Alessandro Gino, numero 1, concede il bis al Valli Cuneesi

Gara tosta, resa difficile dalle condizioni meteorologiche mutevoli ogni piè sospinto e dalle strade rese scivolose dalla presenza di fango per lunghi tratti. Gino-Ravera fanno il bis della precedente edizione attuando la tattica loro più congeniale grande attack nelle prime fasi e poi grande attenzione agli sviluppi nella seconda parte. Senza lasciare spazio agli avversari. Ottima seconda posizione per Elwis Chentre-Elena Giovenale, i più veloci di Classe R5, mentre per la terza piazza il duello fra Corrado Pinzano-Marco Zegna e i francesi Antony Puppo-Nicolas Macagno si conclude solo alla fine dell’ultima prova con 1”9 a favore dei biellesi. Dei cento equipaggi partiti 72 vedono l’arrivo, con 71 regolarmente classificati. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Action Race; ha collaborato Danilo Ninotto

DRONERO (CN) – Partire con il numero 1 sulle portiere può mettere un bel po’ di tensione nelle vene. Soprattutto se tutti danno per scontato che il vincitore della gara sia segnato nel destino. È quanto successo al cuneese Alessandro Gino, affiancato da Marco Ravera, che ha vestito i galloni del favorito numero 1 grazie alla sua Ford Fiesta WRC, la più muscolosa fra le vetture in gara, al fatto che avesse vinto l’edizione 2017 della gara, e ad uno stato di grazia che lo ha portato a spopolare nell’ultima gara disputata.

Ma come sempre, quando tutto è dato per scontato il destino (il diavolo) ci mette lo zampino che per l’imprenditore cuneese si è trasformato in una dolorosissima contrattura muscolare alla schiena che lo ha costretto a saltare lo Shake Down del venerdì e a vivere con il dubbio di farcela nelle difficili sette prove del sabato. Trascorsa la vigilia a riposo, controllato dal medico di gara dottor Claudio Protettì, Gino si è presentato tranquillo al via della passerella verso Saluzzo di venerdì sera, e deciso e determinato nella giornata di sabato. Partendo quindi all’attacco fin dalla difficilissima Montemale del mattino Gino-Ravera hanno subito chiarito qual era la loro strategia di gara, che in fondo è quella che prediligono. Grande attack nella prima metà della gara e poi controllare con una guida veloce, ma attenta nella fase di ritorno. E così è stato, con l’equipaggio cuneese che ha imposto il proprio ritmo e la propria legge nelle prime quattro prove speciali, arrivando ad acquisire un vantaggio di quasi 20” su Elwis Chentre-Elena Giovenale, per lasciare nell’ultima tornata due delle tre prove al velocissimo valdostano. Due delle tre prove, ovvero Brondello e Montemale, ma non la lunghissima speciale di Valmala, quasi 20 chilometri di tormento fra continui cambi di ritmo, di asfalto e di condizioni meteorologiche, dove è facile perdere il polso della situazione.

Grazie a questa tattica Gino-Ravera sono arrivati al podio di Dronero con il numero sulle portiere e nella strisciata delle classifiche, lasciando Chentre-Giovenale a 18”8. I secondi classificati hanno effettuato una gara perfetta, senza il minimo errore, segnando costantemente il secondo tempo assoluto, quando non hanno segnato il primo, risultando gli unici in grado di seguire la scia di Gino-Ravera, nonostante fossero alla loro prima esperienza sulla Škoda Fabia R5. Ma il potenziale delle vetture R5 è troppo inferiore alle possenti WRC e ad Elwis Chentre non è rimasta altra possibilità che guidare con la massima concentrazione e determinazione, essendo sempre molto bravo nella scelta delle gomme, ponendo una seria ipoteca al secondo gradino del podio fin dalle prime battute di gara. Terza piazza per i biellesi Corrado Pinzano-Marco Zegna, che dopo un difficilissimo inizio con la Škoda Fabia R5, riprendono in mano la situazione dalla terza speciale, il primo passaggio sulla Valmala che chiudono alle spalle di Gino e Chentre, iniziando una rimonta che li porta a conquistare il podio dopo una bella sfida sul filo del decimo di secondo con Antony Puppo-Nicolas Macagno, che si confermano quello spauracchio che tutti avevano preventivato con la loro Škoda Fabia R5 perdendo il podio solo all’ultima speciale e per appena 1”9 senza mai andare oltre il quinto tempo assoluto e per una sola prova speciale.

