La mitica Fiat 600 Multipla conquista Londra

  • FCA Heritage presta uno dei propri pezzi più apprezzati al V&A museum: la 600 Multipla è protagonista della retrospettiva “Cars: Accelerating the Modern World”
  • La presenza della vettura all’esposizione organizzata dal museo si inserisce nel solco delle attività organizzate per celebrare il 120° anniversario di Fiat.

La Fiat 600 Multipla, vera icona dello stile italiano e antesignana di tutte le monovolume, sarà protagonista di “Cars: Accelerating the Modern World”. La mostra, che aprirà il 23 novembre, ha per tema l’impatto dell’automobile sulla società moderna ed ospita vetture che hanno rappresentato dei veri e propri acceleratori sociali ed economici per tutto il corso del XX secolo.

La retrospettiva mira a celebrare le automobili che per design, innovazione e impatto sociale hanno cambiato il mondo negli ultimi 130 anni. Strutturata in tre sezioni principali, la mostra accoglie oltre 250 oggetti e 15 vetture, tra cui il primo modello di automobile, un prototipo di auto volante e uno dei modelli più rappresentativi dell’automobilismo del Belpaese: la Fiat 600 Multipla.

Presentata al Salone di Bruxelles del 1956, la Fiat 600 Multipla propone una linea assolutamente inedita e uno spazio interno eccezionale. Con i sedili disposti su tre file può infatti ospitare comodamente sei persone oppure, con quattro sedili ribaltati, offrire un ampio e versatile piano di carico. Per la sua versatilità e il suo impareggiabile comfort, la “Multipla” diventa la beniamina dei tassisti e delle famiglie italiane per oltre un decennio.

L’auto esposta a Londra fa parte della collezione di FCA Heritage ed è normalmente in mostra presso il Centro Storico Fiat di Torino. In occasione del 120° anno di vita di Fiat, FCA Heritage ha organizzato numerose attività per celebrare la Fabbrica Italiana Automobili Torino, una pietra miliare nella storia dell’automobilismo mondiale. Tra queste ricordiamo la partecipazione della Fiat 3½ HP del 1899, di proprietà di FCA UK Ltd e in mostra permanente presso il National Motor Museum di Beaulieu, alla “London to Brighton Veteran Car Run”.

La Fiat 600 in breve. La storia della Fiat 600 inizia nel 1955 quando il nuovo modello dà il via alla motorizzazione di massa dell’Italia. La vettura è una compatta berlina due porte e quattro posti con motore e trazione posteriore. Lo sviluppo della nuova vettura era iniziato anni addietro, ed il 15 luglio del 1953 Vittorio Valletta – allora Presidente ad Amministratore Delegato della Fiat – organizza una giornata dedicata interamente alla prova della Fiat 600 (all’epoca chiamata “100”, dalla sigla di progetto di Dante Giacosa). Dopo diversi test su pista, la giornata si conclude con una riunione collegiale dell’intero Consiglio di Presidenza Fiat, che approva la prosecuzione del progetto. Fu in quella medesima giornata che si iniziò a pensare anche a una versione “giardiniera” della Fiat 600 che poi divenne, dopo una breve fase progettuale, la Multipla. Il suo esordio ufficiale avviene nel gennaio del 1956 al Salone di Bruxelles, preceduto alcuni mesi prima da un’impresa memorabile della 600 berlina: nel 1955, infatti, la vettura è protagonista del raid Roma- Calcutta, coprendo più di 12.000 km in soli 11 giorni.

La versione “multispazio” condivide la meccanica della 600 berlina con motore posteriore a sbalzo, ma l’abitacolo si prolunga in tutta la parte anteriore. Più che descriverla occorre vederla: al posto del cofano anteriore (occupato nella berlina dal serbatoio e dalla ruota di scorta) nella Multipla si trova un divano due posti. Il frontale della vettura è quasi completamente verticale, come in un piccolo pullman. Il risultato è una vettura che sembra viaggi al contrario, con la parte posteriore più affusolata e aerodinamica, che al suo interno può ospitare tre file di sedili e fino a sei persone.

La 600 Multipla ha quattro porte: due anteriori, che si aprono controvento, e due posteriori. La versatilità della vettura consente di abbattere una o entrambe le file posteriori di sedili fino ad ottenere un piano di carico uniforme lungo quasi due metri. L’auto può così trasformarsi anche in un minuscolo camper con la creazione di un “letto matrimoniale”, come descrive la pubblicità dell’epoca. La versione taxi si diffonde a macchia d’olio nelle città e diventa una delle icone dell’Italia del boom economico.

Nel 1960 Fiat aggiorna la gamma della 600 – berlina e Multipla – con la nuova versione D. Cresce la cilindrata e migliorano le prestazioni senza che aumentino i consumi: i bassi costi di gestione restano la chiave del successo della Fiat 600. Con le prestazioni migliorate aumenta anche la diffusione della Multipla in allestimento taxi: il sedile del passeggero anteriore viene sostituito da un piano porta-valigie, mentre sulla plancia prende posto il tassametro. La carrozzeria esterna resta invariata, mentre l’abitacolo nella parte posteriore viene allestito con due sedili e due strapuntini per ospitare da due a quattro passeggeri.

La tipica livrea dei taxi italiani negli anni Sessanta è bicolore: nero nella parte alta della carrozzeria e verde bottiglia in quella bassa. La 600 Multipla risulta nobilitata da questo accostamento cromatico ed anche molte vetture di privati verranno ordinate in versione bicolore. L’affidabilità e i bassi costi di gestione sono la fortuna della versione taxi che si diffonde nelle maggiori città italiane diventando una delle icone del boom economico. La 600 Multipla diventa la vettura di servizio per eccellenza di molte aziende italiane (indimenticabile la livrea predisposta dall’Abarth con la réclame delle celebri marmitte) fino a ispirare la successiva creazione del furgoncino 600 T.

La Fiat 600 Multipla sarà esposta nell’ambito della mostra “Cars: Accelerating the Modern World” presso il V&A museum fino al 19 aprile 2020. Maggiori informazioni sulla retrospettiva sono disponibili sul sito www.vam.ac.uk/exhibitions/cars; per saperne di più su FCA Heritage, visitare la pagina web www.fcaheritage.com.

Il V&A museum. Creato nel 1852 per rendere l’arte fruibile a tutti e perché potesse essere fonte di ispirazione per i designer e i produttori inglesi, il Victoria & Albert museum di Londra (V&A), è oggi il più importante museo d’arte, design e performance del mondo e possiede collezioni uniche che coprono 5000 anni di storia nei più svariati settori della creatività umana. Oggi il museo si propone come sostenitore dell’industria creativa, come fonte d’ispirazione per le nuove generazioni e come strumento per accendere l’immaginazione di tutti i visitatori.

