La 10^ Liburna Terra ha chiuso anche la decima edizione del Challenge Raceday Rally Terra

Sul podio composto da tutte Škoda Fabia R5, Costenaro-Bardini, seguiti da Taddei-Gaspari e terzi Ceccoli-Capolongo primi tra i piloti Raceday.

 Volterra, 21 aprile 2018 – Nella splendida cornice di Volterra e sulle belle e difficili speciali della provincia pisana, la mitica Ulignano, che ha fatto parte di gare del Campionato del Mondo Rally e la più corta speciale Serraspina, quest’anno corsa in senso inverso rispetto allo scorso anno e molto veloce, si è disputata la 10^ Liburna Terra, gara conclusiva del Challenge Raceday Rally Terra e gara di apertura del Campionato Italiano Rally Terra. Una gara combattuta sino alla fine con continui cambi di leadership dove il vincitore è stato certo solo all’ultimo passaggio.

Giacomo Costenaro navigato da Justin Bardini su Škoda Fabia R5 con due prove speciali vinte è sempre stato in cima alla classifica e ha preso il comando definitivo, anche se con distacchi risicati, nella terza prova speciale. Dietro di lui la lotta è continuata con Ceccoli, Taddei e Bettega che si sono avvicendati nelle posizioni alte della classifica. Alla fine con un ultimo passaggio tiratissimo Taddei-Gaspari (Škoda Fabia R5) è riuscito a concludere secondo sopravanzando uno scatenato Daniele Ceccoli, con alle note l’esperto Piercarlo Capolongo, primo tra i piloti Raceday che ha vinto la seconda prova speciale.

Ottima la gara di Bettega-Scattolin e Marchioro-Marchetti, entrambi su Škoda Fabia R5, che non hanno mollato sino alla fine, Bettega ha vinto la quarta prova speciale e che si sono classificati rispettivamente quarti e quinti assoluti. Sesto Bresolin-Pollet Peugeot 208 R5, che dopo un ottimo inizio, hanno vinto il primo passaggio in prova, sono poi scivolati indietro, mantenendo comunque sempre un buon passo. Settimi gli esperti Manfrinato-Condotta (Škoda Fabia R5) seguiti dallo svizzero Della casa navigato da Pozzi anche loro su identica vettura, che hanno avuto qualche problema nella scelta degli pneumatici. Noni assoluti e vincitori della decima stagione del Challenge Raceday Rally Terra Cobbe-Turco sulla per loro poco usuale Škoda Fabia R5. Cobbe-Turco sono alla loro seconda vittoria consecutiva nel Raceday.

Ha chiudere la top ten Alessandro Nerobutto – Mattia Menegazzo Peugeot 208 R2B che hanno disputato una gara in crescendo e vinto la classifica dedicata al prestigioso Peugeot Competition Raceday, seguiti da Morgantini-Oretti (Peugeot 205 Rallye) e da Gasperoni Casadei (Peugeot 106).

Trofeo A112 Abarth Yokohama: Scalabrin vola al Valsugana Historic Rally

In coppia con Fantinato il giovane vicentino firma il primo successo stagionale e si porta al comando della Serie approfittando anche del ritiro di Battistel. Baldo-Marcolini e Fiora-Beretta completano il podio dopo un finale avvincente. Foto Davide Cesario

BORGO VALSUGANA (TN), 23 aprile 2018 –  Spettacolo e colpi di scena nel secondo round della serie organizzata dal Team Bassano, che al Valsugana Historic Rally ha scritto una nuova pagina di sport ed emozioni.

Dei venticinque iscritti, sono ventitré gli equipaggi che superano le verifiche: mancano all’appello Giuseppe  Cazziolato ed Ivano Scotti, assenti per motivi personali. Come da tradizione al Valsugana, le A112 del Trofeo sono le prime a scattare e già sulla prima prova si registra un colpo di scena: la vettura dei campioni 2017 Luigi Battistel e Denis Rech si ferma per problemi al motore: la gara perde un sicuro protagonista e ne approfittano subito Raffaele Scalabrin ed Enrico Fantinato i quali mettono subito le cose in chiaro imponendosi con 13″8 su Pietro Baldo e Davide Marcolini, seguiti da Marco Galullo e Roberto Pellegrini. Un filo delle candele che si stacca in prova, penalizza pesantemente uno degli equipaggi pretendenti alla vittoria, Matteo Armellini e Luca Mengon, che comunque non si arrendono e tentano la rimonta. Scalabrin vince anche le successive due prove e arriva al primo riordino con quasi 50″ su un gruppetto di sei inseguitori racchiusi in 25″.

“Raffa” non molla e firma altre due prove concedendone una ad Armellini; si arriva all’ultimo impegno cronometrato col giovane vicentino che conduce con largo vantaggio su un quartetto compresso in 8″6 formato da Fiora, Baldo, Galullo e Beccherle nell’ordine, i quali si giocheranno le restanti posizioni del podio sui quattordici chilometri e mezzo della “Trenca 3”. Un Baldo perfetto vince la prova e assapora la gioia del primo podio di Trofeo salendo sul secondo gradino davanti a Filippo Fiora e Carola Beretta terzi per soli nove decimi. Quarti chiudono Franco e Luca Beccherle davanti a Galullo e Pellegrini che palesano un calo nella seconda parte di gara. Sesto posto per un soddisfatto Manuel Oriella in coppia con Simone Minuzzo, seguiti in settima posizione da Enrico Canetti e Marcello Senestraro. Ottavi chiudono Giacomo Domenighini e Andrea Piano che precedono Matteo Armellini e Luca Mengon bravi a recuperare tredici posizioni e la top ten si chiude con gli esordienti nel Trofeo Manuel Gasparini e Gabriele Marzocchi. Thierry Cheney e Vincenzo Torricelli concludono undicesimi davanti ad Antonello Pinzoni e Roberto Spagnoli, tredicesimi si piazzano Cristiano De Rossi e Thomas Ceron seguiti da Giancarlo Nardi e Paola Costa. Primo traguardo stagionale, in quindicesima posizione per Nicola Cazzaro e Nicola Rizzotto; sedicesimi e primi di Gruppo 1 sono Marino e Matteo Labirinti e la classifica si chiude con gli esordienti Riccardo Pellizzari e Mirko Lovato, rallentati da una serie d’inconvenienti ma comunque soddisfatti del debutto. Mancano all’appello oltre a Battistel e Rech, Giacomo Carminati e Daniele Ferrarini, Fabio Vezzola e Fabio Piardi, Damiano Almici e Roberto Francinelli, Remo Castellan ed Enrico Milan.

  • Prossimo appuntamento del Trofeo A112 Abarth Yokohama, il Rally Campagnolo a calendario l’1 e 2 giugno ad Isola Vicentina.
  • Classifica dopo il Valsugana: 1. Scalabrin 27, 2. Baldo 19, 3. Galullo 17, 4. Battistel 16, 5. Fiora 10
  • Under 28: 1. Scalabrin – Gruppo 1: 1. Labirinti.

Iron Lynx Motorsport Lab. A Monza poteva andare meglio

Il team Iron Lynx Motorsport Lab raccoglie meno di quello che avrebbe meritato nel primo round del Lamborghini Super Trofeo a Monza. Sesta posizione nella classifica Pro-Am per Colombi-Linossi domenica in Gara 2 Gara 1 un avversario eliminata le due Huracán del team in lotta per il podio I miglioramenti durante il weekend un segnale positivo per la gara di Silverstone

Il team Iron Lynx chiude l’appuntamento del Lamborghini Super Trofeo a Monza con un risultato positivo dopo un debutto a dir poco drammatico nella gara di sabato. In gara 1 la Huracán numero 10 dello spagnolo Forne, nonostante la doppia bandiera gialla sventolata in Prima Variante, tampona la vettura di Oliver Barker lanciandola contro l’incolpevole Francesca Linossi, quando le due vetture erano in lotta per il podio. L’auto numero 34 ha riportato ingenti danni e i meccanici hanno lavorato fino alle 5.00 del mattino per rimettere l’auto in condizione di prendere parte alla seconda gara. Il magnifico lavoro della squadra è stato però vanificato da un problema elettrico causato dal pesante impatto del giorno prima che ha costretto la vettura al ritiro alla fine del giro di ricognizione. La Lamborghini numero 33 di Colombo-Linossi ha concluso invece una bella rimonta con il sesto posto di classe Pro-Am

Era facile prevedere che il primo appuntamento del Super Trofeo Europa sarebbe stato molto impegnativo con ben 48 equipaggi al via sul circuito di Monza, ma le difficoltà sono andate ben oltre le previsioni. Il team Iron Lynx Motorsport Lab al debutto nella serie Europea ha lavorato incessantemente nei tre giorni di gara lottando contro le principali squadre che da parecchie stagioni sono presenti nel campionato. Nel primo turno di qualificazione il team ha fatto segnare con Zonzini il quinto tempo tra gli equipaggi Pro-Am e alle spalle Colombo staccato di 90 centesimi sesto. Nel secondo turno i rispettivi compagni Oliver Barker e Francesca Linossi hanno segnato l’ottavo e il decimo tempo.

La prima sfida di sabato ha avuto due fasi ben distinte. Nella prima parte della gara, lunga 50’, sia Colombo che Zonzini hanno preso subito il ritmo dei migliori recuperando parecchie posizioni. Al cambio pilota di metà gara la Linossi ha preso il volante da Colombo è si ributtata nella lotta davanti al compagno di squadra. Questa appassionante sfida tutta Iron Lynx fino si è conclusa quando un concorrente alle spalle di Barker ha sbagliato la staccata in fondo al lungo rettilineo che anticipa la prima variante, andando a colpire duramente la vettura dell’incolpevole inglese che ha tamponato a sua volta l’altra Huracán della compagna di team costringendo entrambe le vetture al ritiro.

In tanti anni di gare non ho mai visto un debutto così drammatico: incredibile,” racconta il team principal Andrea Piccini, “Senza nessuna colpa, proprio quando tutto stava andando per il meglio, ci siamo ritrovati con le due vetture eliminate dalla lotta per un podio. Sarebbe stato un risultato fantastico che avrebbe ripagato la squadra di tutti gli sforzi fatti per preparare il debutto. È stato veramente un battesimo di fuoco”.

