Hyundai i10 e i20 ConnectLine: offerta lancio per le Special Edition

I due modelli si arricchiscono con contenuti di valore per fornire al cliente finale una maggiore possibilità di personalizzazione e una proposta più completa. Grazie all’offerta lancio, la i10 1.0 MPI 67 CV ConnectLine viene offerta a 9.750 € anche senza permuta o rottamazione con un vantaggio cliente di 4.300 €. La nuova i20 1.2 MPI 75CV ConnectLine è invece proposta a 10.950 € in caso di permuta o rottamazione e finanziamento Gold con uno sconto di 5.650 €. Sarà possibile testare le Special Edition i10 e i20 insieme alle altre novità della gamma durante gli open weekend negli showroom Hyundai di tutta Italia

MILANO, 22 febbraio 2019 Hyundai Italia lancia una Special Edition su i10 e i20, le due city car di successo della gamma del marchio. I due modelli si arricchiscono di numerosi contenuti di valore con l’obiettivo di fornire al cliente finale una maggiore possibilità di personalizzazione e una proposta più completa e interessante.

Per la citycar i10, scelta da oltre 67.000 italiani dal lancio sul mercato, la Special Edition ConnectLine si basa sul già ricco allestimento Tech – che offre tra le altre cose cerchi in lega da 14″, climatizzatore manuale, Cruise Control e Motori Euro 6.2 – aggiungendo il massimo della connettività con il Multimedia System: il display audio touchscreen da 7” offre la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto per soddisfare le esigenze dei clienti più giovani e dinamici, che considerano sempre più la connessione con i propri smartphone una funzione indispensabile per la scelta di una nuova vettura.

Grazie a una speciale offerta lancio, la nuova i10 1.0 MPI 67 CV ConnectLine viene proposta a 9.750 € anche senza permuta o rottamazione: aderendo al finanziamento Hyundai Gold (TAN 6,99% TAEG 9,71%) il vantaggio cliente raggiunge i 4.300 €, oltre il 30% rispetto al prezzo di listino di 14.050 €.

Inoltre, per dare la massima possibilità di scelta ai clienti, sull’allestimento d’ingresso Advanced viene offerto il nuovo Plus Pack, disponibile per la prima volta su questa versione: il pacchetto comprende radio con sistema Bluetooth, comandi al volante integrati, climatizzatore manuale, maniglie e specchietti retrovisori in tinta carrozzeria, due altoparlanti anteriori e sedile del guidator regolabile in altezza. Al Plus Pack, offerto a 1.250 €, è possibile abbinare il keyless-entry – che comprende antifurto con radiocomando a distanza e chiave pieghevole – per rendere l’offerta ancora più completa e vantaggiosa.

Anche Hyundai i20, seconda auto del marchio più venduta in Europa e scelta da oltre 40.000 italiani dal lancio, si arricchisce della versione ConnectLine – che strizza l’occhio a un pubblico giovane e dinamico abbinando un carattere fresco a linee accattivanti e interni spaziosi e confortevoli, disponibili con anche con cuciture in rosso o blu.

Basata sull’allestimento Tech – già inclusivo di cerchi in lega leggera da 15”, fendinebbia anteriori, volante e pomello del cambio in pelle – ConnectLine aggiunge di serie il Multimedia System con schermo touchscreen da 7” con funzione Apple Car Play & Android Auto. Con la speciale offerta lancio, nuova i20 1.2 MPI 75CV ConnectLine è proposta a 10.950 € – lo stesso presso della versione Tech – in caso di permuta o rottamazione e di adesione al finanziamento Hyundai Gold (TAN 6,99%, TAEG 9,71%): il vantaggio cliente tocca i 5.650 € rispetto al prezzo di listino di 16.600 €, confermandosi la proposta con più alto contenuto di valore per il cliente.

Tutta la gamma i20 è equipaggiata con nuovi ed efficienti motori benzina Euro 6.2 con sistema ISG “Idle Stop&Go” per migliorare i consumi e le emissioni di CO2. Il motore 1.0 T-GDI a tre cilindri offre ottime performance grazie a una potenza massima di 100 CV, ed è ordinabile per la prima volta in combinazione con il cambio automatico a doppia frizione 7DCT. Completa l’offerta un motore da 1.2 litri MPI, abbinato al cambio manuale a cinque marce e offerto in due differenti potenze: 75 CV oppure 84 CV. L’offerta migliora anche in termini di sicurezza, grazie ai più recenti sistemi di guida assistita della famiglia Hyundai SmartSense tra cui il Mantenimento della Corsia, la Frenata Autonoma di Emergenza, il Rilevamento della Stanchezza del Conducente e la Regolazione Automatica dei Fari Abbaglianti.

Per i clienti più esigenti che cercano invece uno stile ricercato e contenuti all’apice dell’offerta nel segmento, è disponibile la nuova serie speciale DualColor: oltre ai contenuti di serie offerti dalla Prime, come le luci a LED, Cluster SuperVision, cerchi in lega da 16” e vetri posteriori oscurati, l’allestimento propone una grafica esterna più accattivante e ricercata con tetto nero a contrasto e specchietti retrovisori neri.

Per dare l’opportunità ai clienti di conoscere le nuove serie speciali i10 e i20 ConnectLine ci saranno i prossimi tre porte aperte, in cui sarà possibile provare tutta la nuova gamma Hyundai: gli open weekend presso gli showroom Hyundai di tutta Italia sono previsti nei giorni 9-10 e 16-17 marzo.

 

Hyundai rafforza l’offerta nella gamma SUV in Europa  

RÜSSELSHEIM (Germania), 21 febbraio 2019 – Hyundai annuncia oggi un ampliamento dell’offerta SUV dedicata ai clienti di tutta Europa.

Verrà introdotta una nuova propulsione ibrida 48volt, ma non solo. La gamma proporrà infatti una versione inedita, improntata alla sportività – con dettagli interni ed esterni ispirati al mondo del motorsport. Sarà il primo SUV Hyundai votato alle performance e il primo passo del marchio verso altre novità in questa direzione.

Un poker di gare per Franco Rossi nel 2019 con la Hyundai

Il gentleman reggiano ha scelto di nuovo la vettura coreana per le sue gare.  Il primo impegno sarà il rally “Appennino Reggiano” ad inizio aprile

REGGIO EMILIA, 25 febbraio 2019 – XRace Sport sarà di nuovo al fianco di Franco Rossi in questo 2019. Il gentleman emiliano ha programmato un poker di uscite per la stagione che va ad iniziare, partendo dal Rally “Appennino Reggiano” di inizio aprile, prima prova del Campionato IRCup.

Rossi ha confermato di voler tornare al volante della Hyundai i 20 R5 della HMI gommata Pirelli, sulla quale, al suo fianco si alterneranno due copiloti, Flavio Zanella e Paolo Gozzo.

Con la vettura coreana Rossi ha già corso cinque gare, con il miglior risultato ottenuto il settimo posto al “Modena” ed al “RAAB” del 2018.

Le altre gare che Rossi disputerà saranno i rallies  “Colline di Romagna”, immediatamente dopo la gara reggiana, per andare poi dopo le ferie, al RAAB ed a Modena gara, quest’ultima, da lui vinta nel 2017.

Alfredo Accettulli torna sulla Mitsubishi Lancer

Il pilota di Montagnana, in gara per colori di TenJob, sarà al via del Motors Rally Show Pavia, alla guida della trazione integrale di casa Mitsubishi.

MONTAGNANA (PD), 25 Febbraio 2019 – Come un anno fa, quasi, con Alfredo Accettulli che si appresta a dare il via alla stagione agonistica 2019 con una grossa novità. Il pilota di Montagnana, archiviato un anno sabbatico con l’unica apparizione allo Slalom dei Colli Euganei ad inizio Luglio, rilancia le proprie ambizioni sportive, già a partire dal prossimo fine settimana. Un esordio di ritorno per il portacolori della scuderia Ten Job, il quale sarà impegnato alla quarta edizione del Motors Rally Show Pavia, i prossimi 2 e 3 Marzo, alla guida della nuova Mitsubishi Lancer Evo IX gruppo R, curata da Assoclub Motorsport.

Non un debutto a tutti gli effetti, quello di Accettulli sulla trazione integrale nipponica: nella stagione 2013 il montagnanese aveva disputato l’Imola Rally Event ed il Monza Ronde by Vedovati Corse con la versione di produzione. Si riparte dal termine ed Accettulli è pronto a riscattare lo sfortunato ritiro targato 2018, avvenuto sul circuito di Castelletto di Branduzzo, quando noie all’impianto elettrico, sulla Renault Clio Williams gruppo A, lo fermarono mentre era in lotta per le posizioni di vertice.

“Siamo pronti per questa nuova ed entusiasmante avventura” – racconta Accettulli – “e non vediamo l’ora che scatti il via della prima prova speciale per dare il massimo. Siamo molto contenti di tornare a competere con la Mitsubishi Lancer Evo IX. Abbiamo già affrontato qualche gara in passato con la gruppo N ma questa è tutt’altra storia. I ragazzi di Assoclub Motorsport hanno svolto un lavoro notevole sulla vettura e non vediamo l’ora di provarla. Siamo riusciti ad effettuare qualche chilometro di test, giusto per prendere un po’ di confidenza con la Lancer. Le sensazioni sono decisamente positive.”

Affiancato, per la prima volta, dall’esperta Marinella Bonaiti il pilota di Ten Job aprirà la propria stagione, Sabato pomeriggio, con la prova speciale “ACI Pavia” (7,33 km) e con la “Castelletto Circuit” (8,35 km). Quattro i tratti cronometrati previsti per la Domenica con le versioni allungate di “ACI Pavia” (8,71 km) e “Castelletto Circuit” (9,80 km), da ripetere per due tornate ciascuna.

