Monte-Carlo 1979: the last hurrà per la Strato’s

Di Enrico Formento

Al Rally di Monte – Carlo 1979 va in scena “The Last Hurrà” per la Lancia Strato’s. Ormai prepensionata e sacrificata a favore della Fiat 131 Abarth, che il gruppo torinese aveva deciso di lanciare puntando sull’immagine della vettura di tutti i giorni capace di diventare campione del mondo, quella che i francesi avevano denominato “bête à gagner“, bestia nata per trionfare, si prende l’ultimo en plein a Monte – Carlo, dove si era permessa il lusso di spadroneggiare per tre volte consecutive, dal 1975 al 1977, con Sandro Munari, il suo interprete più fedele. Prima del commiato definitivo, ecco la zampata della fuoriclasse.

È Bernard Darniche, il campione francese che a fine carriera conterà sette rally del mondiale (di cui cinque Tour de Corse) a portarla in gara, senza la forza schiacciante del pronostico. Non è la vettura ufficiale del marchio: la Strato’s corre con la livrea blu dell’importatore francese Chardonnet. È la quarantasettesima edizione del “Monte“, che si svolge da sabato 20 gennaio e venerdì 26 gennaio con trenta prove speciali per un totale di seicento chilometri su 2554 di percorrenza complessiva. Il 1979 è l’anno della Ford Escort che, infatti, si laureerà campione del mondo. E già la prima gara del trofeo iridato sembra andare in quella direzione. Hannu Mikkola si aggiudica tre delle prime cinque speciali, tra cui la “Sisteron” di trentacinque chilometri. Darniche replica nella n. 6 (“Peira Cava“) e nella n. 7 (“Pont des Miolans“), ma sono episodi. Mikkola si ripete alle 8 e 9 (“La Planas” e “Barcelonette“). E Bjorn Waldegaard è sempre tra i primi. Markku Alen si prende la Circuit de Glace Serre Chevalier“, dove si tocca il record di 178.51 chilometri orari, e la “Pont de l’Alp“.

Mikkola appare incontenibile, vince la “Saint – Michel“, la “Saint Nazaire de Désert” e la “Montauban“, in coabitazione con Waldegaard. Siamo al giro di boa della gara e niente sembra poter scalfire il predominio Ford del duo Mikkola –Waldegaard. Ancora un paio di acuti per la Fiat 131 Abarth con Alen nella “Col du Corobin” e con Walter Rohrl nella “Roquesteron“. Ultimo terzo di corsa. E il risultato, quasi in ghiaccio per la Ford con Waldegaard che assume la testa alla prova 19, viene completamente ribaltato. Assecondato da una Strato’s in stato di grazia, un Darniche ispiratissimo, in piena trance agonistica, mette a segno un filotto da leggenda, aggiudicandosi tutte le speciali dalla 20 alla 30. Una rimonta sensazionale, da antologia, inarrestabile. Alla partenza dell’ultima prova, la n. 30, Waldegaard è ancora davanti ma sente sinistramente il fiato sul collo del lancista: è la lepre con i secondi contati. Darniche guida divinamente e strappa il successo proprio sul filo di lana, distanziando il grande Waldegaard di soli sei secondi, dopo 30 speciali e seicento chilometri! È il meritato trionfo.

Ordine d’arrivo: 1.Bernard Darniche – Alain Mahe (Lancia Strato’s HF) in 8h13’38”. 2. Bjorn Waldegaard – Hans Thorszelius (Ford Escort RS) a 6″. 3. Markku Alen – Ilkka Kiwimaki (Fiat 131 Abarth) a 4’09. 4. Jean Claude Andruet – Chantal Lienard (Fiat 131 Abarth) a 5’42”. 5. Hannu Mikkola – Arne Hertz (Ford Escort RS) a 9’29”. Settime assolute Michèle Mouton – Françoise Conconi (Fiat 131 Abarth).

Marcello Gandini: il genio nascosto che ha rivoluzionato l’automobile del XX Secolo Al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino

Auto da sogno come Miura, Stratos e Marzal, ma anche utilitarie, elicotteri, motociclette e camion: il racconto di un uomo e di come ha sovvertito l’architettura dell’auto, influenzando il futuro del car design.

Torino, 23 gennaio 2019 – Nella storia del car design mondiale, Marcello Gandini è stato il più rivoluzionario. Dalla sua matita sono uscite dream car come le Lamborghini Miura e Marzal, la Lancia Stratos o le Alfa Romeo Carabo e Montreal: creazioni mai viste fino a quel momento, progetti innovativi sia dal punto di vista dell’estetica che dell’ingegneria, icone di stile ambite dal jet set di tutto il mondo. Eppure una parte della sua genialità non gli viene, immediatamente, associata. Alcune idee, a cui lui tiene moltissimo, sono meno celebrate di altre, come quelle della Renault Supercinque o della Citroën BX, city car pensate per essere affidabili e funzionali e che hanno avuto un successo planetario.

Gandini non ama celebrare le sue creazioni. Ė un tratto di carattere, che non è mai cambiato nel tempo. Quello di cui Gandini ama parlare è ciò che non è ancora riuscito a creare, dell’oggi e del domani. Cercando di seguire questo spirito abbiamo lavorato a questa mostra. Raccoglie tutte le sue automobili più importanti e la loro storia, ma anche idee meno conosciute, o mai prodotte, a cui Gandini riconosce un valore altrettanto alto” racconta il curatore Giosuè Boetto Cohen

Ecco allora lo spirito di “Marcello Gandini. Genio Nascosto”, la mostra che il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dedica a Gandini dal 24 gennaio al 26 maggio 2019. Raccontare il designer, il progettista, il visionario, e farlo attraverso alcune delle sue più importanti creazioni: dalle sagome modellate delle berlinette sportive firmate dallo stilista durante la sua permanenza alla Bertone, alle linee compatte delle city car; dai progetti, solo pensati e mai realizzati, per riorganizzare la fabbrica e i modi di produzione, ai camion, le moto, addirittura un elicottero, ultraleggero e straordinariamente maneggevole.

Marcello Gandini. Genio nascosto è il terzo capitolo di una serie di grandi mostre che il Museo Nazionale dell’Automobile ha dedicato ai più noti e innovativi car designer del XX secolo. Un progetto volto a indagare le loro esperienze personali e professionali e i contesti nei quali sono nate e sviluppate le idee che li hanno resi famosi nel mondo.

Dopo le due fondamentali esposizioni dedicate a Giorgetto Giugiaro e a Leonardo Fioravanti, la ricerca del Museo affronta ora la figura di Marcello Gandini, certamente la più complessa, e per certi versi leggendaria, per quel mondo del design da sempre alla ricerca di esempi di pensiero davvero autonomo e rivoluzionario. In lui la cultura internazionale del design riconosce l inarrestabile capacità di proporre prodotti iconici che, pur innovatori in chiave intimamente meccanica (quella scuola torinese che si identifica nel coraggioso percorso di Nuccio Bertone), con Gandini irrompono al di fuori dei confini tematici del car design, dialogando con la pop art, con la mitologia della conquista dello spazio, con il fashion design” dichiara il Presidente del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino,  Benedetto Camerana.

La mostra, curata da Giosuè Boetto Cohen – giornalista e per molti anni regista de “La storia siamo noi” – è articolata in due parti: la prima, ricca di documenti originali, oggetti e filmati, presenta la storia e la produzione di Gandini.  Mike Robinson – direttore dello Stile Bertone negli anni più recenti – vi ha contribuito con concetti e illustrazioni. La seconda parte del percorso è una parata di stelle, con tutte le show car più famose ed alcuni veicoli inconsueti. Protagonista è la Stratos Zero presentata al Salone di Torino del 1970, giunta al MAUTO da una collezione privata americana. Ma eccezionale è anche la presenza dei prototipi Lamborghini Marzal (in prestito dalla Svizzera), Alfa Romeo Montreal 1967 e Alfa Romeo Carabo (entrambi dal Museo Storico di Arese). Accanto alle  one-off e modelli di studio provenienti dalla ex Collezione Bertone e oggi di proprietà ASI, spiccano vetture memorabili come la Maserati Khamsin, una delle più conosciute auto del Tridente, e la Lancia Stratos HF, autentico mito dell’automobilismo sportivo.

  • “Marcello Gandini. Genio Nascosto”
  • MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino
  • dal 24 gennaio al 26 maggio 2019
  • orari: lunedì 10-14 , pomeriggio chiuso
  • dal martedì alla domenica 10-19
  • Ingresso con biglietto museo
  • Biglietto intero : 12 €; Biglietto ridotto: 10 €; Scuole: 2,50 €; Ragazzi dai 6 ai 18 anni accompagnati da un adulto: 5 €; Gratuito per i minori di 6 anni e i possessori della Torino + Piemonte Card e dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte.
  • per tutte le informazioni: museoauto.it

La Strato’s Zero torna a Torino

Esposta al Mauto, in occasione della mostra che il Museo dedica al suo papà Marcello Gandini. Di Tommaso M. Valinotti

 TORINO, 23 gennaio. Al suo apparire fece scalpore. Bassa, spigolosa e incredibile il prototipo della Strato’s fece la sua comparsa ufficiale al Salone dell’Automobile di Torino 19 (28 ottobre-8 novembre), ma aveva già avuto modo di emozionare prima. Voluta da Nuccio Bertone e disegnata da Marcello, che interpreta in modo magistrale la sua propensione alle linee tese e spezzate era dotata del motore di una Lancia Fulvia HF avviata alla demolizione che era stato spostato in posizione posteriore centrale. Rimasta nelle mani della Bertone, quando l’azienda fu travolta dal fallimento venne messa all’asta (2011) trovando un compratore per appena 761.000 €, molto meno dei 2 milioni che la casa d’aste si aspettava.

La Strato’s Zero, così venne chiamata in via non ufficiale, era una vettura dalle grandi emozioni. Alta appena 84 cm, per entrare occorre un esercizio di contorsionismo non comune, leggenda metropolitana vuole che quando Bertone si presentò alla porta del grattacielo Lancia in Borgo San Paolo venne fermato dalla guardia che andò nella sua postazione per comunicare l’arrivo di Bertone a Cesare Fiorio. Bertone, però, per stupire tutti, ingranò la prima sfilando sotto la sbarra di chiusura, parcheggiando nel cortile. Leggenda o realtà?

Sta di fatto che da quell’intuizione nacque auna vettura che divenne imbattibile sulle strade dei rallies di tutto il mondo e che proprio quarant’anni fa, in questi giorni, vinceva la sua ultima edizione del Rally di Monte-Carlo.