Anche domenica però non ha girato tutto come doveva. Nei primi km l’inglese Barker si è accorto di un problema all’ABS, probabilmente danneggiato nel contatto del giorno precedente, e ha deciso di fermarsi. Tutta l’attenzione del team si è così concentrata sull’altra Lamborghini. Partita nella seconda parte dello schieramento con Francesca Linossi alla guida, la 26enne bresciana si è subito messa in evidenza con uno scatto fulmineo che le ha permesso di recuperare molte posizioni al via e di lottare successivamente con i migliori. A metà gara Il suo compagno di Stefano Colombo ha ricevuto il volante in settima posizione prima di recuperare con una guida veloce e regolare un altro posto e chiudere al sesto di classe Pro-Am.

Mi sforzo di vedere di il bicchiere mezzo pieno per i primi punti conquistati da Francesca e Stefano, racconta con un pizzico di delusione Sergio Pianezzola di Iron Lynx, “Ma sono molto dispiaciuto per i problemi alla seconda vettura. Nonostante il guasto elettrico che ha fermato la n.34 sono orgoglioso di come ha reagito la squadra al disastro di gara 1 e di come tutti assieme abbiamo lavorato fino al mattino per rimettere la vettura in pista.

Il prossimo appuntamento sarà proprio a Silverstone in Inghilterra a casa di Oliver dove spero abbia modo assieme a Emanuele e all’altro nostro equipaggio di dimostrare le loro qualità”.

Successo di adesioni al 42° Rally 1000 Miglia

La gara dell’Automobile Club Brescia aprirà il Campionato Italiano WRC con il pieno consenso degli appassionati. Il via venerdì 27 da Salò, arrivo il giorno seguente sempre nel centro turistico gardesano. Presso la sede dell’Ente bresciano domani, martedì 24 aprile, presentazione ufficiale della manifestazione e dell’Elenco Iscritti.

BRESCIA, 23 aprile 2018 – Era nell’aria. Era attesa dagli organizzatori e dagli appassionati.  La notizia s’è fatta attendere: per la quarantaduesima volta il Rally 1000 Miglia annuncia un successo di adesioni, anche se la conferma ufficiale non c’è ancora.

I numeri che trapelano dagli uffici dell’Automobile Club Brescia anticipano la soddisfazione degli organizzatori e di ACI Sport, la Federazione che ha fortemente voluto e promosso il Campionato Italiano WRC del quale il rally dell’Ente bresciano ne è il primo dei sei round a calendario. Il periodo delle Iscrizioni è terminato venerdì scorso, ma i dati non ufficiali parlano di adesioni superiori al centinaio di iscritti. La conferma arriverà a brevissimo, bisogna quindi attendere la presentazione stampa di domani pomeriggio, che si terrà alle 17 in Sala Assemblea dell’Automobile Club Brescia.

 

Alla gara, i fuoriclasse bresciani saranno presenti tutti, ad iniziare da Stefano Albertini, ultimo pilota in ordine di tempo ad aver firmato il rally, edizione 2017, e diventato poi campione italiano in carica; Luca Pedersoli, il primo ad aver vinto la classica di casa in versione “WRC” ed anche il primo ad aver firmato la serie tricolore; “Pedro” l’appassionato gentleman driver che sfida i professionisti dei rally. A concorrere allo spettacolo sportivo saranno anche il comasco Corrado Fontana, il veneto Manuel Sossella, il lariano Paolo Porro, solo alcuni dei “big” annunciati alla “prima” della serie tricolore 2018, ma anche i giovani Lorenzo Della Casa e Mauro Miele. Sarà invece “trasparente” ai fini dei punteggi di campionato, l’esperto Alessandro Perico, il bergamasco che non vuol mancare alla gara bresciana.

Tanti sono i piloti che punteranno a mettersi in luce, tanti sono i rallisti lombardi e, soprattutto, i bresciani presenti per ribadire il fattore campo, per sottolineare l’attaccamento ad un territorio vocato alle sfide motoristiche. Tante, forse tutte, saranno le vetture di ultimissima generazione rallistica. Ben undici le World Rally Car che si schiereranno nei modelli: Ford Fiesta, Hyundai I 20, Citroen DS3 e C4; nove le auto in configurazione R5: Škoda Fabia e Peugeot 208 T16; poi le Renault Clio del Trofeo R3 Open, le Mini JCW, le Suzuki Swift della Suzuki Rally Cup che gli appassionati e tifosi venerdì 27 vedranno sfrecciare sulla prova speciale spettacolo “AC Brescia” al South Garda Karting di Lonato, dallo sviluppo da 3,46 chilometri, e soprattutto sabato 28 aprile sulle restanti otto prove speciali, ricavate dal doppio passaggio sui tratti cronometrati di “Gardone Riviera“, dalla lunghezza di 8,4 chilometri, frazione che non ha bisogno presentazioni di sorta essendo la mitica “San Michele” del Vittoriale; “Passo Fobbia“, lunga 10,40 chilometri, “Moerna” dallo sviluppo di 14,7 chilometri, quindi “Pertiche” che con i suoi 27,64 chilometri è la prova più significativa del rally, dedicata alla memoria di Eligio Butturini, ideatore negli anni ’70 delle prime edizioni del Rally 1000 Miglia.

Lungo Lago Zanardelli è il salotto buono di Salò. Il punto d’incontro della “Perla del Lago di Garda” dove la 42 esima edizione del Rally 1000 Miglia converge e fa riferimento. Il punto di partenza, venerdì 27 aprile ore 18.50, e d’arrivo dell’evento rallistico, 28 aprile ore 18.40. Il luogo nel quale la manifestazione s’incontra con i “Gardesani”, con il pubblico, con gli appassionati e fa festa, la festa bresciana dello sport dell’auto e dei suoi protagonisti.

Rally 1000 Photo” è iniziativa di valorizzazione dell’immagine del 42. Rally 1000 Miglia, comprendente un messaggio in chiave di informazione e sensibilizzazione su temi quali “Sicurezza”, soprattutto del pubblico, i “Volti” e le “Auto” protagoniste della competizione. Gli organizzatori si rivolgono direttamente al pubblico spettatore della manifestazione, invitandolo a partecipare attivamente alla produzione di materiale fotografico utile al lavoro dell’Ufficio Stampa dell’Automobile Club Brescia, immortalando i momenti più interessanti della competizione. Tutti potranno partecipare pubblicando gli scatti fotografici sui propri profili Social (Facebook e Instagram), inserendo specifici TAG all’interno delle immagini stesse, in modo che l’Ufficio Comunicazione dell’AC Brescia possa essere notificato della pubblicazione dell’immagine, e la inserisca nella competizione. Le immagini che, a insindacabile giudizio del Direttore dell’AC Brescia, saranno più apprezzate e rappresenteranno meglio i valori della competizione, saranno premiate sabato 28 aprile 2018 sul Lungolago di Salò, prima della premiazione ufficiale dei vincitori del 42^ Rally 1000 Miglia.

  • Programma 42. Rally 1000 Miglia
  • Ricognizioni del tracciato di gara da parte degli equipaggi iscritti, da svolgere con vetture di serie e nel rispetto del Codice della Strada: sabato 21 e mercoledì 26 aprile, con orario dalle ore 8 alle 18.
  • Verifiche Sportive e Tecniche il 26 e 27 aprile al Centro Commerciale Salò2 e Autofficina Senti a Salò; Shakedown “Laghi di Sovenigo” venerdì 27 aprile dalle 8.45 alle 15.45;
  • Partenza Salò – Lungolago Zanardelli venerdì 27 aprile ore 18.50
  • Nove le Prove Speciali: 27 aprile ore 20 la prova spettacolo South Garda Karting, le restanti sabato 28: “Gardone Riviera” ore 8.50, 14,35; “Passo Fobbia” ore 9.35, 15.20, “Moerna” ore 10.10, 15.55; “Pertiche – Eligio Butturini” ore 11.20, 17.05.
  • Arrivo e premiazioni a Salò – Lungolago Zanardelli 28 aprile ore 18.40
  • Direzione e Segreteria di gara: Golf Club “Il Colombaro” – Cunettone di Salò da 26 aprile ore 17; Sala Stampa presso Musesti Arreda – Cunettone da 26 aprile ore 17

Gianluca d’Alto e Mirko Liburdi su Škoda Fabia R5 vincono il 25° Rally Città di Casarano

Con una gara improntata all’attacco la coppia campano-laziale ha saputo tenere sotto controllo una concorrenza estremamente qualificata. Seconda posizione per primiceri-quarta anche loro su Škoda Fabia e terzo gradino del podio conquistato sull’ultima prova da Laganà-Rapisarda su Ford Fiesta. Foto Leonardo D’Angelo e M. Verri

Torre San Giovanni (Le), 22 aprile 2018 – Una gara esaltante l’edizione numero 25 del Rally Città di Casarano e che ha visto racchiusi in una manciata di secondi molti piloti che hanno lottato fino alla fine per le posizioni nobili della classifica assoluta. Pronostici difficili sia prima della  competizione che dopo le prime prove speciali con la vittoria che alla fine è meritatamente andata

alla coppia formata da  Gianluca D’Alto e Mirko Liburdi. L’equipaggio campano-laziale (pilota di Sala Consilina, navigatore di Ceccano), portacolori della scuderia organizzatrice della manifestazione, la Casarano Rally Team, nonostante abbia vinto solo due delle sette prove speciali (ma mai giù dal podio nelle altre), ha saputo sfruttare al meglio le potenzialità della Škoda Fabia R5 messagli a disposizione dalla Metior Sport issandosi al comando sin dalla seconda prova speciale, resistendo bene agli attacchi che gli sono stati mossi da una concorrenza estremamente qualificata e mantenendo la leadership fino al palco d’arrivo. Una vittoria che permette a D’Alto di iscrivere per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro della gara e che gli vale il  quinto successo assoluto in carriera, il secondo in questo 2018 dopo la vittoria ottenuta due settimane fa, sempre in coppia con Liburdi al Rally Città di Cassino.

