Trenta titoli mondiali sfilano nella Parata dei Campioni di Asimotoshow

La parata in pista a conclusione della manifestazione esalta non solo per le corone iridate sulle teste dei piloti, ma anche per i gioielli meccanici che percorrono il nastro di asfalto. E per la possibilità che ha il pubblico di abbracciare i propri beniamini. Testo di Tommaso M. Valinotti; foto di Gabriele Valinotti

VARANO DE’ MELEGARI (PR), 27 maggio – Qualcuno si è preso la briga di fare la somma. Carta e matita in mano sono saltati fuori che nella Parata dei Campioni che ha concluso domenica la diciottesima edizione di Asimotoshow, andata in scena fra venerdì 24 e domenica 26 maggio. Giacomo Agostini (quindici titoli) per la prima volta accompagnato dal figlio Piergiacomo; quindi Freddie Spencer (tre), Manuel Poggiali (due), Carlos Lavado (due), Pierpaolo Bianchi (tre), Steve Baker (uno), Eugenio Lazzarini (tre) e Christian Sarron (uno).

Il passo successivo era calcolare quanti titoli italiani e nazionali fossero in pista, quanti cavalli avessero le moto o più semplicemente quanti spettatori ci fossero sulle tribune (l’ingresso era gratuito), nonostante un clima decisamente sfavorevole, ma il contabile si è rifiutato di rituffarsi sul pallottoliere. Le missioni impossibili non gli competevano.

Ma al di là del conteggio di titoli e successi (aggiungiamo anche le dieci vittorie al Tourist Trophy di Giacomo Agostini), la formula di Asimotoshow sta nel fatto di mettere sul nastro asfaltato di Varano le moto che hanno fatto sognare ormai quattro generazioni di motociclisti, guidate da quegli stessi centauri che le hanno portate a successi immortali rimasti scolpiti nella memoria degli appassionati. Sulla larga striscia del traguardo, sotto il ponte del Riccardo Paletti di Varano, erano diverse le decine di motociclisti schierati per salutare il pubblico plaudente, che non ha fatto molte distinzioni fra i divino “Mino” e Vittorio Zito (classe 1931) il decano di tutti loro: fra Roberto Gallina, arrivato a spinta sulla sua MV 500 ex Agostini del 1966 dai colori iridati di proprietà di un collezionista americano che ha stazionato per tutto il tempo nel box al francese Jean François Baldè che ha spinto a chiodo la sua verde Kawasaki 250 con la quale ha conquistato il titolo di vice campione del mondo nel 1981. E che dire di Michele Gallina, figlio d’arte, che ha portato in pista la Suzuki 653 sviluppata dal padre Roberto e portata al successo da Virginio Ferrari nel 1979 alla 200 Miglia del Mugello e del Paul Ricard.

E con un mostro simile non vuoi farti tutto il rettilineo di Varano a candela su una ruota sola?

Vincenzo Torchio sfida la cabala al Rally “Il Grappolo”

La gara di casa è spesso la più ostica. E per il pilota astigiano non smentisce questo assioma il Grappolo, rally che non ha mai visto il pilota di Celle Enomondo vincere la classe, anche se qui, lo scorso anno, conquistò il suo miglior risultato nella classifica assoluta. Anche per l’edizione 2019 il portacolori della scuderia astigiana Eurospeed parte con la massima determinazione confidando sul navigatore Mauro Carlevero, che vive proprio in una frazione di San Damiano, e la Citroën Saxo curata da Gianuzzi Motors, per confermarsi al vertice della Michelin Zone Cup e conquistare, finalmente, il successo di categoria.

CELLE ENOMONDO (AT), 27 maggio – “Al Grappolo ho ottenuto il mio miglior risultato assoluto in carriera. Ma non sono mai riuscito a vincere la classe”. La gara astigiana è un mix di luci e ombre per Vincenzo Torchio che nelle sue due precedenti partecipazioni ha chiuso entrambe le volte secondo di Classe A6, anche se lo scorso anno chiuse sesto assoluto, che rappresenta il suo miglior risultato in carriera.

Dopo quasi vent’anni di assenza ‘Il Grappolo’ è ritornato, proposto in formato Rally Day il 10 dicembre del 2016. Giornata soleggiata, ma clima gelido, invernale, classico di quel periodo e circa 110 iscritti al via. In Classe A6 eravamo in cinque, ma tutti con il coltello fra i denti. Fu una battaglia per tutta la gara e io e Marco Piteo chiudemmo dodicesimi assoluti e secondi di classe a soli 5”7 da uno specialista come Antonio Rotella, pagando, soprattutto nelle ore mattutine più fredde, la mancanza delle gomme morbide, le più adatte con il clima freddo. L’anno successivo non riuscii a partecipare in quanto la mia Saxo non era pronta”.

