Automotoretrò-Automotoracing. Battenti aperti dalle ore 15

TORINO, 31 gennaio – Scatta oggi, alle ore 15, l’apertura dei cancelli della 37esima edizione di Automotoretrò, la kermesse che per quattro giorni porterà a Lingotto Fiere le più belle e appassionati vetture storiche del panorama europeo.

Fondato nel 1983 negli spazi dei Magazzini dell’Auto di Torino da quattro soci è ancora oggi guidato da Beppe Gianoglio, uno dei magnifici quattro, affiancato da dieci anni dal figlio Alberto, che si occupa dell’organizzazione di Automotoracing, che porterà auto e moto da competizione all’interno dell’Oval e della parte dinamica.

Automotoretrò visse la prima edizione nel 1983 nel quinto padiglione di Torino Esposizioni, quello che in quegli anni ospitava i carrozzieri durante il Salone dell’Auto di Torino, e negli anni è cresciuto fino a raggiungere i 67.000 visitatori e 1200 espositori della scorsa edizione, provenienti non solo dall’Italia, ma anche da numerosi Paesi europei, presentando gli stand di numerose Case automobilistiche, club grani e piccoli ed una vasta area dedicata ai ricambi ed all’automobilia.

Automotoracing compie dieci anni, essendosi affiancato ad Automotoretrò nel 2009, e porta a Torino le vetture più performanti e curiose del mondo delle competizioni, oltre a elettrizzare gli spazi esterni con delle esibizioni che quest’anno comprendono anche un Formula Challenge che vedrà affrontarsi otto campioni del volante a bordo di vetture di Classe R5 e otto pilotesse con otto vetture di Classe R2.

I cancelli di Automotoretrò-Automotoracing resteranno aperti oggi, giovedì 31 gennaio, dalle ore 15.00 alle 20.00, mentre venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 febbraio gli orari di apertura saranno dalle ore 9.00 alle 19.00. Il costo del biglietto è di 20€ per la giornata di giovedì e 15€ per gli altri giorni. È possibile acquistare l’abbonamento ingresso sui tre giorni al costo di 39€

Grande spettacolo domenicale sulla pista Ice Pragelato (galleria fotografica, seconda parte)

Foto di Alberto Caldani

PRAGELATO (TO), 27 gennaio – Dalle otto del mattino alle tre del pomeriggio. Praticamente senza soluzione di continuità. Questa è stata la domenica di gare di The Ice Challenge 2019 sull’impianto di Ice Pragelato sulle montagne olimpiche. Si è cominciato il mattino con una temperatura ideale che toccava i sei gradi sottozero con il Warm Up per consentire ai piloti di controllare i riferimenti del tracciato e poi si sono svolte le tre batterie che hanno plasmato la classifica dopo una giornata di gara.

Con 41 concorrenti iscritti e regolarmente in pista i tempi morti sono stati ridotti all’osso. Le vetture entravano in pista, si sfidavano in sei giri al fulmicotone quasi in apnea, prendevano la bandiera a scacchi e rientravano nell’affollatissimo paddock, mentre un altro pacchetto di sei vetture si schierava sulla griglia di partenza.

E così via per ben ventuno batterie (tre manche, sette batterie per ogni manche) con pochissime interruzioni visto che la provvidenziale draga che recupera i concorrenti incidentati ha fatto passerella solo un paio di volte nel corso della giornata ed ha lavorato principalmente nell’intervallo pranzo fra la seconda e la terza manche per rifare il maquillage del tracciato che, come una donna affascinante, vuole presentarsi sempre con un’immagine perfetta.

Con un simile spettacolo la giornata è stata una gioia non solo per i piloti che si sono divertiti a mandare costantemente di traverso le loro vetture, ma anche per il pubblico che ha affollato l’esterno dei tornanti Fenestrelle e Sestriere, le due tribune e si è assiepato in sicurezza alle reti che delimitano il tracciato. E soprattutto per i fotografi che hanno potuto immortalare immagini mozzafiato. Come ben ci dimostra Alberto Caldani con questa galleria fotografica, dedicata proprio alle emozioni della domenica.

La cronaca di The Ice Challenge: Gigi Galli scalda la pista nel Warm-up della domenica

Foto di Alberto Caldani e Valter Ribet

PRAGELATO (TO), 27 gennaio – Con una temperatura che sfiora i 6° sottozero sono i 35 concorrenti ancora in grado di presentarsi al cancello di partenza per scaldare i muscoli in vista della gara. Miglior tempo di Gigi Galli che stacca un tempo di 35’923, non raggiungibile nemmeno dal migliore dei kart cross, il positivo Simone Firenze che paga 442/100, né dal suo avversario diretto Christian Tiramani (+666/1000) e Armando Bracco (+1’204). Ivan Carmellino ha il quinto tempo assoluto con il Kamikaz di Raffaele Silvestri in sesta posizione. La striscia dei primi dieci vede protagonisti Aldo Pistono, quindi Michele Bormolini, che precede il fratello di 129/1000 e Lukas Bicciato. Cobbe è il migliore di Classe 3, Massimo Snichelotto fa sua la Classe 4, Roby Novara in Classe 6 ed Alessandro Morganti vince la Classe 5 con 276/1000 sul fratello Emanuele. Non si presenta Adriano Zanatta per problemi alla frizione della sua Mitsubishi. Fermo anche Paolo Sottostanti con la Citroën Saxo 4×4 che rompe un semiasse, le Golf di Raffaele Silvestri e Mattia Cola, mentre dopo un paio di giri si ferma Massimiliano Zanatta che rompe la frizione della Mitsubishi impedendo a papà Adriano di effettuare il Warm Up. Non si presenta la via Franco Mollo per problemi di trasmissione alla sua Fiesta.

La cronaca domenicale di The Ice Challenge: Manche 1, Gigi Galli davanti a tutti

Foto di Alberto Caldani e Valter Ribet

PRAGELATO (TO), 27 gennaio – La prima manche conferma al vertice Gigi Galli che chiude i sei giri con il tempo di 3’37”944 siglando un tempo stratosferico sul giro, e irraggiungibile da tutti gli altri avversari di 35”787.  La seconda piazza va Ivan Carmellino, concreto e determinato con la sua Punto che paga comunque 9’308. La terza piazza, e non è una sorpresa, va a Michele Bormolini, che partito nella terza batteria domina la sua batteria con la massima autorevolezza, compiendo con autorevolezza anche un paio di sorpassi sui doppiati. Dopo sei giri i due fratelli sono divisi da appena 66/1000 con Michele ancora davanti, quindi Aldo Pistono quinto (vincitore della sesta batteria) e Alex Pettenuzzo sesto, che paga un paio di incertezze al tornante Fenestrelle.

Le classi vanno a Gigi Galli (Classe 8), Michele Bormolini (Classe 7), Luciano Cobbe (Classe 3), Alessandro Pregnolato (Classe 6), Alessandro Morganti (Classe 5) e Massimo Snichelotto Classe 4. Definitivo stop per Paolo Sottosanti fermo dopo quattro giri per la rottura di un semiasse. Sfortunata prestazione di Luigi Cortellazzi che chiude la sua batteria con un giro di anticipo.

