Riccione-San Marino. Le centenarie scalano la Rocca del Titano

Una manifestazione dedicata ai veicoli a motore costruiti entro il 1918 porta sulla riviera romagnola 27 esemplari di automobili che incuranti della ripida salita arrivano sino alla piazza del governo di San Marino. Il concorso di eleganza di Viale Ceccarini a Riccione premia il triciclo Auto-Moto del 1898 di Davide Bertola fra le Ancétre e, a pari merito, la Fiat Ansaldi Brevetti Tipo 2 del 1908 di Giovanni Bricchetti e l’Isotta Fraschini FENC del 1908 di Piermario Meletti Cavallari. Testo e foto di Tommaso M. Valinotti

SAN MARINO, 21 ottobre – Sono passati cento anni da quel 1918, ricco di avvenimenti, sogni e speranze. Una data che è la pietra miliare per la storia del mondo, ma che lo è anche per la storia dell’automobile, perché il 31 dicembre 1918 segna lo spartiacque fra le vetture Ancétre (fino al 1904) e Veteran (1918) e le automobili più moderne definite Vintage dalla FIVA (Fédération Internationale des Véhicules Anciens) e dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano) che ne è il corrispettivo nazionale.

E le vetture costruite entro il 1918 sono pochine, perché allora la produzione era fatta di piccoli numeri, e hanno dovuto lottare contro l’ingiuria distruttiva del tempo e quella iconoclasta degli esseri umani per sopravvivere. Ma tenaci come solo gli esseri di gran tempra sanno essere alcune vetture e velocipedi sono giunti fino a noi. Ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia il RACI (Registro Ancétres Club Italiano) di Antonio Carella, organizzatore della rievocazione della Torino-Asti-Torino, una delle prime gare automobilistiche italiane datata 1895 e l’Adriatic Veteran Car Club, presieduto da Gabriele Fabbri, che all’ingresso nel Terzo Millennio si è inventato una Riccione-San Marino, mai esistita nella storia delle corse automobilistiche, ma non per questo priva di fascino collegando due località che sono i fuochi dell’ellisse turistica romagnola.

E così nel fine settimana fra il 19 ed il 21 ottobre, 27 mezzi a motore costruiti fra il 1898 e il 1918 si sono riunti sulla costa romagnola, per affrontare poi la salita (e l’altrettanto terribile discesa) verso la Rocca del Titano in una manifestazione nata sotto l’egida di FIVA, ASI, AVCC e RACI con il patrocinio e la fattiva collaborazione dell’ACS, Automobil Club San Marino e della sua sezione storica.

Appena 32 km da percorrere, una distanza breve, se vogliamo, e veloce da percorrere ai giorni nostri, ma da sudori freddi per le vetture secolari dovendo affrontare una salita ripidissima, partendo dal livello del mare di Viale Ceccarini a Riccione, per raggiungere i 648 metri sul livello del mare di Piazza della Libertà a San Marino. Una bella arrampicata, soprattutto se consideriamo che gli ultimi 600 metri di dislivello si arrampicano in appena 12 Km (da Falciano, paese d’ingresso nell’Antica Terra della Libertà, all’arrivo) e così si capisce quanto impegnativa sia stata l’avventura per le Ancétres e le Veteran.

Non sappiamo per certo quando la prima automobile raggiunse San Marino” afferma Gabriele Fabbri, “di sicuro sappiamo che prima vettura è stata fotografata davanti al Palazzo del Governo solo nel 1912”.

Nonostante le effettive difficoltà che il percorso presenta, quasi tutte le vetture sono arrivate in cima, superando oltre che la salita anche qualche problema tecnico facendo mettere mano ai loro chauffeur alle chiavi inglesi e appello alla loro perizia, al punto che Piazza della Liberta, cuore di San Marino, è stata allegramente invasa dagli sbuffanti veicoli a motore, diventando il focus dell’attenzione dei turisti russi e cinesi che affollavano la piazza. Terminata l’esposizione, nel tardo pomeriggio le vetture hanno affrontato l’altrettanto insidiosa discesa (gran parte delle vetture hanno freni solo sull’albero di trasmissione ed i freni a disco sarebbero arrivati, nella migliore delle ipotesi, quarant’anni dopo) per tornare a Riccione, dove domenica 21 ottobre gli equipaggi, rigorosamente in abiti d’epoca, hanno sfilato per il tradizionale concorso di eleganza in Viale Ceccarini davanti alla giuria presieduta da Siegfried Stohr.

Fra le Ancétres successo del “Triciclo Auto-Moto” del 1898 di Davide Bertola, che ha ottenuto il punteggio pieno davanti alla Peugeot “Tipo 69 Bebé del 1905 di Nino Delogu. Fra le più giovani, si fa per dire, Veteran (fino al 1918) successo a pieni voti a pari merito della Fiat Ansaldi Brevetti “Tipo 2 di Giovanni Bricchetti del 1908 e della coetanea Isotta Fraschini “FENC di Piermario Meletti-Cavallari davanti alla FAS Standard “Tipo Unico del 1906 di Franco Mascarino e alla Wolseley “Limousine 4 Siddeley 1911 di Francesco Boero a completare il podio.

La Riccone-San Marino è una manifestazione rigorosamente riservata ai veicoli che hanno compiuto un secolo, ma non tutti gli equipaggi erano formati da attempati signori al volante delle loro vecchiette. Sul mezzo più anziano del gruppo, il Triciclo Auto-Moto del 1898 ha mostrato perizia e muscoli delle gambe il trentacinquenne Davide Bertola, in rigoroso spolverino d’epoca, coppola e farfallino, mentre sul carretto retrostante è salita la sua coraggiosa compagna trentenne, Ilaria Picchetti; sulla Hupmobile 20 Runabout hanno preso parte alla manifestazione il trentasettenne Fabrizio Telò, con a fianco la sua signora ventinovenne; ma la palma della più giovane del gruppo va a Claudia Di Tocco, 27 anni, coequipier della mamma Elena, unico equipaggio interamente femminile della manifestazione, sulla OM 465 Corsa da sempre nelle scuderie del nonno Felice. E non per nulla, alla Riccione-San Marino era presente il presidente della Commissione Giovani ASI, Fabio Di Pasquale, in veste di coraggioso passeggero sulla Simplex del 1917 guidata dal consigliere ASI Pietro Piacquadio.

ASIMOTOSHOW, tutti a Varano a maggio

VARANO DE’ MELEGARI, 27 ottobre – La 18° edizione di Asimotoshow, la rinomata rassegna a due ruote organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano si svolgerà dal 24 al 26 maggio 2019. La manifestazione sarà ospitata come sempre sul circuito di Varano de’ Melegari. Il programma si annuncia ricco di sorprese. Saranno presenti tanti Campioni di ieri e di oggi, tantissimi club federati ma anche numerosi provenienti dall’estero. Numerose pure le iniziative a soggetto già immaginate dal presidente della Commissione Manifestazioni moto Palmino Poli ed in via di definizione con gli ideatori. Ipotizzabile un nuovo record di presenze in pista.

Le iscrizioni sono aperte. Info: www.asifed.it

(FOTO Cesare Zucco, Gabriele Valinotti)

Lo spettacolo delle Ancetre e delle Veteran (fino al 1918) alla Riccione-San Marino

Foto Tommaso M.Valinotti/Kaleidosweb

RICCIONE (RN), 21 ottobre – Per un fine settimana, quello del 19-21 ottobre, Riccione e San Marino si sono tuffate nel passato ospitando  “Le Ancetre e le Veteran alla Riccione San Marino”, evento per auto d’epoca ante 1918 organizzata dall’Asi con la collaborazione dell’Automobile Club di San Marino, della Fiva AC San Marino, dell’Adriatic Veteran  Cars Auto Moto Epoca di Riccione ed il Registro Ancetre Club Italia di Torino. Inserita a calendario Fiva, la manifestazione ha potuto contare sulla partecipazione di una trentina di auto d’epoca provenienti da tutta la penisola.