Monte-Carlo 1979. Vinto o perso (galleria fotografica)

Il Montecarlo 1979 in una galleria fotografica con in evidenza la copertina di Autosprint dell’epoca

BRC e Giandomenico Basso insieme ad Automotoracing 2019

Si riuniscono, anche se solo per un weekend, le strade di BRC Gas Equipment e Giandomenico Basso.

CHERASCO (CN), 23 gennaio – Dopo quattro anni di intensa collaborazione culminati con la vittoria del Campionato Italiano Rally 2016 e del Tour European Rally 2017, il team ed il pilota trevigiano saranno infatti protagonisti dell’evento motoristico “La grande Sfida” che si terrà al Lingotto Fiere il 2 e 3 febbraio prossimi. I più blasonati piloti di fama nazionale, si troveranno a gareggiare in una spettacolare prova ad inseguimento, che si svolgerà all’interno di una pista ricavata nell’area esterna del polo fieristico torinese.
Il pubblico avrà la possibilità di ammirare da vicino i propri beniamini che, di fronte ad un titolo in palio, non si risparmieranno e regaleranno senza dubbio una due giorni adrenalinica e di puro spettacolo. Giandomenico Basso sarà al via con la performante Hyundai i20 R5 che lui stesso ha già portato alla vittoria continentale nel 2017.

XRace Sport di nuovo in pista: alla seconda “tricolore” su ghiaccio di Pragelato

Dopo quindici giorni dal debutto di Livigno, i fratelli Gabriele Gianluca Casadei faranno tappa, questo fine settimana, in Piemonte per proseguire l’apprendistato sul ghiaccio e tornare a far punti. La vettura sarà sempre la  Mitsubishi Lancer proto preparata dalla PB dei fratelli Colonna.

PRAGELATO (TO), 23 gennaio 2019 – Tornare in pista – soprattutto sul ghiaccio – per proseguire “l’apprendistato” ed anche per ritrovare nuovi punti tricolori oltre che contribuire a rendere sempre più competitiva la Mitsubishi Lancer “proto”. E’ questa, la missione, per il fine settimana che sta arrivando, per i fratelli  Gabriele e Gianluca Casadei e quindi per XRACE SPORT, alla seconda prova del Campionato Italiano su Ghiaccio, in programma a Pragelato (Torino).

Dunque, quindici giorni dopo il debutto stagionale di Livigno, vincolato da alcune problematiche di natura elettronica e meccanica, i fratelli romagnoli tornano sulla scena tricolore con un impegno di spessore, con il quale, sotto il piano sportivo, vogliono trovare nuovi punti tricolori. Lo scenario che si troveranno di fronte sarà lo stesso di Livigno, grandi avversari e duna pista molto tecnica, che cercheranno di assimilare al meglio, “vestendosi” la Lancer “proto” preparata dalla PB dei fratelli Colonna, per affrontare una sfida piena di adrenalina.

La struttura delle gare è pressoché immutata rispetto alle scorse stagioni con verifiche sportive e tecniche il sabato nella mattinata di sabato, con prove libere e qualifiche nel pomeriggio dalle ore 16.00, mentre la domenica si svolgerà il Warm-Up, la batteria di qualificazione e le tre manche di gara, cui farà seguito nell’immediato pomeriggio il Master King, la spettacolare sfida ruota contro ruota riservata ai piloti più veloci della giornata.

Tutto pronto per la terza selezione di Rally Italia Talent 2019 con Suzuki Swift Sport

Il Circuito di Siena di Castelnuovo Berardenga (SI) ospiterà nel weekend del 25, 26 e 27 gennaio la selezione toscana di Rally Italia Talent 2019. La manifestazione, che punta a dare ad aspiranti piloti e navigatori la possibilità di partecipare gratis a un vero rally, sta registrando un numero record di iscritti. Suzuki Swift SporT è l’Auto Ufficiale del contest, perfetta per far emergere le doti dei piloti grazie a un comportamento preciso e sincero e a prestazioni eccezionali.

CASTELNUOVO BERARDENGA (SI), 23 gennaio – Sarà il tortuoso tracciato del Circuito di Siena, a Castelnuovo Berardenga (SI), a ospitare da venerdì 25 a domenica 27 gennaio la selezione toscana di Rally Italia Talent, giunto quest’anno alla sua sesta stagione. Quello senese è il terzo dei nove appuntamenti in cui si articola la prima fase di questo talent, creato nel 2014 da ACI per dare la possibilità ad aspiranti piloti e navigatori di partecipare gratuitamente a un vero rally. E per fare emergere i migliori candidati quest’anno l’organizzazione ha scelto come Auto Ufficiale Suzuki Swift Sport, utilizzata in tutti i momenti del contest, dalle fasi preliminari locali alle finali nazionali. Una partnership, questa, che la Casa di Hamamatsu ha siglato con grande orgoglio, vedendo espressi nel programma valori in cui crede fermamente, come una sana competitività e la spinta a impegnarsi con tenacia per superare i propri limiti.

Partenza a razzo. Rally Italia Talent 2019 è partito a tutto gas. Le prime due selezioni, svoltesi negli scorsi fine settimana in Lombardia e in Sardegna, hanno fatto registrare un’enorme affluenza di appassionati. In questi giorni le iscrizioni online sono andate avanti ancora a ritmo sostenuto sul sito www.rallyitaliatalent.it, dove sono pubblicati calendario delle prove, regolamento e modulistica, tanto che gli 8.000 posti previsti per questa annata stanno ormai per esaurirsi. Anche in questo terzo weekend del talent saranno dunque in molti a contendersi l’accesso alle fasi successive in ciascuna delle categorie previste (Under 18, Under 23, Under 35, Over 35, Femminile, Licenziati Aci Sport e Non Licenziati).

Trampolino di lancio. Nelle cinque edizioni sin qui svoltesi Rally Italia Talent ha realizzato il sogno di 30 aspiranti piloti e di altrettanti aspiranti navigatori, portandoli a partecipare gratuitamente a una gara valida per i Campionati o i Trofei titolati ACI Sport. E anche quest’anno chiunque può mettersi alla prova per cercare di guadagnarsi un posto nella squadra ufficiale di Rally Italia Talent. Tutti possono infatti partecipare alle selezioni, anche chi non ha mai corso: non sono necessarie neppure la patente di guida o la Licenza ACI SPORT. L’unico requisito indispensabile per cimentarsi a bordo di Suzuki Swift Sport e avere la chance di dimostrare il proprio talento è avere compiuto 16 anni (per i minorenni è necessaria la liberatoria dei genitori). E proprio i più giovani stanno rivelando quest’anno un grande interesse per l’iniziativa, segno che la passione per il motorsport è viva anche nelle nuove generazioni.

La sportiva perfetta. SWIFT SPORT è l’auto ideale mettere in risalto le qualità dei partecipanti a Rally Italia Talent e per aiutarli a migliorarsi con i consigli degli istruttori. Grazie a un peso a vuoto di soli 975 kg, alla generosità del motore 1.4 BOOSTERJET da 140 cv e a un assetto perfettamente calibrato, la hot hatch di Hamamatsu risponde in modo fulmineo e preciso a tutti comandi. Qualsiasi azione sul volante, sull’acceleratore e sui freni si traduce in manovre incisive ed efficaci, come su una vera auto da corsa, Coinvolto nella guida in assoluta naturalezza, il pilota sente di essere un tutt’uno con la macchina e vive un’esperienza di guida unica ed esaltante.

Dalla parte dello sport. L’impegno di Suzuki nel panorama rallistico nazionale per il 2019 non si esaurisce con partecipazione al Rally Italia Talent. Così come negli anni passati, la Casa di Hamamatsu organizza infatti due trofei monomarca, la Suzuki Rally Cup e il Suzuki Rally Trophy. Entrambe le serie danno ai piloti e ai team privati l’opportunità di schierarsi al via sicuri di correre ad armi pari e di divertirsi senza spese esorbitanti nelle gare mozzafiato del Campionato WRC e dell’Italiano Rally.

Suzuki, tradizione e innovazione dal 1909. Suzuki Motor Corporation è uno dei principali costruttori mondiali di automobili, motocicli e motori fuoribordo. Nel settore automobilistico l’Azienda è attualmente all’8° posto nella classifica mondiale delle vendite (fonte JATO), con oltre 3 milioni di vetture prodotte all’anno, ed è leader sul mercato giapponese nei segmenti Keicar e Passenger car. L’Azienda nasce nel 1909 da un’idea imprenditoriale di Michio Suzuki, che, nella cittadina di Hamamatsu, in Giappone, costruisce uno stabilimento per la produzione di telai tessili.

Nel 1920 l’Azienda viene profondamente riorganizzata al fine di intraprendere il cammino industriale su scala internazionale, prendendo il nome di Suzuki Loom Manufacturing Co.

Nel 1954 l’Azienda diviene Suzuki Motor Corporation Ltd e l’anno seguente, nel 1955, nasce Suzulight la prima automobile a marchio Suzuki, seguita nel 1970 da Jimny serie LJ10, il primo 4×4 compatto. Da allora in avanti, l’attività industriale nei differenti settori ha proseguito il suo incessante cammino di crescita, anche nei settori dei motocicli e dei motori marini fuoribordo puntando su valori quali l’affidabilità, il design e l’innovazione.

 

La Scuderia del Portello ad Automotoretrò 2019

Lingotto Fiere, Torino, dal 31 gennaio al 3 febbraio

La Scuderia del Portello sarà ospite della 37^ edizione di AUTOMOTORETRÒ, in programma dal 31 gennaio al 3 febbraio 2019 presso il Lingotto Fiere a Torino.

Durante la kermesse dedicata al settore auto e moto d’epoca, il team di Arese schiererà all’ingresso del padiglione principale (Padiglione 2) uno dei suoi bilici ufficiali con quattro prestigiose vetture del “Museo Dinamico Scuderia del Portello Alfa Romeo Storiche da Competizione”: la Formula Uno De Tomaso Alfa Romeo del 1961, la Giulietta SS “low nose” del 1959, nonché la Giulietta Sprint Veloce del 1956 e la Giulia Spider Veloce pilotate alla “Carrera Panamericana México 2002” rispettivamente da Prisca Taruffi e Arturo Merzario.

Presso lo stand verranno trasmessi alcuni video delle gare svolte negli ultimi anni dalla Scuderia del Portello e il Team Manager Andrea Cajani sarà presente durante l’intero periodo dell’esposizione per incontrare ospiti e appassionati dell’Alfa Romeo e della sua gloriosa storia nelle corse, di cui la Scuderia del Portello è portabandiera in tutto il mondo dal 1982.

Sabato 2 febbraio alle ore 11.00 presso lo stand ACI STORICO, sodalizio nazionale a cui la Scuderia del Portello è affiliata, il Team Manager Andrea Cajani terrà uno speech dal titolo “Scuderia del Portello Alfa Romeo… e la storia continua!”, durante il quale illustrerà un filmato delle competizioni a cui la Scuderia ha preso parte nel 2018 e alcuni punti del programma sportivo 2019, in collaborazione anche con ACI STORICO.

