Rally Adriatico, la scuderia Project Team al Top

Nelle Marche, i portacolori Campedelli – Farnocchia (Volkswagen Polo R5) conquistano con merito la piazza d’onore tenendo viva la lotta per il titolo, in attesa dell’ultimo e decisivo round del CIRT. Settimo posto assoluto e secondo nel Challenge Raceday per Fanari – Castiglioni (Skoda Fabia R5) Rientro più che positivo per gli affiatati “terraioli” Silvestri – Guerretti (Mitsubishi Lancer Evo X), secondi in Gruppo N

Cingoli (Mc), 28 settembre 2020 – Centrando, con merito, la terza piazza d’onore consecutiva al termine di un più che combattuto 27° Rally Adriatico – Marche, terzo nonché penultimo round del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) andato in scena domenica scorsa, Simone Campedelli ha tenuto aperta la lotta per il titolo, in attesa di affrontare l’ultimo e atteso appuntamento tricolore di novembre, ovvero, l’11° Tuscan Rewind con coefficiente 1,5. Il portacolori della scuderia Project Team, alla seconda esperienza in carriera con la Volkswagen Polo R5, gommata Michelin e curata dalla Step Five Motorsport, e affiancato per la prima volta dall’esperto Sauro Farnocchia, è partito lancia in resta imponendosi nella prima delle sei prove speciali in programma mantenendosi poi costantemente in scia al pluridecorato Andreucci, vincitore della gara. Una sfida che, sempre giocata sul filo dei secondi, si è decisa solo nelle battute finali quando, una pioggia copiosa, ha rimescolato le carte invitando i più a maggior prudenza. «Nulla da recriminare, siamo soddisfatti di quanto ottenuto. Di fatto sul bagnato, non siamo riusciti ad essere altrettanto efficaci quanto sull’asciutto. In quelle mutate condizioni, Paolo (Andreucci ndr) ha fatto la differenza, tanto di cappello» – ha raccontato Campedelli all’arrivo – «La classifica, oramai, era congelata. In chiusura, abbiamo alzato il piede per non commettere errori e compromettere un risultato già acquisito. Quel che più contava era portare la vettura indenne al traguardo e guardare con rinnovata fiducia al prossimo decisivo impegno. Detto questo, una menzione particolare al mio nuovo navigatore Farnocchia per avermi fornito apporto ed equilibrio».

Sui veloci e selettivi sterrati del Maceratese, l’altro alfiere di punta Francesco Fanari ha concluso settimo assoluto nel CIRT e secondo nella graduatoria generale del Challenge Raceday Terra 2020/2021, di cui l’”Adriatico” era l’atto d’apertura stagionale. Il pilota umbro, su Skoda Fabia R5 sempre della Step Five gommata Pirelli e condivisa in maniera del tutto inedita con David Castiglioni, è riuscito a invertire il trend, fin qui poco positivo, sfoggiando una performance a lui ben più consona. «Siam partiti molto convinti e motivati, confortati anche dall’aver azzeccato l’assetto e la scelta delle gomme» – ha sottolineato Fanari – «Nel corso della terza frazione cronometrata, invece, qualcosa è cambiato. Siamo stati i primi a giungere sul luogo del brutto incidente di Ceccoli e lo scenario che ci si è presentato dinanzi mi ha un po’ condizionato nel prosieguo, inutile negarlo. Poi ha iniziato a piovere, il fondo è stato stravolto per cui non me la sono sentita di rischiare più di tanto, limitandomi ad amministrare. D’altronde, eravamo già certi del secondo posto nel Raceday. Abbiamo preferito ragionare in ottica campionato, iniziando a intravedere la luce in fondo al tunnel. Infine, un aspetto non di poco conto, con David (Castiglioni ndr) mi sono trovato benissimo tanto che riproporremo il sodalizio anche al ‘Tuscan’».

 

Lo schieramento a “tre punte” è stato completato dal “terraiolo” Emanuele “Lele” Silvestri, atteso dopo uno stop di oltre sette mesi. Rientro promosso a pieni voti per il conduttore romano che, sempre in coppia col fido Andrea Guerretti e all’esordio con la Mitsubishi Lancer Evo X fornitagli da Darko Peljhan, ha fatto sua la seconda posizione tanto in Gruppo N quanto nel Raggruppamento C della serie Raceday, in virtù di una performance in crescendo sfoggiata nelle prime tre “piesse” per gestire intelligentemente nelle seguenti, onde evitare le insidie dell’ultimo giro dovute al maltempo.

Baruffa-Brachi concludono a punti un impegnativo Rally Adriatico-Marche

Prove veloci e insidiose, pioggia intensa e fango. Il 27° Rally Adriatico-Marche è stata una gara molto impegnativa e il traguardo finale di Giovanni Benvenuto Baruffa e Simone Brachi diventa ancora più significativo. Il giovane equipaggio, al primo anno di gare, conquista la 9° posizione tra gli Under 25 al volante della Peugeot 208 R2B. In attesa dei prossimi appuntamenti nel team Baldon Rally sta arrivando una nuova Peugeot 208 Rally4 per proseguire nel percorso di crescita con una vettura ancora più professionale

Cingoli (Mc) – Terzo rally e terza sfida con un sapore d’altri tempi. Dopo il caldo torrido di Arezzo e le strade tortuose e segnate di San Marino, il Campionato Italiano Rally Terra ha fatto tappa a Cingoli nelle Marche. Sulle velocissime prove speciali della provincia di Macerata è stato il tempo decisamente invernale a rendere ancora più impegnativa la gara. Ottantuno vetture al via e sessantacinque al traguardo, tra queste la Peugeot 208 R2B #87 di Giovanni Benvenuto Baruffa e Simone Brachi al debutto nel Rally dell’Adriatico – Marche. Le sei prove speciali, due da ripetere tre volte, sono diventate via via sempre più insidiose durante la giornata a seguito di un’intensa pioggia che è durata fino alla fine. Il fango e la limitata visibilità hanno creato non pochi problemi agli equipaggi ma i ragazzi hanno tenuto duro senza fare errori. Da questa severa prova di maturità Baruffa-Brachi hanno portato a casa un buon risultato di classe e il 9° posto finale tra gli under 25.

Vedere il traguardo dopo una giornata così impegnativa è una soddisfazione, ma non mi voglio fermare a questo risultato”, racconta Giovanni Baruffa.

Sono sempre critico con me stesso ed ero curioso di vedere i tempi nella ripetizione delle prove, ma le condizioni meteo non ci hanno permesso di migliorare. Sicuramente ritorniamo a casa con un grosso bagaglio di esperienza e il prossimo obiettivo sarà quello di puntare a migliorare la classifica aumentando il passo gara. Voglio però ringraziare il mio navigatore Simone che è stato molto bravo in queste condizioni difficili e il team di Alessandro Baldon che mi ha fornito ancora una volta una vettura perfetta. Il Tuscan Rewind ultimo appuntamento della stagione, sarà una gara molto importante per tutti noi e ci prepareremo nella maniera migliore”.

Un ottavo e un nono posto tra gli Under 25, nelle ultime due gare disputate. Una manciata di punti che danno morale e gratificano il lavoro svolto in questo primo anno di campionato italiano. All’Adriatico Baruffa-Brachi hanno concluso quinti tra i giovani al volante di una vettura a due ruote motrici R2B e prosegue il loro percorso di crescita sulla terra prima di passare anche all’asfalto. Il prossimo appuntamento sarà a Montalcino (Si) per il Rally Tuscan Rewind nel week end del 20-21 novembre. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare in provincia di Vicenza, presso la sede della Baldon Rally un nuovissimo esemplare della Peugeot 208 Rally4 con il motore 1.200 turbo. La nuova arma di Peugeot Sport diventerà lo strumento di lavoro degli ambiziosi Giovanni e Simone.

Maranello Corse: arrivano sorrisi dalla Coppa Chianti e dal Rally Città di Bassano

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Bella prestazione di Gilli nella salita toscana; nel rally dell’Irc Cup invece, Bernardi centra il podio di N3 mentre Guglielmini, attanagliato da problemi, manca quello di R2 per soli 0”9.

Maranello (MO)- Ancora una volta il fine settimana sportivo della Maranello Corse si riempie di soddisfazioni: impegnata su due fronti , la scuderia modenese brilla e incanta con i suoi portacolori.

Sulla 41° salita Coppa del Chianti, il veterano Lorenzo Gilli ha portato la sua Ford Sierra Cosworth in 15° posizione assoluta in un parterre che vedeva al via ben 92 vetture! Da sottolineare il fatto che, oltre alle gioie assolute, il pilota di Maranello ha anche nettamente centrato la vittoria di classe e colto la seconda posizione del raggruppamento.

Per un podio conquistato al Chianti ce n’è un altro raggiunto al Rally Città di Bassano, seconda gara dell’Irc Cup dopo il Casentino: si tratta del terzo gradino di N3 raggiunto da Christian Bernardi e Mirko Palladini; sulla loro Renault Clio Rs Light, i due hanno patito alcune problematiche di assetto ma sono riusciti comunque a tenere ritmi sostenuti che hanno permesso loro di entrare nei primi tre di una classe che ne vedeva in gara nove.

