I “sapori mondiali” del Rally Valtiberina

In programma per il 15-16 -17 marzo 2019, la gara è nel pieno del periodo delle iscrizioni, che chiuderanno l’8 marzo. Sarà la prima prova del “Trofeo Tradizione Terra” oltre che la quarta prova del Challenge Raceday. È  grande, l’attesa, sia per il cambio del format che soprattutto per l’andare a percorrere strade che hanno segnato momenti indelebili di storia rallistica.

 AREZZO, 21 febbraio 2019 –  L’appuntamento, certamente già segnato in agenda da appassionati ed addetti ai lavori, è 15-16-17 marzo. Sono i tre giorni promessi di grande effetto, di passione e di grande sport del 13° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, che quest’anno si presenta sulla scena nazionale con tante le novità. Valtiberina Motorsport, l’organizzatore ha previsto in gara auto moderne, auto storiche e vetture “All Stars”. Proprio per le auto storiche c’è la più importante particolarità, quella della validità tricolore assegnata, quella per il Campionato Italiano Rally Autostoriche – “Trofeo Tradizione Terra 2019”, che va ad affiancarsi a quella confermata per il prestigioso e sempre partecipato Challenge Raceday Rally Terra, del quale sarà il quarto appuntamento dell’annata 2018-2019. La gara è nel pieno della sua fase “calda”, la parte dell’accoglimento delle iscrizioni, periodo che si chiuderà il 9 marzo.

Da Arezzo alle Crete Senesi. Se da una parte si gioisce per la riconosciuta titolarità tricolore, non da meno è la soddisfazione per l’allungamento della gara e lo “sconfinamento” in terra di Siena, andando a ritrovare scenari unici e prove speciali da tempo assegnate alla storia della specialità. Una storia “mondiale”. Dalla provincia di Arezzo il rally andrà infatti a raggiungere la provincia di Siena, nel territorio di Asciano.  Rimarrà il quartier generale ad Arezzo, grazie al consolidato e rinnovato appoggio dell’Amministrazione e della Struttura Comunale, con confermati il coinvolgimento ed il convinto sostegno all’evento di Anghiari e Pieve Santo Stefano ed il “profumo  mondiale” si sentirà forte con il coinvolgimento di Asciano e le Crete Senesi, che saranno parte importante della manifestazione, tornando sulla scena rallistica di primo piano dopo ben venti anni di assenza. Il territorio di Asciano che conosce un forte coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale, sarà fortemente interessato con la disputa di due bellissimi “chrono” sulla prova “Monte Sante Marie”, che ha fatto la storia dei Rallies iridati degli anni ottanta e novanta.

Un percorso “mondiale”. Sono in programma nove Prove Speciali “mondiali” (79,820 chilometri di distanza competitiva su un percorso totale di 447,720) che i concorrenti andranno ad affrontare certamente con grande emozione, perché sono vere e proprie icone del rallismo internazionale. Quali? Eccole: “Monte Sante Marie”, “Alpe di Poti”, “Cerbaiolo”, “Battaglia di Anghiari” e la “Power Stage” finale da 6 chilometri, sempre sull’Alpe di Poti.

La gara “historic” sarà più corta: otto prove speciali, per un complessivo cronometrato di 73,260 chilometri, a fronte del totale di 397,370.

“Sante Marie”, “Cerbaiolo” e “Alpe di Poti”. un tris di prove da mondiale.

Sono tutte prove speciali percorse dal Mondiale Rally negli anni dal ’70 al ‘90 ed ovviamente anche dai Campionati Italiani.

La “Monte Sante Marie” conta 11 chilometri veloci,  “da brivido”, con strada mediamente larga, continui saliscendi, dossi, curvoni, allunghi e “staccatone”, su un fondo liscio e compatto. Ci sarà il celebre salto “Poggio D’Arno” che sono quasi venti anni che non viene . . .  saltato!

“Alpe di Poti” è stato un nome ricorrente in questi ultimi anni per il “Valtiberina”, una “piesse” che per la sua completezza viene chiamata “l’università dei rally su terra”. Veloce, lento, stretto, largo, curve, tornanti, salita, discesa, c’è veramente di tutto nei suoi 12 chilometri ed anche qui il famoso salto è un elemento caratterizzante delle sfide ed il fondo è mediamente liscio e compatto, più morbido nella parte di sottobosco. Le due zone riservate al pubblico sono poste una al bivio che sale dall’abitato di Pomaio, che offre la visuale in un bel tratto di strada, l’altra è la famosa zona del Bivio Panoramica, nei pressi di uno dei “salti” più fotografati dei rallies italiani. Un’arena naturale dalla quale si può seguire un grandissimo tratto di percorso.

“Cerbaiolo”  ha un posto speciale nel cuore degli organizzatori, è stata la prima della Ronde Valtiberina. E’ una strada con diversi cambi di ritmo, mediamente in salita con molti tornanti e con un fondo più morbido in generale. Ha una parte molto veloce a metà percorso in cui i piloti assaporeranno assai il piacere di guidare su terra. ed a questo tratto di strada siamo molto legati. La zona Pubblico è posta all’altezza di “Montecavallo” e permette la visuale su di un bellissimo tratto di percorso.

Anghiari” è stata la grande novità dell’edizione dello scorso anno, Per “concepirla” l’organizzazione si è avvalsa della collaborazione di “nomi” rallismo internazionale che ci sono venuti a darci un consiglio. Caratterizzata da andamento quasi esclusivamente in falsopiano, alterna tratti molto veloci ad altri che spezzano il ritmo ed aumentano la spettacolarità, ma in cui la precisione di guida è fondamentale per avere un buon riscontro cronometrico. Vi sono ampi spazi di visuale, per il pubblico, sulla prova speciale nella zona dedicata posta nei pressi dello start.

Alex Caffi Motorsport ricomincia da… tre nel 2019

Dopo i tre titoli conquistati nella stagione 2018, il team del patron già driver F1 Alex Caffi conferma l’impegno in NASCAR Whelen Euro Series 2019. Tra i piloti confermati, il vincitore del Challenger Trophy Elite 1 nel 2018 Kenko Miura, Jesse Vartiainen, e Pierluigi Veronesi. La squadra, con uno staff tecnico ampliato, schiera le tre diverse vetture protagoniste della spettacolare serie nata negli USA: Chevrolet, Toyota e Ford.

MONTECARLO (Principato di Monaco), 22 febbraio 2019. A poco meno di due mesi dal primo appuntamento 2019 della  NASCAR Whelen Euro Series, il team Alex Caffi Motorsport conferma la sua presenza nella prestigiosa serie che nel 2018 ha fruttato tre titoli alla squadra del pilota monegasco già F1. Il giapponese Kenko Miura, appoggiato dalla casa nipponica, sarà di nuovo in pista al volante della Toyota Camry numero 2 con la quale ha vinto il Challenger Trophy in Elite Con la stessa vettura in Elite 2 correrà il finlandese Jesse Vartiainen, già buon protagonista nelle file del team nella passata stagione. Sulla Ford Mustang numero 27 torna Pierluigi Veronesi, pilota italiano che nel 2018 ha ottenuto piazzamenti a podio tra i Rookie. Il team schiererà anche una terza vettura, una Chevrolet, diventando così la prima squadra a portare in pista tutte e tre le spettacolari auto, a trazione posteriore e motore Chevrolet da 5,7 litri, della serie nata negli USA. E proprio in quest’ottica la squadra ha ampliato il proprio staff tecnico con l’arrivo dell’ingegner Franco Scotuzzi, già Scuderia Italia.

Alex Caffi ha dichiarato “Ricominciamo da tre, come i titoli conquistati nel 2018, e come le vetture che seguiremo nella nuova stagione. Sono felice di ritrovare Kenko Miura, il quale oltre al titolo nel Challenger Trophy ha disputato una stagione in crescendo conclusa con un podio assoluto nell’ultima gara, ma anche Jesse Vartiainen e Pierluigi Veronesi che hanno mostrato un buon potenziale nel 2018. Abbiamo aggiunto un altro tassello importante con l’arrivo dell’Ingegner Scotuzzi, la cui esperienza sarà preziosa per permettere al team di continuare a crescere. Stiamo ancora lavorando per completare la nostra formazione di piloti nella NWES 2019, mancano poco meno di due mesi alla prima gara di Valencia ma siamo già a tavoletta”.

Tutto pronto a Eraclea Minoa per il  secondo atto del Karting Sicilia

Giunti  sul tracciato, i protagonisti della seconda prova di campionato regionale indetto dall’Aci Sport. 

Minoa Eraclea (AG) 22 febbraio 2019. I motori dei piccoli bolidi a quattro ruote, da domani torneranno a rombare sul piccolo circuito agrigentino. Si comincerà con le prove libere del sabato, che daranno ai team le necessarie indicazioni per ottimizzare le prestazioni dei kart, e consentire ai  piloti di essere al  al top per le gare di  domenica.

Confermata da Gaspare Anastasi, coordinatore del campionato, la grande affluenza di partecipanti tra i quali, Blanco, Cassiba, Fazzino, Di Lorenzo, Patanè, presenti ai test collettivi della scorsa domenica e alcune new entry. Ci saranno inoltre alcuni dei vincitori della gara di Melilli: Lorenzo Scatà nella classe  125 KZ2, Cristian Blandino nella 60 New Entry, Kevin Bonfiglio nella 60 Minikart, Stefano D’Angelo nella 125 Tag Senior, Giuseppe Birriolo nella 125 KZ Under, Alfio Messina nella 125 Nazionale Over, Salvatore Troja nella 125 Club Under. Contestualmente avrà inizio il girone Sicilia occidentale del trofeo interprovinciale.

La manifestazione, per il caloroso pubblico che riempirà la tribuna del kartodromo di Minoa, si preannuncia alquanto spettacolare. Tutti i protagonisti potranno muovere  la propria classifica di campionato, ma come è avvenuto per Alessandro Greco nella prima uscita stagionale, uno soltanto diventerà Champion Day. Il titolo verrà attribuito dall’organizzazione sommando il punteggio ottenuto  per il giro più veloce in prova e in gara, per il piazzamento in pre finale e in finale nella propria categoria, così da stabilire chi in assoluto ha primeggiato indipendentemente dall’età del conduttore e dalla cilindrata del mezzo; una vera e propria gara nella gara!

