Himera Rally tra luci e ombre per Project Team

Sulle mitiche strade delle Madonie, quinta piazza assoluta per Loddo-Guercio (Peugeot 106 Rallye). Tra le “storiche”, Filippone-Aliberto (Porsche 911 SC) suggellano la rentrée con il podio nel 3° Raggruppamento. Nella regolarità, successo per Palazzotto-Traina (Lancia Fulvia)

TERMINI IMERESE (PA), 8 luglio 2018 – Un’edizione inaugurale dell’Himera Rally un po’ tribolata per i portacolori della scuderia Project Team. Sui leggendari asfalti delle Madonie, infatti, Ignazio Loddo e Giuseppe Guercio, su Peugeot 106 Rally della SF Racing, pur ottimamente concludendo quinti in classifica generale e secondi di classe A6, hanno avuto non poco da recriminare vedendo sfumare un quasi certo terzo gradino del podio per una pompa della benzina difettosa che li ha rallentati nel corso dell’ottava e ultima prova speciale in programma. Il compagno di squadra Giusto Siragusa (Renault Clio RS), già noto con lo pseudonimo “Champagne” e navigato per l’occasione da Antonio Manganella, invece, ha tenuto botta in una competitiva “N3” chiudendo secondo. Andando alle non poche note dolenti: atteso al rientro dopo uno stop di otto mesi (per impegni professionali), Onofrio Buttitta, al volante della pur datata ma sempre performante Mitsubishi Lancer Evo VI curata da Giovanni Tusa, è partito lancia in resta guadagnando meritatamente, passo dopo passo, il terzo posto assoluto provvisorio. Per il pilota di Bagheria, in coppia con Giacomo Vercelli, sembrava fatta quando un’uscita di strada (per fortuna, senza conseguenze per l’equipaggio) durante la sesta frazione cronometrata gli ha precluso il prosieguo.

Non è andata meglio ad Alessio Bruccoleri (Citroën Saxo della Faical Corse), fratello di Luigi “patron” della Project, che, all’esordio nella specialità e affiancato per l’occasione dall’esperto Max Alduina, è stato costretto al ritiro per la rottura di un montante della sospensione. Fuori dai giochi per una toccata e il conseguente distacco della ruota posteriore anche il giovane e promettente figlio d’arte Giuseppe Gianfilippo (Citroën Saxo della Ferrara Motors), con Sergio Raccuia alle note. Stoppati anzitempo anche Girolamo Bongiovanni (Peugeot 106 Rally) e Francesco Chinnici per noie meccaniche, e Carmelo Siragusa e Antonio Milici, su Citroën Saxo, per problemi di natura elettronica. Salvatore (Renault Clio Williams ex Munafò) e Giorgia Baratta, padre e figlia, infine, traditi dalla guarnizione della testata.

Il 1° Trofeo dei Quattro Castelli, abbinato alla competizione delle vetture moderne ma riservato alle “storiche”, invece, ha regalato maggiori soddisfazioni in casa Project Team. Da evidenziare, infatti, la rentrée di tutto rispetto per il neo alfiere Sandro Filippone. Il pilota-preparatore palermitano, presentatosi ai nastri di partenza con Luigi Aliberto, su Porsche 911 SC, ha conquistato la seconda piazza nella graduatoria del 3° Raggruppamento, spuntando, altresì, il secondo miglior tempo complessivo della due giorni, regalandosi anche uno scratch nel primo passaggio della “Caltavuturo”. Nella medesima categoria, da registrare la quinta e la sesta posizione appannaggio, rispettivamente, di Gandolfo Placa (Opel Ascona) con Lucio Mazzola, e di Fabio Lo Sicco (BMW 320) con Francesco Vercelli. Nel 4° Raggruppamento, Roberto Perricone ed Erminia Rizzo, su Peugeot 309 Gti sono giunti terzi al traguardo. Motore ko, invece, per Quintino (Alfa Romeo Alfetta GT) e Monia Gianfilippo, padre e figlia.

Dulcis in fundo, Vincenzo Palazzotto e Domenico Traina, su Lancia Fulvia, hanno fatto proprio il 1° Madonie Historic, inaugurando l’albo d’oro della manifestazione di regolarità per auto d’epoca.