Stefano Bizzarri da top ten a Pomarance

Il pilota pistoiese di Maresca, tornato a correre dopo tre anni e mezzo, ha chiuso la gara in nona posizione assoluta, quarto del trofeo organizzato come “tributo” alla Renault Clio Williams, la vettura che nel passato gli ha regalato forti sensazioni Al suo fianco Jacopo Innocenti, in una gara avviata con problemi di adattamento al Servofreno che non usava da molti anni, poi conclusa con una notevole progressione, conferma che lo smalto di un tempo c’è sempre. Foto Thomas Simonelli

18 novembre 2019. Stefano Bizzarri ha concluso il 6° Rally Day di Pomarance, in Valdicecina nel fine settimana appena passato, al nono posto assoluto, quarto del “Renault Clio Rally Event”, il tributo dato alla Renault Clio Williams Gruppo A, una delle più iconiche vetture da rally della quale è stato, nel recente passato, uno dei migliori interpreti a livello nazionale.

Bizzarri, che per l’occasione è stato affiancato dal copilota pistoiese Jacopo Innocenti, è tornato alle corse dopo tre anni e mezzo e nonostante dovesse riprendere a mente tutti gli equilibri necessari per competere contro avversari attivi in tutto l’arco dell’anno, lo ha fatto certamente da protagonista al volante della “Williams” della veronese TOP RALLY.

Bizzarri era uno dei “nomi” altisonanti ed attesi alla gara in Valdicecina, che nel complesso ha prodotto un risultato positivo, pur se nel complesso è rimasta una punta di amaro in bocca. Infatti, durante le prime due prove speciali Bizzarri e d innocenti sono stati attardati da difficoltà di adattamento al servofreno (che non usava da anni), che non ha consentito di poter correre in tranquillità e sicurezza, venendo attardati quindi da oltre 20”, quindi lontano dalla lotta di vertice e dalla top ten assoluta.

E’ stata poi la parte centrale della corsa, avversata costantemente dal maltempo, ed anche la fase finale, a rimettere in gioco Bizzarri, grazie ad una progressione in grande stile, conferma di forza e stile che potrebbero dare ancora tanto alle corse su strada italiane. Senza il tempo perso avrebbe potuto essere in lotta per il podio assoluto.

 

 “E’stata una piacevole esperienza, pur se il risultato ci appaga per metà. Diciamo che i bicchiere è mezzo pieno.  Siamo partiti decisamente in salita, durante le prime due prove abbiamo sofferto problemi di adattamento alla frenata con il servofreno, che non usavo da anni, facendoci perdere troppo tempo. In gare corte come queste poi li recuperi male. Poi dal secondo giro di prove e nella parte finale della gara, nonostante anche il maltempo e comunque dover battagliare contro validi avversari che corrono tutto l’anno, quindi hanno ritmo e molta meno “ruggine” di me, ce l’abbiamo fatta rimetterci sotto ed entrare nei dieci. Si poteva fare ampiamente meglio, ma va bene così. Complimenti agli avversari, tutti molto bravi, ma soprattutto complimenti all’organizzazione, che ha saputo portare avanti una gara con grandi difficoltà create dal maltempo. Per quanto mi riguarda la voglia di rimettermi a correre con questa gara è tornata ancora più forte, vediamo di valutare qualcosa di interessante per il 2020. Se si creeranno le condizioni giuste non escludo nulla, ma solo se vi sono i limiti tecnici ed economici per farlo”.

Daniele Ruggeri e Martina Marzi vincenti nella Coppa 127 alla Grande Corsa

CHIERI. La Grande Corsa, ultima gara della Coppa 127, campionato sociale riservato alle 127 promosso da Pro Energy Motorsport, ha mantenuto la promessa della vigilia di regalare sorprese e sconvolgimenti di classifica. La manifestazione torinese ha visto infatti la vittoria di Daniele Ruggeri e Martina Marzi, che hanno bissato la vittoria a maggio al Rally del Grifo. I portacolori della Media Rally e Promotion hanno così conquistato punti importanti sia nell’assoluta che nelle classifiche piloti e navigatori, interpretando al meglio le selettive prove speciali piemontesi. Al secondo posto sono giunti gli alfieri della Novara Rally Group Paolo Margarito e Marco Accaroli, al debutto nel campionato sociale e sorprendenti sugli asfalti piemontesi, mentre terzi si sono classificati gli eporediesi della Biella Corse Marco Cassina ed Alice Biancotto, vincitori fra le vetture da 900cc. La ben organizzata manifestazione torinese ha riservato diversi colpi di scena e fatto registrare i ritiri per problemi meccanici di Marco Binati, Simone Pinna e Claudio Strola. “Siamo contenti del risultato – ha dichiarato Daniele Ruggeri – secondi di classe 1150 della gara e primi di Coppa 127. Dovremmo essere secondi assoluti, siamo soddisfatti e speriamo di poter partecipare anche l’anno prossimo”. “Bella iniziativa – ha affermato Paolo Margarito – ci siamo divertiti e cerchermo, nel limite del possibile, di partecipare il prossimo anno”. “Siamo molto felici – ha dichiarato Carlo Cassina – per il podio e la vittoria fra le 900cc”.

Team Bassano sul podio al Giro Monti Savonesi

Sul terzo gradino assoluto del rally storico la BMW M3 di Noberasco e Gangi, mentre su quello più alto della regolarità sport ci salgono i Migliore. Foto Nicolas Rettagliati

Romano d’Ezzelino (VI), 18 novembre 2019 – Nuova gara a calendario e nuovo podio per il Team Bassano: alla prima edizione del Giro Monti Savonesi Storico, il team dall’ovale azzurro si è infatti messo in bella evidenza grazie alla terza posizione assoluta conseguita da Gabriele Noberasco con la BMW M3 Gruppo A condivisa assieme a Fulvio Gangi; per il popolare “Odeon” una prestazione positiva impreziosita dallo scratch sull’ultima speciale, in una gara nella quale il fondo viscido ha indubbiamente favorito le trazioni integrali. Dei quattro equipaggi al via, all’arrivo anche quello formato da Stefano e Massimo Carminati che hanno portato al traguardo l’Opel Ascona SR 1.9 Gruppo 2 in ventisettesima posizione assoluta, aggiudicandosi la propria classe. Non hanno invece concluso il rally, entrambe per problemi al cambio, l’Opel Corsa GSI di Enrico Canetti ed Angelo Pastorino e l’Autobianchi A112 Abarth di Saro Pennisi ed Angelo Bregliasco.

Dalla gara di regolarità sport, un’altra bella soddisfazione grazie a Massimo e Matteo Migliore che hanno portato alla vittoria assoluta l’Opel Kadett GT/e.

Nel fine settimana si è anche corso in Sicilia il Rally Tindari Storico che ha visto la Porsche 911 SC Gruppo 4 di Pietro Tirone e Giacomo Giannone, chiudere al quinto posto assoluto e al primo di classe.

Un buon Valpantena per la Scuderia Palladio Historic

Nella gara di regolarità sport più famosa e frequentata d’Italia, i Coghi padre e figlio colgono la sesta posizione assoluta con l’Ascona 400. Foto Videofotomax

Vicenza, 18 novembre 2019 – Con lo svolgimento della 17^ edizione del Revival Valpantena, la stagione sportiva della Scuderia Palladio Historic si sta avviando all’epilogo e anche alla classica manifestazione veronese è arrivato un buon risultato; è infatti grazie alla sesta prestazione assoluta di Diego e Fabio Coghi su Opel Ascona 400, che la compagine vicentina è entrata anche quest’anno nella top ten della “sport” più famosa d’Italia.