Sono sempre storie di podio – ma questa volta mancato- quelle di Giacomo Guglielmini e Simone Giorgio che hanno portato in gara la Ford Fiesta Rally4 di classe R2 della GB Motors.

I due della Maranello Corse hanno sbagliato gomme nella prima parte di gara del venerdì; mentre pregustavano la rimonta e inanellavano il primo scratch nella prova numero 3, sono però  incappati in una foratura che li ha retrocessi di 1’20”. Vani i tentativi che sono seguiti: una speciale annullata e un secondo posto non hanno potuto contribuire all’obiettivo di Guglielmini e Giorgio che si sono dovuti accontentare del quarto posto di R2.

 

Scopel Day, pronta la seconda edizione

L’evento di beneficenza, ideato da Roberto Scopel, riporterà il rombo dei motori, in quel di Possagno, Sabato 17 e Domenica 18 Ottobre, nel ricordo del compianto Vardanega.

Possagno (TV), 28 Settembre 2020 – La tenacia e la determinazione di Roberto Scopel è ben nota nell’ambiente del rallysmo in Triveneto e, proprio sulla base di questi punti di forza, ecco che, nonostante un Coronavirus che ci ha messo in ginocchio, Sabato 17 e Domenica 18 Ottobre si aprirà il sipario sulla seconda edizione di Scopel Day, Memorial Lino Vardanega.

 

Inutile negare che organizzare quest’anno non è per niente facile” – racconta Scopel – “ma il messaggio che vogliamo dare è che noi sportivi, specialmente nel mondo dei rally, abbiamo molto a cuore chi è meno fortunato di noi. Per questo abbiamo deciso, insieme a tutto lo staff organizzativo, di non arrenderci e di farci su le maniche per dare vita alla seconda edizione di Scopel Day. Anche quest’anno ricorderemo con estremo piacere il nostro caro zio Lino, punto di riferimento per tutto il mondo dell’automobilismo in Triveneto. Vogliamo dare vita ad una vera tradizione, gettando basi solide per un evento in grado di durare nel tempo, anno dopo anno.”

 

Patrocinato dal Comune di Possagno ed in collaborazione con la Pro Loco di Possagno, con l’Associazione Nazionale Alpini, sezione Montegrappa, e con Industrie Cotto Possagno, l’atteso evento cambierà location, spostando il proprio quartier generale sul piazzale Fornace Coe.

 

Grazie di cuore a tutti” – aggiunge Scopel – “perchè, in un’annata così difficile, abbiamo ricevuto il supporto di tanti, a partire dal Comune di Possagno e dalla Pro Loco di Possagno, assieme all’Associazione Nazionale Alpini. Quest’anno è entrato un nuovo partner importante, Industrie Cotto Possagno, e ci auguriamo che possa essere l’inizio di una bella avventura assieme. Grazie anche a tutti i nostri partners, determinanti per dare vita a questa edizione.”

 

Confermato il format dell’evento, in virtù dell’ampio successo targato 2019, con il pilota di casa che, assieme al fratello minore Andrea, darà l’opportunità di vivere forti emozioni su autentiche vetture da rally, nell’occasione una Skoda Fabia R5 ed una Ford Fiesta R5, messe a disposizione da Ferrari Motor Team, con la collaborazione di Xmotors e Lorenzon Racing.

Durante tutta la giornata sarà possibile acquistare i biglietti della lotteria, dai quali saranno estratti i fortunati vincitori che potranno salire a bordo di queste splendide regine dei rally.

Il ricavato sarà devoluto totalmente in beneficenza, nell’occasione parte sarà destinata al Centro AIL di Padova, nella ricerca per la lotta contro il neuroblastoma, ed all’Associazione Giocaconilcuore odv, confermando l’obiettivo primario della kermesse ovvero fare del bene.

 

Ci auguriamo di poter ripetere il risultato del 2019” – conclude Scopel – “ed è per questo che abbiamo ingrandito il parco vetture a disposizione, con la conferma della presenza di Xmotors e l’aggiunta di Ferrari Motor Team. Grazie di cuore ad entrambi per aver aderito a questa iniziativa. Dulcis in fundo grazie al nostro main partner, Ivan Agostinetto, che, oltre ad essere un mio pilota è uno dei miei migliori amici e sono felice di poterlo avere a questo Scopel Day.”

 

 

Rubinetto e Sanremo: la Sport Forever fa gli straordinari

A Bassano Sergio Patetta e  Ismaele Barra Suzuki Swift  9° in Classe N2

Non si può certo dire che sia stata una gara semplice il Rally di Bassano per  Sergio Patetta e Ismaele Barra. Una scelta di gomme che non ha dato i risultati sperati e soprattutto le prove speciali sospese e i tempi imposti non hanno dato modo ai portacolori della Sport Forever di esprimersi come speravano. Il  driver di Neive commenta  comunque in modo positivo l’appuntamento veneto. “Abbiamo commesso qualche errore nella scelta delle coperture” racconta Patetta. E non siamo stati certamente agevolati dai tempi imposti. Siamo tuttavia soddisfatti vista la qualità degli avversari in classe N2” Il team astigiano di concentra adesso sul Rally del Rubinetto dove al via troveremo Stefano Massano e Giulia Casellato. Per i coniugi novaresi questa è la gara di casa che affronteranno a bordo della Renault Clio in classe N3. Trasferta dal sapore tricolore in terra ligure con il Rally di Sanremo. Luigino e Giorgia Colla saranno al via a bordo della Suzuki Swift curata da Gianuzzi Motorsport  che seguirà anche la Peugeot 205 di Laura Galliano e Roberto Mollo. Lorenzo Castelli Villa e Ismaele Barra , dopo la bella prestazione al Lanterna, saranno invece al via del “Saremo Leggenda” a bordo della Peugeot 208

Biella Corse, con De Tommaso-Bernardi, nuovamente sul podio al 37° “Citta’ Di Bassano”

L’equipaggio, su una Skoda Fabia R5, consolida la leadership nell’IRCup 2020. Bene anche Guerra-Salinetti, tredicesimi assoluti e decimi di gruppo e classe

Continua la cavalcata dell’equipaggio Biella Corse De Tommaso-Bernardi verso la conquista del loro secondo titolo consecutivo nell’IRCup. Questo fine settimana, infatti, al 37° Rally Città di Bassano (seconda prova a coefficiente 1,5 dell’International Rally Cup 2020) Damiano De Tommaso e Patrick Bernardi, con la loro Skoda Fabia R5 si sono infatti piazzati al secondo posto assoluto, vincendo la classifica di gruppo R e della classe R/R5 e incrementando così il loro vantaggio nell’assoluta del campionato.

Siamo decisamente soddisfatti” ha commentato al termine il “team manager” Biella Corse, Alberto Negri. “Speravamo di conquistare, come già nel 2019, anche la vittoria assoluta ma di fronte a piloti forti e alla guida di macchine superiori come sono le WRC … un risultato così è di assoluto rilievo! E Damiano e Patrick hanno ben presente che l’obbiettivo di stagione è l’IRCup, come a suo tempo annunciato. Ora ci giocheremo il tutto per tutto all’Appennino Reggiano, gara a coefficiente 2,0 (quindi decisiva!) che, dopo i continui “rinvii covid” di quest’anno, è stata messa a calendario a fine stagione, per la precisione sabato 12 e domenica 13 dicembre”.

Al “Città di Bassano” era presente anche un altro equipaggio Biella Corse, Fabrizio Guerra e Ruggero Salinetti che, con la loro Skoda Fabia Evo R5, hanno chiuso al 13° posto assoluto, decimi di gruppo R e della classe R/R5.

La loro, come ho ricordato più volte, era una “gara di allenamento” in vista del 67° Rally di Sanremo, gara del Campionato Italiano Rally che si corre il prossimo fine settimana, dall’1 al 3 ottobre. Qui è andata bene e quindi, per quanto riguarda la Liguria, siamo fiduciosi”.

Il prossimo sarà un weekend impegnativo per la Biella Corse. Oltre al Sanremo la scuderia sarà anche al via del 27° Rally del Rubinetto che si correrà a San Maurizio d’Opaglio, in provincia di Novara nei giorni 3 e 4 ottobre. In gara Pier Tasinato ed Elena Giovenale, su Skoda Fabia R5, e Marco Puddu e Ornella Blanco Malerba, su Peugeot 306 RS 2.0.

2 Rally del Molise ufficializzate le prove speciali della XXV edizione

Campobasso, 22 settembre 2020 – Squadra che vince non si cambia. Recita così una legge non scritta nel mondo degli sport collettivi. E così, anche sul fronte dell’organizzazione, formula vincente di fatto non muta. Gli organizzatori della venticinquesima edizione del Rally del Molise, rassegna inserita nel circuito della ‘Coppa Rally Aci Sport’, hanno definito per il prossimo 17 ottobre (giornata di gara) un programma di quelli in grado di far vivere emozioni forti agli equipaggi che si iscriveranno alla kermesse, prevista a porte chiuse come da protocollo. Base logistica sarà l’area di Selvapiana a Campobasso, dove ci saranno parco assistenza, partenza ed arrivo. Complessivamente saranno 270,25 i km da percorrere di cui 61,41 di prove speciali e 208,84 di trasferimento con – rispetto alle ultime edizioni – l’accresciuto numero delle prove serali e notturne (ben cinque delle otto complessive).

