Cristina Carena vede il traguardo al Città di Torino  

La navigatrice torinese riscatta le delusioni delle precedenti uscite concludendo in quarta posizione di classe una gara perfetta e senza problemi a fianco dell’esperto Danilo Cortese di Avigliana

Pianezza (TO), 7 settembre – “Il Rally Città di Torino non è una delle gare più fortunate della mia carriera agonistica”. La navigatrice carmagnolese Cristina Carena sorride sabato sera, 7 settembre, sul podio di arrivo a Pianezza della 34esima edizione del Rally Città di Torino che ha disputato a fianco di un pilota di lungo corso come il 60enne Danilo Cortese da Avigliana. Il risultato finale della gara pone Cortese-Carena in 67esima posizione assoluta, quarti di Classe N1 con la MG Rover 105 ZR per i colori della Meteco Corse.

 

Il primo dato positivo è che abbiamo percorso tutti i chilometri delle prove speciali, in quanto non ne è stata annullata nemmeno una. E ciò è piuttosto raro, specie partendo con il numero 125 sulle portiere” sottolinea Cristina Carena. “Questa era la mia nona partecipazione ed ho accusato sei ritiri, vedendo precedentemente il traguardo solo nel 2009 e 2012, non senza difficoltà. Invece questa volta per noi tutto è filato liscio, con la vettura che ha girato come un orologio ben oliato, permettendoci anche di staccare dei buoni tempi e migliorandoci con costanza nei ripassaggi sulle speciali”.

La rallista carmagnolese passa poi a esaminare il pro e i contro della gara. “Abbiamo trovato subito il feeling in vettura e ciò ci ha molto facilitato, anche se Danilo era alla sua prima esperienza rallistica con la ZR. Ma è un pilota dal grande palmares, che contempla fra l’altro un quinto assoluto al Città di Torino del 1989 con la Delta. Ci siamo divertiti moltissimo sulle speciali di Monastero e Mezzenile, mentre la discesa del Lys non mi ha dato l’emozione che mi aspettavo. L’unica delusione è toccata al mio pilota. Si era preparato alla sfida con Claudio Quaglia, il suo navigatore di sempre, che dettava le note a Francesco Nocera, che partiva appena prima di noi con una vettura gemella della nostra. Dopo appena un paio di chilometri della prima prova li abbiamo visti fermi a bordo strada con la vettura Ko. È stata l’unica volta che ho sentito Danilo sbuffare nel casco”.