Inizia la vendita del nuovo Toyota RAV4 Hybrid

Inizia la vendita della quinta generazione del modello che ha inventato il SUV nel 1994. Toyota RAV4 è il SUV più venduto al mondo con 8,5 milioni di unità, oltre 215.000 in Italia. Nuovo RAV4 Hybrid è proposto con la nuova formula di finanziamento, il Pay Per Drive Connected che permette, grazie alla connettività presente sulla vettura, di adattare il piano dei pagamenti all’effettivo utilizzo dell’auto. Il Nuovo RAV4 Hybrid è già disponibile in tutte le concessionarie della rete Toyota a partire dall’Open week end del 19 – 20 Gennaio

Inizia la vendita della quinta generazione del nuovo RAV4 Hybrid, il modello Toyota che ha inventato il SUV nel 1994. Il nuovo RAV4 mantiene sul mercato italiano il suo posizionamento unico e distintivo nel segmento di riferimento, grazie alla motorizzazione Full Hybrid Electric. Il nuovo RAV4 è sviluppato per la prima volta sulla piattaforma di progettazione TNGA-K (Toyota New Global Architecture–K) che grazie alla posizione del baricentro più in basso, una migliore distribuzione delle masse e ad una scocca più rigida contribuisce a migliorare la maneggevolezza, il comfort di marcia e il piacere di guida.

La nuova trasmissione ibrida di quarta generazione, abbina un nuovo motore benzina da 2.5L con un potente motore elettrico (88kW) per un totale di 222 cv di potenza (218 cv per la versione a due ruote motrici) assicurando straordinari livelli di risposta, potenza ed efficienza, combinati a consumi ed emissioni ridotti. La nuova unità 2.5L Hybrid Dynamic Force è un quattro cilindri, dotata di iniezione diretta e indiretta, che punta ad ottenere i migliori livelli di consumi ed emissioni di CO2 della categoria: nel ciclo combinato i consumi e le emissioni di CO2 si attestano rispettivamente sui 4.4 l/100 km* e 100 g/km* (dati NEDC correlato per la versione AWD-i, in attesa di omologazione).

Le emissioni degli ossidi di azoto NOx per la versione a due ruote motrici sono inferiori del 96% rispetto al limite previsto dalla normativa vigente dei 60 mg/km del benzina Euro6 ed inferiore del 97% rispetto al limite previsto degli 80 mg/km del diesel Euro6.

La nuova generazione monta un nuovo e più innovativo sistema AWD elettrico (AWD-i) che non scende a compromessi sotto alcun punto di vista: questo nuovo sistema assicura una dinamica di guida straordinaria in 4×4 con aumento del 30% della coppia sull’asse posteriore, consentendo una ripartizione fronte-retro che può passare da 100:0 a 20:80. Il sistema elettrico AWD-i ottimizza automaticamente i livelli di coppia adeguandoli alle condizioni di guida, regalando al cliente maggiore stabilità, ottime prestazioni fuoristradistiche e una maneggevolezza senza precedenti, mantenendo sempre un contatto ottimale tra la strada e le quattro ruote. Di serie su tutta la gamma è inoltre disponibile la più recente versione del pacchetto di dispositivi di sicurezza attiva Toyota Safety Sense 2.0 con il nuovo sistema Pre-Collisione (PCS) capace ora di individuare i pedoni, tanto di giorno quanto di notte ed i ciclisti (nelle ore diurne), il sistema di Mantenimento Attivo della Corsia (LTA) e la funzione di Riconoscimento Segnaletica Stradale (RSA) che insieme al sistema Pre-Collisione comunica ora al conducente le informazioni più importanti relative alla segnaletica verticale e orizzontale, in particolare i limiti di velocità.

Prima vettura connessa di Toyota e nuova formula Pay Per Drive Connected. Il nuovo Toyota Rav4 Hybrid è il primo modello Toyota dotato di Data Connected Management DCM, un modulo di trasmissione dei dati attraverso il quale sarà possibile ricevere alcune informazioni importanti come ad esempio il chilometraggio percorso. Grazie a questo dispositivo, con il lancio del nuovo RAV4 Hybrid debutta su Toyota la nuova formula di finanziamento, il Pay Per Drive Connected che permette, grazie alla connettività presente sulla vettura, di adattare il piano dei pagamenti all’effettivo utilizzo dell’auto e alla propria esigenza di mobilità.

Con questa nuova formula finanziaria il cliente potrà scegliere tra 5 livelli di chilometraggio annuo predefiniti cui corrispondono diverse rate. In seguito, una volta  valutato l’effettivo utilizzo dell’auto la rata potrà variare facendo leva su un diverso valore residuo garantito. I vantaggi già esistenti sull’attuale programma Pay Per Drive, che consente di restituire la vettura in qualsiasi momento, cambiare la durata del piano, cambiare l’importo o azzerare le rate anche dopo l’acquisto, si arricchiscono quindi di questa nuova modalità che aumenta la flessibilità del piano finanziario, rendendo il costo del finanziamento sempre più legato all’effettivo utilizzo dell’auto.

Gamma e prezzi. La gamma è disponibile in 3 allestimenti, l’allestimento Active rappresentata la versione d’ingresso già molto completa, l’alto di gamma è rappresentato dagli allestimenti Style e Lounge. La gamma RAV4 Hybrid ha un listino a partire da 34.550€ per la versione Active 2WD. Un prezzo che scende a 29.950€ grazie agli Hybrid bonus, il contributo di Toyota in collaborazione con i Concessionari di 4.600€ in caso di permuta o rottamazione, per chi passa al Full Hybrid Electric di Toyota. L’Hybrid Bonus rappresenta l’esempio concreto dell’impegno di Toyota per il rinnovamento del parco auto italiano.

Il nuovo RAV4 Hybrid è disponibile con il nuovo programma Hybrid Service che prevede l’estensione della garanzia per le vetture Full Hybrid Electric fino a 10 anni sia sulle parti elettriche che quelle meccaniche. La garanzia commerciale rinnovabile ogni anno se il cliente effettua regolarmente la manutenzione presso la rete ufficiale Toyota affidandosi a un team di tecnici qualificati per garantire sempre il massimo livello di efficienza della vettura.

 

Nissan e.dams porta la Formula E in Sud America

La capitale del Cile è pronta a svelare il nuovo circuito

SANTIAGO, CILE, 23 gennaio – Questa settimana Nissan e.dams arriva in Sud America per il terzo turno del campionato ABB FIA Formula E ed è pronta a gareggiare nel nuovo circuito di Parque O’Higgins di Santiago. Il nuovo tracciato è lungo 2,4 chilometri ed è stato allestito nel parco di 74 ettari della capitale cilena che ospita per la seconda volta il campionato.

La Formula E per Nissan rappresenta la piattaforma ideale per rafforzare la Nissan Intelligent Mobility, la roadmap strategica che si propone di ridefinire il modo in cui i veicoli vengono guidati, alimentati e integrati nella società.

Nissan è leader mondiale delle vendite di veicoli elettrici e negli ultimi mesi ha introdotto diverse novità a livello globale tra cui la presentazione della nuova Nissan LEAF e+. In America Latina Nissan ha lanciato nel 2018 la nuova LEAF, con il debutto al Motor Show di San Paolo e al Motor Show Internazionale di Bogotà. Attualmente esiste un programma di pre-vendita esclusivo di Nissan LEAF disponibile per Cile, Colombia, Brasile e Argentina. Il team Nissan e.dams ha iniziato con buoni risultati nelle prime due gare disputate. L’ex campione della serie Sebastien Buemi è il pilota che si è classificato meglio in questa stagione, dopo aver iniziato terzo e quarto nei primi due turni. Il compagno di squadra Oliver Rowland è stato il debuttante con le migliori performance nel round di apertura, rimontando dal quattordicesimo posto in griglia al settimo posto. Nell’ultima gara di Marrakesh, in Marocco, Buemi è stato costretto a prendere una curva larga, per evitare un altro veicolo, passando dal terzo al 13° posto nel primo giro. Tuttavia ha rimontato nuovamente fino a tagliare il traguardo in ottava posizione. In questo tentativo di recupero, ha registrato il secondo giro più veloce della corsa.

“A Marrakech abbiamo tenuto il giusto ritmo, ma la fortuna non ci ha assistiti”, ha detto Michael Carcamo, direttore mondiale dei motorsports di Nissan. “Tutti i membri del team Nissan e.dams non vedono l’ora di trasformare quel ritmo in risultati in Cile.

“Partecipando al campionato, sapevamo che il livello della competizione sarebbe stato intenso. Abbiamo tenuto un buon ritmo e se non fosse stato per il brutto episodio alla prima curva di Marrakesh, saremmo potuti salire sul podio.

“Ogni giro è un processo di apprendimento per noi. In Cile cercheremo ulteriori miglioramenti nei nostri sistemi di gestione dell’energia e nelle prestazioni generali del veicolo.”

Nissan e.dams ha completato un chilometraggio importante alla prova degli esordienti di Formula E di Marrakesh tenutosi domenica dopo il secondo round. Il pilota ufficiale della fase di test e pilota di riserva Mitsunori Takaboshi e il simulator driver Jann Mardenborough sono entrambi scesi in pista.

“Dopo Marrakesh, Nissan e.dams, Nissan e NISMO hanno continuato a lavorare a stretto contatto per esaminare i dati del weekend e lavorare per stabilire uno schema di riferimento per Santiago”, ha detto Jean-Paul Driot, team principal di Nissan e.dams.

“Questo è un circuito nuovo per il campionato e Sebastien e Oliver hanno già completato molte miglia virtuali di preparazione per questo fine settimana. La prova degli esordienti con Mitsunori e Jann la scorsa settimana ci ha fornito dati importanti per continuare a perfezionare il nostro programma di simulazione”.

Il nuovo formato di gara della quinta stagione di Formula E continua ad entusiasmare i fan di tutto il mondo, anche attraverso l’Attack Mode che consente ai piloti di utilizzare una potenza extra per un breve periodo di gara al fine di ottenere un vantaggio.

I fan possono inoltre aiutare il loro pilota preferito a ottenere potenza extra twittando o pubblicando su Instagram post con gli hashtag #FANBOOST e #sebastienbuemi o #oliverrowland. Questo ha aiutato Buemi durante la sua rimonta a Marrakesh. I cinque piloti che ricevono il maggior numero di voti dai fan ottengono una potenza extra di cinque secondi da utilizzare durante la gara.