In tal modo ancora una volta si rinnova la doppia valenza del kart nel panorama automobilistico, che se da un lato per i giovanissimi rappresenta un primo passo per intraprendere la carriera di pilota,  per i più maturi, costituisce sempre con rinnovato agonismo, un’esperienza di puro divertimento.

Franco Cimarelli è pronto a dire la sua nella Novecentoundici Race Cup

Aumentano le 997 nella Novecentoundici Race Cup

Roma. Si avvicina l’inizio di una stagione della Novecentoundici RACE CUP che si preannuncia sempre più agguerrita; anche Franco Cimarelli ambisce ai vertici della classifica.

Il driver della FC Racing, squadra gestita in proprio, si presenterà ai nastri di partenza con la sua Porsche 997 CUP 3.6. “Il nuovo format mi piace moltissimo” rivela Franco “avrei partecipato anche se fosse stata una doppia mini endurance!” prosegue “non voglio condividere il sedile.. punto al gradino più alto della mia categoria e perché no anche il podio dell’assoluta non mi dispiacerebbe” continua “magari proprio al Mugello che è una pista tra le mie preferite e dove ho già festeggiato diverse vittorie” conclude.

“Motor Valley – Winter Tour a Modena (MO) per il Club Volkswagen

MODENA (MO), 9 – 10 febbraio 2019. Raduno invernale nella terra di motori quello organizzato da Passione Maggiolino di La Spezia in collaborazione con il Club Volkswagen Italia. Meta di questo raduno raffreddato ad “aria invernale”, Modena, la Motor Valley per eccellenza. Ma le terre modenesi non sono solo alberi a camme e linee sinuose è anche cultura del cibo e della buona cucina. Si è quindi partiti, come punto d’incontro con un simbolo di Modena, l’aceto balsamico di Modena IGP, un’Italian Excellence ben rappresentata a Modena da un azienda di produzione artigianale dal 1871 :”Leonardi” di Magreta di Formigine, dove gli equipaggi hanno potuto fare le iscrizioni e ritirare la ricca sacca di gadget, tra le cui dotazioni segnaliamo: una bottiglia di “Frisant Rosso” Lambrusco biologico di Castellarano, un waterless, molto gradito per la pulizia dell’auto, e dotazione di raschiaghiaccio, pratico ed utile, ed una gagliardetto del Comune di Modena. Ad accogliere i 20 equipaggi, provenienti da Liguria e Lombardia un mezzo della collezione di veicoli storici, del Signor Giovanni, un Fiat 508 “Balilla” cassonato, simbolo di quell’Italia che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, riprese con grinta a lavorare con diligenza, caparbietà e qualità. Guidati dalla dinamica Signora Leonardi abbiamo potuto intraprendere un viaggio in questa eccellenza italiana e scoprire come l’aceto balsamico, comunemente considerato come un condimento agrodolce per condire l’insalata, in realtà è possibile adoperarlo dall’antipasto al dessert con una miscellanea di variazioni di sapore basato soprattutto sull’anzianità e legno delle botti nel quale è stato conservato. Dopo il ricco buffet a base di prodotti tipici, il gruppo ha preso l’avvio, non prima di salutare una pattuglia acrobatica, partita dall’aeroporto di Sassuolo, che con due velivoli d’epoca hanno sorvolato l’acetaia Leonardi con un ricambio di saluti degli equipaggi a terra. Ci si è quindi diretti verso uno dei simboli ormai di Modena: il Museo Casa natale Enzo Ferrari che in questo periodo propone una mostra di iconiche vetture dedicate alle donne che si sono avvicinate ai motori ed in particolare ai modelli Ferrari. Guidati dal Dottor Lelli, sono stati raccontati aneddoti ed informazioni sul Drake ed il carisma delle vetture da lui create.

Paghi di questa degustazione motoristica, grazie al Presidente del Club Volkswagen Italia, Marzio Cavazzuti, lasciate le Volkswagen in compagnia delle prestigiose Ferrari (chissà cosa si saranno raccontate…) una navetta ha portato i partecipanti nel cuore di Modena, in quel centro, che riporta ancora i segni del terremoto di alcuni anni fa, ma che sempre attraente, ha fatto scoprire il Duomo, uno dei massimi capolavori del romanico impero, con l’apertura esclusiva della Torre Ghirlandina che ebbe funzioni civiche: dalla torre i custodi segnalavano l’apertura delle porte cittadine e sorvegliavano i forzieri del Comune. Qualche signora è riuscita a fare pure shopping al volo, portandosi a casa delle belle scarpe a prezzo di saldi (potere delle donne). La serata è quindi scorsa in serenità con una conviviale presso la Corte Manzini a Settecani di Castelvetro. La mattina seguente è ripreso il viaggio in “Terra di Motori” con una prima visita al Museo dell’auto Storica Stanguellini. Esposta la prima vettura targata Modena (MO 1), una Fiat Tipo 0 del 1908, dotata di un motore di 2009 cc per 16 HP di potenza e 60 Km/h di velocità massima. Il Museo espone alcuni tra i modelli più significativi delle grandi automobili modenesi con il marchio della S su sfondo giallo (giallo colore della città di Modena). Vetture che hanno collezionato centinaia di vittore: Mille Miglia, Coppa Vanderbilt, campionati europei. Il museo si trova nei vecchi stabili di una ex Concessionaria Fiat degli anni ’60. Dalle generose dimensioni, con la fantasia, abbiamo viaggiato pensando all’immenso patrimonio di vetture di interesse storico, che, allora nuove vetture, sono passate in queste strutture, per la vendita, la manutenzione, la rivendita come usato, alcune avviate alla demolizione. Abbiamo immaginato, quel profumo (per noi appassionati) che era un misto inebriante di: benzina super, olio, paraffina, cere… Ed abbiamo fatto un sospiro e ringraziato per il gradito omaggio di un portabiro, ottimo per il nostro ufficio! Ultima tappa del nostro Winter Tour, Maranello per la visita al rinnovato Museo Ferrari, un museo che in questo momento espone un omaggio a Michael Schumacher per i suoi 50 anni, raccontando la sua straordinaria carriera e i suoi record ineguagliati nella storia della F1. Espone inoltre, alcuni modelli importanti del Drake, come la Ferrari 365 GT4 2+2, vettura amata da Enzo che aveva richiesto una “Ferrari per andare a teatro”. Vettura scelta anche dai sangue blu tra i quali il principe Bernardo d’Olanda, fotografato con il Drake al ritiro della sua fiammante 365. Diciamo che in questa atmosfera abbiamo pensato, non di cambiare il nostro infaticabile Maggiolino, ma di aggiungere una rossa di Maranello (ma anche blu metallizzato come la 355 di Schumacher del 1995, va bene…), perché ci siamo sentiti partecipi di questo mondo. Dopo la sosta per il pranzo al Push Start Maranello, abbiamo potuto assistere alla partenza dei fortunati vincitori del test drive su Ferrari Portofino, prima del rientro verso i nostri lidi. Chissà come mai, sebbene andassimo ai tradizionali 95 km/h ci sembrava di volare. Forse la mente era rimasta imbrigliata in quel sound roco dell’otto cilindri richiamandoci la canzone di Fred Buscaglione “Love in Portofino”. Una bella iniziativa quindi, in questo scorcio di febbraio, grazie all’unione di due sodalizi ed al selezionato mix di iniziative a cura del Presidente Marzio Cavazzuti.

RTEAM conclude la Dakar ed ora festeggia

Il Team di Massarosa conclude un’incredibile avventura portando a termine la corsa più dura al mondo in Sud America e centrando il 3° posto della propria categoria, su oltre 150 equipaggi iscritti. Per festeggiare questa favolosa Dakar, R TEAM organizza una grande festa presso La Costa dei Barbari a Viareggio Sabato 9 marzo dalle ore 20.30

VIAREGGIO (LU), 22 febbraio – Dopo 10 giorni massacranti per uomini e mezzi, R TEAM, alla sua decima partecipazione alla DAKAR, è riuscita a portare sul podio di Lima il proprio fuoristrada, conquistando la 54° posizione assoluta (oltre 130 tra auto e SSV alla partenza) e la prestigiosa 3° piazza nel T2, ovvero i veicoli derivati dalla serie, dietro solo alle due vetture seguite direttamente dalla propria casa ufficiale. L’ “impresa”, solo così la possiamo definire visto che nella seconda settimana di gara l’equipaggio ha dormito solo poche ore, è stata possibile grazie alla tenacia, resistenza e forza d’animo messa sul campo dai due piloti Andrea Schiumarini e Andrea Succi e dal navigatore Massimo Salvatore, trio forlivese, alla loro prima partecipazione, che hanno utilizzato un veicolo preparato ed assistito da RTEAM.
L’equipaggio forlivese, seguito in gara dal camion Iveco Eurocargo iscritto come supporto veloce messo a disposizione da RTEAM con a bordo Ricky Rickler e l’ ingegnere Dragos Buran, ha vigilato giorno e notte sul Raptor intervenendo nei momenti di bisogno e nella tappa Marathon (2 giorni senza assistenza), ed ha permesso al trio di raggiungere Lima dopo 6000 km e 10 giorni durissimi, grazie anche ad una preparazione iniziata mesi e mesi prima. Precisamente una preparazione iniziata sui veicoli ad agosto, continuata poi in novembre con una settimana di allenamento fisico sulla sabbia Tunisina, e terminata il 17 di gennaio sul podio finale di Lima, dopo un percorso al 70% fatto di dune Peruviane che sono state lo scenario di questa magnifica avventura che ha messo a dura prova l’intero Team. I mezzi sono rientrati mercoledì 20 febbraio alla base, ovvero nella sede di RTeam in via di Montramito a Massarosa dove, da oltre 30 anni, il team manager Renato Rickler gestisce la più importante struttura italiana dedicata all’elaborazione di mezzi off-road da competizione, oltre che officina specializzata nella preparazione e riparazione di qualsiasi tipo di fuoristrada .
Per festeggiare questa favolosa Dakar, Rteam ha organizzato una grande festa con tutti i protagonisti che si svolgerà sabato 9 marzo dalle ore 20.30 in poi presso La Costa dei Barbari a Viareggio.