Venendo alla scorsa edizione il pilota di Celle Enomondo ricorda: “Nel 2018 il rally di San Damiano è diventata gare nazionale e sono arrivate le top car come le Škoda Fabia R5 (che infatti hanno monopolizzato il podio) e si gareggiò in una tropicale giornata di agosto e corsi affiancato da Mauro Carlevero, che è proprio di San Damiano. Una gara che era subito partita al fulmicotone con un duello sul filo del secondo con Omar Bergo, altro pilota noto per la sua velocità. E ce la stavamo giocando con lui vincendo due delle quattro prime prove disputate sino a quando sulla Ronchesio-2 scodammo e toccammo violentemente nel muro di una casa danneggiando il posteriore, perdendo 27” dal biellese, mettendoci in pratica fuori dai giochi. Alla fine chiudemmo secondi di categoria staccati di 19”9 recuperando soprattutto nella classifica assoluta e finendo sesti. Un gran bel risultato, che però ha lasciato quel pizzico di amaro in bocca, visti i tempi registrati, fra i quali un quinto assoluto (non dimentichiamoci le cinque R5 presenti e le altrettante Mitsubishi Lancer presenti) sull’ultima Monale”.

Dimenticando per il momento il passato, il portacolori della scuderia astigiana Eurospeed, analizza quella che potrà essere la prossima edizione del Grappolo. “Ripetere quest’anno il sesto posto della scorsa edizione con la Citroën Saxo di Classe A6 sarà impossibile, visto che sono previsti oltre un centinaio di iscritti e, soprattutto una quindicina fra R5, R4, N4 e S2000. Vetture che quando mostrano i muscoli in velocità fanno paura. L’obiettivo nell’assoluta, quindi, sarà ripetere l’ottimo risultato del Valli Cuneesi di fine aprile. Sarà battaglia in Classe A6, dove punto a conquistare il successo che mi è mancato nelle scorse stagioni” afferma il pilota di Celle Enomondo “anche se non sarà facile vista l’agguerrita concorrenza che ho già incontrato nelle Valli Occitane. Sarà importantissimo un risultato positivo in Classe A6 anche perché il Grappolo è la seconda prova della Michelin Zone Cup di cui sono al comando per la mia categoria. Quindi sarà fondamentale continuare ad ottenere dei buoni risultati”.

Per quanto riguarda la gara il pilota della Citroën Saxo VTS curata da Gianuzzi Motors ha le idee chiare. “Le prove sono bellissime. Non ne ho una che mi piace di più; semplicemente direi che sono tutte le mie preferite. Sentimentalmente sono legato alla Revigliasco, con l’inversione di Celle Enomondo, a pochi passi da casa mia ed il velocissimo costone di Moncaretto; ma sono tutte da adrenalina a mille. Sono prove velocissime dove bisogna spingere a fondo dal primo all’ultimo metro. Certo non avendo una vettura delle classi maggiori sarò penalizzato dalla minore potenza che serve su queste speciali dove i cavalli contano, ma cercheremo di farci valere”.

Il 4° Rally “Il Grappolo entra nel vivo con le verifiche sportive e tecniche sabato 1 giugno dalle 8.00 alle 13.30 a San Damiano d’Asti, mentre sulla Strada Provinciale 13 fra Revigliasco e Celle Enomondo dalle 13.00 alle 16.00 si svolgerà lo Shake Down. Alle 18.30 da Piazza 1275 e Libertà di San Damiano inizieranno le partenze del rally e immediatamente dopo, alle 18.57 scatterà la prova speciale di Ronchesio. Dopo il riposo notturno che dura dalle 19.15 alle 8.30 di domenica 2 giugno, la gara ripartirà per affrontare le restanti sette prove speciali prima di concludersi alle 17.25 nella piazza di fronte al municipio con le premiazioni in pedana dopo aver percorso 234,57 di cui 78,41 di prove speciali.

 

Seconda prova dell’Abarth Rally Cup, al Rally Liapaja ERC in Lettonia, successo dell’italiano Andrea Nucita

  • Andrea Nucita, in coppia con la rumena Alina Pop, alla guida della 124 rally, ha preceduto i polacchi Dariusz Polonski e Lukasz Sitek, e i lettoni Reinis Nitišs e Māris Kulšs, al termine di una gara appassionante.
  • Le Abarth 124 rally hanno dato grande spettacolo su questo velocissimo e impegnativo percorso sterrato dimostrando di essere veloci ed estremamente affidabili.
  • Nucita guida ora la classifica dell’Abarth Rally Cup davanti a Polonski.

I velocissimi sterrati del Rally Liepaja hanno esaltato le doti dell’Abarth 124 rally. L’italiano Andrea Nucita, in coppia con la navigatrice rumena Alina Pop, si è imposto nella classifica dell’Abarth rally Cup precedendo nell’ordine i polacchi Dariusz Polonski e Lukasz Sitek, e i lettoni Reinis Nitišs e Māris Kulšs.

La gara, molto tecnica e impegnativa, valida per il Campionato Europeo FIA ERC, è la seconda prova dell’Abarth Rally Cup, il campionato monomarca riservato alle Abarth 124 rally in versione R-GT. Grazie a questo risultato Nucita si porta al comando dell’Abarth Rally Cup con uno score di 37 punti, contro i 33 di Polonski.

