’oro fermano le immagini di ogni più piccolo angolo del salone torinese e ve le presentano nella rubrica schegge. Di Tommaso M. Valinotti, Foto Alessio Bert, Paola Biolé, Elio Magnano, Raffaella Sabbatini

automotoretro_2015_001TORINO – Automotoretrò? Automotoracing? Non ho visto né l’uno, né l’altro. E mi spiace moltissimo. Anche perché tutti quelli che hanno avuto la fortuna e soprattutto il piacere, di visitare i cinque padiglioni della kermesse torinese dello scorso fine settimana ne parlano con entusiasmo, come ne parlano con entusiasmo i numeri, anche se non ancora ufficiali, che dicono quasi 60mila i visitatori ed alcune migliaia di espositori che hanno occupato i tre tradizionali padiglioni, il quinto padiglione e l’Oval dove, racing, tuning e bikers si sono uniti in un coro di musica e sgasate.

automotoretro_2015_002Per quasi tre decenni Automotoretrò è stato per me un appuntamento immancabile che mi gustavo, come hanno fatto alcuni invidiati colleghi ed il numeroso pubblico, in ogni singolo aspetto, vettura per vettura, ricambio per ricambio. Da quando però è rinato il Campionato Piemonte Valle d’Aosta Rallies, come Kaleidosweb abbiamo il piacere di approntare uno stand, in collaborazione con Officine Frankie Dog che espone il suo materiale sportivo fatto di tute, materiale da competizione e sopratutto abbiamo avuto il piacere di avere nello stand la Renault Clio RS curata da Riccardo Miele che ha vissuto la gloria di chiudere sul palco arrivi il recente Montecarlo con Marchetti-Cresta. Una cosa da raccontare.

automotoretro_2015_003E così, se io non posso raccontarvi quello che è stato Automotoretrò-Automotoracing, vi invito a godervi le quattro gustose fotogallery che grazie ai nostri fotografi da rally, Alessio Bert ed Elio Magnano, con l’aggiunta delle reporter delle grandi occasioni, Paola Biolé e Raffaella Sabbatini possiamo proporvi. Come tutti quelli che non sono riusciti a varcare i cancelli di Lingotto Fiere me le sono godute dalla prima all’ultima immagine. Ripromettendomi per il prossimo anno di ritagliarmi almeno mezza giornata (ma non basta) per goderci la kermesse torinese. È la speranza che condivido con Beppe Gianoglio, l’organizzatore del salone, anche lui impigliato in mille piccole e grandi questioni che gli impediscono di vedersi la manifestazione che lui stesso ha creato e da 33 anni porta avanti. Alla fine ci sentiamo il martedì dopo la rassegna e finisce con la solita frase: “Mi hanno detto che è stato bellissimo, ma non ho visto nulla. Il prossimo anno però…..” ma ci riusciremo

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PAOLA BIOLE

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RAFFAELLA SABBATINI