Fra i Kart Cross si impone autorevolmente Simone Firenze in 36”661 che rappresenta anche la seconda prestazione assoluta di manche (dietro Gigi Galli), staccando anche il miglior tempo sul giro in 36”661, che fa sua la batteria davanti ad Armando Bracco a 2’019” e Christian Tiramani a 3’225.

La cronaca domenicale di The Ice Challenge: Manche 2 Gigi Galli, ancora lui

Foto di Alberto Caldani e Valter Ribet

PRAGELATO (TO), 27 gennaio – La pista è ancora in perfette condizioni e Gigi Galli lo dimostra abbassando ulteriormente il record sul giro con il tempo 36”371. Nei sei giri non migliora se stesso, complice un paio di uscite troppo sbandierate nel tornante Fenestrelle, con alle sue spalle Aldo Pistono che si impone autorevolmente nella sesta batteria. Michele Bormolini è la terza forza in campo, vincendo la sua batteria, esibendosi ancora in un paio di bei doppiaggi.  Bicciato, Caramellino e Saracco a completare i primi sei e Alessio Bormolini che rallenta nel finale di manche e chiude settimo, davanti a Luigi Cortellazzi, Sergio Durante e Luca Cortellazzi.

Le classi vanno a Gigi Galli (Classe 8) Michele Bormolini (Classe 7) Alessandro Pregnolato (Classe 3) Massimo Snichelotto (Classe 4) e Alessandro Morganti (Classe 5) che dopo due giri rompe il differenziale, fatto che impedisce al fratello Emanuele di scendere in pista per la sua manche.

Fra i Kart Cross ancora una volta a svettare è Simone Firenze che migliora il suo tempo precedente con 3’38”240 (36’172) secondo pilota più veloce in gara che chiude davanti ad Armando Bracco che fa meglio di Christian Tiramani.

La cronaca domenicale di The Ice Challenge: Manche 3 gran finale per Simone Firenze

Foto di Alberto Caldani e Valter Ribet

PRAGELATO (TO), 27 gennaio – Cambia poco nella terza manche che parte immediatamente dopo pranzo con la pista riallestita in modo perfetto da Adriano Priotti. Il più veloce in pista è questa volta Simone Firenze che stacca 36”920 sul giro secco (paritempo al millesimo con Bracco) e 3’38”443 sui sei giri di manche. I kart cross sono rapidissimi ed i cinque più veloci di manche fanno meglio di Gigi Galli il miglior delle vetture in manche. Dietro Firenze si classifica Armando Bracco a 2”314” quindi Raffaele Silvestri a 218/000, che ha decisamente aumentato il suo ritmo poi Christian Tiramani e Giacomo Costenaro che chiude la striscia dei Kart Cross davanti a Stefano Trucco.

Gigi Galli stacca ancora una volta il miglior tempo sul giro fra le vetture, sia sul giro (37”926) sia sulla manche (3’48”220) con un deciso attacco nella prima tornata e viaggiando veloce in quelle successive, conscio di aumentare il suo vantaggio giro dopo giro. Seconda posizione per Aldo Pistono, re incontrastato della sesta batteria che chiude nella classifica generale a 3”602 da Galli, quindi Michele Bormolini, re della Classe 7, terza forza sia nei tempi di manche, sia sul giro secco sia nella manche, che ancora una volta ha ragione del fratello per appena 356/1000, quindi Giovanni Saracco e Alessandro Pettenuzzo, meno aggressivo e più redditizio in pista. Oltre a Gigi Galli e Michele Bormolini, ottengono la vittoria nelle rispettive categorie Alessandro Pregnolato, Classe 6, Luciano Cobbe, Classe 3, ed Adriano Zanatta, Classe 4, tornato in pista con la sua Mitsubishi Lancer dopo aver saltato le due precedenti manche per problemi alla frizione. Sfortunatissimo Ivan Carmellino che rompe il differenziale proprio nel tornante Sestriere mentre sta per prendere la partenza, uscendo dal terreno di gara anzitempo.

FCA Heritage protagonista di “Automotoretrò 2019”

Al Lingotto Fiere a Torino, dal 31 gennaio al 3 febbraio, si svolge il salone internazionale dell’auto d’epoca che vede protagonista FCA Heritage con un’area espositiva unica e suggestiva. Per celebrare il 70esimo anniversario dell’Abarth, FCA Heritage espone una selezione di vetture d’epoca che raccontano la collaborazione tra la Casa dello Scorpione e gli altri marchi italiani di FCA. In mostra Alfa Romeo 750 Competizione (1955), Lancia Rally 037 (1982), Pininfarina Spidereuropa (1982), Abarth 1000 Monoposto Record Classe G (1965) e Fiat Nuova 500 elaborata Abarth “Record” (1958). Sullo stand anche le nuove Abarth 595 Turismo e Abarth 124 GT “70esimo Anniversario”, in rappresentanza della nuova gamma dedicata all’importante ricorrenza. Abarth protagonista anche in altre aree del salone, come dimostra l’esposizione di Abarth 124 Rally (2018) e della monoposto Abarth Formula 4 alla mostra “Scorpione 70”, oltre alla Lancia Trevi Bimotore (1983) esposta sullo stand destinato alla presentazione del libro “Giorgio Pianta, una vita per le corse”.

 

TORINO, 30 gennaio – FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth, partecipa alla 37esima edizione di “Automotoretrò”, in scena al Lingotto Fiere di Torino dal 31 gennaio al 3 febbraio insieme alla decima edizione di “Automotoracing”. Il prestigioso appuntamento apre il calendario di festeggiamenti per il 70esimo anniversario del marchio Abarth, che FCA Heritage vuole celebrare con l’esposizione di alcuni preziosi esemplari d’epoca nati dalla collaborazione tra la Casa dello Scorpione e gli altri marchi italiani oggi parte del Gruppo FCA.

Il pubblico può ammirare tre vetture straordinarie, realizzate in piccola serie o addirittura in esemplare unico: Alfa Romeo 750 Competizione (1955), Lancia Rally 037 (1982) e Fiat Nuova 500 elaborazione Abarth “Record” (1958). In mostra anche l’Abarth 1000 Monoposto Record Classe G – appositamente restaurata – con cui Carlo Abarth conquistò personalmente il centesimo record del marchio che porta il suo nome, e che rappresenta un tributo ulteriore alla figura di questo geniale pilota e imprenditore. Infine, completa l’esposizione torinese un esemplare di Pininfarina Spidereuropa, che ha beneficiato di importanti interventi di restauro e viene proposta in vendita corredata della Certificazione di Autenticità nell’ambito del progetto “Reloaded by Creators”. E accanto a queste rarità d’inestimabile valore, le nuove Abarth 595 e Abarth 124 GT “70esimo Anniversario”, parte della gamma che celebra l’importante ricorrenza e, al tempo stesso, conferma il legame indissolubile tra le automobili del passato e quelle del presente. E la passione per le vetture Abarth è ancora oggi molto forte, come dimostrano le quasi 23.500 unita vendute in Europa nel 2018 che hanno portato a un aumento della quota del 36,5% rispetto al 2017.