“È la prima volta che vinciamo questo rally  – ha dichiarato prima di raggiungere il palco d’arrivo il driver salernitano – che lo consideriamo un po’ una gara di casa e vincendo davanti a un pubblico amico la soddisfazione è sempre doppia. La vittoria più bella tra le mie cinque ottenute finora? Sicuramente questa perché è una gara difficilissima e insidiosa e dove il risultato può essere in bilico fino agli ultimi metri. Gli avversari non ci hanno reso la vita per nulla facile ma grazie alla nostra determinazione e concentrazione abbiamo ottenuto il massimo del risultato”.

La seconda posizione è stata appannaggio di Fernando Primiceri in coppia con Cristian Quarta, anche lui su una Škoda Fabia R5 che pur vincendo la terza prova speciale non è riuscito a contrastare la giornata di grazia di D’Alto, complice anche una leggera ma innocua toccata nel corso della ps5 che gli ha fatto poi propendere per un atteggiamento più conservativo. Appassionante la lotta per la conquista del terzo gradino del podio che ha visto per tutta la gara battagliare Francesco Laganà con alle note Ilaria Rapisarda su Ford Fiesta R5 e Mauro Adamuccio con Salvatore Tridici su Peugeot 207 S2000. La contesa tra i due si è risolta solo sugli ultimi 6,71 km di Punta Ristola dove il pluridecorato driver barese ha dato il meglio di sé, tenendo testa anche all’anagrafe che recita 1954, siglando il miglior tempo assoluto e scavalcando il rivale per soli 6 decimi. L’ultima prova speciale è stata anche quella che ha deciso le restanti posizioni della top ten con il quinto posto che alla fine ha premiato la costanza di rendimento di Guglielmo De Nuzzo in coppia con Maurizio Iacobelli su Renault Clio S1600. Autori di una gara condotta sempre su alti livelli hanno rischiato molto sulla ps5 per via di un “dritto” che gli ha fatti retrocedere dalla quinta all’ottava posizione per poi riagguantare la quinta piazza per meno di due secondi sull’ultima prova. Oltre al successo di classe al duo casaranese-alessanese è andato  anche il primato tra le vetture a due ruote motrici. Per De Nuzzo la soddisfazione inoltre di aver colto la vittoria tra i primi conduttori Under 25 precedendo Daniele Timo, giunto alle sue spalle anche in classifica assoluta. Anche il giovane pilota di Taviano che ha corso con a fianco Gabriele Passaseo è stato bravo a far valere le sue doti velocistiche pur essendo alla sua seconda gara con la Peugeot 207 S2000. A completare le prime dieci posizioni un quartetto di Ford Fiesta R5 che ha visto finire nell’ordine Fabrizio Mascia e Martino Rosato, Maurizio Di Gesù e Fernando Sorano, Tommaso Memmi e Monica Cicognini e Vincenzo Tortorici con Pasquale Fiorito con quest’ultimi bravi a riagguantare la decima posizione sulla prova conclusiva dopo una bella ed animata lotta con Claudio D’Amico ed Emanuele Guida su Lancia Delta Hf. Sfortunati Marco Timo e Salvatore Invidia che hanno vinto il maggior numero di prove speciali, 3, e che dopo aver chiuso al comando la prima frazione di gara sono incappati in apertura di seconda giornata in una foratura all’anteriore destra della loro Škoda Fabia R5 che gli ha fatti precipitare in 38esima posizione, prima di risalire a suon di tempi e chiudere dodicesimi. Dei 47 piloti partiti hanno concluso la gara in 33. Tra i principali ritiri da segnalare sulla ps2 Santantonio-De Rosa su Peugeot 208 T16 R5, fermi per incidente, di Petracca-Orlando su Renault Clio Williams A7 per un guasto al motore, sulla ps4 di De Santis-Marino su Renault Clio S1600 costretti alla resa da problemi all’impianto frenante, di Siciliano-Passaseo su Opel Astra GSI di classe A7 per la rottura delle colonnette della ruota anteriore sinistra, sulla PS 5 di Forte-Romano su Peugeot 106 Rallye N2 per problemi al cambio, sulla PS 6 di Longo-Melcarne anche loro su Peugeot 106 ma di classe K10, dominatori fino a due prove dal termine della classe e autori del dodicesimo tempo assoluto sulla prova spettacolo, fermati dalla rottura del braccetto ruota anteriore sinistro e dei due equipaggi che per tutta la gara animato la lotta in classe N3, Serafini-Ferilli su Renault Clio RS fermi per problemi elettrici e Stefano-Rizzello su identica vettura stoppati da una rottura meccanica

prima dell’ultima prova.

Il Campionato Regionale Rally AciSport di 6^ zona riprenderà il suo cammino il 5 e 6 maggio con la disputa in provincia di Frosinone del 6°Rally Terra di Argil.

 

Campionato Regionale Rally 6^Zona  – 25°Rally Città di Casarano, Classifica finale assoluta (top ten). 1. D’Alto-Liburdi (Škoda Fabia R5) in 43’36”; 2. Primiceri-Quarta (Škoda Fabia R5) a 36”4; 3. Laganà-Rapisarda (Ford Fiesta R5) a 1’04”6; 4. Adamuccio-Tridici (Peugeot 207 S2000) a 1’05”2; 5. De Nuzzo-Iacobelli (Renault Clio S1600) a 1’43”7; 6. Timo-Passaseo (Peugeot 207 S2000) a 1’45”6; 7. Mascia-Rosato (Ford Fiesta R5) a 1’49”2; 8. Di Gesù-Sorano (Ford Fiesta R5) a 1’56”; 9. Memmi-Cicognini (Ford Fiesta R5) a 2’26”9; 10. Tortorici-Fiorito (Ford Fiesta R5) a 3’12”9.

 

Campionato Regionale Rally 6^Zona  – Classifica assoluta: 1. D’Alto 9 punti; 2.Primiceri 6 punti; 3.Laganà 4 punti; 4.Adamuccio 3 punti; 5.De Nuzzo 2 punti; 6.Timo D. 1 punto.

 

Rally di Casarano, podio per il Project Team

Lungo i selettivi asfalti del leccese, terza piazza assoluta per il binomio formato dal plurititolato driver locale Franco Laganà (Ford Fiesta R5) e dalla giovane navigatrice siciliana Ilaria Rapisarda

CASARANO (LE), 22 aprile 2018 – L’inedito equipaggio della scuderia Project Team, composto dal plurititolato Franco Laganà, driver di origini calabresi ma pugliese d’adozione, e la venticinquenne navigatrice siciliana Ilaria Rapisarda, originaria di Villalba (in provincia di Caltanissetta), ha conquistato il terzo gradino del podio al termine del 25° Rally Città di Casarano, andato in scena lungo i tortuosi e selettivi asfalti del Leccese. La coppia calabro-isolana, presentatasi a bordo della Ford Fiesta R5 dell’Erreffe Team, ha ottenuto l’ottimo piazzamento in virtù di una gran rimonta avviata dopo le prime e un po’ tribolate tre prove speciali (delle sette disputate) legittimandolo, altresì, col primato centrato nel terzo passaggio della “Punta Ristola” (ultima frazione cronometrata in programma), prima di giungere al traguardo.

 

«Strafelice tanto dell’epilogo quanto del significativo bagaglio d’esperienze accumulato – ha commentato all’arrivo un’entusiasta Rapisarda – Come già ammesso alla vigilia, ho inizialmente affrontato l’impegno con una certa apprensione. Gara, vettura e pilota erano per me del tutto nuovi. Ma con Franco (Laganà ndr), che mi ha fatto da mentore, ho instaurato il giusto feeling sin dall’avvio, tanto a livello umano quanto professionale. Vorrei ringraziare, infine, la Project Team per avermi offerto questa importante opportunità di crescita ulteriore».

Seppur archiviato nel migliore dei modi, per Laganà-Rapisarda si è trattato di un weekend agonistico iniziato, decisamente, in salita: attardati nello spettacolare prologo del sabato, sul tracciato di Ugento, per via di un assetto poco idoneo, il duo è stato rallentato anche nel corso del primo giro domenicale per problemi accusati all’acceleratore (risolti in seguito al parco assistenza) e per una foratura rimediata nel corso della penultima “speciale”.

 

Classifica finale 25° Rally Città di Casarano

  1. D’Alto-Liburdi (Škoda Fabia R5) in 43’36”; 2. Primiceri-Quarta (Škoda Fabia R5) a 36”4; 3. Laganà-Rapisarda (Ford Fiesta R5) a 1’04”6; 4. Adamuccio-Tridici (Peugeot 207 S2000) a 1’05”2; 5. De Nuzzo-Iacobelli (Renault Clio S1600) a 1’43”7; 6. Timo-Passaseo (Peugeot 207 S2000) a 1’45”6; 7. Mascia-Rosato (Ford Fiesta R5) a 1’49”2; 8. Di Gesù-Sorano (Ford Fiesta R5) a 1’56”; 9. Memmi-Cicognini (Ford Fiesta R5) a 2’26”9; 10. Tortorici-Fiorito (Ford Fiesta R5) a 3’12”9.

 

8° Valsugana Historic: Giacoppo svetta nella “Sport”

Sulla Fulvia HF coi colori del Team Bassano e in  coppia con Tecchio, il vicentino vince con autorità l’ottava edizione del Valsugana Historic Classic regolarità sport. Mozzi-Savoldelli e Argenti- Amorosa completano il podio. Foto Davide Cesario

BORGO VALSUGANA (TN), 21 aprile 2018 – Dopo la vittoria del 2016, Andrea Giacoppo sale nuovamente sul gradino più alto del podio al Valsugana Historic Classic, gara di regolarità sport che si è svolta per l’ottava edizione in abbinata con l’omonimo rally storico confermando la validità per il Trofeo Tre Regioni. Il forte regolarista vicentino ben coadiuvato da Andrea Tecchio, è stato autore di una gara notevole con la Lancia Fulvia HF 1.6 grazie alla precisione con la quale è passato sui pressostati, totalizzando solo 19 penalità sulle sette prove cronometrate. Nulla da fare per gli inseguitori contro un Giacoppo in stato di grazia e lo conferma lo score totalizzato dal secondo equipaggio classificato: Giordano Mozzi e Oscar Savoldelli, secondi assoluti su Opel Kadett GT/E hanno infatti sommato 38 punti, esattamente il doppio dei vincitori, nove in meno dei terzi classificati, i regolari Mauro Argenti e Roberta Amorosa su Porsche 911 S. Ai piedi del podio concludono Maurizio Senna ed Emanuele Suardi su BMW 2002 Ti che precedono Adriano Pilastro ed Elisabetta Russo su Autobianchi A112 Abarth. Scorrendo la classifica finale, in sesta posizione si trova la Fiat 128 berlina di Giacomo Turri e Natascia Biancolin che la spuntano grazie alla discriminante su Alberto Ferrara e Filippo Viola, settimi su Opel Kadett GT/E.