Il programma ha previsto l’arrivo dei partecipanti a Riccione  venerdì pomeriggio. Il giorno successivo, sabato mattina, le auto d’epoca, in un coreografico carosello, dopo essersi radunate in Viale Ceccarini hanno salutato Riccione, raggiungendo San Marino. Nonostante l’impegnativa salita, tutte le auto d’epoca, sono riuscite a raggiungere il Centro storico della  Repubblica  e concludere l’impegnativo trasferimento in Piazza della Libertà. Qui sono state parcheggiate, regalando emozioni e ricordi di altri tempi ai numerosissimi appassionati e ai turisti che di certo non si potevano immaginare di incontrare nella Piazza più rinomata di San Marino un vero e proprio museo a cielo aperto dedicato al motorismo centenario a quattro ruote. In tarda mattinata  i partecipanti sono stati accompagnati in una interessante visita al Palazzo del Governo.

Nel pomeriggio, dopo il  pranzo ospitato in un noto locale di  Piazza della Libertà, i partecipanti hanno potuto approfondire la visita al rinomato e  sempre fascinoso Centro Storico di San Marino, dal 2008 inserito dall’Unesco tra i Patrimoni dell’Umanità. La cena di gala, durante la quale sono stati consegnati  gli attestati di partecipazione, ha concluso la piacevole giornata.

Domenica mattina la carovana storica ha fatto ritorno, affrontando le insidie della strada in discesa, a Riccione  dove in Viale Ceccarini si è svolto  l’atteso  Concorso di Eleganza con  passerella tra due ali di folla e presentazione di tutti i mezzi e dei loro equipaggi rigorosamente vestiti con abiti d’epoca.  Presidente della Giuria, composta da rappresentanti della Ac San Marino, dell’Asi e della stampa,  è stato nominato l’ex pilota di Formula 1 Siegfried Stohr. Nella categoria Veteran vittoria a pari merito  dell’Isotta Fraschini del 1908 di Piermario Cavallari e della Fiat Ansaldi Brevetti Tipo 2 del 1908 di Giovanni Bricchetti.  Ai posti d’onore si sono piazzate la Fas Standard Tipo Unico del 1906 di Franco Mascarino e la  Wolseley Limousine 4 Siddeley del 1911 di Franco Boero;  tra le Ancetre  successo del Triciclo del 1898 di Davide Bertola seguito dalla Peugeot Tipo 69 Bebè del 1905 di Nino Delogu.

Asigiovani, buona la prima al Museo Alfa Romeo

ARESE (MI), 13 ottobre – Ampi consensi per  Asigiovanishow, la manifestazione ideata dalla Commissione Giovani e dedicata al modo giovanile Asi di scena sabato 13 ottobre. Vi hanno partecipato una cinquantina di equipaggi giovani, di età compresa tra i 18 ed i 40 anni, provenienti da ogni angolo d’Italia. Il tutto è iniziato in mattinata ad Arese presso il Museo  storico Alfa Romeo di Arese. Dopo gli accrediti e le verifiche  i partecipanti suddivisi in gruppi da 12 vetture si sono alternati in pista per una serie di prove libere. Dopo il pranzo, ospitato presso il ristorante del Museo Alfa Romeo,  i convenuti, tra i quali il presidente dell’Asi Maurizio Speziali, i vice Mauro Pasotti e Alberto Scuro ed il consigliere Fabrizio Consoli, hanno fatto visita al Museo.

Successivamente gli equipaggi a bordo delle loro auto storiche si sono recati a Rozzano nella sede dell’Editoriale Domus dove era  in programma, un breve incontro con i giornalisti della redazione, tra i quali il direttore David Giudici, che hanno illustrato la nuova rivista Youngtimer, dedicata ai giovani e alle loro passioni motoristiche. Sempre presso la sede di Editoriale Domus si è poi svolta una prova di regolarità  su un percorso ricavato all’interno dell’area. Ha prevalso l’equipaggio Molinari-Sandrinelli su Porsche 356, davanti a Bellini-Belotti su Fiat 1100/103 e Tamburelli-Adaglio su Nsu Prinz.

All’imbrunire Asigiovanishow è proseguita al Garage Italia di Milano dove in bella mostra sono state esposte tre Lancia Delta (una bianca, una rossa ed una verde) ed un paio di Fiat 500 Spiaggina, una storica ed un prototipo di proprietà di Lapo Elkann. Il programma della serata, alla quale è intervenuto anche il consigliere Asi Gianluigi Vignola  ha previsto prima la premiazione della prova di regolarità seguita poi da uno  spettacolo  dell’ illusionista Ottavio Belli e dalla cena preparata dal team dello chef stellato Carlo Cracco. Asigiovanishow si è conclusa sulle note musicali del cantante Matteo Borghi.

 

ASI e FIVA: Torino diventa la capitale mondiale del motorismo storico

TORINO. 14 giugno – È stato firmato questa mattina in Comune a Torino presso la Sala delle Colonne l’accordo tra l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) e la FIVA (Federation Internazionale des Vehicules Anciens) che prevede il trasferimento della Segreteria Generale di quest’ultima da Bruxelles a Torino. Hanno firmato l’importante accordo il Presidente dell’ASI Maurizio Speziali ed il Presidente di FIVA Patrick Rollet.

Si tratta di risultato molto significativo sia per il motorismo storico italiano rappresentato da ASI che per la città di Torino che di fatto assume il ruolo a pieno diritto di Capitale mondiale del motorismo storico. Sede degli uffici di FIVA sarà Villa Rey, la prestigiosa e storica villa del 1700 progettata e realizzata da Ludovico Quarini e di proprietà del Comune di Torino, ubicata sulle colline torinesi e sede da diversi anni dell’Automotoclub Storico Italiano.

L’arrivo degli uffici della FIVA nella nostra sede di Villa Rey – ha detto il presidente dell’ASI Maurizio Spezialiriempie di orgoglio tutti i Club e i tesserati ASI e apre a tutto il movimento degli appassionati di motorismo storico nuove prospettive e opportunità. Intendo ringraziare il presidente della FIVA, Patrick Rollet e tutto il Consiglio per la fiducia accordata all’ASI in questa scelta, fatta con la consapevolezza che il nostro Paese può rappresentare il valore della storia, testimoniata da migliaia di opere d’arte e di costruzioni di gran pregio. Mi auguro che a Torino la FIVA possa trovare il modo di continuare ad affermarsi come riferimento per tutti gli appassionati di motorismo storico del mondo.  Con l’arrivo della FIVA Torino raggiunge il suo ruolo di Capitale mondiale del motorismo storico”.

Di concerto il presidente di FIVA Patrick Rollet: “Non c’è dubbio che questo nuovo ufficio sarà il simbolo di un’ulteriore fruttuosa cooperazione tra ASI e FIVA. Entrambi gli Enti rimarranno certamente indipendenti l’uno dall’altro ma la vicinanza sia geografica sia filosofica potrà certamente favorire ulteriori sinergie.  Inoltre – ha detto ancora Rolletil lungo rapporto della FIVA con UNESCO si è anche concretizzato con il riconoscimento da parte di quest’ultima di Torino come Capitale mondiale del design motoristico”.