Gara molto appassionante che ha visto gli equipaggi in lizza per il podio della Cup alternarsi al comando. Nucita partito molto veloce ha preso subito il comando per poi cederlo momentaneamente nell’ultima prova della prima tappa per aver saltato una chicane al polacco Polonski. All’inizio della seconda tappa Nucita riusciva a riprendere la testa della classifica superando il polacco e riuscendo a mantenere la leadership fino al termine. Il finale di gara ha esaltato anche il giovane lettone Nitišs che è riuscito ad essere il più veloce nelle ultime frazioni cronometrate a medie orarie sempre superiori ai 110 km orari.

Il tracciato della gara ERC in Lettonia ha evidenziato la spettacolarità della trazione posteriore dello Scorpione, esaltandone la velocità e l’affidabilità su un percorso molto impegnativo che non ha mancato di infiammare il numeroso pubblico presente sule strade della gara.

 

Andrea Nucita (team Bernini Rally), molto soddisfatto del risultato, a fine gara ha dichiarato: “Sono molto contento di questa vittoria, molto importante per me e per il mio campionato. Ringrazio il team per avermi supportato con un’ottima preparazione”.

Dariusz Polonski (team Rallytechnology): “E’ stato un grande weekend. Purtroppo ho commesso diversi errori perché il percorso era molto difficile, ma per me è stata una perfetta lezione in vista delle prossime gare”.

 

Reinis Nitišs (team Milano Racing): “Sono soddisfatto, intanto perché non abbiamo fatto danni alla vettura che si è dimostrata estremamente veloce. Abbiamo imparato molto su come sfruttare al meglio l’Abarth 124 rally, divertendoci moltissimo nelle lunghe intraversate”.

 

Anche il prossimo appuntamento dell’Abarth Rally Cup e del Campionato Europeo FIA ERC si disputa su fondo sterrato. E’ il Rally di Polonia, in programma dal 28 al 30 giugno.

 

Classifica dell’Abarth Rally Cup dopo il Rally Liepaja: 1. Nucita (ITA) 37; 2. Polonski-Sitek (POL) 33; 3. Monarri-Chamorro (SPA) 25; 4. Garcia Perez-Diaz Negrin (SPA) 18;  5.  Nitišs- Kulšs (LVA) 15.

Movisport vola nell’ERC: Melegari e Bonato in Lettonia balzano al secondo posto in campionato

Buona, la seconda avventura continentale che nonostante alcune punte di sfortuna ha permesso di salire al secondo in classifica di Campionato gruppo N (ERC-2). Questo fine settimana ancora un respiro internazionale, con Gryazin-Fedorov al via del mondale in Portogallo a bordo della Škoda Fabia R5, pronti ad attaccare il podio della corsa WRC-2. foto Josef Petru

Reggio Emilia, 27 maggio 2019 – Buona (anche) la seconda. Buona, la prestazione di Zelindo Melegari e Corrado Bonato al Rally Liepaja, in Lettonia, che ha confermato quindi Movisport sul tetto continentale. La Terza prova stagionale del Campionato Europeo Rally (ERC), ha visto i portacolori della compagine reggiana salire al secondo posto nella classifica ERC-2, il Campionato del Gruppo N.

La coppia, sulle rive del Mar Baltico, con la Mitsubishi Lancer Evolution Gruppo N del team Neiksans Rallysport, ha finito la gara, condizionata dalla pioggia, su fondo sterrato e prove speciali molto veloci e piene di ghiaia, in quarta posizione di ERC-2 nonostante la disavventura nel finale. Un finale “thrilling”, con una sospensione danneggiata dopo un “lungo” durante l’undicesima prova speciale che ha rischiato di farli ritirare. Per altre tre prove speciali, sino al termine della gara, hanno infatti dovuto gestire al meglio una situazione delicata per non perdere un’occasione importante di punti pesanti per il campionato.

Melegari e Bonato hanno tenuto duro, la robustezza comunque della Lancer ha fatto il suo dovere e così, dal terzo posto di classifica della vigilia della gara, la coppia è tornata via dal Baltico con in mano “l’argento” provvisorio da un solo punto dal leader Alonso e di quattro davanti all’altro italiano Andrea Nucita.

“Abbiamo preso altri 18 punti molto importanti – commenta Melegari – siamo saliti al secondo posto, nonostante il fuori programma della botta presa e nonostante anche il feeling con la macchina non sia ancora al meglio. Quindi non possiamo che essere soddisfatti. La gara era veloce, insidiosa, le velocità elevate e gli specialisti locali sono imprendibili, ma a noi interessavano i punti dell’europeo. Ci siamo difesi bene, credo, nonostante anche la pioggia che non ha certo aiutato e la cosa ha pagato. Adesso pensiamo alla prossima, in Polonia a fine giugno, ancora terra, sabbia, per la precisione, ancora prove veloci ed avversari come al solito tosti”.

Ed ora . . .  “Portogallo”! 30 Maggio-2 Giugno, Rally Portogallo. Sarà il settimo atto stagionale del mondiale rally, nel quale i colori Movisport sono tenuti alti dall’accoppiata russa di Nikolay Gryazin-Yaroslav Fedorov, che con la loro Škoda R5 della SRT sono attualmente quarti nella classifica ERC-2 con due sole gare disputate (Svezia e Corsica). Sugli sterrati lusitani, dunque l’idea è quella di puntare a salire sul podio provvisorio della serie, a margine di un periodo intenso di test preparatori proprio per questo importante appuntamento.