Gradino numero 8 per la Lancia Beta Montecarlo di Enzo Scapin ed Ivan Morandi seguiti sul nono da Sandro Martini ed Elisa Moscato con la Fiat Uno 70S; chiudono la top ten Pietro Iula e Willliam Cocconcelli su Opel Kadett GT/E.

Al Progetto M.I.T.E. la classifica delle Scuderie davanti alla Palladio Historic e al Team Bassano.

Hanno concluso la gara ventotto dei trentacinque equipaggi partiti.

Rallye Elba 2018: con il territorio per il territorio

Dal 24 al 26 maggio, la gara torna nel contesto del Campionato Italiano Rally, identificandosi più che mai come veicolo di immagine e comunicazione del territorio. Grande passione e grande partecipazione dell’intera comunità elbana. Il cuore dell’evento sarà ancora Portoferraio, ma la gara sarà propria di tutta l’isola.

 LIVORNO, 20 aprile 2018 – Tra gli appassionati di motorsport, tra gli addetti ai lavori e soprattutto anche tra il tessuto sportivo nazionale si cominciano a contare i giorni che separano dall’accendere i motori al Rallye Elba 2018, l’edizione “storica” del ritorno della gara nel Campionato Italiano Rally,  in calendario dal  24 al 26 maggio. Quarta delle otto prove stagionali della massima serie nazionale di corse su strada, uno dei Campionato nazionali più validi tecnicamente al mondo, il Rallye Elba è dunque pronto ad andare a colmare un’assenza che si era fatta pesante, durando dal 1993, ed Aci Livorno Sport (che ha il mandato da ACI Livorno di gestire lo sport in terra labronica) ha lavorato duramente per tornare a collocare la gara laddove è sempre stata chiesta a gran voce dal motorsport nazionale e non solo.

È stato un impegno a trecentosessanta gradi da parte di molti soggetti, dall’input partito da Aci Livorno, a quello dell’intera comunità elbana, una sinergia che in un decennio ha fatto tornare grande il rallye. La rinascita, come una semplice ronde, avvenne nel 2007 ed a piccoli, significativi passi ogni anno ha incastrato un tassello importante, arrivando prima alla  serie IRCup per poi fregiarsi, nei due anni addietro, della titolazione tricolore “WRC”. Opifici importanti per oliare tutti i meccanismi umani, economici e territoriali e preparare l’evento a questo 2018 di grandi aspettative ed auspici.

Con il territorio, per il territorio. Non si scopre certo adesso, che il Rallye Elba è stato e continua ad essere un vero e proprio ambasciatore dell’isola e le sue bellezze sia in Italia sia all’estero. Lo hanno recepito le istituzioni, lo hanno capito i molti operatori economici che nel tempo sono diventati partner dell’evento. Tutti insieme guardano alla promozione del territorio ed anche per quest’anno la collaborazione sia da parte delle istituzioni che dell’intera comunità isolana è stata forte, l’entusiasmo è alle stelle già dallo scorso novembre, quando si ebbe la certezza della “promozione” tricolore”. Proprio da lì si è partiti con un lavoro comune verso un solo obiettivo, segni tangibili di quanto la gara sia radicata nel tessuto socio-economico isolano; non è per nulla azzardato affermare che il rallye, all’Elba, sia  . . .  “sport nazionale”.

Il Rallye Elba e tutto il suo seguito possono contare senza tema di smentita su una speciale cultura dell’accoglienza ben radicata e di un’immagine turistica consolidata da decenni. Ogni anno, per molte motivazioni, logistiche, regolamentari, sportive si devono operare scelte mirate su come e dove far passare il percorso, per come distribuire la logistica, pur se comunque l’organizzazione di Aci Livorno Sport è sempre attenta al dialogo costruttivo per il bene appunto dei luoghi che attraversa. Proprio nell’ottica che evento e territorio devono essere una cosa sola.

“Le gare di rally come quella dell’Elba sono il teatro naturaleafferma Luciano Fiori, presidente di Aci Livorno Sportin cui mostrare le bellezze paesaggistiche, architettoniche, la modalità con cui far apprezzare le eccellenze e le tradizioni di ogni tipo, per «comunicare» appunto il territorio. Lo sport è dunque un momento importante di sviluppo del territorio stesso, e non solo per la partecipazione alle gare, ma anche perché è un argomento trasversale, legato anche all’economia ed al turismo. Per questo, da undici anni, da quando siamo ripartiti con una Ronde all’Elba abbiamo sempre pensato che un giorno avremmo ricollocata la gara dove secondo noi, ma non solo, deve stare. Serve allo sport dei rallies, ma anche al territorio ed un questo siamo felicissimi ed anche lusingati della grande collaborazione da parte delle istituzioni, del grande seguito di tutta l’Isola e della grande fiducia che ci hanno rinnovato i vecchi partner e di quella che ci stanno dando quelli nuovi. Siamo davvero orgogliosi di tutto questo!”.

 Un grande sostegno dai partner – Una grande gara, con un grande passato e con nuove, grandi aspettative per il futuro deve contare su un grande sostegno:  quello dato dalle istituzioni, che in questo caso fanno la loro ampia e convinta parte, e quello dato anche dai partner economici. Bardahl, che non ha bisogno di alcuna presentazione, essendo un’icona del motorsport a tutto tondo, è di nuovo il main sponsor del Rallye Elba, al fianco dell’organizzazione è intervenuta da quest’anno Ford BluBay, riferimento del marchio Ford in Toscana, Barontini Petroli darà il nome alla “piesse” di Porto Azzurro, fortemente chiesta dall’Amministrazione Comunale, Supermercati Nocentini Group darà invece il proprio nome alla prova spettacolo di Portoferraio, intitolata a Claudio Caselli, il compianto pilota elbano prematuramente scomparso nel 2010 vincitore, in coppia con Franco Zallo, del Rallye Elba 1992 (in suo ricordo è stato ritirato dalla gara il numero 18, quello che aveva quando vinse in quell’occasione). Non mancherà poi l’apporto di Moby-Toremar, official carrier dell’evento ed anche quello di Acqua Uliveto, che della pratica sportiva è diventata un riferimento per il benessere.

Il programma – Dieci, in totale, le prove speciali, per una distanza competitiva di 151,480 chilometri (il 37,91% del totale) a fronte dei 399,610 dell’intero tracciato. Diversa la conformazione del percorso della gara “nazionale”, la quale farà disputare tre prove il primo giorno (i concorrenti partiranno con la “spettacolo” di Portoferraio) ed altrettante al sabato (64,290 Km. cronometrati sul totale di 226,230).

La prima giornata avvierà con la cerimonia di partenza in centro a Portoferraio a partire dalle ore 16,15 di venerdì 25 maggio, dopodiché i concorrenti dovranno affrontare cinque impegni cronometrati, dei quali gli ultimi due con l’imbrunire, per poi chiudere a partire dalle ore 23,10 con l’entrata nel parco chiuso notturno di Portoferraio.

L’indomani, sabato 26 maggio, uscita dal riordino notturno alle 08,00 ed arrivo finale, sempre in centro a Portoferraio, a partire dalle ore 17,25, dopo aver corso altre cinque prove speciali. Sarà, questa, una giornata decisamente impegnativa, con altri 95,860 chilometri di sfide e soprattutto con l’impegno finale della “Due Mari” di 22 chilometri.

La logistica sarà la stessa degli anni recenti, con il Quartier Generale dell’evento situato all’Hotel Airone, sulla strada che da Portoferraio conduce a Porto Azzurro, il Parco Assistenza è previsto a Portoferraio ed i riordinamenti sul lungomare.

Il Trofeo Rally Sicilia attende la Targa Florio

Paolo Celi comanda la classifica piloti dopo due prove, mentre Salvatore Cancemi quella navigatori, ma i distacchi sono esigui ed i pretendenti tanti. Il 4 e 5 maggio la possibilità di avere coefficiente 3 o 1,5 rispettivamente per CIR o CR

TORREGROTTA, 22 aprile 2018. Il Trofeo rally Sicilia nell’edizione 2018 dopo due prove ha riconfermato il fermento e l’incertezza che gli hanno conferito gli alti numeri prodotti dalla serie ideata e promossa dalla Delegazione ACI Sport Sicilia.

Si sono svolti finora il Rally Cefalù Corse dello scorso 18 marzo ed il Rally dei Nebrodi del 15 aprile e già si sono infiammate le classifiche con distacchi esigui e molti pretendenti ai vertici che rimangono completamente aperti per un gran numero di piloti anche new entry. La prossima gara valida sarà la 102^ Targa Florio del 4 e 5 maggio, con la possibilità di moltiplicare i punti per 3 se si partecipa al Campionato Italiano rally, mentre il coefficiente sarà di 1,5 per i concorrenti della gara con validità di Campionato Regionale, numeri che impreziosiscono il fascino da sempre esercitato dalla corsa più antica del mondo, appuntamento irrinunciabile per i piloti siciliani.

Il messinese Paolo Celi comanda la classifica piloti grazie ai punti guadagnati in entrambe le gare svolte finora, dove unitamente alla co-driver Graziella Rappazzo, è stato protagonista con la Peugeot 106, seguito da un altro driver messinese di Montalbano Elicona, Giuseppe Leonte che su un’auto gemella si è portato in seconda posizione grazie alla posizione assoluta e di classe al Rally dei Nebrodi. IN terza piazza assoluta e provvisoria il nisseno di Mussomeli Gaspare Corbetto, anche lui su Peugeot 106, reduce dal podio  nebroideo ed in vantaggio di soli 0,25 punti sul pattese Antonino Segreto.