Asi Transportshow nei luoghi della Grande Guerra

VITTORIO VENETO (TV), 11 giugno – Ampi consensi e nutrita partecipazione ad Asi Transportshow  di scena quest’anno l’8-9-10 giugno a Vittorio Veneto, nel centenario dalla fine della Grande Guerra. Hanno partecipato una sessantina di veicoli, in una varietà di tipologie, allestimenti, grandezze e colori davvero incredibile, come difficilmente si vede. Il programma, ben articolato dalla Commissione Veicoli Utilitari, ha previsto l’arrivo dei partecipanti a San Vendemiano-Conegliano Veneto nel primo pomeriggio di venerdì 8 giugno; quelli che  sono giunti di buon’ora  hanno avuto la possibilità di partecipare ad una breve escursione sulle colline del Prosecco. Sabato l’evento è entrato nel vivo: la carovana di mezzi, composta da camion, corriere e veicoli commerciali,  si è diretta a Moriago della Battaglia e successivamente  nelle macchie boschive sulle rive del fiume Piave, dove si tennero gli scontri più cruenti con gli eserciti nemici durante il conflitto mondiale del 1918.

Quindi si è ripresa la marcia verso Nervesa della Battaglia  fino al Campo Volo Jonathan per il pranzo all’interno di un hangar. Nel primo pomeriggio si è fatto visita alla collezione di aerei Zanardo e al Cippo a Francesco Baracca. Successivamente si è assistito  ad una esibizione di aerei centenari.

Domenica mattina si è puntato verso Vittorio Veneto. I mezzi  dopo aver attraversato Serravalle, sono stati sistemati in bella mostra a Caneda in Piazza Giovanni Paolo I.  Asi Transportshow si è conclusa nel pomeriggio sotto le logge del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto, fulcro delle ultime battute del I° Conflitto Mondiale.

Di assoluto valore ed interesse il parco mezzi: dalle Fiat Balilla e Topolino furgone o trasformate per il carico,  ai mastodontici 682, 690 e 691; dai più anziani Fiat 666 e 640 fino ai più recenti 170 e 180. Numerosi i camion Lancia, soprattutto Esatau ed Esagamma e OM, cioè Taurus, Super Taurus e Lupetto. Molti pure i mezzi cassonati leggeri Fiat: 615, 616, 1100 T e 241. Fra le corriere vanno segnalate un piccolo Fiat con carrozzeria Barbi e un OM Tigrotto, un elegante 306 allestito Dalla Via e un poderoso 308 Cameri. E poi unanimi consensi per due esemplari di veicoli militari utilizzati durante la Grande Guerra: un Fiat 15 Ter e un camion Isotta Fraschini, entrambi perfettamente funzionati.

Best of Show” è stato l’unico esemplare di Alfa Romeo 902 autobus carrozzato Sicca il cui restauro è ancora in corso: si tratta di un mezzo straordinario, con la  carrozzeria ispirata a un razzo, finestratura molto panoramica, guida centrale e motore posteriore.

Primi passi della Commissione Giovani ASI

TORINO, 4 giugno – Si è svolto sabato 2 giugno a Varallo e Fobello, nel vercellese, il 4° raduno dei Giovani Lanciati del Valsesia Lancia Story, manifestazione scelta dalla Commissione Giovani ASI per il proprio debutto. Vi hanno partecipato una trentina di  equipaggi di giovani appassionati del rombo antico. Per l’occasione due equipaggi giovani sono intervenuti con due Lancia Fulvia della collezione ASI con la nuova livrea Eni Agip e messe a disposizione dal Consiglio Federale. Il presidente della Commissione Giovani ASI Fabio Di Pasquale  ha partecipato  con la Lancia Aurelia B24 utilizzata da Vittorio Gassman nel film “Il Sorpasso”.

Prima della partenza, presso l’Auditorium di Varallo, sono intervenuti i Consiglieri Federali Ugo Gambardella e Antonio Traversa i quali hanno salutato ed incoraggiato i ragazzi. Accesi i motori gli equipaggi si sono divertiti a bordo delle loro auto storiche in una breve gara di regolarità  conclusa a Fobello presso  il Museo Lancia. Successivamente tutti i partecipanti si sono spostati a Villa Lancia dove  è intervenuto anche  l’altro Consigliere Federale  Pietro Piacquadio,  il quale dopo aver salutato ed intrattenuto  i “giovani lanciati”, ha consegnato al club organizzatore, su delega del Presidente Speziali,  una targa ricordo da parte dell’Ente a Graziano Maurelli, presidente del club organizzatore. A seguire premiazione e taglio della torta con brindisi finale.

 

ASIMOTOSHOW, impossibile spegnere i motori

Di Tommaso M. Valinotti. Foto di Cesare Zucco

VARANO DE’ MELEGARI (PR) – Ma quanto resta in circolo l’adrenalina prodotta da ASIMOTOSHOW? Sono passate quasi tre settimane e l’eccitazione per il rombo dei motori, la piega in curva e la libidine della staccata sono rimasti ben fissi nella mente e nel cuore, negli occhi e nelle orecchie di chi ha assistito dalle tribune e da bordo pista alla meraviglia di una manifestazione che ha portato circa 750 moto (ma si fa fatica al solo pensare di contarle) nell’autodromo intitolato a Riccardo Paletti adagiato sul greto del torrente Ceno.

Per due giorni (dalle ore 13 del venerdì alle ore 13 di domenica, quando va in scena la spettacolare “parata dei campioni”)  il rombo dei motori ha deliziato la vallata (deliziato, perché a Varano se non sei appassionato di motori rischi il decreto di espulsione seduta stante) rendendo difficile la scelta di chi era presente in autodromo. È la ricchezza dell’offerta a portare alle stelle questa difficoltà, in quanto si è eternamente in dubbio se fiondarsi al “ferro di cavallo” per vedere la “piega” di chi è in pista, oppure girare per il paddock per ammirare da vicino gioielli della tecnica passata che possono sfiorare il secolo intero, oppure avere solo un paio di decenni; entrambi ugualmente capaci di rapirci con la loro armoniosa delizia. E sì, perché 48 ore di esibizioni (si iniziava puntualmente alle ore 8.30 e via fino alle 18 della sera senza soluzione di continuità nemmeno per la pausa pranzo) sembrano tante, ma anche quello che offre ASIMOTOSHOW è tantissimo al punto da obbligare a compiere delle drastiche scelte.

Per questa selezione di foto ci siamo affidati a Cesare Zucco, quasi ventenne figlio d’arte giornalistica, ma ferreamente indirizzato verso altri porti e altre attività, che ha estratto dalle migliaia di foto che ha scattato (come tutti i reporter delle nuove generazioni che non hanno mai conosciuto e messo in conto il costo della piccola, spara a raffica sull’obiettivo da immortalare) immagini del paddock miscelate con il gusto della “piega”, il ritratto del campione (Giacomo Agostini per intenderci) con la descrizione della raffinatezza tecnica della Laverda 1000 6 cilindri, la passione delle bikers in pettorina rosa e l’audacia (come si può definirla diversamente) dei passeggeri dei sidecar.

Ne viene fuori un racconto per immagini di ASIMOTOSHOW appassionante che lascia spazio anche a quel piccolo angolo di nostalgia quando si scopre tra le foto uno scatto o due del Gilera Saturno, moto su cui sono salito quando ero troppo piccolo per ricordarmene, ma che osservo con grande attenzione sentimentale pensando che su quella moto mio padre ha girato l’Europa negli anni Cinquanta, quando spostarsi da Torino a Moncalieri (da Milano a Monza?,  da Roma a Tivoli?) era già un’avventura. E le immagini di Cesare Zucco rispondono anche ad un’altra domanda che ci siamo fatti ad inizio di questa riflessione. Quanto resta in circolo l’adrenalina prodotta da ASIMOTOSHOW? Esattamente cinquantadue settimane, fino al giorno in cui, di venerdì in tarda mattinata, ritorneremo al “Riccardo Paletti”, pronti a sentire il rombo di 750 moto, che come un’orchestra infinita, suonano per noi.

