Lo Sport Rally Team porta alla scoperta delle sorgenti del Po

CRISSOLO (CN), 26 agosto – Sono 652 chilometri. Quelli che le acque del Po percorrono dalla sergente del Pian del Re a 2020 metri di altitudine alle falde del Monviso, fino alla foce con il suo ampio delta che lo immerge nel mare Adriatico.

Decisamente più breve il percorso che affronteranno domenica 27 settembre i partecipanti al raduno “Alle sorgenti del Po”, organizzato dallo Sport Rally Team di Piero Capello, riservato alle vetture storiche, istant classic e di interesse collezionistico che partendo da Carmagnola (TO) di prima mattina raggiungerà Crissolo (CN) per un aperitivo, poi con un ultimo strappo arriverà al Pian della Regina per la sosta pranzo. Una novantina di chilometri dalla partenza carmagnolese, alle nove del mattino, sino all’aperitivo di Crissolo, offerto dal Bistrot-ristorante San Chiaffredo nel piazzale antistante il Santuario San Chiaffredo, cui aggiungere l’arrampicata dell’ultimo chilometro per terminare la parte motoristica al rifugio di Pian della Regina per il pranzo presso il Rifugio Pian della Regina.

La manifestazione comprende anche una prova di abilità non competitiva su strada chiusa al traffico prima di raggiungere lo scollinamento del Montoso, un tratto noto ai rallisti in quanto da sempre prova speciale del Rally Valli Cuneesi, e la possibilità nel dopo pranzo di raggiungere la sorgente del Po con un trasferimento e una breve escursione a piedi.

Un simpatico raduno che permette la possibilità di una sgroppata alle auto storiche e da collezione, su un percorso non impegnativo per i mezzi, che tocca alcune delle più belle cittadine del tratto alpino del Po, seguito da un pranzo con i classici cibi della Valle Po.

I posti sono limitati, come previsto dalla direttiva COVID-2019, le iscrizioni sono aperte.

Per informazioni e iscrizioni

Sport Rally Team

www.sportrallyteam.it

info@sportrallyteam.it – tel 335 64.86.817

33° Rally Lana, Classe N2: Castagna-Filippin, successo sudato

Per la prima volta insieme, l’equipaggio della Peugeot prende il largo nella tappa di sabato e fa buona guardia la domenica, nonostante una penalità di 20”, chiudendo di un soffio davanti a Iraldi-Amerio, in chiara difficoltà sui tornanti di Rosazza nella prima tappa. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano

BIELLA, 12 luglio – Hanno preso il comando alla seconda prova, tenendolo strettamente fino alla fine, segnando il miglior tempo in due prove speciali. Nonostante ciò il successo di Andrea Castagna-Riccardo Filippini è diventato certo solo sulla pedana di arrivo, anche a causa di una penalità di 20”. Pressati da vicino da Paolo Iraldi-Marco Amerio, separati dai vincitori di appena 1”6, con Lapertosa-De Marchi a 21”5, e Rosario Iannello-Andrea Fallo a 27” netti. I quattro equipaggi hanno concluso in sequenza fra la 32esima e la 35esima posizione assoluta.

Il primo colpo di scena arriva dopo lo Shake Down quando Davide Tosini-Mariangela Marzano decidono di non prendere il via per problemi ai freni alla loro Peugeot 106. Il miglior tempo sulla Rosazza-1 è di Iannello-Fallo che impongono la loro legge con 3”5 su Castagna-Filippini, quindi a 6”7 Lapertosa-De Marchi, mentre Iraldi-Amerio pagano 20”6, patendo un handicap di motore e precedono Stefano Fodrini-Gabriele Piffero a 22”4, quindi Andrea Landoni-Damiano Poltronieri a 6/10 dai concorrenti che li precedono, che pur procedendo con cautela siglano il sesto tempo di Classe N2.

Tracciolino arride a Iraldi e Amerio che precedono di 1”3 Lapertosa e di 4”3 Castagna che con questo risultato prende il comando della classifica con 3/10 su Lapertosa e 12”9 su Iraldi, quarto in classifica di classe. Il quarto tempo in speciale a 4”8 lo segnano i fratelli Claudio e Gabriele Dossi (solo dodicesimi nella speciale precedente per aver sbagliato i tornanti della prova), quindi Iannello a 10”9 che soffre la guida notturna che non sperimenta da tempo e Landoni-Poltronieri a chiudere i primi sei. Al primo riordino, dopo i primi Castagna e Lapertosa c’è Iannello a 3”, quindi Iraldi a 12”9, Landoni a 28”2 e i Dossi che sono risaliti in sesta posizione, ma pagano 43”9 a Castagna, essendo praticamente fuori dai giochi. Non escono dal parco assistenza Stefano Fodrini e Gabriele Piffero con la loro Citroën Saxo che fuma in modo preoccupante

La successiva Rosazza vede finalmente prevalere Castagna che lascia a 7/10 Iannello, quindi Lapertosa a 2”2, quarto tempo per Cristian Levati e Mauro Ferrari a 4”6, Landoni-Poltronieri a 5”6 (che raggiunge in speciale Bertolino che procede lentamente) e si gira nel tentativo di superarlo; quindi Daniele Ferron-Francesco Cuaz che entrano fra i primi sei pagando 14”1. I Dossi continuano a faticare nei tornanti e staccano il settimo tempo a 15”9; ancora peggio va a Iraldi, solo nono a 22” netti. In classifica Castagna allunga su Lapertosa a 2”5, e Iannello a 3”, mentre Iraldi è addirittura a 34”9 superato per 1”1 da Landoni. Non entrano in prova Davide Bertolino e Alessandro Spiga, Opel Corsa.

L’ultima passaggio a Tracciolino, a notte molto fonda, vede Iraldi-Amerio spremere a fondo la loro Peugeot 106, al punto che non solo staccano il miglior tempo di Classe N2, ma sono addirittura i migliori di Gruppo N. Castagna, con problemi di visibilità. fa buona guardia e concede agli astigiani appena 5”5, seguito da Landoni a 10”, Iannello a 16”4, Levati e Fabio Beltrame-Marco Vanelli che entrano per la prima volta fra i primi sei. Testacoda dopo un 1,5 chilometri per Lapertosa che perde 53”7 da Iraldi; si girano in speciale i fratelli Dossi, sbattono il posteriore della loro Peugeot e pagano tre muniti a Iraldi.

Si va al riposo con Castagna al comando con 14”8 su Iannello. A 29”4 Iraldi quindi Landoni che ha scavalcato Lapertosa, sceso in quinta posizione a 50”7, e Levati a 1’01” che chiude i primi sei. I Dossi sono precipitati 14esima posizione di Classe N2 a 4’00”5.

Alla luce del sole Iraldi parte all’attacco, e vince la classe sulla prima Curino, ma Castagna non molla e concede appena 4/10, chiudendo la speciale con Lapertosa in scia a 2”5 da Iraldi, quindi Giacomo Bizzini-Ilvo Rosso che dopo una serata difficile (conclusa in 12esima posizione di classe a 2’42”7 da Castagna) sembrano riprendersi,. A seguire i fratelli Dossi (che compiono l’ennesimo testacoda) e Matteo Fortunati che porta per la prima volta fra i migliori sei di classe la figlia Rebecca esordiente. Castagna continua a condurre e vanta 29” su Iraldi che ha passato per 2/10 Iannello; Lapertosa è quarto a 52”8, quindi Landoni che lo insegue a 4”7 e Cristian Levati a 1’14”7. Castagna chiarisce che non ha nessuna intenzione di mollare lo scettro del comando in Classe N2 e infatti sigla il miglior tempo di categoria nel secondo passaggio a Curino inseguito a 1”3 da Iraldi che fa meglio per 1/10 su Lapertosa. I Dossi siglano il quarto tempo davanti a Levati e Bizzini.

A una prova dal termine Castagna ha un tranquillizzante vantaggio di 30”4 su Iraldi e 44”9 su Iannello, che vede avvicinarsi Lapertosa, da cui lo dividono 9”3. Landoni è quinto e Levati sesto.