Tra i copiloti il comando assoluto è invece in mano a Salvatore Cancemi, navigatore niseo che ha condiviso la Peugeot 106 con Corbetto, che precede solo di 1,25 punti Graziella Rappazzo, a sua volta leader della affollata ed ambita classifica in rosa, davanti alla brolese Alessandra Gregorio che ha navigato Filippo Bellini sulla Peugeot 306 al Nebrodi.

Anche l’under 25 ha iniziato a prendere forma ed attualmente vede la leadership de giovane figlio d’arte Giuseppe Munafò, che ha spiccato al Nebrodi ed ora precede il nisseno vincitore del Rally Cefalù Corse Salvatore Lo Cascio e Rosario Cannino.

Tutto aperto e tutto possibile, dunque, in una serie che promette alto agonismo anche nelle singole classi dove i pretendenti sono numerosi.

34° Rally della Valdinievole: otto prove speciali di grandi contenuti

Il 5 e 6 maggio, la terza prova del Campionato Regionale Aci Sport Toscana proporrà un percorso ricavato dalla tradizione, come sempre capace di regalare emozioni e fornire molte indicazioni tecnico- sportive. Termine di presentazione iscrizioni il 27 aprile.

LARCIANO (Pistoia), 20 aprile 2018 – Stanno per imboccare il rettifilo finale, le iscrizioni al  34° Rally della Valdinievole, del 5 e 6 maggio, il periodo di accoglienza delle adesioni chiuderà il 27 aprile, per questo evento organizzato da Laserprom 015, terza prova del Campionato Toscano ACI Sport. Verranno proposte alcune novità sul percorso e sulla logistica, che renderanno l’evento, ancora più interessante e di sicuro avvincente una volta accesi i motori e dato il via alle sfide.

Ritocchi al percorso tradizionale. Sono otto, le Prove Speciali in programma (quattro diverse da correre due volte) per una distanza competitiva di 78,740 chilometri a fronte del totale che ne misura 286,00. Sarà un percorso, steso in due giorni di gara,  ispirato alla tradizione al quale è stata messa mano per renderlo ancora più interessante. La prova speciale di Lamporecchio sarà allungata nel tratto finale, andando a percorrere in discesa un tratto della collina di San Baronto, con arrivo in prossimità della località di Spicchio. Il tratto si presenta guidato con carreggiata ampia. Novità anche per un’altra prova, la “Lanciole”, riproposta in una versione utilizzata qualche anno fa, con arrivo sempre a Macchia Antonini.

Ecco la descrizione dei “teatri” del duello sul filo dei secondi:

Prova Speciale n. 1-3 “Larciano”  km.6,730 – È la più corta del rally ma quella che, insieme  alla Prova Speciale numero 2-4 di Lamporecchio, richiama il maggior numero di spettatori. Il motivo? si svolge in orario ideale ma soprattutto è in pratica, nella parte iniziale,  un mini-circuito nel pieno centro di Larciano: un anello di circa 400 metri da ripetere, di grande spettacolarità e inversioni che tanto piacciono a piloti e pubblico. Quindi ci si immette in un ripido toboga che porta fuori paese non prima di aver deliziato pubblico e piloti con un dosso tra le case. Inizia quindi la parte più tecnica che porta i concorrenti a salire sulla collina percorrendo un tracciato stretto, molto insidioso, con tornantini e curve spesso “a chiudere” che non permettono distrazioni.

Prova Speciale N. 2 – 4 “Lamporecchio”  km.11,950 – È la prova speciale più lunga del rally e per la presenza di pubblico, fa rivivere un po’ i vecchi tempi: facilmente raggiungibile da più punti, ha tutto quello che si può chiedere a una prova speciale: percentuali quasi uguali di salita, pianura, discesa.  Si parte in salita, sede stretta e guidata dove è importante non perdere il ritmo date le numerose e pressoché continue destre-sinistre. Al termine della salita inizia il tratto “in costa”, pianeggiante e dove le medie si alzano: occorre cambiare ritmo: la strada provinciale è larga, ottimo fondo, curvature non pronunciate che invitano a “tenere giù”, ma con molta attenzione. Si arriva così alla spettacolare inversione di San Baronto, dove è assiepato il pubblico “delle grandi occasioni”: spettacolo puro. Qui inizia la parte forse più difficile della prova perché la discesa è di quelle che guardano in faccia l’equipaggio: la sede stradale è molto larga, invitante, un’autostrada, traiettorie da pista con ampi curvoni che riportano a soli due chilometri dal centro di Lamporecchio. Dopo una discesa così occorre davvero riprendere fiato.

Prova Speciale N. 5 – 7  “Buggiano”  km.8,950 – Qui siamo nel classico di sempre: probabilmente la prova speciale più “vecchia” del Rally Valdinievole: sembra  strano, ma il tracciato è di quelli . . . “bugiardi”: quasi tutta salita, tornanti, inversioni, apparentemente una prova da fare nel massimo della pulizia di guida, quasi rilassati. Poi vai a vedere le medie e i migliori sfiorano i 90 Km/h. Vuol pur dire qualcosa: eppure l’inizio è stretto e non consente grandi acrobazie: si arriva quasi subito  all’inversione di Massa da dove comincia la parte più tecnica: per viaggiare forte l’equipaggio deve sapere interpretare al meglio quelle curve, quei tornanti, quelle traiettorie apparentemente docili, ma che docili non sono affatto. Una prova davvero completa, in grado di fare la differenza.

Prova Speciale N. 6 – 8  “Lanciole”  km.11,740 – Altra “classica” del Rally Valdinievole, se la gioca con la “Buggiano” quanto ad anzianità: da qualche edizione non si correva più ed è stata ripescata in un disegno leggermente diverso rispetto al tracciato originale che sfiorava i 15 chilometri. C’è molta salita anche qui, fondo spesso sporco e sconnesso, come media è la più “lenta” del rally: l’inizio è di quelli da fare in apnea: tieni giù senza prendere fiato, poi ti accorgi che sei in una di quelle prove “old syle”: come accennato fondo irregolare, curve strette ed in successione senza sosta: se perdi una nota il concerto diventa . . . stonato. Dopo l’abitato di Lanciole viene un lungo tratto “in costa” con modesta salita dove è vietato distrarsi: il fondo migliora ma la successione delle curve non ha più fine: a circa due chilometri dal fine prova si riprende il tracciato della prova di Stiappa dello scorso anno: dopo il “festival della curva stretta” che chiude quasi sempre sul classico ponticino, arriva la salita finale verso la Macchia Antonini: in confronto a quello che ti sei lasciato alle spalle sei su un’autostrada: ti potresti rilassare perché la strada è larga, le curve dolci, invitanti, le traiettorie divertenti:  ma forse non ti rendi conto che stai viaggiando veramente forte e quando te ne accorgi sei al fine prova.

Anche la logistica generale ha modificato qualche suo carattere: è previsto un riordinamento a Monsummano Terme, nella centrale Piazza Giusti mentre è confermato il quartier generale dell’evento al Ready Center di Larciano (Via Marconi), dove saranno ospitate Direzione Gara, segreteria e sala stampa.

Programma di gara – Come oramai accade da alcune edizioni, i giorni di gara saranno due, con la partenza prevista da Larciano (Piazza Vittorio Veneto) alle ore 16,00 di sabato 5 maggio. I concorrenti si sfideranno subito in un’ampia porzione di gara, quattro prove speciali (due da ripetere), particolarmente rivolta allo spettacolo, in quanto saranno i tratti di “Larciano” (Km. 6,730) e “Lamporecchio” (Km. 11,950, la più lunga della gara) a dare certamente una prima fisionomia importante alla classifica. Dal versante del Montalbano, la gara, domenica 6 maggio andrà a spostarsi verso la montagna che sovrasta la Valdinievole, con i tratti classici di “Buggiano” (Km. 8,950) e “Lanciole” (Km. 11,740) da ripetere anche essi per due volte, prima dell’arrivo finale, sempre in centro a Larciano, dalle ore 16,06.

Tre i service area previsti, tutti a Larciano, altrettanti i riordinamenti, a Lamporecchio dopo le prime due prove speciali del sabato e quello notturno di metà gara ed a Monsummano Terme, dopo le prime due prove della domenica.

Scuderia Palladio trionfa al Rally Italia Talent con Sofia Peruzzi

È  la ventiduenne vicentina portacolori della Scuderia Palladio ad aggiudicarsi la classifica dei navigatori nella quinta edizione del Rally Italia Talent. A giugno correrà il Rally Italia Sardegna valevole per il Campionato del Mondo  navigando il bassanese Andrea Nori

MONTECCHIO MAGGIORE (VI), 16 aprile 2018 – È una notizia esaltante quella che è arrivata nel pomeriggio di domenica 15 aprile dal Circuito Internazionale d’Abruzzo dove si sono svolte le finali della quinta edizione del Rally Italia Talent, il particolare contest che seleziona tra migliaia di aspiranti dei nuovi talenti da lanciare nel mondo dei rallyes. Dopo le fasi preliminari, gli esiti della finale hanno decretato Sofia Peruzzi quale vincitrice della classifica assoluta dei navigatori, la quale si è anche aggiudicata la classifica dei navigatori già licenziati, contribuendo ad un successo tutto vicentino visto che a svettare nelle classifiche dei piloti è stato il coetaneo Andrea Nori di Bassano del Grappa.

Queste le parole della navigatrice di Montecchio Maggiore: “Mi sono iscritta al Talent quest’anno quasi per gioco senza troppe aspettative ed ero già molto contenta quando sono stata chiamata alla finale ad Ortona dal 13 al 15 Aprile. In questi tre giorni abbiamo disputato diverse prove: il venerdì siamo stati accoppiati a sorteggio con dei piloti finalisti e abbiamo disputato ricognizioni e prove cronometrate, il sabato e la domenica abbiamo fatto un test scritto sia per i piloti che per i navigatori e siamo saliti in macchina con piloti professionisti (io con Longhi, poi c’erano Dalla Villa e Travaglia) per leggere loro le note, abbiamo poi cambiato coppie/equipaggio che sono rimaste fino alla domenica. In questi ultimi due giorni le prove cronometrate erano più tecniche e difficili, abbiamo avuto anche una speciale di notte.” La portacolori della Scuderia Palladio, poi aggiunge: “Parteciperò quindi alla gara del Mondiale WRC in Sardegna su una vettura Abarth ufficiale. Volevo ringraziare di cuore Renzo Magnani che mi ha dato la possibilità di vivere questo sogno grazie a questo Talent e a tutto lo staff di Rally Italia Talent,  composto da dei grandi piloti e navigatori che hanno fatto la storia dei Rally. È davvero una grande occasione ed una bellissima iniziativa per tutti i giovani e non che hanno come me la passione del motorsport.”