ASIGOKARTSHOW, lo spettacolo dei kart storici scende in pista

LIDO DI JESOLO (VE), 27 maggio – Grande successo della settima edizione di ASIGOKARTSHOW “Coppa dei Campioni” in programma sulla “Pista Azzurra”  di Lido di Jesolo sabato 26 e domenica 27 maggio, manifestazione promossa da ASI Karting Group presieduto da Giorgio Formini, composto da Angelo Parrilla, Gabriele Gorini, Geppi Proni, Giampiero Ottone e Mimmo Paterlini.

Oltre 150 i kart di cinquanta marche diverse condotti da piloti provenienti da dieci nazioni diverse (Italia, Belgio, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Repubblica Ceca e Svizzera), che si sono alternati sull’asfalto della pista “Azzura” di Jesolo in una serie di manche che hanno visto entrare per primi i kart più datati della fine degli anni Cinquanta, per risalire sino a quelli di inizio anni Novanta.

Fra i piloti scesi in pista anche Ferdinando “Nando” Beggio (vice campione del mondo nel 1967 e due volte campione italiano), su Tekno Jolly del 1964, che disputò più volte la gara veneta, chiudendo tre volte terzo. “La Corsa dei Campioni era il contraltare del mondiale kart, che consentiva ai piloti che avevano mancato il titolo iridato di tentare la rivincita”. Vero re della “Corsa dei Campioni” fu Gabriele Gorini che la vinse nel 1972, 1973, 1975, presente oggi in veste di organizzatore. “Chi la vinceva tre volte portava definitivamente a casa la coppa. È un trofeo enorme che conservo con gioia. Quando me la consegnarono nel 1975 tentai di alzarla al cielo ma pesava oltre trenta chili. Negli anni scorsi ho portato in esposizione la coppa ad ASIGOKARTSHOW; quest’anno non l’ho fatto. Pesa troppo

La 30° Targa di Capitanata a Baviera-Bramanti su Fiat 1100/103

In gara 60 auto storiche provenienti da tutta la penisola. Ospiti Cesare Fiorio e l’attore Claudio Gioè.

 FOGGIA, 27 maggio – L’equipaggio siciliano Baviera-Bramanti su Fiat 1100/103 si è aggiudicato la 30° edizione della Targa di Capitanata, apprezzata manifestazione di regolarità per auto storiche a calendario nazionale ASI ed organizzata dall’Automotoclub Dauno di Foggia. Alle spalle dei vincitori hanno completato il podio Catalano-Vario su Fiat 1100/103 e Brozzetti-Stanisci su OM 665 MM.

La gara automobilistica ha preso  il via venerdì pomeriggio 25 maggio da Piazza Cesare Battisti di Foggia dove, tra l’altro, per festeggiare il trentennale della manifestazione, Poste Italiane ha predisposto un gazebo per un annullo filatelico dedicato.  Lasciata la città, le auto storiche, si sono dirette, dopo la disputa di alcune prove di precisione verso Manfredonia dove hanno fatto visita al Museo dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa. Quindi, le old cars hanno ripreso la marcia attraversando il centro di Manfredonia per proseguire poi in direzione di Mattinata e concludere la giornata, dopo altre prove di precisione disseminate sul percorso, al Pizzomunno di Vieste.

La giornata di sabato, con partenza e arrivo a Vieste, è stata sicuramente più impegnativa sia per le difficoltà del percorso che per le prove di regolarità che hanno messo a dura prova la bravura degli equipaggi. Non va dimenticato però che la Targa di Capitanata vuole essere anche un biglietto da visita del Gargano in chiave storico, turistico e culturale e così i partecipanti, tra una prova e l’altra di precisione a bordo delle loro auto storiche, hanno fatto visita anche ad alcune significative realtà del territorio. Sabato lasciata Vieste di buon’ora si sono diretti verso Pugnochiuso per poi transitare da Mattinata e salire a Monte Sant’ Angelo; da qui le auto storiche hanno raggiunto l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano. Successivamente hanno affrontato la sempre spettacolare ed impegnativa strada collinare della Foresta Umbra per poi giungere nel pomeriggio a Peschici sede di un riordino durante il quale gli equipaggi hanno avuto modo di fare una visita al rinomato Centro storico. Nel tardo pomeriggio la carovana motoristica ha fatto ritorno a Vieste e le auto storiche, per la gioia degli appassionati e dei turisti, si sono messe in bella mostra presso la Marina Piccola. Ospiti della trentesima edizione anche Cesare Fiorio e l’attore Claudio Gioè: “Mi sono davvero divertito, in famiglia è mio papà il grande appassionato. Il prossimo anno però parteciperò anch’io come pilota”. Cesare Fiorio è intervenuto a bordo di una Fiat 500: “In salita abbiamo un po’ faticato, in compenso in discesa siamo andati fortissimi. Una bella manifestazione motoristica”. Per lui sabato sera gli amici della Targa hanno fatto preparare la tradizionale torta con la candelina per festeggiare a sorpresa il suo compleanno.

Il parco macchine ancora una volta non si è smentito: ammirate e fotografate soprattutto una Balilla MM, una Jaguar XK 140, un’OM Mille Miglia, una Maserati Daddario, una Ferrari Dino GTS 246, alcune MG A e B e Porsche 356 e, non ultimo, un pullman storico che ha seguito tutta la manifestazione.

Domenica mattina, con le auto storiche lasciate a riposo, i partecipanti sono stati piacevolmente coinvolti in una spettacolare gita in barca alla scoperta delle Grotte del Gargano. Al rientro si è svolta, presso la Marina del Pizzomunno la cerimonia di premiazione alla quale ha partecipato anche il presidente dell’ASI Maurizio Speziali.  A seguire il pranzo e i saluti di commiato.

Classifica finale: 1° Baviera-Bramanti (Fiat 1100/103) 235,62, 2° Catalano-Vario (Fiat 1100/103) 571,34, 3° Brozzetti-Stanisci (OM 665 MM) 733,2, 4° Leone-Detto (Fiat 124 Abarth) 1041,46, 5° Paradisi-Rapacchia (Porsche 924), 1352,28, 6° Corona-Cirelli (Lancia Fulvia) 2054,5, 7° Ghini-Pagliarini (Alfa Romeo 1300 GT) 2735,3, 8° Formiconi-Arpesani (Lancia Fulvia 1,3) 3317,4, 9° Frerè-Pagliara (Alfa Romeo Giulietta sprint) 4324,39, 10° Beribè (Fiat 508 CS Berlinetta) 4584,56.

Asimotoshow chiude con la parata dei campioni il grande spettacolo delle due ruote storiche

Foto Paolo Maggi

VARANO DE MELEGARI (PR), 13 maggio – La 17° edizione di Asimotoshow si è conclusa oggi, 13 maggio, come da tradizione con la Grande Parata dei Campioni. Giacomo Agostini, Freddie Spencer, Steve Baker, Hubert Rigal, Manuel Poggiali, e tanti altri campioni a due ruote hanno dato vita, insieme alla nuovissima Dallara stradale, all’atto conclusivo della riuscita manifestazione ASI ospitata come sempre presso il Circuito di Varano de Melegari. Il folto pubblico presente ha gradito lo spettacolo, eccome.

Spettacolo nello spettacolo sono state anche le numerose collaterali organizzate al paddock, il sorvolo a bassa quota degli aerei storici dell’Hag e, nella giornata conclusiva le Harley Davidson, le Cagiva con i festeggiamenti per il compleanno dei 40 anni dell’Elefantino e i “Moti e moto degli anni 60“. Il chiaro successo di questa edizione è confermato dai numeri: 750 moto, 450 collezionisti, 15 Nazioni, 80 club ASI, 40 titoli mondiali, 50 Campioni ed un pubblico di 25mila persone nell’arco delle tre giornate.