L’ultima prova vede emergere Lapertosa, con 5/10 di vantaggio sui Dossi. Iraldi è terzo a 4” senza rischiare nulla, con Ferron-Cuaz quarti che fanno meglio per 2/10 su Levati-Ferrari, poi Castagna-Filippini, che staccano lo stesso tempo di Bizzini-Rosso e pagano 12”7 a Lapertosa. Ritardo che non scalza l’equipaggio della Peugeot 106 S16 dal gradino più alto del podio di Classe N2, nonostante 20” di penalità chiudendo 32esimi assoluti e terzi di Gruppo N. “Alla fine avevo finito gomme e invenzioni per stradare in strada, ma con 30” di vantaggio ero abbastanza tranquillo. È la prima volta che gareggio con Riccardo Filippini e miglior esordio non poteva esserci”. Seconda piazza per Paolo Iraldi-Marco Amerio a 1”6 che possono recriminare per il pesante ritardo pagato nei due passaggi sulla Rosazza, mentre Mattia Lapertosa-Fabrizio Demarchi chiudono terzi a 21”5 e anche loro hanno dei rimpianti per i 53” lasciati sulla Tracciolino della notte. Quarti Rosario Iannello-Andrea Fallo a 5”5 da Lapertosa, che nelle prove di domenica non sono riusciti a difendersi dall’assalto dei primi tre equipaggi scatenati, finendo con il brivido dell’ultima curva dell’ultima speciale di traverso. Sesta piazza per Andrea Landoni-Damiano Poltronieri che nella giornata di domenica non hanno tenuto il ritmo del sabato. Daniele Ferron-Francesco Cuaz sono settimi e soddisfatti, davanti a Gianluca Bizzini-Ilvo Rosso che hanno faticato molto nella prima tappa. Seguono a 2”4 Fabio Beltrame-Marco Vanelli, quindi Matteo e Rebecca Fortunato in crisi di gomme nel finale, ma soddisfattissimi di questa loro prima gara insieme. Undicesima posizione per Carlo Mirici Cappa e Giordano Gregori, equipaggio siciliano che vive a Verona, che tornava sulle prove speciali dopo due anni di assenza, per di più con l’auto in prestito perché la loro ha fatto le bizze nei giorni precedenti la gara. Quindi Mirko Picinelli-Simone Rovandoni, che fanno meglio per 22” di Claudio e Gabriele Dossi che solo nel finale trovano il passo dei primi. Quattordicesima posizione per Massimiliano Daccò-Greta Pandiani, cui si spegne la vettura nel corso dell’ultima prova e a chiudere i valdostani Pierre Cerise-Nadir Bionaz. Contenti di vedere il traguardo. Soddisfazione che non hanno Mirko Paruscio-Sara Trinca Coronel che non riescono a prendere il via nella tappa di domenica.

  • Iscritti 19, verificati 19, classificati 15, ritirati 4.
  • Vincitori Prove speciali: Iannello-Fallo (1); Iraldi-Amerio (2; 4, 5); Castagna-Filippini (3, 6); Lapertosa-De Marchi (7)
  • Leader di classifica: 1 Iannello-Fallo; 2-7 Castagna-Filippini

Superata quota 110 iscritti al 35° Rally Città di Torino

Al Rally moderno vengono affiancati in questa edizione lo Storico e la Regolarità Sport. Venerdì 11 Settembre : Verifiche e shake down – Sabato 12 : tre prove speciali da ripetere

I numeri in tripla cifra confermano quanto il Rally Città di Torino sia un appuntamento atteso e anche in questa edizione crocevia importante per i destini della Coppa Italia Rally di zona. Superano infatti quota 110 gli iscritti alla 35° edizione della gara che porta il nome del capoluogo sabaudo. Le novità 2020 riguardano soprattutto le due tipologie che affiancheranno il rally moderno aumentando lo spettacolo e l’interesse degli appassionati. Ritorna infatti il suggestivo spazio dedicato alle vetture storiche con la competizione giunta alla sua decima edizione che vedrà al via gioielli di un tempo che hanno raccontato la storia e la tradizione di questo appuntamento. Ma la vera novità del Rally Città di Torino 2020 è l’inserimento della categoria riservata ai concorrenti della Regolarità Sport, una disciplina automobilistica in grande espansione. La kermesse che vede ancora Pianezza come punto nevralgico inizierà Venerdì 11 Settembre con le verifiche techiche e sportive e con una prima parentesi spettacolare offerta dallo shake down. Il cronometro scatterà Sabato 12 con la disputa di sei prove speciali (tre da ripetere) su un percorso che ricalca come tradizione quello delle passate edizioni fra la Val su Susa e le Valli di Lanzo. Dopo il via da Villa Leumann a Pianezza, la sfida inizia proprio dalla Valle di Lanzo e dai sette chilometri e mezzo della prova di Monastero affrontata la quale i concorrenti saranno impegnati sull’identica distanza del parziale di Mezzenile prima di tuffarsi nell’ormai tradizionale passaggio sui quasi quindici chilometri del  col del Lys  percorso in senso inverso, cioè con lo start dopo l’abitato di Viù e il fine prova a Rubbiana. Disputate le prime tre prove a Pianezza sono previsti Riordino e Parco Assistenza dopo i quali verranno ripetute identiche, le tre prove speciali. L’arrivo nell’elegante cornice di Villa Leumann è previsto per le 17.12 dopo 230 chilometri di gara di cui circa sessanta cronometrati. L’elenco iscritti conferma intanto la presenza dei principali protagonisti a podio nell’edizione 2019 con Jacopo Araldo, secondo e il valdostano Chentre che concluse invece terzo. Oltre a loro vedremo al via Patrick Gagliasso, Stefano Giorgioni tutti a bordo di vetture iscritte nella classe R5. Da sottolineare fra le moderne la presenza di una Porsche 997 Rgt portata in gara da Fratti e Verna. Sono oltre 30 gli iscritti allo Storico dove spiccano gli specialisti Musti e Ghezzi con le Porsche, Bertinotti su una Opel Manta e Ferron su una Kadett Gt/e

New Racing for Genova: in quindici al Rally della Lanterna

Ci sono tre vetture di classe R5, categoria “regina” della gara, tra le quindici che la scuderia New Racing for Genova schiererà il 5 – 6 settembre prossimi al 36° Rally della Lanterna – 4° Rally Val d’Aveto. Tra queste, due Skoda Fabia, una per il savonese Michele Guastavino, in coppia con la mamma Mirella Siri, ed una per il genovese Alberto Biggi, in gara con l’imperiese Marco Nari; la terza R5 sarà condotta da Gigi Giacobone, ancora dibattuto tra una Fabia ed una Hyundai i20.

Sfortunato protagonista dell’edizione 2019, Michele Guastavino nei giorni scorsi ha sostenuto a Moncalieri una serie di test con la Fabia. Con lui anche il compagno di scuderia Luigi Guardincerri, che invece ha testato la Renault Clio Williams di classe A7con cui affronterà la “gara di casa”. A Santo Stefano d’Aveto ci sarà una Clio, ma di classe Super 1600, anche per Francesco Aragno e Andrea Segir, chiamati ad una conferma della recente buona prestazione messa a segno ad Alba.

Il “Lanterna” segnerà il ritorno alle gare di una new entry della New Racing for Genova, il genovese Enrico Volpi junior, assente da diverse stagioni, che si cimenterà al volante di una Peugeot 208 R2B. L’altro acquisto della scuderia genovese, Walter Morando, sarà al via della gara con una Citroên C2 Racing Start Plus; con un’analoga vettura, ma di classe Racing Start, sarà invece in lizza il giovane ed interessante Mattia Canepa.

In classe N3, nuova appassionante sfida in famiglia Sartori tra le Renault Clio Rs di papà Giuseppe, in lizza con Mara Bariani, ed il figlio Manuel, che dividerà l’impegno con Simona Camera. Nella A5, invece, il confronto di scuderia, oltre che di classe, vedrà di fronte le 106 di Luca Fontana e di Andrea Peirano. Le 106 di Formentera – Casagrande e di Enrico Pagano – Erika Badinelli saranno invece chiamate ad infiammare la classe N2.

Prima gara da genitore, infine, per Lorenzo Mottola al quale nei giorni scorsi Romina Mazzino, sua compagna nella vita e nell’abitacolo, ha regalato un bel maschietto di nome Leonardo. Il veloce chiavarese sarà al via con Fabio Cademartori e la Fiat Seicento kit di classe A0.

Il boliviano Bulacia si aggiudica a sorpresa il 48° San Marino Rally

Vittoria al foto finish nell’edizione 48 del San Marino Rally. Tre equipaggi in appena 1”3, vince il duo boliviano/argentino Bulacia-Der Ohannesian su Skoda Fabia per la discriminante avendo lo stesso tempo finale di Campedelli-Canton invece su Volkwsagen Polo. Terzo gradino del podio per il pluricampione italiano andreucci che con pinelli e la citroen c3  mantiiene di stretta misura la leader ship nel campionato italiano rally terra

Serravalle (RSM), 29 agosto 2020

Una gara incerta fino all’ultimo metro e con numerosi colpi di scena questa edizione del San Marino Rally numero 48 che ha visto una classifica finale da cardiopalma con ben tre equipaggi racchiusi in appena 1”3. Ha vinto il duo boliviano argentino composto dal ventenne (a settembre) Marco Bulacia Wilkinson navigato dall’argentino Marcelo Der Ohannesian che su una Skoda Fabia R5, pur vincendo una sola prova speciale (l’ultima della gara), ha preceduto il pilota della Volkwagen Simone Campedelli che con Tania Canton si era invece aggiudicato due prove speciali. Quest’ultimo ha preceduto il pluricampione italiano Paolo Andreucci che, con a fianco, per l’occasione, Francesco Pinelli e per la seconda volta nel 2020 con la Citroen C3 ha consolidato, seppure di stretta misura la leader ship nel Campionato Italiano Rally Terra.