R TEAM è riuscita a concludere questa gara grazie alla propria struttura dedicata alle corse, e grazie agli eroi nascosti della Dakar ovvero il Team manager Renato Rickler, che a bordo del suo Pajero di assistenza veloce è rimasto sempre sveglio per coordinare ogni avanzamento dei veicoli durante le prove speciali e prendere decisioni importanti per il bene della squadra; come al termine della 3° speciale, dove l’Eurocargo di Ricky Rickler è rimasto bloccato insieme ad altri mezzi in un catino di sabbia, riuscendo in 8 ore a percorrere solamente 1 chilometro, per poi riuscire ad arrivare al bivacco alle 8.50 della mattina seguente, solamente 29 minuti prima dello start della prova successiva.
Questo percorso veramente difficile, quasi impossibile per i veicoli di serie, disegnato per mettere in difficoltà i super mezzi ufficiali e i leggerissimi syde by syde, ha fatto si che l’esperto team manager abbia deciso far saltare alcuni punti all’ Eurocargo (cosa possibile solo ai camion di assistenza veloce) aggiornando continuamente Ricky e Dragos sulla posizione e sulle condizioni di avanzamento del Raptor in maniera da non perdere eccessivo tempo e poter intervenire velocemente qualora si fosse presentato un problema, cosa che si è verificata durante la 7° tappa, dove al km 160 dei 350 previsti un problema elettrico ha fermato il trio forlivese che è riuscito a ripartire grazie al tempestivo intervento dell’ Eurocargo T4, arrivato sul punto grazie ad un lavoro di squadra fantastico. Tutto questo è stato possibile grazie anche ai 3 meccanici presenti a bordo del Trakker 6×6 con ricambi ed officina mobile, Stefano Iacopinelli, Maicol Iacopinelli e Riccardo Romei che ogni sera si sono presi cura dei veicoli rimettendoli a nuovo per la tappa successiva.
Una gara che non sembrava finire mai, con difficoltà che aumentavano ogni giorno, ma che col il passare dei chilometri, pensando al podio finale di Lima, venivano superate con estrema determinazione dai piloti, messi fisicamente allo stremo durante la 7°, 8° e 9° tappa, costretti a guidare durante la notte in mezzo a dune difficilissime e vedere il bivacco solamente all’alba, con 3 ore di sonno in 3 giorni, ma con la consapevolezza che il grande obiettivo era vicino, entrando all’ultimo bivacco alle 6.59 della mattina con partenza per l’ultima speciale di 110km alle 7.01, ma a quel punto nessuno avrebbe più potuto fermare i tre forlivesi che dopo 2h 32m di speciale hanno tagliato il traguardo della gara più dura al mondo in lacrime, ma coscienti di avere fatto qualcosa di grande che non verrà mai dimenticato.
La DAKAR 2019 è stata l’ennesima conferma che nessuna sfida è impossibile, se preparata senza lasciare niente al caso, e oltre la bravura dei piloti è necessaria una struttura adeguata che ti deve supportare in ogni situazione.

Germania: le funzioni di parcheggio assistito equipaggiano più le vetture mid-size di quelle premium

Per Bosch è un segnale della crescente popolarità dei sistemi di assistenza alla guida. Più della metà delle nuove auto immatricolate nel 2017 in Germania aveva a bordo un sistema di frenata automatica di emergenza. Dirk Hoheisel: “I sistemi di assistenza alla guida non sono solo tecnologie che facilitano la guida, possono anche salvare vite umane.” 

STOCCARDA (Germania), 22 febbraio – Remote Parking, Lane Keeping, sistema di rilevazione stanchezza conducente: sono solo alcune delle molte funzioni alle quali non vuole più rinunciare chi acquista una nuova auto. Le percentuali di installazione di sistemi di assistenza alla guida sono in costante aumento. “Sono sempre più gli automobilisti che vogliono un veicolo che non si limiti a prevedere ma che sia anche in grado di intervenire nelle manovre di guida” ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Bosch. Ciò che sorprende è che, nella maggior parte dei casi, non sono i veicoli di grossa cilindrata ad avere funzioni di assistenza al parcheggio come dotazione di serie. Al contrario, sono le auto del compatte e mid-size ad avere la dotazione più completa. È quanto emerge da uno studio Bosch sulle statistiche delle nuove auto immatricolate nel 2017. Che si tratti di avvisi di prossimità, sistemi di assistenza al parcheggio o telecamere per la retromarcia,il 55% delle nuove auto di piccole e medie dimensioni immatricolate in Germania sono dotate di serie di almeno un sistema di assistenza alla guida. Per contro, questo dato riguarda solo il 25% dei veicoli premium. In generale, il 45% delle nuove auto immatricolate hanno almeno un sistema di parcheggio assistito di serie.

Sistemi di frenata di emergenza assistita obbligatori nell’Unione Europea. L’analisi indica i sistemi di assistenza al parcheggio in cima alla lista delle funzioni più richieste in Germania, seguiti dai sistemi di frenata automatica di emergenza che contribuiscono a evitare o attenuare le conseguenze di un impatto. “I sistemi di assistenza alla guida non sono solo tecnologie che facilitano la guida, possono anche salvare vite umane” ha dichiarato Hoheisel. Per questo motivo l’Unione Europea sta preparando una legge che renda obbligatoria l’installazione dei sistemi di frenata di emergenza. Questo significa che dal 2022 tutti i nuovi modelli di veicolo dovranno avere a bordo questi sistemi. Il Forum mondiale per l’armonizzazione delle regolamentazioni sui veicoli, che fa parte della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE), ha redatto una legge che pone le condizioni per questo passo. Il Forum precisa che in futuro nell’Unione Europea e negli altri Paesi dovranno essere immesse sul mercato solo auto dotate del sistema frenante di emergenza. La UNECE stima che i sistemi di frenata di emergenza assistita possano salvare 1000 vite all’anno in Europa. Di tutte le nuove auto immatricolate in Germania nel 2017, il 54% erano dotate di sistemi di frenata di emergenza di questo tipo, rispetto al 38% del 2016. La valutazione delle statistiche relative alle auto nuove immatricolate nel 2017 ha inoltre evidenziato che oltre ai sistemi di park assist e di frenata assistita, altri due sistemi stanno avendo successo: le funzioni di rilevamento stanchezza del conducente e di mantenimento del veicolo in corsia. Quasi metà di tutte le nuove auto sono in grado di rilevare il colpo di sonno del conducente e più di una su tre è dotata di almeno un sistema Lane Keeping. L’Adaptive Cruise Control (ACC) è presente in quasi un quarto delle auto mentre il 9% delle nuove auto immatricolate in Germania è già dotato di un sistema Traffic jam assist parzialmente automatizzato, che aiuta l’automobilista nel traffico congestionato istruendo l’auto a seguire automaticamente il veicolo che la precede. Il sistema assume inoltre il comando di avvio e accelerazione, e frena e sterza all’interno della corsia.

I sistemi di assistenza alla guida diventano sempre più popolari in Europa. Ma non è solo in Germania che gli acquirenti si affidano sempre più agli assistenti elettronici per una guida più sicura e agevole, i sistemi di park assist e frenata di emergenza assistita si stanno diffondendo in modo crescente anche in altri paesi europei. Il park assist, per esempio, è molto popolare in Francia, dove è è presente sull’85% delle auto, la percentuale più alta per i sistemi di questo tipo. In fondo alla lista figura l’Italia, con il 44%. Per quanto riguarda i sistemi di frenata di emergenza assistita, il Belgio e la Germania sono al 54% mentre l’Olanda è al 45%. Per contro, in Italia la percentuale è del 30% e in Russia solo del 6%. I sistemi di assistenza alla guida monitorano le situazioni complesse e aiutano a evitare incidenti o persino a salvare delle vite. Per questo motivo Bosch continua a sviluppare e ampliare una gamma di sistemi di assistenza alla guida che proteggono gli utenti della strada e semplificano la vita degli automobilisti. Il perfezionamento sistematico di queste funzioni consente inoltre a Bosch di creare le basi tecnologiche per la guida autonoma del futuro. L’azienda si pone già oggi come leader innovativo in molti ambiti che sono essenziali per la guida autonoma: sensori ambientali, intelligenza artificiale e il controllo elettronico di freni, sistemi di propulsione e sterzo.

Valutazione Bosch basata sulle statistiche relative alle nuove auto immatricolate nel 2017. I dati della Federal Motor Transport Authority tedesca (KBA) per il 2017 registrano 3,44 milioni di nuove immatricolazioni di auto in Germania. Basandosi sui dati di analisi di mercato forniti da JATO Dynamics, Bosch ha cercato di capire quali fossero i sistemi di assistenza alla guida presenti nelle nuove auto in Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Italia, Belgio, Olanda e Russia. Dal 2013, Bosch analizza il grado di diffusione dei sistemi di assistenza alla guida.

Kia elettrizza il Salon International 2019

A Ginevra debutto europeo nel segno della mobilità elettrica  per nuova Soul e una concept car

 FRANCOFORTE (Germania), 21 Febbraio 2019 –  Kia Motors Europe svelerà la sua nuova concept car elettrica in occasione dell’89° Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra. Progettata dal Centro di design europeo Kia a Francoforte, questa concept vuole essere la rappresentazione stilistica del percorso del marchio nell’entusiasmante mondo dell’elettrificazione.

“Il design automobilistico ha da sempre fra i suoi obiettivi quello di suscitare emozioni forti, di coinvolgere il più possibile l’osservatore, catalizzandone l’attenzione, trasportandolo attraverso le forme verso quei valori stilistici giovani e dinamici che definiscono il marchio e le automobili Kia – ha commentato Gregory Guillaume, Vice President of Design Kia Motors Europe. Crediamo – ha aggiunto – che quegli stessi valori, quelle forti emozioni, possano essere espresse a maggior ragione da un’auto elettrica”.