Nello specifico, saranno tre i tratti cronometrati della kermesse, tutti confermati rispetto all’ultima edizione. Nello specifico, in provincia di Campobasso ci saranno i 6,11 km della prova di Busso ed i 9,50 km del tratto ‘Bosco Macera’. In provincia di Isernia invece driver e navigatori dovranno dare il meglio sui 7,29 km da Santa Maria del Molise alla frazione Indiprete di Castelpetroso. Le due prove campobassane si ripeteranno tre volte, due, invece, quella pentra.

Il primo equipaggio a partire sarà alle 12.50 con prove speciali alle 13.04 (Busso) e alle 13.50 (Bosco Macera). Poi, dopo il riordino, si arriverà in provincia di Isernia per la prova speciale di Castelpetroso alle 16.25. Il secondo riordino farà da spartiacque all’evento. Alle 18.29 con la prova speciale di Castelpetroso si entrerà nella fase dell’evento con le luci degli abbaglianti in funzione. Alle 18.29 il via al primo concorrente della prova di Castelpetroso, poi alle 19.31 la prova di Busso precederà un ulteriore riordino, prologo all’ultima fase della gara. Alle 21.34 la prova Bosco Macera andrà a definire ulteriormente i contorni della classifica che diverranno definitivi dopo la Busso delle 22.18 e la Bosco Macera delle 23.22, prologo all’arrivo del primo equipaggio sul traguardo previsto per mezzanotte con le classifiche che diverranno definitive all’una di notte.

 

Michelin Historic Rally Cup 2020: Massimo Giudicelli si veste da Napoleone al Rallye dell’Elba Storico

Duello tutto toscano nel Mare Tirreno con il pilota della Golf che precede il conterraneo Fausto Fantei. Sfortunata gara per il dominatore di buona parte del rally Giacomo Questi, fermo sulla sesta prova, seguito in quella successiva da Francesco Grassi, vincitore al Vallate Aretine. Ancora una grande prestazione dell’ambasciatore Michelin Matteo Luise, ritirato per un problema meccanico già alla terza prova. Foto Acisport

CAPOLIVERI (LI), 26 settembre – Duello tutto elbano nella Michelin Historic Rally Cup al 33° Rallye Elba Storico che si è svolto nell’isola tirrenica fra giovedì 17 e sabato 19 settembre. Alla fine ha prevalso Massimo Giudicelli, affiancato da Paola Ferrari che con la su Volkswagen Golf GTI ha avuto ragione di Fausto Fantei, con Daniele Grechi sul sedile di destra della sua Alfasud Ti, imprendibile nella prova notturna di Capoliveri che apriva la gara. Grande protagonista del rally elbano è stato Giacomo Questi, con Giovanni Morina al quaderno delle note, che ha condotto le danze con la sua Opel Ascona SR 2000 che, oltre a condurre la classifica assoluta della Michelin Historic Rally Cup, è stato autorevolmente al comando della propria classe dall’inizio fino a quando il motore dell’Ascona ha detto stop.

Infine un doveroso cenno all’ambasciatore Michelin nel Quarto Raggruppamento Matteo Luise, come sempre affiancato dalla moglie Melissa Ferro. Anche all’Elba il pilota veneto ha portato nelle zone nobili della classifica assoluta la sua Ritmo 130. Dodicesimo assoluto nella notturna di Capoliveri e addirittura nono nella prima prova di venerdì, la Volterraio-Cavo (con le sue discese selettive) è stato un grande protagonista della gara prima che il motore iniziasse a fare le bizze costringendolo al ritiro definitivo sulla Nisportino-Cavo.

Due i concorrenti del Primo Raggruppamento nessuno dei quali è stato classificato. Molto sfortunato il portacolori della Scaligera Rally Valter Canzian, affiancato da Simone Franchi, che afflitto da problemi meccanici alla partenza del rally ha dovuto saltare a piè pari la prima tappa. Risolti in assistenza i guai meccanici, ha disputato le quattro prove della seconda tappa siglando tempi estremamente significativi con la sua prestazionale Ford Escort RS Twin Cam, risultando sempre fra i più veloci della sua classe, ma non percorrendo chilometri sufficienti per essere classificato. Non approfitta dell’occasione per prendere il largo nella classifica di Raggruppamento Cesare Bianco, in vettura con Stefano Casazza, afflitto da problemi elettrici e un’iniziale perdita d’olio alla sua Lotus Elan, culminati con il distacco del filo di una bobina che hanno costretto il pilota piemontese ad arrendersi sulla settima prova della gara. La classifica di Primo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup resta praticamente ferma al Vallate Aretine con Canzian che precede Bianco e il siciliano Pierluigi Fullone, assente in Toscana.

Il Secondo Raggruppamento premia il passo dell’inglese Trevor Smithson, con Edoardo Bertella all’interno dell’abitacolo della sua Alpine A110, che ha condotto a passo costante per tutte le nove prove della gara risultando alla fine il più veloce della classe in gara, brindando alla fine con lo spumante. Sfortunatissimi i biellesi Ermanno Caporale-Diego Pontarollo, usciti di strada nella prova notturna di Capoliveri per evitare la vettura che parte loro davanti ferma in carreggiata. La Fulvia non ha danni, ma è in bilico sull’orlo di un fosso e i portacolori di Biella Motor Team non riescono a tornare in strada. Sono così costretti a ripartire nella seconda tappa (quella di sabato) non percorrendo i chilometri necessari a essere classificati. La classifica di Secondo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup vede ancora al comando il siciliano Marco Savioli, avvicinato da Smithson a un punto.

Il Terzo Raggruppamento va Massimo Giudicelli-Paola Ferrari che con la loro Volkswagen Golf GTI si gettano all’inseguimento del fuggitivo Giacomo Questi nella prima prova di sabato mattina, prendendo il comando della gara al ritiro del veneto, mantenendolo sino al traguardo, andando a vincere anche la classe di appartenenza. Seconda piazza per Fausto Fantei-Daniele Grechi che si dimostrano veloci e aggressivi, pur senza cadere in sbavature per tutta la gara. Terza piazza assoluta e di Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup per Valtero Gandolfo con Enrico Bogliaccino al quaderno delle note, che conquista con la sua Fiat 127 Sport anche il successo nella Classe M1, riducendo il divario con il toscano Giovanni Lorenzi, affiancato da Alessio Pellegrini, che chiude dietro di lui all’Elba e continua a guidare la Classe M1. Gandolfo è inoltre al comando della propria Classe nel Campionato Italiano Rally Autostoriche.

Tutti ritirati gli altri piloti del Terzo Raggruppamento a cominciare dal vincitore del Vallate Aretine, Franco Grassi che condivideva la Ritmo 75; dopo un avvio prudente nella notturna Capoliveri, il torinese aveva iniziato a rimontare la classifica prima di fermarsi sulla Lavacchio-San Pietro per problemi al cambio. Gara in salita per Stefano Segnana e Cristian Pennacchi afflitti da problemi elettrici alla loro Golf GTI non risolti da un continuo cambio di candele che li ha fermati nell’ultima prova del venerdì. Rientrati sabato mattina con il Superally, a dare lo stop definitivo è stata un’uscita di strada sulla Due Colli, che ha azzoppato la Golf lasciandola con una sospensione strappata. Gara a singhiozzo per Giancarlo Baghin e Sara Mosti con la temperatura alle stelle del motore della loro Alfetta GTV, motore che ha esalato l’anima nella Lavacchio-San Pietro. Trasferta da dimenticare per Nicola Tricomi e Valter Consiglio che non riescono nemmeno a prendere il via con la loro Opel Kadett GT/E. Il Rallye dell’Elba Storico porta al comando della classifica di Terzo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup Massimo Giudicelli che allunga su Fausto Fantei, scavalcando entrambi a piè pari il ritirato Franco Grassi, sceso in terza posizione.

Infine nella Classe M5 della Michelin Historic Rally Cup, che prende in considerazione le vetture di Quarto Raggruppamento calzate con pneumatici da 13”, successo Michele Paoletti-Rossano Mannari che portano in trentesima posizione assoluta la loro Renault R5 GT Turbo Gruppo N, superando senza danni i problemi elettrici della prima fase della gara. I portacolori del Team Bassano prendono il comando della categoria al ritiro della Renault R5 GT Turbo Gruppo A di Gianfranco e Fabrizio Pierulivo, supportati da una colorata claque femminile, che si arrendono sulla Lavacchio-San Piero per panne elettrica.

Il prossimo appuntamento della Michelin Historic Rally Cup è il Sanremo Rally Storico da venerdì 2 a sabato 3 ottobre.

Notizie, regolamenti, immagini e classifiche al sito: https://www.mcups.it/michelin-historic-rally

A Gianluca Ticci (Sport Favale 07) lo slalom “Chiavari – Leivi”

Nel ricordo di Danilo Mosca, pilota e portacolori del sodalizio organizzatore scomparso di recente, si è disputata – nel pieno rispetto delle norme anti-Covid e senza pubblico sul percorso – la 9^ edizione dello slalom “Chiavari – Leivi” – Memorial “Graziano Borra”, proposto   dalla scuderia Sport Favale 07 in collaborazione con la locale scuderia Auto Moto Retrò Leivi. La gara ha visto lo squillante e netto successo di Gianluca Ticci, al volante della sua veloce X1/9 2000 dotata di testata Ferrari.