            Poco sotto il podio il sammarinese Daniele Ceccoli che, con alle note Piercarlo Capolongo, sta prendendo sempre più confidenza con la Hyundai I20 NG  e guadagnato punti utili per il CIRT. Sfortuna invece per il veronese Umberto Scandola che con il fido Guido d’Amore non ha raccolto quanto seminato perché, pur essendosi aggiudicato sei delle nove prove speciali in programma, ma perdendo nella breve prova denominata Terra di San Marino oltre trenta secondi, ha perso la leadership e precipitato alla ottava posizione assoluta. Purtroppo il vincitore delle edizioni 2013 e 2017 non è riuscito a recuperare il tempo perso e si è dovuto accontentare della quinta piazza assoluta (viziata da una penalità finale). Regolare e costante la gara di Costenaro e Bardini dopo un inizio condizionato da una scelta non ottimale di gomme che lo ha visto alla fine cogliere la sesta posizione assoluta. Il duo sloveno Novak-Cevc sta invece prendendo in mano la nuova Skoda Fabia ed ha guadagnato la settima piazza assoluta davanti a Marchioro-Marchetti su analoga vettura che ha recriminato una iniziale scelta di gomme non idonea. Romagna e Addondi invece rientrano in gara con una Ford Fiesta R5 e colgono la nona piazza assoluta davanti ai finlandesi Raitanen-Salminen che hanno rafforzato la loro esperienza che li ha visti protagonisti in numerose gare del mondiale. Di poco sotto i top ten il duo Fanari-Ometto con la Skoda Fabia che ha lamentato, come altri, un errore iniziale nella scelta delle gomme e che ha preceduto i regolari Dettori-Pisano e Versace-Caldart entrambi con la vettura ceca. La vittoria del gruppo N è stata appannaggio del sammarinese Guerra con a fianco Marchiori  con la Mitsubishi Lancer Evo X.

La manifestazione organizzata dalla FAMS (Federazione Auto Motoristica Sammarinese) era valevole anche per il Campionato Italiano Rally Junior che ha visto alla fine la vittoria di Mazzocchi-Gallotti che hanno allungato in classifica nel Campionato ai danni di Rosso-Ferrari qui terzi di Campionato alle spalle di Cogni-Zanni tutti con le Ford Fiesta. Interessante nella combattuta classe R2B la seconda piazza di Fantini-Selva su Opel Adam e Trevisan-Marchesini invece su Peugeot 208. Gli altri vincitori di classe sono Gozzoli-Colombo che si aggiudicano la classe N3 con la Subaru Impreza, i sammarinesi Macina-Bartolini invece fanno loro la Racing Star 2.0 con la spettacolare BMW 320i , Pignani-Gorrieri la A5 con la sempre efficace Peugeot 106 Rally e Cardinali-Mischi fanno loro la classe N1 con la MG ZR 105.

 

CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA AUTOSTORICHE

Nella gara valevole per il Campionato Italiano Rally Terra Autostoriche il monegasco Mauro Sipsz navigato da Monica Bregoli vince la gara assoluta oltre che il due ruote motrici dove rafforza la sua leadership a bordo dell’affascinante Lancia Stratos davanti ai sammarinesi Pelliccioni-Gabrielli invece su Ford Escort RS che hanno subito un ritardo per lo spegnimento del motore della loro vettura nelle prime fasi della gara che gli è costato 20” di penalità. In terza piazza assoluta e di raggruppamento la “piccola” Opel Corsa Gsi di un altro equipaggio sammarinese Costa-Mularoni che confermano anche la terza piazza in campionato due ruote motrici. Tra le quattro ruote motrici ritiro per il favorito e veloce Bianchini a tratti anche primo nell’assoluta, costretto al ritiro a metà gara per noie meccaniche, ne ha approfittato l’equipaggio locale Pellegrini De Luigi su Lancia Delta Integrale che ha così recuperato nella classifica di campionato.

 

CAMPIONATO ITALIANO CROSS COUNTRY

Nella gara di Cross Country, anch’essa valevole per il Campionato Italiano della specialità, ha confermato la sua leadership in gara e nel Campionato il duo Codecà-Toffoli che con l’usuale Suzuki Gran Vitara. Nell’assoluta ha preceduto Ventura-Briani e Tinaburri-Tinaburri entrambi su Yamaha YXZ . Secondo posto in Campionato per il catanese Bordonaro che con Bono ha anche colto la vittoria di categoria. Terzo in Campionato Mengozzi-Schiumarini invece su Mitsubishi Pinin.

 

Soddisfazione per la Federazione Auto Motoristica Sammarinese e per la Segreteria di Stato per lo Sport rappresentati dal Presidente Paolo Valli la prima e dal Segretario di Stato Teodoro Lonfernini presenti alla premiazione e che hanno seguito con attenzione e passione per intero la manifestazione esprimendo l’importanza non solo sportiva, ma d’immagine e promozione del territorio che un evento del genere crea.

 

In tutto sono stati sessantotto gli equipaggi che hanno solcato il palco d’arrivo degli ottantotto che ne hanno preso parte, appuntamento perciò alla prossima edizione nel 2021 che raggiungerà il numero quarantanove, sicuramente un numero importante di edizioni che solo poche manifestazioni in Europa possono vantare.

Mauro Sipsz e Monica Bregoli (Lancia Stratos) strappano la tripletta nel CIRT Storico a San Marino

L’equipaggio leader del tricolore Due Ruote Motrici si aggiudica la vittoria assoluta dopo un duello costante con Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS). Pellegrini-De Luigi (Lancia Delta Int.) si prendono la vittoria del Quattro Ruote Motrici.

Serravalle (RSM), sabato 29 agosto 2020 – Ancora Mauro Sipsz, Monica Bregoli e la Lancia Stratos sulla vetta più alta del Campionato Italiano Rally Terra Storico 2020. La coppia leader del Due Ruote Motrici si regala il tris tricolore e dopo il successo nel Val d’Orcia e, venti giorni fa, nel Valtiberina si porta a casa anche la terza vittoria consecutiva nel 5° Historic San Marino Rally. Stavolta però il miglior tempo nella virtuale classifica assoluta di gara ha tutt’altro sapore, poiché questo San Marino è stata una vera prova di resistenza. Una lotta sul filo dei secondi, ad ogni prova speciale, che al traguardo ha visto la vettura del III Raggruppamento mettere in fila tutte le rivali, comprese quelle guidate dai molti driver locali.

 

I 55 chilometri di strade bianche affrontati dalle storiche, distribuiti lungo i 7 tratti cronometrati del rally organizzato dalla FAMS, hanno messo a dura prova le auto storiche. Per prima la Stratos di Sipsz, che ha sofferto il fondo sconnesso e le prove rotte soprattutto ai primi passaggi. Crono iniziali che avevano visto invece lo scatto al via di Bruno Pelliccioni, driver sanmarinese affiancato da Mirko Gabrielli sulla Ford Escort RS, che ha firmato i primi due scratch della gara e ha lanciato la sfida al rivale del Due Ruote Motrici. Un duello che è andato avanti fino all’ultima speciale, con sorpasso in classifica di Sipsz dopo l’intervallo e contro soprasso di Pelliccioni con appena 1 decimo di vantaggio prima dell’ultimo tris di prove. Il confronto si è risolto sulla breve “Lunano-Piandimeleto”, con lo scratch decisivo del cremonese che mette 11’’ tra lui ed il pilota di casa su quel tratto. Quindi l’ultima piesse affrontata dalle storiche, dato che la PS8 “Terre di San Marino 3” è stata cancellata per motivi di sicurezza visto l’arrivo del buio, ha consegnato definitivamente a Sipsz-Bregoli (Lancia Stratos) lo scettro del San Marino Historic Rally, che chiudono in 50’23.5 complessivi proprio davanti a Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS) secondi a + 3.2.

 

Tra i due equipaggi in corsa per il Due Ruote Motrici si era inserito il terzo incomodo già dai primi crono della mattinata. Altro pilota sanmarinese, Marco Bianchini aveva iniziato da leader del Quattro Ruote Motrici con alle note Giulia Paganoni sulla Lancia Delta Integrale. Favorito anche per l’assoluta, ha dovuto presto fare i conti con problemi meccanici alla sua Gruppo A del IV Raggruppamento. Noie al turbo seguite da perdite di olio prima del rientro in assistenza, comunque dall’alto del primo posto con 8’’ di vantaggio su Sipsz. Problemi rimasti irrisolti anche al rientro per il secondo loop di speciali, che hanno costretto Bianchini al ritiro definitivo in trasferimento verso la PS5.

 

Ritiro sul più bello, il secondo dopo l’out nel Valtiberina, anche per Andrea Tonelli. Il reggiano con Roberto Debbi era a ridosso del podio assoluto, terzo del Due Ruote Motrici, quando sulla quinta prova “Monte Rocca” è stato protagonista di un capottamento, senza conseguenze per l’equipaggio, che ha messo fuori gioco la sua Ford Escort MKII del III Raggruppamento.