Partecipare ad Asimotoshow è sempre molto bello – ha dichiarato Giacomo Agostini, 15 volte campione del mondo – la gente qui mi aspettava e mi vuole bene. Questa manifestazione rappresenta la festa del motociclismo storico, qua si incontrano amici“. Uno sguardo al presente con il moto mondiale che fa scintille: “La bagarre fa parte del gioco, senza bagarre il pubblico non si diverte e poi se vuoi emergere devi sgomitare…..“. Ad Asimotoshow non si sgomita: “Come ho detto, qui siamo tra amici, è una festa bellissima“.

In sintonia l’americano Freddie Spencer, tre volte campione del mondo: “Sono ormai diversi anni che vengo a Varano. Mi piace, si incontrano generazioni, nonni, papà e figli amanti delle motociclette. Sono molto orgoglioso di parteciparvi“. Al suo debutto a Varano ad Asimotoshow, Steve Baker americano campione del mondo nelle 750: “Amo l’Italia e quindi essere a Varano mi riempie di gioia. Mi piace questa pista. Asimotoshow è una manifestazione speciale con tantissime moto storiche. Per gli spettatori deve essere molto interessante  e  divertente“. Presente anche Remo Venturi, classe 1927: “Quest’anno non me la sono sentita di salire in moto, gli anni passano e si sentono. Comunque Asimotoshow è fantastica. Si incontrano amici di un tempo ormai lontano, si rispolverano vecchi ricordi. È sempre un piacere esserci“.  Soddisfatto anche Gino Tondo, la Freccia del Sud: “Sono sette anni che partecipo ed è sempre come la prima volta. La moto è la mia vita“.

 

ASIMOTOSHOW, folla di appassionati invade sabato il circuito di  Varano de Melegari

Tante iniziative legate al motorismo storico. I Campioni  danno spettacolo in pista. Il sorvolo degli aerei storici dell’Hag. In pista anche il presidente dell’Asi Speziali con una Moto  Morini Tresette. Foto di Gabriele Valinotti

VARANO DE MELEGARI (PR), 12 maggio – Asimotoshow si conferma la festa del motorismo storico a due ruote dell’ASI. Nella seconda giornata della 17° edizione  una folla di appassionati ha invaso le tribune  del Circuito di Varano de Melegari per ammirare e applaudire tutti i protagonisti in sella alle loro motociclette storiche. In pista anche i Campioni a cominciare dall’americano Freddie  Spencer, tre volte campione del mondo e presente ad Asimotoshow da diversi anni: “Varano è il mio  evento preferito perché in Italia e ci sono tantissimi appassionati. Amo questa atmosfera davvero unica. Sono 52 anni che corro e mi sento un fortunato, e provo ancora tanta gioia a guidare questa moto. Sono molto orgoglioso perché tanti padri hanno parlato di me ai loro figli e adesso siamo qui tutti insieme, giovani e meno giovani all’insegna della passione”.

Entusiasta anche Steve Baker, campione mondiale nelle 750: “È la prima volta per me a Varano; mi piace venire in Italia. Questo tracciato mi diverte molto; è davvero una manifestazione speciale. L’aspetto più interessante è il mix di moto da quelle dei primi del Novecento a quelle più recenti”. Presente anche Remo Venturi, classe 1927: “Quest’anno non giro in pista, gli anni si sentono….Ma volevo esserci lo stesso, è bello stare tra amici veri”.

Nel pomeriggio è arrivato anche Giacomo Agostini presente a Varano insieme  al team ufficiale Yamaha Historic Racing Team con il Presidente di Yamaha Europe, Eric de Seynes.  Con loro anche  il monegasco, prima centauro (negli anni ’70-80) poi pilota di successo nelle quattro ruote ed oggi apprezzato team manager, Hubert Rigal. In pista ha girato anche il presidente dell’ASI Maurizio Speziali in sella alla Moto Morini Tresette con la quale aveva gareggiato il suo papà Fernando. Lo spettacolo è giunto anche dal cielo con gli aerei storici dell’HAG che hanno effettuato alcuni passaggi  a bassa quota sul circuito. E il pubblico ha gradito eccome.

Alle 13 sono iniziate le sfilate in pista: “World Classic Racing Bike”, “Le motociclette Piemontesi e le Della Ferrera”, “Amicale Spirit of Speed”, “200×50 I Cinquantini” e “la Nuvola Rosa”.

Domenica giornata conclusiva con il quarto e ultimo turno delle batterie, la sfilata delle Harley Davidson Portofino Coast Chapter Italy, I festeggiamenti per il compleanno dell’Elefantino della Cagiva e la coreografica Moti e Moto degli anni ’60. E poi il finale, atteso di anno in anno, con la Grande parata dei Campioni.

L’ingresso al Circuito è gratuito.

ASIMOTOSHOW, folla di appassionati invade sabato il circuito di  Varano de Melegari

Tante iniziative legate al motorismo storico. I Campioni  danno spettacolo in pista. Il sorvolo degli aerei storici dell’Hag. In pista anche il presidente dell’Asi Speziali con una Moto  Morini Tresette. Foto Gabriele Valinotti

VARANO DE MELEGARI (PR), 12 maggio – Asimotoshow si conferma la festa del motorismo storico a due ruote dell’ASI. Nella seconda giornata della 17° edizione  una folla di appassionati ha invaso le tribune  del Circuito di Varano de Melegari per ammirare e applaudire tutti i protagonisti in sella alle loro motociclette storiche. In pista anche i Campioni a cominciare dall’americano Freddie  Spencer, tre volte campione del mondo e presente ad Asimotoshow da diversi anni: “Varano è il mio  evento preferito perché in Italia e ci sono tantissimi appassionati. Amo questa atmosfera davvero unica. Sono 52 anni che corro e mi sento un fortunato, e provo ancora tanta gioia a guidare questa moto. Sono molto orgoglioso perché tanti padri hanno parlato di me ai loro figli e adesso siamo qui tutti insieme, giovani e meno giovani all’insegna della passione”.

Entusiasta anche Steve Baker, campione mondiale nelle 750: “È la prima volta per me a Varano; mi piace venire in Italia. Questo tracciato mi diverte molto; è davvero una manifestazione speciale. L’aspetto più interessante è il mix di moto da quelle dei primi del Novecento a quelle più recenti”. Presente anche Remo Venturi, classe 1927: “Quest’anno non giro in pista, gli anni si sentono….Ma volevo esserci lo stesso, è bello stare tra amici veri”.

Nel pomeriggio è arrivato anche Giacomo Agostini presente a Varano insieme  al team ufficiale Yamaha Historic Racing Team con il Presidente di Yamaha Europe, Eric de Seynes.  Con loro anche  il monegasco, prima centauro (negli anni ’70-80) poi pilota di successo nelle quattro ruote ed oggi apprezzato team manager, Hubert Rigal. In pista ha girato anche il presidente dell’ASI Maurizio Speziali in sella alla Moto Morini Tresette con la quale aveva gareggiato il suo papà Fernando. Lo spettacolo è giunto anche dal cielo con gli aerei storici dell’HAG che hanno effettuato alcuni passaggi  a bassa quota sul circuito. E il pubblico ha gradito eccome.

Alle 13 sono iniziate le sfilate in pista: “World Classic Racing Bike”, “Le motociclette Piemontesi e le Della Ferrera”, “Amicale Spirit of Speed”, “200×50 I Cinquantini” e “la Nuvola Rosa”.

Domenica giornata conclusiva con il quarto e ultimo turno delle batterie, la sfilata delle Harley Davidson Portofino Coast Chapter Italy, I festeggiamenti per il compleanno dell’Elefantino della Cagiva e la coreografica Moti e Moto degli anni ’60. E poi il finale, atteso di anno in anno, con la Grande parata dei Campioni.