Lucky, impresa straordinaria al Rally delle Asturie

Più forte di ogni avversità, Lucky Battistolli lascia il segno anche al Rally Storico delle Asturie. Dopo aver conquistato la prima P.S., va fuori alla seconda per il cedimento di un cerchio, ma soprattutto grazie all’immenso lavoro dei tecnici della Key Sport Engineering, riparte il giorno dopo e vince la seconda tappa, finendo al 4 posto assoluto.

Vicenza, 27 maggio 2019 – Anche nel Rally delle Asturie, nonostante il grave incidente occorso alla loro Delta, Lucky e Fabrizia Pons riescono a dare spettacolo e a scatenare l’entusiasmo del pubblico che li ha seguiti nella loro rincorsa in classifica. Più forte di ogni avversità, Lucky ancora una volta dimostra di essere un campione straordinario. Primo alla prova d’esordio, nel corso della seconda esce di strada in una curva veloce, per il cedimento improvviso del cerchione anteriore sinistro. Ad oltre 100 km. la sua Delta effettua quattro cappottamenti finendo la sua corsa rovesciata e con danni notevolissimi. Non c’è una parte della carrozzeria che non si sia accartocciata, mentre meccanicamente si rompono 3 sospensioni, bracci e semiassi, mentre la cellula rimane integra. Sembra tutto compromesso ma non per il campione vicentino e per i ragazzi del Team Key Sport Engineering. Inizia una sfida nella sfida, rendere funzionale la vettura per il secondo giorno di gara e cercare di riprendere la competizione. Per ore meccanici e tecnici si danno da fare per smontare, sostituire e rimettere in sesto le parti danneggiate dell’auto. Un lavoro svolto dapprima sul luogo dell’incidente e proseguito poi per tutta la notte in un’officina della zona. All’alba la vettura veniva trasferita in parco chiuso e passava il vaglio dei commissari.

Da quel momento iniziava una nuova corsa. Il numerosissimo pubblico assisteva a qualcosa di incredibile per come si presentava la situazione solo poche ore prima, seguendo con crescente entusiasmo le prove di sabato, vinte da Lucky e che gli facevano concludere la gara a 5’15” dal vincitore, il tedesco Wagner che con grande sportività, insieme a Daniel Alonso, lo hanno dichiarato virtualmente trionfatore. Quarta posizione assoluta dalla 16ma in cui si trovava sabato mattina, recuperando ben 12 posizioni così da riuscire a raccogliere punti utili per il Campionato Europeo.

Nelle parole di Lucky, sensazioni ed emozioni vissute in quest’ultimo weekend di gara:

“Incredibile il grande supporto degli organizzatori e soprattutto del pubblico presente, sia in occasione dell’incidente che il giorno successivo quando abbiamo ripreso la gara, con applausi e tifo quasi da stadio. Pablo Lozano, l’organizzatore, è rimasto per ore accanto a noi, sul prato, luogo del cappottamento della vettura dove i meccanici del team, giunti sul posto a piedi (il camion assistenza non poteva arrivare sul posto) con sulle spalle attrezzature e ricambi pensatissimi, hanno lavorato per consentire alla Delta di potersi muovere autonomamente e raggiungere una concessionaria dove, grazie alle attrezzature di carrozzeria, è stato possibile rimettere in sesto la vettura. Ancora una volta i tecnici del Team Key Sport Engineering hanno svolto un lavoro incredibile, dimostrando di essere in grado di affrontare e vincere anche le sfide che sembrano impossibili. Dopo una notte di lavoro hanno portato la vettura in parco chiuso e ci hanno consentito di tornare in gara. Io e Fabrizia abbiamo fatto il massimo in segno di riconoscimento del loro impegno straordinario, dedicando al pubblico asturiano, e principalmente al team, la netta vittoria della seconda tappa”.

Claudio Bergo-Luca Ferraris, super a San Marino

La Scuderia Biella Motor Team chiude con un ottimo risultato il mese di maggio. Se in Italia non si è corso per lasciare spazio alle elezioni europee, nella piccola Repubblica di San Marino invece le competizioni sono proseguite normalmente. Sabato 25 maggio, infatti, si è disputato il Rally Bianco Azzurro che è da alcuni anni uno dei più importanti tra quelli si disputano all’ombra del Titano.

Il sodalizio biellese era presente con il suo equipaggio formato da Claudio Bergo e Luca Ferraris con la Toyota Celica ST165 in una sorta di allenamento in vista del Rally della Lana Storico valido per il Campionato italiano di categoria.

Ottima la trasferta romagnola per l’equipaggio biellese che si è confrontato con una concorrenza qualificata che conosceva molto bene le strade asfaltate su cui si è sviluppata la corsa. Partiti con un quinto tempo nella prima prova speciale, Bergo-Ferraris hanno via via migliorato le loro prestazioni concludendo sul podio assoluto, conquistando la terza posizione accompagnata dal secondo posto di classe S +2000 nonostante le condizioni meteo che hanno ostacolato i concorrenti. Per loro una trasferta positiva e sicuramente un allenamento proficuo in vista della gara di casa.