 

Ad approfittarne gli altri piloti sanmarinesi in gara. Per primo Corrado Costa, ormai presenza fissa del Campionato con Domenico Mularoni sulla Opel Corsa GSI di IV Raggruppamento, che si toglie la soddisfazione di chiudere in terza posizione generale, quindi sul podio virtuale assoluto delle storiche. Risultato importante anche per un altro pilota locale come Stefano Pellegrini, affiancato da Cristina De Luigi, che nonostante le diverse difficoltà patite per la rottura degli ammortizzatori anteriori della sua Lancia Delta Integrale è riuscito ad arrivare al traguardo conquistando la vittoria nel tricolore Quattro Ruote Motrici. Chiude in terza posizione per il III Raggruppamento un altro equipaggio locale formato da Giovanni Muccioli ed Enrico De Marini su BMW 320, davanti ad Andrea Righi e Riccardo Biordi i migliori per quanto riguarda il II raggruppamento a bordo di Ford Escort. Dietro di loro nel “secondo” Domenico Mombelli e Marco Leoncini su altra vettura dell’ovale blu, quindi completa il gruppo dei migliori delle storiche al traguardo il debuttante Ennio Marafon, che centra l’obiettivo del traguardo al suo primo rally in assoluto navigato da Alberto Marcon su Opel Corsa.

Prossimo round per il CIR Terra Storico sarà il 2° Rally Storico del Medio Adriatico in programma il 26 e 27 settembre prossimi, come terzo round tricolore sempre in affiancamento al CIR Terra delle moderne ed al Campionato Italiano Cross Country.

Colpo di scena al San Marino Rally, in tarda nottata escluso Andreucci per irregolarità tecniche

Doccia fredda per Paolo Andreucci e Fabio Pinelli Che dopo una verifica tecnica d’ufficio post gara sono stati esclusi in nottata inoltrata con decisione del collegio dei commissari

Serravalle (RSM), 30 agosto 2020

Oltre l’incertezza dettata dalle prestazioni sportive che ha tenuto in tensione tutta la giornata di gara del San Marino Rally, sorprese sono uscite anche dalle verifiche tecniche d’ufficio effettuate a fine gara alle prime tre vetture classificate.

 

Infatti dopo la verifica da parte dei Commissari Tecnici delle vetture e come da verbale n. 3 del Commissario Tecnico Delegato, il Collegio dei Commissari Sportivi ha deciso di escludere dalla gara l’equipaggio numero 1 Andreucci-Pinelli su Citroen C3 contestando l’irregolarità tecnica emersa sul passaggio d’aria dalla flangia d’aspirazione. (in base all’art. 261 – 304.2 dell’Allegato J).

 

Andreucci convocato e a cui è stato notificata la decisione presa, ha dichiarato di voler interporre appello e quindi la vettura è stata trattenuta per ulteriori eventuali verifiche tecniche.

 

Questa decisione ha, di fatto, modificato le classifiche del Campionato, che prima dell’esclusione di Andreucci vedeva il pilota garfagnino terzo in classifica al San Marino Rally e primo in Campionato Italiano Rally Terra. Fino a che non ci sarà una decisione definitiva, quindi le classifiche saranno sub-judice.

Paolo Andreucci presenta appello per la decisione dei commissari al San Marino Rally

Paolo Andreucci: “Con la misurazione, la flangia è risultata regolare, ma non si è riusciti a spegnere la vettura. Abbiamo già versato la cauzione per l’appello, che presenteremo lunedì.”

A seguito della decisione dei commissari sportivi del San Marino Rally, con la quale è stata decretata la squalifica per l’equipaggio composto da Paolo Andreucci e Francesco Pinelli, per presunte irregolarità del motore della Citroën C3 R5, il pilota garfagnino rende noto che presenterà appello nei tempi stabiliti dal regolamento.

“Siamo rammaricati per quanto accaduto al San Marino Rally – ha commentato Paolo Andreucci, a seguito della decisione dei commissari sportivi di escluderli dalla classifica-. Siamo certi che in fase di appello tutto verrà chiarito, così come già da noi esposto ai commissari. La Flangia è stata misurata ed è risultata regolare, ma non si è riusciti a spegnere la vettura con un metodo che definiamo discutibile. Spiace constatare che questa esclusione, oltre a poter compromettere il nostro campionato, rechi notevoli danni, oltre che di immagine, anche economici, perché sia la vettura di proprietà del Team PRT, che il motore di proprietà di FPF Sport, sono stati messi a disposizione dei commissari per ulteriori verifiche, a seguito della nostra comunicazione di presentare appello. Apprezziamo che sia stata compresa la nostra totale buonafede e auspichiamo che le dovute verifiche del caso vengano fatte nel minor tempo possibile, così da chiarire tutto e sbloccare la vettura per permettere al team di effettuare i noleggi già programmati.”

Project Team d’argento al San Marino Rally

Sugli ostici sterrati della Repubblica del Titano, teatro del secondo round del CIRT, piazza d’onore in gara e leadership provvisoria nella serie per i portacolori Campedelli – Canton seppur al debutto con la Volkswagen Polo R5. Decima posizione assoluta, invece, per gli altri alfieri Fanari – Ometto, su Skoda Fabia R5

Serravalle (RSM), 30 agosto 2020 – Giornata intensa e ricca di emozioni, quella vissuta sabato scorso dalla scuderia Project Team che ha accolto con grande soddisfazione l’argento conquistato dal portacolori Simone Campedelli al 48° San Marino Rally, secondo atto del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), bissando così il piazzamento già conseguito al “Valtiberina”. Seppur chiamato alla vigilia a un compito non certo facile, ovvero l’esordio con la Volkswagen Polo R5 gommata Michelin e messagli a disposizione dalla Step Five Motorsport, il talentuoso pilota romagnolo, sempre in coppia con la fida Tania Canton, ha intrapreso la nuova esperienza disputando una gara pulita, dal ritmo costante e regolare, tanto da stazionare stabilmente nelle zone nobili della graduatoria e passare al comando dopo la settima delle 11 prove speciali in programma. Una leadership, purtroppo, inficiata solo nel finale quando il conduttore cesenate, pur chiudendo nella “generale” in ex aequo con il sudamericano Bulacia (vincitore del San Marino) è stato costretto, come da regolamento, a cedergli il gradino più alto del podio per la discriminante. Un inatteso colpo di scena al quale ha fatto seguito, la scorsa notte, l’esclusione di Andreucci (decisione alla quale il plurititolato toscano ha interposto appello) dalla classifica (il collegio dei commissari sportivi ha riscontrato la non conformità tecnica della sua Citroen) con Campedelli, conseguentemente, divenuto nuovo leader provvisorio della serie tricolore (il tutto sub iudice).

 

«La Polo? Gran vettura, dimostratasi altamente competitiva, performante e affidabile, per non parlare del team che ci ha supportato alla grande. Un mezzo dall’elevato potenziale, per quanto non sia riuscito a sfruttarlo appieno, ma ci può stare dopo una sola uscita» – ha sottolineato Campedelli – «Detto questo, rimane l’amaro in bocca per l’epilogo. Abbiamo mollato un po’ troppo negli ultimi chilometri, probabilmente un eccesso di cautela, nel tentativo di preservare auto e pneumatici. Senza troppi giri di parole, io e Tania abbiamo commesso un errore di valutazione che abbiamo pagato al traguardo. Ci serva da lezione, visto che ci era già capitato anche al ‘Sanremo’ 2019. Per il buon prosieguo della stagione, dobbiamo assolutamente evitare che si ripeta».

 

È stato della partita anche l’altro alfiere Francesco Fanari che, tornato a calcare i selettivi sterrati sammarinesi dopo un’assenza protrattasi per oltre due lustri, si è inserito in decima posizione assoluta (dopo la nona centrata in Toscana). Il conduttore umbro, alla guida della Skoda Fabia R5 gommata Pirelli e curata dalla Step Five, ha ritrovato alle note, per l’occasione, il valido Pietro Ometto. «Una prestazione al di sotto delle aspettative, condizionata da un’errata scelta di gomme nel primo giro che mi ha rallentato non poco» – ha commentato un insoddisfatto Fanari – «Nel secondo loop, invece, ho incontrato non poche difficoltà nell’azzeccare il giusto set-up per un tracciato per me, di fatto, del tutto inedito, di difficile interpretazione e caratterizzato da tratti stretti e molto insidiosi. Premesso che il livello dei competitori si è alzato notevolmente, tutto questo ci impone una profonda riflessione su quanto fatto sino ad oggi, in modo da creare ben altri presupposti in vista del Rally Adriatico (terzo appuntamento del CIRT ndr) e cercare migliorare il nostro rendimento mirando a ben altre posizioni che credo siano alla nostra portata». Da registrare, infine, il ritiro nelle battute iniziali del gentleman driver Maurizio Morato (Skoda Fabia R5 – Step Five), affiancato da Andrea Cecchi.