Una gradita riconferma, quella di Accettulli verso i rally show in circuito che, in questi eventi, apprezza la possibilità di far combaciare gli impegni di lavoro con la sana passione motoristica.

“L’esperienza di Marinella tornerà sicuramente utile” – sottolinea Accettulli – “perché ci permetterà di prendere, in tempi rapidi, le giuste misure alla Lancer. Questi eventi in circuito sono, da sempre, spartiacque tra i rallisti puristi e chi, come noi, cerca di continuare a dar vita alla propria passione nonostante il lavoro. Correre in circuito è divertente e poco impegnativo in termini di tempo. Il nostro 2019 sarà incentrato su questa tipologia di eventi. Castelletto è sempre affascinante, prove miste con guidato e veloce. Crediamo che la Lancer, con un buon compromesso tra potenza ed assetto, sia una vettura giusta per questo tipo di competizioni.”

Marco Colombi e Angelica Rivoir vincono la 14° Ronde del Canavese

Il pilota bergamasco precede Chentre e Gagliasso entrambi sulle Škoda Fabia. Sfortunato Alessandro Gino costretto allo stop per un problema ad una cintura

RIVAROLO CANAVESE (TO), 24 febbraio – Una gara selettiva e ricca di colpi di scena che al termine ha premiato il ritmo e la velocità del bergamasco Marco Colombi. Il giovane figlio d’arte in gara insieme alla pinerolese Angelica Rivoir su una Škoda Fabia, ha infatti vinto la 14° edizione della Ronde del Canavese. Una competizione sempre bella e vibrante che, come detto, ha vissuto su numerosi colpi di scena. Partivano molto decisi Alessandro Gino e Marco Ravera, vincitori lo scorso anno al via sulla Ford Fiesta WRC. L’imprenditore cuneese vinceva infatti il primo passaggio, ma al via della seconda prova un difetto al sistema di aggancio di una cintura lo ha costretto allo stop. Le redini del confronto le assumeva il valdostano Elwis Chentre in gara con Elena Giovenale su una Škoda Fabia. Sul terzo round anche il veloce driver di Roisan doveva fare i conti con la sfortuna con una foratura che gli faceva perdere venti secondi consegnando la leadership provvisoria a Colombi che dal canto suo era stato protagonista di un testa coda nel corso della prima prova. Chentre sferrava l’ultimo attacco sul parziale finale che fruttava il sorpasso ai danni di Patrick Gagliasso e Dario Beltramo in gara sulla Škoda Fabia che chiudevano sul terzo gradino del podio, autori di una prestazione come al solito brillante.

Più staccati e comunque in quarta posizione i varesini Filippo Pensotti e Luca Broglia anche loro su una Fabia R5. Ottimo l’esordio del canavesano Giovanni Bausano sulla Škoda Fabia con la quale, insieme a Andrea Scali ha chiuso al 5° posto assoluto nonostante un testa coda durante la terza prova. Nella classifica generale alle spalle di Bausano chiudono il pavese Davide Nicelli insieme ad Alessandro Mattioda su una Peugeot 208 con la quale hanno vinto la classe R2B. Settimo posto per Antonio Rotella ed Alessandro Rappoldi anche loro sulla performante Peugeot 208. Ottavi Luca Garello ed Eleonora Mollo in gara su una Peugeot 106 vincitori di classe A6. Il torinese Alberto Gianoglio presente con Vilma Grosso ha concluso in nona posizione nella classifica generale salendo sul podio di classe mentre la top ten assoluta vede al decimo posto il locale Elwis Grosso insieme ad Andrea Nardini sulla Ford Fiesta R5. Nella categoria femminile ottima prestazione per Caterina Costanzo e Viviana Previato a bordo della Mitsubishi Colt alimentata a gasolio. Hanno concluso la gara 56 equipaggi.

Stefano Albertini ritorna nel CIR: “Emozionato e motivato per questo nuovo debutto”

Dopo il bis nel CIWRC il driver bresciano può tornare a dire la sua nella Campionato Italiano Rally. Squadra confermata al completo per il 2019, ma sulla Fabia R5

GAVARDO (BS), 23 febbraio – C’è già una certezza per il CIR 2019: ne vedremo delle belle. Giorno dopo giorno infatti continuano ad arrivare conferme alle diverse indiscrezioni invernali, non ultima quella del nuovo debutto di Stefano Albertini nella massima serie tricolore. Il due volte Campione Italiano WRC (primo nel 2017 e bis lo scorso anno) tornerà a dare gas sulle strade più quotate dei rally nazionali a distanza di 4 anni dall’ultima apparizione nella stagione 2015 del CIR Junior. Sarà quindi interessante riapprezzare il pilota di Gavardo nel confronto con i migliori interpreti della specialità. Sicuramente partirà con gli ottimi presupposti che lo hanno portato alla ribalta negli ultimi anni grazie alla conferma al completo di team, scuderia e co-driver, fatta eccezione per la vettura.

Necessariamente a bordo di R5, il bresciano sarà al volante di una Škoda Fabia per la sua prossima grande sfida: “prima di tutto ci tengo a dire che sono molto contento di tornare a correre nel CIR dopo qualche anno di assenza. Sarò sempre con Danilo Fappani, stavolta con una Škoda Fabia R5 della Tam-Auto gommata Michelin, sempre con l’appoggio della Scuderia Mirabella Millemiglia. Sentendo i nomi che si stanno facendo in questi giorni e penso che il livello degli avversari sarà sicuramente molto alto. Non sarà semplice. Dovremo impegnarci molto per essere competitivi, ma penso che sarà una bella sfida sia per me sia per la squadra. La speranza è di trovare velocemente un buon feeling con la macchina e cercare di capire come sfruttare al meglio le gomme Michelin con l’R5.”

La curiosità – Albertini ritroverà il Rally del Friuli anche nel CIR, gara che ha fatto sua nelle ultime due edizioni.

Andrea Crugnola sarà al via del  tricolore rally 2019

Confermata la presenza del driver varesino al Campionato Italiano Rally con la Volkswagen Polo R5 del team HK Racing gommata Pirelli

VARESE, 23 febbraio – Lo ha annunciato sui suoi canali social: Andrea Crugnola sarà al via del Campionato italiano Rally 2019. Il pilota varesino, laureatosi nella passata stagione campione italiano rally asfalto insieme a Danilo Fappani, tornerà a partire dal 42° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, per gareggiare a bordo della Volkswagen Polo R5 del team HK Racing gommata Pirelli.

“Sono davvero contento di poter correre nuovamente al via del Campionato Italiano Rally! Oltre ovviamente a quello di divertirsi, l’obiettivo principale sarà mettercela tutta e ottenere un risultato importante anche per questa stagione. Certo non mancheranno gli avversari davvero forti! Io ce la metterò tutta!”

Ancora non si sa il nome del navigatore che affiancherà Crugnola nella nuova avventura, certo che si mano a mano che si avvicina l’inizio della stagione, si sta confermando un Campionato di qualità e di alto livello.

Lamborghini Polo Storico a Rétromobile Paris svela l’ultimo restauro: la Miura SV di Jean Todt

PARIGI (Francia), 6 febbraio 2019  –  Dal 6 al 10 Febbraio Lamborghini Polo Storico era presente a Rétromobile, il salone parigino dedicato alle auto classiche, con una speciale Miura SV di colore rosso. Questa vettura è stata oggetto di un importante progetto di restauro completo da parte del Polo Storico. È di proprietà di Jean Todt, personalità del mondo automobilistico e oggi Presidente della FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile. La cerimonia di consegna è avvenuta sullo stand del Lamborghini Polo Storico alla presenza del Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini, Stefano Domenicali, che ha personalmente consegnato le chiavi della Miura restaurata al suo proprietario.

La vettura, telaio numero #3673, è nata l’11 Novembre del 1972, prendendo il numero di telaio di una S del 1968, distrutta in un incidente. L’utilizzo di un numero di telaio precedente era una procedura non troppo rara all’epoca tra i costruttori di vetture sportive, per i motivi più disparati. C’erano ragioni fiscali, per evitare al cliente le altissime tasse di importazione sui veicoli nuovi vigenti in alcune nazioni, o quelle di praticità, visto che la vettura manteneva la precedente registrazione e i relativi documenti di circolazione. La Miura SV #3673 venne consegnata alla fine del 1972 al suo primo proprietario, Mr. Mecin, in Sud Africa, verniciata in Rosso Corsa, con banda inferiore oro, interni in Pelle Nero ed è esattamente così che si presenta ora, dopo 47 anni, in perfette condizioni dopo l’intervento del Polo Storico.

Il restauro è durato 13 mesi e ha comportato lo smontaggio completo della vettura, durante il quale è stato possibile verificare ogni particolare: dalle marchiature di telaio, carrozzeria e interni, alle numerazioni e datazioni presenti sugli altri componenti. Si è appurata corrispondenza alle note presenti nei libretti di montaggio della vettura, conservati nell’archivio Lamborghini. Quando è arrivata a Sant’Agata Bolognese per il restauro, la Miura era completa, ma mostrava chiari segni d’usura. I tecnici del Polo Storico, fedeli al credo di conservare quanto possibile in virtù del mantenimento della massima autenticità, hanno preferito riparare, restaurare e non sostituire.

A fianco della Miura SV il Polo Storico presenta a Rétromobile anche un esemplare di Lamborghini 400 GT del 1966, telaio #0592, oggi di proprietà di un collezionista statunitense e attualmente in fase di restauro totale al Polo Storico.