Settant’anni di Abarth. Dunque, la selezione di vetture presentate da FCA Heritage celebra l’importante anniversario di Abarth raccontando l’appassionante storia delle sinergie tra la Casa dello Scorpione e gli altri marchi italiani di FCA: una lunga serie di collaborazioni di successo, che hanno consolidato il mito dell’Abarth come protagonista del motorsport internazionale. Tutto ha inizio nel secondo dopoguerra, quando il desiderio di una rinascita e la crescente disponibilità di tecnologie industriali trovano nel settore automobilistico il terreno fertile per nuove sperimentazioni. In questo contesto, nel 1949, Carlo Abarth fonda la scuderia sportiva che porta il suo nome e nel logo il suo segno zodiacale. Un’azienda che si dedica alla prettamente alla produzione di automobili dall’anima racing e, in seguito, anche a quella di componenti meccaniche per l’elaborazione di modelli di altri costruttori. Già a partire dagli anni Cinquanta l’Abarth inizia a cimentarsi su vetture Fiat, dando vita alle leggendarie elaborazioni capaci di conquistare in pista ogni tipo di record. Negli stessi anni sviluppa per l’Alfa Romeo kit di trasformazione per auto di serie e si dedica alla sperimentazione estrema realizzando prototipi in esemplare unico. La collaborazione stabile con Lancia si consolida alla fine degli anni Settanta e porta a quindici anni di straordinari successi sportivi nei campionati mondiali rally ed endurance.

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Fiat Nuova 500 elaborata Abarth “Record” (1958). Nel 1957 Carlo Abarth decide di impegnarsi per dare lustro alla Fiat Nuova 500, vettura utilitaria dotata di prestazioni non certo da auto da corsa. Il suo “motorino” con due soli cilindri era infatti troppo piccolo e non abbastanza potente per ambire a grandi risultati sportivi. Abarth decide di dimostrare la qualità della vettura trasformandola in un’auto da record. La 500 da lui elaborata, con un motore che sviluppa 26 CV e capace di spingerla alla velocità massima di 118 km, corre nell’autodromo di Monza per 168 ore consecutive collezionando 6 record internazionali.  Anche la conquista di questi importanti risultati contribuirà al successo della Nuova 500 facendone una delle più famose vetture mai prodotte. La vettura in esposizione – che è proprio quella utilizzata a Monza – è anche il primo esemplare in assoluto di Fiat 500 elaborata da Abarth ed è stato riportato alla sua configurazione originale dopo un accurato intervento di restauro conservativo. Si tratta di una vettura dal valore storico inestimabile e rappresenta una vera pietra miliare nella storia del marchio Abarth e dell’automobile.

Abarth 1000 Monoposto Record Classe G (1965). A molti anni di distanza dall’ultima competizione vissuta da pilota, a 57 anni Carlo Abarth decide di tentare l’impresa del record di accelerazione sul quarto di miglio con una vettura di Classe G, all’autodromo di Monza – nel 1964 la FIA aveva infatti istituito la novità dei record sulle brevissime distanze.  La tentazione di dare il proprio contributo personale alla storia della Casa che porta il suo nome conquistando personalmente il centesimo record è troppo forte: Abarth si sottopone quindi a una dieta rigorosa (si dice basata soltanto sulle mele) arrivando a perdere i 30 kg necessari a entrare nell’abitacolo e gareggiare senza appesantire eccessivamente la vettura.

Nell’ottobre 1965 la Abarth 1000 Monoposto Record Classe G, mossa dal bialbero di un litro, sigla il record di accelerazione sul quarto di miglio e sui 500 metri, battendo le temute BMW e Porsche. La monoposto usata dal costruttore-pilota in questa impresa era derivata da quella di Formula 2 realizzata l’anno precedente, con migliorie a livello di aerodinamica (musetto e parabrezza) e di motorizzazione: la Classe G adottava infatti un propulsore da 982 cm3, elaborato con due carburatori Weber 40 e due alberi a camme in testa.

Alfa Romeo 750 Competizione (1955). La storia della collaborazione tra Carlo Abarth e l’Alfa Romeo per la realizzazione della 750 Competizione – il cui nome in codice deriva dalla sigla di progetto della Giulietta – rimane a lungo segreta. Il progetto nasce con l’intenzione di realizzare una vettura di categoria Sport basata sulla Giulietta e di riaprire il capitolo competizioni dopo l’abbandono della Formula1 dopo la vittoria dell’Alfa Romeo nel campionato 1951. Carlo Abarth, da sempre ammiratore dei motori Alfa Romeo, aveva già fornito alla casa di Arese dei kit di trasformazione per alcune vetture di produzione ed era desideroso di impegnarsi nel progetto. Accetta quindi con entusiasmo la sfida e realizza un telaio simile a quello della 207/A, mentre si affida per la carrozzeria allo stile e alla sapiente esecuzione di Mario Boano.

La vettura da lui predisposta presenta un motore a 4 cilindri bialbero in lega leggera, con cilindrata incrementata a 1488 cm3 e con la “doppia accensione”. Sebbene la vettura venga testata con successo e dimostri buone qualità dinamiche, il progetto viene abbandonato perché l’Alfa decise di non tornare a competere nelle corse. La 750 Competizione in mostra rappresenta quindi un esemplare unico, che si differenzia marcatamente nell’estetica rispetto alle altre vetture Alfa Romeo dell’epoca.

Lancia Rally 037  (1982). La collaborazione tra Abarth e Lancia – storicamente limitata alla realizzazione di alcuni accessori aftermarket per il potenziamento del motore e delle sospensioni dell’Aurelia B20, realizzati da Abarth a metà degli anni Cinquanta – si consolida dopo l’acquisizione della Casa dello Scorpione da parte di Fiat, quando l’Abarth diventa il reparto corse dell’azienda al servizio di tutti i marchi del Gruppo. È grazie a questa collaborazione, testimoniata dalla sigla di prodotto Abarth SE037, che negli anni Ottanta inizia la storia gloriosa della Lancia Rally. Connubio perfetto tra la carrozzeria disegnata da Pininfarina e la meccanica sviluppata da Abarth, la vettura fu concepita per sostituire, nelle competizioni rallistiche internazionali, la celebre ma ormai datata Fiat 131 Abarth Rally. Basata sulla cellula centrale della Lancia Beta Montecarlo e equipaggiata con un motore bialbero Fiat di 2 litri a 16 valvole, la 037 in versione stradale (l’esemplare è uno dei 200 prodotti per consentire l’omologazione in Gruppo B) sviluppa 205 cv capaci di spingerla a oltre 220 km/h e di farle raggiungere i 100 km/h da ferma in meno di sette secondi.

La versione da competizione esordisce al Rally Costa Smeralda nell’aprile del 1982 e concorre ufficialmente per la stagione 1983, dove domina il campionato mondiale sin dalla prima gara, il Rally di Montecarlo vinto da Walter Röhrl. In quell’anno, nonostante l’agguerrita concorrenza delle nuove Audi Quattro a trazione integrale, la Lancia Rally Gr. B conquistò anche il Campionato Europeo e quello Italiano con alla guida l’allora venticinquenne Miki Biasion.