Il 52° Rally del Salento pronto ad accendere i motori

82 iscritti per una due giorni di sfide ad alta pressione. Spettacolo assicurato dalla presenza dei protagonisti di vertice del Campionato Italiano WRC a cui si aggiungono diversi nomi di spicco del panorama rallistico tricolore.

Tutto pronto per il 52° Rally del Salento, terzo atto a coefficiente 1,5 del Campionato Italiano WRC in programma nell’imminente fine settimana (31 maggio- 1 giugno). Ogni tassello è al proprio posto: un percorso di alto livello, una logistica rinnovata e una lista di partecipanti decisamente interessante e che conferma le aspettative, sono i caratteri salienti dell’appuntamento più importante della scena motoristica pugliese che da anni fa parte stabilmente dell’élite del rallismo italiano e che vede confermato l’affetto dei concorrenti raggiungendo l’apprezzabile cifra di 82 iscritti (suddivisi in 73 per il rally moderno e 9 per il rally storico). Non era un risultato per nulla scontato per una serie di sfortunate concomitanze e per le sofferte defezioni di alcuni attesi protagonisti nazionali e locali, ma l’obiettivo che l’Automobile Club Lecce si era posto è stato brillantemente centrato.

L’evento che farà di Gallipoli e Torre San Giovanni e di tutto il basso Salento una rombante, colorita, festante capitale del motorismo nazionale, sarà animato da piloti e vetture che lungo i 109,71 km di prove speciali (sui 447,66 km complessivi) sapranno divertire e divertirsi.

Al via i migliori attori della sempre appassionante serie tricolore che la Federazione Sportiva Aci riserva alle vetture World Rally Car, macchine di grandissimo spessore e già protagoniste delle scene mondiali. Ai blocchi di partenza sono attesi i quattro piloti a cui vanno equamente suddivisi i pronostici della vigilia. Sullo stesso piano e con le identiche velleità sono da porre l’attuale leader di campionato il varesino Simone Miele, navigato da Roberto Mometti, vincitori del recente Rally dell’Elba che partiranno con il numero 1 a bordo della loro Citroën DS3 WRC e che tenteranno l’allungo in campionato.  Su identica vettura, desiderosi di riconquistare la testa della classifica, si schiera il bresciano Luca Pedersoli in coppia con Anna Tomasi, che hanno colto il successo al Mille Miglia, e che inseguono l’equipaggio leader della classifica staccati di 4,5 punti. Su Ford Fiesta, sempre della massima categoria di riferimento tra le 4 ruote motrici, si presenta la coppia formata da Marco Signor e Patrick Bernardi, terzi in campionato e vincitori del Rally del Salento nelle edizioni 2014 e 2016, che puntano sulla gara pugliese per rilanciare in maniera decisa le loro quotazioni in ottica campionato, mentre è atteso a una gara tutta improntata all’attacco nella speranza di riaprire i giochi e tenere accesa qualche flebile speranza, il lariano Corrado Fontana, vice campione della serie, sfortunatissimo nei due precedenti appuntamenti che in coppia con Nicola Arena disporrà della Hyundai NG I 20 WRC. Da seguire le presenze “extra campionato” in questa classe dello svizzero Lorenzo Della Casa, quinto al Salento lo scorso anno e del frusinate Andrea Minchella, sesto nel 2016 entrambi su Ford Fiesta. Tra le sette R5 al via si ripropone l’appassionante duello tra le Škoda Fabia dei velocissimi Corrado Pinzano e Andrea Carella con il biellese che calcherà gli impegnativi asfalti salentini per la prima volta e con il piacentino invece che punta a confermare oltre all’ottimo stato di forma attuale, anche la bella prestazione colta sulle stesse strade lo scorso anno (4° assoluto). Sempre su Škoda Fabia si schierano anche l’attuale capoclassifica della Coppa ACI Sport riservata agli Over 55 Mauro Miele, navigato dal Campione del Mondo in carica nel WRC3 Luca Beltrame, il salentino Patrizio Forte e il trentino PierLeonardo Bancher mentre su Hyundai NG I20 c’è Matteo Daprà, fortemente deciso a recuperare terreno in classifica dopo la opaca prestazione colta all’Isola d’Elba e su Peugeot 208 T16 Mauro Santantonio. Quattro le Peugeot 207 che compongono la classe S2000 con il laziale Stefano Liburdi che confida nell’assenza dei suoi avversari diretti per scalare posizioni in classifica.  A lanciargli la sfida i salentini Guglielmo De Nuzzo e Antonio Forte e il brindisino Francesco  Montagna. Il parco delle vetture a quattro ruote motrici si completa con la Mitsubishi Lancer R4 del detentore del titolo di categoria nella Coppa Italia Rally di Zona Bartolomeo Solitro. Al Rally del Salento farà la sua prima comparsa in campionato l’Abarth 124 Rally RGT nella versione 2019. La spider dello Scorpione ha subito negli ultimi mesi un notevole affinamento tecnico che ha permesso di migliorare tra l’altro l’erogazione della potenza, l’assetto, la trazione e il cambio. Il Team Bernini ne schiera due e le affida a piloti di indiscusso calibro quali il già Campione del Mondo di gruppo N e vice campione assoluto Alessandro Fiorio, colui che ha sviluppato le nuove configurazioni tecniche per la vettura e il barese anche lui con un importante pedigree a livello tricolore Francesco Laganà. Oltre alle trazioni posteriori a marchio Abarth, la sfida tra le vetture a due ruote motrici  sarà animata dalla presenza delle Renault Clio in versione S1600 affidate a Roberto Vescovi e al giovane Gianmarco Lovisetto, rispettivamente primo e terzo nella coppa di categoria, con i locali Pierpaolo Zompì e Graziano Totisco pronti a dire la loro, e nella versione R3C dove il confronto  è tra Alessio De Santis, Oscar Sorci e Dario Bigazzi. Da seguire con attenzione la sempre combattuta e spettacolare classe R2B, la nuova palestra per i giovani piloti, la più numerosa con i suoi 14 iscritti che vede al via l’attuale leader della coppa, il modenese Lorenzo Grani, che avrà come avversari diretti Paolo Oriella e Gianluca Saresera, tutti su Peugeot 208, stessa vettura per Stefano Baggio e Matteo Carra con quest’ultimo deciso a dar seguito alla bella prestazione sfoggiata al Rally Città di Casarano. Attenzionate in questa classe anche le performance delle nuove Ford Fiesta MK8 portate in gara da Liberato Sulpizio e da un altro nome di spicco del rallismo tricolore, ossia il già Campione Italiano Produzione Fabio Gianfico. Federico Petracca su Renault Clio Williams è l’unico esponente della classe ProdE7, mentre in ProdS3 sfida a tre tra le Renault Clio di Michele Serafini e Giorgio Liguori  e la Peugeot 206 RC di Riccardo Pisacane. In ProdE6/K10 troviamo su Citroën Saxo Simone Melcarne  e Marco Liguori, mentre in  ProdE5 si riproporrà il confronto di marca Peugeot già visto a Casarano tra Pasquale Protopapa e Daniele Ferilli. In prodS2 occhi come sempre puntati su Paolo Garzia, vincitore del Rally Italia Talent 2019 per la sezione Licenziati ACI Sport, e detentore del titolo di classe nella Coppa Italia Rally di zona,  capace di prestazioni straordinarie con la piccola Peugeot 106. Otto le vetture iscritte in Racing Start con  Francesco Lacatena, anche lui detentore del titolo di categoria nella Coppa Italia Rally di Zona, che vanta i favori del pronostico e che utilizzerà per la prima volta la Renault New Clio Sport. Avversario diretto il giovane Marco Campa su Peugeot 206. Sempre tra le RS2.0 figura l’unico equipaggio femminile, quello composto da Rossella Convertini e Sonia Tiberio su Renault Clio RS. Interessante come sempre il confronto tra gli iscritti alla Suzuki Rally Cup che vede schierati 9 equipaggi e tra essi coloro che stanno animando le posizioni di vertice della serie riservata alle vetture della casa giapponese. Al via ci saranno Simone Goldoni, attuale capoclassifica del monomarca su Suzuki Swift Boosterjet  R1 ma anche i suoi più diretti avversari nella conquista del titolo ossia Andrea Scalzotto che lo segue staccato di 3 lunghezze e Roberto Pellè che invece accusa un gap dalla vetta di 7 punti.  Entrambi saranno in gara su Swift Sport 1.6 anch’essa in configurazione R1.

