Rally Valle d’Aosta: Massimo Marasso prende la residenza a Fenis
Alla quarta esperienza nella gara valligiana, l’enologo di Neive, affiancato dal biellese Tiziano Pieri, porta la sua Škoda Fabia curata da Roger Tuning in nona posizione assoluta, risultato che avrebbe potuto essere migliore per il portacolori di Turismotor’s senza due inconvenienti sulla prova Saint Marcel-Fenis. Foto Magnano
AOSTA, 5 maggio – “Dovrei prendere la residenza a Fenis. Non sarebbe male acquistare il castello. Così potrei allenarmi sui tornanti in discesa della prova Saint Marcel-Fenis ed evitare di commettere quegli errori che mi sono costati parecchio tempo e qualche posizione in classifica assoluta”. Massimo Marasso ci scherza sopra al termine del 45° Rally Valle d’Aosta, prendendola con la sua consueta filosofia goliardica, ma il doppio passaggio di Fenis è stato un fastidioso sassolino nella scarpa per l’enologo di Neive.
“Ho ottimi ricordi delle mie passate esperienze in Valle d’Aosta, anche se qui ho corso oltre dieci anni fa dal 2010 al 2012 con una Clio R3 prima poi Clio S1600 per due anni. Nel 2012, essendo prioritario, avevo il numero 4 sulle portiere, proprio come quest’anno. Ed è stato fantastico partire in speciale subito dopo la Citroën C4 WRC di Felice Re, scattando appena prima di un’altra WRC della marca francese. Soprattutto è stato fantastico vincere la Classe S1600 battagliando con i velocissimi piloti locali. E l’avrei vinta anche l’anno prima senza una penalità di un minuto per un anticipo a un Controllo Orario” storicizza Marasso.
“Il Rally Valle d’Aosta è una gara bellissima con prove speciali fantastiche, anche se molto insidiose. Inoltre bisogna confrontarsi con i piloti valdostani che a casa loro hanno uno stimolo ancora in più per essere velocissimi” premette Marasso che ha concluso la gara in nona posizione assoluta con la Škoda Fabia curata da Roger Tuning per i colori di Turismotor’s, affiancato dal giovane biellese Luca Pieri. E se nelle due prove speciali che aprivano la gara e il pomeriggio (Salassi e Arvier-Introd) Marasso-Pieri sono stati vicinissimi ai migliori della classifica assoluta, la Saint Marcel-Introd ha scippato ogni volta ai portacolori di Turismotor’s quella manciata di seconda che al termine sono risultati determinanti per la classifica del pilota langarolo.
“Nel primo giro ho bucato e rotto due cerchi sul lato destro dopo appena sei chilometri ed essere riuscito a percorrere gli altri nove praticamente su tre ruote, perdendo appena 43”5 dal leader incontrastato Elwis Chentre e 17” netti da Federico Santini, uno dei miei avversari del Michelin Trofeo Italia ha dell’incredibile. Questo inconveniente non ci ha fatto perderecontatto con gli avversari e nella ripetizione di Salassi e Arvier-Introd ho attaccato per ridurre lo svantaggio da Santini e tentare poi il tutto per tutto nella ripetizione della Fenis”
Questa volta a rallentare Marasso è un testacoda che costringe il pilota della Škoda a manovrare per rimettersi nel giusto verso perdendo 21”5 da Santini, che gli costano due posizioni nella classifica assoluta (scendendo da settima a nono) perdendo una piazza anche nel Michelin Trofeo Italia, nel quale chiude terzo.
“Senza questi due inconvenienti potevo lottare per il successo nel Trofeo del Bibendum e chiudere decisamente più in alto nella classifica assoluta”. Ma ormai la cosa è fatta e bisogna guardare al futuro che significa prepararsi per il Rally Il Grappolo di fine mese. E continuare a dare un’occhiata al castello di Fenis. In fondo questa zona della Valle d’Aosta non è così diversa dalla Langa di Marasso, con i suoi castelli antichi e le ridenti vigne, che producono dell’ottimo vino.