Le auto entreranno in pista per la prima volta alle 15:00 di venerdì ora locale (19:00 ora italiana) per la sessione di collaudo dell’e-Prix di Santiago. La giornata di sabato inizia alle 8:00 (12:00 ora italiana) con la gara di 45 minuti (più un giro) programmata per le 16:04 (20:04 ora italiana).

Nuova Kia PROCEED: #boldmove La #bellamossa diventa audace

Lo spazio e la versatilità di una station wagon, l’eleganza di una coupé, il piacere di guida di una gran turismo. Il design unico si ispira alla concept presentata a Francoforte nel 2017. – Passaporto UE: ideata, sviluppata e prodotta in Europa (e per l’Europa). Con un bagagliaio da 594 litri, tanto spazio unito all’eleganza di una coupé. Motori: dal 1.6 T-GDi per i modelli GT all’ampia scelta di benzina e diesel per le versioni GT Line. PROCEED e PROCEED GT, assetti dedicati per un handling unico su strada. Come ogni Kia, anche per Proceed garanzia 7anni o 150.000 km. In vendita da Febbraio 2019

 BARCELLONA (Spagna), 17 Gennaio 2019 – La nuova Kia PROCEED, la prima shooting brake targata Kia e destinata ad arricchire la famiglia CEED, unisce un design straordinario con lo spazio e la versatilità di una wagon. Il tutto racchiuso nel corpo elegante di una coupé a cinque porte. Presentata al pubblico in occasione del “Mondial de l’Auto” 2018 di Parigi, la nuova PROCEED sarà in vendita nei concessionari a partire da Febbraio 2019.

“Ad oggi sono oltre 1,3 milioni gli esemplari della gamma CEED venduti in Europa dal 2006, un dato che rende questo modello uno dei best sellers Kia. PROCEED, ampliando e rafforzando l’attrattività dell’intera gamma CEED, rappresenta un importante strumento di crescita e conquista per Kia all’interno di un segmento sempre più affollato e complesso, che nonostante le difficoltà suscita ancora grande interesse  –  spiega l’amministratore delegato di Kia Motors Company Italy, Giuseppe Bitti, che aggiunge: “Ideata, sviluppata e prodotta in Europa (e per l’Europa), PROCEED eredita il nome dalla seconda generazione della coupé tre porte pro_cee’d e nasce dal team europeo di ricerca e sviluppo Kia a Francoforte. Il nuovo modello viene prodotto nello stabilimento di Žilina, in Slovacchia, accanto a CEED 5 porte e CEED Sportswagon, introdotte nel quarto trimestre del 2018”.

Design. Carattere e sportività per la prima shooting brake targata Kia. Familiare, ma con un tocco di sportività e innovazione tipico del DNA Kia, PROCEED la shooting brake di Kia rappresenta un’alternativa attraente alle tradizionali Sportwagon, conservando nelle sue equilibrate proporzioni ingombri compatti che lasciano intuire la grande agilità. Più bassa e più lunga sia della versione a cinque porte, sia della Sportswagon, PROCEED con le sue inedite proporzioni sottolinea il DNA da coupé, combinando una sorprendente presenza visiva con grande versatilità. Un mix di elementi che gli conferisce una silhouette unica, fortemente distintiva e diversa da qualsiasi altra proposta nel segmento.

Il merito di un risultato stilistico così unico va al Centro di design europeo di Kia a Francoforte, guidato da Gregory Guillaume, European Head of Design, e da Peter Schreyer, President of Design and Chief Design Officer. PROCEED sarà disponibile unicamente nell’allestimento GT Line o nella variante high performance GT, una scelta che ha permesso ai team di progettazione europei Kia di creare un design forte e sportivo per il terzo modello della famiglia CEED.

Bassa, snella e sinuosa, la linea è caratterizzata da proporzioni inedite, pur condividendo il cofano e parte dell’anteriore con la cinque porte. Ogni altra componente della carrozzeria è inedita e denota uno stile e un carattere unici nella gamma. Eppure, PROCEED conserva molti dei tratti stilistici propri del design Kia, a partire dall’iconico frontale “tiger-nose”, immediatamente riconoscibile. Così come riconoscibili sono l’ampia presa d’aria inferiore, la forma del parabrezza e l’inimitabile mix di linee tese e curve tipiche del marchio. Insomma, PROCEED reinterpreta il DNA Kia in chiave contemporanea.

Come accade già per CEED, anche PROCEED propone un frontale costruito attorno a forme nette e lineari, con luci diurne a LED “Ice Cube” di serie che riprendono il look della versione GT Line e un inedito paraurti anteriore. In termini di dimensioni, il nuovo modello mantiene la stessa larghezza (1.800 mm) della versione a cinque porte.  Vista di profilo, la nuova vettura evidenzia un design chiaramente ispirato alla Kia Proceed Concept presentata a Francoforte nel 2017, con una linea del tetto inclinata che scorre elegantemente verso il posteriore. Le linee tese corrono lungo tutta la lunghezza della vettura, dall’anteriore fino al portellone a prolungarne idealmente lo slancio. Anche la linee delle superfici vetrate propongono un chiaro richiamo alla Proceed Concept, incluso il caratteristico “Sharkblade” cromato all’altezza del montante C che crea un design unico ed iconico.

Altro carattere fortemente distintivo della PROCEED è l’inclinazione del suo lunotto posteriore, elemento stilistico che la rende unica all’interno della gamma, ma anche distintiva rispetto alle concorrenti. Se infatti il lunotto della versione Sportswagon ha un’inclinazione di 50,9°, e quello della cinque porte di 52,4°, sulla PROCEED tale inclinazione è molto più orizzontale (64,2°) contribuendo così allo slancio della linea, ispirata a quella delle coupé.

Con una lunghezza di 4.605 mm, PROCEED è di 5 mm più lunga della Sportswagon, con uno sbalzo anteriore aumentato a 885 mm. Con un’altezza di 1.422 mm, il tetto è più basso di 43 mm rispetto a quello della Sportswagon, mentre l’altezza da terra si riduce di 5 mm, a 135 mm; rispetto a CEED l’assetto delle sospensioni risulta ribassato di 10 mm per entrambi i modelli GT e GT Line, riduzione in parte compensata dall’adozione di ruote di maggiore dimensione. Costruita sulla stessa piattaforma ‘K2’ comune agli altri modelli della gamma, il passo di 2.650 mm rimane invariato anche su questa nuova versione.

Come già evidenziato, è soprattutto la parte posteriore della vettura a differenziarla completamente dagli altri modelli della gamma CEED. Grazie alla combinazione di alcuni nuovi elementi, come l’altezza complessivamente ridotta, il nuovo paraurti posteriore e i doppi scarichi ereditati dai modelli GT e GT Line, PROCEED offre visivamente un maggior senso di dinamismo e sportività. Il nome del modello è scritto in lettere maiuscole al centro del portellone, al di sotto dei fari posteriori a LED che si estendono per tutta la larghezza, conferendo alla vettura una firma luminosa unica e molto riconoscibile. Dal lancio, nuova PROCEED sarà disponibile in 10 colori per la carrozzeria. Su entrambe le versioni sono disponibili cerchi in lega da 18 pollici.

Interni. Spazio e versatilità sono quelli di una station wagon. All’interno PROCEED ripropone la stessa cura nell’ergonomia e nei materiali comune alla gamma. Nella plancia prevale l’andamento orizzontale, con il cruscotto rivolto verso il guidatore suddiviso in una zona superiore, dominata dal sistema di infotainment “floating” touchscreen da 8 pollici al centro e da una zona inferiore, dove si concentrano i controlli del sistema audio e della climatizzazione. I materiali offrono larghe superfici soft-touch per un ambiente raffinato e confortevole e le finiture cromate aggiungono eleganza.

La PROCEED si differenzia dagli altri modelli della famiglia Kia con una serie di modifiche progettate per rendere l’abitacolo più sportivo. In particolare, il cielo normalmente grigio qui è sostituito con un rivestimento in tessuto nero che crea un effetto più avvolgente per i passeggeri, mentre i pannelli porta si arricchiscono di nuove finiture metalliche. Il volante ha una forma a “D” di intonazione più sportiva. Per i modelli equipaggiati con cambio DCT a doppia frizione il volante è completato da nuovi paddles in lega metallica. PROCEED offre una gamma di nuove sedute anteriori dedicate. In particolare, le versioni GT adottano nuovi sedili anteriori sportivi, con fianchi più larghi e rigidi per aumentare il contenimento del corpo in curva. Rifiniti in pelle nera e pelle scamosciata, sulla GT i sedili sono sempre arricchiti con cuciture rosse e logo GT. Per le versioni GT Line, i sedili anteriori presentano una maggior larghezza con rivestimenti in tessuto nero e pelle sintetica grigia chiara.

La capacità di carico è superiore a quella di molte wagon compatte del segmento C, a volte anche rispetto a modelli delle classi superiori. Con una capacità di 594 litri (VDA), il vano di carico di PROCEED offre il 50% in più di spazio rispetto alla versione a cinque porte. Inoltre, grazie all’assenza di “scalini” d’accesso e alla soglia più bassa da terra, le operazioni di carico e scarico risultano facilitate. Rispetto alla Sportswagon, PROCEED offre caratteristiche di versatilità identiche, il che la rende una delle auto più pratiche nella sua categoria. A sedili ripiegati, il pianale del bagagliaio risulta perfettamente piatto. Un’area di stoccaggio è disponibile sotto il piano di carico, utile per contenere piccoli oggetti. Comodi anche il pratico gancio per le borse e il sistema di guide per il carico. Fra le dotazioni di serie è disponibile anche l’apertura automatica del portellone Smart Power Tailgate.

Agilità e maneggevolezza. Sicura e divertente, sviluppata in Europa, è fatta su misura per le strade europee. PROCEED è stata progettata e sviluppata esclusivamente per le strade europee, pensando al piacere di guida e ai gusti degli automobilisti europei. L’Europa è caratterizzata più di qualsiasi altro continente dalla sua diversità e da condizioni di guida estremamente varie: dalle autostrade ad alta velocità alle strade di montagna ricche di curve e tornanti, dai centri urbani congestionati alle tortuose e imprevedibili strade di campagna. Per questo Kia ha sviluppato la nuova PROCEED per affrontare tutte queste situazioni con il maggiore dinamismo, coinvolgimento del pilota, sicurezza e comfort.

Tutte caratteristiche di guida e maneggevolezza messe a punto per incrementare i livelli di piacevolezza e dinamismo alla guida. Le sospensioni indipendenti, multi-link sull’asse posteriore, consentono di offrire un comportamento su strada agile e immediato, assicurando il medesimo comfort e piacevolezza di guida sul misto comuni a tutta la famiglia CEED. Molle e ammortizzatori sono stati adeguati in modo da adattarsi alle modifiche della carrozzeria nella parte posteriore; in particolare – per entrambi i modelli GT e GT Line – l’assetto risulta ribassato di 10 mm, a vantaggio di un baricentro più basso.