Alfiere e dirigente della scuderia organizzatrice della gara, alla sua prima vittoria assoluta in carriera, Gianluca Ticci si è imposto in tutte e tre le manche – ottimo il suo scratch messo a segno nella terza – ed alla fine ha preceduto due piloti piemontesi, Luca Veldorale, in lizza con una ammirata A112, ed il veterano Gianpasquale Demicheli (Fiat X1/9). In quarta e quinta posizione sono giunti, rispettivamente, la monoposto GNM – Suzuki di Luca Rabino e Giuseppe Caruso (Radical SR4). Solo sesto l’atteso genovese Andrea Drago (Erberth R3), anche lui della Sport Favale 07, che però ha corso con una vettura analoga a quella che utilizza abitualmente nel CIVM (Campionato italiano velocità montagna), dietro al quale si sono piazzati, nell’ordine, Luciano Torchio (Fiat Uno turbo), il compagno di scuderia Giovanni Paone (Elia Avrio ST9), Pasquale Patete (Fiat X1/9) e Luca Raspini (Peugeot 205 Rallye).

Nei vari raggruppamenti, oltre che per i già citati Ticci (E2SH), Rabino (VTS), Caruso (E2SC), Torchio (E1) e Raspini (S), successi anche per Pietro Bancalari (Renault Clio Rs) e il genovese Alessandro Multari (Citroën Saxo kit), primi rispettivamente nell’N e nell’A, e per il giovane Mattia Canepa (Citroën C2 Vts), vincitore tra le Racing Start. Trentanove i piloti al via, trentatre quelli classificati; una sola manche, la prima, per Alessia Ferrari (Renault Clio Williams), unica lady in lizza, alle prese con noie di alimentazione.

Il Rally Adriatico-Marche va a Paolo Andreucci e Francesco Pinelli su Citroen C3 R5

Il campione toscano ha preceduto Simone Campedelli e Sauro Farnocchia, Volkswagen Polo R5, rafforzando la sua leadership nel campionato. Completa il podio assoluto Costenaro-Bardini, Skoda Fabia R5.

Cingoli (MC), domenica 27 settembre 2020 – Una gara incertissima, un duello sul filo dei secondi iniziato nel primo tratto cronometrato e conclusosi solamente in vista del traguardo. Il Rally Adriatico – Marche, frutto dell’unione tra due gare simbolo del territorio marchigiano il Rally dell’Adriatico e il Rally delle Marche, valida come terza prova del Campionato Italiano Rally Terra, ha infatti vissuto tutto nella sfida tra la Citroen C3 R5 di Paolo Andreucci, nuovamente in tandem con Francesco Pinelli, e la Volkswagen Polo R5 di Simone Campedelli , per la prima volta al suo fianco dall’esperto navigatore toscano Sauro Farnocchia.

Teatro del rally i veloci sterrati marchigiani resi quest’anno ancora più insidiosi dalla pioggia copiosa abbattutasi sul percorso per due terzi della corsa. Alla fine a primeggiare è stato il pluricampione tricolore Paolo Andreucci che ha portato il suo attacco decisivo nelle due ultime prove della gara dove è riuscito a togliersi di scia Campedelli. Il vincitore ha preceduto alla fine il rivale di 17”2. Con questo successo il campione toscano rafforza la sua leadership nel tricolore riservato agli specialisti dei fondi sterrati.

Nella prima parte della corsa ad essere protagonista della lotta per il vertice era stato anche Marquito Bulacia in gara con Marcel Der Ohannesian, su una Skoda Fabia Evo. Il giovane boliviano ha però forato nella terza prova speciale perdendo il passo dei primi e terminando la gara in quinta posizione. Il ventenne pilota sudamericano ha comunque festeggiato, nel giorno del suo compleanno, il successo nella quinta zona della Coppa Rally di Zona ACI Sport.

Il gradino più basso del podio è andato invece a Giacomo Costenaro, in coppia con Justin Bardini, che si è dimostrato in netta crescita rispetto all’ultima prova della serie conquistando una posizione assolutamente meritata e il successo di gara tra i piloti partecipanti alla quinta zona della Coppa Rally di Zona ACI Sport. In quarta posizione hanno terminato Nicolò Marchioro e Marco Marchetti, Skoda Fabia. Anche per loro una bella gara portata a termine su un terremo praticamente impraticabile che ha conquistato la prima posizione tra i partecipanti alla serie Race Day La corsa marchigiana era infatti valida anche come prima prova della 13 edizione della serie.

A chiudere la top ten si sono quindi classificati sesti Andrea Dalmazzini con Alessandra Avanzi Ford Fiesta MKII R5, settimi Francesco Fanari e David Castiglioni, Skoda Fabia R5, secondi nella classifica della serie Race Day, mentre all’ottavo posto ha chiuso l’altro Marchioro, Christian, in coppia con Silvia dall’Olmo piazzatosi terzo nella gara Race Day. Noni assoluti a Cingoli si piazzano i sardi Giuseppe Dettori e Carlo Pisano con l’ennesima Skoda Fabia R5. Chiude con il decimo posto in gara il biellese Massimiliano Tonso con Massimo Bizzocchi con la VW Polo R5.

 

Tra i ritirati di rilievo quello di Daniele Ceccoli, in coppia con Piercarlo Capolongo, Hyundai i20, usciti rovinosamente di strada con un capottamento. Vettura distrutta e qualche problema ad una spalla per il bravo navigatore. Ritiri sul finale per un problema meccanico anche per i francesi Nicolas Ciamin, in coppia con Yannick Roche, Citroen C3 R5 quando erano sesti assoluti a Cingoli per allenamento in vista del Mondiale Rally.

 

QUATTRO RUOTE MOTRICI | Tra i confronti annunciati per quanto riguarda le altre classi nel Gruppo N la vittoria va allo sloveno Darko Peljhan con Matei Car su Mitsubishi Lancer Evo IX, davanti al romano Emanuele Silvestri ed a Riccardo Rigo, anche loro con la berlina giapponese. L’Adriatico-Marche ha fatto sorridere anche Mattia Codato su la Citroen Ds3 N5 dopo due round sfortunati in questo CIRT 2020.

 

DUE RUOTE MOTRICI | Grande soddisfazione tra le vetture di classe R2 dove ha chiuso al comando della classifica riservata tra le piccole vetture a due ruote motrici il bresciano Jacopo Trevisani, che è riuscito a bissare la vittoria nell’ultima di campionato con la sua Peugeot 208 terminando davanti alla Ford Fiesta di Enrico Oldrati e Jean Philippe Quilichini su altra 208.

 

 

CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA STORICO | Sugli sterrati marchigiani anche le auto storiche protagoniste quest’anno del primo tricolore Rally Terra Storico. Ad aggiudicarsi il quarto round stagionale è stato Bruno Pelliccioni insieme a Mirco Gabrielli. La coppia sanmarinese è stata la migliore su tutte e sei le prove speciali, balzando al comando della classifica Due Ruote Motrici. Secondo posto assoluto per Roberto Galluzzi e Andrea Montagnani su Opel Corsa. A completare il podio un’altra Ford Escort, quella di Domenico Mombelli e Marco Leoncini, sempre presenti quest’anno tra le fila del tricolore e stavolta premiati con il terzo posto assoluto in gara ed il primo nel II Raggruppamento.

 

CAMPIONATO ITALIANO CROSS COUNTRY RALLY | L’evento marchigiano ha visto il ritorno per gli specialisti del fuoristrada dove ha dominato da Manuele Mengozzi su Mitsubishi Pijin affiancato da Andrea Schiumarini. Mengozzi ha saputo approfittare dell’out di Lorenzo Codecà, capottatosi sulla prova due con la sua Suzuki Gran Vitara ufficiale. Un Baja Adriatico-Marche che ha visto anche il successo nel Suzuki Challenge per Andrea Luchini tra le vetture di gruppo T2 della casa di Hamamatsu e al top della classifica tricolore tra i veicoli di serie. Grande prestazione nella gara riservata ai Side By Side, del giovane piemontese Amerigo Ventura Montecamozzo sul Quaddy Yamaha YXZ 1000, autore dei migliori scratch della virtuale classifica generale. Tra le vetture di gruppo TH il migliore è stato Simone Grossi con la Land Rover Defender 4600.

 

CLASSIFICA FINALE RALLY ADRIATICO-MARCHE: 1. Andreucci-Pinelli (Citroen C3 R5) in 44’04.7; 2. Campedelli-Farnocchia (VW Polo Gti R5) a 17.2; 3. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia Evo) a 33.9; 4. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia Evo R5) a 39.0; 5. Bulacia Wilkinson-Der Ohannesian (Skoda Fabia Evo) A 34.0; 6. Dalmazzini-Avanzi (Ford Fiesta Mkii) a 1’12.5; 7. Fanari-Castiglioni (Skoda Fabia R5) a 1’29.7; 8. Marchioro-Dall’Olmo (Skoda Fabia R5) a 1’33.8; 9.  Dettori-Pisano (Skoda Fabia R5) a 1’48.0; 10.Tonso-Bizzocchi (VW Polo R5) a 2’37.4.