Pininfarina Spidereuropa (1982). La 124 Sport Spider è una delle più longeve vetture costruite da Fiat nel secolo scorso. Disegnata nell’atelier di Pininfarina nel 1966, ha vissuto tra l’Europa e l’America una doppia vita all’insegna dell’inossidabile successo fino al 1985. Vent’anni in cui la sinuosa e compatta spider ha seguito l’escalation meccanica di differenti modelli Fiat, restando in produzione esclusiva per gli States a partire dal 1975. L’incessante successo e le richieste del pubblico europeo hanno spinto Pininfarina nel 1982 a riproporre nel vecchio continente la vettura, opportunamente aggiornata e denominata “Spidereuropa” per distinguerla dalla versione predisposta per il mercato statunitense.

La Pininfarina Spidereuropa è equipaggiata con un quattro cilindri due litri che sviluppa 105 cv ed è dotato di iniezione ed accensione elettronica. Grazie al peso contenuto – poco più di 1000 kg – la leggera spider a due posti secchi supera agevolmente i 180 km/h di velocità massima. La vettura in esposizione ha beneficiato di un accurato restauro che ha interessato la carrozzeria, la meccanica e gli interni. Dopo essere stata certificata dal team di esperti di FCA Heritage, è proposta in vendita all’interno del programma “Reloaded by Creators”.

 

Fiat 500, è record: circa 194.000 unità vendute in Europa nel 2018

Quasi 194.000 unità immatricolate in Europa: è il miglior progressivo di sempre in undici anni di vita. La 500 è leader di vendita in 11 Paesi europei e sul podio in altri quattro. Tra i segreti del suo successo oltre 30 serie speciali. Tra le novità del 2018 le nuove serie speciali: 500 Mirror, 500 Collezione “Primavera”, 500 Spiaggina ’58 e 500 Collezione “Autunno”. Al loro fianco la nuova gamma Abarth 595, l’evoluzione della famosa 500 dello Scorpione.

 TORINO, 30 gennaio – Da sempre simbolo del “Made in Italy” nel mondo, l’intramontabile Fiat 500 continua a far parlare di sé registrando, nel suo undicesimo anno di vita, il miglior progressivo di sempre con quasi 194.000 unità immatricolate in Europa nel 2018 (totale Fiat 500 e Abarth 500). Si tratta dell’ennesimo record conquistato dalla vettura più venduta del suo segmento dove segna anche la sua seconda migliore quota di sempre con circa il 15%.

«Questo record di vendita è la testimonianza di quanto la 500, sia una vera icona senza tempo nell’automotive e non solo per il marchio Fiat – dichiara Luca Napolitano, Head of EMEA Fiat and Abarth brand – . Sono molto orgoglioso di questo risultato che vede la 500 leader di vendita in 11 Paesi europei e sul podio in altri quattro. In questi 11 anni di vita, la 500 non è mai passata di moda e si è affermata ovunque come simbolo del “made in Italy” che, senza mai perdere la propria identità, ha saputo reinterpretarsi legandosi a brand iconici – dalla moda alla nautica di lusso, dalla tecnologia all’Heritage – realizzando così oltre 30 serie speciali con le quali esplorare territori inusuali per una city-car. Insomma, come la sua illustre antesignana, la nuova 500 ha saputo “colorare” la quotidianità e le strade di tutto il mondo divenendo una risposta cool alle esigenze di mobilità urbana internazionale. Oggi è la vettura Fiat più globale con oltre 100 Paesi nel mondo in cui è commercializzata e l’80% dei volumi realizzati  fuori dall’Italia. Complessivamente, dal 2007 a oggi, sono oltre 2 milioni e 110 mila le Fiat 500 prodotte che diventano oltre 6 milioni se sommate a quelle dell’antesignana, realizzata dal 1957 al 1977, tanto da essere uno dei modelli Fiat più venduti di tutti i tempi».

L’iconica 500 continua dunque a stupire con il suo stile senza tempo e la sua essenza POP che fa nascere un sorriso di complicità sulle strade di tutto il mondo, anche grazie alla sua linea morbida e arrotondata. Tra i segreti del successo ci sono certamente le oltre 30 serie speciali, su base Fiat 500 e Abarth 595, che si sono succedute dal 2007 a oggi. Infatti, pur rimanendo sempre fedele a se stessa, la Fiat 500 si è saputa trasformare ed è così entrata in territori sempre nuovi come, ad esempio, quello della tecnologia, della moda, del design della nautica di lusso e, di conseguenza, ha avuto occasione di incontrare nuovi target, rinnovandosi continuamente ma rimanendo sempre un’icona intramontabile. E la strategia vincente si è confermata anche nel 2018 con le serie speciali 500 Mirror, 500 Collezione e 500 Spiaggina ’58. Infine, a coronamento di uno straordinario 2018, lo scorso dicembre  è stato annunciato che il 10 febbraio, in occasione della mostra “The Value of Good Design”, sarà esposta, per la prima volta al pubblico, l’esemplare storico di Fiat 500 serie F acquistato dal MoMA di New York, a conferma della sua valenza simbolica nel campo del design mondiale.

La prima serie speciale a debuttare nel 2018 è stata la tecnologica  500 Mirror a gennaio con una conferenza stampa virtuale dove Luca Napolitano ha presentato le potenzialità della nuova famiglia 500 Mirror a  200 giornalisti da tutta Europa collegati in tempo reale, oltre ai 1.500 raggiunti nell’arco delle 72 ore successive. La novità conferma la tradizione Fiat che “democratizza” l’accesso a tecnologie sempre più avanzate che semplificano la vita di guidatore e passeggeri. In particolare, le serie speciali Mirror dei modelli 500, 500X e 500L offrono di serie l’innovativo sistema UconnectTM 7″ HD LIVE touchscreen con predisposizione Apple CarPlay* e compatibilità Android AutoTM. Contraddistinte dalle esclusive livree blu, chiaro richiamo estetico alla tecnologia e alla connettività, le tre serie speciali Mirror hanno portato al debutto anche Mopar Connect, il sistema di servizi connessi di assistenza su strada e di controllo in tempo reale delle condizioni del veicolo a portata di smartphone.

Dall’innovazione tecnologica delle versioni Mirror alla raffinatezza della moda insite nelle e serie speciali  500 Collezione “Primavera” e 500 Collezione “Autunno” che segnano il ritorno del marchio Fiat nel mondo del fashion. Si tratta del primo territorio esplorato, con grande successo, dal modello fin dal suo esordio attraverso le serie speciali 500C by Gucci e 500 by Diesel. Ciascuna caratterizzata da specifiche livree e da esclusivi abbinamenti di colori e materiali – una più affine ai gusti femminili, l’altra più vicina alla moda maschile – le due nuove serie speciali 500 Collezione hanno salutato, con nuance cromatiche distintive, l’arrivo della stagione primaverile e di quella autunnale.

In particolare, la prima edizione di 500 Collezione, avvolta nella sua raffinata livrea bicolore “Primavera”, ha debuttato lo scorso aprile a Milano da dove è partito un tour che ha toccato le capitali internazionali della moda, dello stile e dell’arte. Dopo la città più fashion d’Italia, infatti, è stata la volta di Londra, la metropoli che, al di fuori dell’Italia, accoglie più esemplari della mitica 500; per poi proseguire nella vivace Berlino, sul romantico lungo Senna di Parigi e infine nel cuore di Madrid. Cinque location di grande fascino, quindi, che hanno trovato il giusto corrispettivo a fine ottobre quando ha debuttato la seconda serie speciale 500 Collezione, quella ispirata all’autunno e alla moda maschile, che si è esibita presso la Rinascente di Milano, uno dei più noti department store del mondo, “indossando” un raffinato bicolore “Brunello” impreziosito da una linea di bellezza color Rame e interni in tessuto gessato. E per la prima volta lo storico store milanese, dove la moda diventa accessibile, ha ospitato un evento stampa automotive a fianco di un eccellente marchio dello stile maschile, “L’Uomo Vogue”, con cui condivide valori di eleganza e cura dei dettagli.