Anche se lo schema delle sospensioni, completamente indipendente, è comune al resto della gamma, un’ulteriore messa a punto della geometria ha conferito a PROCEED un carattere unico. Lo sviluppo dell’handling si è concentrato sul miglioramento dell’agilità e della reattività delle sospensioni e sul contenimento del rollio, pur mantenendo il comfort che ci si aspetta da una shooting brake adatta al turismo e ai lunghi viaggi. Le sospensioni della GT Line, in particolare, sono state modificate per adattarsi alla maggiore lunghezza e alle nuove dimensioni posteriori dell’abitacolo: le molle posteriori sono più rigide del 22% rispetto a CEED, mentre la barra antirollio posteriore è più rigida del 3%, modifiche che assicurano alla nuova PROCEED una guida più coinvolgente sul misto, pur conservando un elevato comfort in autostrada .

Nel caso della versione più performante GT, sotto la direzione di Albert Biermann, Head of Research and Development Hyundai Motor Group, e grazie a sei mesi di test aggiuntivi, è stato possibile migliorare ulteriormente l’agilità in curva e il comportamento di imbardata, incrementando reattività dello sterzo e trazione a terra. Ciò è stato possibile grazie all’adozione di molle più rigide (del 13% per quelle anteriori e del 44% per quelle posteriori) per un miglior controllo nei trasferimenti di carico. La barra antirollio anteriore mantiene le stesse caratteristiche di CEED, conservando così l’ottimale trazione e aderenza, mentre le barre antirollio posteriori sono state irrigidite del 6%, per una risposta di guida più pronta, un’aumentata agilità sul misto e una riduzione del sottosterzo.

 

Tutti miglioramenti che si riflettono sul piacere di guida e che consentono a PROCEED GT di essere ancora più efficiente e reattiva, coniugando lo spirito tipico da “gran turismo” e l’usabilità quotidiana che accomuna tutti i modelli Kia GT. Il servosterzo, di tipo elettrico, ha un rapporto di 12,7:1 e assicura una risposta veloce e precisa, richiedendo solo 2,44 giri per una sterzata completa. Sia le versioni PROCEED GT che GT LINE sono equipaggiate di serie con pneumatici Michelin Pilot Sport 4 che consentono il massimo delle performance e un handling ancora più appagante. La tecnologia su PROCEED gioca anche un ruolo nel migliorare sia il divertimento di guida sia la sicurezza, con l’Electronic Stability Control (ESC) e il Vehicle Stability Management (VSM) offerti di serie. Di serie anche il sistema Torque Vectoring by Braking per la gestione selettiva della frenata e il controllo del sottosterzo in curva. In questo modo la tecnologia rende PROCEED più piacevole e divertente da guidare su tutti i tipi di percorso.

Motorizzazioni. Solo motori turbo, per soddisfare i gusti esigenti degli europei. PROCEED è equipaggiabile con un’ampia offerta di motorizzazioni, per soddisfare le aspettative dei clienti europei, che più di altri apprezzano la velocità, l’accelerazione e la generosa coppia offerta dei motori turbo.

PROCEED GT Line è disponibile con tre motorizzazioni, sviluppate per soddisfare le più diverse esigenze. La motorizzazione più potente per gli allestimenti GT Line è il nuovo “Kappa” 4 cilindri T-GDi da 1,4 litri e 140 CV. In questo caso la coppia è di 242 Nm disponibile a un regime fra 1.500 e 3.200 giri/minuto per una pronta risposta in tutte le condizioni di guida. In questo caso l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 9,1 secondi (con la trasmissione manuale a 6 rapporti), con emissioni di CO2 da 130 g/km (ciclo combinato WLTP e ruote da 17 pollici). Per i modelli equipaggiati con il 4 cilindri T-GDi e dotati della trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti opzionale l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 9,4 secondi, con emissioni da 125 g/km (ciclo “combinato” WLTP e ruote da 17 pollici).

Tutte le motorizzazioni a benzina (incluso l’1.6 T-GDi che equipaggia le versioni GT), sono dotate di un filtro antiparticolato per ridurre le emissioni che garantisce il rispetto dei requisiti Euro 6d TEMP. Di serie una trasmissione manuale a 6 marce, disponibile a richiesta il cambio DTC automatico a doppia frizione e 7 rapporti. Come diesel è invece disponibile il nuovo common rail a iniezione diretta CRDi da 1.6 litri, un diesel progettato per rispondere ai più severi limiti sulle emissioni Euro 6d TEMP, il motore diesel più virtuoso mai costruito da Kia, con le minori emissioni di anidride carbonica, particolato e NOx. La filosofia Kia che sta alla base della progettazione del gruppo propulsore Smartstream mira a migliorare l’efficienza e le prestazioni, contenendo le emissioni. Si tratta infatti di un motore sviluppato con una struttura e un design ottimizzati grazie a componenti compatti e leggeri.

Il diesel 1.6 CRDi, disponibile unicamente nella versione da 136 CV, è accreditato di una coppia di 280 Nm nella versione con cambio manuale a 6 marce o di 320 Nm nel caso del cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti. Nella versione equipaggiata con la trasmissione manuale la coppia disponibile è pari a 280 Nm, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h di 10,4 secondi ed emissioni di 104 g/km nel ciclo combinato WLTP (con ruote da 17 pollici). Per le versioni equipaggiate con la trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti (opzionale), il motore 1.6 CRDi dispone di 320 Nm di coppia, consentendo un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,1 secondi; in questo caso le emissioni sono pari a 109 g/km (ciclo combinato WLTP e ruote da 17 pollici).

Al vertice della gamma, PROCEED GT è equipaggiata con l’1.6 T-GDi da 204 CV e 265 Nm di coppia, il motore più potente fra quelli disponibili. Questa versione è disponibile per la prima volta con il cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti con paddle al volante. Equipaggiata con la trasmissione manuale a 6 marce, PROCEED GT accelera da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi, raggiungendo una velocità massima di 230 km/h; nelle versioni dotate di trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti, l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 7,5 secondi, con una velocità massima di 225 km/h. Le emissioni della versione GT sono pari a 155 g/km di CO2 nel caso della versione equipaggiata con cambio manuale e di 142 g/km per quella con trasmissione a doppia frizione.

Tecnologia e sicurezza. Innovazioni per rendere la vita più facile, più comoda e più sicura. Come tutta la gamma la CEED, anche sulla nuova PROCEED la tecnologia supporta l’utente grazie a una serie di innovazioni progettate per rendere la vita in viaggio più facile, più confortevole e più sicura. L’apprezzato sistema di infotainment “floating” è disponibile nella versione che include il sistema di navigazione con schermo da 8 pollici e i Kia Connected Services offerti da TomTom. Il sistema consente l’integrazione completa dello smartphone con Apple CarPlay (per iPhone 5 e successivi) e Android Auto (per telefoni Android con 5.0 o successivi). Sulla versione GT, di serie un potente impianto audio JBL Premium con tecnologia Clari-Fi in grado di ripristinare la qualità audio che si perde nel corso del processo di compressione digitale del suono. Fra le dotazioni sempre disponibili su PROCEED anche il Bluetooth per l’integrazione completa dello smartphone con i sistemi di bordo, le luci automatiche e il sistema keyless Smart Key.

Su PROCEED, per i modelli dotati di cambio a doppia frizione a 7 marce, il sistema Drive Mode Select consente di adattare il comportamento dell’auto in funzione del proprio stile di guida. Attraverso le modalità Normal e Sport è possibile agire sulla sensibilità dello sterzo e sulla reattività del motore. In particolare nella modalità Normal a essere privilegiati sono l’efficienza dei consumi e il comfort nella guida, mentre la modalità Sport agisce sulla risposta del motore, consente accelerazioni più rapide e adatta lo sterzo alla guida sportiva, rendendolo più sensibile e preciso. Di serie su GT Line anche il caricatore wireless per lo smartphone, i sedili anteriori e il volante riscaldati. Di serie su GT troviamo anche i sedili ventilati e quelli posteriori riscaldabili.

Oltre ai sei airbag offerti di serie, le tecnologie avanzate di assistenza alla guida migliorano la protezione degli occupanti, utilizzando sistemi di sicurezza attivi per mitigare il rischio di collisioni. Le dotazioni standard comprendono High Beam Assist, Driver Attention Warning, Lane Keeping Assist con Forward Collision-Avoidance Assist. PROCEED può essere equipaggiata con il Lane Following Assist, una tecnologia che rientra nei sistemi di guida autonoma di Livello 2; attraverso una serie di sensori esterni il sistema è in grado di monitorare il traffico, di verificare la posizione degli altri veicoli rendendo possibili i cambi di corsia in totale sicurezza e la guida nel traffico più fluida. Il sistema agisce su sterzo e acceleratore, controllando anche il mantenimento di corsia ed è attivo in un range di velocità da 0 e 180 km/h. Oltre al Lane Following Assist sono disponibili numerose tecnologie di guida assistita Kia che contribuiscono a eliminare o a ridurre molti dei pericoli di guida sulle strade: Smart Cruise Control con Stop & Go, Blind Spot Collision Warning, Rear Cross-Traffic Collision Warning.

Debutto e commercializzazione. Un’offerta finanziaria innovativa per una vettura d’avanguardia. Per poter entrare nel mondo audace di PROCEED non si dovrà attendere il debutto commerciale di febbraio 2019. Grazie alla creazione di una piattaforma web dedicata e ad un sofisticato piano di comunicazione social, già da lunedì 21 gennaio si potrà diventare membri della Bold Society, il club esclusivo dedicato a tutti coloro che non temono di osare. Ma non è tutto: per i membri della Bold Society, Kia Motors Italy sta elaborando e riserverà un’offerta finanziaria innovativa e audace in vero stile PROCEED, con una formula di long test drive che permetterà di far provare la vettura al cliente per sei mesi trascorsi i quali, potrà decidere se continuare a guidarla iniziando a sostenere il pagamento delle rate mensili o restituirla al concessionario.

Coppa Milano-Sanremo e AC Milano insieme nel segno del motorsport internazionale

Continuano le iscrizioni per la gara più antica d’Italia Numerose le novità di questa XI Rievocazione Storica

MILANO, 23 gennaio – Mancano poco più di due mesi alla partenza della leggendaria Coppa Milano – Sanremo, la gara più antica d’Italia. Sono numerosi gli equipaggi italiani e stranieri che si stanno iscrivendo alla “Signora” delle gare, che si correrà dal 28 al 30 marzo 2019 con il medesimo spirito di sempre e la stessa passione dei “gentlemen drivers” che la idearono nel 1906, ma con numerose novità logistiche e sportive.