Scorrendo la classifica assoluta, in ventiquattresima posizione si piazzano Ezio Franchini e Gabriella Coato con la Talbot Sunbeam TI; si arriva alla numero 37 per trovare la BMW M3 di Guido Marchetto e Roberto Zamboni e l’altra BMW, la 325 i di Andrea Cazzola e Roni Liessi si posiziona alla 49. Subito dietro, cinquantesimi chiudono Daniele Carcereri e Orazio Franchini con la Peugeot 205 GTI, penalizzati da un paio di “300” ad inizio gara.

Salta sicuramente all’occhio la mancanza in classifica di Mauro Argenti e Roberta Amorosa in gara con la Porsche 911 T ma costretti al ritiro per un problema alla strumentazione; gara terminata anzitempo anche per Zanetti – Scalco su Ford Sierra e Pescarin – Gallinaro su BMW M3.

Nel prossimo fine settimana, un particolare evento straniero vedrà al via un equipaggio della Palladio Historic; si tratta del Rally Show Santa Domenica che si svolgerà in Croazia nelle vicinanze di Zagabria. Un rally tutto su sterrato aperto a ogni tipo di vetture comprese le storiche, categoria dove gareggeranno Mario Pieropan e Roberto Raniero con la Simca Rally 2.

 

Pomarance sfortunato per Francesco Paolini

Condizioni meteo da incubo hanno limitato la prova del pilota di Montieri, quarto in classe R3C con la Renault Clio di SMD Racing condivisa con Marco Nesti. Foto Francesco Alfieri

Montieri, 18 novembre 2019 – Dopo un’esaltante serie di risultati di vertice, l’ultimo dei quali era stato il quarto posto assoluto al 43° Trofeo Maremma, Francesco Paolini chiude il 6° Rallyday di Pomarance con un piazzamento che, giocoforza, non lo può certamente soddisfare.

Il forte driver di Montieri, in una domenica condizionata dal maltempo, con la pioggia a mettere in crisi anche il regolare svolgimento della manifestazione, era partito all’attacco, alla guida della Renault Clio R3C preparata da SMD Racing, con Marco Nesti alle note e difendendo i colori del Jolly Racing Team, ma un testacoda sulla prima prova speciale, con oltre 25” persi, ha vanificato ogni ambizione.

La rimanente parte di gara, pertanto, è stata disputata da Paolini con il preciso obiettivo di non correre inutili rischi, ma anzi sfruttando l’occasione per testare nuove soluzioni di assetto in ottica dei futuri appuntamenti. In ogni caso, il pilota maremmano ha pian piano recuperato terreno in classifica, chiudendo 19° assoluto ed al quarto di posto di classe, non lontano da un podio che, senza il tempo perso in avvio, sarebbe stato suo.

Dichiarazione di Francesco Paolini: “Purtroppo non tutte le ciambelle escono con il buco, e questa domenica proprio non c’è stato niente da fare. In una gara corta come questa, era impossibile recuperare il tempo perso sulla prima prova, quindi abbiamo preferito, in accordo con la squadra, sperimentare nuovi setup, lavorando quindi in ottica futura. SMD Racing si è dimostrato, ancora una volta, un team di professionisti, e la vettura ha sempre funzionato al meglio. Grazie anche a Marco che divide l’abitacolo con me, a tutti gli amici e partner che ci supportano, ed a Jolly Racing Team, nostra scuderia ed organizzatrice della gara, che si è superata nella gestione dei problemi causati dal maltempo, e ci ha permesso di disputare regolarmente l’intera gara. Ci rifaremo molto presto!”

Secondo posto assoluto per Pollara-Siragusano al Tindari Rally

Marco Pollara “Al Tindari Rally abbiamo conquistato un secondo posto assoluto nonostante la sfortuna. Adesso concentrati sul Tuscan Rewind per la lotta per il titolo di Campione Italiano Rally Junior”.

In attesa dell’ultimo appuntamento del campionato italiano rally junior, Marco Pollara si è concesso una parentesi a quattro ruote motrici, con la partecipazione in Sicilia al Rally di Tindari, a bordo della Skoda R5 della MS Munaretto.

La undicesima edizione del Tindari Rally, svoltasi a Messina tra sabato 16 e domenica 17, è stata caratterizzata da meteo incerto, ma nonostante il maltempo il giovane prizzese Marco Pollara, navigato dal fidato Rosario Siragusano, è riuscito a conquistare il secondo posto assoluto, preceduto dal cerdese Totò Riolo.

Una gara molto combattuta, dove il meteo ha giocato a sfavore del giovane pilota palermitano, che si è trovato allo via della prova speciale n°4, “San Piero Patti 1” con un improvviso acquazzone, che ha giovato ai primi partenti, ma che ha penalizzato Pollara e Siragusano, che si sono trovati a percorrere sotto il diluvio la prova.

“Ancora una volta per me il Tindari Rally si rivela una gara veramente spigolosa -ha commentato il pilota di CST Sport Marco Pollara-. È una gara che mi piace molto per le caratteristiche del tracciato e per il calore del pubblico, ma ogni volta abbiamo sempre un impedimento. Quest’anno ci siamo ritrovati al via con un ottimo mezzo, ma nulla abbiamo potuto contro l’acquazzone che ha diviso la classifica della gara. Inoltre, come se non bastasse, abbiamo forato una gomma negli ultimi chilometri della “San Piero Patti 2”, che ci ha fatto perdere secondi preziosi. Rimaniamo ugualmente contenti per il risultato, questa per noi era una gara test, l’appuntamento importante sarà questa settimana, perché torneremo a correre nel Campionato Italiano Rally junior, per lottare per il titolo. È l’ultima gara e dobbiamo difendere la nostra leadership nel campionato. Ringrazio e mi complimento con il mio presidente Luca Costantino, che ha organizzato un’ottima manifestazione, la MS Munaretto per l’ottimo mezzo che mi ha messo a disposizione ed infine, ma non per ultimo il mio navigatore, Rosario Siragusano, che ha dato il massimo nella gara di casa. Ora ci concentriamo sulla terra, il Tuscan Rewind ci aspetta e sarà lì che daremo il massimo.”

Sulla prova Morieri in particolare, Marco Pollara ha dimostrato di avere un ottimo passo, aggiudicandosi il secondo passaggio e accusando meno di due secondi negli altri due passaggi. Anche nelle altre prove il prizzese Pollara ha dimostrato di avere un passo gara da primi tre dell’assoluta. Adesso, occhi puntati sulla gara terraiola che si disputerà in Toscana questo weekend, in provincia di Siena, dove Marco Pollara punta a conquistare il titolo di Campione Italiano Rally Junior e l’importante premio messo in palio per la prossima stagione.

