Buon compleanno André-Gustave Citroën

Anniversario per il geniale fondatore della Citroën, dalle sue intuizioni tecniche alla capacità di promuovere il marchio. Con idee spettacolari

PARIGI, 5 febbraio – André-Gustave Citroën nacque a Parigi il 5 febbraio 1878, dove è morto il 3 luglio 1935. André-Gustave era il quinto e ultimo figlio di Levie Bernard e della polacca Masza Kleinmann che si erano trasferiti a Parigi dall’Olanda nel 1873.

Quando André-Gustave era piccolo, il padre Levie cadde in depressione e si suicidò il 1 settembre 1884; ciò costrinse il piccolo André-Gustave a non iscriversi per quell’anno a scuola, e furono la madre e i due fratelli e le due sorelle maggiori a impartirgli i primi insegnamenti. L’anno successivo André-Gustave si iscrisse al Liceo Condorcet. Qui iscrissero André-Gustave nei registri con la dieresi sopra la e, forma che mantenne fino alla fine.

Di quegli anni furono fondamentale le letture dei libri di Jules Verne e la partecipazione fra il pubblico all’inaugurazione della Tour Eiffel avvenuta il 7 maggio 1889 in occasione dell’Esposizione Universale parigina. Altrettanto fondamentale fu l’incontro a scuola di Louis Renault, altro grande pioniere dell’industria automobilistica non solo francese, avvenuto pochi mesi dopo. Nel 1898 Citroën venne ammesso all’École Polytechnique, e nel maggio successivo morì la madre, cui André-Gustave era molto legato. Ciò influenzò negativamente l’andamento degli studi di André-Gustave che riuscì comunque a superare gli esami. L’anno dopo, nell’aprile 1900, Citroën fece visita alla sorella sposata in Polonia e laggiù ebbe l’idea di costruire gli ingranaggi a cuspide in ghisa di cui ottenne il brevetto, il cui disegno stilizzato divenne vent’anni dopo il marchio della futura casa Citroën.

Tornato in Francia, concluse gli studi all’École Polytechnique, senza brillare in modo particolare, quindi prestò il servizio militare come ufficiale tecnico. Nel 1902 aprì una piccola officina per la costruzione di ingranaggi, in un locale prestatogli da un amico, che due anni dopo trasferì in un locale più ampio nella zona nord di Parigi e l’anno successivo venne registrata come Citroën, Hinstin (l’amico che gli prestò il primo locale) & Co, ottenendo come sostegno finanziario l’aiuto del fratello Hugues che aveva preso in mano l’azienda di diamanti di famiglia. Nel 1904 si iscrisse alla Massoneria nella loggia “La Philosophie Positive” del Grande Oriente di Francia diventando Gran Maestro nel 1907 ed Esperto nel 1908, lasciando la loggia nel 1919.

André-Gustave Citroën nel frattempo depositò numerosi altri brevetti fra cui un riduttore di velocità e un comando innovativo per i timoni delle navi da guerra.

L’espansione dell’industria automobilistica non poteva non coinvolgere André-Gustave Citroën che nel 1908 divenne direttore generale della Mors, una delle Case automobilistiche più attive in Francia in quel periodo. Citroën riuscì a ristrutturare l’attività della casa parigina, circondandosi di persone di sua fiducia, fra i quali Georges-Marie Haard che sarà al suo fianco negli anni successivi.

Nel 1912 André-Gustave Citroën compì una visita a Detroit, patria dell’industria automobilistica americana, incontrando Henry Ford e venendo affascinato dalla modalità di produzione delle vetture. Citroën non riuscì ad applicare il taylorismo nello stabilimento Mors, troppo obsoleto, ma aveva capito che quel sistema rappresentava il sistema produttivo il futuro dell’industria automobilistica.

Sempre in quell’anno André-Gustave Citroën visitò il Salone dell’Auto di Parigi e rimase impressionato dalla Bebé di Ettore Bugatti, commercializzata dalla Lion-Peugeot e da una cabriolet costruita dalla Le Zébre, due vetture economiche alla portata di un più vasto strato di pubblico. Quelle due vetture ebbero il potere di stimolare Citroën verso vetture meno lussuose accessibili a un pubblico più vasto.