 

CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA 2020: 1. Andreucci-Andreussi (Citroen C3 R5) 40pt; 2. Campedelli-Canton/Farnocchia (VW polo R5) 36 pt; 3. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) 25pt; Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5 Evo) 16 pt – Ceccoli-Capolongo (Hyundai I20 NG R5) 16pt; 6.Bulacia-Der Ohannesian (Skoda Fabia R5) 21pt

 

CLASSIFICA ASSOLUTA 2°RALLY STORICO MEDIO ADRIATICO: 1. Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort Rs 2000) in 53’58.3; 2. Galluzzi-Montagnani (Opel Corsa) A 2’13.4; 3. Mombelli-Leoncini (Ford Escort Mk1) A 2’40.2; 4. Rocchieri-Rocchieri (Opel Kadett C Gte) A 5’42.7; 5. Temeroli-Mainardi (Ford Escort) A 7’55.3; 6. Turchi-Donati (Fiat 125) A 24’14.1.

 

CLASSIFICA DI CAMPIONATO FINALE RALLY ADRIATICO-MARCHE BAJA: 1. Mengozzi-Schiumarini (Mitsubishi Pajero Pinin) in 54’41.7 t; 2. Luchini-Bosco (Suzuki New Grand Vitara 1.9) a 44.5; 3. Bordonaro-Bono (Suzuki New Grand Vitara 1.9) a 59.8; 4. Trivini Bellini-Trivini Bellini (Suzuki Grand Vitara) 1’55.6;5. Gambazza Chinti-Manfredini (New Grand Vitara 1.9 DDIS) a 2’33.8; 6. Sabellico-Taloni (Suzuki Grand Vitara) a 3’09.5; 7. Emanuele-Castellani (Suzuki New Grand Vitara) a 4’13.5; 8. Cantarello-Facile (New Gran Vitara 1.9) 5’49.8

 

CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO ROUND 3: 1. Mengozzi-Schiumarini (Mitsubishi Pajero Pinin) 58 pt; 2. Codecà -Toffoli (Suzuki Grand Vitara) 5o pt; 3. Bordonaro-Bono (Suzuki New Grand Vitara 1.9) 48 pt; 4. Luchini-Bosco (Suzuki New Grand Vitara 1.9) 40 pt; 5. Trivini Bellini-Trivini Bellini (Suzuki Grand Vitara) 26 pt; 6.Ferroni-Fiorini (Suzuki Grand Vitara) 22 pt; Emanuele-Castellani (Suzuki New Grand Vitara) 20 pt; 7; 8. Gambazza Chinti-Manfredini (New Grand Vitara 1.9 DDIS) 13 pt; Cantarello-Facile (New Gran Vitara 1.9) 12 pt; 9.; 10. Sabellico-Taloni (Suzuki Grand Vitara) 10 pt

 

27° Rally Adriatico-Marche: gara tirata e vittoria per Andreucci-Pinelli (Citroen C3 R5)

Incertezza sino all’ultimo metro di gara, per la penultima prova del “tricolore” terra, che ha regalato sensazioni forti. Con questa seconda vittoria stagionale ed il terzo posto di San Marino il pluridecorato pilota garfagnino consolida la leadership in campionato. Ai posti d’onore Campedelli-Farnocchia (VolksWagen Polo) e Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5).

Cingoli (Macerata), 27 settembre 2020 – Una domenica decisamente “dai lunghi coltelli”, quella trascorsa  oggi in occasione del 27° Rally Adriatico-Marche, penultima prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) a Cingoli (Macerata), il cui successo assoluto è andato a al pluridecorato Paolo Andreucci, in coppia con Francesco Pinelli, sulla Citroen C3 R5, davanti al romagnolo Simone Campedelli, affiancato per la prima volta da Sauro Farnocchia, a bordo della VolksWagen Polo R5 per 17”2.

La gara organizzata da PRS GROUP, congiuntamente al Comune di Cingoli, che aveva registrato il pieno di adesioni, 114, era  valida anche per il  “tricolore” dai Rallies storici (quarta prova, denominata “Medio Adriatico”) oltre ad essere la terza anche in questo caso del Cross Country (i cui protagonisti sono tornati al Rally Adriatico dopo ben sette stagioni di assenza), prima prova del Challenge Raceday Rally Terra 2020-2021 (avendo inglobato il “Marche”) ed ultima prova della Coppa rally di V zona, a coefficiente 1,5.

Alto valore dei piloti e delle vetture, un percorso molto tecnico e veloce ed anche l’incertezza data dalla pioggia iniziata a cadere a metà gara hanno generato un rally altamente adrenalinico, spettacolare, giocatosi costantemente sul filo dei decimi di secondo, fattore che ha portato l’attenzione per conoscere il vincitore proprio sull’ultimo appuntamento cronometrato.

Aveva aperto “le danze” proprio Campedelli, che aveva portato il muso della sua Polo R5 davanti di pochi decimi sulla Fabia R5 del 20enne boliviano Marco Bulacia (Skoda Fabia R5, protagonista del mondiale WRC-3) ed anche sulla C3 di Andreucci. Poi, nella seconda prova al comando sono passati, appaiati, Andreucci e Bulacia, con Campedelli poco dietro e nella terza prova l’unici volte Campione d’Italia è rimasto leader da solo, favorito dalla foratura di Bulacia che, perdendo circa 30” è stato cacciato in retrovia. Andreucci ha dunque preso in consegna il gruppo ed a piccoli passi ha costruito un lieve vantaggio incrementato nel finale, approfittando della pioggia che, rendendo le strade assai scivolose ha creato notevoli problemi di stabilità a molti.

Andreucci ha poi preso il largo nella penultima chrono, sopravanzando di 5”9 Campedelli e portandosi così a 9” davanti a lui, per poi trionfare in piazza Vittorio Emanuele II a Cingoli, consolidando il primo posto in campionato (con 40 punti). Campedelli ha finito con merito al secondo posto, confermandosi secondo in classifica provvisoria a 4 punti dal vertice, e terzo ha chiuso l’equipaggio vicentino Costenaro-Bardini, con la Skoda Fabia R5, bravi a risalire dall’ottava posizione iniziale, dovuta ad una scelta di gomme errata, sino al “bronzo”, conferma del loro valore mostrato sinora in campionato. E per loro anche la soddisfazione di salire sopra il podio provvisorio con 25 punti.

 

Quarta piazza assoluta per i padovani Nicolò Marchioro-Marchetti, anche loro con una Fabia R5. Un avvio un poco sofferto, per loro, ed un prosieguo di gara un poco più brillante ha consentito di risalire bene la china dal sesto posto e primo tra gli iscritti alla serie “Raceday”(la serie è partita con 37 adesioni).  Quinta piazza quindi per Bulacia, che nonostante la disavventura della foratura ha proseguito a marciare su ritmi alti, conferma di un elevato livello nonostante la giovane età (oggi festeggiava il compleanno, peraltro).

 

Sesto ha chiuso il modenese di Sassuolo Andrea Dalmazzini, già Campione su terra due anni fa ed anche “tricolore” Cross Country. Rientrava alle gare dopo un lungo periodo, affiancato da Alessandra Avanzi sulla Ford Fiesta R5, facendo sempre vedere in alto in classifica nonostante dovesse smaltire la “ruggine” dell’inattività.

 

Settima posizione e sorriso ritrovato dopo un avvio di stagione sofferto per varii motivi per l’umbro Francesco Fanari (Skoda Fabia R5), con al fianco il terzo copilota in tre gare, per l’occasione con il lucchese David Castiglioni. Una prestazione certamente importante, che ha fatto riprendere ritmo e fiducia al pilota di Foligno, che adesso guarda al finale di stagione, rinfrancato anche dalla seconda posizione acquisita nella classifica “Raceday”.

 

Ottavo ha finito l’altro Marchioro, Christian (il fratello di Nicolò), affiancato da Cristina Dall’Olmo, mai stati incisivi come in altre occasioni, nona posizione per l’equipaggio sardo formato da Giuseppe Dettori e Carlo Pisano (Skoda Fabia R5) e la top ten è stata chiusa con merito da Tonso-Bizzocchi, anche loro al via con una Polo R5.

 

Il gruppo N è stato appannaggio dello sloveno innamorato degli sterrati italiani Darko Peljhan, con una Mitsubishi Lancer Evo IX, ampiamente davanti al romano Emanuele Silvestri ed a Riccardo Rigo, anche loro con la berlina giapponese. Le “due ruote motrici”, invece, hanno conosciuto il bis, dopo il “San Marino” di fine agosto, del bresciano Jacopo Trevisani, con una Peugeot 208 R2.

 

Il Trofeo Loris Roggia, riservato al copilota “under 25” meglio piazzato lo ha vinto Elia De Guio, al fianco di Enrico Oldrati, su una Ford Fiesta R2, anche secondi di “due ruote motrici”.