 

 

Classifica finale 48° San Marino Rally (sub iudice)

  1. Bulacia-Der Ohannesian (Skoda Fabia R5) in 50’11”; 2. Campedelli-Canton (Volkswagen Polo R5) a 0”0; 3. Ceccoli-Capolongo (Hyundai i20 R5) a 33”8; 4. Scandola-D’Amore (Hyundai i20 R5) a 38”5; 5. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) a 46”7; 6. Novak-Cevc (Skoda Fabia R5) a 1’21”8; 7. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5) a 1’21”9; 8. Romagna-Addondi (Ford Fiesta R5) a 1’49”3; 9. Raitanen-Salminen (Skoda Fabia R5) a 1’49”6; 10. Fanari-Ometto (Skoda Fabia R5) a 1’55”6.

 

Calendario Campionato Italiano Rally Terra 2020

14° Rally Città di Arezzo – Crete Senesi e Valtiberina (8/9 agosto);  48° San Marino Rally (29 agosto); 27° Rally Adriatico (26/27 settembre); 11° Tuscan Rewind (20/22 novembre).

Hyundai protagonista poco fortunata nel Campionato Italiano Rally Terra

  • Sei prove speciali vinte da Scandola-D’Amore ma attardati da un manicotto del turbo
  • Podio per Ceccoli-Capolongo e terzo posto nella classifica di campionato al giro di boa
  • Interessante sviluppo tecnico in previsione del rientro nel Mondiale Rally in Sardegna

San Marino (RSM) Fine settimana in chiaro scuro per Hyundai Rally Team Italia. La squadra diretta da Riccardo Scandola ha dimostrato un ottimo livello di prestazione al 48° San Marino Rally (28-29 agosto), secondo dei quattro appuntamenti del Campionato Italiano Rally Terra, ma ha raccolto meno di quello dimostrato nelle insidiose prove speciali della gara.

Alla fine si può essere solo in parte soddisfatti della terza posizione assoluta della i20 #8 di Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo e della quarta posizione della vettura gemella #4 di Umberto Scandola e Guido D’Amore. Il rally pur breve è stato molto combattuto e tirato fino alla fine, con le prime tre vetture che avevano concluso in 1”3, prima delle verifiche tecniche.

Nella prima parte di gara c’è stato un equipaggio dominatore assoluto: Scandola-D’Amore. Dopo tre prove speciali aveva un margine di 13”4 sul futuro vincitore. Poi qualche km dopo la sfortuna, sotto forma di un manicotto del turbo che si è allentato dopo un dosso, ha fatto perdere al pilota veronese (foto a sinistra) ben 32”5 scivolato così al sesto posto. Dopo la riparazione al parco assistenza è arrivata una prova d’orgoglio e una rimonta entusiasmante che alla fine gli ha permesso di vincere sei prove speciali su nove e di chiudere al terzo posto. Prima dell’arrivo, in accordo con il team e come dichiarato fin dalla vigilia, Umberto ha lasciato la posizione e il conseguente maggior numero di punti al compagno di squadra Ceccoli in lotta per il campionato. Ricordiamo che per Scandola la partecipazione a San Marino aveva come  unico scopo la definizione di alcuni particolari che Hyundai Rally Team Italia utilizzerà nel prossimo impegno del Campione del Mondo Rally WRC in Sardegna dall’8 al 11 ottobre.

Altrettanto interessante la gara di Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo (foto a sinistra). Nella bella sfida che ha caratterizzato il week end sammarinese il pilota di casa ha lottato per il podio con un occhio attento alla classifica del campionato. Dopo una gara regolare Ceccoli ha concluso al terzo posto che, assieme al quarto posto conquistato al debutto con la Hyundai i20 R5 al Rally Città di Arezzo, gli ha permesso di salire al terzo posto in campionato.

La terra sammarinese per Movisport: effetti speciali per Scandola-d’Amore

Il ritorno del veronese nel “terra” di alto profilo vanificata dalla sfortuna. Ottimo il debutto su strada bianca per Roberto Vellani, in cerca di punti pesanti per la Coppa di V zona, ancora sfortuna per tonelli, fermato da un’uscita di strada. Foto Massimo Bettiol

Reggio Emilia, 30 agosto 2020. Grandi conferme, per Movisport, anche al 48° Rally di San Marino, corso ieri, seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra, dove due dei tre “nomi” schierati hanno realizzato imprese di grande effetto: si parte da Umberto Scandola, in coppia ovviamente con Guido D’Amore sulla Hyundai I20 R5 ufficiale, finiti quarti assoluti dopo una giornata decisamente campale, nella quale hanno avuto da recriminare molto.

Sono stati i protagonisti di primo piano della corsa del Titano, rallentati da un problema meccanico quando erano al comando con autorità e capaci alla fine di un recupero straordinario, che li ha portati poco sotto il podio. Proprio sul finale il veronese della Hyundai, vincitore di ben sei scratch su nove prove disputate, ha poi pagato un ritardo al controllo orario finale della gara che gli è costato il quarto posto facendolo scendere alle spalle di Ceccoli.

Era guardato con grande attenzione, Roberto Vellani, in coppia con Silvia Maletti sulla Skoda Fabia R5. Per il forte pilota reggiano di Quattro Castella si trattava del debutto assoluto sulle strade bianche, cercando punti pesanti per la Coppa Rally di Zona ACI Sport. Pilota di grande levatura su asfalto, si è rivelato redditizio anche sullo sterrato, finendo in 14^ posizione finale in un impegno che per operare il proprio debutto su strada bianca, probabilmente era il meno indicato.

 

Anche nella parte “historic”, valida per il tricolore della specialità, c’erano grandi aspettative per  Andrea Tonelli-Roberto Debbi su Ford Escort RS, desiderosi di rivalsa dopo lo stop per una “toccata” al “Valtiberina di inizio mese quando erano sopra il podio assoluto. Purtroppo il riscatto non è arrivato, dovendosi fermare per uscita di strada durante la quinta prova quando erano in una considerevole quarta posizione assoluta.

 

 “San Marino” sfavorevole per Francesco Fanari

Il pilota umbro ha finito la seconda prova del Campionato Italiano rally terra, disputata al volante della Skoda Fabia R5 di Step Five Motorsport gommata Pirelli, in decima posizione assoluta, risultato che non soddisfa le aspettative. Il portacolori della Project Team ha sofferto l’adattamento al percorso e la costante difficoltà nelle scelte degli pneumatici. Foto Massimo Bettiol

 

30 agosto 2020

 

Francesco Fanari ha concluso con il decimo posto assoluto il 48° Rally di San Marino, la seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra, disputato nella giornata di ieri su nove prove speciali. La classifica della gara è adesso sub-judice a seguito dell’esclusione dell’equipaggio Andreucci-Pinelli per non conformità della vettura, decisione alla quale il concorrente ha interposto appello.

 

Una prestazione il cui esito non ha soddisfatto il pilota folignate alla guida della Skoda Fabia R5 del Team Step Five Motorsport, gommata Pirelli, sulla quale era affiancato da Pietro Elia Ometto. Infatti, il portacolori della Project Team contava in sensazioni ed in un esito certamente più favorevoli per proseguire la stagione dopo l’avvio sofferto del “Città di Arezzo” di inizio mese, anch’esso concluso completando la top ten assoluta.

 

In particolare, Fanari ed Ometto hanno sofferto l’adattamento al percorso sconosciuto e la costante difficoltà nelle scelte degli pneumatici adeguati per affrontare le difficili prove speciali della competizione sammarinese, che il pilota non disputava da undici anni.

 

Il primo loop di prove è stato condizionato da un’errata scelta di gomme che ha determinato il perdere contatto con i vertici della classifica, il secondo giro è stato invece condizionato dal cercare la giusta soluzione di set-up. Pur lavorando continuamente sulle regolazioni prova dopo prova, non si è riusciti ad affrontare la parte finale di gara cercando di entrare nel vivo del confronto. Un confronto che anche a questo secondo appuntamento stagionale ha confermato un livello superiore di competitività rispetto al passato.

 

Equipaggio e squadra hanno cercato di lavorare con la maggior attenzione ed equilibrio possibili ma non è stato raggiunto l’obiettivo auspicato, dato anche il fatto della veloce sequenza della gara con un solo parco assistenza (caratteristica delle competizioni quest’anno, disegnate con percorso e tempistiche veloci seguendo i protocolli sanitari) che non ha permesso di risolvere repentinamente le difficoltà incontrate.

 

 “Anche con questo “San Marino” abbiamo avuto conferma commenta Fanari che il ritorno alle gare è decisamente in salita. Premetto che il livello del Campionato si è alzato notevolmente, onore a tutti. Per quanto riguarda la nostra prestazione francamente ci aspettavamo di più, volevamo sfruttare il buono “sentito” al “Valtiberina” ed invece non siamo riusciti a trovare la reazione giusta. Abbiamo sempre sofferto la strada, l’adattamento degli pneumatici  utilizzati e di set-up alle prove speciali, non siamo mai riusciti ad essere competitivi sulla linea di coloro con i quali sino allo scorso anno eravamo lì a lottarcela. Questo ci impone una profonda riflessione su tutto quello che abbiamo lavorato in due gare per arrivare al terzo appuntamento del Rally Adriatico tra meno di un mese con altri presupposti e cercare di portarsi in posizioni che credo siano alla nostra portata”.