Lamborghini Polo Storico, inaugurato nel 2016, è il dipartimento interno a Lamborghini dedicato alla gestione di tutto il patrimonio storico aziendale, al restauro e certificazione di tutte le Lamborghini prodotte fino al 2001, dalla 350 GT alla Diablo. Un altro dei ruoli assegnati al Polo Storico è la ricostruzione dei pezzi di ricambio per le Lamborghini d’epoca: si parla di più di 200 codici nuovi introdotti nel solo 2018, per permettere ai proprietari di utilizzare in serenità le loro Lamborghini del passato. A questo si aggiunge anche la gestione dell’archivio, composto dalle schede di produzione e dai progetti dei modelli, con l’obiettivo di utilizzare questo sapere per mantenere le Lamborghini classiche il più originali possibili.

Barcella-Ghidotti su Porsche 356 C coupé’ del 1963 vincono la Winter Marathon 2019

Sul podio della 31ª edizione Spagnoli-Parisi e Aghem-Conti, show di Riboldi-Sabbadini sul lago ghiacciato. (Foto Pierpaolo Romano)

MADONNA DI CAMPIGLIO (BS), 27 gennaio – Dopo il secondo posto del 2018 Guido Barcella e Ombretta Ghidotti centrano il successo vincendo il Trofeo UBI Banca e due prestigiosi orologi Eberhard riservati al 1° classificato della Winter Marathon, conclusasi alle 23.20 di venerdì 25 gennaio con la tradizionale passerella in Piazza Righi a Madonna di Campiglio. I coniugi bergamaschi conquistano con merito la 31ª edizione dell’evento di apertura della stagione sportiva, caratterizzato da due tappe affrontate dai Concorrenti con cielo completamente sereno e freddo intenso e costante (che ha raggiunto anche i -14°C sul Passo Pordoi). Completano il podio la Fiat C del 1938 di Franco Spagnoli e Giuseppe Parisi, vincitori dell’edizione 2016 e a lungo in prima posizione prima di un errore di passaggio a poche prove dal termine, seguiti dai torinesi Gianmaria Aghem e Rossella Conti sulla medesima Lancia Fulvia Coupé 1.2 del 1965 vincitrice del Rallye Monte-Carlo Historique 2018.

Piena soddisfazione da parte degli organizzatori per una gara chiusa nel migliore dei modi e senza intoppi sia dal punto sportivo che soprattutto da quello relativo alla sicurezza, costantemente garantita dai numerosi mezzi di soccorso al seguito dei Concorrenti e al sistema di tracking GPS installato da RDS Italia su ciascuna vettura di concorrenti e staff, che ha permesso alla Direzione di Gara di conoscerne il posizionamento in tempo reale. Nonostante le complicazioni legate alle condizioni atmosferiche e alla tipicità della manifestazione sono state validate tutte le 71 prove previste (65 cronometrate e 6 di media), grazie anche al prezioso lavoro svolto da Cronometristi e Commissari di Percorso.

L’evento, aperto ufficialmente giovedì 24 gennaio con le verifiche al Savoia Palace Hotel, è proseguito nella serata con la Tappa 1 che ha impegnato i Concorrenti in un percorso di 40 km attraverso la Val Rendena con partenza in Piazza Righi a Campiglio e arrivo in Località Patascoss con il suggestivo dinner party nell’omonimo Rifugio con spettacolare vista sulle piste da sci. Dopo le 16 prove cronometrate di Carisolo, Bocenago e lungo la salita verso il Patascoss, la gara entrava già nel vivo con i primi equipaggi racchiusi in poche penalità: Spagnoli-Parisi prendevano la testa con 95,22 seguiti da Lorenzo e Mario Turelli su Lancia Aprilia del 1937 con 98,64, Barcella-Ghidotti con 117,36 e tallonati a breve distanza da Riboldi-Sabbadini (vincitori della Winter Marathon 2018) su Fiat 508 S Balilla Sport del 1933 con 118,37 e da Pini-Galletti su Porsche 356 A Coupé del 1956, fermi a 126,36. La classifica parziale di tappa – valida per il Trofeo APT – premiava i primi 3 equipaggi con altrettanti cesti di prodotti tipici oltre a due soggiorni rispettivamente di un weekend (al 2°) e una settimana (al 1°) a Madonna di Campiglio offerti dall’azienda di promozione turistica locale.

Venerdì 25 gennaio alle 11.00 – sempre da Piazza Righi – la partenza della Tappa 2 con gli equipaggi accolti dagli applausi degli appassionati presenti per assistere allo spettacolo delle auto storiche presentate dall’inconfondibile voce di Guido Schittone. La prima parte di percorso – attraverso Val di Sole, Val di Non e Passo Mendola (m. 1363) – portava i concorrenti alla sosta per il pranzo al Safety Park di Vadena (BZ), seguita dalle prove cronometrate sui tornanti di Collepietra e sul suggestivo Passo Costalunga (m. 1752), letteralmente squarciato dai disastri dovuti al maltempo di fine novembre, fino al Controllo Orario di Mazzin. La classifica parziale al momento vedeva al comando Turelli seguito da Barcella e Spagnoli, ma la situazione era destinata a subire uno scossone decisivo dopo le impegnative PC dei Passi Sella (m. 2240), Gardena (m. 2121) e Pordoi (m. 2239) – nuovamente affrontati con un suggestivo tramonto – e dove alcuni dei protagonisti incappavano in gravi errori che compromettevano la posizione nella classifica generale. Il primo a farne le spese era Turelli cui un ritardo sul

Passo Gardena pregiudicava la gara, concedendo a Spagnoli e Barcella di giocarsi la vittoria finale; dopo la PC 54 infatti i due guidavano la classifica rispettivamente con 350,52 e 378,16 penalità con un buon vantaggio su Aghem (autore di un’ottima rimonta a quota 435, 60), Sala-Cioffi su Lancia Aprilia del 1937 con 449, 36 e subito dietro Alberto Riboldi con 454,86. Dopo la sosta per la cena al caratteristico Hotel Lupo Bianco a Canazei, dove i Concorrenti hanno goduto di alcuni piatti tipici locali riscaldandosi dalle rigide temperature esterne, la gara ripartiva in direzione Passo Lavazè raggiunto dopo aver percorso buona parte della Val di Fassa: la salita verso quello che solo in apparenza si preannunciava uno dei Passi meno impegnativi (m. 1808) ha invece riservato non poche sorprese con Spagnoli e Barcella che accusavano un errore di passaggio quasi simile rispettivamente nella PC56 (+0”.30) e nella PC 58 (+0”.26), con conseguente accorciamento della graduatoria.

A 6 prove dalla fine, con le 100 vetture giunte al nuovo Controllo Orario in centro a Bolzano allestito con il supporto del locale Veteran Car Team in Piazza Walther (riservata per l’occasione e ricca di curiosi affascinati dal passaggio delle auto d’epoca), la situazione vedeva sempre Spagnoli e Parisi al comando (415,38) con un buon margine su Barcella (441,73), più distaccati seguivano Riboldi (486,78), Aghem (496,65) e Sala (516,49). Con la Winter Marathon avviata verso il bis di Spagnoli-Parisi, l’equipaggio bresciano incappava in una serie di passaggi poco lucidi che li portava a totalizzare ben 37 penalità nelle ultime 6 PC contro le 22 di Barcella che, di fatto, aumentavano in modo sostanziale il distacco fra i due e non più compensabile con il coefficiente maggiormente favorevole alla Fiat 508 C di Spagnoli che si doveva accontentare del secondo gradino del podio superato da Barcella, per la prima volta nel prestigioso Albo d’Oro della competizione.

A completare il podio Aghem-Conti autori di una gara molto regolare chiusa con soddisfazione a bordo della decorata Lancia Fulvia Coupé 1.2 del 1965, quarto posto per Sala-Cioffi e quinto per Bertoli-Gamba, bravi a rimontare alcune posizioni sulla Fiat 508 C del 1938. A completare la top ten Fontana-Scozzesi (Lancia Fulvia Coupé 1.2 del 1965), Pini-Galletti, la Innocenti Mini Cooper 1300 del 1973 di Angelo Seneci e Sonia Cipriani, navigatrice non vedente del Progetto MITE (sostenuti nell’occasione da UBI Banca), Peli-Donà (Porsche 911 L, 1968) e infine Riccardo e Federico Riboldi (fratello e figlio di Alberto) su Fiat 508 C del 1939, che facevano loro questa prima sfida in famiglia per un grosso ritardo accusato nella PC 63 da Alberto nella PC 63 che costava a lui e al navigatore Sabbadini un podio ormai certo.

Gli altri risultati: tra le Scuderie successo per la Franciacorta Motori, capace di piazzare 3 equipaggi nei primi 10 posti e a seguire Emmebi 70 e Brescia Corse. Emanuela Cinelli ed Elisabetta Roselli vincono invece la speciale graduatoria per gli equipaggi femminili (Fiat OSCA 1500 Cabriolet del 1963) mentre il miglior equipaggio interamente straniero è quello composto dai simpatici giapponesi Hiromichi Fukuda e Makoto Hirai su Fiat 850 Coupé del 1965. Primo equipaggio Under 30 quello formato dai ‘classe 2000’ Zeno Mion e Nadia Guidoccio su Fiat 850 S del 1964. Primi della speciale classifica delle Prove di Media (con graduatoria a parte e quindi non conteggiate nella Winter Marathon) i bresciani Ezio Sala e Gianluca Cioffi (Lancia Aprilia del 1937) con solo 3 penalità sulle 6 PM previste, seguiti da Piona-Colpani (Porsche 356 A Speedster, 1956) e Argenti-Amorosa (Porsche 911 T 2.2, 1969) entrambi con 4 penalità.