Il Team Guagliardo protagonista al Tindari Historic Rally

Gli alfieri Lombardo-Merendino (Porsche 911 RS) si aggiudicano l’ultimo round del Campionato Siciliano Rally Autostoriche. “Gordon”-Cicero (Porsche 911 SCRS) e Buggea-Marin (Porsche 911 RS) festeggiano i rispettivi titoli regionali di categoria. Gara in crescendo per Tirone-Giannone (Porsche 911/SC)

Patti (Me), 18 novembre 2019 – Bottino pieno in quel di Patti, per il Team Guagliardo. I selettivi asfalti del Messinese, infatti, hanno detto bene agli alfieri Mauro Lombardo e Rosario Merendino che, a bordo della Porsche 911 Rs, si sono aggiudicati la terza combattuta edizione del Tindari Historic Rally, ultimo quanto decisivo appuntamento stagionale del Campionato Siciliano Rally Autostoriche andato in scena nel fine settimana appena trascorso. Al rientro dopo una lunga pausa, l’equipaggio cefaludese è partito lancia in resta sin dalle prime battute di gara, imponendosi in tre prove speciali delle sette effettivamente disputate (sulle otto in programma) così da svettare tanto in un’ideale classifica assoluta quanto in quella del 2° Raggruppamento. Nella medesima categoria, da registrare il secondo gradino del podio conquistato dal compagno di squadra Michele Buggea (Porsche 911 Rs). Un piazzamento più che sufficiente per il pilota agrigentino per insignirsi del titolo regionale di specialità, nuovamente assistito alle note dal figlio d’arte Marco Marin, dopo averne già condiviso l’abitacolo, ma per la prima volta, al “Valle del Sosio Historic”.

Weekend da incorniciare e festa grande anche per “Gordon”, presentatosi al via su Porsche 911 SC/RS di Gruppo B. Il gentleman driver palermitano, sempre in coppia col fido Salvatore Cicero, infatti, ha fatto suo primato e alloro isolano nel 4° Raggruppamento nonostante una toccata all’anteriore e qualche problema dettato dalla scelta delle gomme. Lo schieramento, infine, è stato completato dai rientranti Pietro Tirone (Porsche 911/Sc) e Giacomo Giannone che, in virtù di una prestazione in crescendo, hanno centrato la piazza d’onore in un competitivo 3° Raggruppamento e spuntato il miglior tempo nel terzo passaggio della “San Piero Patti”, frazione cronometrata conclusiva.

MM Motorsport sul podio di classe a Pomarance

Il team lucchese centra il bronzo tra le S1600 con la Renault Clio portata in gara da Roberto Tucci e Giampietro Micalizzi, anche sesti assoluti. Foto Francesco Alfieri

Porcari (LU), 18 novembre 2019 – La presenza di MM Motorsport a Pomarance si è chiusa con un buon podio di classe, ennesimo risultato positivo nella stagione sportiva della struttura lucchese.

Sugli asfalti di Pomarance, resi al limite della praticabilità dalle forti piogge, che hanno messo a rischio anche il regolare svolgimento del rally, il team di Porcari ha portato la Renault Clio S1600 al bronzo di classe, grazie alla prova di Roberto Tucci e Giampietro Micalizzi.

Il driver di Venturina, portacolori di Jolly Racing Team, ha patito in avvio il doversi riadattare alla guida di una vettura a trazione anteriore, ad un anno esatto dall’ultima occasione in cui era salito sulla Clio, e le condizioni atmosferiche non lo hanno certamente aiutato, considerando anche che il bagnato non è il suo terreno preferito. Grazie ai consigli della squadra, Tucci ha migliorato costantemente le sue performance, e con un ultimo giro di prove in gran spolvero ha consolidato il podio di classe ed anche la sesta posizione assoluta, arrivando a sfiorare il podio assoluto, distante appena 4”0.

Dichiarazione di Manuela Martinelli: “Gara difficilissima, con un meteo inclemente che ha reso la vita difficile a tutti, dagli equipaggi alla direzione gara, che ha fatto i salti mortali per far disputare comunque il rally. Roberto ha sofferto in avvio, ma insieme siamo riusciti a capire dove intervenire per metterlo in condizione di esprimersi al massimo. Siamo contenti dei tempi fatti segnare nelle ultime due prove, dove Roberto ha detto di essersi anche divertito, pur non essendo un amante del bagnato. Possiamo dunque archiviare questo weekend tra le tante soddisfazioni colte in questo 2019.”

 

Auto UE: +8,6% in ottobre e segnali positivi per il Diesel in Germania

Mercato 2019 verso il pareggio con il 2018 e in calo solo del 2,4% sul record del 2007
Ottobre positivo per il mercato dell’auto in Europa. Nell’area UE+Efta le immatricolazioni di autovetture nuove sono state 1.214.989 con una crescita complessiva dell’8,6% e crescite in tutti i paesi dell’area tranne che nel piccolo mercato di Cipro. Il buon risultato di ottobre è dovuto però in parte ancora alla vicenda dell’entrata in vigore del nuovo sistema di omologazione WLTP che nel 2018 aveva determinato in agosto una forte crescita delle immatricolazioni di vetture non in regola con la nuova normativa e difficoltà di approvvigionamento nei mesi immediatamente successivi per la insufficiente disponibilità di vetture in regola con la nuova normativa.
Secondo il Centro Studi Promotor, il dato di ottobre 2019, come quello di settembre (+14,4%), risolleva le sorti di un’annata automobilistica che nella prima metà dell’anno sembrava decisamente debole. Il consuntivo del primo semestre si è infatti chiuso con un calo del 3,1%. Nel cumulato dei primi dieci mesi il calo si è invece ridotto allo 0,7% e sembrano esservi le condizioni per chiudere il 2019 in sostanziale pareggio o in modesta crescita rispetto al 2018, cioè per portare le immatricolazioni intorno a quota 15.600.000, un livello che è al di sotto del 2,4% rispetto al massimo del 2007. Certo il mercato dell’auto sconta l’indebolimento del quadro economico e gli effetti della demonizzazione del diesel, ma proprio per quest’ultimo aspetto un segnale positivo sembra venire dal maggior mercato del continente, quello della Germania, dove la quota del diesel sulle immatricolazioni ha ricominciato a crescere.
Come sempre, anche nei dati di ottobre, la parte del leone nella UE la fanno i cinque maggiori mercati che si accaparrano il 71,4% delle vendite e che chiudono tutti in positivo tranne il Regno Unito. L’incremento maggiore lo fa registrare la Germania che mette a segno in ottobre una crescita del 12,7% e che, secondo Reinhard Zirpel, presidente dell’associazione dei costruttori di auto tedeschi (VDIK), nell’intero 2019 potrebbe arrivare a quota 3,4 milioni di immatricolazioni, un livello inferiore solo al record del 2009. Ottimo risultato è anche quello del mercato francese che cresce dell’8,7% e nel consuntivo dei primi dieci mesi dell’anno è in sostanziale pareggio (-0,3%). Terzo per crescita, tra i grandi mercati, è quello del nostro Paese con un incremento del 6,7% in ottobre e con un piccolo calo nel consuntivo dei primi dieci mesi (-0,8%). Bene anche la Spagna che cresce in ottobre del 6,3%. Nel consuntivo dei primi dieci mesi questo mercato accusa però un calo del 6,3% sullo stesso periodo del 2018 e ciò essenzialmente per la debolezza della domanda dei privati compensata soltanto in parte da una certa effervescenza degli acquisti delle aziende. In difficoltà invece il mercato del Regno Unito che accusa un calo del 6,7% in ottobre e del 2,9% nei primi dieci mesi dell’anno a causa dell’incertezza legata alla Brexit e di una crescita economica stentata.
In sintesi, secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, tenendo conto del quadro economico internazionale, la situazione del mercato automobilistico europeo non è insoddisfacente ed inoltre va sottolineato che se prendesse corpo il segnale proveniente dal mercato tedesco di una possibile inversione di tendenza nella caduta del diesel verrebbe meno un fattore negativo che ha fortemente condizionato la domanda sia nel 2018 che nel 2019.