Quinta piazza per i regolarissimi Patrick Gagliasso-Dario Beltramo con la loro Škoda Fabia R5 che oscillano costantemente fra il quinto (cinque volte) e sesto tempo assoluto che siglano sulla seconda Brondello e sulla finale di Montemale a risultato ormai ampiamente acquisito. Una buona gara l’ha disputata Massimo Lombardi affiancato da Erika Bologna, sesti, che ha vissuto un piccolo problema tecnico alla Fiesta R5 sulla seconda Brondello che lo ha rallentato facendolo uscire per una volta, ma una volta sola, dai dieci più veloci della speciale. Settima posizione per Augustino Pettenuzzo-Elio Tirone con la seconda WRC in gara, la più anziana Ford Focus che dimostra il peso di qualche annetto in più rispetto alla più moderna Fiesta di Gino. Un inizio tranquillo sulla Montemale iniziale per il pilota di Borgaro Torinese, poi una buona progressione fino a chiudere settimi assoluti. Ottava piazza, con molta delusione, per Massimo Marasso-Marco Canuto, assenti dalle gare da quasi un anno che prendono bene le misure nella viscida Montemale di apertura, poi rompono l’idroguida a metà della successiva Brondello, percorrendo la successiva terribile Valmala usando tutti i muscoli come l’incredibile Hulk, chiudendo con il 36° tempo. Riparata l’idroguida l’enologo di Neive non ci pensa nemmeno a ritirarsi, come gli consigliano nel suo entourage e parte alla carica recuperando posizioni dalla 14esima in cui era precipitato sino all’ottava, con un buon quarto posto assoluto a Brondello-2 e la soddisfazione di essere stato più forte delle avversità. Nona piazza per Bobo Benazzo-Giampaolo Francalanci, Mitsubishi Lancer N4, che sono stati molto abili a tenersi fuori dai guai nelle prove più ostiche, dando una bella zampata nel secondo passaggio a Brondello, quando classe ed esperienza sono venute utili per affrontare una prova con condizioni mutevoli passo dopo passo. Lontano da oltre tre anni dalle gare Gianmaria Melifiori ha dimostrato immediatamente di non avere perso lo smalto dei tempi d’oro e, chiamato alle armi il suo navigatore di sempre Enrico Ghietti, ha fatto scintille in S2000 con la Škoda Fabia alla quale ha dato del tu dopo appena un paio di prove, chiudendo decimo assoluto e primo di classe, precedendo gli attenti e determinati Gianluca Quaderno-Lara Zanolo, Clio R3C, che dopo mille battaglie vicissitudini conquistano la palma dei più veloci fra le Due Ruote Motrici.

Da segnalare il 16° posto assoluto di Alain Cittadino-Ismaele Barra, Clio RS, funambolici vincitori della Classe N3, e il 19° degli altrettanto veloci Vincenzo Torchio-Stefano Bruzzese, Citroën Saxo VTS, mattatori della Classe A6. Fra i delusi Davide Riccio-Monica Cicognini e Loris Ronzano-Gloria Andreis usciti entrambi di strada nella prova mattutina di Valmala con le loro Ford Fiesta R5, Fabrizio Ceriali-Cristian De Monti bloccati da problemi di trasmissione alla loro Fiesta R5 quando mancava una prova al termine, Alberto Gianoglio-Vilma Grosso, spenti da una panne elettrica alla loro Mitsubishi Lancer nella prima prova del mattino, Mattia Pizio-Luca Simonini, esclusi per errore di percorso proprio all’ultimo Controllo Orario e Filippo Serena-Luca Pieri, usciti di strada allo Shake Down di venerdì. Dei cento equipaggi ammessi alla partenza hanno concluso in settantuno sabato sera sul palco arrivi di Piazza Martiri della Libertà a Dronero.