“Nella progettazione di questa concept car ci siamo fatti guidare, oltre che dalle esigenze dei consumatori in termini di autonomia, prestazioni, sistemi di ricarica e dinamica di guida, anche e soprattutto dalle emozioni. Abbiamo pensato a un’auto visivamente di forte impatto e che regalasse un’esperienza di guida indimenticabile – ha sottolineato Guillaume – Una concept car da ‘pelle d’oca’, che da una parte colpisca al cuore e dall’altra rappresenti il nostro approccio olistico ed emozionale all’elettrificazione”.

Oltre al nuovo concept, Kia dedicherà grande spazio anche alla mobilità elettrica del prossimo futuro con la première europea della Soul EV a cui si affiancherà il restyling della gamma Niro (Ibrida e Plug in).

Roma Motodays 2019, la festa delle due ruote sta per cominciare

Presentata oggi al CONI l’undicesima edizione del Salone della Moto e dello Scooter. Malagò: “La fiera è uno spazio al servizio dello sport nazionale”. Testimonial di quest’anno il quattro volte iridato in Superbike Carl Fogarty e il nove volte campione del mondo di motocross Tony Cairoli
ROMA, 21 febbraio – L’undicesima edizione di Roma Motodays si prepara ad andare in scena in Fiera Roma nel lungo weekend che inizierà giovedì 7 marzo e si concluderà domenica 10.
Questa mattina nella Sala Rossa delle Piscine del CONI, alla presenza di un nutrito numero di rappresentanti dei media, si è svolta la presentazione stampa. A fare gli onori di casa, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ha voluto portare il suo saluto a Roma Motodays e ha plaudito all’unione tra lo sport motoristico e Fiera Roma. Al tavolo dei relatori, anche l’ing. Pietro Piccinetti, amministratore delegato di Fiera Roma e il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana Giovanni Copioli.
Durante la presentazione sono stati annunciati due grandi testimonial di quest’anno: il quattro volte iridato in Superbike Carl Fogarty e il nove volte campione del mondo di motocross Tony Cairoli, che saranno presenti in Fiera Roma durante i giorni di Roma Motodays.
Giovanni Malagò: il connubio tra fiera e sport. Il nostro Comitato Olimpico gode di grandissimo prestigio internazionale e il merito è anche di Federmoto e del lavoro che porta avanti da anni. In particolare è fondamentale l’attività in sinergia con Fiera Roma perché promuove e sostiene le due ruote a tutti i livelli con particolare attenzione al territorio” detto il presidente del CONI, Giovanni Malagò. “Molte altre federazioni dovrebbero impegnarsi nel sostegno di grandi eventi come Roma Motodays che sposano sia l’aspetto sportivo sia quello quotidiano accontentando ogni categoria di pubblico.  Eventi come Roma Motodays sono un plus economico per il CONI, per Federmoto e anche per Fiera di Roma.
“Il connubio con Fiera di Roma è importante, sarebbe stato il fulcro di alcune attività sportive da realizzare nel dossier delle Olimpiadi di Roma 2024”, ha aggiunto Giovanni Malagò. “Quest’idea che può sembrare così avveniristica, così coraggiosa e così diversa non è mia, ma e particolarmente vincente ed è copiata e mutuata da quello che succede nelle grandi metropoli dove gli spazi fieristici sono gli unici che permettono di sviluppare la perfetta integrazione fra il core business polo fieristico e le istanze del mondo sport a 360 grandi. Si può fare in pianta stabile ma anche una tantum, ed è uno spazio al servizio dello sport nazionale.”
Pietro Piccinetti: un ruolo di supporto sociale. “Grandi eventi come Roma Motodays non solo consentono di unire domanda e offerta, ma rivestono un ruolo di supporto sociale relativamente a tematiche quali mobilità sostenibile e sicurezza stradale per migliorare lo stile di vita delle persone”, ha detto l’ing. Pietro Piccinetti, amministratore delegato di Fiera Roma. “Roma, per la sua storia e posizione, non poteva non avere una manifestazione legata alle due ruote vista la grande presenza di motoveicoli sulle strade oltre 395.000 mila. Le fiere da sempre sono una risorsa economica e sociale fondamentale, ricordiamo l’Italia rappresenta una vera eccellenza nel settore fieristico non solo come presenze ma anche come indotto generato. Fiera Roma è una società privata che porta avanti una mission pubblica, il successo dei nostri eventi sviluppa un volano importante per il territorio e per fare questo abbiamo bisogno di collegamenti diretti con la città.”
Giovanni Copioli: diffondere la cultura del motociclismo. Ringrazio il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, per le belle parole spese nei confronti della FMI e l’A.U. di Fiera Roma, Ing. Pietro Piccinetti, per la fattiva collaborazione che anche quest’anno coinvolgerà la Federazione Motociclistica Italiana e Roma Motodays, un evento che trasmette passione per la moto”, ha detto Giovanni Copioli, Presidente FMI. “Da giovedì 7 a domenica 10 marzo il salone capitolino ospiterà numerose attività della FMI e ciò rappresenta un’ottima opportunità per perseguire uno dei nostri principali obiettivi: diffondere la cultura del motociclismo. Roma è una delle metropoli europee con maggiore diffusione di veicoli a due ruote, motivo per cui riteniamo fondamentale la nostra presenza a Motodays, articolata in vari aspetti: mototuristico, sportivo e vintage. La nostra federazione si occupa di motociclismo sotto ogni punto di vista e lavoriamo quotidianamente per rappresentare tutti gli utenti delle due ruote a motore”.
Le iniziative di ANCMA. È intervenuto poi  Claudio De Viti, Direttore Settore Moto di ANCMA, che ha fatto il punto sul mercato moto. “Il mese di febbraio il mercato si è fermato dopo anni di ripresa, anni sempre segno più. Noi speriamo che Roma Motodays sia utile per stimolare l’interesse per le due ruote”. De Viti ha riepilogato le iniziative portate avanti da Confindustria ANCMA per le due ruote motorizzate: dal guardrail salvamotociclisti alle proposte legate al Codice della Strada, relative ad esempio all’utilizzo degli scooter elettrici e all’accesso di moto e scooter nelle corsie prefenziali.
La partnership con ANAS. A proposito del guardrail salvamotociclisti è intervenuto l’ing. Lelio Russo, dirigente di ANAS, che per la prima volta è partner di Roma Motodays. La nuova barriera, interamente progettata da un team di ingegneri dell’Anas, ha superato i crash test anche con un mezzo pesante 38 tonnellate lanciato contro la barriera a 65 km/h con un angolo di impatto di 20°. L’ing. Russo ha annunciato anche il progetto relativo alle smart road, con il monitoraggio dinamico attraverso il proprio smartphone.
I contenuti di Roma Motodays. Sono intervenuti anche Riccardo Viola, Presidente del CONI Lazio, che ha sottolineato l’importanza della promozione dello sport sul territorio e il prof. Pier Luigi del Viscovo, che ha anticipato i contenuti del convegno ‘La Capitale Automobile – Moto’ che si svolgerà quest’anno per la prima volta nell’ambito di Roma Motodays.
Ad illustrare i contenuti dell’evento fieristico anche l’exibition manager Mauro Giustibelli, l’ing. Silvio Manicardi, il designer di Honda Valerio Aiello e la motoviaggiatrice Cromilla.
Tra gli interventi dalla prima fila, particolarmente sentito quello di Graziella Viviano, la madre di Elena Aubry, la ragazza romana che ha perso la vita lo scorso anno in un incidente con lo scooter dovuto ad una buca. Motivata a far sì che non accadano più incidenti simili, la Viviano ha dato appuntamento al primo incontro di ‘Tuttinsieme per la vita’, un convegno che si svolgerà in Fiera Roma sabato 23 febbraio e che poi verrà ripreso nel corso di Roma Motodays.

Gianluca Tavelli, la gara di casa non si diserta mai

Il pilota canavesano è uno dei due veterani della gara, che gli ha regalato notevoli soddisfazioni grazie alle otto vittorie di classe in undici partecipazioni. Al suo fianco, come sempre dal 2014 in avanti, Nicolò Cottellero con cui ha condiviso 86 partenze, comprese due in gare mondiali. Dopo il quinto posto dello scorso anno, l’equipaggio della Due Gi Sport sarà al via con una Clio Williams Gruppo A per una lotta di classe che si presuppone infuocata sulla prova che, non per nulla, è denominata l’Università dei Rally. Di Tommaso M. Valinotti

RIVAROLO CANAVESE (TO), 21 febbraio – La prima volta fu nel 2008 con una Panda di Classe K9 a fianco di Giorgio Romano. A quel tempo la ronde aveva un nome lungo ed abbastanza improbabile come “3° Rally Ronde della Freisa e Malvasia e del Canavese” (denominazione che deriva dal fatto che la gara era migrata proprio quell’anno in quel di Ciriè dopo due edizioni con base a Montechiaro d’Acqui nel Monferrato) e Gianluca Tavelli aveva iniziato a correre da pochi mesi, ma si era già fatto onore conquistando una vittoria di Classe K9 nel precedente Moscato Rally; alla sua settima gara il pilota canavesano ottenne il secondo successo di categoria in quell’edizione novembrina. E da allora ha sempre preso parte alla gara di casa, assommando undici partenze consecutive nelle undici edizioni disputate in Canavese, risultando così il pilota con il maggior numero di partecipazioni al pari dell’altro locale Johnny Bausano.

La Ronde del Canavese si sviluppa sulla prova di Prascorsano che si trova ad appena una decina di chilometri dalla mia officina di Castellamonte. Addirittura adesso abito a Cuorgnè, proprio dove la gara avrà il suo parco assistenza e riordino. Mancare sarebbe stato un delitto”.