 

Tra i “nomi” cui la gara ha portato sfortuna c’è sicuramente il sammarinese Daniele Ceccoli, uscito di strada durante la terza prova con la loro Hyundai i20 R5, un fatto che gli ha fatto perdere per adesso la terza posizione di campionato, scivolando in quinta posizione, ora appaiato peraltro da Niccolò Marchioro.

 

E’ andata male anche ai francesi Ciamin-Roche (Citroen C3 R5, anche loro protagonisti del mondiale WRC-3), bravi ad entrare nel vivo della lotta nei quartieri alti dell’assoluta senza conoscere le strade cingolane. Sono stati poi frenati dalle strade rese scivolose dalla pioggia e fermati prima dell’ultima prova speciale da un problema meccanico, che ha lasciato loro l’amaro in bocca per questo comunque utile training in vista del loro prossimo impegno al Rally mondiale d’Italia-Sardegna tra due settimane.

 

Voglia di Rubinetto in casa Speedfire

Tutti vogliono il “Rally del Rubinetto”! È il caso di dirlo visto che le iscrizioni stanno letteralmente fioccando e hanno già permesso al comitato organizzatore (Pentathlon Motor Team e New Turbomark) di celebrare con un post sui social l’arrivo della 100esima adesione, superata in poche ore a velocità inaudite fino a quota 120. E di certo i concorrenti aumenteranno ancora. La tripla cifra, specie in periodi come questo, è un segno positivo che permette di guardare con ottimismo alla corsa in calendario nel fine settimana del 3 e 4 ottobre con base San Maurizio d’Opaglio. Il 27esimo “Rally del Rubinetto” si aprirà con il “classicissimo” Mottarone, che animerà la sfida nella giornata di sabato 3. Il giorno successivo il programma prevede invece la disputa di due passaggi sulla “Prelo” e ben tre prove speciali valide per il “Città di Borgosesia”, dove (come un anno fa) la manifestazione si concluderà. Al via naturalmente anche la Speed Fire Racing, che nella gara di “casa” schiererà sei equipaggi. «Un numero significativo – dichiara il presidente Mauro Rossi – se pensiamo alle difficoltà causate dal Covid nel trovare gli sponsor. Inspiegabilmente i rally vengono ancora disputati “a porte chiuse”, nonostante i tifosi del nostro sport siano all’aria aperta. Ritengo che distanziati e con la mascherina non correrebbero alcun pericolo di contagio. Speriamo che la riapertura delle gare agli appassionati avvenga quanto prima». La scuderia di Borgosesia si presenterà con Mauro Rossi e Chiara Gallo su Suzuki Swift R1B, Davide Benecchia e Paolo Corinaldesi su Renault Clio RS N3, Stefano Cerri e Alessio Basile su Citroën Saxo K10, Gianluca Quaderno e Lara Zanolo su Renault Clio New Clio R3C, Francesco Rigamonti e Cristina Campi su Peugeot 106 A5, Luciano Calini e Francesco Cuaz su Renault Clio R1, e con Paolo Demarco e Massimo Ciocca su Peugeot 106 prod. N2.

Nell’anno del centenario della Moto Guzzi sarà celebrato Giorgio Parodi, aviatore e imprenditore genovese cofondatore dello storico marchio dell’Aquila dorata

Presentato in anteprima a Milano Autoclassica l’evento “GP Days 2021”

Il palco dello stand ASI a Milano AutoClassica ha ospitato la presentazione in anteprima dell’evento “GP Days 2021” in programma dal 14 al 16 maggio prossimo a Genova. Sono intervenuti, insieme al presidente dell’ASI Alberto Scuro, Elena Bagnasco, presidente dell’Associazione Giorgio Parodi e nipote del celebre cofondatore della Moto Guzzi, ed il sindaco di Genova Marco Bucci. La città ligure è profondamente legata alla figura di Parodi, valoroso aviatore plurimediagliato, imprenditore di successo e grande appassionato di motociclette che proprio a Genova, il 15 marzo 1921, firmò l’atto di costituzione della Moto Guzzi insieme al milanese Carlo Guzzi.
Le istituzioni liguri, con in testa il Comune di Genova insieme all’Aeronautica Militare e all’Associazione Arma Aeronautica genovese, hanno inteso identificare Giorgio Parodi quale significativa figura di riferimento istituzionale. Aerei e motociclette promettono di rendere davvero unico il “GP Days 2021” dedicato all’aquila dorata, che Parodi portò sempre orgogliosamente con sé, sia in volo sia sulle piste motociclistiche di tutto il mondo.
L’organizzazione del “GP Days 2021” si concretizzerà attraverso l’impegno di ASI (Automotoclub Storico Italiano) che selezionerà le motociclette d’epoca partecipanti all’evento: affascinanti regine del motociclismo italiano, nate dalla visione e dalla volontà dell’imprenditore genovese e del suo geniale progettista, Carlo Guzzi. Inoltre, grazie alla Commissione Aeronautica dell’ASI, alcuni aeroplani storici sorvoleranno le location della manifestazione offrendo uno spettacolo ancora più coinvolgente.

L’Associazione Giorgio Parodi ha aperto le iscrizioni attraverso il sito www.giorgioparodi.it. E’ importante aderire poiché in tal modo sarà possibile sostenere il progetto del Padiglione di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini: un gesto semplice ma importante per un aiuto concreto ai giovani pazienti.

Il 27° Rally Adriatico – Marche è stato vinto da Andreucci-Pinelli (Citroen C3 R5)

Nel Challenge Raceday Rally Terra, vittoria di Nicolò Marchioro – Marchetti (Skoda Fabia R5 Evo)
Cingoli: 27 settembre 2020 – Una domenica decisamente intensa per i 37 partecipanti al Challenge Raceday Rally Terra, che qui hanno disputato la prima gara della 13^ stagione (2020/2021).
Nicolò Marchioro in coppia con Marchetti guidava per la prima volta la Skoda Fabia R5 Evo e ha avuto qualche problema a trovare il giusto assetto della sua vettura, inoltre dopo le prime tre prove disputate su fondo asciutto, ha iniziato a piovere copiosamente e questo ha reso il fondo insidioso. Nonostante tutto Nicolò Marchioro è riuscito a tenere un buon ritmo, anche se faticava di più sulla PS Castel S. Angelo, portandosi a ridosso dei primi tre in classifica e terminando la gara quarto assoluto a pochissimo dal terzo gradino del podio “cosa che gli ha lasciato un po’ di amaro in bocca” come ha dichiarato all’arrivo. Per ora comunque ha ottenuto 16 punti nella classifica Raceday, davanti a Francesco Fanari, in coppia con Castiglioni su Skoda Fabia R5, che hanno ottenuto 14 punti nella classifica Assoluta del Challenge e hanno chiuso settimi assoluti la gara marchigiana. Il folignate ha raccontato di essere partito forte, ma di aver adottato poi una guida più cauta soprattutto quando ha cominciato a piovere forte e dopo l’uscita di strada di Ceccoli, non si è sentito di rischiare troppo volendo concludere la gara.
Terzo troviamo nel Raceday e ottavo assoluto in gara, Christian Marchioro (fratello di Nicolò), in coppia con Dall’Olmo su Skoda Fabia R5, che anche se non incisivo come in altre occasioni, è riuscito a chiudere terzo assoluto nel Raceday e a portarsi a casa 13 punti.
Quarto Masimiliano Tonso con Bizzocchi alle note su Volkswagen Polo R5 che hanno raccolto 12 punti nel Challenge. A chiudere la top five Raceday Jader Vagnini – Baldazzi (Skoda Fabia R5) con 11 punti.

La gara
Come detto una gara intensa che è stata giocata sul filo dei secondi per tutti, ma soprattutto nelle posizioni di testa dove si sono avvicendati Campedelli – Farnocchia (Volkswagen Polo Gti R5), che ha vinto il primo tratto cronometrato, il giovane Boliviano (compiva oggi 20 anni) Bulacia navigato da Wikinson su Skoda Fabia R5, che è anche protagonista nel Mondiale WRC3, che ha vinto due prove speciali ma è stato poi attardato di circa 30” a causa di una foratura. Sempre protagonista Paolo Andreucci, navigato da Pinelli su Citroen C3 R5, che vincendo tre prove speciali è riuscito dalla terza PS sino alla fine la leadership della gara.
Il gruppo N è stato appannaggio dello sloveno innamorato degli sterrati italiani Darko Peljhan, con una Mitsubishi Lancer Evo IX, anche lui iscritto al Challenge Raceday, ampiamente davanti al romano Emanuele Silvestri ed a Riccardo Rigo, anche loro con la berlina giapponese. Le “due ruote motrici”, invece, hanno visto il bis, dopo il “San Marino” di fine agosto, del bresciano Jacopo Trevisani, con una Peugeot 208 R2, che è iscritto anche lui al Raceday.

CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. ANDREUCCI-PINELLI (Citroen C3 R5) in 44’04”7; 2. CAMPEDELLI-FARNOCCHIA (VolksWagen Polo Gti R5) a 17.2; 3. COSTENARO-BARDINI (Skoda Fabia R5 Evo) a 33.9; 4. MARCHIORO-MARCHETTI (Skoda Fabia R5 Evo) a 39.0 (Raceday); 5. 5. BULACIA WILKINSON-DER OHANNESIAN (Skoda Fabia R5 Evo) a 44”4; 6. DALMAZZINI-AVANZI (Ford Fiesta Mkii) a 1’12.5; 7. FANARI-CASTIGLIONI (Skoda Fabia R5) a 1’29”7 (Raceday; 8. MARCHIORO-DALL’OLMO (Skoda Fabia R5) a 1’33”8 (Raceday); 9. DETTORI-PISANO (Skoda Fabia R5) a 1’48”0; 10. TONSO-BIZZOCCHI (VolksWagen Polo R5) a 2’37”4 (Raceday)

 

27° Rally Adriatico-Marche: le “storiche” a Pelliccioni, il Cross Country a Mengozzi

Gli altri due appuntamenti tricolori hanno offerto spunti tecnico-sportivi di spessore.

Cingoli (Macerata), 27 settembre 2020 – L’appuntamento sul “Tetto delle Marche” era valido anche per il “tricolore” dai Rallies storici (quarta prova, denominata “Medio Adriatico”), oltre ad essere la terza anche in questo caso del Cross Country (i cui protagonisti sono tornati al Rally Adriatico dopo ben sette stagioni di assenza), ed ultima prova della Coppa rally di V zona, a coefficiente 1,5.

Iniziato a febbraio in Val d’Orcia, proprio pochi giorni prima del lockdown, il Campionato Italiano Terra per le vetture storiche, è arrivato a Cingoli con aspettative importanti per i monegaschi Mauro Sipsz-Monica Bergoli, ma se lo scorso anno la gara sorrise loro con la vittoria, questo 2020 gli ha detto male, non potendo partire a causa dell’uscita di strada allo “shakedown” del sabato con la loro Lancia Stratos danneggiata irreparabilmente.

Sparito quindi uno dei “papabili” al successo, il sammarinese Bruno Pelliccioni insieme a Mirco Gabrielli sulla rossa Escort RS2000, ha chiuso (vincendo anche il 3. Raggruppamento) con un vantaggio abissale di 2’13”4 su Roberto Galluzzi-Andrea Montagnani e la loro Opel Corsa GSI (primi in 4. Raggruppamento) e terzi Domenico Mombelli-Marco Leoncini (Ford Escort Mk1), staccati di 2’40”2 dal vertice, ma vincitori del 2. Raggruppamento.

Ha alzato bandiera bianca, invece, l’attesissimo Bruno Bentivogli, che ha rispolverato la Sua “vecchia” Ford Sierra Cosworth. Il forlivese, in coppia con Cecchi, ha fermato la sua corsa durante la seconda prova per rottura della guarnizione di testa, quando occupava la seconda posizione assoluta.

Il terzo atto stagionale del “Cross Country” è andato nelle mani di Mengozzi-Schiumarini e la loro Mitsubishi Pinin, mentre la miglior prestazione cronometrica l’ha fornita il “side-by-side” Yamaha Yxz1000R di Ventura Montecamozzo-Ramacciotti che però, per regolamento, non concorrono alla corsa per il titolo tricolore.

Le prime battute di gara hanno registrato il classico colpo di scena: il blasonato lombardo Lorenzo Codecà, con la Suzuki Gran Vitara, navigato da Toffoli è incappato in una uscita di strada che gli ha pregiudicato il poter proseguire.

Per la Coppa di V Zona il primo arrivato è il vicentino Costenaro (Skoda Fabia R5), il terzo arrivato della gara “moderna”.

Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS) vincono il 2°Rally Storico del Medio Adriatico

Il sanmarinese si aggiudica la quarta gara del Campionato Italiano Rally Terra Storico 2020 e balza al comando del Due Ruote Motrici. Secondo posto assoluto Galluzzi-Montagnani (Opel Corsa), terzi sul podio Mombelli-Leoncini (Ford Escort).

Cingoli (MC), domenica 27 settembre 2020 – Bruno Pelliccioni e Mirco Gabrielli su Ford Escort RS conquistano la prima vittoria nel Campionato Italiano Rally Terra Storico al Rally Storico del Medio Adriatico. La gara della provincia di Macerata, organizzata da PRS Group con il supporto del Comune di Cingoli, ha portato alla ribalta l’equipaggio sanmarinese, il migliore su tutti i passaggi sterrati. Sei in totale le prove speciali che hanno visto il dominio di Pelliccioni, dopo questo terzo round tricolore, nuovo leader del tricolore Due Ruote Motrici. Non ha lasciato spazio a repliche il veloce pilota biancoazzurro che stavolta è riuscito a piazzarsi sul gradino più alto del podio dopo due secondi posti collezionate nei due precedenti round.

Una soddisfazione più che meritata per Pelliccioni, al suo esordio nel rally marchigiano concluso con il crono complessivo di 53’58.3, approfittando del ritiro anticipato del rivale più quotato Mauro Sipsz, sfortunato protagonista di un capottamento che ha messo la sua Lancia Stratos fuori dai giochi nella vigilia di gara.

Secondo posto assoluto per Roberto Galluzzi ed Andrea Montagnani su Opel Corsa. Prima apparizione nel CIRT Storico e subito podio assoluto per il driver toscano, che realizza il miglior crono tra le vetture di 4° Raggruppamento. Galluzzi chiude l’Adriatico-Marche con 2’13.4 di gap da Pelliccioni. A completare il podio un’altra Ford Escort, quella di Domenico Mombelli e Marco Leoncini, sempre presenti quest’anno tra le fila del tricolore e stavolta premiati con il terzo posto assoluto in gara ed il primo nel II Raggruppamento.

Tornati a correre sugli sterrati conquistano una posizione che conta anche Marcello e Luca Rocchieri con la loro Opel Kadett. Gara costante che li ha visti chiudere ai piedi del podio assoluto in quarta posizione, solamente alle spalle di Pelliccioni-Gabrielli nella speciale classifica del III Raggruppamento. Quinto posto per il sanmarinese Simone Temeroli navigato da Gianluca Mainardi su Escort del II Raggruppamento, alla prima presenza in questo nuovo Campionato Italiano. Completa il gruppo di storiche al traguardo del 2°Rally Storico del Medio Adriatico la coppia formata da Pietro Turchi e Francesco Donati, di nuovo a punti alla terza presenza nel tricolore con la loro Fiat 125 Special del I Raggruppamento.

CLASSIFICA ASSOLUTA 2°RALLY STORICO MEDIO ADRIATICO: 1. Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort Rs 2000) in 53’58.3; 2. Galluzzi-Montagnani (Opel Corsa) A 2’13.4; 3. Mombelli-Leoncini (Ford Escort Mk1) A 2’40.2; 4. Rocchieri-Rocchieri (Opel Kadett C Gte) A 5’42.7; 5. Temeroli-Mainardi (Ford Escort) A 7’55.3; 6. Turchi-Donati (Fiat 125) A 24’14.1.

 

Nuova partnership tra Project Team e 2GEM

Il sodalizio tra la scuderia e l’azienda toscana sarà avviato al prestigioso Sanremo Rallye

con l’equipaggio Bruccoleri – Longo (Volkswagen Polo R5), nelle vesti di “ambassador brand”

Sanremo (Im), 25 settembre 2020 – Proseguendo lungo un solco tracciato sin dalla fondazione, mirato ad un costante processo di crescita e sviluppo, la scuderia Project Team ha appena siglato un accordo di collaborazione con la 2Gem, ditta specializzata in schermi multimediali a led. La nuova partnership tra la squadra corse capitanata dal presidente-pilota Luigi Bruccoleri e l’azienda di Sesto Fiorentino sarà avviata in occasione del 67° Sanremo Rallye, quarto appuntamento stagionale del Campionato Italiano Rally in programma i primi di ottobre. Vetrina ideale nonché prestigiosa, quella offerta dai leggendari asfalti del ponente ligure, per garantire la giusta visibilità al neo nato sodalizio tanto da veder scendere in campo lo stesso Bruccoleri, in coppia con l’altro siciliano Roberto Longo, a bordo della Volkswagen Polo R5 interamente “griffata” 2Gem e messa a disposizione dalla Step Five Motorsport.

 

«È per noi grande motivo d’orgoglio il nuovo partenariato con la 2Gem, segno evidente che nell’ultimo triennio di attività abbiamo seminato più che bene, visti i continui attestati di stima ricevuti da più parti» – ha sottolineato un più che soddisfatto Bruccoleri – «È bastato, infatti, un semplice passaparola tra conduttori, conoscenti e addetti ai lavori per convincere Mirco De Certo, uno dei responsabili della realtà toscana, a rivolgersi a noi per rilanciare e consolidare ulteriormente l’immagine del proprio brand anche nel motorsport, settore dove erano già presenti. Una comunione di intenti che si protrarrà tanto per il 2020 quanto per l’intera stagione successiva».

 

L’evento sportivo, che come di consueto godrà di un’ampia copertura mediatica, aprirà i battenti il prossimo 2 ottobre con le verifiche tecnico-sportive e lo shakedown;  l’indomani, invece, si entrerà nel vivo con la gara vera e propria.