Tra i 9 iscritti al 2° Rally Storico del Salento occhi puntati su Marco De Marco, vincitore lo scorso anno nell’edizione d’esordio della gara, al via su una Lancia Delta Hf 4WD del 4° Raggruppamento. A contendergli la vittoria ci saranno tra gli altri Giovanni Spinnato, detentore del titolo nel gruppo 4 classe 2000 nel Trofeo Rally 4^ zona Autostoriche  e Pietro Tirone su Porsche 911 SC del 3° Raggruppamento vincitore poco più di un mese fa del Rally dei Nebrodi riservato alle auto storiche.

Partito col Rally del Grifo il Trofeo Rally ACI Vicenza

Primi verdetti al Rally del Grifo del Trofeo organizzato dall’Automobile Club Vicenza in collaborazione con la Scuderia Palladio Historic. Sono 58 i conduttori moderni e storici a punti nella prima gara. Il totale degli iscritti alla Serie tocca quota 90. Foto VideofotoMax

 Vicenza, 26 maggio 2019  – E’ stato il Rally del Grifo, nella duplice versione storico e moderno, a dare il via nel migliore dei modi al Trofeo Rally ACI Vicenza: sono stati infatti ben cinquantotto i conduttori che hanno preso punti nel primo appuntamento svoltosi a Chiampo (VI) il 18 e 19 maggio scorsi. Numeri decisamente importanti che sono stati possibili grazie anche alla ventina d’iscrizioni che sono state effettuate durante le verifiche sportive direttamente all’info-point di AC Vicenza.

Prima degli esiti del Rally del Grifo, è necessaria una precisazione riguardo l’inserimento a calendario come gara di riserva del Rally 2 Valli: si sottolinea infatti che, il rally veronese viene al momento preso in considerazione come riserva appunto, ma se ne attende la conferma definitiva dopo la prossima riunione della Commissione Sportiva.