Nel 2018 la Fiat 500 ha esplorato anche il territorio dell’Heritage, un mondo particolarmente affine al patrimonio ultrasecolare del marchio italiano. In particolare,  sempre a Milano, il 4 luglio si è svolto un evento glamour in cui 130 ospiti, tra giornalisti, personaggi famosi e influencer, hanno festeggiato sia il compleanno dell’icona di casa Fiat, nata nel 1957, sia il 60esimo anniversario della famosa 500 Jolly del 1958, più conosciuta come “Spiaggina”, la prima serie speciale del “cinquino” e simbolo della “Dolce Vita”. Per la doppia ricorrenza è stata realizzata la serie speciale 500 Spiaggina ’58, un autentico oggetto cult, prodotto in edizione limitata e contraddistinto da raffinati elementi di design. Disponibile esclusivamente in configurazione cabrio, per godere appieno della bella stagione e del fascino di una storia scolpita nella memoria collettiva. E, come si addice a una diva della “Dolce Vita”, la nuova serie speciale è “vestita” di una splendida livrea Azzurro Volare, con capote beige, impreziosita dalla linea di bellezza bianca e dai cerchi in lega da 16″ dal disegno vintage. Infine, per le celebrazioni del 4 luglio sono stati realizzati altri due tributi: un filmato che “vola” sulle note di “Nel blu dipinto di blu”, l’intramontabile brano cantato da Domenico Modugno proprio al Festival di Sanremo del 1958, lo stesso anno in cui nacque la storica 500 Spiaggina; e  la showcar “Spiaggina by Garage Italia”, su base Fiat 500C, creata dall’hub creativo Garage Italia e l’atelier Pininfarina con soluzioni uniche che reinterpretano lo spirito di quegli anni.

Da Milano a Palermo, dalla città più internazionale d’Italia a una delle perle del Mediterraneo. Protagonista sempre la 500 con il suo stile intramontabile. Infatti, a ottobre, il capoluogo siciliano ha ospitato l’esordio della nuova gamma Abarth 595, ovvero l’evoluzione della famosa 500 dello Scorpione, all’insegna della sua doppia anima: performance e stile. in occasione della rievocazione Classica della leggendaria “Targa Florio”, la corsa automobilistica più antica del mondo, la nuova Abarth 595 ha fatto il suo debutto per il pubblico degli appassionati. Sin dal secondo dopoguerra Carlo Abarth lega la sua storia alla Targa Florio dove le strade sinuose della Sicilia sembrano fatte apposta per esaltare le doti delle sue automobili da corsa. È quindi un legame indissolubile tra lo Scorpione e la “cursa”, costellato da successi sportivi e aneddoti memorabili. Del resto, ammirando queste vetture d’epoca che hanno creato la leggenda sportiva Abarth è possibile capire come si è formato, negli anni e sull’impegnativo banco di prova delle corse, quell’inestimabile patrimonio di stile e performance che ha portato alle auto di oggi».

Kevin Gilardoni in R5 al via del CIR

Il pilota della Movisport sarà nuovamente al via del tricolore rally 2019 su una Hyundai i20 R5 del team HMI gommata Michelin con Corrado Bonato alle note

 SOAZZA (CH) – Kevin Gilardoni sarà ancora al via del Campionato Italiano Rally. Il pilota 26enne si ributterà nella mischia della classe regina anche per il 2019 dopo l’esperienza delle ultime stagioni sempre in ambito tricolore.

Insieme al navigatore ligure Corrado Bonato, Gilardoni conferma la piena fiducia al team HMI che anche per la stagione entrante gli metterà a disposizione una Hyundai i20 R5 come quella utilizzata nello scorcio finale del 2018. La partecipazione al campionato maggiore sarà focalizzata, per il momento, nelle sole gare asfaltate permettendo così al giovane driver di affinare la propria esperienza sul fondo a lui più congeniale. Conferme dunque per “KG” che continuerà a rappresentare il marchio Movisport quale scuderia di riferimento mentre, tra le novità, c’è l’accordo con Michelin che sarà il fornitore degli pneumatici per l’equipaggio.

“Si tratta di un’annata che stiamo cercando di preparare nel migliore dei modi e dalla quale ci aspettiamo molto– ammette Kevin Gilardoniin quanto lo scorso anno ho pagato lo scotto del noviziato in un CIR molto competitivo; nel 2018 ho scelto di debuttare con le vetture R5; nel 2019, partiamo con una base di esperienza ed un pacchetto tecnico decisamente più solidi.

Il quadro ora è dunque completo: “Ringrazio in primis i nostri partner senza i quali il nostro progetto non avrebbe potuto concretizzarsi; il loro supporto ci ha permesso di raggiungere un accordo con il team HMI che ringrazio – nelle figure di Luca Murdolo e Corrado Fontana -per la fiducia che ha riposto in noi anche per questa stagione. Riconfermare squadra, navigatore e scuderia è stato un passo importante così come è stato l’accordo trovato con Michelin nella figura di Fabrizio Cravero che ringraziamo vivamente per aver creduto in noi; io e Corrado non vediamo l’ora di cominciare!”

Luca Murdolo, Ds di HMI: “Kevin ha iniziato a gareggiare con il nostro team nel 2016 in modo saltuario passando ad una maggiore assiduità negli ultimi mesi dello scorso anno. Insieme a lui abbiamo raggiunto dei risultati molto soddisfacenti che vogliamo confermare anche nella stagione alle porte. Il suo impegno e la sua professionalità sono per tutti noi un grande ed ulteriore stimolo per aiutarlo a raggiungere gli obiettivi che lui, grazie alla sua caparbietà, si pone e raggiunge.”

La stagione di Kevin Gilardoni non sarà improntata solo sul CIR: è infatti prevista la partecipazione, sempre con vetture del team HMI, al Rally del Ticino – gara questa, che ha visto trionfare KG nelle ultime tre edizioni – al Trofeo Aci Como ed al Monza Rally Show; per preparare al meglio la stagione, Kevin Gilardoni e Corrado Bonato saranno al via della Ronde della Val Merula, gara che si disputerà il 10 febbraio prossimo nei pressi di Andora e che sarà un utile test in vista del primo del primo appuntamento del CIR 2019, il Rally del Ciocco in programma i prossimi 22 e 23 marzo.