La Winter Marathon è come sempre proseguita nel pomeriggio di sabato 26 gennaio con i due classici trofei sul lago ghiacciato, disputati sotto un caldo sole che ha permesso di godere di un gradevole spettacolo in quello che rappresenta uno dei momenti più caratteristici della manifestazione. Due trofei che hanno avuto un unico protagonista: la Fiat 508 S Balilla Sport del 1933 di Alberto Riboldi e Paolo Sabbadini che hanno letteralmente sbaragliato la concorrenza riscattando una Winter Marathon piuttosto sfortunata.

Nel Trofeo Digitech, riservato a tutte le vetture anteguerra in gara, la coppia bresciana si è imposta con un tempo di 58″.00 netto aggiudicandosi il prezioso “Borino S” messo in palio dall’azienda leader nei servizi di cronometraggio sportivo; a completare il podio le Lancia Aprilia di Salvaterra-Pizzi (57″.96) e Sala-Cioffi (57″.93) vincitori di un pressostato “Sentinel”. Nel Trofeo Eberhard, in cui erano ammessi i primi 32 equipaggi classificati della Winter Marathon, i portacolori della scuderia Franciacorta Motori hanno avuto la meglio in finale ‘vendicandosi’ di Riccardo e Federico Riboldi grazie al tempo di 58″.01 di poco migliore del 57″.94 realizzato dai secondi classificati. Terza posizione per Marco Gatta e Luigi Maffina (Brescia Corse, Porsche 356 A Coupé del 1959) che hanno prevalso con un tempo di 58″.04 sull’equipaggio del progetto MITE Seneci-Cipriani, autori di un 57″.95.

Le premiazioni del Trofeo Eberhard, con importanti riconoscimenti ai primi tre equipaggi classificati tra cui un orologio Eberhard destinato a Riboldi-Sabbadini, si sono svolte subito dopo la finale alla presenza di Mario Peserico, AD di Eberhard Italia, e del Campione del Mondo Rally 1988-1989 Miki Biasion, marchio ambassador della maison svizzera.

In serata si sono infine svolte le premiazioni finali: con Guido Schittone al microfono e le riprese in diretta sulla pagina Facebook della Winter Marathon, il Comitato Organizzatore ha voluto ringraziare e premiare tutti gli sponsor ufficiali per l’importante sostegno alla manifestazione. A seguire, la consegna di coppe e trofei in argento ai primi 20 classificati oltre a numerosi premi speciali da sempre previsti dagli organizzatori. Fra questi oggetti da collezione del Centro Porsche Brescia alla prima vettura della casa tedesca con equipaggio bresciano (Peli-Donà) e alla prima nella classifica generale (Barcella-Ghidotti), un voucher per l’acquisto di 4 cerchi in lega

offerto da MAK per i primi iscritti di questa edizione (Richard and James Cartwright su MG A del 1956, peraltro ultimo equipaggio classificato), un iPad Apple messo in palio da Garedepoca per Pedrali-Finardi su MG B GT del 1968, tre preziose idro pulitrici Lavorwash riservate agli equipaggi vincitori di altrettante impegnative PC sui passi più alti raggiunti in gara (sul Passo Sella Hans Hulsbergen e il due volte Campione del Mondo Rally 1980-1982 Christian Geistdörfer su Volvo Amazon del 1965, sul Passo Gardena Regalia-Aspesi su Fiat 1100/103 del 1954 e sul Passo Pordoi Pini-Galletti), una replica di arma da fuoco di Uberti al miglior equipaggio nella PC del Passo Mendola (Maffei Pradella su MG A del 1959) oltre a numerosi altri importanti premi offerti da Villa Trasqua, Nardi Personal, Bugatti Italy, Mori Inox, Coyote, Automotoretrò, Auricchio, Ambrosi e APT Campiglio.

Si avvicina il 9° Historic Rally delle Vallate Aretine

Prima gara del Campionato Italiano Rally Auto Storiche 2019. Al via anche Trofeo A112 Abarth, la Michelin Historic Rally Cup e il Memory Nino Fornaca. Il percorso di gara, un rally “vero”.

AREZZO, 24 febbraio. Manca meno di una settimana alla chiusura delle iscrizioni e una dozzina di giorni al via del 9° Historic Rally Vallate Aretine (8/9 marzo) che, sulle prove speciali dell’aretino, accenderà le ostilità sportive del Campionato Italiano Rally Auto Storiche. C’è grande fermento nell’ambiente e molto interesse per la gara organizzata dal team esperto e competente della scuderia Etruria di Bibbiena, nonché per un nuovo capitolo del tricolore “storico”, serie molto seguita, non solo da chi ha i capelli brizzolati …

Al “Vallate Aretine” scopriranno le carte i pretendenti al titolo tricolore nei vari Raggruppamenti, nel Gruppi, nelle Classi e nelle altre classifiche. Soprattutto quelli alla caccia dei titoli nazionali più prestigiosi vinti, lo scorso anno, nel 1° Raggruppamento da Marco Dell’Acqua, con Galli e Rizzo alle note (Porsche 911S), nel 2° Raggruppamento da Alberto Salvini, con Tagliaferri (Porsche 911RS), nel 3° Raggruppamento da Natale Mannino, con Giannone (Porsche 911 SC), nel 4° Raggruppamento da “Lucky”, con Fabrizia Pons a fianco (Lancia Delta Integrale 16V). E se l’inossidabile “Lucky” Battistolli ha dominato anche la classifica tricolore “Over 60”, suo figlio Alberto, con Cazzaro alle note, promette molto bene: primo nella “Under 30”, lo scorso anno, e titolo sfiorato, nel 3° Raggruppamento, con l’impegnativa Fiat 131 Abarth.

Historic Rally Vallate Aretine: un rally “vero”. Gare combattute, macchine e “sound” affascinanti e percorsi mai banali. Come quello proposto per questo “Vallate Aretine”. Otto prove speciali (quattro da ripetere) per un totale di quasi centodiciotto km, “tosti” e impegnativi e che racchiudono tutte le caratteristiche di un percorso tecnicamente completo. Un rally “vero”, come si addice a macchine ancora pimpanti abituate, un po’ di anni fa, a gare durissime.

“Ponte alla Piera” e “La Verna”, entrambe oltre i nove km di lunghezza, “Portole”, con i suoi 15 km e “Rassinata”, la più lunga, che termina alle porte di Arezzo. La città di Arezzo, che rimane il cuore pulsante dell’evento, sede di verifiche tecnico-sportive, partenza e arrivo nella splendida piazza Grande, in pieno centro storico medievale, nonché della Direzione Gara e Sala Stampa presso l’Hotel Continentale, reso famoso nel mondo dei rally dal compianto Piero Comanducci, il “Fellini dei Rally”. Tappa obbligata per tutti i grandi campioni e punto di ritrovo del motorsport aretino, un legame che la famiglia di Piero ha proseguito e prosegue con affetto. Ricordo di Comanducci che si unisce a quello di Andrea Ulivi, aretino anche lui, medico sportivo e navigatore esperto, cui è intitolato il Trofeo che andrà a premiare il “naviga” primo classificato.

Trofeo A112 Abarth Yokohama al via. Trofeo A112 Abarth -Yokohama la leggenda continua…”  recita il claim della serie che vuole tenere vivo il mito  della “acentododici” che, tra fine anni ’70 e primi anni ’80, ha permesso di avvicinare ai rally tanti piloti, divenuti poi grandi campioni. La serie si prefigge inoltre l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo dei rally storici, facendogli conoscere il piacere di gareggiare con vetture che esaltano le capacità di guida, con costi contenuti.

Al “Vallate Aretine” prende il via il primo dei due gironi “asfalto” 2019, mentre è prevista anche, in gara unica, una classifica “terra”. Sono ammesse alle classifiche della serie le vetture delle categorie “T turismo di serie” e “TC turismo competizione”, dei modelli A112 58 HP e A112 70 HP, dei Gruppi 1 e 2, N e A. Lo scorso anno vero mattatore è stato Raffaele Scalabrin, navigato da Fantinato e Marin, che si è aggiudicato l’Assoluta, la Under 28, confermandosi poi anche nel Trofeo A112 “Terra”

Michelin Historic Rally Cup 2019: parte la nuova stagione. Si rinnova, con partenza all’Historic Rally Vallate Aretine, l’appuntamento con la Michelin Historic Rally Cup, che premia i migliori equipaggi dotati delle coperture francesi. Nel 2018, il challenge fra le storiche, indetto da Michelin e gestito da Area Gomme di Mario Cravero, ha ottenuto un successo numerico significativo, con un totale di 119 partenze degli iscritti alla Michelin Historic Rally Cup nelle sei gare disputate, con 74 piloti che hanno disputato almeno una gara (6 nel Primo Raggruppamento, 14 nel Secondo, 52 nel Terzo e  nel Quarto).

Fabrizio Pardi, Bruno Graglia, Luca Delle Coste sono stati, lo scorso anno, i vincitori rispettivamente del 1°, del 2°, e del 3° raggruppamento), assieme a Ezio Rubino, Massimo Giudicelli, Stefano Villani, Eraldo Righi e Luca Guglielmi, a loro volta vincitori della propria classe di appartenenza.