Lungo un percorso di quasi 700 chilometri, la manifestazione si snoderà tra Lombardia, Piemonte e Liguria, per terminare nel Principato di Monaco, toccando città e paesaggi dal fascino intramontabile. La partecipazione alla corsa sarà, come sempre, a numero chiuso: saranno ammesse al massimo 100 auto, costruite tra il 1906 e il 1976, munite di passaporto F.I.V.A, o di fiche F.I.A. Heritage, o di omologazione A.S.I., o fiche A.C.I. Sport, o appartenenti ad un registro di marca. Nell’ambito di questa undicesima Rievocazione Storica si terrà anche, come da tradizione, la prestigiosa “Coppa delle Dame” concepita, per la prima volta agli inizi dello secolo scorso, grazie all’intuito degli organizzatori della Coppa Milano- Sanremo.

Accanto alla tradizione, come dicevamo, saranno numerose le novità che caratterizzeranno questa Rievocazione Storica. Prima fra tutte il percorso, rinnovato rispetto allo scorso anno con l’attraversamento di molti più centri abitati, tra cui Vigevano, Alessandria, Novi Ligure (con un esclusivo passaggio presso il Museo dei Campionissimi in occasione del centenario dalla nascita di Fausto Coppi), Finale Ligure, Albenga e Loano, così da dare modo ad appassionati e curiosi di vedere da vicino i “bolidi di ieri” che hanno entusiasmato intere generazioni.

Competizione e spettacolarità non mancheranno: quest’anno gli equipaggi potranno infatti confrontarsi in un maggior numero di prove cronometrate, ben 90, oltre alle 6 prove di media con rilevamenti intermedi. Altra importante novità di questa nuova edizione è l’inserimento della classe di regolarità turistica, aperta a vetture di interesse storico costruite fino al 1990, che si svolgerà lungo lo stesso percorso ma con un totale di 50 prove cronometrate complessive, così da non abbandonare lo spirito originario dei gentlemen drivers che fin dalle sue origini ha animato la competizione. Dopo molti anni Milano torna quindi a splendere nell’olimpo del motorsport internazionale. Venerdì 1 febbraio la città ospiterà infatti una delle tappe di avvicinamento al Rallye Monte-Carlo Historique. In occasione del suo 115° anniversario, l’Automobile Club Milano organizzerà un tribute riservato alle auto che hanno fatto la storia di questa gara così da rafforzare il suo legame di lungo corso con l’Automobile Club di Monaco.

In quest’ottica, e al fine di conferire alla competizione un’allure internazionale ancora maggiore, quest’anno la Coppa Milano-Sanremo, dopo l’arrivo nella Città dei Fiori, si trasferirà a Montecarlo per il gala dinner e la cerimonia finale di premiazione. Si realizza così una sorta di gemellaggio virtuale fra l’Autodromo di Monza e il Principato di Monaco: i due luoghi simbolo del motorsport internazionale. Il passaggio della Coppa Milano – Sanremo per le strade del Principato rappresenterà dunque la punta di diamante delle celebrazioni per i 115 anni di storia dell’AC Milano insieme alla partenza della gara dalla sede storica di Corso Venezia, come accadeva nei gloriosi anni ’50 e ’60.

La manifestazione prenderà il via giovedì 28 marzo 2019 con il ritrovo degli equipaggi presso l’Autodromo di Monza dove si disputeranno le verifiche tecniche e sportive, i giri liberi in pista e la parata inaugurale delle vetture. Presso l’Autodromo si svolgerà anche un Tribute alla Coppa Milano – Sanremo riservato a circa 50 vetture di interesse storico costruite tra il 1906 e il 1976. Dopo un passaggio nel centro di Monza, le auto partiranno alla volta di Milano per il tradizionale “défilé” nel cuore del Quadrilatero della moda, lungo via Montenapoleone, dove le vetture saranno ufficialmente presentate al pubblico. Venerdì 29 marzo, dal centro cittadino, gli equipaggi si presenteranno ai nastri di partenza per i quasi 700 chilometri di gara previsti con l’obiettivo di onorare sportivamente una delle più antiche e prestigiose competizioni automobilistiche. La prima giornata di corsa terminerà, come da tradizione, a Rapallo, dopo aver attraversato paesaggi straordinari del suggestivo entroterra ligure, lombardo e piemontese, luoghi da sempre preferiti dagli appassionati delle corse d’epoca, amanti della regolarità classica e del turismo lento e dolce. Il 30 marzo sarà il giorno della sfida definitiva: da Rapallo a Sanremo gli equipaggi affronteranno le ultime prove speciali in vista del traguardo che dovrebbe essere raggiunto dalle prime vetture a metà pomeriggio del sabato.

Tanti, dunque, gli elementi del passato da cui attingere per una manifestazione esclusiva, unica e in grado di ridare ai concorrenti l’opportunità di misurarsi al volante delle proprie vetture, sia in pista (come da tradizione presso il mitico Autodromo di Monza), che lungo il percorso con le prove cronometrate che, unitamente alla suggestiva partenza dal centro di Milano e ai défilé nelle splendide cornici di Rapallo, Sanremo e Montecarlo, contribuiranno a rievocare il fascino della Milano-Sanremo.

Le iscrizioni alla Milano-Sanremo sono aperte fino al 1 marzo 2019.

Peccenini premiato dal VdeV per il terzo titolo Gentleman Driver

Il pilota milanese ha partecipato alla cerimonia finale a Parigi, dove gli organizzatori della serie internazionale gli hanno consegnato il trofeo 2018 conquistato sulla F.Renault 2.0 della TS Corse dopo quelli 2015 e 2016 al termine di una stagione di successi per tutta la scuderia lombarda

Milano, 23 gennaio 2019. E’ in pieno fermento il 2019 di Pietro Peccenini, al lavoro sui programmi sportivi della nuova stagione, ma per il pilota milanese è arrivato anche il momento di “gustarsi” definitivamente le vittorie 2018. Il portacolori classe 1973 della TS Corse ha partecipato alla Cerimonia di Premiazione dei campionati VdeV e a Parigi ha ricevuto dai promotori della serie internazionale quel trofeo Gentleman Driver conquistato a suon di vittorie e podi nel Challenge Monoplace al volante della F.Renault 2.0 della scuderia lombarda. A coronamento di un’annata dalle mille battaglie e risoltasi in pista soltanto all’ultima gara disputata a Estoril nel novembre scorso, Peccenini ha infatti vinto il trofeo per la terza volta in carriera dopo i titoli che aveva già messo in carniere nel 2015 e nel 2016. Ancora una volta il driver milanese ha lottato ai vertici senza mai arrendersi; sempre fiero di confrontarsi sia con i diretti rivali della categoria sia con i migliori giovani che puntano alla Formula 1, nel 2018 ha pure messo a segno la prima vittoria assoluta nel VdeV, festeggiata sotto la pioggia di Barcellona al termine di una gara caratterizzata dal diluvio. I prestigiosi successi di Pietro, vincitore del trofeo Gentleman Driver e quarto assoluto nella graduatoria finale, hanno permesso alla TS Corse, capitanata da Stefano Turchetto, presente anche lui a Parigi insieme all’ingegnere Giampaolo Vanni, di segnare uno storico en plein, completato dal titolo assoluto vinto dal 20enne argentino Nicolas Varrone.

Peccenini commenta così dopo la cerimonia parigina che ha ospitato tutti i vincitori dei vari campionati VdeV (monoposto, prototipi e GT): “Siamo tornati sul gradino più alto al termine di un 2018 durissimo ed equilibrato, per questo ricevere il premio di Gentleman Driver dal VdeV quest’anno ha un sapore davvero particolare. Una serata speciale durante la quale ci hanno anche riservato degli applausi esclusivi riconoscendo pieno merito a me e alla squadra. Con tutto il team abbiamo vinto le sfide più difficili e personalmente devo un ringraziamento ulteriore a tutti coloro che ci supportano e in particolare in questa occasione un pensiero lo riservo a mio padre, il mio primo fan. Chiuso il 2018 ora si aprono le porte di una nuova stagione. Stiamo programmando le prossime mosse e tra qualche settimana contiamo di poter annunciare quali sfide ci riserverà il 2019”.

Hyundai al Rally di Monte-Carlo: inizia il Mondiale WRC 2019

Hyundai Motorsport è pronta a iniziare la sesta stagione del WRC con tre equipaggi e una nuova livrea per la i20 Coupe WRC. Sébastien Loeb e Daniel Elena saranno al via della stagione in uno degli eventi più imprevedibili e iconici dell’anno. Quest’anno la tappa di Montecarlo si svolgerà su un nuovo percorso, con il 40% di nuove prove speciali rispetto al 2018

MONTE-CARLO, 22 gennaio 2019 – Hyundai Motorsport punta a iniziare con il piede giusto la sua sesta stagione nel Mondiale Rally, che prenderà il via giovedì 24 gennaio con il tradizionale Rally di Monte-Carlo.  Monte-Carlo, da sempre uno degli appuntamenti più iconici e impegnativi del calendario, quest’anno presenterà un nuovo percorso con il 40% di nuove speciali rispetto al 2018. Le vere sfide rimarranno le tappe notturne e le imprevedibili condizioni di neve e ghiaccio, insieme alle complesse strategie sull’uso degli pneumatici più adatti che saranno fondamentali per iniziare al meglio la nuova stagione.

Gli equipaggi di Hyundai Motorsport sono esperti quando si tratta di rally “classici”. Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul hanno conquistato il terzo gradino del podio a Montecarlo nel 2016, appena dietro ad Andreas Mikkelsen e Anders Jæger-Amland, il cui secondo posto rappresenta il miglior risultato della coppia norvegese finora. Il nuovo equipaggio, invece, non ha bisogno di presentazioni: Sébastien Loeb e Daniel Elena inizieranno un nuovo capitolo della loro fantastica carriera nel WRC dove hanno vinto già sette volte in passato.

Che i giochi abbiano inizio! Tutti e tre gli equipaggi hanno avuto l’opportunità di collaudare la Hyundai i20 Coupe WRC prima di Monte-Carlo, anche se con tempi di preparazione diversi. Neuville e Mikkelsen si sono messi al volante prima del lancio della stagione WRC a Birmingham, mentre domenica scorsa è stato il turno di Loeb: Hyundai Motorsport ha cercato di compensare il tempo ridotto con un’adeguata sistemazione del sedile del nove volte campione del mondo, in occasione di una recente visita alla fabbrica di Alzenau.

