Poker non sempre fortunato per Due Gi Sport al 5° rally del Piemonte 

Mondovì, 19 e 20 ottobre 2019. Per questo 2019 il rally del Piemonte ha fatto un salto in avanti, passando dalla formula Rally-day a Rally Nazionale, dove a darsi battaglia tra i quasi novanta iscritti, c’erano anche quattro equipaggi a rappresentare la Due Gi Sport, partner della scuderia Aeffe Sport e Comunicazione. Insidiose le prove, su tratti di strada viscidissimi e con una pioggerellina che ha contribuito a diminuire il grip.

Fabrizio Rosano si ritira dopo sei speciali. Nella prima prova speciale di sabato, la Cigliè, Fabrizio Rosano navigato da Luca Meitre, a causa del fondo stradale viscido, reso ancor più scivoloso dalla fitta pioggerellina autunnale che è caduta per tutta la giornata, alla fine di un tratto in discesa, in quarta piena, ha dovuto fare i conti con un 360° della sua Peugeot 106 Rally. Fortunatamente l’equipaggio non è uscito di strada, né ha urtato ostacoli: è quindi bastata loro una manovra per ritornare in gara. Il loro passo è stato decisamente veloce, per tutto il sabato, staccando di parecchio il secondo di classe A6.  Nella giornata di domenica, le ps erano completamente diverse, nonostante le condizioni metereologiche pressoché identiche al sabato. Sul tratto cronometrato di Niella Tanaro, c’era comunque un buon grip che ha permesso loro di mantenere un buon ritmo gara, mantenendo i distacchi dagli avversari. La prova di Ceva, la più lunga, è stata sicuramente la più impegnativa: oltre tredici chilometri da ripetersi tre volte, sotto un acquazzone che non ha quasi mai dato tregua ai concorrenti e che ha contribuito ad alzare l’asticella per quanto riguarda la difficoltà in quanto, soprattutto in alcuni tratti, si sono formate diverse pozze d’acqua su cui le vetture, inevitabilmente, subivano gli effetti dell’acqua-planning. In due passaggi, si è presentata anche la nebbia che ha sicuramente penalizzato la corsa contro il cronometro, senza mai però far perdere la leadership di classe. Purtroppo però, dopo il sesto passaggio, un problema meccanico ha impensierito il pilota che, in assistenza, ha avuto la conferma. “La gara è andata benissimo fin che è durata. Avevamo un ottimo passo, tanto da distaccare moltissimo il nostro avversario di classe. Dopo aver accumulato tempo prezioso, per noi occorreva solo più amministrare, nonostante alcuni tratti, tra cui la prova di Ceva, fossero davvero molto viscidi e pericolosi. Purtroppo però siamo stati costretti al ritiro dopo aver quasi terminato il rally. Infatti a fine ps 6, la macchina ha iniziato a fare un rumore strano e i meccanici in assistenza, ci hanno confermato un guasto. Siamo amareggiati perché stavamo andando molto bene.”

Gara negativa per Eric Odin. Per Eric Odin navigato da Martina Balducchi, su Citroen Saxo VTS, la quinta edizione del rally del Piemonte è sicuramente una di quelle da dimenticare; hanno chiuso questo rally 10° di classe e 45° assoluti. Le condizioni metereologiche imponevano indubbiamente l’utilizzo di gomme nuove, che purtroppo però l’equipaggio non aveva a disposizione. La sfortuna ha accompagnato i portacolori della scuderia Due Gi Sport, sia il sabato, quando le condizioni climatiche non erano ancora particolarmente disperate, che la giornata di domenica. Pochi minuti prima della loro partenza per il secondo giorno di gara, ha iniziato a diluviare con un’intensità che il pilota non ricorda di aver visto nelle competizioni. Sulle speciali si erano formati infatti dei veri e propri guadi, soprattutto sul tratto cronometrato della Ceva, la prova più lunga e veloce, dove coloro che sono partiti per primi in classe N2 hanno fatto tempi di quasi tre minuti più alti rispetto a chi è partito in coda, che si è trovato la strada molto più asciutta. Odin, nonostante abbia ammesso che probabilmente non sarebbe riuscito a tenere il passo dei primi della sua classe, anche con fondo meno bagnato non ha voluto sicuramente prendere dei rischi e ha così commentato: “Questa per me è stata una gara da scordare. Alla fine abbiamo portato a casa le lamiere senza danni e siamo arrivati in fondo.”

Beppe Penasso corre con gomme d’asciutto. Giuseppe Penasso e il suo copilota Angelo Lobascio hanno preso parte al rally del Piemonte su Fiat 600 in classe A0. Nonostante il fondo fosse stato per entrambi i giorni di gara particolarmente viscido, che ha visto l’alternarsi di forti acquazzoni e pioggerellina autunnale, il pilota torinese ha deciso di affrontare tutte le speciali con gomme d’asciutto. La sua scelta azzardata, che rientra però nel suo stile, ha fatto sì che si posizionasse 6° di classe e 43° assoluto. Penasso ha così commentato: “E’ stata una bella gara e ci siamo divertiti. Nonostante il maltempo c’era diverso pubblico a fare il tifo a bordo delle speciali. Sono consapevole che la scelta delle gomme è stata un po’ da fuori di testa, ma il divertimento non è di certo mancato. Voglio fare un ringraziamento particolare a mio fratello e alla Due Gi Sport per il supporto”.

Gianluca Tavelli 4° assoluto su Škoda. Gianluca Tavelli navigato da Nicolò Cottellero, ha preso parte all’edizione nazionale del Rally del Piemonte su Skoda Fabia, facendo segnare il 4° tempo di classe R5 e 4° assoluto. Dopo essere partiti bene sul primo tratto cronometrato del sabato, la Cigliè, sul passaggio in notturna, a causa della scelta errata delle gomme, su un fondo particolarmente viscido e scivoloso, la loro corsa contro il cronometro è stata sicuramente meno performante, facendo accumulare parecchi secondi di ritardo.

Nella giornata di domenica, dopo aver corso divertendosi in serenità, sulla sesta speciale, la Skoda è partita in acqua planning, e l’equipaggio ha picchiato parecchio forte contro una recinzione, distruggendo tutto il muso davanti. Demoralizzato per il danno, il pilota era propenso al ritiro, ma la squadra di meccanici in assistenza non ha voluto accettare la prematura resa, così, con gioco di squadra, hanno risistemato la vettura, permettendo all’equipaggio duegino di ripartire. Hanno così affrontato con grinta il penultimo tratto cronometrato, staccando un buon tempo e sull’ultimo passaggio, le condizioni metereologiche si sono nuovamente aggravate e un acquazzone ha battuto incessantemente sul fondo già viscido. Memore dell’uscita di strada precedente, Tavelli ha deciso di alzare un po’ il piede dall’acceleratore per non prendere altri rischi. “Le prove erano molto belle e mi piacevano molto. Non si sono sporcate neanche più di tanto, ma il tempo è stato molto, molto variabile. Ciò che mi premeva di più era divertirmi, visto che la macchina per me è ancora abbastanza nuova e da scoprire. L’alternarsi di forti diluvi e pioggerellina ci ha messo a dura prova per tutte e due le giornate di gara. Poi la domenica l’impatto è stato forte. È una gara che andata così così, siamo arrivati quarti. Poteva andare meglio, ma sono contento perché, visto l’accaduto, poteva andare molto, molto peggio.