Ora inizia il conto alla rovescia verso il 7 giugno, giorno in cui scatterà il Rally Italia Sardegna e Sofia potrà vivere quel sogno che, almeno una volta, ogni appassionato di rally avrà fatto.

 

 

65° Rallye Sanremo, i nostri arrivano, tardi

La gara di campionato italiano rispetta i pronostici vedendo piloti e navigatori del Nord Ovest protagonisti solo nelle classi inferiori. Il migliore al traguardo è Guido D’Amore, terzo assoluto, mentre Elio Cortese e Domenico Verbicara sono il miglior equipaggio chiudendo fra i migliori dieci dell’assoluta. Di Tommaso M. Valinotti, foto di Sergio Verrando

SANREMO (IM) – Non avevamo grandi speranze a priori nella 65esima edizione del Rallye Sanremo e la realtà non ha contraddetto le non rosee aspettative. Il primo concorrente classificato fra quelli del Nord Ovest è stato Guido D’Amore salito sul podio assoluto a fianco di Umberto Scandola con la Škoda Fabia ufficiale. Ottima gara per i due liguri Elio Cortese-Domenico Verbicara che sono riusciti a portare la loro Škoda Fabia privata in nona posizione assoluta, niente ma le visto l’elenco partenti. Ad entrare nella top ten è anche un altro navigatore ligure, Corrado Bonato, da sempre a fianco dell’elvetico Kevin Gilardoni.

Il primo piemontese al traguardo è il giovane astigiano Emanuele Rosso, affiancato da Andrea Ferrari, che continua la sua esperienza nel CIR dopo aver vinto lo scorso anno il Trofeo Twingo ha alzato l’asticella del  confronto passando al Trofeo Clio R3 Top. Alla fine ha concluso 17° assoluto terzo di trofeo con una gara concreta e senza sbavature. Grandi recriminazioni per il cuneese Giò Agnese, che sperava di essere protagonista del Trofeo Clio R3 Top a fianco di Ivan Ferrarotti, ripetendo la bella prestazione del Ciocco. Una foratura nella prima prova “su strada” del venerdì è costata quattro minuti ai portacolori del Best Racing Team, che si sono impegnati in una veemente rimonta riuscendo a rimontare fino alla quarta piazza di trofeo e diciottesima assoluta.

Gara sfortunata per l’esperto valdostano Fulvio Calvetti, affiancato da Alessio Mattioda, alla sua prima esperienza al Sanremo tricolore che stava viaggiando in sicura seconda posizione nel Trofeo Clio R3 Top fino alla settima prova della gara, Testico di sabato, quando si è staccato il filo dell’acceleratore facendo perdere oltre due minuti all’equipaggio della Nord Ovest Racing, che comunque ha concluso in 19esima posizione assoluta, una davanti ai biellesi Andrea Vineis-Alessio Rodi a caccia di punti per il Campionato Italiano Due Ruote Motrici con la loro Peugeot 208 R2B.

Buona prestazione per l’equipaggio sanremese formato da Antonio Annovi-Stefania Martini che chiudono 22esimi assoluti con la loro Clio RS vincendo la Classe N3, compensando così la delusione di papà Roberto, affiancato da Giampaolo Rolandi che conclude anzi tempo il suo Sanremo staccando una ruota nella prova spettacolo di Portosole. Senza di lui il Sanremo non parte ed anche per quest’anno Mauro Scotti si presenta alla partenza, Peugeot 207 S2000, affiancato da Nicolò Barla riuscendo a vedere la pedana di arrivo. Seconda piazza nel Trofeo Suzuki per il savonese Fabio Poggio con Martina Balducchi al quaderno delle note. Pedana di arrivo anche per i liguri Luca Fidale-Ciro LaMura, mentre Gloria Andreis porta al successo nel femminile Rachele Somaschini, concludendo 34esime appena davanti ad Alberto Mussa che torna sulla Fiat 124 Abarth rally facendosi indicare la strada da Titti Ghilardi.

Gara tutto cuore per Patrizia Perosino che si fa affiancare per la seconda volta dalla figlia vengtenne Veronica Verzoletto su Renault Clio S1600 e precedono di una posizione Mattia Bruno-Gianfranco Malinarich e di due i liguri Nicolò Ventoso-Sonia Boi. Non hanno visto il traguardo Danilo Ameglio-Massimo Marinotto che non ripartono per la seconda tappa, pur avendo concluso la prima al 15° posto assoluto, posizione stratosferica per la piccola Peugeot 106. Ferma anche la navigatrice torinese Annamaria Ammendola, per uscita di strada a Testico dettando le note sulla DR-SR di Marco Limoncelli. È durata meno la gara di Claudio Vallino, affiancato da Maurizio Vitali fermo sulla San Romolo del venerdì per un problema ai freni posteriori della sua Twingo, mentre era secondo di Trofeo alla prima esperienza con la berlinetta francese.

Una notte al “Sanremo” con le immagini di Sergio Verrando

SANREMO (IM) – I rally sono ogni giorno più liofilizzati. Prove sempre più corte, percorsi sempre più annacquati e soprattutto niente prove speciali nella notte. Chi non segue il filone delle mode, andando drasticamente controcorrente è Sergio Maiga che forte del blasone del Sanremo, costruisce una gara che organizza una gara pur rispettando i sempre maggiori limiti restrittivi imposti da una federazione che sembra sempre meno preoccuparsi dello sfogo della specialità insegue chissà quali oscure chimere.

E così ecco che il 65° Rallye Sanremo presenta due prove speciali alla luce dei fari. La MiniRonde che con i suoi 29,12 km unisce in un sol fiato Vignai e Bignone e la classica San Romolo. Due prove che nonostante vengano disputate a notte più che fonda trovano un folto pubblico ad assistere per vivere l’emozione della luce dei fari che dà brividi di altri tempi. E nella notte cambiano anche i valori in campo, al punto che nella MiniRonde il mattatore della gara, Paolo Andreucci ha lasciato il successo (per soli 7/10 in verità) a Scandola, mentre nella successiva San Romolo, disputata quando l’orologio era già passato al sabato, ha chiuso quinto  a 8”7 dallo scatenato Campedelli.

Ma le prove di notte permettono anche ai fotografi di tornare ad essere protagonisti, non potendo contare esclusivamente sull’elettronica delle loro sofisticate macchine fotografiche, per tornare ad essere quei fantastici reporter che hanno contribuito a fare la fortuna della specialità cogliendo immagini emozionanti nelle condizioni più difficili, spesso sommersi da fango e neve. La Mini Ronde e il San Romolo ci hanno riportato all’atmosfera di quei tempi ed hanno dato l’occasione al nostro amico Sergio Verrando di scatenarsi con la sua macchina fotografica per fermare nell’obiettivo i protagonisti che chi l’ha vissuta la porterà nel cuore per sempre. Ed ecco così una selezione di quella spettacolare nottata sotto le stelle. Anzi sotto le nuvole.

Settimo Torinese si prepara al 45° Rally Team 971

La gara promossa dalla R.T. Motorevent si svolgerà nel week-end fra il 2 e 3 giugno. Le prove speciali a Marentino, Verrua Savoia e Moransengo. Otto tratti cronometrati ricavati negli storici scenari fra le province di Torino e Asti. foto archivio ActionRace e Valter Toso

SETTIMO TORINESE (TO) – Sarà ancora Settimo Torinese ad ospitare il cuore pulsante del Rally Team 971 giunto alla sua 45° edizione.  La R.T. Motorevent ha pianificato l’evento sportivo che, rispetto allo scorso anno, viene anticipato nel calendario al 2 e 3 giugno. Già confermato il programma che prevede nella giornata di sabato 2 giugno le Verifiche Tecniche e Sportive divise al mattino per i concorrenti che affronteranno lo Shake Down mentre per tutti gli altri è prevista una sessione nel pomeriggio. Il test in assetto da gara si svolgerà sul tratto di Aramengo lo stesso che in passato fu una prova speciale di questa gara. La scelta di questo tratto non è casuale in quanto per le sue caratteristiche, rispecchia particolarmente la fisionomia delle prove speciali che caratterizzano questa edizione del Team 971.

Terminate le operazioni di controllo come tradizione, alle 19.01 si terrà la passerella di presentazione in Piazza Vittorio Veneto dinanzi al Palazzo del Comune. I concorrenti raggiungeranno il riordino notturno dal quale usciranno alle 8.01 di domenica e dopo una breve assistenza sul Piazzale Freidano, si dirigeranno verso Verrua Savoia dove affronteranno le prime due prove speciali: Verrua Savoia di Km 7.500 e Moransengo di Km  9.500, prima di tornare a Settimo Torinese per il Riordino e il Parco Assistenza. La competizione riprenderà poi con il tratto di Marentino di Km 10.250 è il più lungo della gara, che verrà percorso due volte a cui seguirà  la  ripetizione di Verrua Savoia e Moransengo. La carovana del rally tornerà nuovamente a Settimo per riordino e parco assistenza prima di affrontare  il trittico finale identico al secondo giro. L’arrivo e la cerimonia di premiazione alle ore 18.17 sempre in Piazza Vittorio Veneto dinanzi al comune di Settino Torinese.

