Davide Piotti vince la Garessio-San Bernardo 2016

marchio_12lr-customBis del pilota varesino su Osella PA 8/9 in questa classica dell’automobilismo tra Piemonte e Liguria. Tra le storiche in gara, vittoria per Roberto Arnaldi su Alfa Romeo Gtam nel ricordo di Giorgio Pianta cui è intitolato il trofeo ANCAI “Hill Climb Classic”.

 

GARESSIO (CN, 11 settembre 2016)In una bella e calda domenica di fine estate “macchiata” nel tardo pomeriggio da un temporale, Davide Piotti, al volante della sua potente Osella PA 8/9, mette la firma sulla Garessio-San Bernardo 2016 e, dopo aver vinto la Susa-Moncenisio, sigla una incredibile doppietta negli slalom organizzati quest’anno dalla Supergara.

Il pilota varesino, l’unico tra i settantanove verificati al via con una Sport Prototipo Slalom, piazza il suo tempo migliore al termine della seconda manche corsa lungo i quattro chilometri di strada che da Garessio, piccolo borgo del cuneese, salgono verso il colle San Bernardo: 3’8” e 9 centesimi che migliorano di quasi un secondo il crono della prima manche con cui, in ogni caso, avrebbe vinto. Per Piotti e per molti dei suoi avversari, un violento temporale con tanto di gradine abbattutosi su Garessio mentre era in corso di sconvolgimento la terza e conclusiva manche impediva un ulteriore miglioramento della prestazione o una possibile ricerca del sorpasso in classifica. Il più accreditato a vestire i panni di che cercava la seconda soluzione è Roberto Loda che al volante di una monoposto, tra le prima e la seconda salita toglie quasi otto secondi, e lì è costretto a fermarsi, a 4” e 52 dal vincitore, senza possibilità di replica. Gradino più basso del podio per Luca Veldorale la cui gara su A112 motorizzata Kawasaki si riduce alla sola prima manche (per lui un ritiro nella seconda salita e la non partenza nella terza) al termine della quale mette insieme 200,41 punti che gli valgono il terzo posto a 14” e 17 dal primo. Bella e combattuta, sul filo dei centesimi, la lotta per il quarto posto che ha visto protagonisti Daniele Patete e Filippo Gennari. A spuntarla, per soli 12 centesimi, è il primo su Fiat X 1/9. Al secondo la consolazione della vittoria nel Gruppo E1 Italia con la sua Renault Clio RS davanti alla Fiat 128 Rally di Andrea Vescovi, sesto assoluto cui costa caro un birillo mandato all’aria nella seconda salita, e alla Fiat 127 Sport di Marco Riboni che chiude al settimo posto.

Sfortunata la gara di Alessandro Polini che si ritira durante la prima manche, prende con la sua Polini04 un birillo nella seconda che gli fa andare in fumo un secondo posto e, come tanti, non parte nella terza dovendo accontentarsi di un ottavo assoluto che gli va sicuramente stretto. Nona piazza per la Fiat X 1/9 di Pasquale Patete che precede sul traguardo Cristian Briatore che, su Renault 5 GTT chiude la top ten di questa edizione della Garessio-San Bernardo. Marco Strata si piazza in undicesima posizione assoluta, vince il Gruppo A e, soprattutto, strappa applausi a scena aperta dal numero pubblico lungo il percorso per lo spettacolo di guida offerto al volante della sua Mitsubishi Evo X. Enrico Re, su Fiat X 1/9 Dallara conquista la vittoria nel sempre molto consistente Gruppo Speciale Slalom. In Gruppo N, vittoria per Carlo Gandolfo su Renault Clio Williams, mentre a vincere tra i Prototipi Slalom è Giacomino Cavaglià su Fiat 126 motorizzata Suzuki. Corrado Manara, alla guida di una Opel Astra OPC, vince in solitaria tra le Racing Start.

gsb2016_arnaldi-customLa Garessio-San Bernardo 2016, gara valida come seconda tappa slalom del trofeo “Hill Climb Classic” riservato ai soci ANCAI, Associazione Nazionale Corridori Automobilisti Italiani, e intitolato alla memoria di Giorgio Pianta, vedeva schierati al via ben undici auto storiche. Ad avere la meglio, con il tempo di 3’42” e 71, Roberto Arnaldi al volante di una Alfa Romeo Gtam, primo nel Gruppo HST/3. Carlo Riva, su Opel Kadett GT/E, si porta a casa la vittoria tra le HST/1 mentre Giorgio Tessore vince nel Gruppo HST/2 una sfida sul filo dei secondi tra Porsche. Dietro la sua 911 RS, a soli 30 centesimi, la 911 S di Guido De Rege Di Donato; completa un podio “made in Stuttgart” Gerardo Macchi del Sette su Porsche 911 RS a poco più di quattro secondi dal vincitore.