Memory Nino Fornaca, per ricordare un personaggio indimenticabile. Chi lo ha conosciuto non può dimenticare la simpatia, l’affabilità e la grande passione di Nino Fornaca, organizzatore, public relation man, esperto di rally, scomparso improvvisamente nell’estate del 1997. Lo scopo del Memory Nino Fornaca, istituito, nel 2012, da un gruppo di suoi amici, “gli amici di Nino”, presieduta da Dario Titotto, con il vice Giorgio Vergnano, è quello di trasmetterne il ricordo alle nuove generazioni. Importante il montepremi, grande visibilità e una presenza su tutti i campi di gara, con un gazebo informativo. Lo scorso anno a vincere il Memory Nino Fornaca sono stati “Lucky” Battistolli e Fabrizia Pons.

La nuova Lamborghini Huracán EVO: evoluzione nella tecnica per un piacere di guida ancora maggiore

Nuovo design per un’aerodinamica più efficace. La prima Lamborghini con logiche predittive per il controllo dinamico della vettura: L’LDVI (Lamborghini Dinamico Veicolo Integrata), con la trazione integrale e le quattro ruote sterzanti, ridefinisce i parametri di reattività, agilità e semplicità di guida. Motore derivato dalla Huracán Performante: 640 CV e 600 Nm di coppia. Nuovo sistema di infotainment con connettività avanzata

SANT’AGATA BOLOGNESE (BO), 17 febbraio – Automobili Lamborghini presenta la nuova Lamborghini Huracán EVO, la supersportiva con motore V10 di nuova generazione. Ispirata dalle linee potenti e dalle prestazioni della Huracán Performante, è dotata di sofisticate soluzioni  aerodinamiche e di avanzati sistemi di controllo della dinamica di guida.

L’obiettivo di Lamborghini è essere sempre all’avanguardia nell’offrire non solo le tecnologie più evolute, ma anche le emozioni di guida più potenti nel mondo delle supersportive. Questa è l’essenza della nuova Huracán EVO, che ha ereditato le straordinarie doti della Huracán Performante e le ha combinate con i più avanzati sistemi di controllo della dinamica del veicolo per un’esperienza di guida quotidiana amplificata”, ha dichiarato Stefano Domenicali, Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini. “La Huracán EVO è l’incarnazione perfetta del concetto di Evoluzione: precorre i tempi, ridefinendo i parametri del segmento. Straordinariamente intuitiva da guidare, garantisce allo stesso tempo una guida reattiva, agile ed emozionante in qualsiasi contesto.”

L’evoluzione tecnologica amplifica le emozioni di guida. La Huracán EVO monta un motore aspirato V10 da 5,2 litri, migliorato per offrire più potenza unita ad un rombo possente ed emozionale, con valvole di aspirazione in titanio e un impianto di scarico dal peso ridotto. Il motore eroga una potenza di 640 CV (470 kW) a 8.000 giri/min. e una coppia di 600 Nm a 6.500 giri/min. Con un peso a secco di 1.422 kg, la Huracán EVO raggiunge un rapporto peso/potenza di 2,22 kg/CV per uno 0-100 km/h in 2,9 secondi e uno 0-200 km/h in 9 secondi. Lo spazio di frenata da 100 km/h all’arresto totale è di soli 31,9 m, mentre la velocità massima è superiore ai 325 km/h.

Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata (LDVI). La Huracán EVO, caratterizzata da ruote posteriori sterzanti e ripartizione della coppia tramite Torque Vectoring sulle quattro ruote motrici, è connessa al nuovo sistema Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata (LDVI): una sofisticata unità di elaborazione centrale controlla ogni aspetto del comportamento della vettura, integrando perfettamente sistemi dinamici e assetto per anticipare azioni ed esigenze del conducente, traducendole in una dinamica di guida perfetta.

La Lamborghini Piattaforma Inerziale (LPI), una rete di sensori di accelerazione e giroscopici posizionati in corrispondenza del baricentro della vettura, è stata evoluta alla versione 2.0. Con una maggiore precisione, monitora in tempo reale il comportamento dinamico della vettura rispetto alle accelerazioni laterali, longitudinali, verticali, al rollio, al beccheggio e all’imbardata. Le sospensioni magnetoreologiche, anch’esse aggiornate alla versione 2.0, adattano istantaneamente l’ammortizzazione in funzione degli input ricevuti dalla LPI. Grazie a un nuovo sistema di controllo avanzato – combinato con trazione integrale e Torque Vectoring – la trazione può essere indirizzata su una sola ruota a seconda delle condizioni.

È stato migliorato anche il Lamborghini Dynamic Steering (LDS), ora in grado di garantire una maggiore reattività in curva anche con angoli di sterzata minimi. Il sistema LDS è stato potenziato ed accoppiato alle ruote posteriori sterzanti, per assicurare agilità a bassa velocità e massima stabilità sia in fase di percorrenza in curva ad alta velocità sia in frenata, nelle condizioni più estreme. L’armonizzazione di questi sistemi è gestita tramite la LDVI, per una vettura estremamente agile, reattiva  e capace di offrire una confidenza senza precedenti durante la guida. La Huracán EVO elabora i dati in tempo reale e riconosce le intenzioni del conducente per mezzo dei segnali inviati dal volante e dai pedali di freno e acceleratore, dalla marcia inserita e dalle modalità di guida STRADA, SPORT o CORSA, selezionabili tramite il sistema di controllo ANIMA.

Le condizioni del fondo stradale sono rilevate tramite il comportamento delle sospensioni attive e l’analisi sui parametri di aderenza della trazione integrale. Tutte queste informazioni vengono processate ed elaborate dalla LDVI, che le traduce in input precisi per la dinamica della vettura. Tramite il sistema di controllo dinamico, viene applicata una “logica feed-forward”: l’auto non si limita a reagire, ma prevede il migliore assetto di guida per ogni manovra successiva. In modalità STRADA, la Huracán EVO è agile e appagante, mentre in modalità SPORT diventa coinvolgente, intuitiva e adrenalinica nella guida; la modalità CORSA la rende estremamente precisa, reattiva ed esaltante, propria per gli ambienti di guida più estremi, come la pista.

Design: superiorità aerodinamica. Il design inconfondibile della Huracán EVO, ne definisce la superiorità aerodinamica e un’ esperienza di guida migliorata. Il nuovo paraurti anteriore conferisce al frontale un aspetto più basso, ma soprattutto garantisce l’efficienza aerodinamica grazie allo splitter anteriore con flap integrato. Le prese d’aria allargate presentano la classica linea a “Y”, elemento caratteristico del DNA Lamborghini in termini di design.

Il profilo laterale della Huracán EVO vanta un dinamismo articolato, con richiami al tipico esagono Lamborghini in corrispondenza del padiglione, design delle ruote e nelle prese d’aria laterali. Ma è il profilo posteriore quello che evoca più esplicitamente tutta la potenza e il dinamismo di questa vettura. Riprendendo le linee posteriori ampie, aperte e al contempo essenziali della sua omologa da corsa, spiccano in posizione rialzata sul paraurti i doppi terminali del nuovo impianto di scarico sportivo. Nell’estremità superiore della coda è integrato uno spoiler per la gestione ottimizzata nel convogliamento del flusso d’aria, che sottolinea con chiarezza tutte le capacità aerodinamiche della vettura. Anche il sottoscocca della Huracán EVO è stato progettato per massimizzarne l’efficienza aerodinamica: le nuove linee della vettura garantiscono una deportanza e un’efficienza aerodinamica di oltre cinque volte superiori rispetto a quelle della Huracán di prima generazione.

La forte personalità e la finalità della Huracán EVO spiccano non solo a livello estetico, ma anche nel sound eccezionale del sistema di scarico, che ben riflette l’aumento di potenza e capacità dinamiche dell’ultima nata in casa Lamborghini.

Connettività. La connettività è a portata di mano grazie alla nuova Interfaccia uomo-macchina con touchscreen capacitivo da 8,4”. Posizionato nella console centrale, proprio sopra il pulsante di avviamento, può essere azionato anche da comandi gestuali. Gli occupanti possono così controllare in tempo reale le funzioni della vettura, dai sedili al climatizzatore, fino allo stato del sistema LDVI, oltre a tutte le funzionalità legate all’Apple CarPlay per l’integrazione dello smartphone. Il sistema multimediale include funzionalità di navigazione e entertainment connesse, come web radio e lettore video. L’interfaccia intuitiva consente di utilizzare comandi vocali e mette il conducente in contatto con Siri.

Tramite il touchscreen è anche possibile accedere a un sistema opzionale di telemetria a due telecamere, con funzioni avanzate di registrazione e analisi dati. È infine disponibile anche un hard disk ad alta capacità, integrato.

Colori, Materiali e programma Ad Personam. La Huracán EVO viene presentata in Arancio Xanto, un nuovo iconico colore a quattro strati firmato Lamborghini. I nuovi cerchi Aesir da 20”, dedicati alla EVO, sono abbinati a pneumatici Pirelli P ZERO. L’abitacolo della Huracán EVO esprime una perfetta espressione di lusso orientata alla guida.  Gli interni sono caratterizzati da nuove finiture specifiche in pelle e Alcantara, con dettagli in Arancio Dryope che richiamano la tonalità dominante della carrozzeria. Le nuove finiture, sportive ed eleganti, includono svariate opzioni per combinazioni bicolore, oltre ad una variante marcatamente sportiva in Alcantara. A richiesta sono disponibili materiali leggeri come Forged Composites in fibra di carbonio e Carbon Skin® (un brevetto Lamborghini), che vengono ulteriormente messi in risalto dal nuovo sistema di luci ambientali personalizzabili dell’abitacolo. Sia gli esterni sia gli interni della Huracán EVO sono stati progettati per esaltare le potenzialità di personalizzazione, con nuove opzioni che includono un’ampia gamma di Style Package in nero lucido e nei toni della carrozzeria, senza dimenticare il programma Lamborghini Ad Personam, che offre ai proprietari opportunità di personalizzazione praticamente illimitate.