Il 37° Rally degli Abeti e dell’Abetone anticipato all’1-2 giugno

La gara della Abeti Racing ha ricevuto oggi il benestare federale per anticipare di una settimana il suo svolgimento rispetto alla data cui era stato destinato. Il cambio di data chiesto per motivi organizzativi e logistici

 SAN MARCELLO PISTOIESE (Pistoia), 30 gennaio 2019Cambio di data, per il 37° Rally degli Abeti e dell’Abetone e per il 7° Rally degli Abeti Storico. Il doppio appuntamento rallistico sulla montagna pistoiese, organizzato dalla AS ABETI RACING, valido per la Coppa Aci Sport di zona (la gara “moderna”) e per il TRZ-Trofeo Rally di Zona 3 (la gara “storica”), dopo l’assegnazione delle date del calendario sportivo 2019 dello scorso dicembre era previsto per l’8/9 giugno, mentre con il benestare federale, avuto nella mattina odierna, viene anticipato di una settimana, andando così all’1-2 giugno. Lo spostamento di data, legato a fattori organizzativi e logistici nella gestione dell’evento, lo riporta quindi alla collocazione temporale richiesta in origine dalla AS ABETI RACING.

L’edizione del 2018 della gara “moderna” di San Marcello Pistoiese venne vinta da Pierotti-Milli sulla Peugeot 208 T16 R5, mentre la gara storica fu appannaggio di Nardi-Payta, con una A112 Abarth.

 

MAK presente a Expo Tuning Torino 2019 con tante novità

Dal 31 al 3 febbraio, sono numerose le new-entry 2019 firmate MAK, per la prima volta ufficialmente in mostra all’esposizione di riferimento delle novità stilistiche e delle elaborazioni sportive ed estetiche delle vetture presso il Lingotto Fiere di Torino.

 Expo Tuning, Torino 31 gennaio – 3 febbraio 2019 – MAK, azienda bresciana leader nella produzione di ruote in lega per l’Aftermarket, è presente alla settima edizione di Expo Tuning Torino, prima “uscita” ufficiale di tutte le esclusive novità 2019. Un evento che riporta a Torino, capitale per antonomasia dell’automobile italiana, la personalizzazione delle vetture più vicina ai Tuning Show del vecchio continente.

Le novità messe in campo dall’azienda bresciana richiamano l’attenzione dei visitatori allo stand MAK. Prima sulle griglie di partenza è l’innovativa POLARIS, disponibile sia in versione dedicata per i marchi Jaguar Land Rover, Volvo e Ford, sia nella variante universale. Tra i nuovi modelli universali spiccano poi KING 5 e MAGMA, dalle linee estetiche originali e accattivanti ideali per ogni guidatore che ami distinguersi insieme alla propria auto.

New-entry per le ruote dedicate sono invece KRONE e KOMET, entrambe progettate per veicoli firmati Mercedes; FIVESTAR, dedicata ai drivers Volvo e ancora TURISMO-FF, il design esclusivo per il brand Porsche. Chiude il quadro delle soluzioni dedicate MIDLANDS, il nuovo interessante modello sviluppato per Land Rover, Range Rover e Volvo.

Tra i prodotti esposti al padiglione Oval anche tantissimi modelli già noti al pubblico: Arese, Panorama, Birmingham, Lowe-FF, Stockholm, Nürburg, X-mode, Rennen, Emblema, Speciale, Sarthe, Oxford, Icona, Zenith, Dresden, Fahr e infine Allianz.

Expo Tuning Torino – giunto alla sua settima edizione – è uno tra i più interessanti appuntamenti per tutti gli appassionati di auto, al quale MAK non poteva mancare. Una manifestazione importante per incontrare e dialogare con gli operatori del settore, mostrando tutte le soluzioni innovative che permettono di realizzare personalizzazioni a misura di ogni esigenza.

Il Petronas De Rooy Iveco Team si aggiudica quattro posizioni tra i primi dieci al Rally Dakar 2019

LIMA (Perù), 29 gennaio 2019 – L’edizione 2019 del  Rally Dakar in Perù si è conclusa con risultati eccezionali per il team PETRONAS De Rooy Iveco, che ha visto quattro dei suoi mezzi finire tra i primi dieci nella più estenuante gara di rally al mondo. Questo successo è la dimostrazione pratica del vantaggio tecnologico offerto da PETRONAS Fluid Technology Solutions ™, una gamma di carburanti, lubrificanti e fluidi funzionali specificatamente messa a punto per garantire affidabilità, protezione del motore, maggiore efficienza e prestazioni non solo per i quattro camion Iveco Powerstar che hanno preso parte alla Dakar, ma anche per la flotta Iveco a livello globale.

Per la prima volta nei suoi 41 anni di storia, l’avventura sudamericana del Rally Dakar, tenutasi dal 6 al 17 gennaio 2019, si è corsa in un solo paese. Dopo dieci tappe e un totale di 5.598 chilometri (3.478,4 miglia) percorsi, solo 14 veicoli su 41 sono arrivati al traguardo. È un fatto che tutti e quattro i camion del PETRONAS De Rooy Iveco Team siano parte di questa élite.

Il leader del team, Gerard De Rooy, che non ha partecipato al Rally Dakar lo scorso anno, è riuscito a conquistare un podio con il terzo posto. Sebbene l’olandese abbia vinto la Tappa 7, le battute d’arresto nelle Tappe 3 e 4 non hanno consentito di recuperare il ritardo di un’ora e mezzo accumulato sul primo in classifica. Tuttavia, è da segnalare un risultato notevole per il nostro leggendario Gerard, capace di far mantenere al suo compagno di squadra, Federico Villagra, il quarto posto e giungere al termine con oltre quattro ore di vantaggio.

In qualità di sponsor ufficiale e tecnico del team per l’ottavo anno consecutivo, PLI ha fornito il lubrificante PETRONAS Urania (Blue), sviluppato congiuntamente e raccomandato da Iveco per la sua gamma di veicoli leggeri e pesanti; a completare la squadra PETRONAS Tutela, la linea di olio per trasmissioni e refrigeranti. I lubrificanti per motori PETRONAS Urania non sono utilizzati solo sulle dune sabbiose del Perù, sono adatti a qualsiasi tipo di clima, come ha dimostrato il Rally Dakar di quest’anno.

Un successo la “Cena dei Vip” a Chioggia

Foto Maurizio Frisoli

CHIOGGIA (VE) – Prendi tre vecchi amici malati di rally: questi, una sera lanciano via social l’idea di organizzare una cena tra rallisti del passato, annunciando ospiti di gran calibro; mettici tanta passione e innumerevoli ore dedicate ad organizzare l’evento. Ecco in due righe il sunto di una serata di successo per centonove appassionati di rally.

Sono stati tanti, infatti, i presenti a quella che è stata denominata “La Cena dei Vip” ospitata nella serata di venerdì 18 gennaio presso il Ristorante Pizzeria Il Ranch di Chioggia, la cittadina lagunare che nel 1982 diede i natali al Clodia Rally Team, Scuderia alla quale appartenevano anche i tre “moschettieri” Roberto Boscarato, Paolo Meloni e Roberto Lincetto, gli organizzatori dell’evento.

Ma l’asso, anzi il poker che il trio ha calato, ha preso forma quando molti degli ignari partecipanti si sono visti entrare nel locale Miki Biasion, Franco Cunico, “Lucky” e “Rudy”: quattro grandi campioni che si sono ben amalgamati al resto dei partecipanti grazie anche ad un clima di festa e di ricordi, tra i quali anche quelli del 1° Rally Città di Chioggia che venne organizzato dal Clodia Rally Team nell’agosto del 1985. Tutti accomunati dalla stessa passione: sia che si siano vinti due mondiali piloti o che si sia stati al via di un seconda serie con l’A112 Gruppo N.