Lo scorso anno la vittoria andò agli svizzeri Oliver Burri e Jacques Ferrero a bordo della Škoda Fabia R5 davanti a Patrick Gagliasso e Dario Beltramo sulla Ford Fiesta. Terzi Stefano Giorgioni e Roberta Passone, su Škoda Fabia R5. Le iscrizioni apriranno giovedì 3 maggio e chiuderanno venerdì 25 maggio e sono da inviare a: info@rtmotorevent.it oppure via posta a: R.T. motorevent s.s.D. a r.l. via Ala di Stura n. 99 – 10128 Torino

Archiviato con successo il Sanremo per Balletti Motorsport

Al rally ligure una buona prestazione per il gentleman Martinetti con la Subaru Legacy e nel prossimo fine settimana si torna nel mondo delle cronoscalate con la Porsche 911

NIZZA MONFERRATO (AT), 20 aprile 2018Al recente Rally Sanremo valevole per il Campionato Italiano Rally Autostoriche, la Balletti Motorsport era presente per assistere la Subaru Legacy 4×4 Gruppo A affidata nuovamente all’equipaggio corso formato da Mathieu Martinetti in coppia con Fabrice Gordon. Partito cauto nelle prime prove speciali con le strade rese insidiose dalle piogge dei giorni precedenti, Martinetti ha via via aumentato la confidenza con la trazione integrale giapponese chiudendo in decima posizione la prima frazione di gara dopo sei prove speciali. Buono anche il passo tenuto nella seconda tappa e al termine dei quasi 150 chilometri cronometrati è arrivata una soddisfacente ottava posizione assoluta e la soddisfazione della coppa per il terzo di classe grazie anche all’affidabilità del mezzo che nei due giorni di gara ha girato senza accusare problemi.

Costenaro-Bardini si aggiudicano il Liburna Terra

Primo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra. Cinque vincitori distinti nelle sei prove in programma fanno capire l’elevato  ritmo  presente

VOLTERRA (PI), 21 aprile 2018 – Una gara incerta fino all’ultima prova la decima edizione del Liburna Terra che in appena sei secondi racchiude ben quattro equipaggi. Alla fine ha vinto il duo più costante: Costenaro-Bardini con la Škoda Fabia R5 dell’Hawk Racing Club che è passato in testa dopo il terzo appuntamento cronometrato aggiudicandosi due delle sei prove speciali in programma riuscendo a resistere dagli attacchi degli avversari. Dietro al pilota di Marostica la piazza d’onore è andata al plurivincitore della gara,

Taddei che con Gaspari disponeva di una Škoda Fabia R5.  Il pilota trentino ha tentato tutto per tutto nell’ultima crono recuperando la piazza d’onore ai danni del sammarinese Ceccoli che con Capolongo disponeva di analoga vettura. Quest’ultimo ha recriminato una scelta non ottimale di gomme nel secondo giro dove ha perso secondi preziosi. Subito a ridosso del podio il rientrante Bettega con Bresolin alle note che si è aggiudicato una prova speciale migliorando il feeling prova dopo prova. Gara in crescendo per il giovane Marchioro che con Marchetti ha inizialmente dovuto modificare l’assetto della  sua Fiesta R5 riuscendo a recuperare nel finale. Inizio esaltante per Bresolin che con Pollet è riuscito anche ad aggiudicarsi la prova d’apertura e poi, per un testa coda successivo, ha perso tempo accontentandosi della sesta piazza. Ottima gara per il gentleman driver Manfrinato che con Condotta utilizzava una Škoda Fabia R5 e che ha corso nonostante non fosse in ottime condizioni fisiche per un intervento alla caviglia cogliendo la settima piazza finale.

Noie meccaniche nelle ultime battute hanno allontanato dal podio lo svizzero Della Casa che con Pozzi è rientrato dopo un anno di assenza dalle corse utilizzando una Škoda Fabia. Il trentino Cobbe con Pozzi è riuscito, con il nono posto assoluto finale ed utilizzando una Fabia R5 al posto della usuale Ford Focus WRC, ad aggiudicarsi per la seconda volta consecutiva il Raceday Rally Terra. Eccezionale decima piazza assoluta per il giovane Nerobutto che con Menegazzo si è anche aggiudicato il due ruote motrici e l’Under 25 con la piccola Peugeot 208 T16 con tempi costantemente di assoluto rilievo. In evidenza alle spalle del trentino un altro giovane, Bottarelli portacolori dell’Aci Team Italia presente al Liburna in vista del futuro impegno mondiale Rally del Portogallo, per poter fare esperienza sul fondo sterrato finora poco conosciuto. Grande gare per Pierangioli che con la dodicesima piazza riesce a cogliere la piazza d’onore nella classifica finale del Raceday Rally Terra come anche ottima gara per il sammarinese Vagnini in evidenza con la usuale Renault Clio R3. Alla fine sono sessantatré gli equipaggi che hanno tagliato il traguardo dei novanta che hanno preso la partenza.

Grande soddisfazione per la scuderia Livorno Corse  Rally che ha organizzato questo primo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra oltre che finale del Raceday. Orlando Padovani presidente del sodalizio livornese ha così sintetizzato la manifestazione: “Siamo contenti di come sia andata la gara, ringrazio tutti i ragazzi della scuderia che lavorano tutto l’anno per organizzare questa manifestazione. Ringrazio l’Aci Livorno che è sempre al nostro fianco oltre che i due comuni coinvolti cioè Volterra e Peccioli e chiaramente gli Ufficiali di gara e le forze dell’ordine che hanno contribuito al regolare svolgimento della gara. E grazie chiaramente ai protagonisti cioè ai conduttori sempre presenti in numero massiccio ed al pubblico numeroso ed ordinato che ha seguito tutto l’evento”. Appuntamento perciò al prossimo anno per un Liburna Terra che ha confermato di essere nel cuore degli appassionati che hanno abbracciato per un fine settimana i vari protagonisti in ogni ordine e grado.

8° Valsugana Historic Rally: è poker per “Lucky” e Cazzaro

Il duo vicentino su Lancia Delta Integrale, si aggiudica per la quarta volta la gara trentina precedendo Romagna e Lamonato anch’essi su Delta; podio completato dalla Lancia 037 di Tolfo e Bordin. Vittoria per Scalabrin e Fantinato nel Trofeo A112 Abarth. Foto Davide Cesario

BORGO VALSUGANA (TN), 21 aprile 2018 – Con quella conquistata sabato diventano quattro, su quattro partecipazioni, le vittorie per “Lucky” e Luigi Cazzaro al Valsugana Historic. Dopo i successi del 2015 e 2016 alla guida della Ferrari 308 GTB, il duo vicentino del Rally Club Team bissa la vittoria ottenuta dodici mesi fa con la Lancia Delta Integrale Gruppo A grazie ad una gara dominata dalla prima all’ultima prova speciale. L’unico a provare a contrastarlo è stato Simone Romagna con una vettura analoga, ma ha dovuto accontentarsi del secondo posto assoluto condiviso con Dino Lamonato chiudendo con 39″8 di distacco dopo i quasi 90 chilometri cronometrati. Il podio, tutto Lancia, viene completato dalla Rally 037 di Dino Tolfo ed Alberto Bordin autori di una gara regolare con la berlinetta torinese sulla quale il vicentino risaliva dopo trentadue anni. Quarta prestazione assoluta, che vale anche la vittoria di 3° Raggruppamento per i lariano Luca Ambrosoli e Corrado Viviani molto soddisfatti del risultato conseguito con la Porsche 911 SC Gruppo 4, alla loro prima partecipazione al Valsugana.

Decisamente soddisfatti anche Raffaele Bombieri e Michele Falezza, quinti assoluti con la BMW M3 Gruppo A con la quale prevalgono anche nella sfida ravvicinata coi compagni di scuderia Dennis Tezza e Federico Righetti su analoga vettura, staccati di soli 14″. Gara positiva anche per i bresciani Massimo Voltolini e Giuseppe Morelli, buoni settimi con la Porsche 911 SC e alle loro spalle, in ottava posizione, chiudono Tiziano e Francesca Nerobutto autori di una grande gara con la Volkswagen Golf GTI Gruppo 2. Ancora una BMW M3 che va ad occupare il nono gradino dell’assoluta: è quella di Maurizio Visintainer e “Fiore” e la top-ten viene completata da Riccardo Bianco e Maurizio Scaramuzza i quali, nonostante un problema sulla prima prova, che costa loro un gap di 3′, non si arrendono e riescono a rimontare fino ad entrare nei dieci assoluti staccando dei tempi interessanti con la Ford Sierra Cosworth 4×3 Gruppo A.

Al Team Bassano la classifica delle Scuderie, mentre quella femminile è appannaggio di Fiorenza Soave ed Emanuela Folci su Fiat Ritmo 130 TC. Ottima la prestazione di Raffaele Scalabrin ed Enrico Fantinato che si aggiudicano con merito la classifica del Trofeo A112 Abarth precedendo Pietro Baldo e Davide Marcolini i quali in finale incandescente hanno la meglio, per soli 0″8, su Filippo Fiora e Carola Beretta.

Gli esiti della Michelin Historic Rally Cup hanno invece decretato il successo per Luigi Capsoni e Lucia Zambiasi, i quali si aggiudicano, oltre a quella assoluta di gara, anche la classifica del 1° Raggruppamento della Serie riservata agli utilizzatori degli pneumatici francesi; a Giampaolo Basso e Francesco Zannoni su Porsche 911 RSR la vittoria nel 2 Raggruppamento, mentre nel 3° svettano Tiziano e Francesca Nerobutto. Hanno concluso il rally settanta dei novantasei equipaggi partiti.

La due giorni del Valsugana Historic Rally si è conclusa con la tradizionale cena organizzata per tutti gli equipaggi presso il palazzetto dello sport, dove si sono svolte le premiazioni alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Borgo Valsugana che una volta di più si è confermata accogliente ed appassionata nei confronti del rally diventato uno dei suoi fiori all’occhiello come confermato anche dai commenti positivi degli equipaggi soprattutto da parte dei tanti venuti a correre per la prima volta questa gara.

 

La cronaca: “Lucky” firma il primo passaggio sulla “Trenca” staccando di soli 2”2 Romagna e lascia presagire una sfida ravvicinata tra le due Lancia Delta; il terzo tempo è di Tolfo e Bordin con la nuova Lancia Rally 037, ma con un distacco di ben 23”5. Strepitoso il crono di Luise e Ferro, quarti con la Fiat Ritmo 130 TC, ma la loro gioia durerà poco in quanto appiedati dalla rottura del motore nella successiva prova;  parte bene anche Tezza che stacca il quinto tempo con la BMW M3. Esce con un tempo molto alto la Ford Sierra Cosworth di Costenaro e Marchi che si fermano subito dopo per noie meccaniche e anche la Sierra di Bianco e Scaramuzza accusa un forte ritardo a causa del manicotto del turbo che si è sfilato due volte. Ritiro anche per le Porsche 911 RSR di Sanna-Dal Bra e Pasetto-Salvo. Il Trofeo A112 Abarth inizia con un colpo di scena: Battistel e Rech si non escono dalla prova a causa della rottura del motore. Scalabrin e Fantinato si portano al comando precedendo Baldo-Marcolini e Galullo – Pellegrini.