Il 1914 fu un anno di grande importanza per André-Gustave Citroën che il 26 maggio sposò Giorgina Bingen e segnò l’ingresso della Francia in guerra dopo l’assassinio il 28 giugno a Sarajevo del principe Francesco Ferdinando e della moglie Sofia. André-Gustave parte immediatamente con i suoi due fratelli per il fronte e il 1 ottobre gli comunicano della morte al fronte del fratello Bernard, appena maggiore di lui. André-Gustave Citroën nel frattempo fonda uno stabilimento a Quai de Javel (storica sede negli anni successivi di Citroën) per la produzione di granate. Lo Stato francese dava poca importanza alla costruzione di granate e finanziò Citroën solo per il 25%, sicché l’imprenditore fece ricorso ad amici e parenti per coprire il resto del costo. Lo stabilimento cominciò a essere costruito 4 marzo 1915 e in breve arrivò a costruire 1500 granate al giorno. Nello stesso anno, l’11 settembre, André-Gustave Citroën divenne padre di Jacqueline e nello stesso giorno la costruzione di granate arrivò a 5000 granate giornaliere, grazie all’applicazione del taylorismo di cui Citroën aveva visto l’efficacia presso lo stabilimento Ford di Detroit. E resero lo stabilimento Citroën un modello di efficacia. Inoltre lo stabilimento di Quai de Javel era dotato di sala giochi, infermeria, pulito scupolosamente ogni giorno, migliorando il benessere dei lavoratori.

Nel 1917 un terzo delle granate francesi sono prodotto da Citroën; nello stesso anno nacque il secondo genito di André-Gustave chiamato Bernard come il fratello morto in guerra. Citroën cercò un nuovo stabilimento per produrre più velocemente e in maggior numero le granate, ma l’11 novembre del 1918 i belligeranti firmano l’armistizio e delle granate di Citroën non c’è più necessità.

Così lo stabilimento di Quai de Javel si ferma. Nel frattempo il 17 maggio 1919 nasce Maxime, terzo genito di André-Gustave e Giorgina. Per dare continuatività alla sua attività Citroën ripensa alle automobili puntando su una vettura di lusso, poi però si ricorda delle vetture viste al Salone di Parigi del 1912 e lascia a Gabriel Voisin, che aveva prodotto aerei da guerra, il progetto dell’auto di lusso. André-Gustave Citroën pensa non solo all’automobile da produrre, ma immagina anche tutta una serie di strutture e servizi definiti ai giorni nostri post-vendita. Per mettere in atto il suo progetto rilevò l’intero pacchetto azionario della Mors, acquisendo anche lo stabilimento produttivo. Nel gennaio 1919 annunciò la prossima commercializzazione di una vettura economica completa (quindi non da far carrozzare da una diversa azienda) dal costo di appena 7.250 franchi. Le caratteristiche di questa vettura, e le capacità comunicative di Citroën e le sue conoscenze politiche dovrebbero permettere all’imprenditore francese di decollare, ma i debiti aperti per costruire lo stabilimento di Quai de Javel sono notevoli e non completamente ammortizzati. Nel 1919, comunque, Citroën riuscì a produrre alcuni esemplari di Type A, e Citroën riesce a sopravvivere grazie a un ingegnoso espediente finanziario ideato da Lucien Rosengart, che fonda una società denominata SADIF, che arriva a controllare la Citroën. Dal 7 luglio 1919 a fine anno vengono prodotte 2816 Type A, che diventeranno 12.244 l’anno successivo, nonostante il deciso aumento di prezzo. Il successo permette a Citroën di riappropriarsi della sua azienda e di guidarla verso i successivi successi.