Tra una portata e l’altra, sono state le interviste, le improvvisazioni, lo stupore di chi rivedeva vecchi compagni ed avversari delle prove speciali di trent’anni fa a far scorrere velocemente la serata che, a ragione, è stata paragonata ad un grande rally senza le auto: oltre ai Campioni, c’erano numerosi protagonisti dei rally di prima e seconda Serie degli anni ’70 e ’80, ma anche preparatori, gommisti, commissari, direttori sportivi, giornalisti.

Una ricca lotteria e il taglio delle torte rievocative della serata e del Clodia Rally Team hanno concluso a notte fonda, una emozionante e riuscita serata trainata dalla grande passione per i rally.

 

Renault Sport Academy annuncia la promozione 2019

ENSTONE (Inghilterra), 30 gennaio – Renault Sport Racing è fiera di accogliere il cinese Guanyu Zhou e il brasiliano Caio Collet nella Renault Sport Academy per la stagione 2019. Si uniranno a Max Fewtrell, detentore del titolo della Formula Renault Eurocup, Christian Lundgaard, entrato nel novero dei rookie per la stessa categoria, e Victor Martins, tutti e tre riconfermati nel programma per il 2019. Campione della GP3 Series, il Pilota Affiliato Renault Sport Anthoine Hubert diventa un membro dell’Academy a tutti gli effetti.

Nel 2019 quattro di loro saranno regolarmente presenti come supporto ai Gran Premi di F1: Anthoine e Guanyu (Campionato FIA di Formula 2) nonché Max e Christian (Campionato FIA di Formula 3). Victor e Caio saranno impegnati nella Formula Renault Eurocup, il cui calendario comprende nove circuiti di Formula 1, tra cui Montecarlo e Yas Marina.

I piloti dell’Academy potranno contare sulla vasta esperienza di Renault nel motorsport per dare slancio alla loro carriera approfittando dei programmi fisici e psicologici, del supporto media e marketing, ma anche delle competenze degli ingegneri del Renault F1 Team con sede ad Enstone (Regno Unito) e Viry-Châtillon (Francia).

Mia Sharizman, Direttore di Renault Sport Academy: «Ho fiducia nei nostri sei piloti per il 2019. Hanno tutti dimostrato di avere le qualità necessarie per vincere le gare e disputare i titoli, ciò che evidenzia la qualità di questa promozione. Gli sviluppi del programma ci portano ad essere più severi e i requisiti per diventare membri dell’Academy lo sono ancora di più. Siamo contenti di questo approccio che dovrebbe consentirci di raccogliere i frutti del nostro lavoro a fine anno, mentre ci avviciniamo al momento in cui desideriamo avere un pilota dell’Academy in lizza per prendere il volante in F1. Per il momento i nostri sei piloti hanno i loro obiettivi da raggiungere nella stagione e non vediamo l’ora di scoprire cosa accadrà.»

Cyril Abiteboul, Direttore Generale di Renault Sport Racing: «Siamo molto lieti di poter contare su un gruppo così talentuoso nella Renault Sport Academy. Questi sei piloti si sono affermati come talenti promettenti nelle formule di promozione e siamo impazienti di lavorare con loro nel 2019. La scuderia di F1 potrà trarre vantaggio da un gruppo come questo a breve e lungo termine e l’Academy continuerà a lavorare in questo senso nei prossimi anni. Non vediamo l’ora di riprendere il lavoro con Max, Christian, Anthoine e Victor e siamo molto felici di accogliere Guanyu e Caio che compiranno i primi passi nel team. Noi li sosterremo tutti affinché abbiano successo nel corso della stagione.»

Renault Sport Academy. Lanciata nel 2016, Renault Sport Academy ha l’obiettivo di individuare e formare i giovani talenti tramite i percorsi delle formule di promozione per fare in modo che uno di loro possa, a termine, prendere il volante di una F1. Oltre allo sviluppo del Renault F1 Team, l’Academy si prefigge lo scopo di far sì che uno dei suoi piloti diventi Campione del Mondo di Formula 1 con il team. Il 2019 dà inizio alla seconda fase triennale del programma, che sarà caratterizzata dall’ulteriore consolidamento del legame tra i giovani piloti di Renault e la scuderia di F1.

Pronta la stagione Karting Sicilia 2019

Il 3 febbraio inaugurazione a Melilli del calendario ACI Sport delle gare regionali. Dai test collettivi importanti indicazioni

CASTELVETRANO (TP) 27 gennaio 2019. Si sono appena spente le luci della festa  di premiazione dei  campionati  2018, svoltasi a Enna il 6 gennaio scorso, che i piloti del  Karting siciliano sono  già tornati in pista a Melilli (SR) per i test collettivi del 20 gennaio, che hanno aperto ufficialmente la stagione 2019.

Sarà proprio sulla Pista del Sole nell’ entroterra siracusano, che il 3 Febbraio prenderà il via il campionato regionale Sicilia ACI karting 9° zona, la serie promossa dalla Delegazione ACI Sport Sicilia ed organizzata da Karting Sicilia con il coordinamento di Gaspare Anastasi. Dodici le gare in programma, con l’ aggiunta rispetto al 2018 delle prove di Villarosa (EN) dove si correrà il 2  giugno e Vittoria(RG), in calendario per l’8 Settembre.

La provincia più rappresentata sarà quella di Trapani, con le consuete prove sui circuiti di Kinisia il 5 maggio e Triscina, con ben tre appuntamenti. Dopo le gare del 14 Aprile e 21 Luglio, sul circuito a due passi dalle rovine di Selinunte il 24 Novembre si svolgeranno le finali del campionato, in cui verrà attribuito doppio punteggio. Confermate  anche le prove di Minoa (AG)del  24 febbraio e del 27 Ottobre ed altro doppio appuntamento ad Ispica (RG) del 17 Marzo e 29 settembre.

Un dato statistico da però indicazioni particolare. Nella passata stagione, infatti, ben quattro vincitori di categoria a Melilli, dove si tornerà a correre il 27 giugno, hanno poi primeggiato in campionato: Dany Montalto nella 60 Entry level, Gabriele Duello nella kz3 Under, Marcello Maragliano nella kz3 Over e Salvatore Russo nella Kz2. Secondi a Melilli , ma primi in campionato sono stati Stefano D’ Angelo nella 60 Mini e Salvatore Nania nella k3z Junior.

Iniziare il campionato bene è dunque stato elemento fondamentale e vincente nella scorsa stagione, ma il regolamento che prevede 3 scarti di punteggi sul totale, offre la possibilità di recuperare in caso di gap e rimontare nella classifica della serie.

Le gare ad esclusione del secondo appuntamento di Ispica e delle finali di Triscina avranno valore anche per il trofeo interprovinciale, che vedrà la Sicilia divisa in due gironi occidentale e Orientale

La cronaca di The Ice Challenge: Libere che spettacolo fra Bracco e Galli

Foto di Alberto Caldani

PRAGELATO (TO), 26 gennaio – Mi sono fatto dare il foglio dei tempi. Ne farò un posterArmando Bracco commenta in questo modo il risultato delle prove libere che vedono il pilota del Kart Cross avere ragione di Gigi Galli (Kia Rio) per 257/1000 nel corso delle prove libere di sabato pomeriggio. In terza posizione Giovanni Saracco (Mitsubishi Lancer) che ha ragione per 523/100 del K3 Planet KC di Simone Firenze con a seguire Alessio Bormolini (Škoda Fabia) e Ivan Carmellino (Grande Punto Proto) divisi da 159/1000 che riprendono il duello iniziato a Livigno nella prima gara.