“Lucky” cambia passo sulla “Sella – Gianni Rigo” e stacca di 8”7 Romagna il quale precede Iccolti e Corso terzi con la Porsche 911 RSR a 20”. Si mettono in evidenza anche Rocchetto e De Guio quarti su Porsche 911 SC e Tolfo con quinto crono si conferma terzo nell’assoluta. Scalabrin firma il secondo parziale staccando Galullo e Beccherle che ora passa terzo nell’assoluta.

Si passa alla “Spiado” e “Lucky” allunga ulteriormente, di 12”6 su Romagna e tra le due Delta s’infila con autorità la Porsche di Iccolti che chiude il primo giro terzo assoluto davanti a Tolfo che in prova è solo ottavo preceduto dai velocissimi Nerobutto padre e figlia, settimi in prova e ottavi assoluti con la Volkswagen Golf GTI. Bianco sembra aver risolto il problema alla Sierra e stacca un buon quarto assoluto ma il gap dalla vetta rimane proibitivo. Procedono bene anche Ambrosoli e Viviani, quinti assoluti e al comando del 3° Raggruppamento. Scalabrin porta a tre gli scratch e conduce con margine rassicurante nel Trofeo A112 Abarth.

Secondo passaggio sulla “Trenca” e “Lucky” cala il poker allungando ulteriormente su Romagna e Tolfo con Ambrosoli quarto e saldamente al comando del 3° Raggruppamento; un duplice problema alle pompe del carburante ferma la bella gara di Iccolti mentre viaggiava in meritata terza posizione. Scalabrin aggiunge altri 20” di vantaggio su Galullo che precede un tris di A112 racchiuse in meno di 8”.  Si ripete la “Sella – Gianni Rigo” e “Lucky” non molla la presa portando a cinque i parziali con un vantaggio totale di 32”8 su Romagna il quale controlla a distanza Tolfo che rimane virtualmente terzo. Sempre Scalabrin in testa tra le A112 coi quattro che lo seguono racchiusi in una manciata di secondi.

“Lucky” continua a martellare: diventano sei gli scratch e 43”6 i secondi su Romagna con le posizioni a seguire che restano invariate; nel Trofeo alle spalle di Scalabrin che conduce con rassicurante margine si scatena la bagarre: ad una prova dal termine Fiora, Baldo, Gallullo e Beccherle nell’ordine si trovano nello spazio di 8”6.

Pago del vantaggio raggiunto, “Lucky” amministra sul terzo passaggio a “Trenca” e Romagna firma così il suo unico scratch davanti al futuro vincitore e a Tolfo nuovamente terzo; nel Trofeo A112 con Scalabrin imprendibile si scatena la bagarre sull’ultima prova per i due restanti posti sul podio: la spunta Baldo che firma lo scratch e per soli 0″8 precede Fiora che agguanta la terza posizione.

PRS Group nel 2018 con tre impegni di spessore: “Adriatico”, “Nido dell’Aquila” e “Marche”

L’organizzazione riminese, facente capo ad Oriano Agostini, anche per questa stagione si conferma ai vertici della specialità con tre eventi tra i più amati da sportivi ed appassionati, due dei quali con valenza “tricolore”.

SALUDECIO (Rimini), 16 aprile 2018Sarà un duemiladiciotto di grande lavoro, per PRS GROUP, l’organizzazione di eventi motoristici che fa capo ad Oriano Agostini, in quanto ha programma la gestione di ben tre eventi di rally di respiro nazionale, addirittura due con valenza “tricolore”, tutti nella seconda parte dell’anno, dopo l’estate e tutti su fondo sterrato. Proprio sulle strade bianche PRS GROUP ha incentrato l’interesse di organizzarne i propri eventi, coltivandone la cultura e diventando negli anni un riferimento a livello nazionale. Dove c’è terra, c’è PRS GROUP, dunque ed ecco che il primo evento in calendario sarà il 21/22 settembre, il 25° Rally Adriatico, una delle due gare “sterrate” delle otto che compongono il Campionato Italiano Rally. Lo staff organizzativo è al lavoro per allestire al meglio l’evento, che avrà un nuovo format, nel quale sarà inserita una prova spettacolo la quale verrà trasmessa in differita Rai alle ore 19,00 del 21 settembre.

Si passerà poi al 27/28 ottobre, per il Nido dell’Aquila 2018, a Nocera Umbra (Perugia), un classico degli anni novanta, una rara cronoscalata su terra, “rispolverata” nel 2014 proprio da PRS GROUP insieme all’Amministrazione Comunale ed a Radio Subasio, anche per dare uno stimolo importante all’immagine del territorio. Avrà il passaggio a coefficiente 1 del Campionato Italiano Rally Terra, con una lunghezza di 100 chilometri di impegni cronometrati.

Il finale di stagione coinciderà poi il 17/18 novembre per il 12° Rally Marche, a Cingoli (Macerata), il “balcone delle Marche”, un classico anche in questo caso, valido per il Challenge Raceday Rally Terra, il Campionato che si svolge a cavallo tra due stagioni. Il format sarà quello già visto, due prove speciali da percorrere tre volte.

Nella passata stagione le gare vennero vinte rispettivamente da: Scandola-D’Amore (Škoda Fabia R5-Rally Adriatico),  Dalmazzini-Ciucci (Ford Fiesta R5-Nido dell’Aquila) e Ricci-Pfister (Ford Fiesta R5-Rally Balcone delle Marche).

Grande successo per gli eventi firmati Jaguar e Land Rover al Fuorisalone 2018

Ad incantare il pubblico Jaguar I-PACE, fulcro dell’installazione “Jaguar Electrifies: Future Perspective”, in mostra al Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro di Milano e Range Rover SV Coupé, protagonista del percorso “Land Rover Bespoke Design” presso Gattinoni Hub

MILANO, 22 aprile – Un folto pubblico di stampa e ospiti ha partecipato agli eventi organizzati da Land Rover e Jaguar in occasione del Fuorisalone 2018, per presentare “Land Rover Bespoke Design” e “Jaguar Electrifies: Future Perspective”: due progetti allestitivi che celebrano rispettivamente lo stile di Range Rover SV Coupé e Jaguar I-PACE. Range Rover SV Coupé è la protagonista di un percorso che celebra l’anima bespoke di Land Rover, nell’anno del suo 70° anniversario. Lo storico marchio automobilistico britannico presenta, infatti, un virtuale viaggio esperienziale che, partendo dalla rappresentazione metaforica dello spirito pionieristico del brand, si conclude con la massima espressione del peerless design, rappresentato dal nuovo modello in edizione limitata.

Mercoledì 18 aprile, in occasione di un esclusivo appuntamento, Gerry McGovern, Chief Design Officer di Land Rover, e Jean-Christophe Chopin, fondatore e CEO di BORN, hanno premiato i 6 vincitori italiani dei Land Rover BORN Awards: un riconoscimento ai migliori creativi dell’anno, a livello internazionale, che hanno dimostrato di saper coniugare estetica e funzionalità, creando prodotti capaci di distinguersi per il loro stile “senza pari”. Jaguar I-PACE è, invece, il cuore pulsante dell’installazione “Jaguar Electrifies: Future Perspective”. Giochi di luce, linee essenziali e ambientazioni futuristiche hanno creato un intreccio di prospettive che mette al centro il primo modello elettrico della gamma, in esposizione fino al 22 aprile presso il Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro di Milano.

Giovedì 19 aprile, Ian Callum, Jaguar Director of Design, è stato lo speciale protagonista di un incontro con la stampa italiana e internazionale, dedicato alle tematiche del design e dell’innovazione. In questo contesto ha potuto presentare la visione di Jaguar sul futuro della mobilità, con un focus particolare sull’introduzione dei nuovi veicoli elettrici, di cui Jaguar I-PACE è un’iconica rappresentante. Due anteprime nazionali, sintesi della cifra stilistica di due marchi che celebrano il design nella sua massima espressione: lo stile bespoke di Land Rover e le linee avveniristiche dei veicoli elettrici secondo Jaguar.

A Monza Altoè e Van Uitert inaugurano al “fotofinish” la decima edizione del Lamborghini Super Trofeo Europa

MONZA, 22 aprile – Con uno schieramento di 48 vetture, ha preso il via da Monza la decima stagione del Lamborghini Super Trofeo Europa. Numero di presenze record sul circuito brianzolo per quanto riguarda il monomarca della Casa di Sant’Agata Bolognese, che ha coinciso con il debutto continentale della nuova Huracán Super Trofeo Evo. La prima gara dell’appuntamento inaugurale del calendario ha riservato tanto spettacolo, con i due rookie Giacomo Altoè e Job Van Uitert ad andare a segno dopo un finale non privo di sorprese. Per l’equipaggio del team Antonelli Motorsport, una vittoria che si è concretizzata sul rettilineo d’arrivo, dopo una volata che ha visto l’olandese superare appena prima della linea del traguardo James Pull (Bonaldi Motorsport).

Quest’ultimo, in coppia con Kelvin Snoeks, aveva ereditato la posizione di testa a un minuto e mezzo dallo scadere del tempo utile, quando il polacco Karol Basz, che ha saldamente mantenuto il comando dopo avere rilevato al volante il suo compagno Vito Postiglione (in pole con la Imperiale Racing e sempre davanti a tutti nel primo “stint” di guida), è stato costretto a rallentare vistosamente. A salire sul podio sono stati anche Kikko Galbiati e Joffrey De Narda, con una seconda vettura del team Antonelli Motorsport. Quarto posto e vittoria in PRO-AM per l’inedito binomio della VS Racing composto da Takashi Kasai e Philipp Wlazik. Nella AM successo di Raffaele Giannoni (Automobile Tricolore), dopo una penalità comminata allo svizzero della Autovitesse, Cedric Leimer. Il tailandese Supachai Weeraborwornpong si è imposto con il Team Lazarus nella Lamborghini Cup.