 

Rally del Piemonte, Classe R2B: tutti dietro a Gonella-Manassero

Gara siderale dei due fidanzati monregalesi che non concedono spazio agli avversari. Nella battaglia a tre per la seconda piazza hanno la meglio Fenoglio-“Leon” su Amerio-Piovano, alla prima esperienza su Peugeot 208 e Baravalle-Ghietti che incappano in un testacoda che fa perdere loro il tempo per lottare per il podio. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Barbara Garulla e Fulvio Ferraro; Elio Magnano; Danilo Ninotto, Stefano Romeo, Gabriele Valinotti

MONDOVÌ (CN), 20 ottobre – La Classe R2B, al Rally del Piemonte, sembrava divisa in tre tronconi. Nel primo c’erano i giovani fidanzati monregalesi Andrea Gonella (25 anni) e Denise Manassero (20 anni), che hanno fatto gara a sé, disinteressandosi fin dalla prima prova speciale della lotta di categoria, ma combattendo per le Due Ruote Motrici, che hanno vinto autorevolmente, cercando di inserirsi fra le più potenti e con maggior trazione, grazie alle quattro ruote motrici, Škoda Fabia R5, cosa perfettamente riuscita loro nel diluvio della Ceva di mezzogiorno quando hanno segnato il terzo tempo assoluto e nell’ultima prova, terminando la gara quinti, dopo quattro Škoda Fabia R5, neppure troppo distaccati. Alle spalle dei due portacolori dell’Eurospeed la lotta è stata interessante e ricca di capovolgimenti di fronte con Cristiano Fenoglio-“Leon” (ottimi settimi assoluti) che pagano 1’54” a Gonella, ma salgono sul secondo del podio di Classe R2B precedendo di 11”2 Roberto Amerio-Enrico Piovano (ottavi assoluti), a loro volta davanti a Danilo Baravalle-Enrico Ghietti di 24”2 (noni assoluti).

Che sia una classe combattuta lo si capisce subito fin dal primo passaggio a Cigliè con Fenoglio che paga 8”5 a Gonella, ma, nonostante un rischio in discesa, precede di 2/10 Roberto Amerio, per la prima volta alla guida di una Peugeot 208 R2B e di 9/10 Danilo Baravalle in crisi di freni (pastiglie non rodate) in discesa. Baravalle risolve i suoi problemi prima della passaggio successivo a Ciglié e paga appena 3”1 a Gonella (il divario minore della gara) e stacca di 7”5 Fenoglio, indeciso se montare gomme da bagnato o asciutto sull’umido di Ciglié, e 9”4 l’accorto Amerio, troppo conservativo in discesa. La prima giornata si chiude con Baravalle che staccato di 12”5 da Gonella, ma con un vantaggio di 6”6 su Fenoglio e 8”7 su Amerio.

Si riparte domenica mattina con Baravalle che sembra poter allungare a Niella su Fenoglio e Amerio, ripetendosi a Ceva, dove Amerio riesce a far meglio per 13” di Fenoglio sulla strada bagnatissima, con il monregalese che chiude la prima metà di gara con 28”3 di ritardo da Gonella e 25”7 di vantaggio su Amerio che a sua volta precede di 5”7 Fenoglio. La classifica prende un volto definitivo sulla Niella Tanaro di mezzogiorno, quando Baravalle incappa in un testacoda spegne la Peugeot 208 e paga 1’14”6 a Fenoglio (secondo tempo a 9”9 da Gonella) e praticamente perde ogni possibilità di lotta per il podio di classe. Amerio cede altri 9”1 a Fenoglio e viene ripassato in classifica, con il pilota di Villanova Mondovì che insegue Gonella a 1’09”6 ma vanta 3”4 su Amerio e ben 43” netti su Baravalle. Nella prova successiva Fenoglio è il più veloce dei tre per appena 1/10 su Baravalle e 10” netti su Amerio consolidando così la sua seconda piazza in classe. Il pilota di Villanova Mondovì si ripete a Ceva con 1”2 su Amerio che ha sempre più confidenza con la Peugeot e 2” su Baravalle, che è il più veloce dei tre nell’ultima speciale, davanti ad Amerio per 6”5 e a Fenoglio (+9”9) che ha ormai ben chiaro di avere in mano la situazione e non rischia. Alla fine successo di Gonella-Manassero con un vantaggio di 1’54”9 su Fenoglio-“Leon” che regolano per 11”2 Amerio-Piovano e per 35”4 Baravalle-Ghietti.

La seconda parte della classifica vede prevalere gli inglesi Andrew Pawley-Timoty Sturla, affezionati protagonisti al Rally del Piemonte che lottano per la quinta piazza con Diego Pinzano-Marco Zegna fino a quando i biellesi restano in gara (uscendo di strada nel ripassaggio su Niella Tanaro) concludendo con buon margine su Andrea Baudino-Simona Ferrero che effettuano la loro gara senza incedere in eccessivi rischi.

Ritiro con gran botta per Davide Gardino-Cristiano Giovo nell’ultima prova speciale, incidente che obbliga la direzione gara a sospendere la prova per sospendere il navigatore ferito e trasportarlo in ospedale.

  • Iscritti 8, verificati 8, classificati 6, ritirati 2.
  • Vincitori Prove speciali: 8 Gonella-Manassero
  • Leader di classifica: 1-8 Gonella-Manassero

Rally del Piemonte, Classe R3C: Schram-Lamura navigano meglio

Classe molto combattuta, al di là dei distacchi in classifica, che vede il successo dei costanti, e veloci, concorrenti liguri, davanti agli sfortunati Borgna-Barbero. Grande inizio di Silvestro-Bodrito, vanificato da un’uscita di strada. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Barbara Garulla e Fulvio Ferraro; Elio Magnano; Danilo Ninotto, Stefano Romeo, Gabriele Valinotti

MONDOVÌ (CN), 20 ottobre – Successo in Classe R3C, monopolizzata dalle Renault Clio, dei liguri Dirk Schram-Ciro Lamura che concludono la gara con un vantaggio importante su Andrea Borgna-Roberto Barbero dopo una gara che ha registrato numerosi colpi di scena e ha premiato la costanza di azione dei portacolori della scuderia genovese La Superba, punito l’esuberanza di Enrico Silvestro-Beatrice Bodrito e penalizzato oltre misura gli incolpevoli Borgna-Barbero.