Miglior tempo di Secondo Raggruppamento Luciano Cobbe, che raddoppia la sua presenza con la Škoda Fabia R5 che usa per la prima volta, mentre Roby Novara, al rientro con la Toyota Yaris è il più veloce di Quarto Raggruppamento e Adriano Zanatta conquista il primato nel Terzo. Infine Mattia Cola fa suo il Primo Raggruppamento riservato alle Due Ruote Motrici.

Dei 41 verificati, ovvero tutti gli iscritti alla gara, solo Paolo Sottosanti non riesce a scendere in pista con la sua Citroën AX 4×4.

 

La cronaca di The Ice Challenge: Qualifiche. La legge di Gigi Galli illumina la pista Ice Pragelato.

Foto di Alberto Caldani

PRAGELATO (TO), 26 gennaio – Parte in fondo alla settima batteria, con la pista illuminata dai riflettori e dai fari di profondità delle vetture per rendere l’atmosfera particolarmente suggestiva, ed è praticamente l’ultimo a scendere in pista, ma stacca subito il miglior tempo. In assoluto. Gigi Galli, con il tempo di 36”580 sul giro sigla il miglior tempo assoluto delle prove cronometrate. Meglio anche dei Kart Cross. Al secondo posto fra le vetture Ivan Carmellino che paga 848/1000 al livignasco e precede Giovanni Saracco quindi Alessio Bormolini, leader di Classe 7 che fa meglio per appena 221/1000 del fratello diciassettenne Michele, seguito da Sergio Durante a completare i primi sei con la Citroën DS3. Cobbe con la Fabia è il migliore di Classe 3, Massimo Snichelotto con la Peugeot 206 WRC di Classe 4, Emanuele Morganti con la Punto di Classe 5, Adriano Zanatta fa sua la Classe 4, mentre Mattia Cola ha il miglior tempo di Classe 2, ma stacca una ruota, fatto che impedisce al suo compagno Raffaele Silvestri di scendere in pista. Toccata per Gabriele Casadei che stacca una ruota alla variante della doppia Esse, ma il tempo è ormai fatto e quindi il romagnolo può prepararsi per le gare di domenica.

Fra i Kart Cross miglior tempo di Simone Firenze che fa meglio per 465/1000 di Armando Bracco che brucia di 10/1000 Christian Tiramani.

Valter Ribet sale a Pragelato per immortalare The Ice Challenge (galleria fotografica)

PRAGELATO (TO), 27 dicembre – Se sei di Pinerolo e ami le corse (in macchina o in moto non fa differenza) quando urlano i motori sulla pista Ice Pragelato non resisti al richiamo della sirena. È quanto è successo domenica scorsa al reporter della Val Chisone Valter Ribet, che spesso ospitiamo con piacere sul sito Kaleidosweb, che ha lasciato tutti i suoi innumerevoli impegni per salire sino ai 1500 metri di Pragelato per assaporare le sfide della gara su ghiaccio.

E così si è appostato all’esterno dei Tornante Sestriere per immortalare le grandi intraversate dei 41 concorrenti che hanno animato nello scorso fine settimana il Challenge della serie bianca. Una gara che è stata adrenalinica nelle sfide cronometriche dei concorrenti delle varie classi e batterie, ma lo è stata ancora di più nella formalità delle perfette evoluzione delle vetture dei piloti che come ballerini classici hanno disegnato perfette semicirconferenze ogni volta che affrontavano un tornante.

Ne è nata così una perfetta galleria fotografica che ripropone le gesta dei concorrenti che si sono lanciati nelle tre manche della gara cogliendoli nei loro momenti spettacolari, nelle loro scie di neve, quasi gelide comete, nelle loro accelerazioni con i chiodi che affondavano nel ghiaccio mordendo la pista. Una galleria da godere dalla prima all’ultima immagine.

Erreffe Rally Team-Bardahl: un problema fisico ferma Marenco al Rallye di Monte-Carlo

Una scheggia in un occhio compromette la trasferta mondiale del pilota torinese che è costretto a fermarsi nel corso della prima tappa.

CASTELNUOVO SCRIVIA (AL)- Il Rally di Monte Carlo si sa, nasconde parecchie insidie: mai più però, il torinese Claudio Marenco avrebbe pensato che a costringerlo al ritiro sarebbe stata una scheggia entrata in un occhio.  In gara insieme a Luca Pieri su una Ford Fiesta R5 dell’Erreffe Rally team Bardahl, il veterano driver piemontese già nel corso della prima tappa ha accusato i primi fastidi; transitato in un punto di asfalto particolarmente sporco ha sollevato polvere e fanghiglia che gli hanno portato dei minuscoli detriti nell’occhio. Nonostante quello che all’inizio era solo un fastidio e nulla più, Marenco ha proseguito accusando però un problema sempre maggiore: “Non ci vedevo più da un occhio e forse a causa dello sfregamento continuo, non riuscivo più a vedere quello che facevo e ciò significava perdere i minimi requisiti di sicurezza” ha detto uno sconsolato Marenco.

Il pilota 53enne ha dovuto così gettare la spugna nonostante i numerosi tifosi giunti da Torino e dintorni per applaudire il loro beniamino: “Purtroppo non sono riuscito a proseguire ma prometto loro e al team che mi rifarò presto!” Ha detto il tenace pilota di Rosta

Un “Monte-Carlo” d’effetto per Movisport: Patera-Barone a segno nel Principato

A bordo della Škoda Fabia R5 della PA Racing gommata Pirelli, hanno concluso al meglio una gara rivelatasi, come tradizione, difficile.

REGGIO EMILIA, 29 gennaio 2019 – Avvio stagionale in grande stile, per Movisport, al Rallye Montecarlo, lo scorso fine settimana. Giunto all’87^ edizione, il rally del principato ha regalato al sodalizio reggiano la prima soddisfazione stagionale, con la lodevole prestazione dei gentlemen Silvano Patera e Maurizio Barone, con una Škoda Fabia R5 della PA Racing, gommata Pirelli.

Il primo atto del Campionato del Mondo Rally ha visto la coppia di Movisport firmare una concreta ventiseiesima posizione assoluta, nonostante una foratura che gli ha certamente precluso qualcosa in più. Il Rallye Monte-Carlo di quest’anno ha confermato la tradizione di gara ostica, è stato tutt’altro che semplice, con condizioni di strada mutevoli, asciutto, bagnato, ghiacciato e neve, difficoltà alle quali Patera (che era al suo primo “monte”) e Barone hanno sopperito con grande forza e concentrazione. In oltre 320 chilometri di prove speciali la gara è stata perfetta, assecondata dalla vettura che non ha non ha mai accusato il minimo problema tecnico.

Sfortunato invece il piemontese Claudio Marenco, con la Ford Fiesta R5, affiancato dal copilota Luca Pieri. Si dovuto fermare per una indisposizione fisica durante le prime battute di gara.