Citroën non solo costruisce vetture interessanti, ma ha approntato una rete di assistenza che offre una servizio ai possessori di vetture Citroën. Inoltre è un grande comunicatore, fa pubblicità sui giornali, lancia una linea di vetture giocattolo che ripropongono le linee delle auto che percorrono le strade. “I bambini di Francia devono imparare in ordine le parole ‘mamma, papà e Citroën” è uno dei suoi motti, sicché nei negozi di vendita giocattoli si trovavano le piccole Citroënettes, che pubblicizzavano in questo modo le vetture del double chevron, il marchio Citroën. Il 4 ottobre 1922, in occasione del settimo Salone dell’Auto di Parigi, André-Gustave Citroën fa tracciare da un aereo nel cielo di Parigi una scritta Citroën lunga cinque chilometri. Nel 1925, il 4 luglio, Citroën fece scrive il suo nome con migliaia di lampadine sui fianchi della Tour Eiffel, il monumento che lo aveva così affascinato nel giorno della sua inaugurazione.

Citroën considerava la Francia troppo ristretta per i propri orizzonti, volendo espandersi non solo in Europa ma anche in paesi dove le strade erano inesistenti, come l’Asia e l’Africa. Perciò fece modificare vetture di normale produzione adattandole all’uso in fuoristrada. Coinvolse l’ingegner Adolphe Kégresse, di ritorno dal suo soggiorno presso la casa reale russa, che aveva inventato mezzi con la trazione a cingoli che venne adottata anche da veicoli Citroën capaci di attraversare deserti e nelle zone più impervie. Citroën, con evidente scopo promozionale, promosse tre spedizioni: la Crociera Nera, che attraversò l’Africa da Nord a Sud dal 28 ottobre 1924 al 26 giugno 1925 su un percorso di circa 28.000 km da Timbuctu a Dar el Salam; la Crociera Gialla che partendo da Beirut e Pechino arrivò nel Pamir nel periodo che va dal 4 aprile 1931 al 12 febbraio 1932 percorrendo 13.000 km; e infine la Crociera Bianca che partì il 4 luglio del 1934 da Edmonton in Canada, attraversare le Montagne Rocciose e tornare alla partenza il 24 ottobre dello stesso anno.

Il ritorno pubblicitario di questi tre raid fu enorme. Ma Citroën non si limitava solo a promuovere le sue vetture, ma proponeva nuovi modelli sempre più innovativi. La Type A venne sostituita dalla Type B2, che godeva della rivoluzionaria scocca portante, evolutasi in Citroën B10 e B12. Quindi fu la volta delle Citroën C4 e C6 dotate di motori con supporti flottanti.

Nel 1930 l’azienda di lubrificanti Yacco acquistò una Citroën C6, la dotò di una carrozzeria particolarmente aerodinamica, e la lanciò sulla pista di Monthlery a caccia di record: immediatamente André-Gustave Citroën raccolse la sfida, modificò aerodinamicamente una 8CV che, con meccanica di serie, percorse 300.000 km alla media di 93 km/h con al volante piloti che si alternavano in continuazione senza mai fermarsi.

Nel frattempo Citroën inizio un profondo ammodernamento dello stabilimento di Quai de Javel, per poi buttarsi nel progetto della rivoluzionaria Traction Avant a trazione anteriore, che fu progettata da André Lefebvre, arrivato in azienda nel 1933. La nuova Traction Avant (denominata 7CV) fu presentata ai concessionari Citroën il 24 marzo 1934, e fece passerella al Salone di Parigi dal 3 ottobre dello stesso anno.

André-Gustave Citroën era destinato a non godersi il successo della Traction Avant. Dimagrito e con costanti dolori allo stomaco, Citroën si trovò ad affrontare nuovi problemi economici, fatto che permise alla Michelin di entrare nel pacchetto azionario e di rilevare l’intera azienda poco prima della morte di André-Gustave Citroën per cancro allo stomaco, avvenuta a Parigi il 3 luglio del 1935, dopo essere rimasto ricoverato in clinica dal 18 gennaio del 1935.

André-Gustave Citroën è sepolto nel Cimitière du Montparmasse a Parigi; dal 1998 il suo nome è inserito nell’Automotive Hall of Fame di Deaborn nel Michigan.