La foto della settimana: buon compleanno Henri  

CARMAGNOLA (TO), 29 agosto – La foto della settimana celebra un campione più che un’immagine. Vuole ricordare un grande idolo dei rallisti: Henri Toivonen, nato a Jyväskylä il 25 agosto 1956 e stella cometa (ma non meteora) del rallismo della prima metà degli anni Ottanta. E Kaleidosweb lo celebra così. Felice e vincente sul palco del RAC, sua prima fantastica vittoria con la Delta S4, vettura che sembrava cucita addosso alle sue capacità. E come tutte le amanti adorate ma pericolose, che lo ha tradito su quella strada nelle montagne della Corsica.

Buon compleanno James

LONDRA (Inghilterra), 29 agosto – James Simon Wallis Hunt (detto per esteso come piace agli inglesi) nacque nel rione londinese di Belmont il 29 agosto del 1947 e morì nella capitale inglese il 15 giugno 1993 per un attacco cardiaco. Pilota veloce e spericolato, i connazionali lo soprannominarono “Hunt the Shunt” (“Hunt lo schianto”) per i numerosi incidenti che caratterizzarono la sua carriera, vinse dieci Gran Premi su 93 partenze, conquistando inoltre 14 giri veloci, otto pole position e soprattutto vinse il titolo nel 1976 dopo un memorabile duello con Niki Lauda concluso sulla pista del Fuji. Hunt è noto soprattutto per la sua vita spericolata, sregolata e godereccia, frequentando le discoteche anche prima delle gare, per girare scalzo nei box, in un’epoca in cui la Formula 1 cominciava a essere rigida e blindata. A soli 31 decise di lasciare la massima formula perché non si divertiva più, dedicandosi al ruolo di commentatore televisivo.

Buon atleta, da ragazzo giocò a cricket, fece il portiere nella squadra locale di calcio, disputò un torneo di tennis e praticò lo sci.

Ribelle fin dall’infanzia, iniziò a fumare da piccolo, vizio che nessuno gli tolse e imparò a guidare su un trattore durante una vacanza in Galles, prendendo la patente di guida al compimento del diciassettesimo anno. in quel periodo si recò a vedere una gara a Silverstone, dove correva Simon Ridge, fratello del suo compagno nel doppio a tennis, rimanendo affascinati dal mondo delle corse automobilistiche. Si iscrisse a una gara di Mini a Snetterton, ma non riuscì a partire perché i commissari tecnici giudicarono la su Mini irregolare, passando poi nel 1968 alla Formula Ford concludendo quinto alla sua prima gara, ottenendo una vittoria e un record sul giro nelle gare della stagione. Nel 1969 passò alla Formula 3 inglese, salendo sul podio già alla seconda gara. La stagione seguente continuò in Formula 3 con pochi risultati, molti schianti e un incidente con un altro concorrente che James Hunt affrontò fisicamente in modo rude appena sceso dalla vettura.

Nel 1972 la carriera di Hunt era in crisi quando incontro Lord Alexander Hesketh, che voleva compiere il salto in Formula 2. A fine stagione debutto a Salisburgo con la conquista della prima fila in griglia, nonostante disponesse di una vecchia March del 1971. L’anno successivo Hesketh decise di acquistare una Surtees, ma la vettura non era competitiva e il lord inglese decise di abbandonare la serie per passare alla Formula 1. Nel 1973 Hunt debutto in Formula 1 con una March 731 acquistata da Lord Hesketh, con la quale ottenne un giro più veloce e due podi nel corso della stagione. L’anno successivo Lord Hesketh fondò la propria scuderia facendo correre una vettura assolutamente bianca (“non si possono appiccicare adesivi sull’Union Jack” sosteneva Hesketh) ottenendo il successo nel Gran Premio di Olanda del 1975. L’anno successivo passò alla Mc Laren conquistando il titolo mondiale dopo la memorabile gara sotto la pioggia torrenziale al Fuji.

Soddisfatto e non più motivato nel 1979, quando era alla guida della Wolf sostenendo “lascio ora e definitivamente perché nel mondo della Formula 1” l’uomo non conta più”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pilota dallo stile di vita godereccio e già allora controverso, ebbe un ruolo di playboy non indifferente con donne affascinanti quali Taormina Rieck quando lui aveva quindici anni, Sposò la modella Suzy Miller, che poi divenne la fidanzata di Richard Burton e infine sposò Sarah Lomax, da cui ebbe due figli.

Hunt è il protagonista del film Rush di Ron Howard, che racconta il suo eterno duello con Niki Lauda. James Hunt fu cremato e sepolto nel Cimitero di Putney Vale a Londra.

Partito il 48°San Marino Rally

Partito il secondo atto della serie tricolore sterrata, di nuovo affiancata dal CIRT Storico e dal CI Cross Country, più CIR Junior e Coppa Rally di Zona. Le sfide su 350 km di percorso totale, 9 prove speciali per 65 km di puro spettacolo. In corso la prima sfida cronometrata ” Terre di San Marino”

Una splendida giornata di caldo sole è iniziata al 48°San Marino Rally seconda gara del “tricolore” su terra, oltre ad ospitare le “storiche” ed il Campionato Italiano Cross Country.

Scattato la prima prova speciale “Terre di San Marino” di 4.74 km con ili primo equipaggio Andreucci-Pinelli (Citroen C3 R5) che segna 3’46.5 , Campedelli- Canton (VW Polo R5) dietro di 4”9.

Al via il 5°Historic San Marino Rally

Le sfide storiche partiranno subito dopo le vetture della gara moderna. Prima sfida ” Terre di San Marino” 4, 74 km.

Scattato questa mattina presto la gara di San Marino, sulle strade bianche del Piccolo Stato con i piloti del CIRTdi nuovo affiancata dal CIRT Storico e dal CI Cross Country, più CIR Junior e Coppa Rally di Zona. Le sfide su 350 km di percorso totale, 9 prove speciali per 65 km di puro spettacolo. In corso la prima sfida cronometrata ” Terre di San Marino” (4, 74 km) con i piloti della gara moderna.

A dare il via tra le vetture “storiche” subito i due leader di categoria: prima Mauro Sipzs e Monica Bregoli con la Lancia Stratos del tricolore Due Ruote Motrici con start alle ore 09:01; a seguire ad un minuto il pilota di casa Marco Bianchini e Giulia Paganoni con la Lancia Delta Int 16V.

San Martino, si prepara la carica dei centotrentasei

Pienone d’iscritti tra moderni e storici. Niente male per una gara a porte chiuse causa Covid

San Martino di Castrozza, 28 agosto 2020_ Centotrentasei! Niente male come raccolta equipaggi nella stagione del Covid. E’ il totale complessivo degli iscritti al Rallye San Martino 2020 (l’anno scorso erano 110), sommando 106 moderni, 29 storici e l’unica Wrc Plus nelle mani di Giorgio De Tisi, una Ford Fiesta preparata da Gma Racing e che farà storia a sé, sgommando rabbiosa con i suoi 400 cavalli di potenza. CHE DIRE? C’è voglia di correre, di lasciarsi alle spalle una situazione critica, ricaricare l’entusiasmo e affrontare le incognite con ottimismo. E PAZIENZA se il rally sarà, in pratica, a “porte chiuse”. Si farà di necessità virtù: ingressi controllati e contingentati in tutte le aree logistiche (parco assistenza, direzione gara, sala stampa, segreteria, area di partenza, riordino, arrivo e premiazioni). NESSUNA ZONA riservata al pubblico e nemmeno agli operatori media sulle prove speciali; massima allerta per il rispetto del divieto di assembramento e l’obbligo del distanziamento. FORTE RICHIAMO da parte della San Martino Corse al senso di responsabilità individuale e collettiva, perché la “macchina” organizzativa del rally è davvero imponente, serve collaborazione e spirito di adattamento da ogni componente. IN ATTESA dell’elenco ufficiale, si può dare conto di qualche numero ufficioso. Rallye moderno con 7 Wrc in lizza (esclusa la Plus), 23 vetture R5, 2 Super 2000, 10 Super 1600, 13 in Classe R2B, 6 di R1, 10 di N2 comprese scadute omologazioni, 2 di N4 e N5, ecc. Davvero non facile il compito di stilare l’ordine di partenza in una gara che avrà subito la prova lunga del Manghen (22,01 km) a fare selezione. SFILATA vintage nell’Historique Rallye con Lancia Stratos, 037, Delta, Fiat 131 e Ritmo Abarth, Porsche, Bmw, Opel Ascona e Kadett, Ford Sierra e Toyota Celica. Si profila nuovo duello tra “Tony” Fassina e Giorgio Costenaro, con ambizioni legittime dei già medagliati Lorenzo Delladio e Agostino Iccolti.