L’ingresso al Circuito è gratuito.

Inaugurata la 17° edizione di Asimotoshow

È un’altra edizione da record. In pista a Varano 750 moto storiche. Grande attesa per un evento unico nel suo genere, fiore all’occhiello dell’Automotoclub Storico Italiano. Foto di Gabriele Valinotti

VARANO DE MELEGARI (PR), 11 maggio – In perfetto orario alle ore 13 di oggi, venerdì 11 maggio, è stata inaugurata ufficialmente la 17esima edizione di Asimotoshow 2018. Dopo il tradizionale taglio del nastro, il presidente Maurizio Speziali insieme a sindaco di Varano Giuseppe Restiani, ai parlamentari Maurizio Campari, Laura Cavandoli, Maria Gabriella Saponara, Giovanni Battista Tombolato e l’ingegner Giampaolo Dallara oltre ai vicepresidenti dell’ASI Mauro Pasotti e Alberto Scuro e ai Consiglieri Ariel Atzori e Fabrizio Consoli e al presidente della Commissione manifestazioni moto Palmino Poli hanno dato vita a bordo di alcuni sidecar storici al giro inaugurale.

È un evento in cui si festeggia la moto d’epoca di interesse storico, in tutte le sue versioni e cilindrate– ha dichiarato il presidente dell’ASI Maurizio SpezialiÈ la festa dei cultori e dei possessori di motocicli, accomunati dalla vera e genuina passione e di tutti i club federati a cui appartengono. Questo evento è cresciuto anno dopo anno fino a raggiungere un numero di iscritti veramente elevato e importante sia per quantità sia per qualità e rarità dei mezzi”.

La giornata è proseguita con la sfilata in pista delle prime batterie e si è conclusa con il cocktail di benvenuto ospitato al Castello Pallavicino di Varano de Melegari. L’evento, come da due stagione a questa parte, ha fatto registrare il record di partecipazioni e di nazioni presenti: le moto sono 750 e 15 le Nazioni presenti (Argentina, Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Principato di Monaco, Repubblica Ceca, Spagna, Svizzera, USA, Venezuela e Italia).

Prima dell’inaugurazione ufficiale simpatico e toccante incontro tra Remo Venturi, classe 1927, che tra l’altro ha garantito la sua presenza…in pista e il presidente dell’ASI Maurizio Speziali il cui papà Fernando gareggiò in sella alla sua Moto Morini Tresette sprint proprio con Remo Venturi.

Asimotoshow è la festa anche dei Campioni che anche quest’anno hanno deciso di partecipare con entusiasmo. Presenti il 15 volte iridato Giacomo Agostini insieme al team ufficiale Yamaha Historic Racing Team con il Presidente di Yamaha Europe, Eric de Seynes. Con loro anche Steve Baker, statunitense campione del mondo 750 nel 1977, e il monegasco, prima centauro (negli anni ’70-80) poi pilota di successo nelle quattro ruote e oggi apprezzato team manager, Hubert Rigal.

E poi l’americano tre volte campione mondiale Freddie Spencer, il venezuelano due volte iridato Carlos Lavado, lo spagnolo Benjamin Grau e gli italiani Eugenio Lazzarini (3 titoli mondiali) e Pier Paolo Bianchi (3 titoli mondiali) e Manuel Poggiali (2 titoli mondiali). Presente anche il campione francese Jean Francois Baldè.

Sabato con inizio alle ore 8, altra sezione di verifiche e altre serie di batterie. Alle 11 primo sorvolo sulla pista di Varano degli aerei storici dell’Hag. Ancora in mattinata spazio all’editoria presso la Terrazza del Circuito con la presentazione di “40 anni Demm e Museo Demm” di Giuliano Mazzini e “BBC una Benelli a 4 ruote, un’arma incompiuta” di Poalo Prosperi. Alle 13 inizio delle sfilate in pista: “World Classic Racing Team”, “Le motociclette Piemontesi e le Della Ferrera”, “Amicale Spirit of Speed”, “200×50 I Cinquantini” e “la Nuvola Rosa”. Alle 14 riprenderanno le batterie. Alle 17.30 “I Campioni scaldano i motori”. In serata “Cena degli Appassionati” a cui faranno seguito le premiazioni.

Anche quest’anno l’ingresso al Circuito, per l’intera durata della manifestazione, sarà gratuito.

 

Asimotoshow: gentlemen, start your engine

VARANO DE’ MELEGARI (PR), 11 maggio – Ancora pochi attimi di silenzio prima che l’urlo dei motori irrompa nella valle del Taro dove è adagiato l’Autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari.

Asimotoshow ancora record. Previste partecipazioni da tutto il mondo. Giacomo Agostini, Freddie Spencer (in impennata in apertura), Steve Baker e tanti altri Campioni insieme a centinaia di appassionati. In pista a Varano 750 moto storiche. Grande attesa per un evento unico nel suo genere, fiore all’occhiello dell’Automotoclub Storico Italiano, che proprio oggi, venerdì 11 maggio aprirà il fine settimana con una kermesse motociclistica che farà epoca. E che noi di Kaleidosweb vi racconteremo giorno per giorno.

ASI-Automotoclub Storico Italiano in grande spolvero a Verona Legend Cars

VERONA, 6 aprile – Ha riscosso ampi apprezzamenti la presenza di ASI-Automotoclub Storico Italiano a Verona Legend Cars. Presso lo stand al padiglione 9 il folto pubblico di visitatori oltre ad ammirare le tre auto storiche esposte – una Lamborghini Miura, una Lamborghini Countach e una Lamborghini Urraco P 250 – ha gradito la serie di appuntamenti predisposti per le giornate fieristiche. Si è iniziato sabato mattina parlando di francobolli con Poste Italiane: Fabio Gregori responsabile di Filatelia Poste Italiane si è soffermato sul tema “I francobolli a motore: un altro modo di vivere la nostra passione”.

Quindi si è voltato pagina approdando al mondo sportivo con la regolarità per auto storiche. Il pluricampione torinese Gian Maria Aghem ha raccontato, svelando segreti e simpatici aneddoti, la sua esperienza vittoriosa al recente Montecarlo Historic al volante di una Lancia Fulvia. Nel pomeriggio ancora un deciso cambio di tema con l’attenzione generale rivolta alla Collezione Asi Bertone: l’affermato designer Michael Robinson ha intrattenuto il numerosissimo pubblico sulla sua esperienza lavorativa all’interno della Bertone nel ruolo di Design Director: il suo sapere con la matita ha dato forma negli anni a numerose intramontabili vetture del marchio torinese.

La giornata di domenica è iniziata allo stand dell’Automotoclub Storico Italiano con

Alberto Sciandrone dell’Eni che ha presentato, a seguito dell’accordo stipulato con Asi Service, le caratteristiche dei nuovi prodotti di alta qualità della linea Agip Novecento rivolti alle auto storiche; l’occasione è stata propizia anche per illustrare tutte le promozioni riservate ai soci Asi. Alle 11 è stato dato spazio alla storia e alla cultura con la conferenza “Le Eredi della Mille Miglia: l’affascinante storia delle ultime edizioni della Targa Florio, del Circuito del Mugello e l’avvento dei Rallye” tenuta da Rino Rao apprezzato esponente della Commissione Cultura di Asi.