Prezzo della Lamborghini Huracán EVO e uscita sul mercato. La consegna ai primi clienti della Lamborghini Huracán EVO è prevista per la primavera del 2019, al prezzo di 184.034 € (prezzo al pubblico consigliato, tasse escluse)

Lamborghini Super Trofeo, Target centra al debutto il titolo Middle East

ABU DHABI (Emirati Arabi Uniti), 23 febbraio 2019 – Timur Boguslavskiy e Frederik Schandorff sono i nuovi campioni del Lamborghini Super Trofeo Middle East, giunto alla terza edizione. Dopo aver dominato il round di Dubai, l’equipaggio della Huracán Super Trofeo Evo n. 9 è stato protagonista assoluto anche ad Abu Dhabi, regalando al team Target Racing il titolo al debutto nel monomarca mediorientale.  Doppia corona per il team Konrad: Axcil Jefferies e Ramez Azzam hanno vinto nella categoria Pro-Am con la vettura n. 29; Vincent Schwartz si aggiudicato il titolo Am al volante della n. 11. Nella Lamborghini Cup successo per Gabriele Murroni, alla seconda stagione nel Super Trofeo Middle East, con la Huracán Super Trofeo Evo n. 88.

Gara 2 si è aperta con Boguslavskiy che ha preso la testa della gara dopo essere partito dalla pole; alle sue spalle Amici (FFF Racing) ha guadagnato la seconda posizione, sorpassando il compagno di scuderia Puhakka alla prima curva. Il pilota Target Racing ha mantenuto un ritmo martellante e al momento del pit-stop ha consegnato la vettura a Schandorff con un ampio margine sugli inseguitori. Il danese ha incrementato il vantaggio accumulato dal compagno di squadra e, al termine dei 50 minuti di gara, ha tagliato il traguardo in solitaria. Secondo posto per Karol Basz, subentrato ad Amici al volante della vettura n. 5; terzo gradino del podio per Kasai, che aveva sostituito Puhakka sulla n. 63. Quarto posto assoluto e vittoria in classe Pro-Am per Jefferies e Azzam, a precedere Vincent Schwartz, ancora una volta senza rivali in Am. Successi che hanno garantito ai due equipaggi del team Konrad di vincere i titoli delle rispettive categorie con una gara di anticipo. Costretto al ritiro Gabriele Murroni, comunque già virtualmente campione della Lamborghini Cup.

Schandorff subito protagonista di Gara 3: il pilota Target, scattato dalla prima posizione, ha mantenuto il comando, cercando di staccare Jefferies, che al volante della Huracán n. 29 ha strappato a Basz il secondo posto allo start. Poco prima della metà gara, la vettura 63 ha urtato le barriere alla curva 12: il pilota, Kasai, è uscito illeso ma la direzione ha deciso di fare entrare in pista la safety car. Il regime di bandiera gialla ha congelato le posizioni: alla ripartenza Boguslavskiy, che aveva sostituito Schandorff, ha terminato la sua fuga al traguardo, seguito da Amici subentrato a Basz sulla Huracán n. 5. Terzo gradino del podio e primo posto in categoria Pro-Am per Azzam e Jefferies. Quarto posto e nuova vittoria in classe Am per Vincent Schwartz sulla vettura n. 11.

“Siamo veramente molto felici – ha commentato Schandorff dopo la premiazione -. Il team ha fatto un ottimo lavoro e Timur ha corso alla perfezione durante tutto il weekend. Abbiamo vinto praticamente tutto, a parte una sessione di qualifica: non c’è modo migliore per iniziare la stagione”. “Abbiamo vinto il campionato – ha aggiunto Boguslavskiy -, cosa dire a parte che è una giornata perfetta? Ho il team migliore, il miglior compagno di squadra, un ritmo eccezionale, una macchina veloce… Non potrei volere di più”

Asian Le Mans Series – 4 Ore di Sepang. Vittoria e titolo per Calado-Cozzolino-Kimura e la  Ferrari 488 GT3 di Car Guy

Dominio assoluto del team giapponese che si assicura, nella sua stagione di esordio, la partecipazione alla prossima 24 Ore di Le Mans. Terzo posto per Pier Guidi-Negri jr-Piovanetti con la vettura numero 51 di Spirit of Race

SEPANG (Malaysia), 24 febbraio 2019 – Quattro vittorie in quattro gare, titolo piloti e team nella Asian Le Mans Series e la garanzia di essere al via della prestigiosa 24 Ore di Le Mans: questa in estrema sintesi, la straordinaria stagione di esordio per il team giapponese Car Guy che ha schierato la Ferrari 488 GT3 affidandola all’equipaggio composto da James Calado, Kei Cozzolino e Takeshi Kimura.

Imbattibili. Il terzetto si è imposto anche al termine della 4 Ore di Sepang, appuntamento conclusivo della stagione dell’Asian Le Mans Series, condotta con intelligenza tattica ed un ottimo passo. Dopo i successi conquistati nei round precedenti – Shanghai, Fuji e Buriram – alla vettura numero 11 era sufficiente tagliare il traguardo, indipendentemente dalla posizione, per laurearsi campione assieme al suo equipaggio. Tuttavia, dopo un inizio prudente per evitare contatti che ne avrebbero pregiudicato il risultato finale, l’ingresso della safety car permetteva a Cozzolino di portarsi in testa alla corsa quando mancavano poco più di due ore alla fine. Da quel momento in avanti, il team con sede nella prefettura di Shizuoka ha amministrato la corsa senza cedere la prima posizione neanche nella successiva fase di neutralizzazione dietro alla safety car, fino a festeggiare il trionfo sotto la bandiera a scacchi.

Ancora sul podio. Buona la prestazione della seconda Ferrari in gara, la Ferrari 488 GT3 del team Spirit of Race affidata ad Alessandro Pier Guidi, Oswaldo Negri Junior e Francesco Piovanetti. La vettura numero 51 ha condotto una corsa sempre nelle prime posizioni e solo nel finale ha dovuto rinunciare al secondo posto. Il team chiude il campionato in seconda posizione nella classifica riservata alle squadre.

Con questi risultati, il numero di campionati vinti da team e piloti al volante della Ferrari 488 GT3 sale a quota 45, grazie anche a 202 vittorie in 409 partecipazioni.  Per il team Car Guy, la vittoria dell’Asian Le Mans Series garantisce la partecipazione automatica alla prossima 24 Ore di Le Mans, in programma sulla pista francese il 15 ed il 16 giugno prossimi.

Accardo e Becchina su Lancia Beta Montecarlo vincono la XXVI Città della Pace

I trapanesi della Franciacorta Motori sono la rivelazione della gara d’apertura del CIREAS. Secondi in classifica generale i lombardi Edoardo Bellini e Roberto Tiberti su Fiat 508 C davanti a Alberto e Giuseppe Scapolo su Fiat 508 C. Foto Roberto Delais

RIVA DEL GARDA (TN), 24 febbraio – Da trapanese a trapanese. Lo scettro della “Coppa Città della Pace” cambia padrone, ma non si sposta di un chilometro, in termini geografici, dato che passa dalle mani di un cittadino di Campobello di Mazara, capitale italiana della regolarità, ad un altro. Dalle mani di Mario Passanante a quelle di Angelo Accardo. Se il successo del primo, un anno fa, andò a premiare uno dei più titolati ed affermati regolaristi italiani degli ultimi vent’anni, quello del secondo, conquistato ieri a Riva del Garda, rappresenta una vera sorpresa, non tanto perché Accardo, in questa occasione affiancato da Filippo Becchina, non sia un pilota accreditato, quanto perché il binomio pilota – vettura è, anagraficamente parlando, particolarmente giovane. E se i 40 anni di chi è al volante valgono solo come un pur rilevante dato statistico, ai fini della classifica i 41 della sua Lancia Beta Montecarlo della Franciacorta Motori, rappresentano invece un valore che fa notizia. In questa disciplina, infatti, ogni penalità viene moltiplicata per un coefficiente tanto più grande quanto più giovane è l’automobile e contro vetture del 1937, come le due Fiat 508 C dei lombardi Edoardo Bellini (leader di Secondo Raggruppamento) e Roberto Tiberti della Franciacorta Motori, secondi in classifica generale, e dei padovani Alberto e Giuseppe Scapolo su Fiat 508 C della Scuderia Nettuno Bologna, terzi sul podio, avere la meglio significa aver guidato ai limiti della perfezione. I due siciliani entrano quindi per la prima volta nel lungo albo d’oro della gara organizzata dalla scuderia Adige Sport, che da quest’anno ha spostato il proprio baricentro da Rovereto a Riva del Garda.