Nuove Abarth 595 Scorpioneoro e Abarth 595 Monster Energy Yamaha, le due anime del brand Abarth

Abarth presenta due nuove serie speciali a tiratura limitata – ciascuna prodotta in 2.000 esemplari – che incarnano la sua doppia anima: “Stile” e “Performance”.  L’esclusiva Abarth 595 Scorpioneoro si caratterizza per una raffinata livrea nera con dettagli dorati e contenuti unici che la rendono un autentico “pezzo da collezione”.  L’adrenalinica Abarth 595 Monster Energy Yamaha è la limited edition che celebra la partnership tra i due brand nata nel 2015. La livrea e gli interni richiamano i colori della YZR-M1 Monster Energy Yamaha MotoGP 2020, l’“artiglio Monster” sul cofano è un omaggio alla nuova collaborazione con il famoso energy drink.

Per entrambi i nuovi modelli è disponibile un’offerta finanziaria, realizzata in collaborazione con FCA Bank, che prevede la prima rata nel 2021 e consente di acquistare l’Abarth 595 Monster Energy Yamaha con una rata mensile di 249€ e l’Abarth 595 Scorpioneoro con una rata mensile di 269€. Le due serie speciali saranno presentate ai media internazionali il 18 settembre con una virtual press conference. Stay Tuned!

Abarth presenta due spettacolari serie speciali – l’esclusiva Abarth 595 Scorpioneoro e l’adrenalinica Abarth 595 Monster Energy Yamaha – che esprimono al meglio la doppia anima del brand: stile e performance, oltre ad altri due importanti valori del brand, rispettivamente, l’Heritage e il Fun.

 

L’Abarth 595 Scorpioneoro è una limited edition realizzata in soli 2.000 esemplari che rende omaggio e si ispira alla esclusiva A112 Abarth “Gold Ring”, più conosciuta tra gli appassionati come A112 Abarth “Targa Oro”. Un’auto davvero esclusiva, prodotta nel 1979 in soli 150 esemplari, entrambe sono caratterizzate dalla livrea nera, dai dettagli dorati, da interni raffinati e dalla ricca dotazione di serie, coerentemente con la tradizione delle “granturismo italiane”.

 

La seconda serie speciale Abarth 595 Monster Energy Yamaha è la perfetta sintesi dei valori condivisi dal marchio dello Scorpione con il brand Yamaha, ovvero performance, racing, tecnologia e divertimento.

Prosegue così la partnership tra i due brand, nata nel 2015, che ha superato i confini dello sport e dei circuiti “scendendo in strada” con tante serie speciali adrenaliniche: l’Abarth 595 Yamaha Factory Racing Edition (2015), l’Abarth 695 biposto Yamaha Factory Racing Edition (2015) e la Limited Edition Abarth 695 XSR Yamaha (2017). E oggi tocca alla nuova Abarth 595 Monster Energy Yamaha, prodotta anch’essa in tiratura limitata a 2.000 unità, continuare il cammino finora fatto insieme, questa volta con un nuovo “boost di energia” grazie alla nuova collaborazione con il famoso energy drink Monster con il quale Abarth e Yamaha condividono la ricerca della sfida, l’amore per lo sport e la ricerca di emozioni.

 

Da oggi è possibile ordinare, presso gli showroom Abarth, le due nuove serie speciali anche accedendo al finanziamento realizzato in collaborazione con FCA Bank. In particolare, è possibile acquistare l’Abarth 595 Monster Energy Yamaha con una rata mensile di 249€e l’Abarth 595 Scorpioneoro con una rata mensile di 269€**. Inoltre l’offerta finanziaria prevede la prima rata nel 2021 e permette al cliente, alla scadenza del contratto, di scegliere tra tre diverse opzioni: sostituire la vettura acquistandone una nuova, tenere l’auto pagando la Rata Finale Residua o rifinanziandola, oppure restituirla. Infine, a completamento delle sue proposte finanziarie, FCA Bank offre una completa gamma di servizi assicurativi, tutti abbinabili al contratto di finanziamento.

Abarth 595 Scorpioneoro

L’esclusiva Abarth 595 Scorpioneoro unisce lifestyle e performance. Pensata per coloro che vogliono comfort nell’utilizzo quotidiano dell’auto, dettagli raffinati e non vogliono rinunciare alle prestazioni. Sotto il cofano “scalpitano” 165 CV, per un rapporto peso/potenza di 6,5 kg/CV e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi. Il motore 1.4 T-jet, omologato Euro6D TEMP, è abbinato al cambio meccanico o, su richiesta, al cambio sequenziale robotizzato Abarth con palette al volante. Performance adrenaliniche che si abbinano perfettamente a un look distintivo e davvero unico, tributo alla esclusiva A112 Abarth “Gold Ring” del 1979, più conosciuta come A112 Abarth “Targa Oro”, che si caratterizzava per la livrea nera, la linea decorativa color oro che cingeva la carrozzeria e i cerchi in lega verniciati anch’essi con un vistoso color oro. Oggi i pochissimi esemplari circolanti sono ricercatissimi dai collezionisti.

 

Anche la serie speciale Abarth 595 Scorpioneoro è un autentico “pezzo da collezione”, prodotto in tiratura limitata, con una preziosa targhetta numerata all’interno dell’abitacolo. La nuova serie speciale è caratterizzata da dettagli esclusivi. Dall’esterno è riconoscibile dalla livrea Nero Scorpione – a richiesta le tinte Blu Podio, Bianco Gara e Grigio Record – e il tetto a scacchi nero opaco, che si sposano perfettamente con la finitura in “tar cold grey” delle maniglie, delle calotte degli specchi e dei DAM anteriore e posteriore. Inoltre, ad accentuare ulteriormente la coolness della nuova serie speciale alcuni dettagli dorati: lo scorpione sul cofano, il liner che cinge la vettura e i cerchi in lega da 17” “formula oro” con finitura dorata o, a richiesta, i cerchi in lega da 17” “formula black” neri ma con dettaglio dorato: lo scorpione sul copri mozzo.

All’interno i nuovi sedili sportivi Abarth “Scorpionflage” con rivestimento in pelle nera e seduta dello schienale in materiale tecnico per maggior contenimento del corpo nella guida più sportiva. Sui poggiatesta dei sedili anteriori la scritta “Scorpioneoro” ricamata, la bandiera italiana e il ricamo Abarth. I nuovi sedili si abbinano alla plancia Scorpion Black con dettagli matt black , e alla targhetta dorata sul tunnel centrale e ai tappetini specifici.

 

Infine, Abarth 595 Scorpioneoro offre il meglio dell’infotainment oggi disponibile: sono infatti di serie sia il sistema UconnectTM 7″ HD completo di Apple CarPlay e Google Android AutoTM* – una piattaforma veloce e dotata di schermo ad alta definizione, navigatore e radio digitale DAB – sia il sofisticato impianto BeatsAudio™ con una potenza totale di 480 Watt e un amplificatore digitale a 8 canali che integra un avanzato algoritmo di equalizzazione capace di ricreare l’intero spettro sonoro riprodotto negli studi di registrazione.

Non ultimo, è stato realizzato uno speciale cronografo Breil a tiratura limitata, dedicato alla nuova serie speciale Abarth 595 Scorpioneoro, sul quale spicca l’incisione del logo dello Scorpione dorato.

 

Abarth 595 Monster Energy Yamaha

La nuova serie speciale Abarth 595 Monster Energy Yamaha strizza l’occhio a clienti giovani e amanti del motorsport, con un prodotto emozionante e allo stesso tempo esclusivo, oltre che performante come tutte le Abarth.

Prodotta in tiratura limitata di 2.000 esemplari, la nuova serie speciale celebra la partnership tra i due brand che dura dal 2015. Un legame nato su valori condivisi: performance, racing, tecnologia e divertimento.

 

Ispirata esteticamente alla livrea della YZR-M1 Monster Energy Yamaha MotoGP 2020 la nuova serie speciale si caratterizza all’esterno per la livrea bicolore blu e nero – a richiesta anche totalmente nera – ha sulla fiancata in basso il logo “Monster Energy Yamaha MotoGP” posizionato sopra il logo “595”. Ulteriore firma delle nuova serie speciale è l’”artiglio” Monster sul cofano che suggella la nuova collaborazione tra lo Scorpione e il famoso energy drink, un “boost di energia” per l’immagine della nuova serie speciale. A contrasto, spiccano alcuni elementi rifiniti in “tar cold grey”, quali le maniglie delle porte e i DAM anteriore e posteriore.

 

All’interno trovano posto i nuovi sedili sportivi Abarth specifici con finiture blu con il logo “Monster Energy Yamaha” sul poggiatesta. Sulla plancia nera risalta il liner blu che richiama la livrea bicolore mentre sul tunnel centrale è posizionata la targhetta numerata.

 

La Abarth 595 Monster Energy Yamaha è equipaggiata con il motore 1.4 T-jet – omologato Euro6D TEMP e abbinato al cambio manuale o, su richiesta, a quello sequenziale robotizzato Abarth con palette al volante – che eroga 165 CV.