Il campionato avrà inizio nella serata di giovedì 24 gennaio con una cerimonia di apertura a Gap, che farà da preludio alle due speciale in notturna, ciascuna della lunghezza di 20 km circa. L’itinerario di venerdì prevede 125 km di prove speciali sui nuovi percorsi, prima che i due giorni finali tornino su strade più familiari per i piloti. Se i tre equipaggi riusciranno a superare i primi tre giorni, saranno attesi dal leggendario Col de Turini nella mattinata finale. In cima, una grande folla assisterà allo spettacolo prima della Power Stage finale sul passo del Col de Braus.

Loeb ha dichiarato: “Il Rally di Monte-Carlo è uno dei nostri rally preferiti. Daniel, il mio co-pilota, è Monegasco, quindi è la sua gara di casa, mentre è una specie di evento casalingo anche per me, visto che tutte le tappe sono in Francia. Le condizioni possono influenzare molto la strada a Monte, che si tratti di asfalto, neve o ghiaccio. La cosa più complicata è trovare il giusto passo e non cadere in nessuna trappola: c’è la possibilità di trovare lastre di ghiaccio quando la temperatura scende durante la notte. Devi sempre adattarti alle condizioni mutevoli e imprevedibili. Sono sempre stato abbastanza bravo in queste circostanze. Quest’anno sarà particolarmente speciale con una nuova squadra e una nuova vettura. Non abbiamo avuto molto tempo di effettuare dei test prima del rally, e ci sono molte nuove speciali per me, ma sono molto motivato”.

 

Il Team Director Andrea Adamo ha commentato: “Iniziamo una nuova stagione con un nuovo stato d’animo e guardiamo avanti a quello che promette di essere un altro entusiasmante, competitivo e adrenalinico campionato. Il recente lancio della stagione a Birmingham ha svelato la nuova livrea dell’auto WRC per il 2019 e c’è molta ambizione da parte di tutti i team ed equipaggi. Monte-Carlo è il luogo perfetto in cui iniziare la battaglia. Il nostro obiettivo e il nostro desiderio è di lottare per i titoli costruttori e piloti. Per farlo dobbiamo essere pronti a qualsiasi cosa, assicurandoci di ottenere assolutamente tutto da noi stessi su ogni chilometro di ogni speciale. Non c’è spazio per autocompiacersi o per l’errore, quindi dovremo risultare precisi ed essere sempre concentrati e dobbiamo lavorare insieme come una squadra per portare Hyundai al livello più alto del rally mondiale”.

Il Rally di Monte-Carlo ha inizio giovedì 24 gennaio con lo shake down a Gap, su un percorso di 3,35 km prima dell’inizio della cerimonia di apertura. Seguiranno due prove speciali in notturna, che si correranno completamente al buio e in cui le auto monteranno dei fanali supplementari: la Breole-Selonnet di 20.76 km e la Avançon-Notre Dame du Laus di 20.59 km.

 

Le moto giapponesi conquistano Automotoretrò 2019

Stile e carattere nipponico si raccontano in una ricchissima collezione di oltre 40 pezzi imperdibili dei marchi Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha

Torino, 22 gennaio 2019 – Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha: nel mondo a due ruote le Big Four non hanno certo bisogno di presentazioni. Dal lontano Giappone i quattro marchi che più hanno segnato l’evoluzione delle motociclette – da semplici utilitarie a icone di stile, sinonimo di un nuovo modo di vivere il tempo libero e lo sport – conquistano la 37a edizione di Automotoretrò, al Lingotto Fiere di Torino dal 31 gennaio al 3 febbraio 2019. L’innovazione, attuale ancora oggi, e il carattere nipponico si raccontano in una ricchissima collezione di oltre 40 pezzi imperdibili risalenti agli Anni Sessanta e Settanta che potranno essere ammirati da vicino nell’area tematica a cura di Bartolomeo Maina nel Padiglione 2Una mostra tributo alla mitica Golden Age che seguì allo sbarco delle grandi case motociclistiche giapponesi sul mercato europeo, capaci di dettare le nuove linee stilistiche e alzare l’asticella dal punto di vista tecnologico e progettuale.

Protagonista indiscussa è la Honda CB 750 Four del 1969, un gioiello ingegneristico che stupì il mondo con prestazioni e dotazioni di serie mai viste finora. Prima quattro cilindri ad offrire un freno a disco idraulico all’anteriore e prodotta su grande scala, prometteva i fatidici 200 km orari. Facile da condurre, robusta e affidabile, quando arrivò nei concessionari, fu subito chiaro che stava iniziando una nuova era.
Nello stesso anno anche Kawasaki lascia il segno e sorpassa ogni aspettativa lanciando la Mach III, una tre cilindri a due tempi estremamente potente, dalla linea svelta ed essenziale, con la tendenza ad impennarsi, una bizzarra richiesta dell’importatore americano che voleva contrastare il dominio delle Honda. La ritroveremo in fiera a fianco a una 900 Z del 1973: in questo caso l’obiettivo era quello di realizzare una superbike dalle caratteristiche nettamente superiori, prendendo a modello la sofisticata architettura meccanica dei motori italiani da competizione delle Gilera 500 4C e MV Agusta 500 4C. Oggi è tra le più ricercate e valutate sul mercato delle moto d’epoca, proprio per la difficoltà di reperire esemplari originali e completi.
A poche ore dalla conclusione della 41a Dakar, uno sguardo alla vincitrice della prima edizione, la Yamaha XT500. Ancora oggi il suo fascino essenziale resta immutato: dall’aspetto agile e robusto è dotata di un motore monocilindrico che ha rivoluzionato il mondo delle enduro.
Ultima a chiudere la rassegna, ma prima ad arrivare in Italia nel 1969, è infine la Suzuki T500 “Titan”, il più grosso bicilindrico che il marchio avesse fino ad allora prodotto. Bicilindrica due tempi raffreddata ad aria, montava un motore ispirato a quello della inglese Scott 500 e nella sua versione d’esordio l’assetto rigido la rendeva poco confortevole, quanto precisa nell’inserimento in curva.

 

Il Fiat 500 Club Italia ad Automotoretrò 2019

Festeggiando due compleanni importanti

TORINO, 22 gennaio – Anche quest’anno il Fiat 500 Club Italia – il più grande sodalizio dedicato alla storica bicilindrica – sarà presente ad Automotoretrò, il salone del motorismo storico in programma al Lingotto di Torino dal 31 gennaio al 3 febbraio. Si conferma così il grande impegno del Club nell’ambito delle fiere di settore, per creare ulteriori occasioni di incontro con gli appassionati della piccola grande auto, proporre i propri servizi a chi ancora non è socio e offrire a tutti i curiosi uno spaccato del “mondo cinquecentistico”.

Lo stand esporrà tre vetture di pregio: una Fiat 500 Sport del 1960 di proprietà di Giorgio Rota, una 500 Vignale Gamine del 1970 di Sergio Fasero e una Autobianchi Bianchina Giardiniera 120 del 1978 di Giuseppe Di Pasquale.

Nel 2019 il Fiat 500 Club Italia festeggia il proprio 35° compleanno: fu infatti fondato nel 1984 a Garlenda (SV), dove tuttora ha sede e dove si trova anche il Museo Multimediale della 500 “Dante Giacosa”. Sin dai suoi primi passi il sodalizio ha ritenuto che la comunicazione fosse fondamentale per svolgere al meglio le proprie attività, perciò già nel 1989 fondò la propria rivista sociale, “4PiccoleRuote”, un bimestrale che oggi ha 68 pagine a colori (con edizioni speciali da 84) e una tiratura di circa 150.000 copie all’anno. Un bel traguardo per quello che viene ancora affettuosamente chiamato “il giornalino”, ma che in questi trent’anni è diventato un magazine ricco di rubriche, foto, resoconti degli eventi del Club, consigli tecnici e testimonianze dei soci.

Le due ricorrenze – 30° anniversario della rivista e 35° del Club – caratterizzeranno l’allestimento dello stand e saranno celebrate con un aperitivo nelle giornate di sabato e domenica.

Presso lo stand sarà come di consueto possibile iscriversi al sodalizio o rinnovare la tessera per l’anno in corso, ricevere tutte le informazioni per le pratiche ASI, la manutenzione e la cura della vettura, i servizi (compresi quelli assicurativi, grazie alla convenzione con Allianz) e gli eventi in programma; infine, ampia scelta di gadget ed abbigliamento per chi desidera essere sempre e comunque “griffato” 500 Club Italia.

Maserati presenta l’edizione limitata Levante Vulcano

La nuova edizione speciale Levante Vulcano è limitata a 150 unità che saranno commercializzate in Europa e in Asia. La configurazione include finiture esclusive ed esterni in colore Grigio Lava opaco. Disponibile in entrambe le motorizzazioni benzina da 350 e 430 CV

Modena, 22 gennaio 2019L’ esclusività di Maserati significa che ognuno dei suoi modelli riesce a distinguersi anche oltre l’eccezionale. La Casa del Tridente presenta ora un’edizione limitata del proprio SUV: il nuovo Levante Vulcano, prodotto in soli 150 esemplari destinati ai mercati europei ed asiatici. L’edizione Vulcano è disponibile in entrambe le motorizzazioni benzina twin-turbo V6 da 350 CV e 430 CV, progettate da Maserati Powertrain e prodotte nello stabilimento Ferrari a Maranello.

L’esclusiva tonalità opaca degli esterni “Grigio Lava”, conferisce alle linee sportive del SUV del Tridente una maggiore enfasi. Completano il look degli esterni i dettagli del Nerissimo pack (fari posteriori dark look, calandra e loghi in black chrome, cornici dei finestrini in colore nero lucido, maniglie delle portiere in colore carrozzeria e terminali di scarico  bruniti),  i vetri laminati e oscurati, i cerchi Helios da 21 pollici anch’essi con finitura opaca,  e le pinze dei freni in colore rosso. L’impianto frenante Dual Cast Brembo a 6 pistoncini garantisce eccellenti performance in fase di frenata.

All’interno del nuovo Levante Vulcano, l’eleganza e la sportività emergono da ciascuna delle sue finiture. I sedili sportivi in pelle pieno fiore regolabili elettricamente con memorie, riscaldati e ventilati, con il logo del Tridente ricamato a contrasto sui poggiatesta, possono essere ordinati in nero con cuciture a contrasto in colore rosso o viceversa, a sottolineare la natura ‘vulcanica’ del modello. L’esclusività della nuova edizione limitata Levante Vulcano è ulteriormente sottolineata dalle finiture interne in fibra di carbonio high gloss, utilizzato anche per le palette del cambio e l’inserto sul volante sportivo regolabile elettricamente, e dalla placchetta in alluminio cromato su tunnel centrale che riporta il leggendario Tridente, abbinato al nuovo logo Vulcano e alla dicitura “one of 150“.

Completano l’equipaggiamento di serie: l’impianto audio premium Bowers&Wilkins, il sistema di chiusura portiere ‘soft close’, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori ed i fari adattativi con tecnologia full-LED Matrix.