Le due prove del sabato hanno messo in evidenza Enrico Silvestro-Beatrice Bodrito, che viaggiano come saette nell’umido di Ciglié chiudendo la prima giornata al nono posto assoluto, viaggiando a palla nonostante il pilota di Vignolo sia alla prima gara della stagione, dopo due anni di stop. Alle sue spalle si mettono subito in evidenza Schram-Barbero che contengono il ritardo in soli 9” e precedono Borgna-Barbero, che dopo aver affrontato con cautela il primo passaggio, sono più determinati nel secondo e chiudono la giornata a 10”2 da Schram, pilota con cui duelleranno per tutto il resto della gara.

La tappa di domenica si apre immediatamente con un colpo di scena. Silvestro-Bodrito viaggiano velocissimi lungo tutta la prima prova speciale, ma perdono il controllo della loro Clio R3 a poche centinaia di metri dal fine prova, sbattono contro il terrapieno, rimbalzano e rotolano nel dirupo sottostante. Nessun danno all’equipaggio, ma macchina incidentata e ritiro. Salgono così in cattedra Schram-Lamura, che vincono le due prove speciali mattutine, ma con distacchi estremamente limitati su Borgna-Barbero che inseguono a 6/10 a Niella e a 1” netto a Ceva. A metà gara il divario fra i due equipaggi è di appena 11”8, con nulla di deciso.

La ripetizione di Niella vede Borgna-Barbero rosicchiare 2”4 a Dirk Schram con serie intenzioni di proseguire la loro rimonta che, però, viene vanificata a fine della stessa Niella dalla rottura di un bullone che tiene un semiasse, costringendo l’equipaggio portacolori di Meteco Corse a procedere lentamente nella successiva Ceva, perdendo 1’18”9 da Schram, per raggiungere l’assistenza, perdendo contatto dall’equipaggio ligure, pur mantenendo la seconda posizione di classe e indietreggiando di cinque posizioni nella classifica assoluta.

La Classe R3C a quel punto ha ben poco da dire, con Schram-Lamura che nelle due prove successive concedono 22” a un determinato Andrea Borgna, badando alla classifica assoluta dove chiudono dodicesimi, mentre Borgna-Barbero viaggiano ancora di buon passo per vincere le due ultime prove e recuperare due posizioni nella classifica assoluta nella quale terminano 15esimi.

Alle spalle dei primi due chiudono Sergio Tadone-Claudio Degiorgis, che dopo un inizio in sordina, anche per problemi di motore che ratta, la domenica si impongono come terza forza in categoria, chiudendo davanti a Carlo Camere-Stefano Demartini, attentissimi a tenersi lontano dai guai per vedere la pedana di arrivo.

Iscritti 5, verificati 5, classificati 4, ritirati 1.

Vincitori Prove speciali: Schram-Lamura (3, 4, 6); 3 Borgna-Barbero (5, 7,8) 2 Silvestro-Bodrito (1; 2)

Leader di classifica: 1-2 Silvestro-Bodrito; 3-8 Schram-Lamura

Rally del Piemonte, Classe R1 Parracone-Rizzo restano soli

Stessa Suzuki Swift ma due classi diverse in R1. Alle verifiche si presenta solo l’equipaggio portacolori dell’Eurospeed che conclude la gara senza affanni. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Barbara Garulla e Fulvio Ferraro; Elio Magnano; Danilo Ninotto, Stefano Romeo, Gabriele Valinotti

MONDOVÌ (CN), 20 ottobre – Sono due i concorrenti iscritti in R1, addirittura in Classi diverse, ma con la stessa vettura: la Suzuki Swift. Stefano Truzzi-Gianluca Minervino, iscritti in R1B Nazionale non si presentano al via, mentre Igor Parracone-Fabrizio Rizzo disputano una gara molto lineare che alla fine li vede concludere in 57esima posizione assoluta.

Iscritti 2, verificati 1, classificati 1, ritirati 0

Vincitori Prove speciali: 8 Parracone-Rizzo

Leader di classifica: 1-8 Parracone-Rizzo

Rally del Piemonte, Classe R1T Nazionale D’Ambrosio-Pastorino si divertono nel diluvio

Corre in Classe R1T Nazionale la terza Suzuki di Classe R1 risultando alla fine la più veloce delle vetture di Hamamatsu di questa categoria. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Barbara Garulla e Fulvio Ferraro; Elio Magnano; Danilo Ninotto, Stefano Romeo, Gabriele Valinotti

MONDOVÌ (CN), 20 ottobre –  Terza Suzuki Swift in R1, ma tre classi diverse per le city car giapponesi che si affrontano in un confronto a distanza, vinto da questa Swift di Classe R1T Nazionale di Alessandro D’Amobrosio-Marco Pastorino che trtattano con i guanti la vetturta, vincitrice del trofeo tricolore con Fabio Poggio. Senza però eccedere nelle cautele, visto che si divertono maggiormente nel diluvio di Ceva a mezzogiorno con cludendo alla fine 48esimi assoluti, i più in alto della categoria R1.

Iscritti 1, verificati 1, classificati 1, ritirati 0.

Vincitori Prove speciali: 8 D’Ambrosio-Pastorino

Leader di classifica: 1-8 D’Ambrosio-Pastorino

 

Il rally “Giro dei Monti Savonesi Storico” è di Mano-Aivano (Toyota Celica)

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Da anni frequentatore dei rally storici, l’albese Sergio Mano, in coppia con Flavio Aivano ed al volante della Toyota Celica St 165, si è aggiudicato la 1^ edizione del rally “Giro dei Monti Savonesi Storico”, disputato ieri ed oggi ad Albenga con l’organizzazione della Asd Sport Infinity. Meritato il successo del quarantanovenne portacolori della Meteco Corse che, dopo aver chiuso la prima tappa in quarta posizione – alle spalle delle Bmw M3 dei locali Manuel Villa – Daniele Michi, primi leader del rally e oggi ritirati per noie al motore, e di Gabriele Noberasco – Fulvio Gangi e della Lancia Stratos di Mauro Sipsz – Monica Bregoli, anche loro oggi fermi per una toccata – nella frazione odierna, avvantaggiato anche dalle condizioni del fondo stradale favorevoli alle quattro ruote motrici della sua Toyota, ha fatto sue tre delle cinque prove speciali disputate, successi parziali con cui prima è balzato al comando della gara e poi ha gradatamente aumentato il vantaggio finale nei confronti dei rivali.

Alle spalle del vincitore, staccata di 31”, un’altra vettura a 4rm, la Lancia Delta Integrale 16v di Renzo e Alice Grossi, nella vita di tutti i giorni padre e figlia: la coppia locale, oltre ad aver conquistato un successo in una prova speciale, ha mostrato notevolmente i muscoli agli avversari finendo poi per riconoscere la superiorità di Mano. Terza posizione finale per l’atteso locale Gabriele Noberasco, al via con una Bmw M3 (Team Bassano) e con Fulvio Gangi alle note: 1’13”0 il distacco dal vincitore del popolare “Odeon”, che ha avuto un ruolo importante nella rinascita di questo rally e che oggi ha patito le condizioni del fondo stradale, non favorevoli ad una “tutto dietro” come la sua vettura.