La gara canavesana ha sempre portato bene al portacolori della Due Gi Sport che ha sempre visto l’arrivo ed in buona posizione collezionando otto vittorie di classe e tre secondi posti, impreziositi da due quinti assoluti (nel 2015 con la Citroën DS3 e lo scorso anno con la Škoda Fabia S2000). “Lo scorso anno era impossibile pensare alla vittoria, visto che erano presenti tre WRC e due R5 più performanti della mia Škoda S2000. Ma me l’ero cavata bene ed avevo lottato per il terzo gradino del podio che era mio fino a metà gara, e distava appena 2/10 dopo la terza prova; poi ho vanificato tutto nell’ultimo passaggio con un dritto. È stata comunque una bella gara” che ha premiato Gianluca Tavelli e Nicolò Cottellero con il Trofeo “Gino Bellan” riservato all’equipaggio canavesano meglio classificato.

Ed anche quest’anno Gianluca Tavelli affiderà il compito di leggergli le note a Nicolò Cottellero, proseguendo un sodalizio che dura dalla Ronde della Pietra di Bagnolo del 2010 (anche quella volta Tavelli vinse la Classe A5 con la Panda) che assomma a 86 partenze effettuate fianco a fianco. “Il nostro primo Canavese insieme fu nel 2012 con la Peugeot 207 S2000 ed anche in quell’occasione la gara fu positiva con il sesto posto finale, e primi di Classe. Da allora il nostro rapporto si è intensificato al punto che dal 2014 ho corso esclusivamente con lui”.

Per quanto riguarda la vettura, tutti si aspettavano di vedere l’equipaggio canavesano con la Škoda Fabia, ma a sorpresa Tavelli-Cottellero si presenteranno al via di Rivarolo con la Clio Williams di Classe A7, la stessa con cui ha disputato il Gomitolo di Lana dell’autunno scorso (anche all’ora primi di Classe) e con cui disputò l’edizione del 2010, affiancato da Ilenia Sertori, una delle tre edizioni che non lo vide trionfare in classe, ma pur sempre a podio.

Non lotterò per la classifica assoluta, ma la battaglia in classe sarà di quelle accese con sei equipaggi iscritti fra i quali i miei compagni di scuderia Stefano Blessent e Riccardo Ala. Brutti clienti. La prova speciale è stupenda. A me piace soprattutto il tratto veloce iniziale, un tuffo in discesa che manda l’adrenalina in circolo, il dosso sotto il comune di Pratiglione ed anche il tratto finale è interessante sia per gli equipaggi e per il pubblico. Se la chiamano l’Università dei Rally un motivo ci sarà. Questa gara è bellissima, ed era veramente fantastica una decina di anni fa quando si correva anche di notte. Tutte le volte che l’ho affrontata mi sono sempre divertito moltissimo, anche nel 2017 quando praticamente picchiai ad ogni passaggio sulla speciale” vincendo comunque la Classe R2B con la Peugeot 208.

Peccato che la collocazione autunnale prima ed ora a fine inverno abbia come conseguenza che il più delle volte il meteo è sfavorevole, cosa che non favorisce l’affluenza del pubblico sulla speciale

Nel loro percorso di crescita agonistica Tavelli e Cottellero hanno disputato due gare del mondiale rally: il Catalunya-Costa Daurada del 2017 e il Deutschland del 2018. “Correre nel mondiale ti cambia la mentalità. La cosa che ora mi piace meno dei rally è dover effettuare le ricognizioni. Nel mondiale le ricognizioni sono estremamente limitate e le sanzioni pesanti per chi sgarra. Le gare hanno prove lunghe che sfiorano i trenta chilometri, il feeling con i navigatori è fondamentale. Adesso effettuare le ricognizioni mi annoia e non mi diverto, cosa che invece capita regolarmente appena parto in speciale. Le Ronde inoltre, hanno parecchi tempi morti per consentire a tutti gli equipaggi di disputare tutta la prova speciale senza che la testa si accavalli sulla coda. Però questa volta non avrò bisogno di molteplici ricognizioni. Anche se la speciale cambia di volta in volta con piccoli aggiustamenti la conosco a memoria”.

Ciò significa forse che non avrà bisogno delle note di Nicolò Cottellero?

Assolutamente no. Sarà prezioso come sempre. Se si va a memoria si rischia di scordarsi qualcosa ed allora sono guai”.

Winners Rally Team pronto ad affrontare l’Università dei Rally alla Ronde del Canavese

RIVAROLO CANAVESE (TO), 20 febbraio – Se la chiamano l’“Università dei Rally” un motivo ci sarà. La prova che da sempre caratterizza la Ronde del Canavese, la mitica “Pratiglione” offre tutto quanto un rallista può chiedere ad una speciale, tecnicamente impegnativa e gratificante, come solo un esame universitario può essere.

E alla prova di esame canavesana Winners Rally Team si presenta con sette equipaggi che alla vigilia della gara non nascondono le loro ambizioni. Il primo portacolori della scuderia torinese a scendere in prova sarà l’equipaggio formato da Enrico Tortone e Cristiano Giovo che avranno il numero 2 sulle portiere della loro Ford Focus WRC, alla prima gara della stagione, che torneranno insieme dopo un anno di lontananza. Per il pilota chierese questa edizione della gara canavesana rappresenta la quarta esperienza, con le precedenti tutte positivamente concluse sul palco arrivi. Il secondo equipaggio impegnato sulle prove speciali vedrà al volante della Mazda 323 GTR Roberto Mosso che avrà al suo fianco la figlia minore Monica. Per il pilota di Collegno si tratta della sesta gara sulla berlinetta giapponese, ultima delle quali il Rally Lana del 2018, sempre affrontato con Monica alle note e seconda volta sulla Pratiglione, la prima delle quali fra le storiche con l’Opel Ascona 400.

Terminate le fatiche dell’organizzazione di Automotoracing il torinese Alberto Gianoglio torna a rivolgere la sua attenzione alle gare e, come di consueto, lo fa affiancato da Vilma Grosso con la Peugeot 208 VTI con la quale ha visto il traguardo ai Rally di Castiglione e Città di Torino dell’autunno scorso. Con il numero 45 saranno della partita Roberto Totino ed Alice Chioso per la seconda volta insieme sulla Renault Clio RS di Classe N3 con la quale hanno disputato il Rally di Castiglione a novembre. A seguire duello ravvicinato all’interno di Winners Rally Team fra la Panda di Classe A5 di Marco Di Corso con Paolo Carrucciu sul sedile di destra e l’eporediese Daniele Ferron, che sarà affiancato dal valdostano Francesco Cuaz sulla Peugeot 106 di Classe N2 che lasceranno il palco partenze di Rivarolo distanziati di un solo minuto. Sempre in Classe N2 troveremo Ivan Fontana e Ilario Pellegrino, che disporranno di una Citroën Saxo VTS, per la prima volta in gara insieme, con il pilota che torna su questa prova speciale dopo la prima esperienza del 2016 quando vinse la Classe R1B.

La 14esima del Rally Ronde del Canavese chiamerà i concorrenti sabato 23 febbraio presso l’Urban Center di Rivarolo alle ore 8.30 per l’aperura delle verifiche sportive e tecniche che dureranno sino alle ore 13.00. Dalle ore 10.00 alle ore 14.00, a Canischio i concorrenti potranno effettuare lo Shake Down con le vetture da gara, mentre alle 18.31 ci sarà la presentazione degli equipaggi nel piazzale dell’Urban Center di Rivarolo. Domenica 24 febbraio la ronde entra nel vivo con la partenza alle 8.01 dall’Urban Center, quattro passaggi sulla prova di Pratiglione e Parchi Assistenza e Riordini a Cuorgné in Piazza Ponte Vecchio e Piazza Martiri. L’arrivo è previsto all’Urban Center alle ore 17.09 dopo aver percorso 148,33 km, 42,80 cronometrati.

Yokohama al Trofeo Lady di Automotoracing-Automotoretrò 2019

Otto donne pilota hanno dato spettacolo a bordo di Peugeot 208 R2B gommate Yokohama

TORINO, 21 febbraio 2019 – Lo scorso 2/3 febbraio si è svolto Automotoretrò, importante appuntamento motoristico di inizio anno che si è tenuto come da tradizione a Torino. In occasione della kermesse hanno attirato notevole pubblico anche le gare in programma nell’area esterna denominata Automotoracing, che ha visto in pista vetture di diverse potenze e classi dare spettacolo. Una di queste gare è stata intitolata “La Grande Sfida” e ha visto battersi 8 donne pilota a bordo di Peugeot 208 R2B in una challenge con manche ad inseguimento.  Yokohama Italia ha fornito i pneumatici in regime di monogomma per questa sfida, il modello ADVAN by Yokohama A051T nella misura 190/600 R16. La vittoria è andata a Silvia Franchini, pilotessa de l’Aquila,  “Sono molto contento che l’organizzazione di Automotoretrò/Automotoracing abbia pensato a Yokohama per equipaggiare le auto de “La Grande Sfida.” – afferma Giuseppe Pezzaioli, Responsabile Motorsport di Yokohama Italia – “Siamo sempre pronti a sostenere attività racing di prestigio e incontrare il vasto pubblico di Automotoretrò ci ha fatto molto piacere. Sappiamo che la manifestazione è molto seguita e circa 72.600 persone hanno avuto accesso quest’anno al Lingotto Fiere, dove si tiene tutto il programma del doppio appuntamento dedicato al collezionismo vintage e al racing moderno.”

Riflettori accesi sulla Fiat 500 esposta al MoMA di New York

NEW YORK (Stati Uniti), 31 gennaio – Ieri, per la prima volta, si è mostrata al grande pubblico la Fiat 500 serie F acquistata nel 2017 dal Museum of Modern Art di New York . E fino al 15 giugno 2019 il prezioso esemplare potrà essere ammirato all’interno di “The Value of Good Design”, la mostra che racconta la storia del design industriale attraverso la raffinata collezione MoMA.  Il prestigioso ingresso nelle collezioni del MoMa “certifica” dunque l’importanza storica e la valenza simbolica della Fiat 500 degli anni 50, un’icona di stile italiano che incarna molti dei tratti tipici del design modernista dell’epoca, collegandolo ai temi esplorati dalle collezioni esposte al museo newyorkese. Il modello in mostra al MoMA è la 500 serie F, la 500 più famosa di sempre, prodotta tra il 1965 e il 1972. Se si contano le altre versioni (Sport, D, L, R) di prima generazione, tra il 1957 e il 1975 sono stati prodotti in totale più di quattro milioni di esemplari. Se poi si sommano le 500 realizzate dal 2007, anno del lancio nuovo modello,  a oggi si supera la quota di sei milioni di unità, tanto da farne uno dei modelli Fiat più venduti di tutti i tempi.