 

Di serie il volante sportivo, tagliato nella parte inferiore, e con il segno di centratura nella parte alta della corona, particolarmente utile nella guida sportiva, e il tasto “Sport” che agisce: sull’erogazione di coppia massima; sulle tarature del servosterzo; sulla risposta al comando dell’acceleratore e, non ultimo, sul timbro dello scarico Record Monza con valvola attiva. L’impianto frenante è stato sviluppato ad hoc per Abarth garantisce massima sicurezza in decelerazione grazie ai dischi anteriori ventilati da 284 mm e a quelli posteriori da 240 mm. Di serie anche le sospensioni posteriori Koni, con tecnologia FSD (Frequency Selective Damping) che aumentano la tenuta di strada, la maneggevolezza e la stabilità rendendo l’esperienza di guida unica.

 

Infine, a bordo della Abarth 595 Monster Energy Yamaha trova spazio anche il sistema UconnectTM 7″ HD completo di Apple CarPlay e Google Android AutoTM*, ovvero le migliori soluzioni di smartphone mirroring per Apple iOS e Android.  Tra le peculiarità di questa piattaforma l’adozione dell’Abarth Telemetry, un sistema integrato che consente di misurare le proprie prestazioni. Infine questa serie speciale presenta uno splashscreen dedicato, che al momento dell’accensione anima lo schermo con il logo Monster Energy Yamaha MotoGP.

La nuova campagna di comunicazione firmata dall’agenzia creativa Indipendent Ideas

Abarth 595 Scorpioneoro e 595 Monster Energy Yamaha, due modelli che esaltano lo spirito graffiante del brand e sorprendono per la loro comunicazione d’effetto, affidata ancora una volta a Independent Ideas, a conferma di una solida collaborazione.  Entrambi i film danno vita a un progetto che coniuga la comunicazione delle piattaforme digital a quella più tradizionale, proponendo una campagna ricca di contenuti moderni e accattivanti.

L’esclusività della nuova Abarth 595 Scorpioneoro vive nelle finiture color oro che caratterizzano l’auto, plus di prodotto che ispira l’intero concept di campagna. Il nuovo online video realizzato per il lancio, propone una versione contemporanea della celebre leggenda di Re Mida in cui il linguaggio del mondo Atl e quello del Digital si uniscono per impreziosire la narrazione e rendere lo Scorpione assoluto protagonista. Effetti visivi come GIFs, loops, e wireframe sono solo alcune delle tecniche utilizzate che permettono al pubblico di immergersi in un mondo straordinario, a metà tra vita reale e realtà digitale, dove ogni elemento cambia e si trasforma grazie al tocco dello Scorpione.

 

Con la nuova Abarth 595 Monster Energy Yamaha si superano, invece, i livelli di energia conosciuti finora. La campagna realizzata si mostra come un puro concentrato di adrenalina, che irrompe sulla scena attraverso un online video dal tono provocatorio e ironico, in perfetto stile Abarth. Anche in questo caso lo storytelling sviluppato a supporto del lancio dà vita a un progetto estremamente ricco nei contenuti, che si ispira all’online video per arricchire la comunicazione su tutte le piattaforme digitali. L’obiettivo è ben preciso: annunciare l’arrivo in città di una nuova e inesauribile fonte di divertimento che accenderà in chiunque il desiderio di guidare, proponendo incredibili performance su strada.

Due progetti stilisticamente diversi, ma che vedono lo Scorpione ancora una volta assoluto protagonista.

Peugeot Competition 208 Rally Cup Top 2020 – Al Ciocco vittoria per il siciliano Alessandro Casella

Partenza all’insegna dei colpi di scena per il PEUGEOT Competition 208 Rally Cup TOP – massima serie del trofeo PEUGEOT per i Clienti sportivi, giunti alla 41a edizione consecutiva – con il ventiseienne siciliano Alessandro Casella che è riuscito ad imporsi al Rally del Ciocco, quello di casa per Paolo Andreucci ma anche del suo rivale nell’occasione più agguerrito, il ventiduenne lucchese Christopher Lucchesi jr., che di questa gara è stato il primo protagonista, ma alla fine si è dovuto accontentare del secondo posto.

Infatti, sulle strade della Garfagnana è stato Lucchesi a brillare nella prima metà del rally, risultando il più veloce in tutte le prime cinque prove speciali – compresa la terza, che assegnava i punti della Power Stage e dove ha preceduto Casella e Nicelli. Ma dopo il parco assistenza di metà gara è stato Casella a salire in cattedra mentre Lucchesi ha pagato pesantemente una foratura nel secondo passaggio sulla prova di Careggine, perdendo oltre 2 minuti e precipitando al quarto posto.

Sulla successiva prova di Tereglio stesso destino per Davide Nicelli. Lì il pavese già grande protagonista di vertice lo scorso anno, ha a sua volta perso 4’ dando il definitivo via libera a Casella e scendendo al quarto posto.

Le ultime due prove del rally vedevano la grande rimonta di Lucchesi, che proprio sul tratto cronometrato conclusivo, di nuovo quello di Careggine, segnava il suo sesto scratch in dieci prove speciali e scavalcava il venticinquenne Fabio Farina, al debutto nella 208 Rally Cup TOP, concludendo così al secondo posto.

Prossimo appuntamento per il PEUGEOT Competition a metà settembre con il Rally Targa Florio.

 

CLASSIFICA 208 RALLY CUP TOP DOPO IL RALLY DEL CIOCCO: 1. Alessandro Casella 23 punti, 2. Christopher Lucchesi jr. 21, 3. Fabio Farina 16, 4. Davide Nicelli 13.

 

Campionato italiano Cross Country e Suzuki Challenge, sfida all’ombra del Titano

Al San Marino questo Sabato 28 agosto torna il Campionato Italiano Cross Country e torna l’avvincente trofeo monomarca di Suzuki Italia che si disputa con le Grand Vitara DDiS 1.9 T2. Pronto per la corsa al titolo assoluto il driver della squadra ufficiale Lorenzo Codecà sulla Vitara di Gr. T1. La power stage del Challenge sarà dedicata in ricordo di Davide Drudi.

Dopo due anni di assenza nella repubblica sammarinese tornano i giganti del tricolore Cross Country e tra loro i protagonisti del Suzuki Challenge, al secondo round stagionale.

A vestire i colori ufficiale di Suzuki Italia ci sarà il pluricampione dell’off road Lorenzo Codecà sempre alla guida del Suzuki Gran Vitara ufficiale di Gruppo T1. Il pilota brianzolo, insieme a Marco Toffoli, cercherà il bis stagionale e di rafforzare ulteriormente il primato della casa giapponese nella classifica Costruttori.

Pronti a darsi battaglia anche gli iscritti al Suzuki Challenge, composto dalle NEW Grand Vitara in versione turbo diesel di Gruppo T2. Confermate le sette vetture di casa Hamamatsu, tutte dotate di pneumatici BFGoodrich. Occhi puntati sul tre volte vincitore del Challenge e attuale capofila del monomarca Alfio Bordonaro. Il catanese, in coppia con Marcello Bono, dopo il successo al Valtiberina dovrà rimanere concentrato. Ad un solo punto da Bordonaro, proverà a far bene Andrea Luchini, su Vitara 1,9 DDIS accompagnato da Piero Bosco. A dodici distanze dalla vetta, compare terzo in classifica, un altro catanese Mirko Emanuele, affiancato da Sandra Castellani. A soli due punti da lui, quarti in classifica, i fratelli mantovani Alessandro e Marco Trivini Bellini.  Completano la graduatoria delle Suzuki Gran Vitara di Gr T2, il veneto Mauro Cantarello con Francesco Facile, il messinese Chinti Marino Gambazza insieme a Paolo Manfredin sulla Grand Vitara 1,9 DDIS e il nuovo volto di questa edizione del Challenge Carmelo Ciancio navigato da Stefano Tironi.

 

Al San Marino, “Memorial Davide Drudi”

In occasione del 6°San Marino Rally, Suzuki Italia e il team tecnico ed organizzativo di Emmetre Racing hanno deciso di dedicare la power stage per il Suzuki Challenge in memoria di Davide Drudi. Da molti conosciuto come Davidone, negli anni, ha saputo farsi conoscere e apprezzare sia come responsabile dell’hospitality Suzuki, ma soprattutto come appassionato, rimanendo vicino ai piloti di Suzuki Italia ed a tutto il team. Drudi, romagnolo, è stato un personaggio carismatico e significativo per tutta la famiglia di Suzuki Italia è venuto a mancare troppo presto. “La volontà di rinominare la power stage come Memorial Davide Drudi” spiega Massimo Nicoletti “è un gesto per ricordare ed onorare l’immagine di colui che per anni è stato un amico di tutti noi.”

 

Programma:

Cinque validità al San Marino Rally e lo stesso itinerario per tutti gli equipaggi con un percorso complessivo è di 346,08 km, dei quali 65,94 divisi sulle 9 prove speciali previste. Venerdì 28 agosto le ricognizioni seguite dallo shakedown in località Piandavello a Domagnano dalle ore 15.30. La gara tutta sabato 29 agosto con tre giri sulle tre prove speciali “Terre di San Marino” (4,74 km), “Monte Rocca” (11,96 km) e Lunano-Piandimeleto (5,28km) intervallate da una sola assistenza. Arrivo previsto dalle ore 18.30 in Piazza Bertoldi a Serravalle.