 

AUTO MODERNE: vincendo la classe più numerosa, la N2 e addirittura il Gruppo N con la Peugeot 106, Andrea Sassolino e Gianfranco Peruzzi si sono portati al comando delle due classifiche assolute Piloti e Navigatori e conducono con sei punti di vantaggio su Paolo Emilio Colombaro (Citroën Saxo) e Alessandro Battaglin (Škoda Fabia) appaiati al secondo posto tra i piloti e su Stefania Serman e Selena Pagliarini le quali condividono il secondo gradino nell’assoluta navigatori. Cortissime le classifiche assolute visto che dal secondo al sesto, cinque conduttori, si trovano in soli quattro punti: tra i piloti, seguono infatti Nicola Casa (Peugeot 106), Enrico Molo (Peugeot 208) e Giovanni Cocco (Škoda Fabia). Altrettanto per i copiloti con un trio ad inseguire il provvisorio podio, formato da Nicola Rutigliano – leader tra gli “under 252 – Mauro Cumerlato e Christian Buccino.

La situazione dei Gruppi, vede Sassolino e Peruzzi al comando di N, Casa e Rutigliano nell’A, in R comandano Battaglin e Pagliarini, mentre in Racing Start svettano Jacopo Bergamin e Jessica Colombini.

Classifica Piloti: 1. Sassolino 34, 2. Colombaro e Battaglin 28, 4. Casa 27, 5. Molo 25.

Classifica Navigatori: 1. Peruzzi G. 34, 2. Serman e Pagliarini 28, 4. Rutigliano 27, 5. Cumerlato 25.

 

Auto Storiche: sette i piloti delle storiche a punti nella prima gara, con Gianluigi Baghin che prende il comando con l’Alfa Romeo Alfetta GTV, precedendo Filippo Baron su Volkswagen Golf GTI e Lisa Meggiarin con l’Autobianchi A112 Abarth. Tra i navigatori è Matteo Valerio a portarsi in testa con sei punti di vantaggio su Giovanni Brunaporto, primo tra gli “under 25”, e a Roberto Raniero che condivide il terzo gradino con Adriano Beschin.

Classifica Piloti: 1. Baghin 28, 2. Baron 22, 3. Meggiarin 16. Navigatori: 1. Valerio 18, 2. Brunaporto 12, 3. Raniero e Beschin 6.

Prossimo appuntamento, unica gara per sole auto storiche, il Rally Campagnolo in programma il 31 maggio e 1 giugno prossimi.

26-27 Luglio: Appuntamento al R.A.A.B. Historic

Un mese dopo la disputa della gara “moderna”, l’Appennino bolognese tornerà a vivere lo spettacolo dei rallies con l’irrinunciabile appuntamento della parte “historic” di uno dei rallies più apprezzati in Italia, dal nome importante. Logistica e percorso in ampia parte confermati come per l’edizione 2017, con Castiglione dei Pepoli  cuore pulsante dell’evento

27 maggio 2019 – A fine luglio, un appuntamento motoristico “storico” sull’appennino bolognese. Si può fare. A Castiglione dei Pepoli (Bologna), il 26 e 27 luglio, proprio alla soglia delle ferie EventStyle andrà a proporre il 43° Rally R.A.A.B Historic, uno degli appuntamenti rallistici più avvincenti in Italia per le vetture storiche, una gara che porta con sé un carico di storia importante, una tradizione di quelle vere che ha sempre scritto pagine importanti di storia sportiva.

Il Rally è già pronto nei dettagli e con la giornata odierna vengono rivelati I caratteri dell’evento, praticamente un mese dopo dalla disputa, nella zona di Porretta terme, del R.A.A.B “moderno”. Le due gare, lo scorso anno vennero proposte praticamente insieme, all’arrivo della gara storica ebbe a partire quella riservata alle vetture moderne, mentre quest’anno per non essere troppo invasivi con il territorio e per dare ad entrambi i rallies la giusta misura ed una stima ed importanza coerenti, si è deciso di tornare a dividerli.

Il rally sarà “nazionale” per auto storiche, previsto anche come importante tappa per il sempre avvincente Trofeo A112 Abarth ed avrà anche la parte dedicata alla “regolarità sport”, valida per il Trofeo Tre Regioni.

Il percorso riprenderà i caratteri dell’edizione 2017, cioè un giro di al venerdì, con il fascino dell’oscurità facendo correre le prove speciali di Monte Tavianella, Valserena e Traserra, col fine prova in centro a Castiglione dei Pepoli, per poi far correre due giri il sabato Sparvo, Monte Tavianella e Traserra, in versione più lunga.

La lunghezza totale percorso sarà di 224,720 chilometri, dentro i quali vi saranno le 9 prove speciali previste, per un complessivo di distanza competitiva di 85,680 chilometri interamente su fondo asfaltato.

Due, i Riordinamenti, entrambi a Castiglione dei Pepoli (BO): quello notturno tra le due giornate di gara sarà in Piazza Mercato, l’altro in Piazza della Libertà.

Il primo atto ufficiale dell’evento sarà l’apertura delle iscrizioni, mercoledì 26 Giugno, periodo che andrà ad allungarsi sino a venerdì 19 Luglio.