Progettata da Dante Giacosa e lanciata nel 1957, la Fiat “Nuova” 500 è stata concepita come auto economica per la motorizzazione del continente europeo del dopoguerra. Alla base, infatti, c’è l’idea che il design di qualità debba essere accessibile a tutti. Ecco perché nonostante le dimensioni esterne ridotte, il design di Giacosa massimizzava il volume interno, riuscendo a creare uno spazio sorprendentemente ampio, tale da poter accogliere quattro passeggeri. Il tettuccio in tessuto pieghevole di serie conferiva a quest’auto economica un tocco di gran lusso, riducendo al contempo l’utilizzo dell’acciaio, materiale prezioso per l’epoca, necessario per la sua produzione.

La leggendaria Fiat 500 al Festival Automobile International 2019

Va in scena a Parigi  il salone dedicato al design automobilistico e alle concept car. Protagonista l’intramontabile 500, di ieri e di oggi, che si conferma un’icona indiscussa del design mondiale. In mostra gli esemplari storici 500 D (1963) e Giardiniera Jolly (1972) insieme alle recenti concept Trepiùno (2004), concept 500 Zagato (2011) e nuova 500 (2007).  Completa l’esposizione la serie speciale 500 by Repetto del 2018, vettura esclusiva del mercato francese. Al salone è stato assegnato l’ambito “Prix d’Honneur” a Roberto Giolito, “papà” della Fiat 500 del 2007 e responsabile di FCA Heritage.

PARIGI (Francia), 31 gennaio – Si svolge a Parigi, dal 31 gennaio al 4 febbraio, la 34esima edizione del Festival Automobile International, il più importante evento francese dedicato al design automobilistico e alle concept car. Alla prestigiosa rassegna, ospitata presso l’Hôtel des Invalides, partecipano il brand Fiat ed FCA Heritage – il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth – che offrono grande pubblico la possibilità di conoscere da vicino un’icona indiscussa del design mondiale: la Fiat 500. All’evento parigino, inoltre, è stato conferito l’ambito “prix d’honneur” a Roberto Giolito, designer di fama mondiale e “papà” della Fiat 500 del 2007, oltre che responsabile di FCA Heritage dal 2015.

Riflettori puntati sull’icona di casa Fiat che è protagonista di una suggestiva esposizione dove si alternano  esemplari storici, recenti prototipi realizzati su base 500 e nuove serie speciali. Matrice comune, ovviamente, la leggendaria auto progettata dall’ingegnere Dante Giacosa che, nel corso dei suoi 43 anni di carriera, è stato l’ideatore di tanti dei più importanti progetti della casa automobilistica, tra cui l’originale 500 “Topolino” e la successiva Nuova 500 del 1957.

In dettaglio, sullo stand è possibile ammirare le vetture storiche 500 D (1963) e Giardiniera Jolly (1972), entrambe appartenenti a collezioni private, insieme alle recenti concept Trepiùno (2004) e 500 Coupé Zagato (2011) ed al primo esemplare della nuova 500 del 2007, tutte provenienti dalla collezione di FCA Heritage. Completa l’esposizione la nuova serie speciale 500 by Repetto, esclusiva del mercato francese.

Affascinante la storia del mitico “cinquino”, vettura che è entrata a pieno titolo nell’immaginario collettivo, superando i confini dell’automotive. Era il 4 luglio 1957 quando a Torino fu presentata la Nuova 500, la “piccola grande vettura” che divenne ben presto un simbolo della motorizzazione di massa. Nonostante le dimensioni ridotte, il design di Dante Giacosa ha massimizzato il volume interno, riuscendo a creare uno spazio sorprendentemente ampio, tale da poter accogliere quattro passeggeri. Il tettuccio in tessuto pieghevole di serie conferiva a quest’auto economica un tocco di lusso, riducendo al contempo l’utilizzo dell’acciaio, materiale preziosissimo per l’epoca e necessario per la sua produzione.

50 anni dalla sua nascita, sempre a Torino, viene presentata la nuova generazione della Fiat 500, destinata a diventare un successo globale commercializzato in 100 Paesi nel mondo e  che si è guadagnato numerosi premi, tra cui il “Car of the Year” e il “Compasso d’oro”. Tra i segreti della sua longevità c’è sicuramente la capacità di evolvere senza mai perdere la propria identità, come dimostrano le oltre 30 serie speciali – su base Fiat 500 e Abarth 595 –  che si sono succedute negli ultimi 11 anni. Complessivamente, dal 2007 a oggi, sono oltre 2 milioni e 110 mila le Fiat 500 prodotte che diventano oltre 6 milioni se sommate a quelle dell’antesignana, realizzata dal 1957 al 1977, tanto da essere uno dei modelli Fiat più venduti di tutti i tempi.

Concept Fiat Trepiuno (2004). Progettata dal Centro Stile Fiat, la concept car “Trepiuno” fece il suo esordio al Salone dell’Automobile di Ginevra del 2004. Accolto con grande entusiasmo dal pubblico, il prototipo si rivelò il precursore della nuova Fiat 500 lanciata il 4 luglio del 2007 a Torino, la quale riuscì nell’impresa di reinterpretare la vettura che fu l’antesignana della motorizzazione di massa in Italia, attualizzandola e mettendola al passo con i tempi. La Trepiuno può fregiarsi di un approccio estetico e costruttivo del tutto unico, incardinato sul concetto di “utilizzo semplificato”: il comodo abitacolo dalle dimensioni generosissime rappresenta uno spazio accogliente e sicuro grazie anche all’anello protettivo che lo circonda e delimita. Inoltre, caratterizzato da linee moderne e arrotondate e dall’utilizzo di nuove tecnologie applicate ai materiali, il concept ha abbandonato la classica configurazione 2+2 posti per abbracciare il concetto di 3+1 che sintetizza la massima riconfigurabilità degli interni.

Fiat 500 (2007). Presentata il 4 luglio 2007, la Fiat 500 diventò ben presto il manifesto della “nuova Fiat”, vale a dire della concretizzazione di un approccio originale e di un nuovo modo di concepire l’automobile, a 50 anni esatti dal lancio della prima Fiat 500. La sua silhouette è rimasta impressa nell’immaginario collettivo nazionale e non solo; la sua storia si fonde con quella di un’intera generazione di automobilisti appassionati ed entusiasti che hanno veicolato l’immagine di una vettura di successo, affidabile ed economica e l’hanno elevata al rango di simbolo dei migliori anni delle proprie vite, caratterizzati da gioia e spensieratezza. La 500 è legata a doppio filo ai loro ricordi di gioventù ed evoca un passato felice che molti di loro vorrebbero in qualche misura rivivere. Durante la creazione della nuova Fiat 500 l’obiettivo di Fiat non è stato quello di copiare l’esistente, bensì di ricrearlo: la nuova 500 ha avviato un processo di innovazione che ha reso evidenti le ambizioni di posizionamento del marchio. La Fiat 500, pur rispettando la filosofia della sua progenitrice, ha tuttavia posto l’accento sulle innovazioni assolute da essa introdotte nella propria categoria. L’esemplare esposto è il numero 001 dei 500 realizzati per l’Opening Edition della vettura.

Concept Fiat 500 Coupé Zagato (2011). Al Salone dell’Automobile di Ginevra 2011 fu presentato il concept 500 Zagato, un coupé 2+2 realizzato da una delle aziende più famose al mondo nell’ambito del design automobilistico in collaborazione con il Centro Stile Fiat. Il prototipo si distingue per le sue linee , che garantiscono uno stile davvero sportivo e contemporaneo pur non tradendo il rapporto con la tradizione stilistica della vettura. Il design si ispira al prototipo realizzato da Zagato negli anni 50 e basato sulla Fiat 500: se il celebre progettista italiano aveva in quell’occasione reinterpretato completamente lo stile della 500, i designer del modello attuale ne hanno conservato le linee generali simili a quelle di un coupé, rendendole tuttavia più aggressive; per esempio, il tetto a doppia bolla (vero e proprio marchio di fabbrica di Zagato) consente di mantenere alta l’abitabilità dell’abitacolo riducendo al contempo l’altezza da terra del veicolo.

Fiat 500 by Repetto (2018). Eleganza e personalità, esclusività e tradizione: Fiat 500 e Maison Repetto uniscono le forze per dar vita alla raffinata Fiat 500 by Repetto,  la serie speciale esclusiva del mercato francese che, lanciata lo scorso anno, proietta nel futuro un simbolo assoluto della creatività italiana. Tra gli elementi di maggior rilievo ci sono gli spettacolari esterni in colore Opéra Bordeaux personalizzato, le eleganti finiture che riprendono la silhouette di una ballerina, gli interni di lusso colmi di richiami al fascino senza tempo della 500 originale e i sedili color tabacco in pelle Poltrona Frau. Gli interni, di color avorio, si abbinano alla perfezione con il cruscotto, anch’esso in color Opéra Bordeaux. La Fiat 500 by Repetto è l’esempio perfetto della capacità di 500 di evolvere nel tempo, pur rimanendo sempre fedele a se stessa. La vettura infatti si è saputa trasformare entrando in territori sempre nuovi come, ad esempio, la tecnologia, la moda, il design, la nautica di lusso ed ora la danza, incontrando  nuovi target, rinnovandosi continuamente ma rimanendo sempre un’icona intramontabile.