La 26ª edizione ha portato i 104 concorrenti verificati (su 109 iscritti), ansiosi di cominciare ancora una volta in Trentino il Campionato Italiano di Regolarità 2019, a muoversi sulle strade del Basso Sarca, della Valle dei Laghi e del Lomaso, con una puntata finale a Limone sul Garda. Questo è stato il terreno di caccia sul quale ieri Angelo Accardo e Filippo Becchina hanno costruito il proprio successo, divorando le proprie prede prova dopo prova. La prima classifica provvisoria, quella rilevata a Dasindo dopo la numero 31, li vedeva già da soli al comando con 105,02 penalità effettive, che sarebbero state appena 59 senza applicare i coefficienti, 23,63 in più rispetto a Passanante e Buccioni, 23,76 rispetto a Scapolo e Scapolo, 31,66 rispetto a Turelli e Turelli, tutte vetture di raggruppamento 2 o 3, rispetto alla Lancia Beta di gruppo 7 dei due trapanesi. Alla fine della galoppata Accardo e Becchina hanno vinto accusando 227,84 penalità, appena 6,43 in meno rispetto a Bellini e Tiberti e 31,09 in meno rispetto a Scapolo e Scapolo. Più compattati i concorrenti che completano la top ten della 26ª «Coppa Città della Pace», ovvero i varesini Roberto Crugnola e Marco Vida su Lancia Fulvia HF 1600 del 1971 (57,73 penalità di ritardo dai vincitori), i trapanesi Mario Passanante ed Elisa Buccioni su Fiat 1100 del 1955 (58,81), Salvatore Cusumano e Alberto Carrotta su A122 Abarth del 1974 (64,48), Andrea Belometti e Doriano Vavassori su Fiat 508 del 1932 (71,80), Massimo Zanasi e Riccardo Paruzza su A112 Élite del 1979 (96,15), Guido Barcella e Ombretta Ghidotti su A112 Abarth del 1979 (97,94) e Luca Patron e Maurizio Farsura su Renault Alpine del 1984.

Bellini e Tiberti hanno primeggiato nella classifica del 2° raggruppamento, Passanante e Buccioni nel 3°, Bisi e Cattivelli su Porsche 356 S90 del 1963 nel 4°, Crugnola e Vida nel 5°, Cusumano e Carrotta nel 6°, Accardo e Becchina nel 7°, Patron e Farsura nell’8° e Roversi e Bellini su Lancia Thema 8,32 nel 9°. La classifica riservata alle vetture moderne, una novità del 2019 che ha esordito in questa gara con cinque concorrenti, arride ad Accardo e Messina su Dacia Sandero, mentre quella riservata agli equipaggi femminili premia Federica Bignetti e Luisa Ciatti su Alfa Romeo Spider del 1960. Infine, per quanto concerne le scuderie, ne esce vincitrice Franciacorta Motori, davanti a Classic Team e Scuderia Nettuno Bologna. Il prossimo appuntamento del CIREAS sarà in Sicilia, nella patria della Regolarità per la seconda edizione del Trofeo Cave di Cusa, gara entrata nel 2018 nel circus del Campionato Italiano e che godrò adesso di una data più felice per la stagione appena iniziata.

She’ s Mercedes torna protagonista su FoxLife con TEDDY

La nuova miniserie che manda in scena l’MBUX

ROMA, 24 febbraio – Dopo il successo di ‘Anna. Quella che non sei’, continua la collaborazione tra FoxLife e Mercedes-Benz Italia, con una nuova iniziativa di branded content a supporto delle attività di comunicazione legate a She’s Mercedes, la piattaforma della Stella dedicata all’universo delle donne. Sotto i riflettori di TEDDY, in onda su FoxLife da lunedì 25 febbraio, l’innovativo sistema di infotainment della Stella MBUX, regista delle vicende che vedono coinvolte le tre protagoniste della miniserie. Tre sorelle, una più grande interpretata da Camilla Filippi e due gemelle il cui ruolo è stato affidato a Stella Egitto, contemporaneamente nei panni di Viola e Marta. Un’esperienza nel Brand che dal piccolo schermo si trasferisce sul web per poi prendere vita a bordo delle Stelle firmate Mercedes-AMG. Attraverso la piattaforma dedicata Mercedes.foxlife.it sarà, infatti, possibile rivedere le puntate, approfondire i contenuti e partecipare ad un nuovo contest riservato solo alle donne e aperto fino al 12 maggio, che offre l’opportunità di partecipare al primo corso di guida su neve e ghiaccio firmato She’s Mercedes, al volante delle Stelle high performance di Mercedes-AMG.

Lunedì 25 febbraio alle 21,00, su FoxLife (Sky 114), andrà in onda il primo dei quattro episodi di TEDDY, la nuova produzione firmata FoxLife in collaborazione con Mercedes-Benz Italia. Protagoniste della miniserie due gemelle, Viola e Marta, la sorella maggiore Giulia, e un orsacchiotto conteso sin dall’infanzia. Entrambe architetti di successo, le due gemelle sono caratterialmente molto diverse: razionale e pianificatrice una, impulsiva e alla costante ricerca di emozioni l’altra.

A rendere sempre vivo il rapporto tra le sorelle le continue sfide in cui fin da bambine si mettono in gioco, che vedono la presenza costante dell’orsacchiotto TEDDY. Ed è proprio in una di queste che entra in gioco l’MBUX, che porterà risvolti inattesi nelle vite delle due gemelle. Viola e Marta decidono, infatti, di scambiarsi identità e auto, la nuova Classe A, scoprendo reciproci segreti, svelati proprio dall’intelligenza artificiale avanzata dell’MBUX. Piccole rivelazioni che le porteranno ad affrontare cambiamenti decisivi nelle loro vite.

“Ancora una volta abbiamo ritagliando al Brand un ruolo realmente funzionale alla storia, costruito insieme agli autori fin dalle prime fasi di ideazione”, ha dichiarato Mirco Scarchilli, Responsabile Marketing Communication Experience di Mercedes-Benz Italia. “Un nuovo progetto di branded entertainment legato al marchio She’s Mercedes, nato per portare i valori della Stella nell’universo femminile, in maniera diretta e coinvolgente.”

“Teddy rappresenta perfettamente il modo in cui Fox intende l’integrazione fra media brand e consumer brand. Una serie che si colloca in un percorso di continuità rispetto all’esperienza dello scorso anno con Anna Quello che (non) sei e che dimostra la forza di contenuti di questo tipo.” dichiara Emanuele Landi, Executive Director of Media Sales & Partnership di Fox Networks Group Italy. “Si tratta di un progetto che trova una collocazione naturale in una brand destination al femminile come FoxLife, le cui protagoniste sono figure moderne e attuali. Teddy è una serie tv creata, scritta e prodotta in-house e che vede fondersi canali di comunicazione diversi, in cui tv, social e web rappresentano gli elementi differenzianti per una consumer experience unica“.

Un’esperienza che dal piccolo schermo si trasferisce sul web per poi prendere vita a bordo delle Stelle firmate Mercedes-AMG. Attraverso la piattaforma dedicata Mercedes.foxlife.it sarà, infatti, possibile rivedere le puntate, approfondire i contenuti e partecipare ad un nuovo contest, riservato alle sole donne e aperto fino al 12 maggio, che offre l’opportunità di partecipare al primo corso di guida su neve e ghiaccio firmato She’s Mercedes, al volante delle Stelle high performance di Mercedes-AMG.

Nell’ambito della strategia di ‘Best Customer Experience’, She’s Mercedes si rivolge in modo mirato al pubblico femminile con l’intento di instaurare un dialogo intenso con le donne ed accrescere sensibilmente l’importanza del Marchio per questo target di riferimento.

La seconda prova Karting a Eraclea Minoa fra conferme e sorprese

Angelo Lombardo già campione Europeo, primeggia in KZ2 , Kevin Bonfiglio con 76 punti consegue il titolo di Champion Day

ERACLEA MINOA (AG) 24 febbraio 2019. Ottanta piloti provenienti dall’intera isola hanno dato vita, davanti ad un caloroso pubblico  ad un appassionante  weekend di gare . Giornata perfetta quella del giovanissimo catanese Kevin Bonfiglio che nella 60 minikart è riuscito nell’ en plein compiendo il giro più veloce in prova e in gara e aggiudicandosi pre finale e finale. Vincitori nelle rispettive classi sono stati: Giuseppe Iacono nella 125KZN Under, Enrico D’Elia nella 125 KZN Over, Samuele Cassibba nella 125 Club, Alessandro Sugameli in 125 Rock GP, Stefano D’ Angelo nella 125 x30 Junior, Angelo Blanco nella 60 entry Level, Lorenzo Scatà in 125 Rock Shifter .

La tappa agrigentina del Campionato Aci Sport Sicilia, è stata caratterizzata da un clima incerto che ha tenuto in ansia i team, pronti anche un attimo prima dello start a cambiare le regolazioni di  assetto per consentire ai piloti di ottenere le migliori performance.

Dopo le prove cronometrate e le prefinali, i primi a contendersi l’ambito alloro sono stati i piloti della 125 KZN Under. Sul campo ha vinto Giuseppe Birriolo, ma la partenza anticipata  ha tradito il pilota di Misilmeri che penalizzato di dieci secondi si è dovuto accontentare di un meritato quarto posto. Giuseppe Iacono, driver della vicinissima Realmonte, è risultato inconsapevolmente  primo, precedendo Adriano Di Leo.

Nella 125 KZ Over è stato il  locale Enrico d’Elia a spuntarla per soli 355 millesimi di secondo, dopo un appassionante testa a testa con Mirko Sulsenti, che per problemi tecnici non aveva potuto disputare  prove e prefinale. Terzo  Marcello Maragliano.

Nella 125 Club under il Team Ibleo l’ha fatta da padrone piazzando i suoi due piloti Samuele Cassiba, primo e Alan Cilia secondo autore del giro più veloce con 33.920 a ai primi due posti della graduatoria.

Alessandro Sugameli, ha vinto in solitaria la 125 Rock con il tempo migliore sul giro di 34”460. Encomiabile la prova del pilota di Serradifalco, Salvatore  Migliore, che fermo sul circuito  è giunto ugualmente all’ arrivo dopo aver riparato personalmente il mezzo.