Il quarto ed il quinto posto della graduatoria assoluta finale sono andati a Paolo Vigo – Matteo Canobbio (Peugeot 309 Gti 16v – Alma Racing) e a Stefano Politano – Luca Santi (Lancia Delta Integrale 16v – Xrt Scuderia), che sono giunti, rispettivamente, a 2’28”4 e a 2’49”9 dai vincitori. Hanno concluso la gara 36 dei 54 equipaggi ammessi alla partenza. Mano si è imposto nel 4° Raggruppamento, il 3° ha visto il successo dei savonesi Roberto Amerio – Enrico Piovano (Vw Golf Gti), giunti sesti assoluti, il 2° nel finale è stato conquistato dalla Porsche 911 Rs (Scuderia dei Rododendri) di Maurizio Pagella – Roberto Brea, ottava forza della gara, mentre il 1° è andato alla Porsche 911 S (Scuderia dei Rododendri) di Antonio Parisi – Giuseppe D’Angelo, dodicesimi assoluti.

In sede di premiazione sono stati consegnati alcuni premi speciali. Il Memorial “Alessandro Leonardo Bracco”, messo in palio dal Marshal Rally Savona, l’Associazione degli Ufficiali di gara, e destinato al pilota più veloce nella prova speciale “Il bosco di Babbo Natale” (km 11,32), da loro gestita, è stato assegnato a Sergio Mano, che l’ha vinta in entrambi i passaggi. Il Memorial “Dario Fadini”, destinato al miglior giovane classificato con licenza dell’Ac Ponente Ligure, è andato a Matteo Tognetti, giunto ventesimo assoluto.

 

“Giro dei Monti Savonesi Storico”: a Noberasco l’ultima ps, a Mano la gara

Foto Nicolas Rettagliati

Il terzo passaggio sullo “Scravaion” (km 10,16), settima ed ultima prova speciale del rally “Giro dei Monti Savonesi Storico” ha confermato il ritorno di Gabriele Noberasco che, al volante della sua Bmw M3, ha vinto la ps in 7’10”2 regolando Renzo Grossi (Lancia Delta Integrale 16v) e Sergio Mano (Toyota Celica St 165), rispettivamente, di 3”4 e 10”7. Quarta e quinta posizione per la Peugeot 309 Gti 16V di Paolo Vigo, a 11”, e per la Lancia Delta Integrale 16v di Giovanni Balbis, staccato di 18”5.

L’epilogo della settima prova speciale ha, di fatto, sancito il successo nella 1^ edizione del rally “Giro dei Monti Savonesi Storico” della Toyota Celica St 165 di Sergio Mano e Flavio Aivano, che hanno totalizzato un tempo totale di 54’46”6. Alle loro spalle, a 31”, la Lancia Delta Integrale 16v dei locali Renzo e Alice Grossi e la Bmw M3 di Gabriele Noberasco e Fulvio Gangi, con un ritardo di 1’13”0. Il quarto ed il quinto posto della graduatoria assoluta finale sono stati conquistati, rispettivamente, da Paolo Vigo – Matteo Canobbio  (Peugeot 309 Gti 16v) e da Stefano Politano – Luca Santi (Lancia Delta Integrale 16v), che hanno chiuso a 2’28”4 e a 2’49”9 dai vincitori. Sono uscite dall’ultima prova speciale 36 vetture.

“Giro dei Monti Savonesi Storico”: Sergio Mano verso il successo

Dopo il ritiro della Lancia Stratos di Mauro Sipsz, per una lieve toccata, dell’Alfa Romeo Alfetta Gtv 2.5 di Maurizio Rossi, per noie al cambio, e della Bmw M3 di Manuel Villa, per problemi meccanici, i concorrenti del rally “Giro dei Monti Savonesi Storico” hanno affrontato la terza prova speciale della giornata, la quinta dell’intera gara. Il secondo passaggio sullo “Scravaion” (km 10,16) ha visto il successo della Toyota Celica St 165 di Sergio Mano, primo in 7’08”5, nella cui scia sono giunti, nell’ordine, Gabriele Noberasco (Bmw M3) a 3”1 e Renzo Grossi (Lancia Delta Integrale 16v) a 7”2; quarta piazza per la Peugeot 309 Gti 16V dei locali Vigo – Canobbio, a 25”5, e quinta per la Lancia Delta Integrale 16v di Giovanni Balbis – “Leon”, staccati di 27”3.

Sergio Mano consolida così la propria leadership nella graduatoria provvisoria, dove ora, a due prove speciali dalla conclusione della gara, conduce con un vantaggio di 19”7 sul locale Renzo Grossi; terzo, ad 1’08”9 di ritardo, è Gabriele Noberasco, che precede Vigo e la Lancia Delta Integrale 16v di Politano – Santi, staccati rispettivamente di 2’11”0 e 2’25”0. Mano è anche leader del 4° Raggruppamento, nel 3° guidano i savonesi Roberto Amerio – Enrico Piovano (Vw Golf Gti), sesta forza della gara, il 2° vede il vantaggio di Mirko Acconciaioco – Antonello Moncada (Porsche 911 Rs), ottavi assoluti, ed il 1° è comandato dall’ammirata Porsche 911 S di Antonio Parisi – Giuseppe D’Angelo, dodicesimi assoluti. Sono ancora in gara 38 equipaggi.

Il secondo passaggio sulla ps “Il bosco di Babbo Natale” (km 11,32), sesta e penultima ps del rally, vede ancora prevalere la Toyota Celica St 165 di Sergio Mano, che segna uno scratch di 8’52”0 e precede Gabriele Noberasco (Bmw M3) di 14”8, la Delta Integrale 16v di Politano, a 15”2, Vigo (Peugeot 309 Gti) a 17”1 e Renzo Grossi (Delta Integrale 16v) a 19”2. Ad una prova dal termine, quindi, Sergio Mano sempre saldamente al comando con 38”9 su Renzo Grossi e 1’23”7 su Gabriele Noberasco.

“Giro dei Monti Savonesi Storico”: Mano in testa dopo due speciali

E’ ripreso alle ore 07:00 il rally “Giro dei Monti Savonesi Storico”. Sono ripartiti da Largo Doria i 41 equipaggi che hanno regolarmente concluso ieri la prima frazione più altri 7 che, a fronte del ritiro patito ieri in gara, hanno sfruttato l’opportunità del “super rally” per riprendere la corsa: tra questi, i sanremesi Pagella – Brea (Porsche 911Rs) ed i savonesi De Micheli – Belerio (Vw Golf Gti) e Rossi – Banaudi (Fiat 127). Prosegue la sua gara anche Mauro Moreno (Fiat 127) che ieri, prima della partenza, è stato protagonista di un bel gesto di solidarietà a favore della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.