Roberto Giolito. Laureato in disegno industriale a Roma nel 1985, muove i primi passi nel mondo del design come freelance, lavorando per le aziende dell’arredamento e dell’interior design. Entra al Centro Stile Fiat nel 1989, occupandosi di prototipi innovativi con trazione elettrica. La sua prima realizzazione, di cui è autore del design degli interni ed esterni, è la Fiat Downtown, che viene presentata al Salone di Ginevra 1993 in una versione completamente funzionale e marciante. L’anno successivo, disegna un’altra concept car elettrica a zero emissioni, Fiat Zic, che fa il suo debutto al salone Svizzero nel 1994. Nello stesso anno inizia a sviluppare un concetto di monovolume compatta, che porterà l’azienda FIAT a presentare e produrre la popolare Fiat Multipla veicolo a sei posti, (lunga appena 4 metri), con l’innovativo concetto di due file di sedili , di cui tre affiancati. Nel 2002 Giolito è il primo direttore del Advanced Design Center del Gruppo Fiat, in cui prenderà forma la prima concept car ispirata all’icona della vecchia Fiat 500, (Fiat Trepiùno, Ginevra 2004), e molti altri veicoli che entreranno in produzione, come Fiat Grande Punto e la Fiat Qubo. Nel 2007 Giolito debutta con la nuova Fiat 500 di produzione, che ottiene anche il riconoscimento di Car of the Year, e lo stesso anno Giolito è nominato capo del Design Fiat e Abarth al Design Center di Torino. Nel 2008 viene nominato Eurostar 2008 dalla rivista Automotive News, e dal Presidente della Repubblica Italiana ottiene il premio per l’innovazione nella sezione Design. Nel 2011 la Fiat 500 è premiata con il “Compasso d’Oro” dalla commissione dell’ADI . Nel 2012 Giolito diviene design Vice President per la regione EMEA di Fiat Chrysler, per supervisionare l’intera gamma di nuovi prodotti dei marchi Europei di Fiat Chrysler Automobiles. Nel 2015 ottiene l’incarico di responsabile della divisione Heritage di FCA Italy, per dirigere e coordinare , con un team dedicato, le attività e la tutela del patrimonio di tutte le vetture storiche del Gruppo.

Erreffe Rally Team-Bardahl: dopo il Franciacorta si vola in Portogallo

Prima stagionale per i piemontesi Zanazio e Vietti che nel rally circuit bresciano trovano le Fiesta e tanto divertimento! Venerdì e sabato intanto, impegnativa trasferta lusitana per Pedro Heller e Marc Marti.

 CASTELNUOVO SCRIVIA (AL) – Sorrisi, traversi e tanto divertimento: questo in sintesi è il resoconto del Franciacorta Rally Show per Guido Zanazio e Valentino Vietti, piloti piemontesi che lo scorso fine settimana hanno gareggiato con i colori dell’Erreffe Rally Team Bardahl. All’interno del tracciato bresciano, Valentino Vietti era alla prima esperienza con la Ford Fiesta R5: insieme a lui c’era Arianna Fortis che lo ha accompagnato in questo debutto rallistico in 4×4: i due piemontesi hanno concluso in dodicesima posizione di classe R5 restituendo immacolata la vettura dell’ovale blu dopo un fine settimana di appassionanti derapate e raggiungendo quindi gli obiettivi iniziali.

Guido Zanazio, navigato da Tosetto, ha provato a togliere un po’ di ruggine in vista delle numerose gare che lo attendono per questa stagione. Dopo un 2018 decisamente formativo, il pilota ossolano è pronto a togliersi qualche sassolino dalla scarpa!

Gli impegni dell’Erreffe Rally team-Bardahl proseguono anche il prossimo weekend quando, sulle strade sterrate portoghesi del Rally Serras de Fafe, il forte cileno Pedro Heller affronterà la prima gara del trofeo iberico a bordo della Ford Fiesta R5: insieme a lui ci sarà un navigatore di tutto rispetto; Marc Martin infatti, è un volto noto del WRC avendo navigato per parecchie stagioni piloti del calibro di Carlos Sainz, Dani Sordo, Dani Sola, Jesus Puras o Oriol Gomes. L’equipaggio dell’Erreffe, che utilizzerà pneumatici Pirelli, partirà con il numero 31.

Aperte le iscrizioni al 22° corso co-piloti della Squadra Corse Città di Pisa

Ottimo inizio di stagione per la Squadra Corse Città di Pisa. I Nannetti (Filippo e Franco) colgono un bel quarto posto di classe al Rally Della Val d’Orcia E Valerio Favali invece a fianco di Della Maggiora tredicesimo assoluto al Rally Franciacorta. Intanto sono aperte le iscrizioni al XXII Corso Co-Piloti che avrà inizio 11 marzo per concludersi il 31 marzo con otto lezioni serali teoriche e due pratiche.

Pisa, 21 febbraio 2019 – La stagione agonistica delle quattro ruote è già iniziata e la Squadra Corse Città di Pisa ha colto, con i suoi conduttori, buone prestazioni a partire da Filippo e Franco Nannetti che al Rally della Val d’Orcia hanno guadagnato  un’ottima quarta posizione di classe, mentre con l’oramai esperto  pur giovane navigatore Valerio Favali a fianco di Alessio Della Maggiora ha guadagnato una prestigiosa quattordicesima  piazza assoluta al Rally della Franciacorta.

Il risultato ottenuto dai Nannetti permette a Filippo e Franco di avvicinarsi al podio di classe del Campionato Raceday confermando la bella prestazione già ottenuta al Rally delle Marche. “La gara” dice Filippo Nannetti ”è stata bella tirata, abbiamo finito di allestire la vettura a poche ore dall’inizio della gara e dovevamo prendere confidenza con il nuovo assetto, ci siamo riusciti ed è venuto fuori un bel risultato. Vediamo di recuperare qualche punto in ottica Campionato, nelle prossime gare, il Valtiberina ed il Liburna.”

Ottima gara anche quella di Valerio Favali che era a fianco di Alessio della Maggiora al debutto con una impegnativa Škoda Fabia R5 della Rallyexperience. Il duo ha sempre più preso confidenza con la vettura e senza prendere rischi è riuscito ad ottenere dei parametri per l’utilizzo della vettura nel proseguo della stagione.

La scuderia pisana oltre seguire i suoi conduttori da un punto di vista agonistico sta lavorando per due eventi diventati un punto di riferimento degli appassionati: il Corso Co-piloti e il raduno Santa Croce Autoclassic.

Infatti, come da tradizione, ad inizio stagione la Squadra Corse Città di Pisa asd organizza l’annuale Corso Co-Piloti che quest’anno raggiunge la ventiduesima edizione. Il corso che  è il fiore all’occhiello del sodalizio pisano si articolerà in otto lezioni serali a cui andranno aggiunte due prove pratiche dove sarà simulato un rally vero e proprio con tanto di cartellonistica, settori, prove speciali ecc.. I due relatori principali saranno Massimo Salvucci e Giuseppe Tricoli a cui si affiancheranno anche gli altri componenti della scuderia oltre che personaggi di spicco dell’ambiente che daranno importante supporto agli argomenti trattati. “Scopo del corso” dice Salvucci, decano della scuderia “è quello di dare ai partecipanti gli strumenti necessari per affrontare nel migliore dei modi una gara. I rally sono affascinanti ma occorre una conoscenza attenta di ogni elemento di cui sono composti. Metteremo a disposizione degli allievi la nostra esperienza e quella dei relatori. Li porteremo per “mano” ad affrontare la prima gara con emozione, ma con la consapevolezza e la sicurezza di ciò che li attenderà”.

Il corso inizierà lunedì 11 marzo e si concluderà domenica 31 marzo dove sarà in programma la seconda prova pratica , quella finale. Il corso che avrà anche l’importante patrocinio dell’AC Pisa, da sempre a fianco del sodalizio pisano, sarà valevole anche come corso prima licenza Acisport, ed avrà il fondamentale apporto della Rallyexperience che oltre ad ospitare nella sua moderna e rinnovata struttura un paio di lezioni relative alla sicurezza permetterà agli allievi di “toccare con mano” le vetture da corsa e prendere confidenza con il futuro “ufficio” di lavoro oltre che approfondire le loro conoscenze di carattere tecnico/sportivo. Struttura quella della Rallyexperience recentemente rinnovata sia di vetture che di personale che avendo a disposizione vetture come Škoda Fabia R5, Peugeot 208 R2 e Renault Clio S1600 è sicuramente una delle realtà emergenti più professionali del settore.

A tutti gli iscritti del corso Co-Piloti sarà consegnata la pratica borsa per co-pilota e le dispense. A fine corso inoltre una commissione valuterà ogni allievo in base ai risultati ottenuti nel quiz finale sommati alle varie valutazioni sia nella prova pratica di trasferimento che quella della simulazione della prova speciale per nominare il migliore a cui sarà data l’opportunità di correre un rally a fianco di un pilota della Rallyexperience.

Inoltre per gli Under 23 la scuderia offrirà la Licenza di conduttore per l’anno in corso.  Sarà quindi un percorso formativo importante per chi vorrà avvicinarsi allo sport delle quattro ruote, forte di quanto visto nelle edizioni precedenti dove numerosi partecipanti hanno iniziato a correre grazie anche alle lezioni tenute con passione e competenza dai conduttori della Squadra Corse Città di Pisa.

Informazioni e modulo d’iscrizione su www.squadracorsepisa.it .

L’altro evento in programma a cui sta lavorando il sodalizio pisano è il raduno per autostoriche giunto alla terza edizione denominato Santa Croce Autoclassic  in programma il 4 e 5 maggio  i cui dettagli saranno resi pubblici nelle prossime settimane.

XRace Sport torna a riproporsi nel tricolore rally: Rusce-Farnocchia al via con la VW Polo R5

Per il quarto anno consecutivo, il driver reggiano e l’esperto copilota lucchese saranno al via della massima serie tricolore di corse su strada nella serie “asfalto”, con la grande novità della vettura tedesca, per puntare al titolo.