La categoria che si è rivelata più appassionante per il competente pubblico è stata senz’altro la 125 x30 junior, vissuta sul duello fra Stefano D’Angelo e Giacomo Pellegrino. Il pilota alcamese nel corso del penultimo giro è riuscito ad effettuare un sorpasso mozzafiato che gli ha dato il successo finale, presentandosi sul traguardo con soli 157 millesimi di vantaggio.

Nella classe regina, la 125 KZN2 Nazionale, onore delle armi a Luigi Fazzino che si è accontentato del secondo posto, dietro al brolese Angelo Lombardo, driver come già detto super titolato, che ha concluso la sua prova fregiandosi anche del miglior tempo di giornata sul giro di  33”019.

Colpo di scena nella 60 entry Level dove uno dei probabili protagonisti Cristian Blandino, è rimasto in finale nel paddock, essendo stato squalificato in pre finale. Ha vinto meritatamente il modicano  Angelo Blanco, compiendo anche il giro più veloce e distanziando il migliore degli altri contendenti, il marsalese Marco Puma di 1”391.

Ottima la prova di Lorenzo Scatà, che ha vinto la 125 Rock Schifter, delusione per il priolese Alessandro Greco, protagonista assoluto della prova di Melilli,  vittima in questa occasione di un inatteso ritiro.

Prossimo appuntamento con il karting Aci sport sul circuito ragusano di Ispica il 17 marzo.

Tribolata la gara della classe 60 Minikart: inizialmente è stata rinviata come ultima prova di giornata, successivamente si è disputata a lungo in regime  di Safety car. Il catanese Kevin Bonfiglio è riuscito comunque nell’ impresa di bissare il successo di Melilli, facendo subito da lepre nella classifica del campionato. Al secondo posto Giovanni Di Blasi, staccato di 542 millesimi, terza Aurora Mistretta la giovanissima alcamese che oggi insieme a all’alcamese  Barbara Battaglia ha rappresentato la quota rosa fra i driver .

Per il campionato interprovinciale girone Sicilia occidentale alla gara inaugurale, successo meritato nella classe unica 125, per l’ agrigentino Alex Marigliano che per quanto penalizzato per partenza anticipata è riuscito a prevalere di due secondi rispetto al driver di Bronte Carlo Amato.

Alcantara® sale a bordo dell’originale SUV di lusso Bentley Bentayga Speed

NERA MONTORO (TR), 20 febbraio 2019 – Un concentrato di lusso, tecnologia, alte prestazioni e interni impreziositi in Alcantara: così si presenta la Bentley Bentayga Speed, in assoluto il SUV più potente del mondo ispirato a una lunga e gloriosa tradizione di modelli Speed.Una vettura dalla forte personalità enfatizzata da interni esclusivi in Alcantara all’insegna dell’eleganza per un’esperienza di guida ancora più avvolgente, grazie alle sue caratteristiche di grip sportivo e di comfort assoluto, persino quando l’asfalto finisce.

La finitura in Alcantara impreziosisce le parti laterali, del cuscino poggiatesta e dello schienale con impunture a contrasto che esaltano il carattere dinamico del SUV più veloce del mondo.  Lo spirito racing da Granturismo passa anche attraverso il rivestimento in Alcantara del volante assicurando l’ottimo grip sportivo che è proprio del materiale made in Italy. Alcantara rifinisce anche il cruscotto di questa Bentley che esprime la quintessenza del design britannico. Un allestimento esclusivo, molto elegante e curato, in cui Alcantara spicca nella parte centrale dei sedili, dove si trovano le cuciture a contrasto che si estendono a rombi sulle imbottiture anche sui pannelli delle portiere. Non è un caso che Alcantara sia il materiale prediletto per vestire gli interni delle anteprime più prestigiose e Bentley, propone per questo esemplare unico un nuovo schema colori e lavorazioni per gli interni, appositamente studiato per esaltare le linee di stile di questo modello sottolineando l’eleganza Made in Italy del materiale e riprendendo i colori la livrea con il richiamo in colore a contrasti delle cuciture.

Il libro “C’era una volta il West”, dopo la presentazione è in edicola

Presentazione del libro insieme all’autore Roberto Donati e ai critici Marco Luceri, Luigi Nepi, Caterina Liverani e Claudio Carabba, edizione Gremese

FIRENZE – Il 20 febbraio 2019 / Ore 18, presso la Libreria L’Ora Blu / Firenze si è tenuta la presentazione del volume “C’era una volta il West di Sergio Leone” di Roberto Donati, Gremese Editore, insieme all’autore i critici Marco Luceri, Luigi Nepi, Caterina Liverani e Claudio Carabba.

L’universo cinematografico di Sergio Leone è ricamato di America e di nostalgia: l’una si compenetra nell’altra, e insieme si completano a vicenda. Quando il grande paese sognato dai pionieri si piega alla legge del dollaro, i cowboy e i gangster cominciano ad avere qualcosa a che fare con la morte e non sono più John Ford e Howard Hawks a cantarli. Con i suoi tempi narrativi dilatati, i suoi (anti)eroi da tragedia greca e il suo senso di stanchezza e di morte,
C’era una volta il West è al tempo stesso un film sull’inizio e sulla fine del West, il culmine e insieme il canto del cigno di un genere – il western all’italiana – che, nonostante l’impressionante quantità di titoli, raramente era emerso dalla serie B del linguaggio e delle intenzioni. E, come molti western americani del crepuscolo, è anche un film sugli uomini veri: «una razza vecchia» che i nuovi affaristi «faranno sparire», come poi del resto è avvenuto nella realtà. “C’era una volta il West”, c’era una volta l’America; e c’era una volta Sergio Leone a raccontarlo e a raccontarla. Il Far West nato a Roma recupera gli spolverini e tinge te malinconie del tempo e della Storia di sugo all’amatriciana: mai così lontano, mai così vicino.

Biella Corse, la stagione parte in canavese

RIVAROLO, 21 febbraio – Con la Ronde del Canavese in programma domenica 24 febbraio a Rivarolo (TO) prende il via la stagione piemontese dei rally. Ma la scuderia Biella Corse ha già… scaldato a sufficienza i motori dato che il primo impegno stagionale è stato niente di meno che il Rally di Monte Carlo, prova d’apertura del Campionato del mondo, dove Luca Pieri era impegnato a dettare le note al torinese Claudio Marenco. Purtroppo la loro avventura è finita anzitempo per un problema fisico del pilota.

Invece domenica 17 febbraio è toccato a Eraldo Botto indossare la tuta per partecipare al Franciacorta Rally Show in terra bresciana. A fianco del pilota Federico Crepaldi su una Mini Cooper S il navigatore della scuderia presieduta da Vittorio Gremmo si è piazzato 44esimo assoluto portando a casa il successo in classe R1TN.

Nutrita, invece, la pattuglia dei portacolori della Biella Motor Team in gara alla Ronde del Canavese che si aprirà sabato 23 febbraio con le verifiche sportive e tecniche e che si dipanerà domenica sui quattro passaggi sulla prova speciale di Prascorsano. I primi a partire, con il numero 9 sulle fiancate, sono Elvis Grosso e Andrea Nardini con una Ford Fiesta di classe R5. Bisogna poi scendere al numero 23 per trovare Alessandro Rappoldi che detterà le note ad Antonio Rotella su una Peugeot 208 di classe R2B. Numero 42, invece, per Roberto Bizzini e Ilvo Rosso che vogliono essere protagonisti in classe Produzione S3 con la loro Opel Kadett GSi. Stesso obiettivo in Produzione S2 per Gianluca Bizzini e Angela Tufarelli, Citroën Saxo VTs, a cui è stato assegnato come numero di gara il 72.

Autoexpo’ 2019 pronto al taglio del nastro

Sabato 23 febbraio alle ore 10,00 l’inaugurazione della due giorni espositiva di auto e moto “da grandi firme”. Questo fine settimana a Pistoia catalizzeranno tanti appassionati di auto e moto, per la nuova edizione della rassegna ideata da Pistoia Corse, organizzata insieme all’AC provinciale. Grande successo di espositori incrementati, rispetto al 2018, del 15%. Saranno premiati, sabato alle ore 12,00, dal portale “Rallylink.it” il Campione d’Italia assoluto Paolo Andreucci, il copilota Campione del Mondo WRC-3 Luca Beltrame ed il bi-campione tricolore “Junior” e “Due Ruote Motrici Damiano De Tommaso. Grande attesa per la Ferrari F.1, per la rassegna che celebra la Porsche 911 e per il messaggio di Aci Pistoia che presenta il passaggio della “1000 Miglia” storica il prossimo maggio.

 Pistoia, 21 febbraio 2018 – Ci siamo, AUTOEXPO’ 2019, è pronto al classico taglio del nastro  ed aprire le porte alla due giorni espositiva in programma nell’area “La Cattedrale – Pistoia Fiere” di Pistoia questo fine settimana.

Organizzato da Pistoia Corse in collaborazione con l’Automobile Club Pistoia, l’evento ha conosciuto un notevole interesse da parte degli operatori economici, tant’è che la parte espositiva quest’anno ha incrementato del 15% rispetto all’edizione dello scorso anno, segno che la vetrina è un importante volano per l’immagine di chi espone oltre che per favorire ed avviare importanti contatti commerciali. Il tutto naturalmente abbracciato dalla passione per l’automobilismo, il motorsport, le due ruote ed un forte interesse per la mobilità. Considerando poi anche il valore aggiunto che l’evento ha nel comunicare il territorio, proprio con il fare arrivare tanti appassionati, come accaduto nelle tre edizioni passate, dalla sua rinascita, favorendo l’incoming.