Autodromo di Varano, niente super alcol, siamo in pista

VARANO DE’ MELEGARI (PR), 27 maggio – Probabilmente più di uno è rimasto deluso. Ma la regola è regola e come tale va fatta rispettare.

Il fornitissimo bar dell’autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de Melegari non serve super alcolici. Non per qualche regola imposta ma per una decisione presa dalla direzione del bar in concerto con quella dell’autodromo. Per gli amanti delle sensazioni forti non è rimasto che rivolgersi alle emozioni in pista, oppure consolarsi con l’ottima cucina del self-service, punto di incontro di tutti quelli che hanno voluto effettuare una pausa in occasione di Asimotoshow, o godersi un ottimo pasto.

D’altronde siamo in Emilia e il parmigiano ed il prosciutto crudo non mancano.

Un percorso mozzafiato per La Marca Classica 2019

Scorre veloce il conto alla rovescia verso lo start della seconda edizione della manifestazione di regolarità organizzata da ACI Treviso e che si svolgerà su percorsi che coniugano storia e bellezza paesaggistica

Treviso, 27 maggio 2019 – Settimana clou per La Marca Classica, la gara di regolarità organizzata dall’Automobile Club di Treviso che si svolgerà l’1 e 2 giugno prossimi con partenza ed arrivo all’Asolo Golf Club di Cavaso del Tomba.

Unica nel suo genere a proporre tre gare in una, La Marca Classica con la tipologia della regolarità classica si disputerà su due tappe – la prima sabato e la seconda domenica – mentre per la gara valevole quale terzo appuntamento del Trofeo Nazionale Regolarità, i concorrenti si sfideranno solo nella giornata di domenica, assieme anche a quelli che si accoderanno correndo con la formula della turistica per auto storiche e moderne.

Molto apprezzato lo scorso anno, il percorso di gara è stato studiato e migliorato in modo da offrire il massimo che si può ottenere dall’abbinata guida e panorami: mesi di lavoro per affinare al meglio tutti i particolari. Si partirà alle 16 del sabato dall’Asolo Golf Club per puntare in direzione ovest su di un tragitto che in circa 35 chilometri porterà nella bella Castelfranco Veneto, toccando Possagno, Asolo, San Vito e Riese Pio X  e proponendo quindici prove cronometrate; dopo la sosta per un aperitivo, il percorso riproporrà le prove in senso inverso riportando gli equipaggi al Golf Club dove la giornata si concluderà con la prestigiosa cena di gala.

Alle 9 della domenica, ripartenza per il percorso di tappa 2 e della gara del T.N.R. entrambe su un percorso di circa 180 chilometri con lungo i quali le prove saranno quarantacinque oltre alle due di media e i quattro controlli segreti: saranno le colline del prosecco a fare da scenario principale assieme al passaggio nel centro storico di Asolo per poi lambire Possagno, Castelcucco, Monfumo e Miane oltre alla sosta a Villa Bellati per il pranzo. Leggermente diversa e con ventotto rilevamenti al centesimo di secondo, la tabella di marcia per i partecipanti con la formula “turistica”.

Dalle 15.30 l’arrivo della prima vettura all’Asolo Golf Club e a seguire, indicativamente per le ore 17, la cerimonia delle premiazioni e il brindisi di arrivederci all’edizione 2020.

Pericolosa doppietta di Gajser in Francia

Lo sloveno della Honda sempre più vicino a Cairoli. Di Valter Ribet

Un incontenibile Tim Gajser (Honda HRC) ha fatto suo anche il Gran Premio di Francia della MXGP, che si è disputato domenica 26 maggio a Saint Jean d’Angely, con due meritate vittorie di manche riduce drasticamente i punti di distacco dal rivale Antonio Cairoli.

Ora sono solo più dieci i punti di differenza, Cairoli (KTM Factory Racing) deve per forza vincere e assolutamente non più commettere errori o cadere (come purtroppo sta facendo di recente) per potere mirare all’obiettivo del suo decimo titolo mondiale.

Sul duro e veloce tracciato francese il nostro miglior rappresentante è giunto secondo nella prima manche e, complice l’ennesima caduta, solo diciassettesimo nella seconda.

Fuori dal podio con un mesto settimo posto assoluto, con il rivale sempre più vicino e determinato a strapparle la tabella rossa di leader.

Gli altri tre italiani non hanno brillato più di tanto, Alessandro Lupino (Kawasaki) in classifica finale ha concluso dodicesimo, Ivo Monticelli diciottesimo, mentre Samuele Bernardini (Yamaha) è stato fuori zona punti in entrambe le manche.

Per il nostro Cairoli lo sloveno è al momento il rivale più temibile, il terzo in classifica Gautier Paulin (Yamaha) non impensierisce più di tanto in quanto a meno 93 punti da Cairoli e meno 83 da Gajser, pertanto sarà decisiva la prossima prova che si svolgerà in Russia il prossimo 9 giugno.

Qui i due contendenti al titolo si giocheranno un ulteriore distacco dal secondo oppure il sorpasso ai danni del primo, nel 2018 su questa pista Cairoli salì sul terzo gradino del podio (dietro al vincitore Clement Desalle e Jeffrey Herlings) mentre Gajser terminò quinto.