 

Un convegno inaugura la collezione Bertone in mostra a “Volandia”

Consensi unanimi per la mostra sulla Collezione Asi Bertone a Volandia. Foto di Gabriele Valinotti

SOMMA LOMBARDO (VA) – Sabato 7 aprile è stata inaugurata, al Museo Volandia, alla presenza di  un numerosissimo pubblico di appassionati di motorismo storico italiano, alcuni dei quali intervenuti all’appuntamento al volante delle proprie auto storiche, la mostra dedicata alla Collezione Asi Bertone, acquisita dall’Automotoclub Storico Italiano nel 2015. Dopo i saluti del presidente di Volandia Marco Reguzzoni, del Presidente dell’Asi Maurizio Speziali e del presidente del Comitato Scientifico di Volandia Claudio Tovaglieri, la giornata è iniziata  alle 10.30 con un  Convegno intitolato “Motori di Cultura”: vi hanno partecipato il direttore del Museo nazionale dell’automobile “Giovanni Agnelli” di Torino Rodolfo Gaffino Rossi insieme al conservatore del museo Davide Lorenzone e a Silvia Nicolis del Museo di Villafranca di Verona. Sono intervenuti anche Danilo Castellarin (presidente della Commissione Storia e Musei dell’Asi), Stefano Chiminelli (presidente Circolo Veneto Automoto d’epoca), Costantino Frontalini (fondatore del Museo del Sidecar di Cingoli), Giuseppe Valenza (La Sicilia della Targa Florio) e Roberto Vellani (Direttore del Museo dell’automobile di San Martino).

Alle 12.30 il presidente dell’Asi Maurizio Speziali e il presidente di Volandia Marco Reguzzoni insieme al sindaco di Ferno Filippo Gesualdi, all’Assessore del Comune di Somma Lombardo Ilaria Ceriani, e al vice prefetto di Lonate Pozzolo Gaetano Losa hanno ufficialmente inaugurato la mostra composta da 76 vetture, una moto ed una bicicletta:

La Collezione Asi Bertone – ha dichiarato il presidente Spezialiè un importante e significativo esempio dello spirito Asi. Come recita l’articolo 1 dello statuto, l’Asi rappresenta, promuove e tutela gli interessi generali della locomozione e motorizzazione storica in Italia, valorizzandone l’importanza culturale, storica e sociale. La Collezione Asi Bertone è un patrimonio di indubbio valore del motorismo storico; Bertone con le sue opere ha firmato significativi momenti  di storia automobilistica italiana,  indelebili nel tempo, e l’Asi ha il dovere di salvaguardare, tutelare e valorizzare questo patrimonio. Da oggi finalmente tutti avranno la possibilità di ammirare, apprezzare queste opere che nel tempo hanno stupito tutto il mondo. E così facendo Asi adempie al suo incarico statutario”.

Di concerto il Presidente di Volandia,  Marco Reguzzoni: “Con l’inaugurazione della Collezione Asi Bertone,  Volandia amplia ancor di più la propria vocazione, quella di un museo che guarda al futuro affondando le radici nel territorio e nelle sue eccellenze. Da oggi, oltre ad aerei ed elicotteri delle maggiori aziende aeronautiche, Volandia apre con orgoglio i suoi hangar ai gioielli a quattro ruote della collezione Asi Bertone. Ci tengo a ringraziare Asi e il suo presidente per aver voluto condividere con noi questo percorso nella convinzione che la sinergia fra storie e realtà museali diverse sia fondamentale per la cultura del nostro Paese. Sono certo che molti appassionati di auto verranno a Volandia per ammirare Lamborghini, Alfa Romeo, Ferrari, Porsche…. ma non rimarranno delusi neanche dai tanti giganti del cielo esposti nelle Officine Caproni. Altrettanto potranno dire gli appassionati di aeronautica nel godere, all’interno di un solo museo, di pezzi unici dell’industria automobilistica“.

A spiccare fra i modelli esposti a Volandia va menzionata sicuramente la Lamborghini Miura S del 1967, definita una delle auto più belle di sempre, un capolavoro senza tempo  che fu presentata al Salone di Ginevra del 1966. Altro pezzo da novanta è l’Alfa Romeo Giulia SS del 1963 dalla linea decisamente attraente, frutto della rielaborazione degli stilemi tradizionali Alfa Romeo. Non da meno la Lancia  Stratos HF, protagonista di una straordinaria serie di successi sportivi diventando ben presto una delle stradali più sognate e ambite. Di notevole interesse anche i prototipi come la BMW Birusa, la Porsche Karisma, la Ferrari 308 GT4 Rainbow, l’Aston Martin Rapid Jet e le due Jaguar PU99.

Sempre sabato a Volandia è stata presentata, e distribuita gratuitamente al pubblico, la nuova brochure  “La Strada dei Musei” un interessante vademecum sui musei dedicati ai motori presenti in Italia e a cura di Danilo Castellarin ed edita da AsiService. Alla giornata inaugurale è intervenuto anche  il gentleman-driver Edoardo Lualdi Gabardi, campione italiano anni ’60, intervistato da Danilo Castellarin. Applausi e consensi anche per il designer di Bertone,  Michael  Robinson, autore tra l’altro del libro, insieme al giornalista indiano Gautam Sen, dedicato alla Collezione Bertone.

Michael Robinson esalta le linee sensuali delle carrozzerie di Bertone a “Volandia”

È il designer californiano di nascita, ma torinese di adozione, il cicerone della giornata di inaugurazione dell’esposizione delle vetture di proprietà dell’ASI presso il museo aereo della Malpensa. Testo di Tommaso M. Valinotti, foto di Gabriele Valinotti

SOMMA LOMBARDO (VA) – “Chiudete gli occhi ed accarezzate dolcemente il parafango. Delicati come accarezzaste una bella donna. Saprete subito se la vettura vi piace o meno”. Accarezzando il parafango della Giulia Sprint Speciale del 1963 della Collezione Bertone, Michael (Vernon) Robinson manda in estasi il nutrito gruppo di appassionati che sabato scorso, 7 aprile, hanno avuto la fortuna di averlo come cicerone nella visita guidata al padiglione di “Volandia” dedicato alla Collezione Bertone. Californiano di Whiettier (verde cittadina nella contea di Los Angeles), il 62enne designer californiano da 39 anni in Italia, non fatica a nascondere il suo amore per le opere (sculture?) della Carrozzeria Bertone.

È per queste vetture che io sono venuto in Italia, per poter lavorare con i designer che all’interno della Carrozzeria Bertone hanno creato questi capolavori” afferma indicando la Giulia SS di Franco Scaglione e la Lancia Stratos, la Lamborghini Miura e la Lamborghini Countach capolavori di Marcello Gandini. Istrionico, affabulatore, bravo a mantenere la concentrazione del suo pubblico per ore (tre padiglioni visitati in oltre due ore di chiacchierata, senza perdere un solo spettatore) Michael Robinson, affascina i suoi uditori con quella caratteristica parlata che hanno gli americani quando sono da decenni in Italia senza aver perso il loro accento, inserendo sapientemente, quasi fossero nerettate, delle parole in piemontese “perché in Bertone se non spiegavi le cose in piemontese nessuno ti dava retta”. Racconta la storia della Bertone, di cui è profondo conoscitore al punto da farne un libro (“The Bertone Collection”, 360 eleganti pagine in collaborazione con il giornalista indiano Guatam Sen, illustrato dalle fotografie di Makarand Baokar ed edito da Dalton Watson Fine Book), guascone come surfista dell’Oceano Pacifico, ma così umile da mettere in copertina del suo libro la Miura di Marcello Gandini e non una delle sue creature. Racconta la storia perché la conosce bene, perché l’ha studiata dall’età di sedici anni quando vide un poster della sconvolgente “Stratos Zero” e decise che sarebbe venuto a disegnare in Italia. La conosce bene perché nel 2009 viene chiamato da Lilly Bertone, la vedova di Nuccio Bertone, a dirigere il centro design del carrozziere. Robinson è sempre stato consapevole della situazione in cui si dibatteva il Centro Stile e la Carrozzeria Bertone, in quel momento è consapevole delle difficoltà gestionali degli eredi di Nuccio. Ma si tuffa nell’avventura ed ecco nascere quel capolavoro della “Pandion”, presentata al Salone di Ginevra l’anno successivo.