 

Assegnato a Giampaolo Dallara il premio ASI per il motorismo storico 2020: un protagonista della storia, del presente e del futuro motoristico nel panorama mondiale

L’Automotoclub Storico Italiano ha assegnato l’edizione 2020 del Premio Nazionale per il Motorismo Storico all’ingegnere Giampaolo Dallara. La cerimonia ufficiale della consegna si è svolta sabato 26 settembre sul palco dello stand ASI nel salone Milano AutoClassica. “L’ingegner Dallara – questa la motivazione dell’attribuzione evidenziata dal presidente ASI Alberto Scuro – è un protagonista della storia, del presente e del futuro motoristico nel panorama mondiale. Un uomo che ha fatto della sua Azienda un’eccellenza tecnologica, che ha investito nella sua storia aprendo un museo e che crede nel domani dando spazio e opportunità ai giovani. È un motivo di orgoglio tutto italiano”.
Il Premio ASI per il Motorismo Storico viene attribuito a quelle personalità che si siano dimostrate particolarmente vicine al settore. Lo scorso anno era stato assegnato alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, in riferimento alla sua grande sensibilità dimostrata in occasione del convegno “Il futuro del Motorismo Storico, un patrimonio culturale, turistico ed economico da salvaguardare e sviluppare”, organizzato da ASI nel 2018 a Palazzo Madama.
Presenti all’evento anche Giuseppe Restiani, sindaco di Varano de’ Melegari dove ha sede la Dallara Automobili, e l’onorevole Giovanni Tombolato, sempre sensibile e attento alle iniziative ASI che riguardano il motorismo storico.

Rallye Elba: lo “storico” passa il testimonio al “moderno” il 9 – 10 ottobre

Non si è ancora spenta la eco del grande successo ottenuto dal Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy della scorsa settimana, che Aci Livorno Sport ha proseguito a lavorare per l’altro appuntamento, tra due settimane, che tornerà a portare l’isola d’Elba sulla ribalta nazionale con evidente beneficio per l’indotto turistico ricettivo. Le presenze durante la settimana del rally sono state calcolate in circa 5000 unità. Iscrizioni aperte sino al 30 settembre.

Portoferraio (Isola d’Elba-Livorno), 24 settembre 2020 – Nel giro di un mese due gare di rally all’Isola d’Elba, il paradiso della specialità, il “must” per chi corre, per gli addetti ai lavori, per gli appassionati. La settimana scorsa è stata la volta del Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy, caratterizzato da un notevole afflusso di iscrizioni e, sulla strada da tre giorni di grande sport tenuti alti da un percorso di elevato livello, tra due settimane, il 9-10 ottobre, di nuovo motori accesi per la gara “moderna”, il  53° Rallye Elba, terza prova del Campionato Italiano Rally WRC , valido pure come ultimo atto della Coppa Rally di VI zona a coefficiente 1,5 e per il Trofeo Rally Toscano.

Dunque, si torna con entusiasmo sull’isola per vedere nuove sfide, nuove performance, che Aci Livorno Sport proporrà come al solito con un tracciato di livello, che in questo caso ricalcherà in ampia parte la formula dello “storico”. Un grande lavoro, quello di Aci Livorno Sport, che dopo la rimodulazione dei calendari da parte della Federazione a causa dell’emergenza epidemiologica ha scommesso su se stessa, sulle capacità del proprio staff di lavorare con forza, con puntiglio, con passione per allestire due eventi di grossa portata.

Ciò per il bene dello sport, per garantire ai campionati di cui le due gare fanno parte una continuità, fedele alla tradizione rallistica elbana e certamente con il pensiero al territorio ed a quanto il rallye porta beneficio al settore turistico elbano con le presenze che ogni garantisce, con le due “versioni” – storica e moderna – della competizione, tra le più amate al mondo.

“Un territorio che ha sempre abbracciato con calore la gara in tutto e per tutto spiega Luciano Fiori, presidente di Aci Livorno Sport –  nel bene ed anche nel male, nei momenti solari e nei momenti grigi. Un territorio che si merita questi due eventi e che quest’anno più che mai, crediamo arrivano a dare sostegno importante all’indotto turistico ricettivo, uno dei comparti economici italiani più colpiti dalla pandemia. Gli altri anni con il rallye si apriva e si chiudeva idealmente la stagione turistica, quest’anno andiamo soltanto ad allungarla e con questo sforzo ringraziamo tutti gli operatori dell’isola per la collaborazione ed anche ringraziamo la comunità elbana per “sopportarci” in questo programma 2020 un poco . . .  “strano” che abbiamo dovuto predisporre”.

 

I due rallies, infatti garantiscono un notevole incoming sull’isola, anche quest’anno, con lo “storico”, nonostante sia stato annullato dalla Federazione internazionale il Campionato Europeo si sono avuti, tra i ben 131 iscritti, rappresentanti di ben 9 Nazioni straniere ed un “traffico” di persone generato dalla competizione di circa 5000 presenze in quattro/cinque giorni, quelli appunto della gara. Numeri importanti, se si considera che sono mancati molti stranieri, che confermano quanto il Rallye Elba sia apprezzato, amato.

ARRIVA IL “MODERNO”

Si volta pagina e si parla adesso del rallye in “chiave moderna”, pronti a dare la continuità a tutto tondo.

Le iscrizioni alla gara chiuderanno mercoledì 30 settembre. Sono in programma 9 prove speciali, più o meno il disegno del tracciato ricalca lo “storico” della settimana scorsa, assicurando un elevato standard di impegni cronometrati, strutturati su due giorni di sfide. Il totale di distanza competitiva sarà 92,860 chilometri, a fronte del totale che sarà di 317,32.

STRUTTURA DELLA GARA

Cuore pulsante della gara sarà come consuetudine Portoferraio, la partenza avrà luogo alle 17,00 di venerdì 9 ottobre, dopo la quale i concorrenti duelleranno  su tre tratti cronometrati, avviando subito con una “piesse” impegnativa, lunga, la “Volterraio-Cavo” (Km. 27,070), per poi portarsi alla “Nisporto-Cavo” (Km. 14,190) e per finire la giornata di nuovo sulla “Volterraio”, stavolta corta, di 5,690 chilometri. Termine della prima giornata alle 22,30 per riprendere l’indomani, sabato 10 ottobre dalle ore 8,00, con in programma subito i 22,430 chilometri della “Due Mari”, seguiti dalla “Lavacchio-San Piero” (km. 14,220) e per finire non poteva mancare il “Monte Perone” (Km. 9,260), per poi accarezzare la bandiera a scacchi dell’arrivo, previsto alle 16,30.

Valle del Sosio, iscrizioni aperte sino a mercoledì

Si chiuderanno il 30 settembre le iscrizioni alla tredicesima edizione del Rally Valle del Sosio, gara che chiuderà la Coppa rally di zona e il Trofeo rally di Zona riservato alle auto storiche. La manifestazione, organizzata dal comune di Chiusa Sclafani in collaborazione con le amministrazioni di Burgio, Villafranca Sicula, Caltabellotta, Bisacquino e Giuliana, si disputerà sulle strade delle province di Palermo e Agrigento il 10 e 11 ottobre prossimi.

Fervono i preparativi per la tredicesima edizione del Rally del Sosio, manifestazione che chiuderà la prima fase della Coppa rally di zona. Dalla gara che si disputerà sulle strade della province di Palermo e Agrigento, a ridosso della valle del fiume Sosio, verranno fuori i nomi degli equipaggi che potranno accedere alla finale nazionale che si disputerà a inizio novembre a Como. Il rally, organizzato dal comune di Chiusa Sclafani, in sinergia con le amministrazioni di Bisacquino, Giuliana, Villafranca Sicula, Burgio e Caltabellotta, si disputerà il 10 e 11 ottobre prossimi e sarà valevole anche per il Trofeo rally di zona riservato alle auto storiche.

La gara, che rispetterà le restrizioni relative alle misure di contenimento per evitare il propagarsi dell’epidemia da Covid19, verrà riproposta esattamente nella formula della scorsa edizione con tre speciali da ripetere tre volte. Il percorso, che misura 240,84 chilometri dei quali 68,34 di tratti cronometrati, si snoda lungo il territorio attraversato dal fiume Sosio. Le tre prove, la Sant’Anna che misura 6,4 chilometri, la Caltabellotta 9,9 e la San Carlo 6,48, saranno affrontate dagli equipaggi per tre volte. Riordini e parchi assistenza saranno ospitati alla zona industriale di Chiusa Sclafani.

Le verifiche tecniche e sportive si terranno a Burgio nella mattinata di sabato 10 ottobre. Il complesso storico monumentale della Badia, a Chiusa Sclafani, ospiterà la direzione gara, la sala stampa e la segreteria.

La competizione prenderà il via la domenica mattina da Bisacquino alle 8:00 in punto. Il vincitore verrà invece incoronato, come di consueto in piazza Santa Rosalia a Chiusa Sclafani, nel tardo pomeriggio della stessa giornata. Gli equipaggi avranno modo di provare le vetture nello shake down che verrà allestito lungo un tratto della speciale di Sant’Anna.

Previste agevolazioni e un corposo montepremi, che verrà suddiviso tra tutti i vincitori di classe. A dirigere la gara ci sarà Michele Vecchio che avrà il compito di coordinare più di 150 ufficiali di gara che verranno dislocati lungo il percorso.