Il rally torna a regalare emozioni e sorprese. Il fondo stradale bagnato del primo passaggio sulla prova speciale dello “Scravaion” (km 10,16) ha portato alla ribalta le vetture a quattro ruote motrici consegnando il successo alla Lancia Delta Integrale 16v di Renzo Grossi e di sua figlia Alice che, con uno scratch di 7’22”2, ha preceduto di 6”1 la Toyota Celica St 165 di Sergio Mano e Flavio Alvano, terza la Lancia Stratos di Mauro Sipsz, a 11”3, che ha chiuso davanti alle Bmw M3 di Gabriele Noberasco – Fulvio Gangi e dei leader Manuel Villa – Daniele Michi, staccati rispettivamente di 14”4 e 15”9. In classifica provvisoria, Manuel Villa conserva la leadership ma ora è incalzato a 2”3 da Grossi con Mano salito in terza posizione a 7”5, Sipsz quarto a 9”1 e Gabriele Noberasco quinto a 11”6.

Sorprese anche dal primo passaggio sulla ps “Il bosco di Babbo Natale” (km 11,32), imbiancata dalla neve caduta nella notte che ha preceduto la gara e che è stata prontamente rimossa dai componenti del gruppo allestimento della prova con l’aiuto del Sindaco di Massimino. Sui “Giovetti” la migliore prestazione scratch l’ha messa a segno la Toyota Celica St 165 di Sergio Mano, che chiude con 9’28”2 e precede di 17”7 la Lancia Delta Integrale 16v di Renzo Grossi, con Villa terzo a 27”4 davanti alla Lancia Delta Integrale 16v di Stefano Politano – Luca Santi e la sorprendente Peugeot 309 Gti 16V di Massimo Sicca – Valentina Briano, staccati rispettivamente di 37”5 e 44”9. Si è fermata in prova la Lancia Stratos di Mauro Sipsz. Rivoluzione in graduatoria provvisoria, dove, dopo le prime quattro prove speciali, Sergio Mano è passato in testa e conduce davanti a Grossi, Villa, Noberasco e Politano, che seguono con un distacco, rispettivamente, di  12”5, 19”9, 55”8 e 1’42”4.

“Giro dei Monti Savonesi Storico” subito nel segno di Manuel Villa

Foto Nicolas Rettagliati

E’ del locale Manuel Villa il primo “assolo” in prova speciale al rally “Giro dei Monti Savonesi Storico”. In gara con una Bmw M3 e con il toscano Daniele Michi alle note, il vincitore dell’ultima edizione (2003) della precedente serie della gara si è imposto nel primo passaggio su “Caso” (km 10,05) con il tempo di 7’00”5 precedendo di 1”7 lo “zio” Gabriele Noberasco, in lizza con una vettura analoga ed in coppia con il fido Fulvio Gangi. Terza piazza, a 7”9, per l’ammirata Lancia Stratos di Mauro Sipsz e Monica Bregoli che hanno preceduto di 1”1 la Lancia Delta Integrale 16v del locale Renzo Grossi, in gara con la figlia Alice. Quinta piazza, a 10”2 dal leader provvisorio, per Sergio Mano e Flavio Alvano e la loro Toyota Celica St 165. Dal sesto al decimo posto, nell’ordine, sono giunti Politano – Santi (Lancia Delta Integrale 16V) a 19”7, i locali Vigo – Canobbio (Peugeot 309 Gti 16V) a 25”0’, i savonesi Amerio – Piovano (Volkswagen Golf Gti) a 30”0, i sanremesi Pagella – Brea (Porsche 911 Rs) a 31”3 e Acconciaioco – Moncada (Porsche 911 Rs).

In ritardo, per la rottura di un semiasse, gli attesi Bigazzi – Campanella (Ford Sierra Cosworth 4×4), solo quattordicesimi, mentre hanno già conosciuto, tra gli altri, l’amarezza del ritiro le Fiat 127 dei locali Rossi – Banaudi, per la rottura nel semiasse, e dei genovesi Demarco – Zambelli, ko per un tubo dell’olio tranciato.

Manuel Villa ha “firmato” anche il secondo passaggio sulla ps “Caso” (km 10,05) con il tempo di 7’10”9 precedendo Sipsz di 5”8, Mano di 7”1, Grossi di 9”2 e lo zio Gabriele Noberasco di 11”4. La prima frazione si chiude, così, con l’ingauno Manuel Villa in testa con 13”1 di vantaggio su Noberasco e 13”7 su Sipsz con Mano quarto a 17”3 e Grossi in quinta posizione a 18”2.

Scattato il 1° rally “Giro dei Monti Savonesi Storico”

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Tra l’entusiasmo e lo stupore degli abitanti di Albenga, che da tempo non vedevano auto da corsa nelle vie del centro storico della loro cittadina, ha preso il via regolarmente alle 15:31 da Largo Doria la prima edizione del “Giro dei Monti Savonesi Storico”, organizzato dalla Asd Sport Infinity. Prima delle 54 vetture ammesse alla partenza, la Bmw M3 dell’imprenditore locale Gabriele Noberasco, colui che è stato il principale promotore di questo nuovo rally che ha risvegliato la passione di parecchi praticanti ed addetti ai lavori del settore motoristico ligure. Con il numero 12 sulle fiancate ha, invece, preso il via l’imprenditore televisivo genovese Maurizio Rossi, al volante di un’ammirata Alfa Romeo Alfetta Gtv 2.5, la stessa con cui vinse il Trofeo Italia Nord nel 1985, con livrea identica a quella di tale stagione.

Qualche minuto prima della partenza si è registrato un momento di grande solidarietà. Il concorrente locale Mauro Moreno, in gara con il numero 44 e da anni sostenitore della Lega Italiana Fibrosi Cistica, ha consegnato a Rachele Somaschini, la pilota testimonial nei rally italiani di tale Onlus, una propria personale donazione. Contestualmente, il Sindaco di Albenga il Riccardo Tomatis, contento per “essere ripartiti con le stesse vetture con cui si era chiusa la precedente serie della gara”, ha soffermato la propria attenzione sulle Vittime della strada, di cui domani ricorre la giornata mondiale del ricordo, coinvolgendo anche i piloti partecipanti al rally per ribadire che, proprio come fanno loro, si corre solo quando si è in piena sicurezza.

Stasera, pochi minuti prima delle ore 19, stop alla prima frazione del “Giro dei Monti Savonesi Storico”, dopo lo svolgimento delle prime due prove speciali della gara, entrambe su “Caso” (km 10,05): un gustoso aperitivo al Frantoio Sommariva concluderà la prima delle due giornate su cui è articolato il rally. Domattina, ripartenza alle ore 07:00, sempre da Largo Doria, con gli equipaggi in ordine di classifica. Previste altre cinque prove speciali, alternate sui tratti denominati “Scravaion” (km 10,16) e “Il bosco di Babbo Natale” (km 11,32), nei pressi del Comune di Massimino, dove sono previsti due riordini, durante i quali l’Amministrazione comunale offrirà ai partecipanti prima la colazione e poi il pranzo. Arrivo finale, sempre in Largo Doria, alle 15:41.