Poca fortuna per Casarano Rally Team  Sperlonga

1229_simone-p-piccinino-l-dangelo-sperlonga-16-customDue soli equipaggi al traguardo con Primiceri che nel finale commette un errore e scivola in sedicesima posizione. Foto Leonardo D’Angelo

 CASARANO (LE), 20 dicembre 2016. Non è stato sicuramente il fine settimana migliore della stagione per la Scuderia Automobilistica Casarano Rally Team che torna dall’ottava edizione del Rally Ronde Città di Sperlonga con un magro bottino macchiato in parte dalla sfortuna. Due portacolori ritirati per problemi meccanici già alla seconda prova speciale (la prima effettiva dopo la sospensione del crono d’apertura), un terzo fermo nel tratto il trasferimento verso il traguardo per la banale rottura di un elemento del sistema di raffreddamento. A salvare il bilancio della compagine salentina sono stati i restanti due equipaggi che hanno visto l’arrivo.

La migliore prestazione in classifica assoluta è stata quella ottenuta  da Fernando Primiceri navigato per l’occasione dal presidente del sodalizio Pierpaolo Carra. A bordo della Peugeot 208 T16 di classe R5 messa a loro disposizione dalla FriulMotor hanno ultimato la gara in sedicesima posizione assoluta, decima di gruppo e ottava di classe. Dopo un avvio  un po’ troppo sulla difensiva, il duo casaranese ha provato ad aumentare il ritmo abbassando il tempo sul terzo tratto cronometrato e guadagnando la dodicesima posizione assoluta. Ma sull’ultima prova, mentre erano anche impegnati a cercare di annullare l’esiguo distacco di soli nove decimi di secondo dall’equipaggio che li precedeva in classifica, hanno commesso un errore provocato molto probabilmente da un non perfetto ancoraggio del gruppo fari supplementari che ha compromesso la perfetta visibilità. Ne è scaturito un leggero appoggio su una rotoballa di delimitazione che li ha poi costretti ha riattivare la procedura di partenza della vettura e a compiere manovra con conseguente perdita di secondi preziosi che gli sono costati quattro posizioni nell’assoluta e due nella graduatoria di gruppo.

Diciannovesimi di classe N2 e ottantesimi assoluti sono giunti Pietro Simone e Ilenia Piccinino in gara su una Peugeot 106 Rallye. Il pilota beneventano, alla sua seconda esperienza rallistica, la prima con i colori della Casarano Rally Team, ha badato a non commettere errori percorrendo i pochi chilometri di gara (due sole prove speciali disputate per via della sospensione delle PS 1 e 3) che contribuiscono ad accrescere il bagaglio di esperienza ma anche il feeling con l’ascolto delle note dettate dalla brava navigatrice abruzzese.

Hanno invece dovuto salutare in anticipo la competizione Gianluca D’Alto e Mirko Liburdi costretti al ritiro nel tratto di trasferimento verso la terza prova per un guasto che ha bloccato il cambio della preziosa Toyota Corolla WRC ex ufficiale gestita e seguita in gara dalla DMP Motors con la quale erano all’esordio. Peccato perché al termine della seconda “piesse” l’accoppiata campano-laziale si trovava in nona posizione assoluta con un ampio margine di miglioramento.

Ancor meno è durata la gara della salentina Giorgia Ascalone che era impegnata nel ruolo di navigatrice di Pasquale Carlomagno. La loro Peugeot 306 Rallye di classe A7 li ha costretti alla resa per un problema al cambio nel corso della PS2. L’oscar della sfortuna spetta però a Maurizio Di Gesù e Cristian Quarta finiti anche loro nel novero dei ritirati per via della rottura di un banalissimo raccordo del circuito di raffreddamento che ha fatto alzare esageratamente le temperature d’esercizio della Peugeot 207 S2000 Evolution costringendoli allo stop immediato, uno stop che è servito per evitare di arrecare ulteriori e peggiori danni alla vettura. L’episodio, che ha reso amaro il cinquantaduesimo compleanno del gentleman leccese compiuto proprio in coincidenza con la giornata di gara, è avvenuto dopo aver ultimato la prova speciale conclusiva, quindi nel tratto di trasferimento verso l’ultimo riordino che precedeva l’arrivo finale e dopo essere risaliti in quarantacinquesima posizione assoluta. Occorre comunque dire che il livello delle loro prestazioni è stato ben al di sotto delle aspettative e delle loro possibilità. Di Gesù infatti pur essendo entusiasta della trazione integrale aspirata curata dal Team Colombi sulla quale è salito per la prima volta, del compito svolto che gli ha consentito di conoscere il comportamento e di divertirsi alla guida, non è mai riuscito a essere incisivo e competitivo al punto giusto molto probabilmente per via di un temperamento emotivo che nasce dalla forte passione che nutre da sempre per questo sport. L’ultima gara dell’anno non ha dunque sortito gli effetti sperati per la Casarano Rally Team che al di là dell’esito della ronde laziale corsa in riva al Tirreno manda comunque in archivio una stagione contraddistinta da tantissime soddisfazioni a coronamento di un grande lavoro di squadra