22 febbraio 2019 – XRace Sport è pronta a riproporsi da protagonista nel Campionato Italiano Rally. Il vessillo della X rossa andrà di nuovo a sventolare, in questo 2019, nella massima espressione nazionale di corse su strada, grazie al rinnovato impegno di Antonio Rusce e Sauro Farnocchia, che prenderanno parte al “tricolore” con la grande novità della Volkswagen Polo R5, nello specifico l’esemplare della HK Racing, gommato Pirelli. È una delle notizie più importanti che riguardano il Campionato Italiano Rally, quello della nuova sfida che il pilota reggiano ed il co-driver toscano andranno ad affrontare con una vettura arrivata da pochi mesi in Italia, che rappresenta l’ultima frontiera delle vetture da rally del marchio tedesco, peraltro molto attesa nei palcoscenici importanti.

Il programma di Rusce e Farnocchia prevede la partecipazione al Campionato Italiano Rally Asfalto, sei appuntamenti da marzo (Rally del Ciocco) sino ad ottobre (Rally 2Valli, a coefficiente 1,5), passando dal Rally di Sanremo, Targa Florio, Roma Capitale e Friuli.

Per Antonio Rusce questo del 2019 sarà il quarto anno di presenza nel Campionato Italiano, nei tre precedenti ha operato una notevole progressione di risultati e soprattutto di maturazione tecnica, che lo ha portato, negli ultimi due anni ad occupare un posto di rilievo nell’ambito dei piloti privati, conquistando la quarta posizione assoluta nel 2017 (disputando le sole gare su asfalto) e la quinta nella classifica “asfalto” dell’anno scorso.

In aggiunta al programma sportivo di riferimento è prevista la partecipazione, a settembre, al 40° Rally Città di Modena, dove nel 2018 la coppia Rusce-Farnocchia sfiorò la vittoria assoluta per soli sei decimi dai vincitori Dalmazzini-Ciucci.

LORAN cala il bis nel CIR 2019: pronta una Fabia R5 per Razzini-Marcomini

Frosinone, 21 febbraio – A neanche ventiquattro ore dall’annuncio di Giandomenico Basso a tempo pieno nel CIR, LORAN concede a sorpresa il bis. La società sportiva laziale infatti schiererà un secondo equipaggio nel massimo campionato tricolore.

Si tratta di Marcello Razzini e Gianmaria Marcomini, anch’essi a bordo di una Škoda Fabia R5 by DP Autosport gommata Michelin. Tanta soddisfazione dunque in casa LORAN, che dopo mesi di duro lavoro e numerosi sacrifici può presentarsi in prima linea in un CIR che si preannuncia equilibrato come non succedeva da parecchie stagioni.

Jeep® Renegade ancora più sportiva nella nuova versione “S” 

Arriva la nuova serie speciale di Renegade. La nuova Renegade ‘S’ si caratterizza per un look più sportivo dato dagli inserti Granite Crystal su badge e sulle finiture della griglia. Completano gli esterni specifici dettagli Granite Crystal tra cui le barre al tetto e gli esclusivi cerchi in lega da 19″. Di serie, i contenuti più esclusivi: UconnectTM 8,4″ NAV con integrazione Apple CarPlay e compatibilità Android AutoTM, gruppi ottici full LED – DRL, anabbaglianti, abbaglianti, fendinebbia e luci posteriori -, climatizzatore automatico bi-zona, sensori di parcheggio anteriori e posteriori. Una dotazione completa per la sicurezza, prevede di serie l’Adaptive Cruise Control, il Forward Collision Warning-Plus, l’Intelligent Speed Assist dotato di Traffic Sign Recognition ed il Lane Departure Warning Plus. Motorizzazioni: benzina 1.3 Turbo T4, con potenze da 150 CV, e diesel 1.6 e 2.0 MultiJet II, abbinabili a cambi manuali a 6 marce, automatica DDCT a 6 marce e automatica a 9 marce. A febbraio gamma Renegade con finanziamento Tutto Chiaro, con anticipo zero, Valore Futuro Garantito e fino a 6000 euro di Ecobonus garantito.  Porte Aperte nel fine settimana del 23/24 febbraio.

 TORINO, 21 febbraio – Debutta la nuova Renegade “S”, la prima serie speciale del rinnovato modello Jeep® nata sulla base della versione top di gamma Limited, che aggiunge nuova sportività al primo SUV del brand prodotto in Italia.

All’esterno la nuova Renegade “S” si caratterizza per gli inserti Granite Crystal sui diversi badge presenti (“4×4”, “Jeep”, “Renegade” e “S”) e sulle finiture della griglia. A questi elementi distintivi si aggiungono le specifiche barre sul tetto e gli esclusivi cerchi in lega da 19″ in Granite Crystal. Un look aggressivo che ne esalta ulteriormente lo stile grazie agli interventi mirati sul paraurti anteriore che, nello specifico, sfoggia nuovi fari anteriori e fari fendinebbia, oltre a un nuovo design dell’iconica griglia a sette feritoie. Inoltre, tra le principali novità si segnalano i fari con luci diurne, abbaglianti, proiettori anteriori e fari posteriori full LED, per assicurare ai conducenti efficienza e sicurezza nella guida incrementando del 50% la visibilità rispetto ai fari alogeni e del 20% la luminosità rispetto allo Xeno migliorando in particolare la percezione della profondità e l’illuminazione laterale.

Nell’abitacolo spiccano l’ambiente All Black, sedili premium con nuove cuciture in tinta tungsteno e volante rivestito in pelle con impunture nere, insieme a contenuti tecnologi avanzati e intuitivi, come l’innovativo sistema UconnectTM 8,4″ NAV con l’integrazione di Apple CarPlay e Android AutoTM, che comprende un processore più potente e performante con migliorata capacità di risposta, schermo full-color tattile capacitivo ad alta definizione. Inoltre, sono sempre di serie sulla Renegade “S” alcune dotazioni esclusive, quali i proiettori anteriori e i fari posteriori full LED, climatizzatore automatico bi-zona, sensori di parcheggio anteriori e posteriori.

Per garantire la massima protezione e confort nella guida, sono di serie sulla nuova serie “S” i sistemi Adaptive Cruise Control, Forward Collision Warning-Plus con Active Emergency Braking (sistema di frenata assistita), il Lane Sense Departure Warning-Plus (sistema di avviso di uscita dalla corsia standard su tutta la gamma Renegade) e l’Intelligent Speed Assist dotato di Traffic sign recognition (TSR). In combinazione con il sistema Intelligent Speed Assist è possibile adattare la velocità ai limiti che il TSR stesso ha previamente identificato.

A disposizione un’ampia gamma di motorizzazioni, a partire dal nuovo propulsore benzina 1.3 Turbo T4, a quattro cilindri, con potenza da 150 CV, che assicura la massima efficienza nei consumi e prestazioni eccezionali sia su strada sia in fuoristrada. I diesel con i propulsori 1.6 e 2.0 MultiJet II aggiornati con SCR (Selective Catalytic Reduction), tutti conformi alla più recente normativa Euro 6/D. La gamma motori è abbinabile a trasmissioni manuali a 6 marce, automatica DDCT (Dual Dry Clutch Transmission) a 6 marce e a automatica a 9 marce per garantire maggiore comfort e fluidità di guida.

La nuova Renegade “S” conferma le proverbiali caratteristiche off-road del brand Jeep: del resto, il modello è il migliore del suo segmento nella guida in fuoristrada, grazie all’adozione di due sistemi di trazione, con dispositivo di disconnessione dell’asse posteriore, controllo della trazione Selec-Terrain, dispositivi Hill Start Assist e Hill Descent Control.

La gamma Renegade è pronta per essere ammirata e provata in tutte le concessionarie, anche nei Porte Aperte nei fine settimana del 9/10, 16/17 e 23/24 febbraio e, grazie al finanziamento Tutto Chiaro, è disponibile con anticipo zero, valore futuro garantito e fino a 6000 euro di Ecobonus garantito.

Nel 2018 prezzi e costi di esercizio auto oltre l’inflazione, ma prospettive positive per il 2019

Analisi del Centro Studi Promotor sugli indici Istat dei prezzi


Nel 2018 i prezzi della autovetture in Italia sono aumentati più dell’inflazione. Emerge dagli indici nazionali dei prezzi al consumo determinati dall’Istat. A fonte di una crescita del livello generale dei prezzi dell’1,2%, i prezzi delle automobili sono aumentati dell’1,89% e ciò per l’effetto di incrementi del 2,04% per i diesel e dell’1,77% per le vetture a benzina. E’ invece in calo del 3,30% l’indice Istat dei prezzi delle vetture usate e, secondo il Centro Studi Promotor, la causa di questa contrazione va ricercata soprattutto nella demonizzazione del diesel, che comincia ad avere effetti anche sulle quotazioni dell’usato.

Rincari superiori al tasso di inflazione hanno avuto poi i costi di esercizio che secondo l’Istat sono lievitati del 3,27%. Le voci che hanno maggiormente contribuito a questa crescita sono quelle relative al gasolio per autotrazione (+8,14%), alla benzina (+5,38%) e agli altri carburanti per mezzi di trasporto e cioè essenzialmente a metano e GPL, che, complessivamente considerati, hanno visto i loro prezzi aumentare del 5,67%. A proposito dei carburanti, il Centro Studi Promotor avverte però che a fine ottobre la tendenza alla crescita dei prezzi alla pompa si è invertita lasciando spazio a un andamento in calo che continua anche nel 2019. Anche un’altra voce di spesa importante, quella dei pedaggi autostradali, ha visto una crescita superiore all’inflazione (+2,56%), come d’altra parte avviene regolarmente da molti anni. Quasi in linea con l’inflazione è stata invece  la spesa per la manutenzione e la riparazione che è lievitata del 1,27%.

Rincari inferiori all’inflazione hanno avuto invece i premi di assicurazione (+0,99%), l’affitto di garage e posti auto (+0,90%), i pezzi di ricambio (+0,69%), i lubrificanti (+0,69%), i parcheggi (+0,68%) e i pneumatici (+0,50%).
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, nel 2019 i prezzi delle auto nuove potrebbero vedere una diminuzione per i modelli diesel e un aumento in linea con l’inflazione per quelli a benzina, mentre sui costi di esercizio dovrebbe influire positivamente per gli automobilisti la tendenza al ribasso dei prezzi dei carburanti.