L’edizione limitata Levante Vulcano è in vendita in Italia a partire da 116.000 euro (chiavi in mano), per la versione da 350 CV e da 128.000 euro (chiavi in mano), per la versione da 430 CV .

 

Suzuki è l’Auto Ufficiale del Festival di Sanremo 2019

Per il sesto anno consecutivo Suzuki è l’Auto Ufficiale del Festival di Sanremo;- Le star dell’edizione 2019 della kermesse sanremese saranno le auto della Gamma Suzuki Hybrid di Hamamatsu: IGNIS, SWIFT e BALENO;  Questi stessi modelli saranno anche protagonisti di due weekend di porte aperte presso i Concessionari Suzuki, dapprima il 26 e il 27 gennaio e quindi il 9 e 10 febbraio.

SANREMO (IM), 22 gennaio – Dal 2014 Suzuki è l’Auto Ufficiale del Festival di Sanremo e anche per questo 2019 la Casa di Hamamatsu torna ad accostare il suo marchio al più importante evento della scena musicale nazionale. Quest’anno la kermesse sanremese si svolgerà da martedì 5 a sabato 9 febbraio e, dopo il successo dello scorso anno, vedrà nuovamente Claudio Baglioni assumere il duplice ruolo di Direttore Artistico e conduttore. Ad affiancarlo sul palco del Teatro Ariston ci saranno, questa volta, l’esilarante Claudio Bisio e l’eclettica Virginia Raffaele.

La vetrina ideale. Essere l’Auto Ufficiale del Festival della Canzone Italiana rappresenta per Suzuki un motivo di grande orgoglio e un elemento cardine nel suo piano di comunicazione. Attraverso questo legame con la grande musica italiana e internazionale, l’Azienda sottolinea infatti in modo molto efficace l’eleganza del brand e il suo carattere dinamico. Nel 2019 il Festival di Sanremo sarà ancora il tramite perfetto per la Casa di Hamamatsu che raggiungerà l’ampio e vario pubblico della kermesse, mettendo al centro dei riflettori IGNIS, SWIFT e BALENO HYBRID. Proprio questi modelli della Gamma Suzuki Hybrid hanno permesso la crescita delle vendite nel 2018: la loro affermazione sul mercato ha dato la possibilità a Suzuki Italia Auto di chiudere l’annata con ben 32.946 immatricolazioni totali (+5,94% sui volumi del 2017) e con una quota di mercato record dell’1,72%,

Un passo avanti. Con le versioni HYBRID di IGNIS, SWIFT e BALENO, Suzuki dimostra ancora una volta la sua capacità di anticipare le tendenze, proprio come fanno in ambito artistico anche le grandi star della musica. La Gamma Suzuki Hybrid è all’avanguardia in materia di downsizing e ibridazione ed è stata capace di rispondere in anticipo al bisogno di mobilità sostenibile degli automobilisti e della società in generale. Queste caratteristiche sono sempre più apprezzate dai Clienti, tanto che Suzuki è oggi stabilmente il secondo costruttore per vendite di auto ibride in Italia.

Tutti dai Concessionari Suzuki. Per dare la possibilità a tutti di osservare da vicino e di conoscere meglio IGNIS, SWIFT e BALENO HYBRID, concedendosi anche un test drive, i Concessionari Suzuki saranno protagonisti di due aperture straordinarie. Il primo Porte Aperte è in calendario nell’ultimo weekend di gennaio, sabato 26 e domenica 27, mentre il secondo è previsto nel fine settimana di chiusura del festival di Sanremo, sabato 9 e domenica 10 febbraio.

Suzuki, tradizione e innovazione dal 1909. Suzuki Motor Corporation è uno dei principali costruttori mondiali di automobili, motocicli e motori fuoribordo. Nel settore automobilistico l’Azienda è attualmente all’8° posto nella classifica mondiale delle vendite (fonte JATO), con oltre 3 milioni di vetture prodotte all’anno, ed è leader sul mercato giapponese nei segmenti Keicar e Passenger car. L’Azienda nasce nel 1909 da un’idea imprenditoriale di Michio Suzuki, che, nella cittadina di Hamamatsu, in Giappone, costruisce uno stabilimento per la produzione di telai tessili. Nel 1920 l’Azienda viene profondamente riorganizzata al fine di intraprendere il cammino industriale su scala internazionale, prendendo il nome di Suzuki Loom Manufacturing Co. Nel 1954 l’Azienda diviene Suzuki Motor Corporation Ltd e l’anno seguente, nel 1955, nasce Suzulight la prima automobile a marchio Suzuki, seguita nel 1970 da Jimny serie LJ10, il primo 4×4 compatto. Da allora in avanti, l’attività industriale nei differenti settori ha proseguito il suo incessante cammino di crescita, anche nei settori dei motocicli e dei motori marini fuoribordo puntando su valori quali l’affidabilità, il design e l’innovazione.

Opel Grandland X sulle strade del Gran Sasso

L’AQUILA, 22 gennaio – Cosa vi colpisce di più in un’auto che potrebbe entrare nelle considerazioni di acquisto? L’aspetto? La tecnologia? Le prestazioni o il comfort?

Nessun problema allora, la Opel Grandland X aggiunge argomenti validi, dalla connettività ai consumi alle emissioni, dal piacere di guidarla alla certezza di stivare facilmente tutti i bagagli.

Da bravi italiani però, noi cominciamo dallo stile. SUV purosangue con schema a trazione anteriore, Grandland X ha linee eleganti e ben raccordate con una riuscita proporzione negli equilibri tra cofano e abitacolo. Una piacevole armonia che si ritrova anche all’interno, dove sedili avvolgenti accolgono i 5 occupanti e il guidatore ha tutti i comandi facilmente a portata di mano e numerosi altri raccolti sul volante interattivo.

La connettività elevata è garantita, inoltre, dal sistema di bordo, che si collega al mondo esterno grazie al sistema multimediale con schermo touch da 8 pollici con Apple Car Play e Android auto. Facile da usare, garantisce anche un maggior livello di sicurezza durante la guida, inducendo il pilota a non togliere gli occhi dalla strada e distrarsi.

Robusto, parsimonioso e prestazionale poi il motore turbodiesel 2 litri, capace di 177 cavalli e protagonista di un riuscito abbinamento con il cambio automatico a 8 rapporti ed è sempre nella marcia più adatta alla situazione. In caso di fondi difficili, inoltre, per gestire il pattinamento delle ruote e garantire la massima trazione in tutte le condizioni: neve, fango, sabbia, è sufficiente ruotare nella posizione voluta la manopola dell’Intelligrip, garantendo così la motricità della Grandland X.

Se è a proprio agio in autostrada poi, il SUV Opel si muove con disinvoltura anche in città, sia grazie agli avvisi acustici che avvertono se si passa in vicinanza di un ostacolo, sia per l’elevato angolo di sterzo, che rende particolarmente maneggevole questo SUV di grande successo.

E proprio questa agilità abbiamo voluto provare in un severo test su oltre 100 chilometri di strade di montagna nell’Appennino centrale da Rieti a Leonessa passando sul Terminillo e raggiungendo poi il massiccio del Gran Sasso, strade piene di tornanti e curve di raggio diverso, con quote vicine ai 2.000 metri di altitudine. Anche in questo volerla “strapazzare” per bene, la Grandland X ha mostrato di essere concepita proprio a misura d’uomo, senza mai incertezze e soprattutto sempre pronta a seguire docilmente i comandi del conducente, anche simulando un errore nell’impostare una traiettoria.

Tutto questo a prezzi decisamente appetibili, un modello raggiungibile da molte tasche e con equipaggiamenti estremamente ricchi, come la telecamera anteriore con adeguamento automatico ai limiti di velocità, i fari full led adattivi, sistema di parcheggio automatico con telecamera a 360 gradi. 

MAK è partner della Winter Marathon in programma dal 24 al 27 gennaio 2019

Dove c’è passione, stile e cura per i dettagli, c’è MAK. Per il quinto anno, l’azienda di Brescia è presente in occasione della più importante gara invernale di regolarità per auto storiche.

Carpenedolo (BS), 22 gennaio 2019 MAK, azienda bresciana leader nazionale nel mercato delle ruote in lega per l’Aftermarket, contraddistinte per stile e design made in Italy, è pronta a scaldare i motori per la prima manifestazione sportiva legata alle auto d’epoca del 2019: la Winter Marathon. La gara, giunta alla sua 31esima edizione, si svolgerà dal 24 al 27 gennaio, nella splendida cornice delle Dolomiti con partenza da Madonna di Campiglio e un percorso rinnovato di 420 km con 11 passi dolomitici e 65 prove cronometrate. MAK sarà vicino ai partecipanti con i propri prodotti, ideali in ogni stagione dell’anno e perfetti per viaggiare in totale tranquillità sia in montagna che in città.

“Questa manifestazione – ha dichiarato Guglielmo Bertolinelli, Amministratore Delegato dell’Azienda –  è un evento che riunisce passione, auto bellissime, performance e resistenza: i concorrenti  sono messi a dura prova dal percorso e dalle basse temperature, in particolare in notturna. Un contesto di questo tipo è per noi estremamente stimolante per continuare a dialogare in modo diretto con chi già ci conosce e per stabilire nuovi contatti con chi di auto se ne intende e ama prendersi cura della propria vettura”.

MAK sarà parte attiva della manifestazione con l’esposizione, presso l’Hotel Savoia, punto di riferimento per i partecipanti, di una selezione di cerchi rappresentativi dell’ampia gamma di prodotto dell’azienda. Chi ama la propria auto trova in MAK il partner ideale non solo per qualità ma anche per estetica e design.  Una postazione gonfiabile MAK inoltre consentirà a concorrenti e pubblico di seguire in totale sicurezza e con perfetta visibilità l’attesissimo Trofeo del Lago Ghiacciato, sfida a eliminazione diretta riservata ai primi 32 equipaggi classificati, che si svolgerà nella giornata di sabato. Infine MAK premierà il primo equipaggio iscritto alla gara con un treno completo di ruote, durante la cerimonia di premiazione finale.

Un appuntamento importante per l’azienda bresciana pronta a condividere ogni attimo di questa avventura con i propri clienti e con i numerosi appassionati che ogni anno seguono la gara. La rinnovata sponsorship permette inoltre a MAK di farsi promotore e di porre l’accento ancora una volta sull’importanza del cambio ruota stagionale. Le temperature rigide di Madonna di Campiglio lo confermano: per affrontare il clima più freddo la soluzione migliore è quella di adottare cerchi con diametro inferiore, che consentono il montaggio di pneumatici più stretti, garantendo così un grip superiore su neve, pioggia e ghiaccio.