Un successo, come rapprenda un successo fu la Jaguar B99 (in onore dei 99 anni della Carrozzeria Bertone) “una vettura troppo bella per essere prodotta dalla stessa Jaguar”, afferma oggi Robinson a “Volandia” davanti alla sua creatura che affianca un altro dei suoi capolavori: l’Aston Martin Jet 2-2, una shooting-brake dalla bellezza mozzafiato. “Molti apprezzamenti e poche commesse. Questo fece chiudere la Carrozzeria Bertone ed il Centro Stile di Caprie. In Bertone si sono disegnate macchine bellissime, di un livello inavvicinabile quali la Miura, opera prima di Gandini, Stratos, Countach, sempre di Gandini o i capolavori di Scaglione, dalle B.A.T. alla Giulietta SS; altre belle, altre meno belle e qualcuna anche brutta. È il destino di tutte le aziende. Solo che per andare avanti occorre buona amministrazione e tanta fortuna” conclude Robinson, mentre passa in rassegna le caratteristiche dei prototipi esposti nell’ultimo padiglione di “Volandia” dedicato alla Collezione Bertone e subisce l’assalto di tutti i presenti per ottenere un selfie o un autografo sul suo meraviglioso libro.

Volandia, non solo Collezione Bertone, ma anche attenzione per Flaminio Bertoni

Prima di ospitare le 52 vetture della collezioni di proprietà dell’ASI il museo del volo aveva già riservato un paio di sale ad uno dei più grandi creatori di automobili della storia: il responsabile dello stile Citroën dal 1931 al 1964. Testo di Tommaso M. Valinotti, foto di Gabriele Valinotti

SOMMA LOMBARDO (VA) – Prima di accogliere la Collezione Bertone, il museo del volo di “Volandia” aveva già dedicato un’ampia sala a Flaminio Bertoni (Masnago, Varese 1903, Antony, Francia 1964) padre delle più importanti ed iconiche Citroën della storia quali Traction Avant (1934), 2CV (1948) DS (1955), solo per citare i suoi progetti più importanti; Bertoni, innanzi tutto scultore ed artista, creava i suoi capolavori non al tavolo da disegno ma scolpendole nella creta.

Oltre alle tre vetture icone di Bertoni e ad un’interessante “AMI 6”, a “Volandia” sono esposte nella sala numerose sculture di Bertoni. A fare da liaison fra Bertoni e Bertone è esposta la Citroën Camargue (foto sotto) su meccanica GS presentata al Salone di Ginevra del 1972.  D’altro canto sono numerose le Citroën prodotte frutto delle matite dei designer di Caprie. Solo per ricordare le ultime, in ordine di tempo, Citroën Berlingo (1997), Citroën Xantia (1993), Citroën ZX (1991), Citroën XM (1989), Citroën BX (1982), mentre fra i prototipi da Salone, oltre alla Citroën Camargue merita ricordare .la Citroën Zabrus, una splendida shooting-brake presenta al salone di Torino del 1986 su meccanica Citroën BX 4TC.

 

Lo spettacolo della Collezione Bertone esaltato dai padiglioni di “Volandia”

Sabato scorso, 7 aprile, la collezione della prestigiosa e centenaria carrozzeria torinese, ora proprietà dell’ASI, AutomotoClub Storico Italiano ha trovato una degna collocazione nei padiglioni del museo aeronautico sito proprio a fianco dell’aeroporto della Malpensa. Testo di Tommaso M. Valinotti, foto di Gabriele Valinotti

SOMMA LOMBARDO (VA) – Diciamolo subito. Quando si è saputo che la collezione Bertone sarebbe finita all’asta tutti hanno trattenuto il fiato. Eravamo tutti pronti a veder sparire le vetture che hanno fatto parte della storia del carrozziere torinese nel buco nero di qualche garage nascosto di sceicchi arabi, magnate giapponese, o nuovo ricco cinese. Non ci aveva neppure tranquillizzato il fatto che il Ministero dei Beni Culturali avesse posto severi vincoli all’esportazione delle vetture. Si sa come vanno a finire queste cose. Passato il periodo delle luci alla ribalta, alla chetichella, un passo alla volta, ed ecco le più importanti vetture prendere la strada per l’estero, magari nascoste sotto un carro di arance siciliane o verza dei Roeri.

Così non è stato. L’ASI, AutomotoClub Storico Italiano, allora guidato dal presidente Roberto Loi, aveva vinto la gara aggiudicandosi l’intero blocco, consentendo al notevole patrimonio storico-culturale dell’automobile di non migrare verso lidi ignoti. Le vetture erano conservate presso la sede di Bertone Stile a Caprie (TO), in una sistemazione consona fino a quando era attivo il centro di design, ma ora non più fruibile da visitatori, appassionati e studiosi. Appena acquisita la collezione, i vertici dell’ASI si sono mossi per trovare la giusta collocazione ad un patrimonio che non poteva essere lasciato in una cassaforte lontano dalla passione degli appassionati. Hanno iniziato riunioni (quasi sicuramente estenuanti) con la presidenza della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino (altro nome per dire provincia, per parlarci chiaro) e del Comune di Torino, incontrando personaggi a parole sempre favorevoli allo sviluppo culturale della nostra area, ma sempre condizionati da interessi elettorali di basso profilo e sempre troppo attenti nel seguire i loro interessi elettorali.

Nell’autunno scorso è spuntata la candidatura di “Volandia per ospitare (si dice per due anni, poi si vedrà) la collezione, ed anche se il fatto non è piaciuto a chi (come me) sognava che la Collezione Bertone trovasse una collocazione nella nostra città, dobbiamo ammettere che lo staff di “Volandia” ha approntato un’accoglienza per le 52 vetture della collezione da tanto di cappello. Forte dei capannanoni di inizio Novecento delle Officine Caproni (restaurati in modo splendido), “Volandia” ha dedicato uno spazio congruo ad ospitare la collezione e si è visto con l’accoglienza dimostrata sabato scorso, 7 aprile, che la voglia di avere questi 52 splendidi gioielli è tanta. “Volandia” è un posto splendido. Attaccata all’aeroporto della Malpensa, da cui è divisa da una sottile rete metallica, vanta una collezione di aerei da mozzare il fiato, che richiede ben più di un giorno per essere visitata in modo soddisfacente tanto è il materiale a disposizione. Non solo, la vicinanza all’aeroporto della Malpensa ed alle principali industrie aeronautiche italiane (Agusta Bell in primis) ha fatto sì che si coagulasse attorno alle sue officine di restauro un nucleo di personaggi altamente specializzati che dedicano il loro tempo libero al recupero degli aerei che sono ancora da restaurare. Se ciò conforta noi appassionati di belle automobili, inorgoglisce gli appassionati della provincia di Varese, ci spiace non poter vedere le auto della Collezione Bertone in una sistemazione adeguata nella nostra città, con la possibilità di vedere all’opera tutte quelle maestranze che hanno contribuito a crearle, battendo le lamiere, modellando legni e gesti, preparando le sellerie. Grazie all’incompetenza ed al menefreghismo dei politici torinesi, dal presidente della Regione Sergio Chiamparino, al sindaco della Città Chiara Appendino (non so nemmeno chi sia il presidente della Città Metropolitana) la collezione di un torinese (originario di Cuneo) è volata via.

Che dire. Brava “Volandia”. Brava ASI. Collocazione migliore, per la Collezione Bertone, non si poteva trovare.